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L’ AFRICA
Posizione geografica
Canale di Suez
Tropico del cancro
Equatore
Tropico del capricorno
L’africa è attraversata dall’equatore ed quasi tutta compresa nella fascia tropicale.
Con la costruzione, nel secolo scorso, del Canale di Suez, è diventata una gigantesca
isola bagnata a Nord dal Mar Mediterraneo, a Ovest dall’Oceano Atlantico, a Est
dall’Oceano Indiano e dal Mar Rosso.
Porto Said
Grande Lago Amaro
Il Canale di Suez è un canale artificiale
navigabile situato in Egitto, ad ovest
della penisola del Sinai, tra Porto
Said sul Mar Mediterraneo e Suez sul Mar
Rosso. Il canale consiste di due tratte, a
nord e a sud del Grande Lago Amaro.
Suez
Il canale permette la navigazione
dall'Europa all'Asia, senza la necessità di
circumnavigare l'Africa , come si era fatto fino
all'apertura del canale, avvenuta il 17
novembre 1869.
L’ Africa si estende su una
superficie di circa 30 milioni di
kmq, pari a 100 volte quella
dell’Italia.
Dimensioni
dell’Africa
L’ Africa storicamente è stata sfruttata e
depredata dagli Europei.
Esempi di sfruttamento europeo dell’Africa:
• la tratta atlantica
• il colonialismo
L’immagine mostra la “sistemazione degli schiavi in una nave negriera che
operava lungo la tratta atlantica: tutto lo spazio è minuziosamente sfruttato per
consentire il massimo guadagno possibile. Le condizioni igienico sanitarie
erano naturalmente spaventose e molti prigionieri morivano durante la lunga
traversata.
L'espressione “tratta atlantica” si
riferisce al commercio di schiavi di
origine africana attraverso l'Oceano
Atlantico fra il XVI e il XIX secolo.
L’intera cubatura della nave veniva
sfruttata.
Le rotte della tratta atlantica
Osserva i confini degli stati nordafricani, sono prevalentemente dritti, non seguono, come
ad es. in Europa, l’andamento del territorio e i confini naturali. Ciò è possibile perché in
Africa del nord i confini sono stati decisi a tavolino e disegnati con matita e righello
dalle potenze coloniali. Probabilmente, questa scelta è stata favorita
della
conformazione del territorio, occupato principalmente da foresta e deserto, per cui non
esiste alcun bisogno di rispettare confini naturali.
Il colonialismo europeo in Africa

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La colonizzazione dell'Africa da parte delle nazioni
europee raggiunse il proprio apice a partire dalla
seconda metà del XIX secolo, periodo in cui si ebbe
una vera e propria spartizione dell'Africa da parte
soprattutto di Francia e Gran Bretagna e, in
misura minore, di Germania, Portogallo, Italia,
Belgio e Spagna.
Con la scusa della “missione civilizzatrice" nei
confronti soprattutto dei popoli relativamente
arretrati dell'Africa subsahariana, le potenze
coloniali europee si dedicarono allo sfruttamento
delle risorse naturali del continente.
Clima e ambienti naturali
In Africa ci sono quattro ambienti
naturali prevalenti, perché ci sono
quattro tipi di clima.
Dove c’è il clima tropicale durante l’anno ci sono due sole stagioni: una di
piogge e una secca. Qui c’è l’ambiente della savana, con pochi alberi. Quando
piove, nella savana cresce molta erba, ma quando non piove per molti mesi
diventa quasi un deserto.
Dove c’è il clima mediterraneo, in piccole zone a nord e a sud dell’Africa, ci
sono piogge in inverno ed estati calde. Qui c’è la foresta mediterranea, con
piante che hanno piccole foglie dure e che hanno bisogno di poca acqua
d’estate.
Dove c’è il clima arido, vicino al Tropico del Cancro e al Tropico del Capricorno,
non piove mai. Qui c’è l’ambiente del deserto, con sabbia, pietre e rocce e una
forte escursione termica (marcata differenza di temperatura fra il dì, molto
caldo, e la notte, fresca o addirittura fredda).
Dove il clima è equatoriale (vicino alla linea dell’Equatore, che taglia a metà
l’Africa) fa sempre molto caldo e piove molto. Qui c’è la foresta equatoriale: è
molto fitta e gli alberi non perdono mai le foglie.
La savana è una
formazione vegetale
tipica delle regioni
tropicali, caratterizzata
da praterie disseminate
di cespugli e di radi alberi
di varie dimensioni.
Le foreste pluviali tropicali si
localizzano nella fascia
equatoriale. Rappresentano il
bioma terrestre con la massima
biodiversità, dato che ospitano da
sole circa una metà delle specie
viventi animali e vegetali terrestri
La più grande farmacia del pianeta: circa un quarto dei
principi attivi impiegati in medicina deriva da vegetali che
vivono nella foresta tropicale.
Quadro fisico:
Africa settentrionale
La zona settentrionale è
occupata dal deserto del
Sahara, che è il più
grande del
mondo. Al centro di questa
zona ci sono due massicci
montuosi: l’Hoggar e il
Tibesti, e a nord c’è la
catena montuosa
dell’Atlante. Il fiume più
importante è
il Nilo, che sfocia a nord,
nel Mar Mediterraneo. Il
Nilo all’inizio del suo corso
si dirama in Nilo Bianco e
Nilo azzurro.
Quadro Fisico:
Africa centrale
La zona centrale, a sud del
Sahara, parte dalla zona
vicina al Golfo di Guinea e
arriva fino al Bacino del
Congo e agli Altipiani
Orientali. Negli Altipiani
Orientali ci sono montagne
molto alte: il Kilimangiaro
(alto 5895 metri) e il Monte
Kenya (alto 5200 metri),
che sono anche le cime più
alte dell’Africa. I due fiumi
più importanti sono il Niger,
che sfocia nel Golfo di
Guinea, e il Congo, che
sfocia nell’Oceano Atlantico.
Quadro Fisico:
Africa meridionale
la zona meridionale è
caratterizzata dall’
Altopiano Meridionale, dal
Deserto del Kalahari,
dai Monti dei Draghi (che
sono alti fino a 3500 metri)
e dalla Pianura del
Mozambico.
Il fiume più importante è lo
Zambesi, che sfocia nel
Canale del Mozambico,
di fronte al Madagascar.
La più grande “cicatrice”
della crosta terrestre
Guarda il documentario su Youtube
https://www.youtube.com/watch?v=Djs6QS
rrlpU
La Rift Valley è una vasta formazione che
si estende per circa 6000 km in direzione
nord-sud della circonferenza terrestre, dal
nord della Siria (sud-ovest dell'Asia) al
centro del Mozambico (est dell'Africa).
La valle varia in larghezza dai 30 ai 100 km
e in profondità da qualche centinaio a
parecchie migliaia di metri.
Si è creata dalla separazione delle placche tettoniche africana e araba, che iniziò
35 milioni di anni fa, e dalla separazione dell'Africa dell'est dal resto dell'Africa,
processo iniziato da 15 milioni di anni. Qui sono stati ritrovati i resti fossili di un
antichissimo ominide primitivo, cui fu dato il nome di Lucy.
L’Africa bianca corrisponde alla parte
settentrionale del continente, dal Mediterraneo
al confine meridionale del Sahara. Vi abitano
popoli
dalla
chiara
e dai lineamenti
simili a
A sud
delpelle
Sahara
comincia
l’Africa nera,
quelli europei,
come
i i Berberi
popolata
da genti
di pelle
scura. Idel
neriMaghreb
sono tra
(cioèdissimili
della parte
nord-occidentale)
e i siciliano
nomadi
loro
quanto
lo può essere un
del
Sahara.
Gli abitanti
parlano in in
prevalenza
la
da uno
svedese,
e si distinguono
una grande
lingua
arabacon
e praticano
in stragrande
varietà
di popoli
lingue, culture
e condizioni
maggioranza
la religione
di vita
diverse. islamica.
Una popolazione bianca di origine europea è impiantata da parecchie generazioni nel
Sud del continente: si tratta soprattutto di Boeri (di antica origine olandese) e di inglesi
stabiliti nel Sudafrica, in mezzo a una maggioranza di neri.
Oggi la città più grande è Il Cairo, in Egitto, che ha circa 10 milioni di abitanti; poi viene
In Africa ci sono poche grandi città, perché ci sono poche industrie, e anche il
commercio e i servizi non danno lavoro a molte persone. Però le città africane
diventano sempre più grandi, perché arrivano molte persone dalle campagne più
povere.
La maggior parte della popolazione africana vive ancora in campagna, in villaggi nei
quali l’unico lavoro per gli abitanti è quello di coltivare la terra e di allevare qualche
animale.
Il Cairo, Egitto.
10 milioni di abitanti
Kinshasa, Congo.
5 milioni di abitanti
Addis Abeba, Etiopia.
2 milioni di abitanti
La periferia di Addis Abeba
L'agricoltura di sussistenza è
caratterizzata da una bassa
produttività. Quasi tutto il raccolto è
destinato alla sussistenza, cioè alla
sopravvivenza della famiglia
contadina.
Tra le principali produzioni vi sono
alcuni cereali (il sorgo, il miglio, il
mais e il riso)
e le coltivazioni destinate
all’esportazione
(il cacao, le arachidi e il caffè).
L'agricoltura di sussistenza è
praticata ancora oggi nei paesi
più arretrati del pianeta, dove
non si investe nell'acquisto di
macchine agricole, di fertilizzanti
o nella creazione di impianti di
irrigazione, e dove mancano le
strutture per la conservazione
dei prodotti in eccedenza
Un’agricoltura di
sussistenza
L’Africa è un continente assetato,
devastato dalla siccità e dalla
scarsità di pozzi.
Ogni 15 secondi in Africa muore un
bambino per il mancato accesso
all'acqua potabile
Le religioni
Prima dell’arrivo dei missionari, oltre ai culti
tribali (animismo o feticismo), ancora oggi
assai diffusi, si praticava già l’islamismo
(Africa Bianca e regioni raggiunte dai
mercanti arabi e oggi di nuovo in forte
crescita). Nel IV secolo d.C. in Etiopia si era
radicato anche il cristianesimo, che oggi,
grazie ai missionari è la religione più diffusa,
estendendosi anche a molte zone dell’Africa
Centro-Meridionale.
Bassi indici di sviluppo umano e arretratezza economica
L’economia africana resta afflitta da una grave e
diffusa arretratezza.
Alla miseria si associano una ridotta speranza di vita,
che proprio in Africa raggiunge i valori più bassi e
un elevato tasso di analfabetismo.
In molti paesi dall’Africa il modello commerciale è
rimasto a lungo quello del periodo coloniale: si
esportano materie prime e prodotti agricoli a
basso costo in cambio di manufatti industriali e
prodotti petroliferi pagati a caro prezzo.
Un continente di guerre
dimenticate
Per approfondire le cause delle
guerre africane, naviga il dossier
di Repubblica sulle guerre
dimenticate nel mondo
http://www.repubblica.it/online
/dossier/guerre/guerre2/guerr
e2.html
Un continente devastato anche dalle malattie
In Africa sono drammaticamente
diffuse le malattie
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Da
carenza
alimentare,
dovute
a
insufficienza di cibo, sia come quantità che
come qualità.
Infettive, dovute all’azione di batteri e virus
patogeni. Le principale sono: AIDS, colera,
difterite, ebola, epatite, morbillo, pertosse,
peste, TBC, tetano, polmonite, tifo.
Parassitarie, dovute pidocchi, zanzare,
vermi. Le principale sono: dengue, febbre di
lassa, febbre gialla, filariosi, malaria,
tracoma, leishmaniosi, malattia del sonno.
La scarsa quantità d’acqua o la mancanza di
acqua potabile, insieme alle condizioni
igieniche inadeguate, facilitano la diffusione
delle malattie.
La crescita demografica
Una popolazione vertiginosamente in crescita: a metà del 900
gli abitanti del continente non raggiungevano i 250 milioni,
oggi, il numero è cresciuto fino al miliardo. La crescita
demografica è stata causata da una sensibile riduzione del
tasso di mortalità accompagnata de un tasso di natalità che
si è mantenuto elevato. Ancora ai giorni nostri le donne
africane mettono al mondo in media oltre 5 figli. La
popolazione africana è dunque molto giovane: solo poco più
del 3% degli abitanti ha un’età superiore ai 65 anni.