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Educare alla biodiversità:
riflessioni e proposte
da condividere tra i soci
106
Educare alla biodiversità: riflessioni e proposte da condividere tra i soci
Monica CELI1, Elisabetta CIOPPI2, Elisabetta FALCHETTI3, Ilaria GUARALDI VINASSA
DE REGNY4, Anna Maria MIGLIETTA5
1
Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna [email protected]
2
Sezione di Geologia e Paleontologia, Museo di Storia Naturale Università di Firenze
(coordinatore del Gruppo) [email protected]
3
Museo Civico di Zoologia di Roma [email protected]
4
Museo Civico di Storia Naturale di Milano [email protected]
5
Museo di Biologia Marina "Pietro Parenzan" dell' Università del Salento, Lecce
[email protected]
Gruppo di lavoro ANMS – GEMS; Gruppo Educazione nei Musei Scientifici
Da tempo emerge la necessità di promuovere
Naturale e Archeologia di Montebelluna un
attivamente,
dell’Associazione,
workshop sulla valutazione dei processi educativi
ricerche, confronti, discussioni e sperimentazioni
nei musei che ha registrato un vasto interesse (oltre
sulle attività educative nei musei ANMS. A tal
60 partecipanti da tutto il territorio nazionale). Il
scopo è nato il Gruppo di Lavoro “GEMS” (Gruppo
nucleo organizzativo e di coordinamento del
Educazione nei Musei Scientifici). Il Gruppo di
Gruppo auspica naturalmente l’adesione di tutti i
lavoro ha come obiettivi: - condividere le ricerche
soci interessati e coinvolti nelle attività educative.
già in corso ed attivarne di nuove; - costituire un
In questo primo incontro Congressuale il GEMS
data
delle
vuole proporre una riflessione sull'Educazione alla
sperimentazioni educative; - favorire lo scambio e
Biodiversità, in particolare su come offrire ai nostri
la condivisione delle esperienze;- organizzare
pubblici percorsi concettuali che chiariscano il
annualmente
modello
base
nell’ambito
degli
operatori
almeno
un
museali
incontro
e
dedicato
scientifico,
conservazione
informazioni,
di
all'approfondimento del rapporto con gli altri
aggiornamento, ecc.; - attivare esperienze di
viventi della Terra. I musei naturalistici hanno
formazione
formazione
potenzialità peculiari e forse uniche per il
l’educazione
conseguimento di questi obiettivi: collezioni,
professionale
(auto-formazione
di
operatori
occasioni
e
per
risorse
con altre Istituzioni pubbliche e private, Università
didattici, oltre alla tradizione storica nel campo
ed Enti di formazione. Il gruppo di lavoro conta di
dell'educazione e la ricerca continua di nuove forme
effettuare incontri reali (workshop, convegni, tavoli
di dialogo e comunicazione. La Tavola rotonda
di confronto, ecc.) e virtuali nel web, scambi di
propone un primo confronto su questi temi e
informazioni in rete, brevi rendiconti nella rivista e
vorrebbe avviare una discussione continuativa e
sul sito web dell’Associazione e durante gli incontri
collettiva su come utilizzare efficacemente le
congressuali, incluse le assemblee. Dal 22 al 24
risorse museali.
107
esposizioni
interessi
museale), anche stabilendo contatti e partnership
settembre si è tenuto presso il Museo di Storia
professionali,
stimolino
alla
specificamente al tema educativo; - far circolare
bibliografie,
e
sensibilizzino
e
progetti
La biodiversità…giocando!
Giulia BEBI1 , Luciano DI FAZIO2, Flaviano FANFANI1, Monica ZAVATTARO3
Servizi Didattico-Divulgativi, Museo di Storia Naturale - Università degli Studi di Firenze,
via G. La Pira, 4, [email protected] e [email protected]
2
Responsabile Sezione Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Museo di Storia NaturaleUniversità degli Studi di Firenze, via Micheli, 3, [email protected]
3
Responsabile Sezione Antropologia e Etnologia, Museo di Storia Naturale- Università degli
Studi di Firenze, via del Proconsolo 12, [email protected]
1
Far comprendere la Biodiversità ad un
complessità. Il Museo di Storia Naturale di
pubblico che ne sente parlare spesso, ma che
Firenze ha, da più di un anno, iniziato una serie
non ha occasione, nelle nostre aree urbane, di
collaborazioni sia con Regione Toscana,
farne esperienza diretta è un compito difficile.
sviluppando il progetto Musesplorando, che
Numerose sono le attività che vengono
con PortaleRagazzi (sito internet patrocinato
proposte
dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze).
attraverso
dai
Musei
l’utilizzo
naturalistici,
di
anche
Queste collaborazioni sono nate per
nuove tecnologie
informatiche, legate al mondo virtuale ed al
realizzazione
Web, che risultano essere validi supporti ad
multimediali che facciano sperimentare e che
azioni che favoriscono direttamente il contatto
aiutino a comprendere la complessità del
uomo-natura. Se è vero che l’accesso alla Rete
mondo vegetale (Il Giardino Meraviglia), della
può dare occasione di far conoscenza con
storia della vita (Esploratori del tempo) e della
l’enorme varietà degli esseri viventi, grazie
diversità umana (Quanto siamo diversi nella
alla miriadi di immagini e filmati che
nostra variabilità). Questi sono strumenti
provengono da tutto il mondo, è anche vero
didattici e ludici innovativi, a disposizione di
che spesso si tratta di informazioni flash, nelle
tutti, che il Museo produce per aiutare i più
quali
di
giovani a comprendere la complessità della
approfondimento. Questo compito può essere
vita nel tempo e nello spazio ed avvicinarli a
svolto progettando e realizzando prodotti
quelle realtà, come i musei, che hanno il
multimediali che permettano di sperimentare,
compito di documentare e proteggere la
in modo ludico, alcuni aspetti di tale
diversità.
manca
la
componente
108
e
la
diffusione
di
la
giochi
Un metamuseo itinerante sulla biodiversità
Gabriele CATANZARO1, Vincenzo VOMERO2
Planetario e Museo Astronomico di Roma, Piazza Agnelli, Roma
2
Musei Scientifici di Roma, Comune di Roma, Largo Loria, Roma
1
Il progetto MuseoMobile ha permesso al
Successivamente verrà proposta la stessa
Sistema Musei Scientifici di Roma di poter
identica tematica ad altre strutture scolastiche.
portare all'interno di alcune scuole romane un
Questa attività permette spesso di elaborare e
vero e proprio laboratorio creativo sul tema
studiare
della biodiversità. Il Progetto MuseoMobile
comunicazioni che possono essere proposte e
consiste nell' allestimento di una serie di
prodotte dall'azione creativa dei piccoli gruppi
mostre itineranti su temi scientifici di forte
di lavoro. Nel nostro intervento, dopo una
attualità, destinate alle scuole di Roma. La
breve introduzione al progetto ci soffermeremo
particolarità di questo progetto è che sono
maggiormente sul lavoro di progettazione e di
proprio insegnanti ed alunni che, dopo alcuni
apprendimento
incontri di apprendimento condiviso sul tema
complesso delle problematiche riscontrate
proposto, attraverso l'utilizzo di strutture
nella fase iniziale, sul tema della biodiversità.
scomponibili pieghevoli ed exhibit da creare
Dal lavoro di condivisione tra alunni ed
"ad hoc", decidono come progettare e allestire
insegnanti sono spesso emersi stereotipi, idee
il loro piccolo museo locale. Gli stessi utenti si
confuse e forti misconoscenze, un complesso
occupano anche della comunicazione e della
di comportamenti che sono poi stati elaborati
animazione della mostra stessa che permarrà
in gruppo anche con il supporto di esperti del
nella loro scuola per un periodo definito.
settore.
109
anche
nuove
condiviso,
metodologie
con
tutto
di
il
Raccontare la biodiversità
PAOLUCCI A., DEL CIMMUTO M., DI FABRIZIO A., FAZIO A., SCIUBBA M.
Servizi Didattici del Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara,
[email protected]
La biodiversità o diversità biologica è “la
Studiare le origini e l’evoluzione dell’uomo
variabilità degli organismi viventi di ogni
significa collocare l’uomo all’interno del
origine” che “include la diversità nell’ambito
mondo naturale che lo circonda, per cui si è
delle specie e tra le specie e la diversità degli
reso necessario inserire nel progetto didattico
ecosistemi” [Art. 2 della Convenzione sulla
anche lo studio delle origini e dell’evoluzione
diversità biologica (CBD, Convention on
degli altri esseri viventi che hanno preceduto e
biological diversity), Rio de Janeiro, 1992].
accompagnato l’uomo nella sua avventura
Far conoscere e comunicare la biodiversità è
evolutiva. Per noi dunque, la conoscenza
stata una tappa necessaria ed indispensabile per
dell’uomo,
affrontare l’obiettivo finale del macro-progetto
prescindere dalla conoscenza di tutte le diverse
didattico triennale “la Scuola va al Museo” che
forme di vita che hanno vissuto, vivono e
il Museo Universitario realizza con le classi III
vivranno
e IV della Scuola Primaria di Arielli (I. C. di
biodiversità di cui lo stesso essere umano fa
Orsogna, provincia di Chieti). In realtà gli
parte.
obiettivi finali del macro-progetto sono due: il
primo,
puramente
didattico,
prevede
la
conoscenza delle origini e dell’evoluzione
dell’uomo, il secondo, di ordine praticomanuale, prevede, alla fine del percorso, la
ricostruzione di un villaggio neolitico nel
cortile della scuola.
110
nel
con
suo
lui
divenire,
sulla
Terra:
non
cioè
può
la
Un anno all’insegna della biodiversità al Parco Natura Viva - Garda Zoological Park
(Bussolengo, Verona)
Katia DELL’AIRA
Responsabile Settore Educativo Parco Natura Viva-Garda Zoological Park srl Bussolegno
(VR)
Il Parco Natura Viva (Bussolengo, Verona) è
Inoltre per sensibilizzare anche i ragazzi che
un moderno giardino zoologico basato sui tre
non erano direttamente presenti al Parco è stata
principi
dalla
realizzata una presentazione multimediale che,
Convenzione di Rio De Janeiro nel 1992. In
rappresentata con uno spirito teatrale da uno
quanto tale si occupa di conservazione di
degli educatori del Parco, è stata presentata
animali a rischio di estinzione (con progetti sia
presso alcuni istituiti del veronese. Per il
in situ sia ex situ) al fine ultimo di proteggere
pubblico generico, in
gli ambienti di origine delle specie e di poterli
mese è stato dedicato ad una particolare
reinserire in natura, di ricerca scientifica
tematica. Un mese è stato dedicato al
soprattutto in campo etologico (anche collegata
Madagascar, un mese alla biodiversità della
al sostegno di progetti in situ) e di educazione
preistoria, uno ai primati africani, uno al
ambientale
nuove
mondo delle piante etc. Durante ogni mese la
generazione a una gestione più oculata delle
domenica il pubblico poteva assistere a
risorse del Pianeta. Visitato da molte persone
conferenze a
ogni anno è un bacino molto ampio di pubblico
particolari attività con le guide del Parco e i
da informare e contattare attraverso proposte
bambini potevano partecipare a laboratori
educative. Per l’anno della Biodiversità il
creativi.
fondamentali
per
sanciti
sensibilizzare
le
Parco ha ideato diverse iniziative educative.
Per le scuole è stata pensata una visita guidata
ad hoc con un laboratorio finale che permette
ai ragazzi, attraverso una “spesa sostenibile”,
di rendersi conto di quanti prodotti alimentari
di uso quotidiano arrivano da paesi molto
lontani e di come anche la nostra vita dipenda
dalla biodiversità.
111
tema,
visita al Parco, ogni
essere coinvolto in
Divulgare la Storia Naturale: “biodiversità, ambiente, evoluzione”
DI FABRIZIO A., URSO M., CAPASSO L.
Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, [email protected]
L’Abruzzo è caratterizzato da una elevata
Il
qualità ambientale dovuta alla ricchezza e
inventariato i manufatti litici, raccolti dal prof.
diversità di habitat. La zona interna montuosa e
Adriano Antonucci durante le sue escursioni
la zona costiera dividono questa regione in due
per tutto il territorio abruzzese. La “Collezione
aree ben distinte. La morfologia prevalente
Antonucci” è stata schedata, catalogata e
dell’Abruzzo interno è costituito da forme
fotografata, allo scopo di recuperare e rendere
aspre ed impervie, con vaste aree modellate
il più possibile fruibile
questo patrimonio
dall’azione dei ghiacci e segni evidenti di
culturale ed ambientale.
Inoltre, grazie a
carsismo. L’Abruzzo costiero è compreso tra la
questo contributo, nel Museo Universitario
costa e la parte montuosa esterna dei monti
verrà
della Laga, del Gran Sasso, del Morrone e
significativo la sezione dedicata alle origini ed
della Majella. I suoi terreni formati da argille e
alla storia del popolamento umano in Abruzzo.
sabbie sono incisi da numerosi fiumi che
Questa documentazione storico-ambientale, e
scorrono perpendicolarmente alla linea della
in particolare i manufatti litici, ci raccontano
costa. Il contrasto di paesaggi differenziati e la
uno dei molteplici aspetti della vita di un
ricchezza di habitat ci hanno dato lo spunto per
gruppo umano e rappresentano comportamenti
studiare le relazioni che esistevano tra le
in risposta a determinate situazioni ambientali.
condizioni ambientali e le caratteristiche di un
sistema culturale umano esistito nell’Abruzzo
preistorico.
112
Museo
Universitario
aggiornata
e
di
ampliata
Chieti
in
ha
modo
Tassonomia botanica e i percorsi della scienza: da fonte di obsolescenza museale a
preziosa opportunità educativa al Museo del fiore
Gianluca FORTI1, Antonella LISI1,Pier Luigi NIMIS2
Museo del fiore, Piazza G. Fabrizio, 17 – 01021 Acquapendente (VT)
2
Università di Trieste, Dipartimento di Scienze della Vita, Via Giorgieri, 10 – 34127 Trieste
1
La tassonomia botanica nel suo perenne
opportunità per educare ai percorsi della
percorso di aggiornamento alle recenti scoperte
scienza. In quest’ottica presentiamo pannelli
ed interpretazioni evolutive ha visto negli
ormai
ultimi anni rivoluzionare schemi consolidati e
originali e/o aggiornati e pubblicazioni datate a
conosciuti per la nomenclatura di specie e
fianco di strumenti multimediali intermedi e
soprattutto
abbiamo
nuovi per far cogliere il progredire di nuove
strumenti
interpretazioni scientifiche parallelamente al
didattici interattivi nell’ambito del progetto
tempo. In museo abbiamo predisposto anche
europeo KeyToNature (www.keytonature.eu),
dei
che
inquadramenti
elaborazione con la comparazione tra vecchie e
dall’Angiosperm
nuove famiglie e gli schemi di derivazione
Phylogeny Group in funzione delle recenti
filetica e altri “auto realizzati” dal pubblico
acquisizioni su base molecolare (APGII, 2002;
con la raccolta di riflessioni e domande. Questi
Judd et al., 2002; APGIII, 2009); questi nuovi
strumenti - anche se provvisori - sono elementi
strumenti si sono affiancati nel museo a
di valutazione per definire nuovi percorsi
precedenti
didattici
famiglie.
recentemente
acquisito
adottano
tassonomici
In
i
nuove
nuovi
proposti
media
museo
suscitando
inizialmente
obsoleti,
pannelli
campioni
provvisori
sull’evoluzione
metodi
in
del
scientifico
di colpa” e smarrimento abbiamo colto questi
contestualizzati alle scienze botaniche.
113
dei
cartellini
confusione e scalpore. Dopo un iniziale “senso
strumenti comparabili come una preziosa
e
con
della
continua
pensiero
scienza
La biodiversità vegetale del passato mostrata ai ragazzi: la scommessa del libro "Le
isole del tempo. Avventure nel mondo verde preistorico"
Marta BANDINI MAZZANTI1, Giovanna BOSI1, Paolo SERVENTI2, Riccardo MERLO3
1
Orto Botanico-Dipartimento di Biologia;
2
Dipartimento di Scienze della Terra - Università di Modena e Reggio Emilia;
3
architetto e illustratore
il
botaniche, con illustrazioni scientificamente
tirannosauro? Quasi tutti, dai bambini agli
rigorose ma accattivanti, accompagnate da
adulti. Quanti conoscono rinia o le calamite?
schede nelle quali si è cercato di introdurre i
Quasi nessuno. Il libro per ragazzi "Le isole
temi evolutivi, di suscitare interesse attraverso
del tempo" (Editoriale Scienza), in uscita a
le peculiarità più curiose dei fossili, di
novembre 2010, non è nato solo per diffondere
collegarli ai lontani parenti attuali, di far
la conoscenza dei fossili vegetali e per educare
conoscere, sorridendo, qualche risvolto del
alla storia evolutiva delle piante; il libro è nato
lavoro del paleobotanico, di utilizzare le piante
dal desiderio di condividere con altri, in
fossili per suscitare il desiderio di apprezzare
particolare con i giovani, l’amore per questo
anche le piante di oggi. Il libro, completato da
mondo verde lontano e le sensazioni di
proposte di attività pratiche e da una
curiosità, meraviglia, interesse per ciò che i
suggestiva cronologia, non ha scopo di lucro
vegetali hanno saputo inventarsi per crescere,
per gli autori ed è stato realizzato grazie
adattarsi ad ambienti diversi e spesso ostili, per
all’aiuto delle Biblioteche Civiche e della
conquistare un posto al sole per sé e la propria
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
stirpe. Il libro parte da una storia avventurosa
Piacerà? E’ la nostra scommessa. E, come
per avviarsi al suo nucleo centrale, un
riporta la frase nella retro copertina, "per
“taccuino di viaggio" con oltre trenta tavole
quanto sia un libro per bambini, potrà
Chi
non
conosce
il
brontosauro
o
informare e divertire persone di ogni età".
114
Fare per scoprire la biodiversità
FAZIO A., DI FABRIZIO A., PAOLUCCI A., DEL CIMMUTO M., SCIUBBA M.
Servizi Didattici del Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara,
[email protected]
Il macro-progetto didattico triennale “la Scuola
I bambini sono venuti, infatti, molto spesso in
va
dalla
visita al nostro Museo e l’esperienza nelle
collaborazione tra il Museo Universitario di
varie attività laboratoriali è stata necessaria
Chieti e la Scuola Primaria di Arielli (I. C. di
affinché ogni apprendimento sia potuto passare
Orsogna, provincia di Chieti), ha come
dal contenuto alla competenza e dal sapere al
metodologia principale l’utilizzo di laboratori
saper
di
laboratoriali il cui comune denominatore è un
al
Museo”,
reso
epistemologia
attraverso
l’azione),
possibile
operativa
che
(conoscere
“far
accompagnano
fare.
agire”
Abbiamo
le
strutturato
informazioni
attività
scientifiche
L’obiettivo
attraverso la manipolazione, il gioco, le
fondamentale è quello di offrire ad ogni alunno
situazioni problematiche e la ricerca di
la
direttamente
significato, le esperienze concrete e gli
protagonista del proprio sapere, attraverso
apprendimenti riflessivi orientando la naturale
percorsi
curiosità dei bambini alla biodiversità.
sempre
l’attività
possibilità
di
teorica.
essere
interdisciplinari
basati
sulle
metodologie del cooperative-learning, learning
by doing (apprendere attraverso il fare), peer to
peer (apprendere dagli altri bambini) per
conseguire qui macro-obiettivi individuati da
Jacques Delors in “Nell’educazione un tesoro”:
-
imparare a conoscere
-
imparare a fare
-
imparare ad essere.
115
Esempio di attività didattica non formale legata alla conservazione e alla biodiversità
RIZZELLI D., MANFRINI V., PILENGA C.
Zoomarine Italia, Torvaianica (Roma)
Il ruolo degli Zoo e dei Parchi Marini è
Edutainment - educational entertainment - è il
cambiato radicalmente negli ultimi 50 anni.
termine
Queste strutture attualmente focalizzano la loro
importante
attenzione nel coinvolgere il pubblico su temi
Educazione e Scienza del Parco Zoomarine
di grande attualità quali la conservazione, la
Italia, per esempio, propone un insieme di
biodiversità e tematiche affini. In tutto il
programmi, attività e laboratori appositamente
mondo i moderni Zoo e Parchi Marini sono
studiati e diretti a ogni fascia scolastica. Nello
ottimi esempi di come metodi didattici non
specifico
convenzionali possano aiutare a conquistare
dell’accoglienza delle scuole in visita al Parco
l’interesse degli studenti e del pubblico in
e della progettazione e realizzazione di
generale
importanza
percorsi didattici che hanno lo scopo di
globale. Da una prospettiva di didattica non
sensibilizzare gli studenti a tematiche legate
formale, si evidenzia con sempre maggiore
all’ecologia, conservazione, biodiversità e
importanza il rapporto tra educazione e gioco
specie alloctone.
quindi
verso
con
l’interazione
tematiche
sempre
tra
di
maggior
processo
efficacia
educativo
e
intrattenimento ludico.
116
usato
per
concetto.
il
sintetizzare
Il
Dipartimento
questo
Dipartimento
si
occupa
Progetto EuZoos-XXI: coinvolgimento del pubblico nella conservazione della natura
Elio VICENTE1, Jeanette THOMAS2, Stefan RYDIN3, Mats AMUNDIN4, Cristina PILENGA5,
Andrew TERRY5
1
Zoomarine (Portogallo)
2
Niabi Zoo (USA)
3
Nordeconsult (Svezia)
4
Kolmarden Zoo (Svezia)
5
Zoomarine (Italia)
6
The Durrell Wildlife Conservation Trust (Regno Unito)
Il pubblico che normalmente affolla Zoo,
convenzionali
Parchi e Musei naturalistici si sente spesso
coinvolgere
lontano o confuso dalla scienza. Le persone
studenti e nel pubblico generico su temi
sono, inoltre, sempre meno in sintonia con
specifici legati alla conservazione della natura.
l’ambiente naturale che li circonda, sempre più
EuZooS-XXI è un progetto triennale finanziato
urbanizzato e antropizzato, e meno disposti ad
dal
attività all'aperto. A questo proposito, la
Commissione europea, con una partnership tra
cultura accademica deve riuscire a essere meno
5 strutture zoologiche (4 europee e 1 nord-
focalizzata su concetti troppo specifici e meno
americana) e una società di consulenza
specializzata al fine di coinvolgere anche il
ambientale. Questo progetto è finalizzato ad
pubblico generico in importanti temi sociali
aumentare
come la conservazione della natura. Un
conservazione della natura dei cittadini europei
importante obiettivo educativo è proprio la
partendo dal coinvolgimento delle popolazioni
necessità di avvicinare il mondo accademico a
locali sul territorio dove operano queste
quello del giornalismo, e varcare quindi i
strutture.
confini tra i due mondi per diventare
interdisciplinare. In tutto il mondo, i moderni
zoo e i parchi marini sono buoni esempi di
come
metodologie
educative
non
117
possano
e
settimo
stimolare
programma
la
contribuire
l'interesse
quadro
sensibilizzazione
a
negli
della
sulla
C’era una volta la biodiversità
SCIUBBA M., DI FABRIZIO A., PAOLUCCI A., FAZIO A., DEL CIMMUTO M.
Servizi Didattici del Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara,
[email protected]
Spesso utilizziamo il termine “biodiversità” in
Da sempre rivolto al mondo della scuola, negli
modo inappropriato perché nella maggior parte
ultimi anni ha realizzato una serie di
dei casi non ne conosciamo il vero significato,
collaborazioni
per questo motivo siamo portati a considerare
comprensorio. Tra i progetti ancora in fieri uno
la biodiversità come un fenomeno legato a
si distingue per la particolare attenzione
luoghi come ad esempio le aree naturali, e in
dedicata al tema della biodiversità. Si tratta de
particolar modo quelle protette. Invece senza
“La scuola va al museo”, progetto di durata
nemmeno esserne consapevoli, siamo immersi
triennale, realizzato in collaborazione con la
nella biodiversità, sia in modo indiretto, ovvero
scuola primaria di Arielli (CH). Negli anni
usufruendo dei benefici che ci offrono gli
passati sono state trattate le tematiche relative
ecosistemi, sia in modo diretto essendo noi
alla biodiversità delle forme di vita attuali.
stessi parte della biodiversità in qualità di
Questa terza tappa progettuale prevede di
esseri viventi. Chi meglio di un museo, ancor
mostrare la biodiversità nel passato. In
più se scientifico, può contribuire a far
particolare la biodiversità umana, sia biologica,
conoscere al grande pubblico e soprattutto alle
che culturale ed etologica.
nuove
generazioni
la
ricchezza
della
biodiversità? E’ proprio questa la sfida che il
Museo Universitario di Chieti ha raccolto.
118
con
alcune
scuole
del
Rappresentare in museo la biodiversità e la (bio)unitarietà di Homo sapiens
Alessandra SPERDUTI, Luca BONDIOLI, Vito LATTANZI
Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, Roma
Può un museo che ruota intorno ad una sola
“natura” che ha generato miti e credenze che
specie inserirsi nel dibattito sulla biodiversità e
non hanno valore in un contesto che sia
porsi specifici obiettivi formativi rispetto al
scientifico ed etico al contempo. Il paradigma
grande pubblico? Se questa specie si chiama
della filogenesi direzionale di Homo, il mito
Homo sapiens e se il museo tratta di storia,
del buon selvaggio, la contrapposizione tra
preistoria, evoluzione dell’uomo ed etnografia,
natura
allora la risposta non può essere che positiva,
variabilità umana, il nostalgico ammirare il
ma la sfida è complessa e le soluzioni non
tempo che fu, non trovano un reale posto nella
banali. Le diverse aree specialistiche, operanti
trasmissione di un messaggio che spieghi
all’interno di una tale istituzione, debbono
veramente “il posto dell’uomo nella natura”.
infatti collaborare ad individuare obiettivi e
Di contro, il ruolo del museo preistorico
modalità d’intervento integrati, in un vero
etnografico è quello di rappresentare la valenza
confronto con l’attuale società multiculturale.
unitaria e non gerarchica del fenomeno umano
Le esperienze che si stanno conducendo nel
ai vari livelli di memoria, di evoluzione, di
Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi
culture
Pigorini
sia
radicamento territoriale, sono forse i migliori
innanzitutto necessario ribaltare concezioni
custodi della biodiversità nella sua più ampia
non più attuali, ma spesso diffuse dai media -
accezione, anche culturale, e hanno quindi un
sul rapporto tra uomo, ambiente e cultura,
ruolo centrale nella rappresentazione del reale
rigettando l’approccio antropocentrico alla
offerta dal museo.
di
Roma
indicano
come
119
e
cultura,
altre.
la
tipizzazione
Quest’ultime,
nel
della
loro
Contributi alla comunicazione, alla divulgazione e all’educazione ambientale, dedicati
alla biodiversità locale
Agnese STROCCHI, Adria MONTI, Fabiana SUCCI
Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli
“Un
museo
naturalistico
è un
della Romagna, sviluppando tematiche legate
archivio
materiale della diversità della vita, fonte
alla
qualificata di documentazione di un territorio.
naturalistico e scientifico, inserito in un
La scoperta del territorio è una risorsa
territorio particolarmente pregiato e ricco di
educativa e formativa… Un museo locale
biodiversità, il Parco Nazionale delle Foreste
diviene così uno spunto di documentazione, un
Casentinesi;
contributo per una lettura in chiave sistematica
localizzazione all’interno del Parco lo assimila
ed ecologica del territorio, per toccar con mano
agli altri centri visite; Science Centre grazie
la ricchezza e il valore della biodiversità”. (S.
allo sviluppo di tematiche attuali, quali
Simeone, 1996 – Guida al Museo Naturalistico
sviluppo sostenibile, risparmio idrico ed
di Ridracoli). Così definiva il nascente “Museo
energetico, biodiversità. Tutte le “anime” di
Naturalistico di Ridracoli” l’allora Presidente
Idro sono accomunate dalla forte vocazione
di
Zanniboni,
verso la comunicazione, divulgazione ed
mettendo in evidenza in modo molto attuale il
educazione ambientale. In particolare il tema
concetto di biodiversità. Dal 2004 la collezione
della biodiversità, difficilmente racchiudibile
della fauna dell’alta valle del Bidente è stata
in un “contenitore”, si può facilmente collegare
ricollocata all’interno di Idro Ecomuseo delle
ad altre tematiche, dalla storia alla tecnologia,
Acque di Ridracoli, dando alla collezione
dalla società alla scienza, e può essere
stessa una nuova linfa proprio per la sua
sviluppato anche all’esterno, grazie allo stretto
collocazione
struttura
legame con il territorio. Idro collabora a questo
polivalente, sistema museale non associabile ai
proposito con altri musei scientifici ed
canonici musei di storia naturale. Idro infatti
ecomusei e con il Parco Nazionale delle
racchiude
Foreste Casentinesi, per l’importante progetto
Romagna
Acque,
Giorgio
all’interno
diversi
di
una
caratteri:
ecomuseo
tecnologia
e
Centro
alla
società;
Visite:
museo
la
sua
di censimento dei cervi all’interno del Parco.
strettamente legato al territorio, in particolare
alla diga, al lago artificiale e all’acquedotto
120
121
Direttore Responsabile: Prof. Pasquale Nappi
Aut. Trib. Ferrara n. 36/21.5.53
Comitato di Redazione della Sezione Museologia Scientifica e Naturalistica: D.
Bassi, S. Capitani, C. Peretto, G. Zini.
Gli Annali dell’Università di Ferrara, Sezione Museologia Scientifica e
Naturalistica (http://eprints.unife.it/annali/museologia/), vengono inviati in
cambio di riviste scientifiche italiane e straniere; tali riviste sono cedute alla
Biblioteca del Sistema Museale ed Archivistico d'Ateneo (S.M.A.)
dell’Università di Ferrara. Ogni comunicazione relativa alla stampa deve essere
inviata a:
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