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Il Giornale di Niguarda
> PSICOTERAPIA
> FOCUS
Problemi di coppia?
Professionisti della sanità
Parliamone in ambulatorio
Il Tecnico di Radiologia
Il Dr. House storcerà pure
il naso, ma a Niguarda si
cura malattia e persona. È
il compito del servizio di
Consultazione Psicologica e di Psicoterapia che,
mettendo a disposizione
degli altri reparti la propria
esperienza, allevia la sofferenza psicologica per prevenire ed aiutare a gestire il
disagio emotivo collegato
alla malattia.
Come può un ospedale curare la persona? “L’attenzione del nostro Ospedale
è verso il paziente nella
sua globalità – spiega Clara Ajmone, responsabile
del servizio di Consultazione Psicologica e Psicoterapia - Ci sono casi in cui la malattia fisica irrompe
nella vita di una persona. Questo provoca un forte
impatto sul piano psicologico sia del paziente, sia
della sua rete famigliare e sociale. Si rendono pertanto opportuni alcuni interventi di supporto psicologico e trattamenti di psicoterapia individuale, famigliare e/o di gruppo, rivolti ai pazienti ricoverati, ai
pazienti che utilizzano il servizio ambulatoriale e ai
loro famigliari.” Tuttavia, come direbbe un grande
del piccolo schermo, non finisce qui.
C’è un’unità in particolare che pochi si aspetterebbero di trovare in un ospedale. È l’Unità di Terapia Relazionale, accessibile anche su prescrizione del medico curante o di altro specialista. È rivolta prevalentemente a famiglie, individui, coppie e gruppi che
presentano problemi psicologici e sofferenze relazionali. Ma in che modo vengono affrontate? “Pos-
siamo fare alcuni esempi – continua Clara Ajmone - La psicoterapia famigliare è indicata in casi
di difficoltà nei ruoli e nelle funzioni genitoriali, nei casi di comportamenti devianti dei figli, nei
casi di grave rischio e disagio
psicologico di uno dei componenti la famiglia. Oppure la psicoterapia di coppia, indicata per le
coppie che presentano alta conflittualità, sofferenza individuale
o relazionale dei partner, con rischi di separazione, difficoltà di
comunicazione, malattia fisica di
uno o di entrambi i coniugi. O
ancora la psicoterapia di gruppo
che prevede incontri congiunti con pazienti accomunati da problematiche specifiche, quali una grave
malattia fisica o l’esperienza della separazione dal
partner.”
L’équipe fornisce attività di formazione e di
supervisione agli specializzandi in psicoterapia e presso la Facoltà di scienze infermieristiche. Il Servizio è sede di tutoring per le
lauree triennali e per la formazione e l’aggiornamento agli operatori sanitari direttamente coinvolti nella cura del paziente
(medici, infermieri, tutor infermieri).
> PER INFORMAZIONI
Servizio di Cons. Psicologica e Psicoterapia
02 6444.2306
[email protected]
In questo numero parliamo di una
figura professionale dell’area tecnicosanitaria. Lo facciamo con l’aiuto di
Giovanna Bollini, direttore della
Direzione Infermieristica e Giancarla
Stringhini, Coordinatore Tecnico di
Radiologia. Il Tecnico sanitario di
Radiologia Medica è il professionista
che opera nei servizi in cui si utilizzano, a scopi diagnostici e
terapeutici, radiazioni ionizzanti, in stretta collaborazione con il
medico radiologo, radioterapista, medico nucleare e con tutte le figure
sanitarie che prestano assistenza. Per svolgere questa attività occorre
conseguire la Laurea di primo livello in Tecniche di Radiologia
Medica, per Immagini e Radioterapia, presso le Facoltà di Medicina
e Chirurgia. Si occupa dello svolgimento degli esami radiologici
standard o di quelli che richiedono l’impiego di apparecchiature più
sofisticate, per l’esecuzione delle terapie radianti e in tutte quelle
attività legate all’impiego di sorgenti radioattive, a risonanza
magnetica nucleare e delle apparecchiature ad esse connesse, nel
rispetto delle norme di radioprotezione previste dall’Unione Europea.
La presenza del Tecnico sanitario di Radiologia è prevista nei servizi
di Radiodiagnostica, Medicina Nucleare, Radioterapia (nella foto
una TAC), Neuroradiologia, Radiologia Interventistica, Fisica
sanitaria. Si tratta di settori che, accanto alla specifica competenza
necessaria per l’utilizzo delle apparecchiature sempre più sofisticate e
tecnologiche, richiedono a questa figura una capacità di osservazione
e relazionale in quanto le persone assistite normalmente eseguono
questo tipo di esami radiologici per controlli o per approfondimenti
diagnostici quindi vi si approcciano con notevole ansia e
preoccupazione. Negli ultimi anni il numero di giovani che si
iscrivevano ai Concorsi era andato calando; tendenza che
ultimamente ha subito una inversione che fa ben sperare per il futuro.
Un dato per tutti: al concorso, bandito quest’anno e che sarà espletato
nel 2008, sono state presentate 79 domande per la copertura di 5 posti,
messi a concorso.