I DOCUMENTI DEL CONCILIO VATICANO II Piccola sintesi delle

I DOCUMENTI DEL CONCILIO VATICANO II
Nel corso dei quattro periodi (uno all’anno da settembre a dicembre), in cui si è svolto il
Concilio, sono stati approvati 16 documenti di grande rilievo per la vita della Chiesa: 4 costituzioni,
9 decreti e 3 dichiarazioni. Le 4 costituzioni, che sono sicuramente i documenti più importanti ,
riguardano la Liturgia (Sacrosantum Concilium); la Chiesa (Lumen Gentium); la Sacra Scrittura
(Dei Verbum); il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo (Gaudium et Spes).
La Chiesa del Concilio esce con la consapevolezza che non esiste realtà con la quale non entrare
in dialogo.
Piccola sintesi delle quattro Costituzioni Conciliari
Costituzione Conciliare Sacrosantum Concilium su “La Sacra Liturgia” (4 dicembre 1963) “
"Il sacro Concilio si propone di far crescere ogni giorno di più la vita cristiana tra i fedeli; di meglio
adattare alle esigenze del nostro tempo quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti, di
favorire ciò che può contribuire all’unione di tutti i credenti in Cristo. Ritiene quindi di doversi
interessare in modo speciale anche della riforma e dell’incremento della Liturgia”.
Nel cap 1 si trovano i principi generali per la Riforma e l'incremento della sacra liturgia
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Cristo è sempre presente nella sua Chiesa e in modo speciale nelle azioni liturgiche. È
presente nel sacrificio della Messa. È presente nei Sacramenti. È presente nella sua Parola
quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura. È presente quando la Chiesa prega e loda.
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La Liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e,insieme, la fonte da cui
promana tutta la sua virtù.(v.n°10)
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È necessario che i fedeli vengano formati ad una piena, consapevole e attiva
partecipazione alle celebrazioni liturgiche. È necessario che nei seminari si dia una seria
formazione liturgica. (nn 14-20)
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La celebrazione è una. “Liturgia della Parola e liturgia Eucaristica sono congiunte tra loro
così strettamente da formare un solo atto di culto”. (n.35)
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Per una maggiore comprensione da parte dei fedeli del mistero che si sta celebrando, si
concede l’uso della lingua nazionale (v.n° 36)
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Partecipazione attiva dei fedeli, comprensione dei riti, dei gesti,di tutta l’azione liturgica.
Nel cap 2 si approfondisce il mistero eucaristico:" sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di
carità, convito pasquale nel quale si riceve Cristo, l'anima viene ricolma di grazia e ci è dato il
pegno della gloria futura.
Nel cap 3 si approfondiscono gli altri sacrameti ed i sacramentali
Nel cap 4 si parla dell’ufficio divino che è ordinato a santificare tutto il corso del giorno e della notte
per mezzo della lode divina. essendo preghiera della Chiesa, è obbligatorio per il clero, ma sono
caldamente invitati anche i fedeli laici a recitarne alcune parti.
Nel cap 5 è presentato l'anno liturgico con cui la Chiesa celebra nel corso dell'anno l'opera della
salvezza di Cristo.
Nei cap 6 e 7 si parla di musica ed arte sacra.
Costituzione Dogmatica Lumen Gentium su “La Chiesa” (21 novembre 1964)
“Essendo Cristo la luce delle genti, questo Santo Concilio, adunato nello Spirito Santo,
ardentemente desidera con la luce di Lui splendente sul volto della Chiesa, illuminare tutti gli
uomini annunciando il vangelo ad ogni creatura”.
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La Chiesa è un ovile, un gregge, il campo di Dio, l'edificio di Dio; è la Gerusalemme
celeste ma soprattutto è il corpo mistico formato da Cristo e dai redenti, germe e inizio del
Regno di Cristo e di Dio. (cap 1)
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"Dio volle santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame tra
loro, ma volle costituire di loro un popolo, che Lo riconoscesse nella verità e fedelmente lo
servisse" . “Cristo istituì la nuova alleanza nel suo sangue, chiamando gente dai Giudei e
dalle nazioni, perché si fondesse in unità non secondo la carne, ma nello Spirito Santo, e
costituisse il nuovo Popolo di Dio. … Questo popolo ha per capo Cristo. Ha per condizione
la dignità e la libertà dei figli di Dio”. E' un popolo sacerdotale, profetico e carismatico(cap
2).
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Nel terzo capitolo è specificato il compito del papa, dei Vescovi e del collegio episcopale,
dei presbiteri, dei diaconi.
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Il quarto capitolo è tutto dedicato ai laici "che, dopo essere stati incorporati a Cristo col
Battesimo e costituiti popolo di Dio, e,nella loro misura ,resi partecipi del potere
sacerdotale, profetico e regale di Cristo, per la loro parte, compiono nella chiesa e nel
mondo la missione propria di tutto il popolo cristiano". “Il carattere secolare è proprio e
peculiare dei laici. Per loro vocazione è proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le
cose temporali e ordinandole secondo Dio. Vivono nel secolo, cioè implicati in tutti i diversi
doveri e lavori del mondo e nelle ordinarie condizioni di vita familiari e sociali, di cui la loro
esistenza è come intessuta. Ivi sono chiamati da Dio a contribuire, quasi dall’interno, a
modo di fermento, alla santificazione del mondo, esercitando il proprio ufficio sotto la guida
delle spirito evangelico, e in questo modo a manifestare Cristo agli altri principalmente con
la testimonianza della loro stessa vita e col fulgore della loro fede, della loro speranza e
carità”. (n31)
Nel cap 5 si afferma che la santità è vocazione di tutti i membri della Chiesa nella loro
qualità di figli di Dio.
Nel cap 6 si approfondisce la natura ed il valore dello stato dei religiosi, totalmente
consacrati al servizio di Dio.
Nel cap 7 è approfondita la natura escatologica della chiesa e l'unione della Chiesa in terra
con quella celeste.
Nel cap 8 è presentata la figura della Vergine Maria nel mistero di Cristo e della chiesa.
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Costituzione Dogmatica Dei Verbum su “La Divina Rivelazione” (18 novembre 1965)
"In religioso ascolto della Parola di Dio e proclamandola con ferma fiducia, il Sacrosanto Sinodo
.....intende proporre la genuina dottrina sulla divina rivelazione e la sua trasmissione, affinchè per
l'annuncio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami"
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Cap. 1 - Pone in evidenza l’importanza della Sacra Scrittura nella vita della Chiesa."Dio
volle manifestare e comunicare se stesso e i decreti eterni della sua volontàriguardo alla
salvezza degli uomini":
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Cap 2 - I primi missionari del vangelo per loro stessa vocazione sono gli apostoli ed i loro
successori (vescovi e presbiteri).
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Cap. 3 - Ribadisce l’ispirazione dello Spirito Santo sui libri della Bibbia. “I libri della Scrittura
insegnano con certezza, fedelmente e senza errore, la verità che Dio, per la nostra
salvezza, volle fosse consegnata nelle S. Scritture”.
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Cap. 4 e 5 - vengono presentati il Vecchio ed il Nuovo testamento ed il loro legame: il
Nuovo T. nascosto nel Vecchio ed il Vecchio divenuto chiaro nel Nuovo.
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Cap 6 “E’ necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla Sacra Scrittura”; è importante
avere traduzioni nelle varie lingue nazionali sempre più conformi ai testi originali. Si
esortano tutti, sacerdoti e fedeli laici ad una lettura continua della S. Scrittura per la crescita
nella fede e nell’unione con Cristo. La lettura della S. Scrittura deve essere accompagnata
dalla preghiera, affinchè si stabilisca il dialogo tra Dio e l’uomo. La S. Scrittura deve essere
corredata da note esplicative.
Costituzione Pastorale Gaudium et Spes su “La Chiesa nel mondo contemporaneo (7
dicembre 1965)
“Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti
coloro che soffrono, sono pure le gioie, le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di
Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”. Questa Costituzione
è detta “Pastorale” perché intende proporre l’atteggiamento della Chiesa in rapporto al mondo e
agli uomini di quel periodo storico, è quindi una interpretazione soggetta a mutare con il mutare
delle situazioni. La Chiesa si interroga seriamente sul suo rapporto con il mondo contemporaneo.
Si riscopre veramente una Chiesa al servizio dell’uomo.
cap 1: si prende in esame la condizione dell’uomo nel mondo contemporaneo ,i suoi interrogativi,
la sua dignità -bellissimi i punti sulla coscienza ( n.16) e sulla libertà (n. 17); si affronta il tema
dell'ateismo e si conclude con il n.22:"solamente nel mistero del Verbo incarnato trova luce il
mistero dell'uomo...lristo è l 'uomo perfetto..che svela pienamnete l'uomo all'uomo e gli fa nota la
sua altissima vocazione".
cap 2 : Dio ha voluto che gli uomini formassero una sola famiglia e si trattassero tra loro con animo
di fratelli; da ciò l'impegno per la promozione del bene comune, il rispetto per la vita umana, la
responsabilità e la partecipazione, la solidarietà.
cap 3: l'attività umana individuale e collettiva corrisponde alle intenzioni di Dio , ma è segnata dal
peccato e poi elevata a perfezione nel mistero pasquale nell'attesa operosa della terra nuova e
del cielo nuovo.
cap 4 :viene delineato il rapporto di reciproco aiuto tra la Chiesa ed il mondo.
Nella seconda parte si prendono più strettamente in esame i vari aspetti della vita e della società
dando indicazioni pratiche di comportamento: Matrimonio e famiglia, amore coniugale e rispetto
della vita(cap 1) ; promozione del progresso della cultura (cap 2); vita economica e sociale (cap
3);la vita della comunità politica (cap 4); la promozione della pace e la comunità dei popoli (cap 5).
I nove decreti
Optatam totius del 28 Ottobre 1965 sulla formazione sacerdotale
Presbyterorum ordinis del 7 Dicembre 1965 sul ministero sacerdotale
Christus Dominus del 28 Ottobre 1965 sull'ufficio pastorale dei vescovi
Perfectae caritatis del 28 Ottobre 1965 sulla vita religiosa
Apostolicam Actuositatem del 18 Novembre 1965 sull'apostolato dei laici
Ad Gentes del 7 Dicembrebre 1965 sull'attività missionaria
Unitatis redintegratio del 21 Novembre 1964 sull'ecumenismo
Orientalium ecclesiarum 21 Novembre 1964 sulel Chiese orientali cattoliche
Inter mirifica del 4 dicembre 1963 sugli strumenti di comunicazione sociale
Le tre dichiarazioni
Gravissimum educationis del 28 Ottobre 1965 sull'educazione cristiana
Dignitatis Humanae del 7 Dicembre 1965 sulla libertà religiosa
Nostra aetate 28 Ottobre 1965 sulla relazione con le religioni non cristiane
Messaggi ai governanti, agli intellettuali, agli artisti, alle donne, ai lavoratori, ai poveri ed agli
ammalati, ai giovani.
Discorso di S.S. Paolo VI all’Udienza generale del 12 gennaio 1966
“….. Il Concilio è come una sorgente dalla quale scaturisce un fiume; la sorgente può essere
lontana, la corrente del fiume ci segue. Si può dire che il Concilio lascia alla Chiesa, che lo ha
celebrato, se stesso. Il Concilio non ci obbliga tanto a guardare indietro, all’atto della sua
celebrazione; ma ci obbliga a guardare all’eredità che esso ci ha lasciata, e che è presente e
durerà per l’avvenire. Quale è questa eredità? L’eredità del Concilio è costituita dai documenti che
sono stati promulgati nei vari momenti conclusivi delle sue discussioni e delle sue deliberazioni…..
….Bisogna fare attenzione: gli insegnamenti del Concilio non costituiscono un sistema organico e
completo della dottrina cattolica; questa è assai più ampia, e non è messa in dubbio dal Concilio o
sostanzialmente modificata. …. Noi non dobbiamo staccare gli insegnamenti del Concilio dal
patrimonio dottrinale della Chiesa. ….. Non sarebbe perciò nel vero chi pensasse che il Concilio
rappresenti un distacco, una rottura, ovvero, come qualcuno pensa, una liberazione
dall’insegnamento tradizionale della Chiesa…. Il Concilio apre molti orizzonti nuovi agli studi
biblico, teologici ed umanistici, invita a ricercare a ad approfondire le scienze religiose ma non
priva il pensiero cristiano del suo rigore speculativo, e non consente che nella scuola filosofica,
teologica e scritturale della Chiesa entri l’arbitrio, l’incertezza, la servilità, la desolazione, che
caratterizzano tante forme del pensiero religioso moderno, quando è privo dell’assistenza del
Magistero ecclesiastico.”
Riflettiamo insieme
Sono passati circa 50 anni dalla conclusione del Concilio. Pensiamo siano ancora valide oggi le
sue conclusioni?
Secondo noi è stato recepito ed applicato tutto il patrimonio che ci ha lasciato?
Preghiamo
Ti preghiamo, Dio, colmaci con la potenza del tuo spirito.
calma i cuori, aumenta la fiducia nel tuo amore.
che lo Spirito Santo rinnovi la faccia della nostra terra
e rinfranchi il tuo popolo.
Che ci aiuti a conservare il tuo Regno nella vita personale e familiare
nella vita della società e dello Stato.
Preservaci dall'egoismo individuale, familiare e sociale.
Non permettere che il più forte disprezzi il più debole.
Difendici dall'odio e dai pregiudizi
nei confronti di coloro che hanno diverse convinzioni.
Insegnaci a vincere il male,
a vedere il fratello nell'uomo che agisce male
e a non privarlo del diritto alla conversione.
Insegnaci a vedere il bene ovunque esso si trovi;
ispira in noi lo zelo per proteggerlo,
per sostenerlo e per difenderlo con coraggio.
Preservaci dal prendere parte alla menzogna
che distrugge il nostro mondo.
Dacci il coraggio di vivere nella verità.
dacci il pane quotidiano.
Benedici il nostro lavoro.
Dio, guida e Signore delle nazioni!
Cristo che ci hai amati fino alla fine!
Amen