IL CAMPIONAMENTO AEROBIOLOGICO Prima di effettuare un campionamento si deve: Stabilire l’obiettivo del campionamento Vedere che tipo di particella andiamo a ricercare (particelle organiche, inorganiche, pollini, ecc..) Verificare se il campionamento si effettua in ambiente: outdoor indoor I campionamenti di tipo aerobiologico possono essere: Qualitativo Identificazione delle particelle Quantitativo Per misurare le concentrazioni della particella di nostro interesse in atmosfera I campionamenti possono essere di tipo: PASSIVO Metodo gravimetrico o per sedimentazione Impatto diretto ATTIVO Volumetrico Campionamenti passivi: Le particelle si raccolgono per deposizione su di una superficie. Misura = n° di particelle per unità di superficie Esempio: 37 grani/m2 Metodo gravimetrico o per sedimentazione Le particelle si depositano su una superficie adesiva: una capsula di Petri contenente il terreno di coltura. un vetrino con una soluzione glicerinata spalmata sopra (metodo Durham). Pro: è economico Contro: •non permette di valutare il volume d’aria campionato. •Al variare della direzione del vento il campione può contenere più o meno particelle. Metodo per impatto diretto Sfrutta la forza d’inerzia delle particelle in atmosfera. Aria Le particelle si avvicinano all’ostacolo, le molecole d’aria che si trovano vicino divergono ed esse continuano la loro corsa fino ad attaccarsi alla superficie adesiva del campionatore. I campionatori più utilizzati sono il Cour Trap e il Rotorod-Sampler (l’unico ad essere usato attualmente). Monitoraggio in Trentino L’analisi microscopica dei campioni al fine dell’identificazione e la conta dei granuli pollinici catturati è molto impegnativa . La metodica in uso è la Norma UNI 11108 ma richiede tempo e competenze specifiche per il riconoscimento. In Trentino si sta sviluppando il progetto CARPOL volto ad identificare tecnologie innovative che siano più adatte a questa problematica. Si stanno seguendo due tipi di approccio: biomolecolare e spettroscopico FT-IR. Norma UNI 11108 Questa è una delle normative di tipo nazionale (UNI) riguardanti la Qualità dell'aria - Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore fungine aerodisperse. Le norme tecniche riguardanti l’inquinamento dell’aria possono essere: internazionali (emanate dall’ISO), europee (EN) nazionali (nel caso italiano UNI). Campionamenti attivi: Le particelle si raccolgono per aspirazione. Misura = n° di particelle per metro cubo d’aria aspirata. Esempio: 37 grani/m3 Metodo volumetrico E’ una metodica di campionamento adottata a livello internazionale, per le indagini di tipo qualitativo e quantitativo, messa a punto da Mandrioli nel 2000. I Campionatori volumetrici sono gli apparecchi che aspirano l’aria in modo regolare e continuo, simulando il respiro umano (10 litri/minuto) e trattengono il particolato su un vetrino ricoperto di silicone. Il materiale - raccolto con cadenza settimanale – viene letto al microscopio per il riconoscimento e la classificazione dei pollini; queste particelle vengono contate e convertite in dato giornaliero espresso in "granuli per metro cubo" (d’aria aspirata). Con i dati raccolti possono essere costruiti i “calendari pollinici” indicanti l’andamento delle pollinazioni durante l’anno. La metodica consente di riconoscere anche alcune spore fungine capaci di causare allergia (Alternaria, Epicocco ecc.). Sul sito http://www.ilpolline.it/ , dell’Associazione Italiana di Aerobiologia, è possibile consultare i calendari. I campionatori in genere vengono istallati a 20 m di altezza dal suolo, lontano dai boschi per evitare una sovrastima dei pollini e lontano da ciminiere e camini. Arpa Piemonte Per il monitoraggio vengono utilizzati dei campionatori volumetrici HIRST posizionati in località rappresentative delle diverse realtà regionali. Questi apparecchi sono costruiti in metallo leggero, trattati in modo da prevenire la corrosione da agenti atmosferici; essi hanno le stesse caratteristiche tecniche (portata, dimensioni del deposito, efficienza di cattura). L´installazione del campionatore è eseguita secondo lo standard indicato dall´Associazione Italiana di Aerobiologia, in modo tale che la circolazione atmosferica locale non risenta della presenza di ostacoli vicini, preferibilmente al centro di terrazzi posti alla sommità di edifici con altezza compresa fra i 15 e 20 metri dal suolo e lontano da muri e protezioni. Preparazione della superficie di campionamento Per catturare le particelle trasportate in atmosfera si usa, sia per il vetrino del metodo volumetrico o gravimetrico sia per la striscia della conta settimanale del campionatore volumetrico, una soluzione di olio di silicone in tetracloruro di carbonio. Vetrino con il gel Lettura dei campioni Per identificare le diverse specie polliniche si usano i seguenti caratteri diagnostici: 1) Diametro dei granuli pollinici (da un minimo di 10m come quello delle Urticaceae ad un massimo di 200m come quello delle Pinaceae). 2) Struttura della parete: caratteristiche dell’intina e dell’esina, con le sculture e le varie aperture. 1) Forma del granulo pollinico. 2) Disposizione delle aperture germinali semplici e composte, loro numero e loro disposizione – in genere sono costanti per ogni specie. Per una corretta identificazione è bene consultare gli atlanti. L’analisi dei dati si deve basare su metodi standard per permettere di confrontare i dati tra loro. I criteri sono i seguenti: 1) Le strisciate di lettura dei vetrini di campionamento devono essere comprese tra la zona marginale (che si esclude) e la zona centrale. 2) Le strisciate devo essere contigue per la lunghezza del nastro. 3) La superficie dell’indagine deve essere rappresentativa dell’area di lettura. Se la zona esplorata risultasse insufficiente bisognerà ridurre l’ingrandimento dell’obiettivo del microscopio o aumentare il numero delle bande da leggere. La lettura di ogni strisciata utilizzando la lettura per: può essere eseguita campi tangenti: il calcolo della superficie di lettura si attuerà moltiplicando l’area di un singolo campo microscopico per il numero di cerchi compresi in ogni strisciata ( metodo più usato). campi longitudinali: osservando la banda longitudinale , che consiste in un rettangolo di base uguale alla lunghezza della banda (48 mm) e avente un’altezza pari al diametro di campo. Sia la lettura per campi tangenti che quella per campi longitudinali ci danno la concentrazione media giornaliera di particelle per metro cubo d’aria. Formule di calcolo La formula di calcolo che tiene conto dell’ingrandimento usato e del numero di bande esaminate, permette di calcolare un “fattore di conversione” che moltiplicato per il numero di particelle conteggiate ci da la concentrazione media per metro cubo di aria esaminata. REPORT Dopo i campionamenti si scrive una relazione dettagliata dei risultati ottenuti annottando i rimedi da prendere per migliorare l’ambiente. Nella relazione devono essere inseriti: La data di esecuzione Il tipo di Il luogo del campionamento strumento usato I risultati