18. Il processo di integrazione europea

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18. Il processo di integrazione
europea
• Il problema della ricostruzione economica
tedesca
• Il 9 maggio 1950 il ministro degli esteri
francese Robert Schuman lanciava l’idea di
costituire un’alta autorità carbosiderurgica
che potesse favorire la conciliazione tra
Francia e Germania come premessa per una
successiva unificazione europea.
• Il trattato istitutivo della Comunità europea
del carbone e dell’acciaio (CECA) veniva
firmato il 18 aprile 1951.
• Ne facevano parte Francia, Germania, Italia,
Belgio, Olanda e Lussemburgo
• Il trattato entrava in vigore il 25 luglio 1952,
con la nomina di Jean Monnet a presidente
dell’Alta Autorità.
Aumento del reddito nazionale 1948-1952 (da V. Zamagni, Perché l’Europa ha cambiato il mondo, Il
Mulino, 2015, p. 251)
• Rimaneva il problema del riarmo tedesco,
posto dagli Stati Uniti come condizione per la
loro presenza militare in Europa ed osteggiato
invece dalla Francia
• Come alternativa al riarmo venne avanzata
l’idea della creazione di un esercito europeo
• Il 27 maggio 1952 veniva firmato a Parigi il
trattato istitutivo della Comunità europea di
difesa (CED)
• Il progetto della CED fallisce per l’opposizione
e la mancata ratifica francese (1954)
• Nel marzo del 1957 vengono firmati a Roma i
trattati istitutivi di CEE ed Euratom
• Entrano in vigore nel gennaio del 1958
• Scopo dell’Euratom era quello di coordinare e
sviluppare l’attività scientifica, tecnica e
commerciale nel campo dell’energia nucleare
• Più complesso era invece il trattato Cee
• I sei paesi (Francia, Germania, Italia, Belgio,
Olanda, Lussemburgo) si impegnavano ad
agire su tre linee direttrici:
1. la creazione di un’unione doganale mediante
l’eliminazione progressiva dei dazi, l’istituzione
di una tariffa doganale unica verso l’esterno e
l’avvio di una politica commerciale comune
2. la creazione di una vera Comunità caratterizzata
al suo interno dalla libera circolazione di
persone, servizi e capitali, dall’elaborazione di
politiche comuni nei settori agricolo e dei
trasporti e dal coordinamento delle politiche
economiche
3. la creazione di nuove risorse attraverso la
valorizzazione delle regioni sottosviluppate e
delle forze di lavoro inutilizzate
• I termini per la realizzazione del mercato comune
erano fissati in 12 anni, attraverso tre fasi di 4 anni
ciascuna
• Gli organi della nuova istituzione erano:
- una Commissione composta da nove membri (due
per i paesi più grandi, uno per quelli più piccoli) per
la Cee, una di cinque membri per l’Euratom
- un Consiglio dei ministri, a cui spettava il potere di
deliberare
- un’Assemblea composta da 142 parlamentari eletti
dai Parlamenti nazionali con compiti di controllo
- una Corte di giustizia con il compito di dirimere le
controversie derivanti dall’applicazione dei trattati
• Il progressivo ampliamento della
Comunità europea
• 1973: dall’Europa dei sei all’Europa dei
nove (GB, Irlanda, Danimarca)
• 1981: Grecia
• 1986: Spagna e Portogallo
• 1995: Austria; Finlandia, Svezia
• 2005: l’Europa dei 25
• L’Europa dei 28
Pil pro capite 2002 e 2013 (da V. Zamagni, Perché l’Europa ha cambiato il mondo, Il Mulino, 2015, p.
277)
• La Politica agricola comune (Pac): doveva
bilanciare i possibili effetti negativi derivanti
dalla liberalizzazione dei mercati
• Protezionismo europeo basato sul sostegno
dei prezzi di alcuni beni strategici (cereali,
carne, latte) e su dazi compensativi
• Entrata in vigore nel gennaio 1962
• Politica dai costi elevati che ricadono
soprattutto sui consumatori
• Ue da importatrice a esportatrice di prodotti
alimentari
Indicatori agricoli comparativi (da V. Zamagni, Perché l’Europa ha cambiato il mondo, Il Mulino, 2015,
p. 279)
• Politiche regionali e sociali
• Nel 1974 nasce il Fondo europeo per lo
sviluppo regionale (Fesr) con lo scopo di
proteggere le regioni europee meno
sviluppate
• Negli anni Ottanta nascono i Programmi
integrati mediterranei (Pim)
• In campo sociale: corsi di qualificazione
professionale, programmi di azione
sociale, fondi strutturali
• 1978 SME (Sistema monetario europeo):
ogni moneta nazionale fissava una parità
di conversione con una moneta di
riferimento, l’Ecu
• Se la parità oscillava oltre il 2,25% c’era
l’obbligo di intervenire, prima da parte
del governo interessato, poi da parte
della Comunità
• Riesce a garantire la stabilità monetaria e
fa da premessa alla moneta unica
• 1992 Trattato di Maastricht: la UE (Unione
europea) e i «tre pilastri»:
unione monetaria
politica estera e di sicurezza comune
cooperazione in tema di polizia e giustizia
• 1995 Accordi di Schengen: abolizione degli
accordi di polizia alle frontiere e agli
aeroporti
• Art. 8 del Trattato Ue istituisce la
«cittadinanza europea»
• Il Trattato Ue prevedeva la creazione
dell’Uem (unione monetaria), da realizzarsi
attraverso tre tappe successive
criteri di convergenza tra le economie
creazione della Banca centrale europea
fissazione delle parità monetarie e
creazione della moneta unica
• Nel 2002 entra in vigore l’Euro
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