Aido Pesaro: Donazione degli Organi. Una buona legge Esiste in Italia una Legge che funziona: la n. 91 del 1.4.1999, che regolamenta la Donazione degli Organi successivamente alla morte. Al soggetto deceduto si possono prelevare organi, per essere trapiantati su pazienti che ne abbiano necessità, sostanzialmente in due casi: se il soggetto ha fatto una esplicita dichiarazione scritta, oppure se non c’è dichiarazione e la famiglia non si oppone. Anche il possesso della tessera dell’Associazione Italiana Donatori Organi (AIDO) vale come assenso; così come una scritta specifica sulla Carta d’Identità: quando la si richiede o si rinnova, l’impiegato domanda se si vuole dichiarare l’assenso o meno; non c’è obbligo di risposta, ma si può comunque rispondere sì oppure no. In Europa, poco meno di 60.000 persone sono in attesa di trapianto, di cui circa 9.500 solo in Italia (di qualsiasi età, neonati compresi). Nelle prime sei settimane del 2016, nelle Marche, hanno dato il consenso al trapianto circa 9.000 persone, mentre circa 1.400 l’hanno negato. A Pesaro, la statistica misura l’85,6% di favorevoli, a fronte del 14,4% di contrari. A Fano i favorevoli sono stati l’80,4%, mentre il 19,6% si sono dichiarati contrari. In tutta Italia, circa 1.600.000 persone sono favorevoli a donare i propri organi dopo la morte: circa 140.000 hanno espresso l’assenso presso la ASL di appartenenza, altrettanti presso i Comuni, mentre circa 1.300.000 persone l’hanno fatto iscrivendosi all’AIDO. “Sono numeri molto positivi – dichiara Gabriele Riciputi, Presidente della sezione di Pesaro dell’AIDO – ma non è ancora sufficiente: nonostante l’incremento del numero di donatori, le liste di pazienti in attesa di trapianto non accennano a diminuire”. Ecco perché AIDO promuove un’opera di sensibilizzazione assolutamente meritoria, in ogni occasione possibile: l’attesa media, per un paziente italiano, è oggi di circa 3 anni proprio per carenza di organi disponibili. Sul tema della Donazione è stata appena ultimata una ricerca importante, a cura dell’Università di Urbino, con i dati pubblicati dall’editore Franco Angeli nel volume “Donaction. Ricerca-azione sul mondo della donazione e i suoi processi comunicativi”, firmato da Alessandro Fiori e Francesco Sacchetti, ricercatori esperti della materia. Il volume (euro 16,50), è reperibile anche presso la sede di Pesaro dell’Aido, in largo Aldo Moro 12 (tel. 0721.35529). Alcune considerazioni colpiscono in modo particolare, nel testo: “ (…) Il dono in se stesso non prevede una reciprocità “obbligatoria”, dichiarava il filosofo francese Jacques Derrida (…), ma l’azione del dono comporta comunque una reciprocità: tra chi ha bisogno e chi ha disponibilità del bene. Il tutto con la mediazione di qualcuno che mette in contatto le parti, in questo caso le Associazioni di Volontariato nei rispettivi settori (…). La donazione, dopo la propria morte, permette di contribuire a dare nuovo impulso alla vita di altri (…)”. da AIDO PESARO