Autore Fabrizio Medici + [email protected] Riepilogo di FISICA I ver 0.9 • L’energia cinetica e il teorema dell’energia cinetica INDICE Capitolo 8 Conservazione dell’Energia (165) • Le forze conservative e le forze non conservative • L’energia potenziale • L’energia meccanica e la sua conservazione • Le legge di conservazione dell’energia • Il significato della conservazione dell’energia • L’energia potenziale gravitazionale e la velocità di fuga; le forze centrali • I diagrammi dell’energia potenziale; l’equilibrio stabile e instabile • La potenza Capitolo 2 Moto: La cinematica in una dimensione (14) • La velocità • I sistemi di riferimento • Ili cambiamento di unità di misura • La velocità media e lo spostamento • La velocità istantanea • L’accelerazione • Il moto uniformemente accelerato • I corpi in caduta • L’accelerazione variabile Capitolo 9 Capitolo 3 Cinematica in due o tre dimensioni (43) • I vettori e gli scalari • L’addizione di vettori: metodi grafici • La sottrazione di vettori e la moltiplicazione di un vettore per uno scalare • Il metodo analitico per la somma di vettori: le componenti di un vettore • I versori o vettori unitari • La velocità relativa • La cinematica vettoriale • Il moto dei proiettili • Il moto circolare uniforme • Il moto circolare non uniforme • Il moto circolare in termini di variabili angolari • Le coordinate polari Conservazione della quantità di moto; sistemi a più corpi e urti • Il centro di massa • L’individuazione del centro di massa • Il centro di massa e il moto traslazionare • La quantità di moto e la sua relazione con l forza • La conservazione della quantità di moto • L’impulso e gli urti • La conservazione delle quantità d moto e dell’energia negli urti • Gli urti elastici in una dimensione • Gli urti elastici in due e tre dimensioni • Gli urti anelastici • Il sistema di riferimento del centro del momento lineare • Sistemi con massa variabile Capitolo 10 Moto rotazionale intorno a un asse (230) • La cinematica rotazionale • La natura vettoriale delle grandezze angolari • Il momento di una forza • La dinamica rotazionale; momento torcente e inerzia rotazionale • Il calcolo del momento di inerzia • Perché una sfera che rotola rallenta? • Il momento angolare e la sua conservazione • L’energia cinetica rotazionale • La rotazione più traslazione • L’asse istantaneo di rotazione Capitolo 4 Dinamica I: le leggi del moto di Newton • La forza • La prima legge del moto di Newton • La massa • La seconda legge del moto di Newton • Legge o definizione? • La terza legge del moto di Newton • Il peso, la forza di gravità e la forza normale • L’applicazione delle leggi di Newton: le forze come vettori • I consigli per risolvere i problemi Capitolo 5 Dinamica II: attrito, moto circolare, altre applicazioni delle leggi di Newton • L’applicazione delle leggi d Newton in presenza d’attrito • La dinamica del moto circolare • I sistemi di riferimento rotanti; forze inerziali • La forza d Coriolis • Le forze dipendenti dalla velocità; velocità limite Capitolo 6 Gravitazione e sintesi di Newton (128) • La legge di gravitazione universale di Newton • La forma vettoriale delle legge di gravitazione • La gravità vicino alla superficie terrestre; calcolo di g • Il moto dei satelliti l’assenza di peso • Le leggi di Keplero e la sintesi di Newton • I tipi di forze in natura • Il campo gravitazionale • La massa gravitazionale e la massa inerziale; il principio di equivalenza Capitolo 11 Moto rotazionale in generale (269) • Il prodotto vettoriale • Il momento delle forze come vettore • Il momento angolare di una particella • Li momento angolare e il momento torcente per un sistema di particelle; il moto in generale • La dimostrazione della relazione generale tra τ e L • Il momento angolare e il momento torcente per un corpo rigido • Lo squilibrio dinamico • La conservazione del momento angolare • Una ruota in rotazione • Il moto di una trottola Capitolo 12 Equilibrio, elasticità e rotture (289) • Statica: lo studio dei corpi in equilibrio • Il centro di gravità (baricentro) • Le condizioni di equilibrio • Elasticità e moduli di elasticità: sollecitazioni e deformazioni • Le rotture Capitolo 7 Lavoro ed Energia (148) • Il lavoro fatto da una forza costante • Il prodotto scalare di due vettori • Il lavoro compiuto da una forza non costante Capitolo 13 Fluidi a riposo (309) • La densità e il peso specifico Pagina 1 di 6 1 Autore Fabrizio Medici + [email protected] Riepilogo di FISICA I ver 0.9 • • • • • • • • • • • • • La pressione dei fluidi La pressione atmosferica e i manometri La misura della pressione Il principio di Pascal La spinta idrostatica e il principio di Archimede La tensione superficiale La capillarità La pressione negativa e la coesione dell’acqua Il calore specifico Il calore latente La trasmissione del calore: la conduzione La trasmissione del calore: la convezione La trasmissione del calore: l’irraggiamento Capitolo 21 Primo principio della termodinamica (501) • L lavoro prodotto in variazioni di volume: processi isotermi e isobari • Li primo principio della termodinamica • Le applicazioni del primo principio della termodinamica ed alcuni semplici processi • La capacità termica dei gas e l’equipartizione dell’energia • L’espansione adiabatica di un gas • Il carattere adiabatico delle onde sonore Capitolo 14 Fluidodinamica: i fluidi in movimento (329) • Il flusso di un fluido: sue caratteristiche • La portata di un tubo di flusso e l’equazione di continuità • L’equazione di Bernoulli • La viscosità • Il flusso laminare nei tubi e l’equazione di Poiseuille • Il flusso turbolento nei tubi e il numero di Reynolds • Gli oggetti in movimento in un fluido: sedimentazione e resistenza viscosa Capitolo 22 Capitolo 15 Oscillazioni (348) • Le oscillazioni di una molla • Il moto armonico semplice • L’energia nell’oscillatore armonico semplice e li moto circolare uniforme • Il pendolo semplice • Il pendolo fisico • Il moto armonico smorzato • Le vibrazioni forzate e la risonanza • La combinazione di due moti armonici Secondo principio della termodinamica (516) • La necessità dii un nuovo principio della termodinamica • Le macchine termiche e i frigoriferi • L’efficienza delle macchine termiche e il secondo principio della termodinamica • La macchina di Carnot: i processi reversibili • L’efficienza del ciclo di Carnot e il secondo principio della termodinamica • L’entropia • L’entropia e il secondo principio della termodinamica • L’ordine e il disordine • La non disponibilità dell’energia • L’interpretazione statistica dell’entropia e del secondo principio • La scala delle temperature termodinamiche: lo zero assoluto Capitolo 16 Moto delle onde (376) • Le caratteristiche del moto delle onde • I tipi di onde • L’energia trasmessa dalle onde • La rappresentazione matematica di un’onda viaggiante • L’equazione delle onde • Il principio di sovrapposizione • Le riflessione delle onde • La rifrazione • L’interferenza • La diffrazione • Le onde stazionarie e la risonanza Capitolo 18 Temperatura, espansione termica e legge dei gas ideali (433) • Gli atomi • La temperatura: i termometri e le scale termometriche • Il termometro a gas a volume costante • L’equilibrio termico e il principio zero della termodinamica • La dilatazione termica • Le tensioni termiche • Le leggi dei gas e la temperatura assoluta • Le legge dei gas ideali • La legge dei gas ideali dal punto di vista molecolare: il numero di Avogadro • Le pressioni parziali • Una scala standard di temperatura: la scala dei gas ideali • Sommario Capitolo 20 Calore (483) • Le prime teorie sul calore: definizione di caloria • Il calore come trasferimento di energia: l’equivalente meccanico del calore • La distinzione tra temperatura, calore ed energia interna • L’energia interna di un gas ideale Pagina 2 di 6 2 Autore Fabrizio Medici + [email protected] Riepilogo di FISICA I ver 0.9 CAPITOLO 2 SOMMARIO La cinematica descrive come si muovono gli oggetti, mentre la dinamica, si occupa del perchè essi si muovono in quel dato modo. La descrizone del moto di ogni oggetto deve sempre essere fatta i relazione a un sistema di riferimento. Per descrivere il moto di un oggetto, (in una diimensione), usiamo i concetti di spostamento, velocità e accelerazione. Lo spostamento si riferisce al cambiamento di posizione di un oggetto. La velocità è il tasso di cambiamento dello spostamento: la velocità istantanea è definita come: velocità costante; la particella sarà allora soggetta a un’accelerazione radiale o centripeta ar, diretta verso il centro del cerchio, di intensità: v = lim α= ∆x dx = ∆t → 0 ∆t dt Se un oggetto di muove in linea retta con accelerazione costante (moto uniformemente accelerato) la velocità , v, e la posizione, x, sono collegate all’accelerazione, a, al tempo trascorso, t, e alla posizione e alla velocità iniziale, x0 e v0, dalle equazioni: v = v 0 + at 1 2 at 2 + 2a ( x − x 0 ) x = x0 + v0 t + v + v0 2 Gli oggetti che cadono verticalmente vicino alla superficie terrestre, sia che cadano o che siano lanciati verticalmente verso l’alto o verso il basso, si muovono (trascurando l’effetto dell’aria) con accelerazione costante rivolta verso li basso. Questa accelerazione è dovuta alla gravità ed è pari a circa g=9.80 m/s2. CAPITOLO 3 SOMMARIO Una grandezza che è caratterizzata sia da un’intensità sa da una direzione che da un verso s chiama vettore. Una grandezza che ha solo un’intensità si chiama scalare. La definizione in generale di velocità istantanea, v, e accelerazione istantanea, a, per una particella è: v= ω= dθ dt L’accelerazione angolare alfa è il tasso con cui cambia la velocità angolare: dω dt a T = rα ∆v dv = ∆t → 0 ∆t dt v= La velocità angolare è il tasso di variazione della posizione angolare: v = rω a = lim 2 v2 r La velocità e l’accelerazione lineare di un punto che sia muovono lungo la circonferenza di raggio r sono legate a omega ed alfa da: Nel grafico della posizione rispetto al tempo, la pendenza è uguale alla velocità istantanea. L’accelerazione è il tasso di cambiamento della velocità: l’accelerazione istantanea è definita: v 2 = v0 aR = dr dv ,a = dt dt dove r è il vettore posizione della particella. Il moto dei proiettili si può scomporre, se si trascura la resistenza dell’aria, in due moti separati: la componente orizzontale del moto che ha velocità costante e la componente verticale che ha accelerazione costante pari a g. Si ha moto circolare uniforme quando una particella si muove lungo una circonferenza di raggio r, con Pagina 3 di 6 aR = ω 2r Dove aR e aT sono le componenti radiale e tangenziale dell’accelerazione. La frequenza f è legata a omega da: ω = 2πf e al periodo T da: T = 1/ f CAPITOLO 4 SOMMARIO La prima legge del moto di Newton afferma che se la forza risultante su un oggetto è zero, allora un oggetto inizialmente fermo resta fermo, mentre un oggetto in moto resta in moto lungo una linea retta con velocità costante. La tendenza di un corpo a resistere al cambiamento del suo stato di moto si chiama inerzia. La seconda legge afferma che l’accelerazione di un corpo è direttamente proporzionale alla forza risultante che agisce su di esso e inversamente proporzionale alla sua massa: F = ma La terza legge afferma che se un primo corpo esercita una forza su un secondo corpo, allora il secondo corpo esercita sempre sul primo una forza uguale in intensità, ma di direzione contraria. CAPITOLO 5 SOMMARIO Quando due corpi scivolano uno sull’altro, la forza d’attrito che ciascuno dei due esercita sull’altro può essere espressa approssimativamente come: Fat = µFN Una particella che ruota lungo una circonferenza di raggio r con velocità costante v deve essere sottoposta in ogni momento a una forza diretta verso il centro della circonferenza. F = mω 2 r 3 Autore Fabrizio Medici + [email protected] Riepilogo di FISICA I ver 0.9 CAPITOLO 9 SOMMARIO Per un sistema di particelle avente una distribuzione continua di materia, il centro di massa (cm) si definisce come: CAPITOLO 6 SOMMARIO Legge di gravitazione universale: F =G m1 m 2 r2 G = 6.6720*10-11 Nm2kg-2 x cn = CAPITOLO 7 SOMMARIO Il lavoro W compiuto da una forza costante F su un oggetto la cui posizione cambia spostandosi di d è dato da: W = Fd cos θ = F ⋅ d b b a a L’energia cinetica è per definizione: 1 mv 2 2 M ∑ m yi M ∑ m zi M Fest = Ma cm Il teorema dell’energia cinetica afferma che il lavoro totale compiuto su di un corpo dalla forza risultante è uguale alla variazione di energia del corpo: W= z cn = i Il centro di massa è importante perché è come se questo punto si muovesse come una singola particella di massa M sulla quale agisce la stesa forza risultante esterna Fest. W = ∫ F ⋅ dl = ∫ F cos θdl EC = y cn = ∑m x 1 1 2 2 mv 2 − mv1 2 2 CAPITOLO 8 SOMMARIO Una forza conservativa è una forza che è n funzione solo della posizione e non del cammino percorso dalla particella. Il lavoro fatto da una forza conservativa è recuperabile. L’energia potenziale è: per una particella vicino alla superficie terrestre: E P = mgy La quantità di moto (o momento lineare) di una particella si definisce come: p = mv dp F= dt Quando la forza risultante esterna su un sistema è zero, la quantità di moto totale resta costante. Questa è la legge della conservazione della quantità di moto. L’impulso di una forza su un corpo si definisce come: J = ∫ Fdt tf ∆p = p f − p i = ∫ Fdt = J ti per una molla: EP = 1 2 kx 2 La variazione dell’energia potenziale, tra due punti, sotto l’azione di una forza conservativa F si definisce come il valore negativo del lavoro compiuto dalla forza: 2 ∆U = U 2 − U 1 = ∫ F ⋅ dl 1 Quando agiscono solo forze conservative l’energia meccanica totale, E, definita come la somma delle energie cinetica e potenziale, si conserva: E = E C + E P = E C + U = cos tan te La potenza si definisce come il tasso al quale l’energia viene trasformata da una forma a un’altra: E l’impulso della forza risultante (che negli urti è la forza di interazione) è uguale alla variazione della quantità di moto del corpo. Negli urti la quantità di moto totale si conserva. Se si conserva l’energia cinetica totale l’urto si dice urto elastico. Se l’energia cinetica non si conserva l’urto è anelastico. CAPITOLO 10 SOMMARIO Tutte le parti di un corpo rigido in rotazione attorno a un asse fisso hanno la stessa velocità angolare e la stessa accelerazione angolare in ogni istante. La velocità lineare e l’accelerazione di qualsiasi punto di un corpo in rotazione attorno ad un asse fisso sono collegate alla velocità angolare e all’accelerazione angolare da: v = rω a T = rα dW dt dE P= dt P= aR = ω 2r Dove r è la distanza perpendicolare del punto dall’asse di rotazione. Pagina 4 di 6 4 Autore Fabrizio Medici + [email protected] Riepilogo di FISICA I ver 0.9 Il momento torcente dovuto ad una forza F esercitata su un corpo rigido è uguale a: τ = r⊥F = rF⊥ = rF sen θ dove r detto braccio di leva è la distanza perpendicolare dall’asse di rotazione della linea lungo la quale agisce la forza. Vale anche: τ = Iα Dove I è il momento di inerzia del corpo rispetto all’asse di rotazione. Il momento angolare, L, di un corpo in rotazione attorno ad un asse fisso è dato da: L = Iω Se il momento risultante delle forze agenti sul corpo è zero allora L è costante. Questa è la legge della conservazione del momento angolare. L’energia cinetica rotazionale di un corpo in rotazione attorno ad un asse fisso con velocità angolare omega è: EC = 1 2 Iω 2 L’energia cinetica totale è la somma dell’energia cinetica traslazionale del centro di massa del corpo sommata all’energia cinetica rotazionale del corpo attorno al suo centro di massa: EC = Se alla superficie di un fluido posto in in contenitore viene applicata una pressione esterna, tale pressione viene trasmessa attraverso tutto il fluido; questo è noto come il principio di Pascal. Il principio di Archimede stabilisce che un oggetto immerso parzialmente o completamente in un fluido è sottoposto a una spinto verso l’alto di intensità pari al peso del fluido da esso spostato. CAPITOLO 14 SOMMARIO La viscosità indica l’attrito interno un fluido, che impedisce al fluido medesimo di scorrere liberamente. La portata di un fluido è uguale alla massa, o al volume, di un fluido che nell’unità di tempo scorre in un determinato punto. L’equazione di continuità stabilisce che: ρAv = cos tan te Se il fluido è incomprimibile allora Av=costante. Il principio di Bernulli afferma che, laddove la velocità del fluido è alta la pressione è bassa, e laddove la velocità del fluido è bassa, la pressione è alta: P1 + 1 1 Mv 2 cm + Iω 2 2 2 1 1 2 2 ρv1 + ρgy1 = P2 + ρv 2 + ρgy 2 2 2 CAPITOLO 15 SOMMARIO Un oggetto vibrante subisce un moto armonico semplice (MAS) se la forza di richiamo è proporzionale allo spostamento: Purché l’asse di rotazione abbia direzione fissa. CAPITOLO 11 SOMMARIO Il momento torcente tau dovuto ad una forza F è sempre calcolato rispetto a un cero punto O (detto origine), ed è una grandezza vettoriale definita da: F = −kx Periodo e frequenza sono legati dalla relazione: τ =r×F T= 1 f Dove r è il vettore posizione del punto su cui agisce la forza F. Anche il momento angolare è un vettore. Per una particella che ha un momento lineare p=mv: Il periodo del MAS di una massa m posta all’estremità di una molla è dato da: Il momento torcente è legato al momento angolare da: T = 2π l =r× p τ= dl dt m k Lo spostamento in funzione del tempo è: Per un sistema di particelle il momento angolare totale è la sommatoria dei vari momenti angolari. Se il momento risultante delle forze agenti su un sistema è zero, allora il vettore momento angolare totale L resta costante. CAPITOLO 13 SOMMARIO La densità di una sostanza è definita come la massa per unità di volume. La pressione si definisce come forza per area unitaria. Un fluido a riposo esercita una pressione uguale in tutte le direzioni in ogni suo punto. A una profondità h la pressione esercitata da un liquido è pari a: ρgh Pagina 5 di 6 x = A cos(2πft + φ ) Dove A è l’ampiezza e fi è la fase: i valori di A e fi dipendono dalle condizioni iniziali (x e v a t=0). Durante un MAS, l’energia totale si trasforma E= 1 1 mv + kx 2 2 2 continuamente da potenziale a cinetica e viceversa: Quando c’è attrito il moto si dice smorzato. CAPITOLO 18 SOMMARIO La variazione di lunghezza di un solido quando la sua temperatura cambia di una certa quantità è direttamente proporzionale alla variazione della temperatura e alla lunghezza originaria, cioè: 5 Autore Fabrizio Medici + [email protected] Riepilogo di FISICA I ver 0.9 ∆L = αL0 ∆T Per un gas perfetto biatomico invece: Dove alfa è il coefficiente d dilatazione lineare. La variazione di volume: Cv = 5 R 2 3 Cp = R 2 ∆V = βV0 ∆T Il coefficiente beta di dilatazione volumica è approssimativamente tre alfa. La legge dei gas ideai è data dall’equazione: Quando un gas perfetto si espande (o si contrae) adiabaticamente (Q=0), vale la relazione: PV = nRT R = 8.315 J mol-1 K-1 Una mole di una certa sostanza è definita come il numero di grammi che sono numericamente uguali alla massa atomica o molecolare della sostanza stessa. La legge dei gas può essere scritta come: PV = NkT CAPITOLO 20 SOMMARIO L’energia interna, o energia termica, U indica l’energia totale delle molecole d un corpo. Il calore invece si riferisce a quella parte di energia che si trasferisce da un corpo a un altro. Il calore specifico e di una sostanza è definito come l’energia necessaria a cambiare di 1°C la temperatura di una massa unitaria, cioè: Q = mc∆T Dove Q è il calore assorbito o ceduto. Il calore è trasmesso da un corpo ad un altro tramite tre possibili modalità: Conduzione: attraverso gli urti molecolari. Convezione: per mezzo di un movimento di masse delle molecole si grandi distanze. Irraggiamento: è la trasmissione di energia attraverso le onde elettromagnetiche. CAPITOLO 21 SOMMARIO In condizioni quasi statiche il lavoro fatto da (o su) un gas per variare il suo volume è: PV γ = cos tan te Cp γ = Cv CAPITOLO 22 SOMMARIO L’efficienza di una macchina termica è definita dal rapporto tra il lavoro W fatto dalla macchina e dal calore da questo assorbito, quindi l’efficienza è data da: η= Q W =1− 1 | Q2 | Q2 Il secondo principio della termodinamica dice che: Il calore passa spontaneamente da un corpo più caldo a uno più freddo, ma non viceversa. I processi in natura tendono a evolvere verso uno stato di maggior disordine o entropia. L’entropia totale S di qualunque sistema più quella del suo ambiente circostante cresce come conseguenza di ogni processo naturale: La variazione di entropia di un sistema nel corso di un processo reversibile, è data da: ds = dQ T dW = pdV Il primo principio della termodinamica stabilisce che la variazione di energia interna di un sistema è pari al calore ceduto dal sistema, meno il lavoro fatto dal sistema stesso: ∆U = Q − W Due semplici processi termodinamici sono quello isotermo, che è un processo effettuato a temperatura costante, e quello adiabatico, in cui non viene scambiato calore. In un gas perfetto la capacità termica molare a volume costante e quella a pressione costante sono legate da: C p − Cv = R Per un gas perfetto monoatomico: 3 R 2 1 Cp = R 2 Cv = Pagina 6 di 6 6