Ufficio Scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia ATMOSFERA Attività in classe Prof. Raffaella Circo Liceo scientifico Pio Paschini di TOLMEZZO (UD) Indirizzo e-mail: [email protected] Caratteristiche della proposta didattica Tematica trattata Le variabili atmosferiche Breve sintesi L'attività è stata svolta in laboratorio di scienze e di chimica dove, grazie all'utilizzo di materiali di facile reperibilità, gli alunni hanno potuto osservare e sperimentare che l'aria è comprimibile (attività delle due siringhe), che esercita una pressione (attività bicchiere d'acqua e cartolina) e che i movimenti delle masse d'aria sono influenzati dalla temperatura. (attività con due bottiglie e palloncini). Sono state ricreate in laboratorio le condizioni sperimentali per osservare il fenomeno della condensazione del vapore d'acqua e collegarlo quindi al fenomeno della formazione delle nuvole. Inoltre è stato possibile ricreare le condizioni per osservare che la temperatura fa espandere e salire le masse d'aria ed un esempio di moti convettivi grazie al movimento del fumo creato da un incenso all'interno di un recipiente chiuso. Classe coinvolta Classe prima del liceo scientifico (21 studenti) durante le ore di un progetto previsto dal POF d'istituto per ampliare l'offerta formativa (potenziamento di chimica-fisica). Contenuti svolti in classe La composizione dell'aria e gli strati dell'atmosfera. La pressione, l'umidità e la temperatura dell'aria. La formazione delle nubi. Tempo di svolgimento Circa 4 ore per la parte di laboratorio (svolgimento esperienze in laboratorio, previsioni, ipotesi, osservazioni e discussione sulle possibili conclusioni). Autore: prof. Raffaella Circo – Liceo Scientifico “P. Paschini” di Tolmezzo (UD) - Attività atmosfera Corso di formazione SPRINT 2010/2011 Pagina 1 di 3 Ufficio Scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia Contesto di senso della proposta La comprensione delle variabili atmosferiche affrontate (pressione, temperatura, umidità) sono alla base di un apprendimento significativo del modulo riguardante questa sfera del pianeta Terra. Le relazioni fra tali variabili sono alla base del funzionamento di tutta una serie di fenomeni atmosferici con i quali gli alunni vengono a contatto tutti i giorni nell'ambiente in cui vivono: dalla formazione delle nubi alle precipitazioni, dai movimenti delle masse d'aria ai venti, dalle condizioni di alta e bassa pressione e le condizioni meteorologiche. Gli studenti avevano in precedenza studiato la composizione dell'aria, la struttura dell'atmosfera, gli stati di aggregazione della materia e i passaggi di stato dell'acqua, la pressione atmosferica, l'umidità dell'atmosfera, la formazione delle nubi. Nuclei fondanti Disciplinari: le relazioni tra variabili Procedurali: formulazione di ipotesi, osservazione, comparazione, riflessione, generalizzazioni in modelli concettuali. Epistemologici: interazione tra variabili, sistema, trasformazione. Metodologia adottata Didattica laboratoriale Stesura da parte di ciascun studente di un “diario di bordo” (ipotesi, osservazioni del fenomeno, riflessioni, conclusioni). Attività svolte in prima persona dagli allievi. Didattica laboratoriale Bicchiere riempito fino all'orlo con acqua, cartolina appoggiata sopra e ribalto il tutto: prima di ribaltare viene chiesto agli studenti di formulare ipotesi su quello che succederà. Poi si osserva il fenomeno e si riflette insieme (cosa è successo e perché?). Siringa riempita con sola aria o con sola acqua e soggetta a compressione. Anche qui viene seguito lo stesso approccio (ipotesi e previsioni, osservazioni e riflessioni). Due bottiglie vuote (in realtà colme di aria!) con un palloncino applicato sopra ciascuna di esse; poi vengono immerse una in acqua fredda e l'altra in acqua calda. Anche qui viene seguito lo stesso approccio (ipotesi e previsioni, osservazioni e riflessioni). Formazione di una “nuvola artificiale” in un contenitore nel quale in precedenza avevo introdotto un po' d'acqua ed ho poi provocato, mediante l'aggiunta di un fiammifero spento e di un guanto sull'apertura del contenitore, una compressione/decompressione dell'aria in esso contenuta. Anche qui viene seguito lo stesso approccio (ipotesi e previsioni, osservazioni e riflessioni). Moti convettivi di fumo in un recipiente di plastica trasparente, scaldato solo per metà dall'alto attraverso una lampadina ad incandescenza e nel quale era presente del fumo prodotto da un incenso. Anche qui viene seguito lo stesso approccio (ipotesi e previsioni, osservazioni e riflessioni). Autore: prof. Raffaella Circo – Liceo Scientifico “P. Paschini” di Tolmezzo (UD) - Attività atmosfera Corso di formazione SPRINT 2010/2011 Pagina 2 di 3 Ufficio Scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia Interdisciplinarietà Chimica (stati di aggregazione della materia, passaggi di stato dell'acqua, calore e temperatura). Biologia (esperienza dei subacquei o degli alpinisti). Domande stimolo proposte dall'insegnante E' stato seguito lo stesso approccio in tutti gli esperimenti: gli studenti sono stati invitati a tenere un “diario di bordo” cioè a formulare ipotesi e previsioni su quanto sarebbe successo, a osservare ciò che accadeva, a fare delle riflessioni sul perché le ipotesi venivano smentite o confermate e assieme all'insegnante venivano tratte delle conclusioni. Dopo aver descritto il sistema utilizzato sono state formulate le seguenti domande. Cosa succederà quando ribalto il bicchiere? Perché la cartolina non cade? Il pistone della siringa riempita con l'aria si muoverà? Di quanto? Perché il pistone di quella riempita d'acqua non si è mosso? Cosa possiamo dedurre dal comportamento dell'aria in acqua fredda o calda? Perché il palloncino della bottiglia immersa in acqua calda si gonfiava? Perché abbiamo osservato quella specie di nuvola nel recipiente? Quale fenomeno chimico-fisico è avvenuto? Perché si crea questo movimento del fumo nel recipiente trasparente? Qual è il “motore” che lo genera? Misconoscenze La pressione dell'aria viene esercitata solo dall'alto verso il basso. L'aria si può comprimere all'infinito L'aria calda sale verso l'alto e si accumula senza scendere I moti convettivi esistono solo nel mantello Criteri e modalità di valutazione utilizzati Obiettivi di conoscenza e competenza raggiunti e riflessioni generali sulla tipologia di didattica applicata Relazione di laboratorio, verifica scritta e orale. La didattica laboratoriale così affrontata ha permesso di approfondire concetti come la pressione atmosferica, il concetto di umidità dell’aria, come si originano le nubi, le relazioni fra temperatura e pressione dell'aria, la comprimibilità dell'aria. La stesura durante le attività di laboratorio delle varie ipotesi, osservazioni e riflessioni emerse durante le attività di laboratorio ha permesso di stimolare e mantenere viva la motivazione e la partecipazione attiva da parte di ciascun studente. Inoltre ha migliorato l'interazione insegnante-alunno durante l'attività didattica. Partire dalle conoscenze degli studenti per formulare le ipotesi iniziali si è tradotta in una modalità attraverso la quale far emergere le eventuali misconoscenze o conoscenze pregresse degli alunni. Compiere analogie durante la didattica laboratoriale ha permesso di collegare quanto affrontato con altre discipline o con la vita quotidiana degli studenti. Prof.ssa RAFFAELLA CIRCO Liceo Scientifico Pio Paschini di Tolmezzo (Ud)- FVG Autore: prof. Raffaella Circo – Liceo Scientifico “P. Paschini” di Tolmezzo (UD) - Attività atmosfera Corso di formazione SPRINT 2010/2011 Pagina 3 di 3