Università degli Studi di Urbino
Comune diCesena
XVIII Scuola Estiva in Filosofia della Fisica
XVIII Summer School in Philosophy of Physics
“Einstein Filosofo-Scienziato.
In occasione del centenario della Teoria Generale della
Relatività”
“Einstein Philosopher-Scientist.
A celebration for 100 years of General Theory of Relativity”
Cesena-Urbino,7th-12th September 2015
SITO WEB:https://sites.google.com/site/centroricerchecirfis/home/cfp-xviiisummer-school-einstein-philosopher-scientist
PRESENTAZIONE SCUOLA
L’argomento della scuola è “Einstein Philosopher-Scientist” e intende celebrare i 100
anni della Relatività Generale che, come Even Lev Landau and Evgeny Lifshitz
scrissero nel loro Course of Theoretical Physics, è "probabilmente la più bella di tutte
le teorie esistenti" (probably the most beautiful of all existing theories). Questa
"bellezza" della relatività generale fu identificata da Karl Popper con la sua
semplicità che non era, per il grande filosofo viennese, un requisito estetico ma una
prerogativa logica. Infatti quanto più una teoria fornisce una descrizione semplice del
mondo, tanto più si espone alla possibilità di essere falsificata dall'esperienza, e per
Popper la falsificabilità costituisce proprio la garanzia di scientificità delle nostre
teorie. Queste ultime, infatti, contenendo leggi universali non possono mai essere
confermate in modo conclusivo a causa del noto problema dell'induzione, che non
consente l'inferenza dai molti ai tutti, ma soltanto falsificate dall'esperienza, e proprio
in questa falsificabilità sta la loro scientificità. Il giovane Popper, che viveva nel
clima culturale della Vienna di inizio del secolo scorso, in cui fervevano i dibattiti
sulla teoria psicanalitiche freudiane e sulla teoria economica marxiana,
completamente prive di potere predittivo e quindi della possibilità di un controllo
empirico, rimase molto colpito dall'esperimento che l'astrofisico inglese Arthur
Stanley Eddigton realizzò nel 1919. L'esperimento si proponeva di stabilire se la
deflessione dei raggi luminosi prodotta durante un'eclisse solare dal campo
gravitazionale di quest'ultimo fosse in accordo con le previsioni della teoria
einsteiniana della relatività generale, che formulata solo tre anni prima veniva subito
sottoposta alla possibilità di una falsificazione sperimentale.
Nella Scuola non ci si limiterà a una riflessione sull'importanza filosofica delle teorie
relativistiche, ma ci si soffermerà anche sulle discussioni filosofiche
sull'interpretazione einsteiniana della meccanica quantistica, una teoria di cui Einstein
va sicuramente annoverato tra i padri fondatori con la sua ipotesi sulla natura
corpuscolare della luce (i cosiddetti quanti di luce o fotoni). Tuttavia come é noto,
dopo aver dato questo contributo fondamentale alla nascita della nuova teoria,
Einstein si dissociò decisamente dalla formulazione finale data da Bohr e Heisenberg
e fondata sui principi di complementarità e di indeterminazione, ritenendo che essa
fornisse una descrizione incompleta del mondo fisico.
Questi temi verranno presentati e discussi nel corso delle lezioni della Scuola, tenute
al mattino da Don Howard (Notre Dame University)e Harvey Brown (Oxford
University), seguite dai seminari pomeridiani di F.A. Muller (Erasmus University
Rotterdam), Mauro Dorato (University of Rome 3), Federico Laudisa (University
of Milano-Bicocca), e Silvio Bergia (University of Bologna). La scuola sarà
organizzata nelle due sedi di Cesena (dal 7 all’11 settembre) e Urbino (il 12
settembre) e affiancherà alle lezioni precedenti conferenze di giovani studiosi
selezionati attraverso un call for partecipation internazionale.
La scuola ha ricevuto una grande attenzione internazionale, soprattutto per i suoi
relatori di grande prestigio,di cui daremo di seguito qualche breve nota biografica.
Silvio Bergia é stato titolare della cattedra di Logica e Filosofia della scienza nel
Dipartimento di Fisica di Bologna, dove ha insegnato anche Metodi Matematici della
Fisica e Relatività. Ha svolto ricerche in fisica delle particelle elementari, fondamenti
della relatività generale e della meccanica quantistica, cosmologia e storia della
fisica. In particolare, è uno dei maggiori esperti dell’opera einsteiniana, a cui ha
dedicato diversi studi, quali Einstein e la relatività, Dal cosmo immutabile
all’universo in evoluzione, Modern Cosmology in Retrospect.
Mauro Dorato è professore ordinario di Filosofia della Scienza all’Università degli
Studi Roma Tre. Ha pubblicato numerosi articoli nelle maggiori riviste internazionali
e libri, l’ultimo dei quali, Che cos’è il tempo? Einstein, Gödel e l’esperienza
comune, è uscito nel 2013. È membro dell’Academy of Europe e dell’Academie
Internationale des Philosopie des Sciences. È stato presidente della Società Italiana di
Logica e Filosofia della Scienza. È condirettore della rivista European Journal for
Philosophy of Science.
Don Howard è professore di Filosofia all’Università di Notre Dame ed ex direttore
del Reilly Center for Science, Technology, and Values. Membro dell’American
Physical Society, è un esperto internazionalmente riconosciuto della storia e della
filosofia della fisica moderna, specialmente dei lavori di Einstein e di Bohr. In
particolare, per quanto riguarda il primo, ha curato e contribuito alle opere The
Collected Papers of Albert Einstein edEinstein Studies. È stato co-fondatore
dell’International Society for the History of Philosophy of Science e co-editore della
sua rivista HOPOS.
Harvey Brown ha insegnato al Dipartimento di Filosofia dell’Università di São
Paulo (Brasile), e dal 1984 insegna all’Università di Oxford, dove attualmente è
professore di Filosofia della Fisica e membro del Wolfson College. È inoltre membro
della British Academy. È autore di Physical Relativity, Space-Time Structure from a
Dynamical Perspective.
F. A. Muller si è laureato in fisica teorica alla Vrije Universiteit di Amsterdam e
ottenuto il dottorato all’Università di Utrecht con la tesi Structures for Everyone.
Contemplations and proofs in the foundations and philosophy of physics and
mathematics. Dal 2005 insegna al Dipartimento di Filosofia della Erasmus University
di Rotterdam. Nel 2013 ha ricevuto uno dei più prestigiosi finanziamenti nazionali
olandesi, di 1.5 milioni di euro, per fondare un gruppo di ricerca attorno al suo
progetto The Structure of Reality and the Reality of Structure.
Federico Laudisa è professore associato di Filosofia della Scienza all’Università di
Milano-Bicocca. Studioso di logica, di Hume, di filosofia della fisica e della scienza
contemporanea, in particolare di meccanica quantistica, ha scritto libri su Hume, sulla
causalità, sui fondamenti della meccanica quantistica e su Einstein. Riguardo a
quest’ultimo, dopo Albert Einstein. Un atlante filosofico, ha pubblicato recentemente
Albert Einstein e l’immagine scientifica del mondo. È vicepresidente della Società
Italiana di Logica e Filosofia della Scienza.
La Scuola è organizzata dal Centro Interuniversitario di Ricerca in Fondamenti e
Filosofia della Fisica diretto da Gino Tarozzi. La Scuola è coordinata da Claudio
Calosi e Pierluigi Graziani. Il Comune di Cesena è rappresentato nel Centro, di cui è
socio, da Franco Pollini.
Il Comue e la città di Cesena sono protagonisti da tre decenni della ricerca
nell’ambito specifico. In più di una occasione a Cesena sono stati organizzati
Convegni e Corsi su Einstein e la sua opera di scienziato e filosofo. In particolare
ricordiamo il Convegno, con letture e spettacoli e relazioni, del 2005 su Albert
Einstein- Filosofo e metodologo, e il precedente Convegno Internazionale del 1990
sul Bell’s Theorem and the Foundations of Modern Physics a cui parteciparono anche
Don Howard e Harvey Brown, relatori alla Scuola, allora giovani studiosi.