dispensa corso rischio RM 2014

CORSO RISCHIO RISONANZA MAGNETICA
AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA
Presso l’Azienda San Giovanni Addolorata sono installati tre tomografi a risonanza
magnetica, tutti da 1,5 Tesla. In particolare uno presso il Presidio San Giovanni (Ge
modello SIGNA INFINITY) e due presso il Presidio Addolorata (un Philips Achieva
e un Siemens Sinphony)
Per i problemi di sicurezza e tutela dei lavoratori, dei pazienti e della popolazione
nell’utilizzo della RM si fa riferimento alla normativa specifica in materia contenuta
negli allegati al D.M. 2 Agosto 1991, nel Decreto del Ministero della Sanità del 3
Agosto 1993 e nel D.P.R. 8 Agosto 1994.
In ottemperanza alla normativa sono stati nominati l’Esperto Responsabile della
Sicurezza (Dott.ssa Alessandra Petrocchi) e il Medico Responsabile dell’Impianto
(Dott. Virgilio Ciacci per il Presidio San Giovanni e Dott.ssa Gisella Ferretti per il
presidio Addolorata) che hanno istituito il Regolamento di sicurezza disponibile
presso il sito e consegnato ai lavoratori in questo corso.
E’ presente in sito l’elenco del personale autorizzato ad entrare. Tale personale è
sottoposto a sorveglianza medica periodica specifica.
Di seguito sono descritte le fonti di rischio connesse con l’uso della RM e le misure
di prevenzione adottate.
-Campo magnetico statico (B) da 1,5 T.
E’ generato da un Magnete Superconduttivo con sistema di raffreddamento ad elio
liquido. Il campo magnetico statico è, DI NORMA, SEMPRE ATTIVO E NON
VIENE MAI SPENTO.
Il campo magnetico prodotto dal magnete da 1,5 T della RM è 30000 volte più
alto del campo magnetico terrestre.
Il rischio è dovuto all’attrazione esercitata dal magnete sugli oggetti metallici
accidentalmente introdotti in sala o presenti nelle persone. Oggetti metallici che si
trovano nelle vicinanze del magnete possono diventare proiettili tanto da causare seri
danni a chiunque si trovasse tra l’oggetto ed il magnete. Oggetti metallici presenti
all’interno di una persona possono spostarsi provocando lacerazioni interne. Il campo
magnetico statico può alterare il funzionamento di oggetti con circuiti elettrici come i
pace maker. La corrente che puo' essere indotta nel circuito di un pacemaker, in un
individuo portatore che attraversa un forte campo magnetico, può essere causa di un
malfunzionamento del dispositivo con conseguente malore e possibile morte del
paziente. Altri impianti in cui può essere causato malfunzionamento sono impianti
della coclea, defibrillatori cardiaci, pompe per infusione, neuro stimolatori, chiusure
magnetiche per stomia.
Altri effetti dei campi magnetici sono la smagnetizzazione di carte di credito e
dispositivi magnetici utilizzati per salvare dati.
Per quanto riguarda il campo magnetico statico la legislazione vigente richiede
l’individuazione di due aree:
a) Zone ad Accesso Controllato (ZAC), ovvero l’area il cui campo magnetico
disperso B è pari o superiore a 0,5 mT (5 Gauss). E’ all’interno della zona delimitata
dal nastro adesivo di colore rosso applicato sul pavimento.
b) Zona di Rispetto (ZdR), ovvero l’area in cui il campo magnetico è compreso tra
0,1 e 0,5 mT. Al di fuori della zona delimitata dal nastro adesivo rosso
Presso i Presidio sono state individuate le ZAC (vedi regolamento). Si è
provveduto, inoltre, ad apporre sulle porte della ZAC la segnaletica che evidenzia la
presenza del campo magnetico e il divieto di ingresso ai portatori di pacemaker,
nonché ad altre categorie di persone per cui esista controindicazione all’esposizione a
campi magnetici.
Nel sito di risonanza magnetica, comprendente sia la ZAC che la ZdR si entra
tramite un accesso controllato, costituito da una porta dotata di citofono, apribile
dall’interno dal TSRM nel caso del Presidio San Giovanni e da una porta dotata di
tastiera con codice nel caso del Presidio Addolorata. I siti sono dotati di metal
detector.
Tutte le persone (personale, pazienti, volontari, visitatori, personale
addetto alla manutenzione) che accedono al sito sono sottoposti ad una procedura
di screening prima di entrare nei locali dedicati alla RM. Tutti devono compilare il
questionario di screening.
Le norme di accesso al sito sono affisse prima dell’accesso controllato e sono
nel regolamento.
-Campi magnetici variabili.
SONO PRESENTI SOLO DURANTE L’ESECUZIONE DI UN ESAME RM.
Sono prodotti da bobine di Gradiente che generano campi magnetici variabili nel
tempo e variabili linearmente in funzione della distanza dall’isocentro del campo
magnetico statico.
Possono generare correnti nel corpo umano che possono provocare stimolazioni
muscolari e nervose fino a indurre fibrillazione.
L’esposizione ai campi magnetici variabili prodotti dalle bobine di gradiente è
regolamentata dalla normativa vigente e viene controllata mediante una opportuna
combinazione di hardware e software del Tomografo RM. I limiti di esposizione sono
nel regolamento di sicurezza e sono anche affissi nel sito.
L’esposizione a campi magnetici variabili non riguarda i lavoratori in quanto
viene effettuata quando i pazienti sono all’interno della sala esame e gli
operatori si trovano alla consolle.
-Radiofrequenze.
SONO PRESENTI SOLO DURANTE L’ESECUZIONE DI UN ESAME RM.
Sono prodotte da bobine di Radiofrequenza che generano un campo magnetico
variabile nel tempo.
Possono innalzare la temperatura del corpo del paziente.
La massima potenza erogata al paziente tramite le radiofrequenze (Specific
Absorption Rate - SAR) essa è regolamentata dalla normativa vigente e viene
controllata mediante una opportuna combinazione di hardware e software del
Tomografo RM. I limiti di esposizione sono nel regolamento di sicurezza e sono
anche affissi nel sito.
La presenza della gabbia di Faraday che circonda al sala magnete, attenua di circa 90
dB queste RF per cui il personale che opera nella consolle non risulta esposto.
-Presenza di liquidi criogeni (elio liquido)
L’elio liquido si trova nel contenitore del magnete superconduttore e serve a
mantenerlo a una temperatura di circa -269 °C.
In caso di fuoriuscita nella sala l’elio liquido si trasforma in gas e può indurre asfissia
se la percentuale di ossigeno scende sotto il 18%. In caso di contatto con il corpo
l’elio può provocare ustioni da freddo.
Un opportuno condotto collegato al magnete, dotato di valvole di sicurezza, assicura
la fuoriuscita dell’elio all’esterno del sito RM, in aria libera, in caso un’improvvisa
evaporazione (quench) di tutto il liquido criogenico dovuta ad un aumento della
temperatura o alla perdita del vuoto. L’uscita del tubo di quench si trova a più di due
metri di distanza dal passaggio delle persone per evitare il rischio da ustioni in caso di
contatto.
In caso di difetto del condotto, il quench comporta il rischio di saturazione dell’intera
sala esame con elio con rischio di asfissia per l’eventuale paziente sottoposto ad
esame RM. All’interno della sala esame è presente un opportuno sensore che
controlla che la percentuale di ossigeno si mantenga sempre al di sopra della soglia di
sicurezza (18%). In caso di diminuzione della percentuale di ossigeno al di sotto della
soglia si attiva un allarme acustico e contemporaneamente un dispositivo per il rapido
ricambio dell’aria all’interno della sala esame. Un allarme acustico allerta gli
operatori affinché possano estrarre rapidamente il paziente dalla sala esame.
L’Esperto
Responsabile
per
la
sicurezza
controlla
che
venga
effettuata
periodicamente la manutenzione della ventilazione e la taratura del sensore ossigeno.
Il controllo del livello dell’elio liquido è affidato ai Capo Tecnici ed il suo rabbocco è
affidato alle ditte che hanno installato i sistemi.
- Rumore
E’ provocato da vibrazioni meccaniche delle bobine di gradiente. E’avvertito
soprattutto dal paziente sottoposto all’esame, in minor misura dagli operatori esterni
alla sala.
I siti sono dotati di dispositivi antirumore per il paziente.
-Incendio
Le procedure da adottare in caso di incendio sono descritte nel Regolamento di
Sicurezza.
Sono presenti nei siti estintori amagnetici.
MISURE DA SEGUIRE IN CASO DI EMERGENZA
All'interno del Presidio dove è installato il Tomografo RM debbono essere presenti
tutte le apparecchiature e strutture che permettono l'assistenza medica di emergenza
sul paziente.
Norme d'incendio
In Sala Magnete
Far uscire rapidamente il paziente dalla sala magnete;
Allontanare dai locali il personale non autorizzato;
Chiamare i Vigili dei Fuoco;
Non introdurre nella sala magnete estintori ferromagnetici;
Utilizzare gli estintori amagnetici installati presso la sala magnete;
Non lasciare gli estintori liberi sul pavimento;
Disattivare la Consolle, gli alimentatori dei gradienti, gli amplificatori RF ed i
Computers.
Avvertenza:
Qualora, in caso di "estrema necessità", sia indispensabile togliere il campo
magnetico, (nel caso i Vigili del fuoco debbano entrare con materiale
ferromagnetico), premere l'apposito pulsante opportunamente segnalato (pulsante di
quench)
Se l’incendio non interessa la sala magnete:
Far uscire i pazienti ed il personale dal reparto RM;
Chiamare i Vigili dei Fuoco;
Utilizzare gli estintori amagnetici installati;
Disattivare la Consolle, gli alimentatori dei gradienti, gli amplificatori RF ed i
Computers.
Quench (fuoriuscita improvvisa di gas criogenici nella sala del magnete)
Il magnete è provvisto di una canalizzazione comunicante con l'ambiente esterno per
il passaggio dei gas criogenici.
In caso di Quench, entrerà immediatamente in funzione un sistema automatico, con
allarme ottico-acustico, di espulsione dei gas e di immissione dell'aria, che consentirà
il ricambio totale dell'aria nell'ambiente in meno di 3 minuti (20 ricambi in un'ora).
Nel caso il sistema automatico non funzioni attivare il sistema manuale premendo
l’apposito pulsante.
Se il quench si verifica in assenza del paziente mantenere la porta della Sala Magnete
chiusa.
Qualora il Quench si verifichi in presenza di un paziente, si richiede l’intervento
dell'operatore preposto al funzionamento dell'apparecchiatura il quale dovrà:
1) Aprire la porta della sala magnete. Qualora si abbiano difficoltà ad aprire la porta,
rompere il vetro della finestra visiva.
2) Provvedere a far uscire nel più breve tempo possibile il paziente dalla sala magnete
Presenza accidentale di materiale ferromagnetico all’interno della sala magnete
La presenza di oggetti ferromagnetici nella sala non si dovrebbe mai verificare.
Potrebbe essere necessario effettuare la procedura di spegnimento pilotato del campo
statico (premere pulsante di quench) che va fatta solo in caso di reale necessità poiché
è una procedura che comporta la perdita dell’elio ed è molto costosa.
Nel caso di incidente il personale deve eseguire queste procedure nei vari casi:
A. L’oggetto non impedisce l’estrazione del paziente e non ha provocato
danni al paziente
1. Non cercare di rimuovere l’oggetto finché il paziente è nella sala
2. Tranquillizzare il paziente, estrarlo dal gantry e portarlo fuori dalla sala
3. Se l’oggetto attratto dal magnete è di piccole dimensioni e massa
(monete, viti, bulloni) cercare di rimuoverlo senza mollare la presa fino
a che non si è usciti dalla sala magnete.
4. Se non possibile rimuovere l’oggetto o se l’oggetto è di dimensioni e
massa considerevoli contattare immediatamente, il Tecnico Preposto agli
Impianti, l’Esperto Responsabile e il Medico Responsabile che
decideranno le azioni da intraprendere. La GE è in grado di abbassare il
campo in modo non distruttivo in modo da rimuovere l’oggetto senza
spegnere definitivamente il magnete.
5. Informare il Medico Responsabile e l’Esperto Responsabile
dell’accaduto.
B. L’oggetto attratto dal magnete impedisce l’estrazione del paziente dal
gantry ma non ha arrecato danni al paziente:
1. Tranquillizzare il paziente.
2. Se non possibile rimuovere l’oggetto o se l’oggetto è di dimensioni e
massa considerevoli effettuare la procedura di spegnimento pilotato del
campo statico (premere pulsante di Quench),
MA ATTENZIONE:
PRIMA DI ATTIVARE LA PROCEDURA DI SPEGNIMENTO
PILOTATO DEL CAMPO STATICO VERIFICARE CHE
EVENTUALI MOVIMENTI DELL’OGGETTO NON DANNEGGINO
IL PAZIENTE.
3. Dopo aver rimosso e allontanato dalla sala magnete l’oggetto
ferromagnetico, estrarre il paziente dal gantry.
4. Informare il Medico Responsabile e l’Esperto Responsabile
dell’accaduto.
C. L’oggetto attratto dal magnete ha arrecato danni al paziente ma non
impedisce l’estrazione del paziente dal gantry:
1. Non cercare di rimuovere l’oggetto ferromagnetico finché il paziente è in sala
2. Estrarre con precauzione il paziente dal gantry, trasferirlo sulla barella
amagnetica e condurlo nella sala emergenza dove riceverà le cure del caso.
3. Se l’oggetto attratto dal magnete è di piccole dimensioni e massa (monete, viti,
bulloni) cercare di rimuoverlo senza mollare la presa fino a che non si è usciti
dalla sala magnete.
4. Se non possibile rimuovere l’oggetto o se l’oggetto è di dimensioni e massa
considerevoli contattare immediatamente l’Esperto Responsabile e il Medico
Responsabile che decideranno le azioni da intraprendere.
5. Informare il Medico Responsabile e l’Esperto Responsabile dell’accaduto
D. L’oggetto attratto dal magnete ha arrecato danni al paziente e impedisce
l’estrazione del paziente dal gantry:
1. Tranquillizzare il paziente e valutare la natura dei danni riportati dallo
stesso.
2. Se non possibile rimuovere l’oggetto o se l’oggetto è di dimensioni e
massa considerevoli è necessario attivare la procedura di spegnimento
pilotato del campo statico di induzione magnetica (premere pulsante di
Quench),
MA ATTENZIONE: PRIMA DI ATTIVARE LA PROCEDURA DI
SPEGNIMENTO PILOTATO DEL CAMPO STATICO VERIFICARE
CHE EVENTUALI MOVIMENTI DELL’OGGETTO NON
DANNEGGINO IL PAZIENTE.
3. Dopo aver allontanato l’oggetto magnetico dalla sala estrarre con le
dovute precauzioni il paziente dal gantry. Se il campo statico è ancora
attivo trasferire il paziente su barella amagnetica. In ogni caso condurre
il paziente in sala emergenza per le cure del caso.
4. Informare il il Medico Responsabile e l’Esperto Responsabile
dell’accaduto.
Segnalare:
- All’ESPERTO RESPONSABILE gli incidenti tecnici;
- Al MEDICO RESPONSABILE gli incidenti di tipo medico;
Tali incidenti devono essere trascritti dai Responsabili in appositi registri predisposti
dal Presidio.
All’interno del Presidio ove è installato il Tomografo a RM devono essere presenti
tutte le apparecchiature e sistemi che permettono l’assistenza medica di emergenza al
paziente.
Dott.ssa Alessandra Petrocchi
Esperto Responsabile della sicurezza dei tomografi RM