sabato 12 dicembre 2015 ore 17 CLIVE BRITTON – ANDREA PASSIGLI pianoforte a quattro mani Franz Schubert Divertimento all'Ungherese Op. 54 D. 818 Andante Marcia: Andante con moto Allegretto Igor Stravinskij La Sagra della primavera versione dell'autore per pianoforte quattro mani Prima parte: L'adorazione della terra • • • • • • Introduzione Gli auguri primaverili – Danze delle adolescenti Gioco del rapimento Danze primaverili Gioco delle tribù rivali – Corteo del saggio – Il saggio Danza della terra Seconda parte: Il sacrificio • • • • • • Introduzione Cerchi misteriosi delle adolescenti Glorificazione dell'Eletta Evocazione degli antenati Azione rituale degli antenati Danza sacrificale (L'Eletta) Ancora un concerto pianistico di prestigio nell'Agenda Ridotto, per contenuti musicali e per l'alta caratura internazionale degli interpreti. Sabato 12 dicembre alle 17 Clive Britton e Andrea Passigli suonano per la prima volta in duo nel Foyer del Teatro Caludio Abbado, un programma di grande interesse e fascino d'ascolto, proponendo il Divertimento all'ungherese D. 818 di Schubert e La Sagra della primavera di Igor Stravinsky nella rara versione d'autore per pianoforte a quattro mani. Durante il suo secondo soggiorno al castello degli Esterhàzy a Zseliz, il 2 settembre 1824 “Schubert annotò una canzone ungherese che senti cantare nella cucina del conte da una giovane domestica; stava rientrando con me a casa dopo una passeggiata e la sentì passando. Ci fermammo ad ascoltare con attenzione. Schubert ne provò un piacere manifesto, tanto che dentro di sé rimuginò per lungo tempo il canto sino a quando l'inverno seguente riapparve come un tema dell'Op. 54”: è questa l'interessante testimonianza dell'amico barone Schönstein che con il musicista divideva l'alloggio a casa Esteràzy. Il tema di cui parla Schönstein si trova effettivamente nella Melodia ungherese in Si minore per pianoforte Op. 54 D. 817. Schubert, che amava questi ritmi, questi temi genuini e di danza, soprattutto lo spirito e la freschezza inimitabile della musica popolare, lo riutilizzò poi ancora, rielaborandolo e trasponendolo in Sol minore per il Finale del suo Divertimento all'ungherese D. 818, anche se la stesura di questo brano non fu fatta precisamente a Zseliz, ma al ritorno a Vienna qualche settimana dopo. La fonte di ispirazione folclorica del compositore non risiede comunque nel singolo tema, ma nell'insieme, nella straordinaria somma di accenti, movenze, elementi melodici e ritmici che provengono in parte da un'autentica matrice ungherese, e in parte sono autonomamente creati dalla sensibilità schubertiana. Di fatto l'intero Divertimento trabocca di idee originali di rara immediatezza che restituiscono all'ascoltatore un quadro assai vivido di impressioni e di colori. Forse nessuna opera musicale ha svolto un ruolo tanto importante nelle vicende della musica del Novecento quanto La Sagra della primavera di Igor Stravinsky, oggi proposta nella versione Il compositore russo veniva dal succès de scandale dei suoi due precedenti balletti, L’oiseau de feu e Petrushka, eseguiti a Parigi rispettivamente nel 1910 e nel 1911; ma l’effetto e la sensazione suscitati dalla Sagra della primavera alla prima parigina del 29 maggio 1913 superarono di gran lunga tutti i clamori sollevati dai due balletti precedenti. Lo scatenamento ritmico, l’uso insistito e sistematico della dissonanza, fecero parlare i critici più conservatori di “morte della musica”. Si trattava invece, con ogni evidenza, di un nuovo inizio, che apriva orizzonti sconosciuti alla musica del Novecento e il cui impatto, a distanza di quasi un secolo, non è stato ancora completamente metabolizzato dal mondo musicale. Tutta la formazione pianistica di Clive Britton si è svolta sotto la guida di Claudio Arrau. Arrau, allievo di Martin Krause, discepolo di Franz Liszt, ha trasmesso la filosofia artistica, la tecnica analitica e la disciplina pianistica di Liszt alle generazioni future: Clive Britton ne e’ un diretto testimone. Ha studiato direzione d’orchestra con Maurice Miles diventando a 17 anni, assistente di Elsa Mayer-Lismann al MayerLismann Opera Workshop’ a Londra. In seguito al suo debutto alla Wigmore Hall, Londra, per cui Stephen Pettit scrive sul Times: ”… The balance between natural extroversion and poetical insight held one captivated from the first note to the last”, Clive Britton è stato regolarmente invitato dalle principali istituzioni concertistiche europee e statunitensi. Per l’interrelazione filosofica tra musica, arte visiva e letteratura, Clive Britton è regolarmente invitato a tenere recital e seminari da università ed istituzioni culturali internazionali quali la New York University, Stanford University e Columbia University. Clive Britton ha tenuto corsi, seminari e piano-masterclass in Inghilterra, Francia, Italia. Dal 2014 tiene Corsi di perfezionamento pianistico al Conservatorio di Ferrara . E’ stato più volte membro di giurie di concorsi pianistici internazionali e di commissioni per selezionare i migliori musicisti uscenti dalle orchestre di formazione. Ha partecipato a dibattiti culturali in ambito musicale su riviste del settore e per emittenti televisive quali Channel Four a Londra. Ha svolto il ruolo di consulente per istituzioni orchestrali e didattiche in Asia, a Hong Kong e Pechino, ed in Europa per il Wexford Opera Festival. Ha diretto il Music FestiValGardena, in cui, dal 1996 al 2002, ha affiancato ad un festival internazionale di concerti sinfonici e cameristici, un’accademia di musica da camera e solistica, invitando concertisti come Barry Tuckwell, Norbert Brainin, Robert Cohen, Maria Kliegel, Richard Stoltzman con cui ha tenuto concerti di musica da camera. Dal 2003 Norbert Brainin, fondatore del leggendario Amadeus String Quartet, ha nominato Clive Britton direttore artistico della sua fondazione, un laboratorio creativo dove i grandi musicisti di oggi lavorano per applicare, sviluppare, documentare e trasmettere ai giovani musicisti i principi fondamentali delle Tradizioni e Prassi Esecutive musicali, attualmente a serio rischio di estinzione. La documentazione audiovisiva formerà il primo archivio digitale di educazione virtuale del suo genere. Andrea Passigli ha compiuto i suoi studi musicali “cum laude” al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze sotto la guida di Maria Tipo. La sua formazione musicale, avvenuta in Italia e negli Stati Uniti, è stata segnata in profondità dal fortunato ambiente culturale respirato fin dall’infanzia, ricca di incontri con straordinarie personalità musicali, fra cui Pablo Casals, Nikita Magaloff e Rudolf Serkin, il quale lo ha invitato a partecipare al Festival di Musica da Camera di Marlboro e il cui insegnamento ha avuto un‘ influenza fondamentale nel suo sviluppo artistico. La sua attività concertistica si è svolta in molti paesi europei e negli USA affiancando al suo ruolo di solista un costante interesse per la musica da camera e liederistica. Ha collaborato col pianista Luis Batlle, col baritono Leonardo Wolovski, col flautista Alexander Duisberg, con la violinista Veronica Kadlubkiewicz e con vari musicisti dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Le sue interpretazioni sono caratterizzate dalla necessità di una ricerca dei significati più profondi dei repertori visitati, che lo hanno portato ad essere definito un interprete di rara consapevolezza e sensibilità poetica. Ha inciso due CD per pianoforte solo dedicati a Franz Schubert editi da Fonè, ed alcune opere liederistiche e da camera edite da Ema Records. Dal 1979 al 2014 è stato titolare della Cattedra di Pianoforte presso il Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara.