Mercoledì 4 Febbraio 2015 Online www.corriereadriatico.it CULTURA e SPETTACOLI La “Danza macabra” si fa ironica Il maestro Ronconi rilegge il capolavoro di Strindberg. Sul palco c’è Asti Torna “Form-Off” per far conoscere la musica sinfonica LA STAGIONE DEL LAURO ROSSI LA RASSEGNA MARIA LAURA PIERUCCI Ancona Macerata Oggi e domani un appuntamento di grande prestigio al Teatro Lauro Rossi di Macerata con “Danza macabra” di August Strindberg, spettacolo diretto da un grande maestro, Luca Ronconi, che va in scena a Macerata al termine di una residenza di riallestimento. Edgar e Alice, marito e moglie da venticinque anni, vivono su un'isola difficile da raggiungere e da lasciare. Una metafora della vita di coppia la "Danza macabra" dello svedese Strindberg datata 1900. Luca Ronconi l'ha messa in scena spogliandola dell' originaria veste misogina e Roberto Alonge, che ne ha curato la riduzione, ha portato la pièce ad una durata più consona al teatro di oggi. In un'ora e mezza Edgar-Giorgio Ferrara, capitano in pensione mai promosso maggiore per demeriti caratteriali, e Alice-Adriana Asti, moglie frustrata nel suo sogno di fama come attrice, si vampirizzano - letteralmente - l'un l'altro. Il conflitto esplode all'arrivo del terzo incomodo, Kurt-Giovanni Crippa. "Ronconi ha costruito il personaggio di Edgar", racconta Ferrara, "in una maniera che si discosta dalla tradizione interpretativa: il suo è un balletto ironico e grottesco attorno agli altri due personaggi, la moglie e il visitatore, in una continua rappresentazione teatrale. Il capitano, come fosse a teatro di fronte ad Alice e Kurt, alterna verità e bugie, ironia e movenze grottesche, finti svenimenti e malori. Insomma, una pièce nella pièce". μ La Edgar-Giorgio Ferrara e Alice-Adriana Asti sul palco di “Danza macabra” diretti da Luca Ronconi Lei impersona un uomo-marito evanescente. La crisi di coppia è la crisi dei sogni individuali non realizzati? Edgar è un uomo frustrato, costretto assieme alla moglie in un' isola ostile, e cerca di mandare avanti la vita coniugale. Ronconi si è ispirato alla commedia francese di Courteline, "Les Boulingrin", in cui i coniugi che trascorrono la vita con alterni umori con l'arrivo del terzo cominciano a fare teatro, diventando più nemici di quanto veramente siano, per poi tornare ad essere loro stessi appena lui riparte. È un modo per riflettere sull'inferno coniugale: "Danza macabra" è Ferrara: “Un’opera sulla crisi della coppia così attuale che non sembra scritta più di un secolo fa” sempre attuale, non sembra scritta più di un secolo fa, soprattutto grazie all'interpretazione che ne ha dato Ronconi. Che emozione prova a recitare con sua moglie? Ho sempre recitato con lei. Ora nel ruolo di marito, ora di amante, ma solo con lei. Altrimenti è una cosa che non farei: recitare accanto ad un'attrice straordinaria quale Adriana Asti rende tutto più semplice, non solo perché c'è fra noi un rapporto personale, una conoscenza profonda, ma perché recitare con un'attrice di simile talento fa sentire più sicuri. Ha proposto lei questa pièce a Ronconi. Perché? In qualità di direttore del Festival dei Due mondi di Spoleto, ormai da 7 anni collaboro con Ronconi: l'anno scorso insieme ad Adriana, che i testi se li sceglie, abbiamo chiesto a Luca se fosse interessato. Ronconi ha accettato: è stato il modo per fare uno spettacolo che dura n'ora e mezza, cosa per lui insolita. Ne ha fatto un adattamento con Roberto Alonge trovando degli spunti stimolanti. Ne ha fatto uno spettacolo in cui si ride: "Danza macabra" è anche un dramma ma anche una commedia. Esattamente come la vita. Com'è lavorare con Ronconi? È il mio maestro, colui che mi ha fatto entrare nel mondo del teatro. Nel 1968 ero in Accademia d'arte drammatica D'Amico di Roma e, dopo il primo anno, mi ha detto "Vieni con me che fai prima". Ho lavorato come aiuto regista in molti suoi spettacoli, fra i quali L'Orlando furioso. Da lì è cominciata la mia carriera. Recitare oggi per il mio maestro è un'esperienza appagante. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Dal 4 febbraio torna Form-Off. Dopo il successo dello scorso anno, la rassegna, realizzata con l’Università Politecnica delle Marche, gli Amici della Musica “G. Michelli” e il patrocinio del Comune di Ancona, porta quattro eventi all’Aula Magna. L’iniziativa, di alto livello artistico e culturale, ha l’intento di promuovere la conoscenza della musica sinfonica fra i giovani partendo dall’idea di integrazione fra generi, stili e linguaggi diversi. Dalla Quarta Sinfonia di Mahler per grande orchestra si passa alle rivisitazioni di autori del tardo Ottocento e del Novecento storico in chiave jazzistica proposte dal grande pianista Danilo Rea, passando per il classicismo di Mozart, il neoclassicismo di Stravinskij e la musica da film di Williams. I giovani sono i protagonisti in tutti i sensi: come spettatori, come esecutori, come autori. Per la prima serata all’Aula Magna, stasera in “Mahler 4” si esibiscono il soprano Federica Livi e gli allievi del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro a fianco dei professori d’orchestra della Form, diretti da Manlio Benzi. Il concerto del 18 marzo, invece, presenta in apertura un’opera su commissione Form del giovane compositore jesino Saverio Santoni, per poi dare spazio a Stravinskij con Pulcinella, da G. B. Pergolesi: Suite per orchestra e Mozart con Sinfonia n. 38 in re magg. K. 504 “di Praga”. “Star Wars and more” è il titolo del terzo concerto; Il 13 aprile arriva la Filarmonica dell’Adriatico. collezione estate dedicata a Venezia. In prima fila il jet set con Marina Ripa di Meana e la marchesa D’Aragona Alta Roma incorona Camaiani stilista del mare LA SFILATA LAURA RIPANI San Benedetto · C’erano Marina Ripa di Meana e la marchesa Daniela Del Secco d’Aragona insieme a tanti Vip del jet set romano che hanno preferito la sfilata di Vittorio Camaiani ai tanti eventi collaterali - e contemporanei - della kermesse di Alta Roma. E se il vice ministro Carlo Calenda ha affermato a tal proposito che “continueremo a finanziare l’evento solo se avranno sempre maggior spazio i nuovi talenti” l’ultima collezione dello stilista sambenedettese sembra dargli ragione: il folto e attento pubblico ha occupato anche i posti in piedi pur di assistere al defilee andato in scena all’Hotel Excelsior di via Veneto a Roma. La collezione, ispirata dal mare della sua San Benedetto, ha proposto un viaggio ideale a risalire l’Adriatico fino a Venezia per unire più che virtualmente il lido natìo con una passerella che approda sulla laguna questa primavera-estate. Ancora briccole, maschere, vetri colorati, calda sabbia e acqua salata diventano "Lo sguardo sulla laguna". La spugna rappresenta il must della stagione per lo stili- 7 sta marchigiano: va portata da mattina a sera per assecondare la brezza di eleganza discreta e contemporanea unendosi a contrasto con seta, shantung, lino e cotone fino ad illuminarsi di swarosky come vetri di murano al sole. Lo sguardo di Camaiani vede la prua delle gondole sull'orlo delle gonne e trasporta le maschere su camicie e capi couture dove gli occhi fungono da tasche. E copricapi a cono - molto apprezzati - che lasciano scoperte solo due fessure per guardare. Le briccole bicolore, attracco delle gondole, definiscono gli orli asimmetrici dei pantaloni, spiccano nel "completo cartolina" con francobollo e timbro riadattati da esperte ricamatrici e ispirano l'accessorio della stagione, la nuova bag. I colori di questa estate guardano le case di Burano, con tinte rosa geranio, verde "vittoria", luminosi bianchi e calde note di senape e rosso mattone, viola e blu dal navy al pervinca. Vittorio Camaiani descrive poi anche la sera con abiti couture fatti ancora di onnipresenti gondole in doppio di seta, balloon di righe su righe e plissé pastellati, staccati da giacchini in spugna arrotolati sulle spalle come teli. Particolare riguardo è stato dato agli accessori: i cappelli, appunto, realizzati da Jommi Demetrio, bijoux e calzature rispettivamente di Cecilia Rosati e Lella Baldi, completano la collezione. A termninare l'opera dello stilista-sarto, il prezioso, minimalista ed esclusivo "cadeau" firmato Enzo Rossi per Vittorio Camaiani: l'eccellenza dell' artigianalità marchigiana per un prodotto unico ed inestimabile come i Maccheroncini di Campofilone Igp. Testimonial in passerella per Vittorio Camaiani, anche l'attrice Elisabetta Pellini. © RIPRODUZIONE RISERVATA Dall’alto Maria Ripa di Meana con il copricapo “goccia” di Vittorio Camaiani la sfilata all’Hotel Excelsior di Roma e lo staff con lo stilista sambenedettese μ I funerali a Barbara E’ morto lo scultore Martinelli IL LUTTO Barbara Barbara piange Alfredo Martinelli, maestro del legno, del gesso e del rame: il notissimo artigiano-scultore, figura emblematica della vita cittadina, benemerito dell’associazionismo locale, si è spento alla vigilia delle 87 primavere. Personaggio eclettico, dotato di un senso estetico e di una vena artistica versatile ed inesausta, Alfredo Martinelli è stato un protagonista della vicenda barbarese: fondatore di una apprezzata ditta nel campo dell’arredamento, si era incamminato anche nel campo dell’arte, alla quale ha negli ultimi anni dedicato le sue energie migliori. Scultore abilissimo nel modellare, ha arricchito la cittadina di una molteplicità di opere, a partire dal gigantesco mappamondo in rame sistemato sull’ampio giardino che si affaccia sulla centrale via Vittorio Veneto. Noti e apprezzati anche i suoi bassorilievi, alcuni dei quali donati generosamente alla comunità: uno di essi è oggi sistemato nella sala consiliare del comune di Barbara. I funerali si terranno oggi alle 10 nella chiesa di Santa Maria Assunta. r.man. © RIPRODUZIONE RISERVATA μ “Trame disperse” Esce il libro di Severini sulla Guerra LE PRESENTAZIONI Senigallia Esce oggi in Italia il volume "Trame disperse. Esperienze di viaggio, di conoscenza e di combattimento nel mondo della Grande Guerra", (M. Severini, Marsilio, Venezia 2015, 336 pagine, 29 euro) che raccoglie gli atti dell' omonimo convegno internazionale ospitato nelle Marche dal 28 al 30 novembre 2014. La Prima guerra mondiale ha rappresentato non solo la prima guerra tecnologica del XX secolo e uno spartiacque dell'età contemporanea, ma anche una grande odissea per uomini e donne. Negli anni del conflitto, milioni di persone si spostarono nel mondo per i motivi più disparati: militari ma pure culturali, scientifici, politici, diplomatici, familiari, e così via. L'opera propone 25 casi di studio di chi si ritrovò nella drammatica e sconvolgente vicenda collettiva. Alcuni sono conosciuti, altri meno: dai futuri costituenti Piero Calamandrei e Giuseppe Chiostergi al Premio Nobel Albert Einstein, a filosofi, ambasciatori e artisti come Osvaldo Licini. Il libro sarà presentato lunedì a Senigallia (Auditorium S. Rocco, ore 18) poi mercoledì a Pesaro, mercoledì 18 a Macerata e sabato 28 a Castelbellino. Orari, luoghi e ospiti su assocontemporanea.wordpress.com. © RIPRODUZIONE RISERVATA