scienze umane - Liceo Duca D`Aosta

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I S T I T U T O M A G I S T R A L E S T A T A L E “ AMEDEO DI SAVOIA DUCA D’AOSTA ”
L I C E O S C I E N Z E U M A NE
L I C E O S C I E N Z E U M A NE ( E c / S o c )
LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI
Via del Santo, n. 57 - 35123 PADOVA
tel. 049/8751040 – fax 049/8764288
[email protected] [email protected] PEC: [email protected]
C.F. 80012380285
PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE UMANE
A. S. 2011-2012
Docente: prof.ssa Laura Pravisano (supplente della prof.ssa M.L. Albertin dal 16/01/2012)
Classe: II H
Libri di testo: BINAZZI, F.S. TUCCI, Scienze sociali, nuova edizione, Palumbo, volume unico per il
biennio.
Per ciascuno dei moduli seguenti si indicano fra parentesi i riferimenti alla numerazione dei moduli del libro di testo.
MODULO: NATURA E CULTURA (cfr. modulo 1)
Posizioni innatiste ed ambientaliste. La ricerca interculturale secondo Eibl-Eibesfeldt. La teoria
evoluzionistica di Darwin: evoluzione delle specie, la selezione naturale, la trasmissione genetica dei
caratteri, la lotta per la sopravvivenza, l’adattamento all’ambiente e la varianza. La pericolosità sociopolitica
dell’innatismo. La tesi ambientalista: l’esperimento di Bandura, le ricerche antropologiche di M. Mead sulle
differenze di genere e sugli effetti di condizionamenti culturali ed educativi sulla persona. Desmond Morris:
la neotenia, la non specializzazione dell’uomo, la curiosità e il bisogno di esplorazione.
Natura o cultura? Conclusioni provvisorie.
Lettura: A. Bandura, La violenza nella vita quotidiana, p. 13.
D. Morris, Il grande salto del gorilla col bastone, pp. 18-19.
MODULO: GRUPPI SOCIALI (cfr. modulo 7)
Definizione e tipologie di gruppo (gruppi primari/secondari, naturali/artificiali, formali/informali, di
appartenenza/di riferimento). Distinzione fra gruppo ed aggregato. Il gruppo come totalità dinamica per K.
Lewin. Le caratteristiche della dinamica di gruppo: coesione sociale, l’interdipendenza, l’appartenenza,
l’equilibrio affettivo-emotivo, la rete comunicativa. Definizione e tipologie di leadership. Il fenomeno della
pressione di gruppo e gli esperimenti di S. Asch. Gli esperimenti di S. Milgram.
L’influenza del gruppo sull’individuo: conformismo, anomia, deindividuazione.
Lettura: J. W. Kinch, Il gruppo dei pari, p. 185.
Traditi dal narcisismo. Individuata una baby gang, p. 189.
Sangue versato nel nome di una fede, p. 193.
E. Aroson, T.D. Wilson, R.M. Akert, La deindividuazione: perdersi nella folla, pp. 198-199.
MODULO: INFLUENZA SOCIALE (cfr. 8)
Concetti sociologici di status, ruolo, sé sociale, stereotipi e pregiudizi. Concetti di conflitti di ruolo e role set.
La posizione sociologica di E. Goffman in La vita quotidiana come rappresentazione: uomo come attore e
personaggio fra ribalta e retroscena. Dall’idea di sé al sé sociale: implicazioni reciproche. Differenze fra
stereotipi e pregiudizi. Tipologie di stereotipo: auto- ed eterostereotipo, stereotipi positivi, negativi, neutri,
stereotipi di genere, di ruolo, ecc.
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Meccanismi di formazione e mantenimento degli stereotipi e dei pregiudizi. La profezia che si autoavvera e
l’effetto pigmalione. Definizione di atteggiamento e sue componenti.
Distinzione fra atteggiamento e comportamento.
Definizione di emozione e la sua fenomenologia (antefatto emotigeno, modificazione fisiologica,
componente cognitiva e risposta comportamentale, appraisal, coping). Distinzione fra emozione e stato
d’animo.
La dissonanza cognitiva. Norma sociale e devianza: definizioni. La devianza è un concetto relativo:
considerazioni generali.
Lettura: B.M. Mazzara, L’effetto pigmalione, p. 219.
MODULO: CICLO DI VITA (cfr. moduli 2, 3, 4)
Età infantile, adolescenza, età adulta (giovinezza e maturità), vecchiaia.
Caratteristiche generali di ogni fascia d’età fra maturazione ed apprendimento. Differenze nello sviluppo
individuale. Cambiamenti fisici ed implicazioni psicologiche e sociali. Problemi psicologici, sociali e politici
dell’età anziana. Concetti di socializzazione primaria e secondaria, considerazioni sulla relazione educativa.
Riferimenti teorici:
- Horowitz: distinzione fra comportamenti universali di I e II tipo, comportamenti non universali.
- Bowlby, Ainsworth e Mahler: teoria dell’attaccamento, attaccamento sicuro/insicuro e sue
conseguenze psicologiche e sociali, le fasi dello sviluppo del legame di attaccamento.
- Winnicott: l’oggetto transazionale come sostituto materno.
- Piaget: assimilazione, accomodamento e gli stadi di sviluppo cognitivo.
- Freud: complesso di Edipo e il processo di identificazione.
Il ciclo di vita di Erikson. Definizione di infante. Le tappe degli sviluppi sensomotorio, linguistico (dal vagito
all’ecolalia, dal linguaggio ricettivo al linguaggio telegrafico e agli errori di iperregolarizzazione) affettivorelazionale e cognitivo. La formazione del sé a partire dal processo di separazione-individuazione. Il gioco
(fasi e tipologie di gioco) e lo sviluppo dei rapporti sociali. L’utilizzo del disegno quale strumento di analisi
psicologica. La rappresentazione mentale e il gioco simbolico. Concetti di: finalismo, animismo,
artificialismo e di pensiero fisiognomico. Dall’egocentrismo e dal mancato decentramento di sé alla
capacità di assumere ruoli e all’empatia. I compagni immaginari nello sviluppo del sé. L’amicizia e il gruppo
dei pari.
Definizione di pubertà. Caratteri sessuali primari e secondari. La maturazione sessuale nell’adolescenza:
differenze di genere. Analisi dei fattori psicologici connessi allo sviluppo sessuale. Marginalità psicologica e
culturale volontarie. Adolescenti allo sbando: la marginalità deviante.
Distinzione fra mero evento di cronaca e fenomeno sociale.
Caratteristiche ed occupazioni dell’età adulta. Il passaggio dalla maturità alla vecchiaia: la sindrome da nido
vuoto. La terza età: lo stereotipo sull’anziano. Cambiamenti psicofisici e sociali. La gestione dell’anziano in
famiglia e in istituto: tipi di assistenza e modalità ricreative e rieducative.
Letture: W. A. Corsaro, Per crescere un bambino ci vuole un villaggio, p. 45.
Come si sviluppa l’intelligenza?, pp. 46-47.
J.J. Rousseau, La seconda nascita, p. 65.
S. Petrignani, Il nonno che non voleva casa sua, p. 87.
Visione film Persepolis (2007) scritto e diretto da Marjane Satrapi.
Fotocopia contenente scheda di analisi filmica.
Fotocopia con articoli di cronaca sugli adolescenti allo sbando.
MODULO: IL VILLAGGIO GLOBALE (cfr. modulo 17)
La comunicazione di massa: definizione. Caratteristiche della comunicazione di massa.
Concetti chiave del sociologo Marshal McLuhan: villaggio globale e sue caratteristiche, i mass media come
“protesi” umane, il “mezzo è il messaggio”.
Le funzioni dei media. Posizioni a favore e contro i media (integrati e apocalittici). Il potere e l’influenza dei
media: alcuni casi di studio. Il concetto di agenda setting.
2
La comunicazione pubblicitaria: elementi costitutivi tradizionali di analisi di uno spot pubblicitario. Struttura
ed elementi della comunicazione pubblicitaria. Evoluzione della pubblicità. Concetto di sensazione
trasferita. La pubblicità progresso e le forme di comunicazione della pubblicità di utilità sociale. Cenni al
Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale.
Lettura: Psicologia e pubblicità, pp. 518-519 (cfr. concetto di sensazione trasferita)
Fotocopia con griglia di analisi di uno spot pubblicitario.
MODULO: IL LAVORO
Indagine sociologica: I problemi sociali legati al lavoro (l’organizzazione del lavoro dal taylorismo al
fordismo, i conflitti di lavoro, la discriminazione etnica, gli infortuni sul lavoro e le “morti bianche”,
sicurezza sul lavoro, “lavoro nero”)
Indagine psicologica: alienazione, mobbing, straining, burn out.
Indagine antropologica: analisi di storie e leggende rom e problematizzazione.
Letture: A. Mariani, SOS Moldova, un paese senza mamme, p. 93.
Fotocopie di approfondimento sui temi del modulo.
Approfondimento: l’interpretazione dei sogni di S. Freud. Analisi del sogno d’esame.
Attività per le vacanze estive:
 Ripassare l’intero programma svolto, rinforzando l’acquisizione dei contenuti e del lessico specifico
della materia.
 Leggere i Moduli 13 “Sviluppo e sottosviluppo” e 14 “Aspetti dell’organizzazione sociale” del libro
di testo in uso, schematizzando o riassumere i contenuti.
 Dopo aver compiuto una ricerca sul tema del lavoro, stendere per iscritto una relazione sul tema
che tocchi almeno quattro fra le seguenti problematiche sociali italiane: “lavoro nero”, precarietà
lavorativa, disoccupazione, suicidi, conflitti di lavoro – scioperi, sabotaggi, serrate, il ruolo dei
sindacati –, la discriminazione femminile e/o etnica, gli infortuni sul lavoro e le “morti bianche”,
mobbing e straining.
 Lettura del libro dell’antropologo C. Lévi-Strauss, Babbo Natale giustiziato (op. orig.: Le Père Noël
supplicié, 1994), trad. it., 1995. Dopo aver sintetizzato per iscritto il contenuto del libro rispondere
alle seguenti domande:
-
Chi è Lévi-Strauss? (Cercare informazioni sullo studioso)
In che senso Babbo Natale è “giustiziato” secondo gli studi di Lévi-Strauss?
Perché per Lévi-Strauss Babbo Natale prevede non è un mito?
È possibile mettere in relazione Babbo Natale e i Katchina? Perché?
Babbo Natale è una sorta di oggetto di culto? Riguarda un rito di passaggio? Motivare la
risposta.
- Perché Babbo Natale piace ai bambini e anche a certi adulti? Motivare con un opportuno
ragionamento la risposta.
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Prof.ssa Laura Pravisano
Padova, 5 giugno 2012
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I rappresentanti degli studenti
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