LInC - Laboratorio Interazione e Cultura Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione Università “Sapienza” di Roma La costruzione dei dati empirici in psicologia Cristina Zucchermaglio & Marilena Fatigante Dato empirico in psicologia Qual’ è ( o sono) l’ unità di analisi empirica in psicologia? Tecniche e gli strumenti di analisi dei dati versus riflessione epistemologica sulla natura del dato psicologico Dato empirico in psicologia • Cosa è un dato empirico in psicologia? * resoconti introspettivi dei pazienti di Wundt, * frequenza di accadimento di certi fenomeni * codifica osservativa, più o meno sistematica, di certi comportamenti • misurazioni di reazioni comportamentali • trascrizioni di interazioni discorsive o di narrazioni • frequenze di risposte a questionari, test o scale (l’intelligenza è la sua misura (QI), la misura di locus of control interno (o esterno) è il risultato della somministrazione di una specifica scala) La ricerca inizia con dei problemi….. • Realismo ingenuo: i problemi sono in un mondo “fuori di noi” in attesa che qualcuno li individui e si occupi di loro • Raccolta di dati “oggettivi” (positivismo) La ricerca inizia con dei problemi….. Realismo mediato: i problemi sono costruiti dal ricercatore (come un fotografo che “sceglie” la prospettiva) – la realtà esiste ma è accessibile solo attraverso la “mediazione” del linguaggio, delle conoscenze e delle pratiche sociali (e scientifiche) – sapere scientifico “mediato”: DNA, onde alfa….sono visti attraverso i nostri strumenti e metodologie) Dato empirico in psicologia • I dati empirici sono artefatti e prodotti dagli strumenti con cui si decide di ‘raccoglierli’ e dalla teoria psicologica che li fa emergere come eventi significativi e interpretabili • I dati non esistono “là fuori” indipendentemente dal ricercatore che li produce e seleziona dal continuum della vita psicologica di ognuno di noi e li fa emergere come eventi empirici Dato empirico in psicologia “la ricerca costruisce, attraverso le domande che pone e le metodologie che usa, il suo oggetto” (Mantovani, 2003,26). E questo accade sia nei contesti sperimentali di laboratorio che nei contesti della vita quotidiana. Dato empirico in psicologia :Gergen e Tojo (1996) • • • • “ se lo scienziato organizzativo è all’interno di una visione dell’individuo come decisore razionale, è comprensibile che conduca ricerche sulle euristiche di processamento delle informazioni, per distinguere tra strategie euristiche e per dimostrare sperimentalmente le condizioni nelle quali diverse strategie risultano favorite. -------------------se, al contrario, il ricercatore si situa all’interno di una prospettiva psicoanalitica e considera la vita organizzativa come guidata da dinamiche inconsce, i temi dell’ autorità simbolica e dei desideri inconsci diventeranno oggetto di ricerca Strumenti proiettivi saranno in questo caso i metodi di ricerca favoriti. Il primo tipo di ricerca non potrà mai rivelare “desideri repressi” e il secondo non scoprirà mai “euristiche cognitive”. Ognuna considererà gli altri metodi come speciosi. (p. 360) Dato empirico in psicologia Il riferimento ad un quadro teorico e epistemologico è necessario sia per porsi alcune domande (che non avrebbero senso all’interno di paradigmi diversi) sia per studiare certi fenomeni piuttosto di altri. Dato empirico in psicologia Priorità epistemologiche e teoriche diverse generano dati empirici molto diversi: – test, questionari, interviste, scale di personalità, ipotesi e variabili predefinite, quantificazione di dati oggettivi, tabelle e significatività statistiche – estratti di dati discorsivi e visuali, note etnografiche frammenti di storia del sistema di attività, mappe degli spazi, artefatti in uso e così via Dato empirico in psicologia • • • • • Gli esempi che seguono sono artefatti che danno senso alle azioni dei partecipanti (es. attività del ricordare, pianificare), e alla forma degli eventi/sistemi di attività in cui sono coinvolti (es. una riunione, pratiche di lavoro, pratiche di gestione dei tempi della vita domestica) Gli artefatti che mostriamo diventano fonti significative di informazione in una data prospettiva teorica (situata) Gli artefatti che mostriamo sono “dati”, in quanto costruiti sia dai partecipanti (e dal loro particolare “sguardo”; chi è che disegna e consegna la mappa nel primo esempio?? darà una sua prospettiva) sia dai ricercatori, che li osservano, raccolgono (quelli e non altri…), li interpretano (guidati dalla loro prospettiva) Carattere selettivo e mediato dei dati Carattere riflessivo dei dati Dato empirico in psicologia • Kuhn (1969) “ Ogni rivoluzione scientifica ha reso necessario l’abbandono da parte della comunità di una teoria scientifica un tempo onorata, in favore di un’altra incompatibile con essa; ha prodotto, di conseguenza, un cambiamento dei problemi da proporre all’indagine scientifica e dei criteri secondo i quali la professione stabiliva che cosa si sarebbe dovuto considerare come un problema ammissibile o come una soluzione legittima di esso……..ha prodotto una trasformazione del mondo entro il quale veniva fatto il lavoro scientifico” (p.25) Dato empirico in psicologia • Stephen Toulmin (1996) – necessaria esistenza di una pluralità di metodi di costruzione della conoscenza, più o meno appropriati, secondo il campo disciplinare e l’oggetto del conoscere – . – nessuna ragione per cui il metodo sperimentale tipico delle scienze “dure” sia il più appropriato e conveniente per discipline più sociali, più pratiche o cliniche Dato empirico in psicologia • “i modi di conoscere delle scienze sociali sono estensioni, più che dei metodi della fisica, dei metodi di cui abbiamo familiarità nella gestione delle relazioni umane” (Toulmin, 1996, p. 209) • Vygotsky (1925): Una tale cieca trasposizione del principio biogenetico, dell’esperimento, del metodo matematico dalle scienze naturali crea l’apparenza della scienza in psicologia che in realtà nasconde una totale impotenza/debolezza/incapacità di fronte ai fatti studiati”. Valore politico della ricerca • La psicologia è intrinsecamente politica quando tratti temi relativi alle pratiche sociali nei contesti di vita quotidiana. • «una prospettiva di ricerca nelle scienze umane che si dichiari neutra e imparziale rispetto al proprio oggetto di indagine è profondamente intrisa di scelte sociali e politiche» (Mecacci, (2004, p. 56) Valore politico della ricerca • I ricercatori scelgono un posizionamento su: – scelta e la costruzione dei temi di ricerca – trasparenza delle diverse fasi della ricerca, – utilizzo, negoziato e riflessivo, degli strumenti e della metodologia – le scelte relative al ruolo dei partecipanti. • La metodologia di ricerca non é quindi mai – in nessun caso - uno strumento neutro nella produzione dei risultati.