Educare alla biodiversità: riflessioni e proposte da condividere tra i soci 106 Educare alla biodiversità: riflessioni e proposte da condividere tra i soci Monica CELI1, Elisabetta CIOPPI2, Elisabetta FALCHETTI3, Ilaria GUARALDI VINASSA DE REGNY4, Anna Maria MIGLIETTA5 1 Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna [email protected] 2 Sezione di Geologia e Paleontologia, Museo di Storia Naturale Università di Firenze (coordinatore del Gruppo) [email protected] 3 Museo Civico di Zoologia di Roma [email protected] 4 Museo Civico di Storia Naturale di Milano [email protected] 5 Museo di Biologia Marina "Pietro Parenzan" dell' Università del Salento, Lecce [email protected] Gruppo di lavoro ANMS – GEMS; Gruppo Educazione nei Musei Scientifici Da tempo emerge la necessità di promuovere Naturale e Archeologia di Montebelluna un attivamente, dell’Associazione, workshop sulla valutazione dei processi educativi ricerche, confronti, discussioni e sperimentazioni nei musei che ha registrato un vasto interesse (oltre sulle attività educative nei musei ANMS. A tal 60 partecipanti da tutto il territorio nazionale). Il scopo è nato il Gruppo di Lavoro “GEMS” (Gruppo nucleo organizzativo e di coordinamento del Educazione nei Musei Scientifici). Il Gruppo di Gruppo auspica naturalmente l’adesione di tutti i lavoro ha come obiettivi: - condividere le ricerche soci interessati e coinvolti nelle attività educative. già in corso ed attivarne di nuove; - costituire un In questo primo incontro Congressuale il GEMS data delle vuole proporre una riflessione sull'Educazione alla sperimentazioni educative; - favorire lo scambio e Biodiversità, in particolare su come offrire ai nostri la condivisione delle esperienze;- organizzare pubblici percorsi concettuali che chiariscano il annualmente modello base nell’ambito degli operatori almeno un museali incontro e dedicato scientifico, conservazione informazioni, di all'approfondimento del rapporto con gli altri aggiornamento, ecc.; - attivare esperienze di viventi della Terra. I musei naturalistici hanno formazione formazione potenzialità peculiari e forse uniche per il l’educazione conseguimento di questi obiettivi: collezioni, professionale (auto-formazione di operatori occasioni e per risorse con altre Istituzioni pubbliche e private, Università didattici, oltre alla tradizione storica nel campo ed Enti di formazione. Il gruppo di lavoro conta di dell'educazione e la ricerca continua di nuove forme effettuare incontri reali (workshop, convegni, tavoli di dialogo e comunicazione. La Tavola rotonda di confronto, ecc.) e virtuali nel web, scambi di propone un primo confronto su questi temi e informazioni in rete, brevi rendiconti nella rivista e vorrebbe avviare una discussione continuativa e sul sito web dell’Associazione e durante gli incontri collettiva su come utilizzare efficacemente le congressuali, incluse le assemblee. Dal 22 al 24 risorse museali. 107 esposizioni interessi museale), anche stabilendo contatti e partnership settembre si è tenuto presso il Museo di Storia professionali, stimolino alla specificamente al tema educativo; - far circolare bibliografie, e sensibilizzino e progetti La biodiversità…giocando! Giulia BEBI1 , Luciano DI FAZIO2, Flaviano FANFANI1, Monica ZAVATTARO3 Servizi Didattico-Divulgativi, Museo di Storia Naturale - Università degli Studi di Firenze, via G. La Pira, 4, [email protected] e [email protected] 2 Responsabile Sezione Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Museo di Storia NaturaleUniversità degli Studi di Firenze, via Micheli, 3, [email protected] 3 Responsabile Sezione Antropologia e Etnologia, Museo di Storia Naturale- Università degli Studi di Firenze, via del Proconsolo 12, [email protected] 1 Far comprendere la Biodiversità ad un complessità. Il Museo di Storia Naturale di pubblico che ne sente parlare spesso, ma che Firenze ha, da più di un anno, iniziato una serie non ha occasione, nelle nostre aree urbane, di collaborazioni sia con Regione Toscana, farne esperienza diretta è un compito difficile. sviluppando il progetto Musesplorando, che Numerose sono le attività che vengono con PortaleRagazzi (sito internet patrocinato proposte dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze). attraverso dai Musei l’utilizzo naturalistici, di anche Queste collaborazioni sono nate per nuove tecnologie informatiche, legate al mondo virtuale ed al realizzazione Web, che risultano essere validi supporti ad multimediali che facciano sperimentare e che azioni che favoriscono direttamente il contatto aiutino a comprendere la complessità del uomo-natura. Se è vero che l’accesso alla Rete mondo vegetale (Il Giardino Meraviglia), della può dare occasione di far conoscenza con storia della vita (Esploratori del tempo) e della l’enorme varietà degli esseri viventi, grazie diversità umana (Quanto siamo diversi nella alla miriadi di immagini e filmati che nostra variabilità). Questi sono strumenti provengono da tutto il mondo, è anche vero didattici e ludici innovativi, a disposizione di che spesso si tratta di informazioni flash, nelle tutti, che il Museo produce per aiutare i più quali di giovani a comprendere la complessità della approfondimento. Questo compito può essere vita nel tempo e nello spazio ed avvicinarli a svolto progettando e realizzando prodotti quelle realtà, come i musei, che hanno il multimediali che permettano di sperimentare, compito di documentare e proteggere la in modo ludico, alcuni aspetti di tale diversità. manca la componente 108 e la diffusione di la giochi Un metamuseo itinerante sulla biodiversità Gabriele CATANZARO1, Vincenzo VOMERO2 Planetario e Museo Astronomico di Roma, Piazza Agnelli, Roma 2 Musei Scientifici di Roma, Comune di Roma, Largo Loria, Roma 1 Il progetto MuseoMobile ha permesso al Successivamente verrà proposta la stessa Sistema Musei Scientifici di Roma di poter identica tematica ad altre strutture scolastiche. portare all'interno di alcune scuole romane un Questa attività permette spesso di elaborare e vero e proprio laboratorio creativo sul tema studiare della biodiversità. Il Progetto MuseoMobile comunicazioni che possono essere proposte e consiste nell' allestimento di una serie di prodotte dall'azione creativa dei piccoli gruppi mostre itineranti su temi scientifici di forte di lavoro. Nel nostro intervento, dopo una attualità, destinate alle scuole di Roma. La breve introduzione al progetto ci soffermeremo particolarità di questo progetto è che sono maggiormente sul lavoro di progettazione e di proprio insegnanti ed alunni che, dopo alcuni apprendimento incontri di apprendimento condiviso sul tema complesso delle problematiche riscontrate proposto, attraverso l'utilizzo di strutture nella fase iniziale, sul tema della biodiversità. scomponibili pieghevoli ed exhibit da creare Dal lavoro di condivisione tra alunni ed "ad hoc", decidono come progettare e allestire insegnanti sono spesso emersi stereotipi, idee il loro piccolo museo locale. Gli stessi utenti si confuse e forti misconoscenze, un complesso occupano anche della comunicazione e della di comportamenti che sono poi stati elaborati animazione della mostra stessa che permarrà in gruppo anche con il supporto di esperti del nella loro scuola per un periodo definito. settore. 109 anche nuove condiviso, metodologie con tutto di il Raccontare la biodiversità PAOLUCCI A., DEL CIMMUTO M., DI FABRIZIO A., FAZIO A., SCIUBBA M. Servizi Didattici del Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, [email protected] La biodiversità o diversità biologica è “la Studiare le origini e l’evoluzione dell’uomo variabilità degli organismi viventi di ogni significa collocare l’uomo all’interno del origine” che “include la diversità nell’ambito mondo naturale che lo circonda, per cui si è delle specie e tra le specie e la diversità degli reso necessario inserire nel progetto didattico ecosistemi” [Art. 2 della Convenzione sulla anche lo studio delle origini e dell’evoluzione diversità biologica (CBD, Convention on degli altri esseri viventi che hanno preceduto e biological diversity), Rio de Janeiro, 1992]. accompagnato l’uomo nella sua avventura Far conoscere e comunicare la biodiversità è evolutiva. Per noi dunque, la conoscenza stata una tappa necessaria ed indispensabile per dell’uomo, affrontare l’obiettivo finale del macro-progetto prescindere dalla conoscenza di tutte le diverse didattico triennale “la Scuola va al Museo” che forme di vita che hanno vissuto, vivono e il Museo Universitario realizza con le classi III vivranno e IV della Scuola Primaria di Arielli (I. C. di biodiversità di cui lo stesso essere umano fa Orsogna, provincia di Chieti). In realtà gli parte. obiettivi finali del macro-progetto sono due: il primo, puramente didattico, prevede la conoscenza delle origini e dell’evoluzione dell’uomo, il secondo, di ordine praticomanuale, prevede, alla fine del percorso, la ricostruzione di un villaggio neolitico nel cortile della scuola. 110 nel con suo lui divenire, sulla Terra: non cioè può la Un anno all’insegna della biodiversità al Parco Natura Viva - Garda Zoological Park (Bussolengo, Verona) Katia DELL’AIRA Responsabile Settore Educativo Parco Natura Viva-Garda Zoological Park srl Bussolegno (VR) Il Parco Natura Viva (Bussolengo, Verona) è Inoltre per sensibilizzare anche i ragazzi che un moderno giardino zoologico basato sui tre non erano direttamente presenti al Parco è stata principi dalla realizzata una presentazione multimediale che, Convenzione di Rio De Janeiro nel 1992. In rappresentata con uno spirito teatrale da uno quanto tale si occupa di conservazione di degli educatori del Parco, è stata presentata animali a rischio di estinzione (con progetti sia presso alcuni istituiti del veronese. Per il in situ sia ex situ) al fine ultimo di proteggere pubblico generico, in gli ambienti di origine delle specie e di poterli mese è stato dedicato ad una particolare reinserire in natura, di ricerca scientifica tematica. Un mese è stato dedicato al soprattutto in campo etologico (anche collegata Madagascar, un mese alla biodiversità della al sostegno di progetti in situ) e di educazione preistoria, uno ai primati africani, uno al ambientale nuove mondo delle piante etc. Durante ogni mese la generazione a una gestione più oculata delle domenica il pubblico poteva assistere a risorse del Pianeta. Visitato da molte persone conferenze a ogni anno è un bacino molto ampio di pubblico particolari attività con le guide del Parco e i da informare e contattare attraverso proposte bambini potevano partecipare a laboratori educative. Per l’anno della Biodiversità il creativi. fondamentali per sanciti sensibilizzare le Parco ha ideato diverse iniziative educative. Per le scuole è stata pensata una visita guidata ad hoc con un laboratorio finale che permette ai ragazzi, attraverso una “spesa sostenibile”, di rendersi conto di quanti prodotti alimentari di uso quotidiano arrivano da paesi molto lontani e di come anche la nostra vita dipenda dalla biodiversità. 111 tema, visita al Parco, ogni essere coinvolto in Divulgare la Storia Naturale: “biodiversità, ambiente, evoluzione” DI FABRIZIO A., URSO M., CAPASSO L. Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, [email protected] L’Abruzzo è caratterizzato da una elevata Il qualità ambientale dovuta alla ricchezza e inventariato i manufatti litici, raccolti dal prof. diversità di habitat. La zona interna montuosa e Adriano Antonucci durante le sue escursioni la zona costiera dividono questa regione in due per tutto il territorio abruzzese. La “Collezione aree ben distinte. La morfologia prevalente Antonucci” è stata schedata, catalogata e dell’Abruzzo interno è costituito da forme fotografata, allo scopo di recuperare e rendere aspre ed impervie, con vaste aree modellate il più possibile fruibile questo patrimonio dall’azione dei ghiacci e segni evidenti di culturale ed ambientale. Inoltre, grazie a carsismo. L’Abruzzo costiero è compreso tra la questo contributo, nel Museo Universitario costa e la parte montuosa esterna dei monti verrà della Laga, del Gran Sasso, del Morrone e significativo la sezione dedicata alle origini ed della Majella. I suoi terreni formati da argille e alla storia del popolamento umano in Abruzzo. sabbie sono incisi da numerosi fiumi che Questa documentazione storico-ambientale, e scorrono perpendicolarmente alla linea della in particolare i manufatti litici, ci raccontano costa. Il contrasto di paesaggi differenziati e la uno dei molteplici aspetti della vita di un ricchezza di habitat ci hanno dato lo spunto per gruppo umano e rappresentano comportamenti studiare le relazioni che esistevano tra le in risposta a determinate situazioni ambientali. condizioni ambientali e le caratteristiche di un sistema culturale umano esistito nell’Abruzzo preistorico. 112 Museo Universitario aggiornata e di ampliata Chieti in ha modo Tassonomia botanica e i percorsi della scienza: da fonte di obsolescenza museale a preziosa opportunità educativa al Museo del fiore Gianluca FORTI1, Antonella LISI1,Pier Luigi NIMIS2 Museo del fiore, Piazza G. Fabrizio, 17 – 01021 Acquapendente (VT) 2 Università di Trieste, Dipartimento di Scienze della Vita, Via Giorgieri, 10 – 34127 Trieste 1 La tassonomia botanica nel suo perenne opportunità per educare ai percorsi della percorso di aggiornamento alle recenti scoperte scienza. In quest’ottica presentiamo pannelli ed interpretazioni evolutive ha visto negli ormai ultimi anni rivoluzionare schemi consolidati e originali e/o aggiornati e pubblicazioni datate a conosciuti per la nomenclatura di specie e fianco di strumenti multimediali intermedi e soprattutto abbiamo nuovi per far cogliere il progredire di nuove strumenti interpretazioni scientifiche parallelamente al didattici interattivi nell’ambito del progetto tempo. In museo abbiamo predisposto anche europeo KeyToNature (www.keytonature.eu), dei che inquadramenti elaborazione con la comparazione tra vecchie e dall’Angiosperm nuove famiglie e gli schemi di derivazione Phylogeny Group in funzione delle recenti filetica e altri “auto realizzati” dal pubblico acquisizioni su base molecolare (APGII, 2002; con la raccolta di riflessioni e domande. Questi Judd et al., 2002; APGIII, 2009); questi nuovi strumenti - anche se provvisori - sono elementi strumenti si sono affiancati nel museo a di valutazione per definire nuovi percorsi precedenti didattici famiglie. recentemente acquisito adottano tassonomici In i nuove nuovi proposti media museo suscitando inizialmente obsoleti, pannelli campioni provvisori sull’evoluzione metodi in del scientifico di colpa” e smarrimento abbiamo colto questi contestualizzati alle scienze botaniche. 113 dei cartellini confusione e scalpore. Dopo un iniziale “senso strumenti comparabili come una preziosa e con della continua pensiero scienza La biodiversità vegetale del passato mostrata ai ragazzi: la scommessa del libro "Le isole del tempo. Avventure nel mondo verde preistorico" Marta BANDINI MAZZANTI1, Giovanna BOSI1, Paolo SERVENTI2, Riccardo MERLO3 1 Orto Botanico-Dipartimento di Biologia; 2 Dipartimento di Scienze della Terra - Università di Modena e Reggio Emilia; 3 architetto e illustratore il botaniche, con illustrazioni scientificamente tirannosauro? Quasi tutti, dai bambini agli rigorose ma accattivanti, accompagnate da adulti. Quanti conoscono rinia o le calamite? schede nelle quali si è cercato di introdurre i Quasi nessuno. Il libro per ragazzi "Le isole temi evolutivi, di suscitare interesse attraverso del tempo" (Editoriale Scienza), in uscita a le peculiarità più curiose dei fossili, di novembre 2010, non è nato solo per diffondere collegarli ai lontani parenti attuali, di far la conoscenza dei fossili vegetali e per educare conoscere, sorridendo, qualche risvolto del alla storia evolutiva delle piante; il libro è nato lavoro del paleobotanico, di utilizzare le piante dal desiderio di condividere con altri, in fossili per suscitare il desiderio di apprezzare particolare con i giovani, l’amore per questo anche le piante di oggi. Il libro, completato da mondo verde lontano e le sensazioni di proposte di attività pratiche e da una curiosità, meraviglia, interesse per ciò che i suggestiva cronologia, non ha scopo di lucro vegetali hanno saputo inventarsi per crescere, per gli autori ed è stato realizzato grazie adattarsi ad ambienti diversi e spesso ostili, per all’aiuto delle Biblioteche Civiche e della conquistare un posto al sole per sé e la propria Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. stirpe. Il libro parte da una storia avventurosa Piacerà? E’ la nostra scommessa. E, come per avviarsi al suo nucleo centrale, un riporta la frase nella retro copertina, "per “taccuino di viaggio" con oltre trenta tavole quanto sia un libro per bambini, potrà Chi non conosce il brontosauro o informare e divertire persone di ogni età". 114 Fare per scoprire la biodiversità FAZIO A., DI FABRIZIO A., PAOLUCCI A., DEL CIMMUTO M., SCIUBBA M. Servizi Didattici del Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, [email protected] Il macro-progetto didattico triennale “la Scuola I bambini sono venuti, infatti, molto spesso in va dalla visita al nostro Museo e l’esperienza nelle collaborazione tra il Museo Universitario di varie attività laboratoriali è stata necessaria Chieti e la Scuola Primaria di Arielli (I. C. di affinché ogni apprendimento sia potuto passare Orsogna, provincia di Chieti), ha come dal contenuto alla competenza e dal sapere al metodologia principale l’utilizzo di laboratori saper di laboratoriali il cui comune denominatore è un al Museo”, reso epistemologia attraverso l’azione), possibile operativa che (conoscere “far accompagnano fare. agire” Abbiamo le strutturato informazioni attività scientifiche L’obiettivo attraverso la manipolazione, il gioco, le fondamentale è quello di offrire ad ogni alunno situazioni problematiche e la ricerca di la direttamente significato, le esperienze concrete e gli protagonista del proprio sapere, attraverso apprendimenti riflessivi orientando la naturale percorsi curiosità dei bambini alla biodiversità. sempre l’attività possibilità di teorica. essere interdisciplinari basati sulle metodologie del cooperative-learning, learning by doing (apprendere attraverso il fare), peer to peer (apprendere dagli altri bambini) per conseguire qui macro-obiettivi individuati da Jacques Delors in “Nell’educazione un tesoro”: - imparare a conoscere - imparare a fare - imparare ad essere. 115 Esempio di attività didattica non formale legata alla conservazione e alla biodiversità RIZZELLI D., MANFRINI V., PILENGA C. Zoomarine Italia, Torvaianica (Roma) Il ruolo degli Zoo e dei Parchi Marini è Edutainment - educational entertainment - è il cambiato radicalmente negli ultimi 50 anni. termine Queste strutture attualmente focalizzano la loro importante attenzione nel coinvolgere il pubblico su temi Educazione e Scienza del Parco Zoomarine di grande attualità quali la conservazione, la Italia, per esempio, propone un insieme di biodiversità e tematiche affini. In tutto il programmi, attività e laboratori appositamente mondo i moderni Zoo e Parchi Marini sono studiati e diretti a ogni fascia scolastica. Nello ottimi esempi di come metodi didattici non specifico convenzionali possano aiutare a conquistare dell’accoglienza delle scuole in visita al Parco l’interesse degli studenti e del pubblico in e della progettazione e realizzazione di generale importanza percorsi didattici che hanno lo scopo di globale. Da una prospettiva di didattica non sensibilizzare gli studenti a tematiche legate formale, si evidenzia con sempre maggiore all’ecologia, conservazione, biodiversità e importanza il rapporto tra educazione e gioco specie alloctone. quindi verso con l’interazione tematiche sempre tra di maggior processo efficacia educativo e intrattenimento ludico. 116 usato per concetto. il sintetizzare Il Dipartimento questo Dipartimento si occupa Progetto EuZoos-XXI: coinvolgimento del pubblico nella conservazione della natura Elio VICENTE1, Jeanette THOMAS2, Stefan RYDIN3, Mats AMUNDIN4, Cristina PILENGA5, Andrew TERRY5 1 Zoomarine (Portogallo) 2 Niabi Zoo (USA) 3 Nordeconsult (Svezia) 4 Kolmarden Zoo (Svezia) 5 Zoomarine (Italia) 6 The Durrell Wildlife Conservation Trust (Regno Unito) Il pubblico che normalmente affolla Zoo, convenzionali Parchi e Musei naturalistici si sente spesso coinvolgere lontano o confuso dalla scienza. Le persone studenti e nel pubblico generico su temi sono, inoltre, sempre meno in sintonia con specifici legati alla conservazione della natura. l’ambiente naturale che li circonda, sempre più EuZooS-XXI è un progetto triennale finanziato urbanizzato e antropizzato, e meno disposti ad dal attività all'aperto. A questo proposito, la Commissione europea, con una partnership tra cultura accademica deve riuscire a essere meno 5 strutture zoologiche (4 europee e 1 nord- focalizzata su concetti troppo specifici e meno americana) e una società di consulenza specializzata al fine di coinvolgere anche il ambientale. Questo progetto è finalizzato ad pubblico generico in importanti temi sociali aumentare come la conservazione della natura. Un conservazione della natura dei cittadini europei importante obiettivo educativo è proprio la partendo dal coinvolgimento delle popolazioni necessità di avvicinare il mondo accademico a locali sul territorio dove operano queste quello del giornalismo, e varcare quindi i strutture. confini tra i due mondi per diventare interdisciplinare. In tutto il mondo, i moderni zoo e i parchi marini sono buoni esempi di come metodologie educative non 117 possano e settimo stimolare programma la contribuire l'interesse quadro sensibilizzazione a negli della sulla C’era una volta la biodiversità SCIUBBA M., DI FABRIZIO A., PAOLUCCI A., FAZIO A., DEL CIMMUTO M. Servizi Didattici del Museo Universitario dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, [email protected] Spesso utilizziamo il termine “biodiversità” in Da sempre rivolto al mondo della scuola, negli modo inappropriato perché nella maggior parte ultimi anni ha realizzato una serie di dei casi non ne conosciamo il vero significato, collaborazioni per questo motivo siamo portati a considerare comprensorio. Tra i progetti ancora in fieri uno la biodiversità come un fenomeno legato a si distingue per la particolare attenzione luoghi come ad esempio le aree naturali, e in dedicata al tema della biodiversità. Si tratta de particolar modo quelle protette. Invece senza “La scuola va al museo”, progetto di durata nemmeno esserne consapevoli, siamo immersi triennale, realizzato in collaborazione con la nella biodiversità, sia in modo indiretto, ovvero scuola primaria di Arielli (CH). Negli anni usufruendo dei benefici che ci offrono gli passati sono state trattate le tematiche relative ecosistemi, sia in modo diretto essendo noi alla biodiversità delle forme di vita attuali. stessi parte della biodiversità in qualità di Questa terza tappa progettuale prevede di esseri viventi. Chi meglio di un museo, ancor mostrare la biodiversità nel passato. In più se scientifico, può contribuire a far particolare la biodiversità umana, sia biologica, conoscere al grande pubblico e soprattutto alle che culturale ed etologica. nuove generazioni la ricchezza della biodiversità? E’ proprio questa la sfida che il Museo Universitario di Chieti ha raccolto. 118 con alcune scuole del Rappresentare in museo la biodiversità e la (bio)unitarietà di Homo sapiens Alessandra SPERDUTI, Luca BONDIOLI, Vito LATTANZI Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, Roma Può un museo che ruota intorno ad una sola “natura” che ha generato miti e credenze che specie inserirsi nel dibattito sulla biodiversità e non hanno valore in un contesto che sia porsi specifici obiettivi formativi rispetto al scientifico ed etico al contempo. Il paradigma grande pubblico? Se questa specie si chiama della filogenesi direzionale di Homo, il mito Homo sapiens e se il museo tratta di storia, del buon selvaggio, la contrapposizione tra preistoria, evoluzione dell’uomo ed etnografia, natura allora la risposta non può essere che positiva, variabilità umana, il nostalgico ammirare il ma la sfida è complessa e le soluzioni non tempo che fu, non trovano un reale posto nella banali. Le diverse aree specialistiche, operanti trasmissione di un messaggio che spieghi all’interno di una tale istituzione, debbono veramente “il posto dell’uomo nella natura”. infatti collaborare ad individuare obiettivi e Di contro, il ruolo del museo preistorico modalità d’intervento integrati, in un vero etnografico è quello di rappresentare la valenza confronto con l’attuale società multiculturale. unitaria e non gerarchica del fenomeno umano Le esperienze che si stanno conducendo nel ai vari livelli di memoria, di evoluzione, di Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi culture Pigorini sia radicamento territoriale, sono forse i migliori innanzitutto necessario ribaltare concezioni custodi della biodiversità nella sua più ampia non più attuali, ma spesso diffuse dai media - accezione, anche culturale, e hanno quindi un sul rapporto tra uomo, ambiente e cultura, ruolo centrale nella rappresentazione del reale rigettando l’approccio antropocentrico alla offerta dal museo. di Roma indicano come 119 e cultura, altre. la tipizzazione Quest’ultime, nel della loro Contributi alla comunicazione, alla divulgazione e all’educazione ambientale, dedicati alla biodiversità locale Agnese STROCCHI, Adria MONTI, Fabiana SUCCI Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli “Un museo naturalistico è un della Romagna, sviluppando tematiche legate archivio materiale della diversità della vita, fonte alla qualificata di documentazione di un territorio. naturalistico e scientifico, inserito in un La scoperta del territorio è una risorsa territorio particolarmente pregiato e ricco di educativa e formativa… Un museo locale biodiversità, il Parco Nazionale delle Foreste diviene così uno spunto di documentazione, un Casentinesi; contributo per una lettura in chiave sistematica localizzazione all’interno del Parco lo assimila ed ecologica del territorio, per toccar con mano agli altri centri visite; Science Centre grazie la ricchezza e il valore della biodiversità”. (S. allo sviluppo di tematiche attuali, quali Simeone, 1996 – Guida al Museo Naturalistico sviluppo sostenibile, risparmio idrico ed di Ridracoli). Così definiva il nascente “Museo energetico, biodiversità. Tutte le “anime” di Naturalistico di Ridracoli” l’allora Presidente Idro sono accomunate dalla forte vocazione di Zanniboni, verso la comunicazione, divulgazione ed mettendo in evidenza in modo molto attuale il educazione ambientale. In particolare il tema concetto di biodiversità. Dal 2004 la collezione della biodiversità, difficilmente racchiudibile della fauna dell’alta valle del Bidente è stata in un “contenitore”, si può facilmente collegare ricollocata all’interno di Idro Ecomuseo delle ad altre tematiche, dalla storia alla tecnologia, Acque di Ridracoli, dando alla collezione dalla società alla scienza, e può essere stessa una nuova linfa proprio per la sua sviluppato anche all’esterno, grazie allo stretto collocazione struttura legame con il territorio. Idro collabora a questo polivalente, sistema museale non associabile ai proposito con altri musei scientifici ed canonici musei di storia naturale. Idro infatti ecomusei e con il Parco Nazionale delle racchiude Foreste Casentinesi, per l’importante progetto Romagna Acque, Giorgio all’interno diversi di una caratteri: ecomuseo tecnologia e Centro alla società; Visite: museo la sua di censimento dei cervi all’interno del Parco. strettamente legato al territorio, in particolare alla diga, al lago artificiale e all’acquedotto 120 121 Direttore Responsabile: Prof. Pasquale Nappi Aut. Trib. Ferrara n. 36/21.5.53 Comitato di Redazione della Sezione Museologia Scientifica e Naturalistica: D. Bassi, S. Capitani, C. Peretto, G. Zini. Gli Annali dell’Università di Ferrara, Sezione Museologia Scientifica e Naturalistica (http://eprints.unife.it/annali/museologia/), vengono inviati in cambio di riviste scientifiche italiane e straniere; tali riviste sono cedute alla Biblioteca del Sistema Museale ed Archivistico d'Ateneo (S.M.A.) dell’Università di Ferrara. Ogni comunicazione relativa alla stampa deve essere inviata a: Redazione degli Annali, Sezione Museologia Scientifica e Naturalistica, c/o Biblioteca del Sistema Museale ed Archivistico d'Ateneo, C.so Ercole I d’Este 32, I-44100 Ferrara, Italia. 122