Prospetto - Bene Banca - Credito Cooperativo di Bene Vagienna

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Società Cooperativa con sede legale in Bene Vagienna, Piazza Botero n. 7
Telefono 0172/651111 - Fax 0172/654603
Sito internet www.benebanca.it
Codice ABI 08382
iscritta all’Albo delle Banche al n. 4243.20,
all’Albo delle Società Cooperative al n. A159519
al Registro delle Imprese di Cuneo al n. 00167340041
Codice Fiscale e Partita IVA 00167340041
Capitale sociale e riserve al 31/12/2014: Euro 62.317.546
Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle Banche del Credito Coop.
PROSPETTO DI BASE
relativo ai programmi di emissione di prestiti obbligazionari denominati:
“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Variabile con
eventuale minimo e/o massimo”
“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Fisso (con possibilità
di devoluzione di una percentuale del valore nominale collocato a favore di organizzazioni non
lucrative che perseguono scopi di utilità sociale)”
“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Step up/Step Down”
“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. -Tasso Misto con eventuale
minimo e/o massimo”
“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Zero Coupon”
“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a
Tasso Fisso”
“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a
Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo”
“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a Step
up/Step down”
Il presente documento è stato depositato presso la Consob in data 03/07/2015 a seguito di approvazione
comunicata con nota n. 53446 del 02/07/2015.
1
AVVERTENZA CONCERNENTE LE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE
L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate Tier II, oggetto del presente Prospetto di Base, comporta per
l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione dell’emittente a procedure concorsuali,
la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza
rispetto alle Obbligazioni subordinate Tier II e che lo stesso pertanto possa conseguire a scadenze perdite in
conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati, ossia che godono di prelazione, alle
obbligazioni subordinate. Queste ultime in caso di default presentano infatti un rischio di mancato rimborso
maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior dello stesso emittente ed aventi la medesima
scadenza.
Le Obbligazioni subordinate tier II oggetto del presente prospetto di Base sono caratterizzate da una
rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell’investitore è ostacolato dalla loro complessità. E’
necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti
solo dopo averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano sia tramite la
lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza fornita
dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni,
l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed esperienza dell‘investitore
per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni oggetto del Programma. Nella prestazione di un
servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì valutare se l’investimento è
adeguato per l’investitore avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione dei profili di conoscenza ed
esperienza di cui sopra – anche alla sua situazione finanziaria ed agli obiettivi di investimento.
AVVERTENZA CONCERNENTE L'EMITTENTE
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi da parte di
Banca d'Italia nel periodo 28/11/2012 – 15/02/2013. All'esito delle citate attività ispettive, il Ministero
dell'Economia e delle Finanze con decreto del 26 aprile 2013, emanato su proposta della Banca d'Italia, ha
disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca e la
sottoposizione della stessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 c.1 a) ossia
per: ”gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative,
amministrative o statutarie che regolano l'attività della banca”.
Il periodo di Amministrazione Straordinaria si è concluso il 31/05/2014. Le attività poste in atto durante il
periodo di Amministrazione Straordinaria al fine di rafforzare gli indici patrimoniali, unitamente agli impatti
economici e patrimoniali della valutazione del portafoglio di proprietà nonché all'attività di ottimizzazione
del credito hanno determinato un rafforzamento patrimoniale dell'Emittente. In particolare durante il periodo
citato la banca ha mantenuto pressoché stabile il volume della raccolta diretta pur conservando una dotazione
di liquidità importante. L'attività del Commissario Straordinario è stata orientata alla riduzione dei costi ed
alla corretta gestione delle valutazioni sul credito anomalo. Tale attività ha portato ad una chiusura
dell'esercizio commissariale in perdita pur mantenendo una dotazione patrimoniale oltre gli indicatori minimi
di vigilanza. In data 18 maggio 2014, l'Assemblea Ordinaria dei soci, convocata successivamente
all'autorizzazione ottenuta da Banca d'Italia, ha provveduto, tra l'altro, alla ricostituzione degli Organi
ordinari. Di conseguenza, lo scorso 31 maggio 2014, con decorrenza dal 1° giugno 2014 la Banca è stata
restituita all'Amministrazione Ordinaria.
Le iniziative intraprese dagli Organi della procedura hanno portato ad una situazione dei conti della Banca
che al 31 maggio 2014 ha evidenziato un risultato di gestione complessivamente negativo.
L'attività della Banca ha risentito della crisi in atto, registrando un deterioramento della qualità complessiva
del portafoglio crediti nonché un sensibile incremento dei crediti deteriorati riconducibili a talune "grandi"
esposizioni. Tale circostanza si è tradotta in un peggioramento significativo dei risultati economici,
registrando, relativamente al periodo dal 1° gennaio 2013 al 31 maggio 2014 (17 mesi), una perdita netta pari
a 7.825.659 Euro.
Detto risultato negativo è stato influenzato in particolare, dalle seguenti voci: - rettifiche di valore nette per
deterioramento di crediti verso clientela per 18.227.712 Euro, con un indice di copertura complessivo sugli
impieghi verso la clientela che si attesta al 6,74%.
Per ulteriori informazioni si rinvia al paragrafo 4.1.5 del documento di registrazione
2
Il presente Documento costituisce il Prospetto di Base (il “Prospetto di Base”) ai fini della Direttiva
2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed è redatto in conformità al Regolamento 2004/809/CE come
modificato ed integrato dal Regolamento 2012/486/CE ed al regolamento adottato dalla CONSOB con
Delibera n. 11971/1999 e successive modifiche e integrazioni.
Il Prospetto di Base è composto dalla Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche dell'Emittente e delle
obbligazioni oggetto di emissione, dal Documento di Registrazione contenente informazioni sull'Emittente e
della Nota Informativa sugli strumenti finanziari, che contiene le caratteristiche principali ed i rischi delle
obbligazioni emesse.
In occasione di ciascun prestito, l'Emittente predisporrà le Condizioni Definitive che descriveranno le
caratteristiche delle Obbligazioni e che saranno pubblicate sul sito Internet dell'Emittente
(www.benebanca.it) prima dell'inizio dell'offerta.
L'investitore è invitato a leggere con particolare attenzione le sezioni “Fattori di Rischio”, contenute
all'interno del Documento di Registrazione e della Nota Informativa.
L'informativa completa sull'Emittente, sul programma di offerta e sulle singole emissioni di Obbligazioni
può essere ottenuta solo sulla base della consultazione integrale e congiunta del Prospetto di Base e dei
documenti incorporati mediante riferimento allo stesso unitamente ad ogni successivo eventuale supplemento
nonché delle Condizioni Definitive e della Nota di Sintesi della specifica Emissione.
L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della
Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie ad esso relativi.
Il presente Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede e presso tutte le
Filiali dell’Emittente, nonché pubblicato sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it.
3
Indice generale
SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA'...............................................................8
1.1 Indicazione delle persone responsabili...........................................................................................8
1.2 Dichiarazione di responsabilità......................................................................................................8
SEZIONE 2 – DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA..................................................9
SEZIONE 3 – NOTA DI SINTESI.....................................................................................................10
SEZIONE A – INTRODUZIONE ED AVVERTENZE.................................................................10
SEZIONE B – EMITTENTI ED EVENTUALI GARANTI.........................................................10
SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI.................................................................................20
SEZIONE D- RISCHI....................................................................................................................23
SEZIONE E - OFFERTA...............................................................................................................30
SEZIONE 4 – FATTORI DI RISCHIO..............................................................................................32
SEZIONE 5 – DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE.....................................................................33
1. PERSONE RESPONSABILI.........................................................................................................33
2. REVISORI LEGALI DEI CONTI.................................................................................................33
2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell'Emittente per il periodo cui si riferiscono le informazioni
finanziarie relative agli esercizi passati..........................................................................................33
2.2 Informazioni circa dimissioni, revoche dall'incarico o mancato rinnovo dell'incarico alla
società di revisione.........................................................................................................................33
3. FATTORI DI RISCHIO..................................................................................................................34
3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE...................................................................39
4. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE.........................................................................................46
4.1 Storia ed evoluzione dell'emittente...........................................................................................46
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente............................................................47
4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione...................................47
4.1.3 Data di costituzione e durata dell'Emittente..........................................................................48
4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di
costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede legale..........................................48
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'emittente sostanzialmente rilevante per la
valutazione della sua solvibilità......................................................................................................48
5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA'.............................................................................................49
5.1 Principali attività......................................................................................................................49
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’emittente con indicazione delle principali
categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati............................................................................49
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi................................49
5.1.3 Principali mercati...................................................................................................................49
6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA................................................................................................50
6.1 Descrizione dell'eventuale gruppo bancario.............................................................................50
6.2 Dipendenza da altri soggetti all'interno del Gruppo.................................................................50
7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE....................................................................50
7.1 Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali.............50
7.2 Informazioni su fatti noti che potrebbero ripercuotersi sulle prospettive dell'Emittente.........50
8. PREVISIONE O STIME DEGLI UTILI.......................................................................................51
9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA.................................51
9.1 Nome, indirizzo e funzioni presso l'Emittente dei componenti degli organi di
amministrazione, di direzione e di vigilanza..................................................................................51
9.1.1 Il Consiglio di Amministrazione...........................................................................................51
9.1.2 L'organo di controllo.............................................................................................................53
9.1.3 L'organo di Direzione............................................................................................................55
4
9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza..................55
10. PRINCIPALI AZIONISTI............................................................................................................56
10.1 Azionisti di controllo..............................................................................................................56
10.2 Eventuali accordi, noti all'Emittente, dalla cui attuazione possa scaturire ad una data
successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente.................................................56
11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA
SITUAZIONE FINANZIARIA, I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE.......................56
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati............................................................56
11.2 Bilanci.....................................................................................................................................56
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati......................57
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono
state sottoposte a revisione.............................................................................................................57
11.3.2 Eventuali altre informazioni contenute nel Documento di registrazione controllate dai
revisori dei conti.............................................................................................................................57
11.3.3 Altri dati finanziari...............................................................................................................57
11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie.............................................................................57
11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie....................................57
11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali..........................................................................................57
11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell'Emittente...........58
12. CONTRATTI IMPORTANTI.......................................................................................................58
13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI
INTERESSI........................................................................................................................................58
13.1 Relazioni e pareri di esperti....................................................................................................58
13.2 Informazioni provenienti da terzi...........................................................................................58
14. DOCUMENTI ACCESSIBILI ALPUBBLICO...........................................................................58
SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA..............................................................................................59
1. PERSONE RESPOSABILI............................................................................................................59
2 FATTORI DI RISCHIO...................................................................................................................60
2.1 FATTORI DI RISCHIO COMUNI RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI ORDINARIE (NON
SUBORDINATE):..........................................................................................................................60
2.2 FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI DELLE OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON
EVENTUALE MINIMO E/O MASSIMO E PER LE OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO CON
EVENTUALE MINIMO E/O MASSIMO (PER IL PERIODO IN CUI PREVEDONO
INTERESSI VARIABILI)..............................................................................................................64
2.4 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE TIER II......65
2.5 Fattori di rischio specifici per le obbligazioni subordinate Tier II a tasso variabile con
eventuale minimo e/o massimo......................................................................................................70
3. INFORMAZIONI FONDAMENTALI..........................................................................................72
3.1 Conflitto di interessi.................................................................................................................72
3.2 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi.............................................................................72
4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/DA
AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE.........................................................................................72
4.1 Tipo di strumenti finanziari oggetto dell'offerta.......................................................................72
4.2 La legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati.............................74
4.3 Forma degli strumenti finanziari e soggetto incaricato della tenuta dei registri......................74
4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari.........................................................................74
4.5 Ranking degli strumenti finanziari...........................................................................................74
4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari..................................................................................76
4.7 Tasso d'interesse...........................................................................................................................77
4.7.1 Tasso di interesse nominale...................................................................................................77
5
4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare........................................................................77
4.7.3 Data di godimento degli interessi..........................................................................................80
4.7.4 Data di scadenza degli interessi.............................................................................................80
4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale............................................................80
4.7.6 Descrizione e fonte del sottostante e metodo utilizzato per il calcolo degli interessi...........80
4.7.5 Eventi di turbativa ed eventi straordinari riguardanti il Parametro di Riferimento...............80
4.7.6 Agente per il Calcolo.............................................................................................................81
4.7.9 Eventuale presenza di una componente derivativa per quanto riguarda il pagamento degli
interessi:..........................................................................................................................................81
4.8 Data di scadenza e modalità di rimborso......................................................................................81
4.9 Il rendimento effettivo..................................................................................................................81
4.10 Rappresentanza degli Obbligazionisti........................................................................................81
4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni.....................................................................................81
4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari..............................................................................82
4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari....................................................82
4.14 Regime fiscale............................................................................................................................82
5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA...................................................................................................82
5.1 Statistiche relative all’offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’offerta.......82
5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata........................................................................82
5.1.2 Ammontare totale dell’offerta...............................................................................................82
5.1.3 Periodo di validità dell’offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione....................82
5.1.4 Possibilità di ritiro dell'offerta/riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni......................83
5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile................................................83
5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari......................83
5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta........................................................................................84
5.1.8 Eventuali diritti di prelazione................................................................................................84
5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione........................................................................................84
5.2.1 Destinatari dell’Offerta..........................................................................................................84
5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le
negoziazioni prima della comunicazione.......................................................................................84
5.3 Fissazione del prezzo....................................................................................................................84
5.3.1 Prezzo di offerta.....................................................................................................................84
5.4 COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE...............................................................................84
5.4.1 I Soggetti Incaricati del collocamento...................................................................................84
5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario....................85
5.4.3 Soggetti che accettano di sottoscrivere o collocare l'emissione sulla base di accordi
particolari........................................................................................................................................85
6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE........................85
6.1 Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni degli strumenti
finanziari.........................................................................................................................................85
6.2 Quotazione su altri mercati di strumenti della stessa classe di quelli da offrire.......................85
6.3 Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario............................................................85
7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI..........................................................................................86
7.1 Consulenti legati all’Emissione................................................................................................86
7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione....................................86
7.3 Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica.....................................................................86
7.4 Informazioni provenienti da terzi.............................................................................................86
7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario.................................................................86
8. INFORMAZIONI SULLE GARANZIE RELATIVE ALLE OBBLIGAZIONI NON
SUBORDINATE................................................................................................................................86
6
8.1 Natura della garanzia................................................................................................................86
8.2 Campo di applicazione della garanzia......................................................................................87
8.3 Informazioni relative al garante................................................................................................87
8.4 Documenti relativi al fondo accessibili al pubblico.................................................................87
9 – MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE.....................................................................88
7
SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA'
1.1 Indicazione delle persone responsabili
La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c., con sede legale e direzione generale in Bene
Vagienna (CN) – Piazza Botero, 7 – legalmente rappresentata – ai sensi dell’art. 40 dello Statuto – dal
Presidente del Consiglio di Amministrazione, Pier Vittorio VIETTI, si assume la responsabilità di tutte le
informazioni contenute nel Presente Prospetto di Base.
1.2 Dichiarazione di responsabilità
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c., come rappresentata al precedente punto 1.1, in
qualità di redattore del Prospetto di Base, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, dichiara
che le informazioni contenute nel Presente Prospetto di Base sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai
fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
Bene Banca Credito Cooperativo
di Bene Vagienna Società Cooperativa
Pier Vittorio Vietti
Presidente del Consiglio di Amministrazione
Firmato da
________________________
VIETTI PIER
VITTORIO
8
SEZIONE 2 – DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA
BENE BANCA Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. (l'”Emittente” o la “Banca”), nell'ambito del
programma di offerta di prestiti obbligazionari descritti nel presente Prospetto di Base (il “Programma”),
potrà emettere, in una o più tranche di emissioni (ciascuna un “Prestito Obbligazionario o “Emissione”),
titoli di debito di valore nominale unitario inferiore a 100.000 euro (le “Obbligazioni”), nel rispetto della
disciplina vigente. Il programma di Offerta è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 06
maggio 2015 per un importo complessivo pari a Euro 150.000.000,00 nominali, relativo ai prestiti
obbligazionari senior e subordinati.
Le Obbligazioni senior potranno prevedere la possibilità di devoluzione di una parte dell'ammontare ricavato
dal collocamento dei titoli (espresso come importo fisso o come percentuale del valore nominale collocato),
a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti
Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale fino ad un
ammontare massimo predefinito.
Il presente Prospetto di Base sarà valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione della
CONSOB.
In occasione di ciascun prestito, l'Emittente predisporrà le Condizioni Definitive (le “Condizioni
Definitive”) che conterranno i termini e le condizioni specifiche dei titoli tempo per tempo emessi e che
saranno redatte secondo il modello presentato nel presente documento.
Le Condizioni Definitive, unitamente alla nota di Sintesi relativa a ciascuna emissione, saranno comunicate
agli investitori in occasione di ciascuna sollecitazione presso la sede legale e tutte le filiali dell'Emittente e
mediante pubblicazione sul sito internet dell'Emittente stesso www.benebanca.it entro il giorno antecedente
l'inizio dell'offerta e contestualmente saranno trasmesse alla CONSOB.
Il presente Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la Sede legale e le filiali
dell'emittente e consultabile sul sito internet dell'Emittente www.benebanca.it.
9
SEZIONE 3 – NOTA DI SINTESI
La presente Nota di Sintesi è costituita dagli elementi informativi richiesti dagli schemi applicabili
(“Elementi”) indicati nelle sezioni da A ad E.
La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti
finanziari e di Emittente. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, vi possono essere
dei salti nella sequenza numerica degli Elementi. Sebbene sia previsto che un Elemento venga inserito nella
Nota di Sintesi in ragione della tipologia di strumento fnanziario e delle caratteristiche dell'Emittente, può
accadere che non sia possibile fornire alcuna pertinente informazione in merito ad alcuni Elementi. In
questo caso sarà presente nella Nota di Sintesi una breve descrizione dell'Elemento con l'indicazione “Non
applicabile”.
SEZIONE A – INTRODUZIONE ED AVVERTENZE
A.1
Avvertenze:
A.2
Consenso
dell'emittente
all'utilizzo
del
Prospetto
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. avverte espressamente che:
● qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull’esame da
parte dell’investitore del Prospetto di Base completo;
● qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni
contenute nel Prospetto di Base, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del
diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base
prima dell’inizio del procedimento;
● la responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi,
comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la nota di Sintesi risulta fuorviante,
imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offre, se
letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare
gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari.
Non applicabile. L'emittente non presta il consenso all'utilizzo del Prospetto di Base per la
successiva rivendita o collocamento finale degli strumenti finanziari da parte di intermediari
finanziari.
SEZIONE B – EMITTENTI ED EVENTUALI GARANTI
B.1
B.2
B.4b
B.5
B.9
Denominazione
legale e
commerciale
dell'emittente
Domicilio e forma
giuridica
dell’Emittente,
legislazione in
base alla quale
opera e suo paese
di costituzione
Descrizione delle
tendenze note
riguardanti
l’Emittente e i
settori in cui
opera
Descrizione del
Gruppo a cui
appartiene
l'Emittente
Previsioni o stima
degli utili
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) Società Cooperativa.
La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) s.c. è una società cooperativa,
costituita in Italia, regolata ed operante in base al diritto italiano.
L'Emittente ha sede legale e sede amministrativa in Bene Vagienna (CN) Piazza Botero 7 – tel.
0172/651111.
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. dichiara che non risultano sussistere
informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero
ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della banca stessa almeno
per l'esercizio in corso.
Non applicabile. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. non fa parte di
alcun gruppo.
Non applicabile. L'emittente non fa una previsione o stima degli utili.
10
B.10
Descrizione della
natura
di
eventuali rilievi
contenuti
nella
relazione
di
revisione relativa
alle informazioni
finanziarie
relative
agli
esercizi passati
B.12
Informazioni
finanziarie
fondamentali
selezionate
sull'Emittente
relative agli
esercizi passati
L'assemblea degli azionisti di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. tenutasi
in data 14/05/2011 ha deliberato di affidare l'incarico di revisione alla Deloitte & Touche S.p.A.
Il mandato alla società di revisione scade con l’approvazione del bilancio al 31/12/2019.
Il Bilancio al 31/12/2014 è stato sottoposto, ai sensi degli art. 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio
2010 n. 39, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che ha espresso, in data
13 aprile 2015, un giudizio senza rilievi.
Il Bilancio al 31/05/2014 è stato sottoposto, a titolo volontario, a revisione contabile da parte
di detta società di revisione che ha espresso, in data 26/09/2014, un giudizio senza rilievi, ma
ha ritenuto opportuno segnalare a titolo di richiami di informativa, quanto segue:
- Bene
Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è stata sottoposta ad
Amministrazione Straordinaria a seguito dell'emanazione del Decreto del Ministero
dell'Economia e delle Finanze del 26 aprile 2013;
- L'Assemblea dei soci di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. del 18
maggio 2014, previa autorizzazione della Banca d'Italia, ha deliberato la ricostituzione
degli organi ordinari dell'amministrazione, i quali hanno ricevuto in consegna la Banca dal
Commissario Straordinario in data 31 maggio 2014;
- Nella relazione sulla gestione, il Commissario Straordinario ha illustrato le azioni poste
in essere per rimuovere le inadempienze e le irregolarità che avevano comportato lo
scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca,
nonché per il raggiungimento di un equilibrio della situazione economico-patrimoniale
che consenta la prosecuzione e lo sviluppo dell'attività bancaria;
Si riportano di seguito alcuni dati ed indicatori patrimoniali, economici e finanziari relativi a
Bene Banca tratti dai bilanci al 31 maggio 2014 e al 31 dicembre 2014.
Il bilancio d'esercizio al 31/12 /2014 è stato approvato dall'Assemblea dei soci della Bene
Banca in data 10 maggio 2015.
I prospetti completi attinenti la situazione patrimoniale ed economica sono pubblicati sul sito
internet dell'Emittente www.benebanca.it.
Si ricorda che, soprattutto in ragione della diversa durata degli esercizi, gli stessi hanno una
comparabilità limitata e non del tutto significativa.
I futuri Bilanci torneranno a rappresentare gli esercizi nell'ordinaria durata di 12 mesi.
•
Principali dati di Stato Patrimoniale
Principali dati patrimoniali
Importi in migliaia di euro
31/12/2014
31/05/2014
Raccolta diretta
644.060
689.699
Raccolta indiretta
302.080
266.943
Attività finanziarie
292.752
265.868
Impieghi lordi
547.091
565.952
Totale attivo
943.185
949.308
Patrimonio netto
62.623
64.086
Capitale sociale
24.825
24.986
La raccolta diretta ha registrato una marcata riduzione dei volumi sulla forma tecnica delle
obbligazioni, dovuta alla scadenza di alcuni prestiti obbligazionari che non sono più stati
sostituiti con nuove emissioni. L’interesse della clientela si è spostato su altre forme tecniche,
in particolare sul risparmio gestito.
La raccolta indiretta ha registrato nel periodo una variazione positiva in valore assoluto di euro
35,137 mln, (+13,16%) attestandosi a euro 302,080 mln, in forte aumento rispetto al
31/05/2014 quando si attestava a euro 266,943 mln.
L’incremento è ascrivibile quasi interamente al comparto del risparmio gestito (+33,531 mln
pari a +34,04%), la cui incidenza sul totale della raccolta indiretta è passata dal 36,90% del
31/05/2014 al 43,71% di fine anno; gli ultimi dati a nostra disposizione (giugno 2014) per il
sistema delle BCC-CR vedono tale indicatore attestarsi mediamente al 9,9%.
11
Rapporto impieghi lordi / raccolta diretta
Importi in migliaia di euro
31/12/2014
31/05/2014
Impieghi lordi*
547.091
565.952
Raccolta diretta
644.060
689.699
Rapporto impieghi lordi / raccolta
84,94%
82,06%
diretta
*Composti da 456.321 migliaia di crediti in bonis al 31/12/2014 (482.428 migliaia di euro al
31/05/2014)
e da 90.770 migliaia di euro di crediti deteriorati (sofferenze, incagli,
ristrutturati) al 31/12/2014 (83.524 migliaia di euro al 31/05/2014)
•
Principali dati di Conto Economico
Qui di seguito vengono elencati i principali dati di conto economico, al riguardo si segnala che
i dati posti a raffronto presentano le informazioni dal 01/01/2013 al 31/05/2014 che rappresenta
un esercizio di 17 mesi non confrontabile con il successivo esercizio che va dal 01/07/2014 al
31/12/2014 di 7 mesi.
Importi in migliaia di euro
01/06/2014 –
01/01/2013 –
31/12/2014
31/05/2014
Margine d'interesse
8.358
20.263
Margine di intermediazione
18.590
32.731
Risultato netto della gestione finanziaria
9.929
13.666
Costi operativi
9.233
23.415
305
(7.826)
Utile / Perdita netta
•
Patrimonio e coefficienti di vigilanza
Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali
31/12/2014
31/05/2014
Ratios minimi
Totale fondi
propri/Attività di rischio
ponderate (Total Capital
Ratio)
11,33%
11,16%
10,50%
Capitale Primario di
classe 1/Attività di rischio
ponderate (CET1 Capital
Ratio)
9,79%
9,34%
7,00%
Capitale di classe 1/
Attività di rischio
ponderate (Tier 1 Capital
Ratio
9,79%
9,345
8,50%
Totale Fondi Propri
64.134.343
66.834.178
Totale Capitael primario di
classe 1 (Common Equity
Tier 1 - CET1)
55.382.067
55.926.811
Totale Capitale di classe 2
(Tier 2 - T2)
8.752.276
10.907.367
41.863
44.342
Requisiti prudenziali di
vigilanza (importi in
migliaia di euro)
Rischi di credito
12
Rischi di mercato
3.402
3.566
45.265
47.908
Attività di rischio
ponderate (RWA)
523.294
554.276
Importo attività ponderate
per il rischio (RWA)/ totale
attivo
55,48%
58,39%
Rischio operativo
Altri requisiti prudenziali
Totale requisito
patrimoniale complessivo
Attività di rischio relative
ai rischi di credito e di
controparte (importi in
migliaia di euro)
I fondi propri, le attività ponderate per il rischio e i coefficienti di solvibilità al 31/12/2014
sono stati determinati in base alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di
investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive c.d. CRD
IV) e nel Regolamento UE 575/2013 (Capital Requirements Regulation c.d. CRR) del 26
giugno 2013, che traspongono nell’Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea
per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3) e sulla base delle Circolari della Banca
d’Italia n. 285 e 286 (emanate nel corso del 2013) e dell’aggiornamento della Circolare 154.
Nel rispetto dei termini concessi dalla normativa vigente, la Banca ha esercitato la facoltà prevista dalla Circolare 285/2013, Parte Seconda, Sezione II, Capitolo 14, paragrafo 2, ultimo
capoverso - di continuare a non includere in alcun elemento dei fondi propri profitti o perdite
non realizzati maturati dalla data del 1° gennaio 2010 relativi alle esposizioni verso le
Amministrazioni Centrali dei Paesi UE classificate nella categoria “Attività finanziarie
disponibili per la vendita” dello IAS 39.
Si precisa che, ai fini del calcolo delle attività ponderate per il rischio, Bene Banca utilizza le
seguenti metodologie:
- rischio di credito: la misurazione di tale rischio avviene attraverso il metodo standard per la
determinazione del relativo requisito patrimoniale individuale;
- rischio di mercato: viene utilizzata la metodologia standard;
- rischio operativo: la misurazione del rischio operativo utilizza il metodo base (BIA).
•
Qualità del credito
Principali indicatori di rischiosità creditizia della Banca
31/12/2014
31/05/2014
Sofferenze lorde / impieghi lordi (clientela)
10,72%
9,49%
Sofferenze nette / impieghi netti (clientela)
4,64%
5,07%
Partite anomale lorde / impieghi lordi (clientela)
16,59%
14,76%
Partite anomale nette / impieghi netti (clientela)
9,44%
8,94%
Rapporto di copertura delle partite anomale
47,86%
43,51%
Rapporto di copertura delle sofferenze
60,34%
50,22%
Rapporto sofferenze nette / patrimonio netto
37,15%
41,73%
13
Principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto dati Banca e dati di sistema per la
classe di appartenenza dell'Emittente: Banche piccole)
Dati Bene Dati medi Dati Bene Dati medi
Banca
di sistema
Banca
di sistema
31/12/2014 31/12/2014 31/05/2014 30/06/201
4
Sofferenze lorde / impieghi lordi
(clientela)
10,72
8,6
9,49
8,1
Partite anomale lorde / impieghi
lordi (clientela)
16,59
16,8
14,76
16,3
Rapporto di copertura delle partite
anomale
47,86
36,5
43,51
33,6
Rapporto di copertura delle
sofferenze
60,34
52,10
50,22
50,4
Costo del rischio (rettifiche su
crediti/crediti netti verso la clientela)
01/06/2014 31/12/2014*
01/01/2013 31/05/2014*
2,77%
2,442%
*considerando i periodi di analisi differenti, il costo del rischio riportato esprime l'importo
delle rettifiche di valore del periodo, annualizzate, rapportate al totale crediti verso clienti alla
fine dei rispettivi periodi.
Composizione dei crediti deteriorati lordi
Esposizione lorda - dati in migliaia
di euro
31/12/2014
31/05/2014
Sofferenze
58.669
53.721
Incagli
22.569
22.663
228
225
Esposizioni scadute deteriorate
9.304
6.915
Totale Crediti deteriorati
90.770
83.524
Crediti in bonis
456.321
482.428
Totale impieghi lordi
547.091
565.952
31/12/2014
31/05/2014
Sofferenze
23.266
26.740
Incagli
14.742
13.492
215
214
Esposizioni scadute deteriorate
9.102
6.740
Totale Crediti deteriorati
47.325
47.186
Crediti in bonis
454.172
480.649
Totale impieghi netti
501.497
527.835
Esposizioni ristrutturate
Composizione dei crediti deteriorati netti
Esposizione netta - dati in migliaia
di euro
Esposizioni ristrutturate
14
Alla data del Prospetto l’ammontare dei crediti deteriorati al 31 dicembre 2014, derivante
dall’applicazione della nuova definizione EBA di esposizione forbearance, non risulta ancora
disponibile per l’Emittente, in quanto in corso di esame e valutazione la stima del conseguente
impatto.
La Banca ha valutato la necessità di rivolgersi a partners specializzati nell'attività di gestione e
recupero stragiudiziale e giudiziale di crediti problematici, che dispongano di professionalità,
competenza, tecnologia, strumenti e risorse adeguati allo svolgimento della gestione del
recupero dei crediti deteriorati, in particolare quelli prevalentemente ipotecari. Ad inizio 2015
la Banca ha affidato in gestione ad una società specializzata un portafoglio costituito da crediti
prevalentemente ipotecari contabilizzati a sofferenza, nella convinzione che tale attività possa
costituire in futuro un’importante fonte di redditività. Per altro la copertura delle partite
deteriorate della Banca si pone su livelli superiori alla media del sistema del Credito
Cooperativo ed è intenzione mantenere tale atteggiamento prudenziale anche per il futuro. Nel
corso del 2014 la qualità del credito ha purtroppo continuato a subire gli effetti della perdurante
crisi economica; i riflessi a conto economico sono stati pesanti, ma sono stati mitigati finora
dagli utili ottenuti dalla gestione del portafoglio di Titoli di Stato. Solo la tanto agognata ripresa
economica consentirà un allentamento della pressione sul conto economico delle rettifiche di
valore sui crediti e permetterà di guardare al futuro con maggiore serenità.
•
Rischio di concentrazione grandi rischi
La tabella che segue è redatta secondo la disciplina delle grandi esposizioni, prevista
dalla circolare 285 di Banca d'Italia.
La normativa definisce quale “grande esposizione” l'ammontare delle attività di
rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, riferite ad un singolo cliente o a
gruppi di clienti connessi, pari o superiori al 10% del capitale ammissibile.
31/12/2014
31/05/2014
Grandi rischi – ammontare
(valore di bilancio)
382,876
327,462
Grandi rischi – ammontare
(valore di bilancio)
175,713
126,388
10
5
Indice grandi rischi nominali /
impieghi netti
76,34%
62,04%
Indice grandi rischi ponderati /
impieghi netti
35,04%
23,94%
Grandi rischi – numero
Si riporta di seguito l'esposizione di Bene Banca in una logica di ripartizione del totale
dei crediti verso clientela in macro gruppi di attività economica
Branca di attività economica
Consumatori
Servizi del commercio
Prodotti alimentari
Edilizia e opere pubbliche
Prodotti agricoltura/silvic/pesca
Altri servizi destinati alla vendita
15
31/12/2014
31/05/2014
31,61%
9,87%
3,58%
12,30%
11,00%
13,56%
32,70%
9,10%
3,91%
12,09%
11,58%
13,23%
•
Rischio di mercato
Value a risk
31/12/2014
31/05/2014
Trading Book (HFT)
-
-
% su v.m portafoglio HFT
-
-
1.561.120
1.542.321
0,53%
0,59%
Banking Book (AFS)
% su v.m portafoglio AFS 0,23
La banca monitora giornalmente l'andamento del VAR (Value at Risk), come misura del rischio
di mercato del proprio portafoglio titoli di proprietà. Al 31 dicembre 2014 il VAR, calcolato
con una probabilità del 99% su un orizzonte temporale di 10 giorni, ammontava per il banking
book (AFS) a 1,5 mln di euro; pressoché stabile rispetto al 31 maggio 2014.
In considerazione dell'esiguo valore del VAR al 31/12/2014 sul portafoglio bancario non si
ravvisano profili di rischiosità. Si evidenzia, inoltre, che la banca, in ordine all’esposizione del
portafoglio ai rischi di mercato non fornisce ulteriori indicazioni quantitative in termini di
disaggregazioni del rischio nelle sue componenti, quali rischio di tasso e rischio di cambio, per
l’inesistenza del portafoglio di negoziazione. Inoltre l’emittente assume “posizioni nette in
cambi” limitatamente ad operazioni in ETF di importi attualmente trascurabili, in discesa
rispetto alle valutazioni al 31 dicembre 2014 e, pertanto, si ravvisano profili di contenuta
rischiosità connessi all’operatività in cambi.
•
Rischio di liquidità
Indicatori di liquidità
31/12/14
31/05/2014
Loan to Deposit Ratio
77,86%
76,53%
Liquidity Coverage Ratio
>100%
>100%
Net Stable Funding Ratio
>100%
>100%
Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi vs clientela e
l’ammontare totale della raccolta diretta.
Il liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacita della Banca di far fronte alle esigenze di
liquidita, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le
attività prontamente monetizzabili disponibili (c.d. APM, la cassa ed i titoli prontamente
liquidabili detenuti dalla banca) e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei
30 giorni. Per il calcolo sono determinanti le regole applicate alle stime di uscita e entrata. Nel
corso del 2014 tali regole sono state modificate a cura della Banca d'Italia. Il dato al 31/12/14 e
stato pertanto determinato secondo le nuove regole di segnalazione a Banca d'Italia. Il dato al
31/05/2014 e stato quindi stimato secondo le nuove regole.
L'incremento al 31/12/14 e collegato al maggiore ammontare di attività prontamente
monetizzabili. Per l'indicatore LCR e previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre
2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018
secondo il regolamento UE n. 575/2013 ("CRR"), pertanto dalla tabella su esposta, risulta
evidente che il rapporto e superiore al requisito minimo richiesto da Banca d’Italia.
Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) e determinato rapportando l’ammontare complessivo delle
Fonti stabili di raccolta (patrimonio della banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota
stabile dei depositi) al valore degli Impieghi di medio/lungo periodo. L’indicatore, di tipo
strutturale, si riferisce ad un orizzonte temporale di un anno ed e stato elaborato per garantire
che, in modo permanente, le attività e le passività delle banche presentino una composizione
16
per scadenze sostenibile. Per l'indicatore NSFR, sebbene la proposta del Comitato di Basilea
prevedesse una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio 2018, il CRR per
il momento non contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale, pertanto dalla
tabella su esposta, risulta evidente che il rapporto e superiore al requisito minimo richiesto da
Banca d'Italia, confermando l’equilibrio finanziario a medio/lungo termine della Banca In
considerazione dei dati sopra indicati, l’Emittente presenta un solido profilo di liquidità.
Posizione interbancaria netta
dati in migliaia di
31/12/2014
euro
31/05/2014
Variazione
assoluta
Variazione %
Crediti Vs. Banche
102.947
109.162
(6.215)
-5,69
Debiti Vs. Banche
(213.197)
(176.936)
(36.261)
20,49
Totale posizione
interbancaria netta
(110.250)
(67.774)
(42.476)
62,67
Esposizione dell'emittente ai titoli di debito governativi
Importi in milioni di euro
31/12/2014
31/05/2014
Paese Emittente
Italia
Italia
Rating Standard & Poor's
BBB -
BBB -
Valore nominale
171.076
189.500
Valore Bilancio
202.430
201.134
Fair Value
202.430
201.134
Tot. Attività Finanziarie
292.323
265.480
Classe di appartenenza
AFS
AFS
69,25%
75,76%
-
-
Incidenza su attività
finanziarie (valori di bilancio)
Di cui strutturati (valori di
bilancio)
Operazioni di Finanziamento con la Banca Centrale Europea al 31/05/2015
Data decorrenza
Importo
Data scadenza
Tipo di asta
26/03/2015
25.000.000,00
25/06/2015
Trimestrale (LTR)
30/04/2015
35.000.000,00
30/07/2015
Trimestrale (LTR)
28/05/2015
35.000.000,00
27/08/2015
Trimestrale (LTR)
24/09/2014
32.000.000,00
26/09/2018
Asta straordinaria (TLTRO)
Operazioni di Finanziamento con Iccrea Banca S.p.A al 31/05/2015
Data decorrenza
Importo
Data scadenza
03/12/2014
20.000.000
01/10/2015
03/12/2014
20.000.000
27/11/2015
03/12/2014
20.000.000
17/12/2015
17
Come si evince dalla tabella sottostante, l'Emittente mantiene un'ulteriore disponibilità di
attività stanziabili da utilizzare a garanzia di finanziamenti collateralizzati, al fine di poter
detenere una riserva di liquidità in caso di situazioni di tensione:
Attività “non vincolate”
disponibili, utilizzabili come
garanzia di finanziamenti
collateralizzati
31/12/2014
31/05/2014
50.651.000
56.141.000
Dichiarazione dell'Emittente su cambiamenti significativi:
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. attesta che non si sono verificati
cambiamenti sostanziali delle prospettive dell'Emittente dalla data dell'ultimo bilancio
pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014)
B.13
Fatti recenti
rilevanti per la
valutazione della
solvibilità
dell’Emittente
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente:
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. attesta che non si sono verificati
sostanziali cambiamenti nella propria situazione finanziaria o commerciale, dalla chiusura
dell'ultimo esercizio per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a
revisione.
In esito alle risultanze degli accertamenti ispettivi svolti dalla Banca d’Italia nel periodo 28
novembre 2012 – 15 febbraio 2013, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con decreto del
26 aprile 2013, aveva disposto lo scioglimento degli Organi di Amministrazione e Controllo di
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. e l’aveva assoggettata alla procedura di
Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 del Testo Unico Bancario, per gravi
irregolarità nell’amministrazione e violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o
statutarie che regolano l'attività della Banca.
La Banca d’Italia, con il citato provvedimento, aveva nominato il Dott. Giambattista Duso
Commissario Straordinario della Banca; il Prof. Giovanni Ossola, l'Avv. Roberto Ghio e l'Avv.
Renato Martorelli erano stati chiamati a far parte del Comitato di Sorveglianza.
Gli Organi Straordinari si insediavano il 3 maggio 2013 e nella stessa data il Comitato di
Sorveglianza nominava Presidente il Prof. Ossola.
Determinato il perimetro degli interventi necessari e avviata la riorganizzazione gestionale,
l’Amministrazione Straordinaria si è concentrata sulla realizzazione di un progetto di
rafforzamento patrimoniale per consentire la prosecuzione dell’attività bancaria.
Sin dall’insediamento, gli Organi della procedura hanno avviato una serie di interventi
strutturali volti a superare le criticità evidenziate dall’accertamento ispettivo della Banca
d’Italia, svoltosi dal 28 novembre 2012 al 15 febbraio 2013, e a porre le basi per il rilancio
della Banca. Fra le priorità d’azione vi è stata la rimozione delle irregolarità
nell’amministrazione e nelle gravi violazioni normative della Banca, concentrando l’attività in
particolare sull’organizzazione della banca, sul processo del credito e sul rispetto della
normativa antiriciclaggio.
Dopo aver sostanzialmente stabilizzato le masse caratteristiche dell’intermediazione creditizia,
la Banca, pur nella difficoltà dell’attuale contesto congiunturale, ha mantenuto una regolare
operatività e ha potuto fare ritorno all’amministrazione ordinaria, sebbene permangano taluni
condizionamenti, tra i quali assumono particolare rilievo gli alti livelli di concentrazione di
rischio, per settore e per singolo nominativo, nel portafoglio crediti.
Inoltre, nonostante il progressivo e concreto consolidamento della Banca, le potenzialità di
crescita dell’attivo e del reddito sono legate, da un lato, al contesto economico generale,
dall’altro, alla consistenza del patrimonio aziendale che dovrà anche fronteggiare i vincoli
introdotti dalla nuova normativa sul capitale (Basilea III).
Con decorrenza 01 aprile 2014, il Commissario Straordinario ha provveduto alla nomina del
Direttore Generale di Bene Banca nella persona del Dott. Riccardo Massaro. Con decorrenza
20 aprile 2015 il Dott. Simone Barra è stato nominato Vicedirettore Generale.
In data 18 maggio 2014 l’Assemblea Ordinaria dei soci di Bene Banca Credito Cooperativo di
Bene Vagienna s.c, convocata successivamente all’autorizzazione ricevuta da Banca d’Italia, ha
18
B.14
B.15
B.16
B.17
Dipendenza da
altri soggetti
all’interno del
gruppo
Descrizione delle
principali attività
dell’Emittente
Informazioni
inerenti il
controllo diretto o
indiretto
dell’Emittente
Rating attribuito
all'Emittente o ai
suoi titoli di
debito
B.18
Descrizione della
natura e della
portata della
garanzia
B.19
Informazioni sul
garante
provveduto, tra l’altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari che rimarranno in carica fino
all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2016.
Non applicabile. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c non fa parte di un
gruppo e gode di piena autonomia decisionale.
La Banca ha per oggetto la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito nelle sue varie forme
così come analiticamente descritto nell'art. 16 dello Statuto sociale consultabile dal pubblico
attraverso i punti informativi per la trasparenza bancaria disponibili presso ogni filiale
dell'Emittente e sul sito internet. Essa può compiere, con l'osservanza delle disposizioni
vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra
operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in
conformità alle disposizioni emanate dall'Autorità di Vigilanza.
Non applicabile. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. non è direttamente
o indirettamente controllata da altri soggetti.
Non applicabile. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. dichiara di non
aver richiesto alcun giudizio di rating né come Emittente né sui titoli di debito di propria
emissione.
L’Emittente si riserva la facoltà chiedere la garanzia al "Fondo di garanzia dei portatori di titoli
obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo" (il "Fondo di Garanzia
degli Obbligazionisti" o il "Fondo"). Le obbligazioni potrebbero quindi non godere della
garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, pertanto, le informazioni di seguito
indicate sono pertinenti solo nei casi di garanzia prestata.
Natura della garanzia
Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti e un consorzio costituito tra Banche di Credito
Cooperativo. Il Fondo e stato costituito il 22 luglio 2004 ed ha iniziato a svolgere la sua attività
dal 1° gennaio 2005.
Scopo del Fondo, attraverso l’apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte
delle banche consorziate, e la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli
obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. La garanzia e attuabile nell’ipotesi di mancato
adempimento dell’obbligo di rimborso, alla scadenza, dei ratei di interessi o del capitale, nei
limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo. Il Fondo interviene,
nel caso di inadempimento degli obblighi facenti capo alle Banche consorziate:
- attraverso la fornitura di mezzi alla Banca che non abbia onorato alla scadenza il debito di
pagamento del rateo di interessi dei titoli obbligazionari da essa emessi, anche nel caso in cui la
Banca sia stata sottoposta alla procedura di Amministrazione Straordinaria, su richiesta,
rispettivamente, del Consiglio di Amministrazione o del Commissario Straordinario;
- attraverso il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di
inadempimento dell’obbligo di rimborso del capitale alla scadenza, anche nel caso in cui la
Banca sia stata sottoposta alla procedura di liquidazione coatta amministrativa. L’intervento del
Fondo non ha tuttavia luogo nel caso di sospensione dei pagamenti ai sensi dell’art. 74 del
D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385 ed in quello di continuazione dell’esercizio dell’impresa
disposta all’atto dell’insediamento degli organi liquidatori ai sensi dell’art. 90 del citato D.Lgs.
Portata della garanzia
Ai fini dell’intervento le Condizioni Definitive del prestito obbligazionario devono contenere
una clausola che attribuisca ai sottoscrittori dei titoli ed ai loro portatori il diritto al pagamento
da parte del Fondo del
controvalore dei titoli posseduti nei limiti e alle condizioni previsti dallo statuto del Fondo.
Per il presente Prestito Obbligazionario [l’Emittente non ha richiesto la garanzia del Fondo di
Garanzia degli Obbligazionisti][la garanzia e stata concessa il [●].
Nell’effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano
a tenere a disposizione dello stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo secondo un
meccanismo commisurato alla rischiosità di ciascuna Consorziata (Rischio Banca), al rischio
19
storico del Sistema del Credito Cooperativo (Perdita Attesa Storica), alla durata della singola
emissione (Rischio Durata), al rischio di concentrazione del portafoglio di obbligazioni
garantite dal Fondo stesso (Rischio Concentrazione) e in proporzione all’ammontare delle
obbligazioni garantite. La somma di tali mezzi, calcolata con riferimento alle date del 30
giugno e del 31 dicembre antecedenti l’evento di default, al netto degli importi somministrati
per l’effettuazione di precedenti interventi, rappresenta la dotazione collettiva massima del
Fondo medesimo a disposizione degli interventi.
SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI
C.1
Descrizione del
tipo e della
classe
degli
strumenti
finanziari
offerti
e/o
ammessi alla
negoziazione,
compresi
eventuali codici
di
identificazione
degli strumenti
finanziari
Le Obbligazioni oggetto del presente programma sono titolo di debito che prevedono il rimborso
del valore nominale alla data di scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la
pari, e prevedono il pagamento di cedole secondo quanto previsto dalle singole tipologie di
obbligazioni, ad eccezione delle Obbligazioni Zero Coupon che prevedono la corresponsione di
interessi in un'unica soluzione alla data di scadenza:
-“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Variabile con
eventuale minimo e/o massimo”
-“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Fisso (con
possibilità di devoluzione di una parte del valore nominale collocato a favore di organizzazioni
non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale)”
-“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Step up/Step Down”
-“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Misto con
eventuale minimo e/o massimo”
-“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Zero Coupon”
-“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a
Tasso Fisso”
-“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a
Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo”
-“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II
Step up/Step down”
Il codice Isin è [●]
C.2
C.5
C.8
Valuta
di
emissione degli
strumenti
finanziari
Descrizione di
eventuali
restrizioni alla
libera
trasferibilità
degli strumenti
finanziari
Descrizione dei
diritti connessi
agli strumenti
finanziari
Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in Euro.
Non sono previste restrizioni alla libera trasferibilità dei Titoli in Italia.
I Titoli non sono stati né saranno registrati ai sensi del United States Securities Act del 1933 e
successive modifiche, vigente negli Stati Uniti d'America, né ai sensi delle corrispondenti
normative in vigore in Canada, Giappone, Australia o in qualsiasi altro Paese nel quale tali atti
non siano consentiti in assenza di specifiche esenzioni o autorizzazioni da parte delle competenti
autorità (gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerti, venduti o comunque
consegnati, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d'America, in Canada, Giappone,
Australia, negli Altri Paesi o a soggetti che siano o agiscano per conto o a beneficio di United
States Persons secondo la definizione contenuta nel Regulation di detto United States Securities
Act.
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa
categoria e quindi il diritto alla percezione degli interessi, se previsti dalla specifica tipologia del
titolo, il diritto al rimborso del capitale alla data di scadenza, fatto salvo quanto previsto dalla
direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, con particolare
riferimento all'applicazione dello strumento del “bail-in” (cfr. elemento D3 “Rischio connesso
all'utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in
tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”). Salvo quanto sopra indicato in merito
all'utilizzo del bail in, non vi sono oneri, condizioni o gravami – di qualsiasi natura – che possono
incidere sui diritti dei sottoscrittori delle obbligazioni.
20
Ranking degli
strumenti
finanziari
C.9
Tasso
interesse
nominale
di
Obbligazioni senior: sono obbligazioni che non sono sottoposte a condizione, gli obblighi a
carico dell’Emittente derivanti dalle Obbligazioni senior non sono subordinati ad altre passività
dello stesso. Ne consegue che il credito degli Obbligazionisti verso l’Emittente verrà soddisfatto
“pari passu” con gli altri crediti chirografari dell’Emittente stesso.
Obbligazioni subordinate: sono passività subordinate di tipo Tier II, ai sensi del Regolamento
(UE) n° 575/2013 e della circolare della Banca d'Italia n° 285 del 20 dicembre 2013. In caso di
liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'emittente, il debito relativo alle
Obbligazioni sarà rimborsato, in concorso con gli altri creditori aventi pari grado di
subordinazione, solo dopo che saranno stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente
subordinati e prima di quelli con un maggior grado di subordinazione.
[Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Tasso Variabile [con Tasso Minimo
(Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi
applicando al valore nominale un tasso di interesse variabile legato all’andamento del Parametro
di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno
lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(rendimento d’asta del BOT a [tre]
[sei] [dodici] mesi relativo all’ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo
antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca
Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni
cedola)], [aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le
cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall’eventuale valore negativo assunto dal
Parametro di Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non
potrà mai essere inferiore a zero. [Il tasso della prima cedola è indipendente dal Parametro di
Riferimento ed è pari a [●]%]. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non
può essere [inferiore al Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso Massimo (Cap)]].]
[Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Tasso Fisso [●]% [Tasso fisso con
devoluzione di una parte del valore nominale collocato a favore di organizzazioni non
lucrative che perseguono scopi di utilità sociale] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano
interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse costante pari a [●]%.]
[Una parte pari a [●] del valore nominale del collocato dell'Obbligazione sarà devoluta a favore di
[●] [organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale].
[Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. a [Step Up] [Step Down] [●] – [●]
dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse
[predeterminato crescente (Step Up)] [predeterminato decrescente (Step Down)] pari a [●].]
[Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Tassso Misto [con Tasso Minimo
(Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi
applicando al valore nominale nel periodo a tasso fisso corrispondente a [●] un tasso di interesse
costante pari a [●]%, mentre nel periodo a tasso variabile un tasso legato all’andamento del
parametro di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il
secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(rendimento d’asta
del BOT a [tre] [sei] [dodici] mesi relativo all’ultima asta effettuata prima del secondo giorno
lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della
Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento
di ogni cedola)], [aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo
per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall’eventuale valore
negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di
ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. [Il tasso annuo applicabile per la
determinazione delle cedole non può essere [inferiore al Tasso Minimo (Floor)] [ovvero]
[superiore al Tasso Massimo (Cap)]].]
[Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Zero Coupon [●] – [●] dalla data di
godimento fruttano interessi il cui importo è determinato come differenza tra il prezzo di rimborso
a scadenza ed il prezzo di emissione (inferiore al 100% del valore nominale) pari a [●].]
[Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Subordinate Tier II Tasso Fisso [●]
% [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di
interesse costante pari a [●]%.]
[Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Subordinate Tier II Tasso Variabile
[con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento
fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse variabile legato
all’andamento del Parametro di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici]
21
mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)]
[(rendimento d’asta del BOT a [tre] [sei] [dodici] mesi relativo all’ultima asta effettuata prima del
secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di
Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la
data di godimento di ogni cedola)], [aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di
interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall’eventuale valore
negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di
ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. [Il tasso della prima cedola è indipendente
dal Parametro di Riferimento ed è pari a [●]%]. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione
delle cedole non può essere [inferiore al Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso
Massimo (Cap)]].]
[Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Subordinate a Tier II a [Step Up]
[Step Down] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un
tasso di interesse [predeterminato crescente (Step Up)] [predeterminato decrescente (Step Down)]
pari a [●].]
Data di
godimento,
emissione
e scadenza
degli
interessi
La data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (la “Data di
Godimento”) è [●].
La data di emissione è: [●]
Gli interessi saranno pagati in via posticipata in occasione delle seguenti date: [●]
Qualora la Data di Pagamento delle Cedole non sia un giorno lavorativo (in cui il sistema
TARGET2 è operativo) (“Giorno Lavorativo”), il relativo pagamento sarà effettuato sulla base
della seguente convenzione di calcolo [Following Business Day Convention - Unadjusted] (la
“Convenzione di Calcolo”)
Data di
scadenza e
modalità di
ammortamento
del
prestito,
comprese
le procedure di
rimborso
La data di scadenza delle Obbligazioni (la “Data di Scadenza”) è [●].
Le Obbligazioni saranno rimborsate, alla pari (100% del Valore Nominale), in un’unica soluzione
alla Data di Scadenza (salvo l’utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti
dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi) per il tramite
dell’intermediario autorizzato aderente a Monte Titoli S.p.A. (“Monte Titoli”) presso il quale,
direttamente o indirettamente, sono depositate le Obbligazioni al momento del rimborso, senza
deduzione di spese.
Qualora la data prevista per il rimborso del capitale non sia un Giorno Lavorativo, il relativo
pagamento sarà effettuato sulla base del seguente calendario [TARGET] (il ”Calendario”) e della
Convenzione di Calcolo.
Descrizione del
Parametro di
Riferimento
[Non applicabile. Le Obbligazioni non prevedono un Parametro di Riferimento.] [Il Parametro di
Riferimento è [Tasso Euribor/ Rendimento asta Bot], la fonte informativa è [●]
Tasso di
rendimento
Il rendimento effettivo annuo a scadenza del Prestito, al lordo dell’effetto fiscale è [●] (il “Tasso
di rendimento effettivo lordo su base annua”) e il rendimento effettivo annuo a scadenza del
Prestito, al netto dell’effetto fiscale è [●] (il “Tasso di rendimento effettivo netto su base annua”).
Rappresentant
e dei
detentori delle
Obbligazioni
Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi
dell’articolo 12 del D.Lgs. n. 385 del 1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni.
C.10
Descrizione
della
componente
derivativa
C.11
Negoziazione
dei titoli
Qualora sia previsto un Minimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest
rate FLOOR, acquistata dall’investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il
valore minimo delle cedole variabili pagate dal Prestito obbligazionario (Tasso Minimo).
Qualora sia previsto un Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest
rate CAP, venduta dall’investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore
massimo delle cedole variabili pagate dal Prestito obbligazionario (Tasso Massimo).
Le Obbligazioni di cui al presente programma non saranno oggetto di domanda per l’ammissione
alla quotazione su mercati regolamentati, né l’Emittente agirà in qualità di internalizzatore
22
sistematico. La Banca si impegna, a garantire un mercato secondario, negoziando i titoli in
contropartita diretta, anche al fine di assicurarne la condizione di liquidità. Tuttavia non è previsto
un impegno incondizionato al riacquisto delle obbligazioni. Il processo di determinazione dei
prezzi di negoziazione adottato dalla Banca per questa tipologia di operazioni prevede che il
valore sia calcolato in base alla curva dei tassi di interesse “priva di rischio” (c.d. risk free) a cui
viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell’emittente; tale
componente, viene mantenuta costante per tutta la vita dell’obbligazione. Le valutazioni
successive rispetto a quella iniziale riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva riskfree di mercato. Il prezzo del titolo potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente da una
valutazione che tenga conto della variazione del merito creditizio dell’emittente durante la vita del
titolo. In caso di disinvestimento dei titoli prima della scadenza, il sottoscrittore potrebbe subire
delle perdite in conto capitale, in quanto l’eventuale vendita potrebbe avvenire a un prezzo
inferiore a quello di emissione. Sulla base dei prezzi così determinati la Banca potrà applicare uno
spread di negoziazione in diminuzione o in aumento, rispetto al prezzo determinato con la
metodologia di cui sopra, che definisce il prezzo cui è disposta rispettivamente ad acquistare
(“bid” o denaro) o vendere (“ask” o lettera) l’obbligazione. L’applicazione di questo spread sul
prezzo può variare nella misura in cui la Banca ritenga di mitigare il proprio rischio di posizione,
tenendo conto di diversi fattori quali ad esempio la struttura del titolo, la sua durata, la situazione
economica del momento.
La Banca non applica limitazioni alla quantità in acquisto dai clienti.
La “Politica di valutazione e pricing delle Obbligazioni”, e le quotazioni denaro/lettera dei titoli
negoziati sono disponibili presso la sede e le filiali della Banca. Le modalità di negoziazione delle
obbligazioni sono stabilite nella Strategia di Esecuzione e Trasmissione degli ordini della Bene
Banca credito cooperativo di Bene Vagienna, che viene fornita e comunicata al Cliente e che è
comunque disponibile presso la sede e le filiali dell'istituto nonché consultabile sul sito internet
www.benebanca.it.
SEZIONE D- RISCHI
D.2
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi che sono
specifici
per
l'emittente
Nella decisione di investimento, i potenziali Investitori dovrebbero considerare che l’Emittente,
nello svolgimento
della sua attività, e esposto ai fattori di rischio di seguito elencati.
Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non e possibile
determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un
obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente ed il tasso Interest Rate Swap su durata
corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente.
Rischi connessi alla storia pregressa dell'Emittente
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi
da parte di Banca d'Italia nel periodo 28/11/2012 – 15/02/2013. All'esito delle citate attività
ispettive, il Ministero dell'Economia e delle Finanze con decreto del 26 aprile 2013, emanato su
proposta della Banca d'Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di
amministrazione e di controllo della Banca e la sottoposizione della stessa alla procedura di
Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 c.1 a) ossia per :”gravi irregolarità
nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o
statutarie che regolano l'attività della banca”.
Il periodo di Amministrazione Straordinaria si è concluso il 31/05/2014. Le attività poste in atto
durante il periodo di Amministrazione Straordinaria al fine di rafforzare gli indici patrimoniali,
unitamente agli impatti economici e patrimoniali della valutazione del portafoglio di proprietà
nonché all'attività di ottimizzazione del credito hanno determinato un rafforzamento patrimoniale
dell'Emittente. In particolare durante il periodo citato la banca ha mantenuto pressoché stabile il
volume della raccolta diretta pur conservando una dotazione di liquidità importante. L'attività del
Commissario Straordinario è stata orientata alla riduzione dei costi ed alla corretta gestione delle
valutazioni sul credito anomalo. Tale attività ha portato ad una chiusura dell'esercizio
commissariale in perdita pur mantenendo una dotazione patrimoniale oltre gli indicatori minimi di
vigilanza. In data 18 maggio 2014, l'Assemblea Ordinaria dei soci, convocata successivamente
all'autorizzazione ottenuta da Banca d'Italia, ha provveduto, tra l'altro, alla ricostituzione degli
Organi ordinari. Di conseguenza, lo scorso 31 maggio 2014, con decorrenza dal 1° giugno 2014 la
23
Banca è stata restituita all'Amministrazione Ordinaria.
Rischio connesso alla perdita di esercizio
Le iniziative intraprese dagli Organi della procedura hanno portato ad una situazione dei conti
della Banca che al 31 maggio 2014 ha evidenziato un risultato di gestione complessivamente
negativo.
L'attività della Banca ha risentito della crisi in atto, registrando un deterioramento della qualità
complessiva del portafoglio crediti nonché un sensibile incremento dei crediti deteriorati
riconducibili a talune "grandi" esposizioni. Tale circostanza si è tradotta in un peggioramento
significativo dei risultati economici, registrando, relativamente al periodo dal 1° gennaio 2013 al
31 maggio 2014 (17 mesi), una perdita netta pari a 7.825.659 Euro.
Detto risultato negativo è stato influenzato in particolare, dalle seguenti voci: - rettifiche di valore
nette per deterioramento di crediti verso clientela per 18.227.712 Euro, con un indice di copertura
complessivo sugli impieghi verso la clientela che si attesta al 6,74%
Rischi connessi con la crisi economico-finanziaria generale
La capacità reddituale e stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica
generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive
di crescita delle economie del paese in cui la banca opera (inclusa la sua affidabilità creditizia),
nonché dell’Area Euro nel suo complesso.
Rischio di credito
La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è esposta ai tradizionali rischi relativi
all'attività creditizia.
L'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni potrebbero,
pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria
dell’Emittente. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti
sulla valutazione delle garanzie, aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità
di mercato.
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito dell'Emittente
Il perdurare della crisi economico/finanziaria generale che sta interessando l'economia nazionale e
locale, può comportare un aumento dell'incapacità della clientela di onorare gli impegni assunti,
con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.
Rischio di mercato
E' il rischio derivante dalla perdita di valore degli strumenti finanziari di proprietà dell'Emittente
(per esempio per l'effetto dei movimenti dei tassi di interesse e delle valute), che potrebbe
produrre un deterioramento della sua solidità patrimoniale. L'Emittente è quindi esposto a
potenziali cambiamenti del valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati
Sovrani.
Rischio operativo
Il rischio in esame è rappresentato dall’eventualità di subire perdite in conseguenza di
inadeguatezze, anomalie o malfunzionamenti di procedure o sistemi interni, carenze nei processi e
nei comportamenti delle risorse umane. Il rischio operativo è generato anche da eventi esterni,
quali ad esempio catastrofi naturali, attacchi terroristici, epidemie, frodi.
Rischio legale
Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze
giudiziali cui l'Emittente è convenuta in ragione dell’esercizio della propria attività bancaria.
Rischio di liquidità dell'Emittente
Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di
pagamento quando essi giungano a scadenza. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle
istituzioni finanziarie può aumentare i costi di finanziamento dell'Emittente e limitare il suo
accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità.
Rischio correlato all'assenza di rating dell'Emittente
Il rating attribuito all'Emittente costituisce una valutazione della capacità dell'Emittente di
assolvere gli impegni finanziari relativi agli strumenti finanziari emessi. Alla data di
pubblicazione del presente documento, all'emittente non è stato attribuito alcun livello di rating:
pertanto l'investitore rischia di avere minori informazioni sul grado di solvibilità dell'Emittente
stesso.
Rischio di esposizione al debito sovrano
L'emittente risulta esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari
rappresentati da titoli emessi dallo stato Italiano; situazioni di volatilità e tensione su tale mercato
possono esporre l'Emittente a perdite di valore dell'attivo patrimoniale, con impatti negativi sulla
24
D.3
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi che sono
specifici per gli
strumenti
finanziari
propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria. L'esposizione al 31/12/2014 sul debito
sovrano era rappresentata esclusivamente da titoli emessi dallo Stato Italiano, con un'incidenza
del 69,25% sul totale delle attività finanziarie in portafoglio.
Rischio connesso all'evoluzione della regolamentazione nel settore bancario e finanziario
Eventuali variazioni della normativa suddetta, o anche delle relative modalità di applicazione,
nonché l'eventualità che l'Emittente non riesca ad assicurare il rispetto delle normative applicabili,
potrebbero influenzare le attività, la situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Bene
Banca, nonché i prodotti e i servizi offerti dalla stessa.
Fattori di rischio comuni relativi alle obbligazioni ordinarie (non subordinate):
Rischio di credito per l'investitore:
Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l'investitore
diviene finanziatore dell'Emittente e titolare di un credito nei suoi confronti per il pagamento
degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. L'investitore è quindi esposto al rischio
che l'Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di
pagamento.
Rischio connesso all'assenza ovvero ai limiti delle garanzie relative alle Obbligazioni:
I titoli potrebbero essere non garantiti da alcuna garanzia. I prestiti però potranno essere assistiti
dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche
appartenenti al Credito Cooperativo, avente sede in Roma, con le modalità ed i limiti previsti
nello statuto del fondo medesimo, depositato presso gli uffici dell’Emittente. I sottoscrittori ed i
portatori delle obbligazioni, nel caso di mancato rimborso del capitale a scadenza, da parte
dell’Emittente, hanno diritto di cedere al Fondo le obbligazioni da essi detenute a fronte del
controvalore dei titoli medesimi. Per esercitare il diritto di cui al comma precedente, il portatore
dovrà dimostrare il possesso ininterrotto del titolo per i tre mesi antecedenti l’evento di default
dell’Emittente. In nessun caso il pagamento da parte del Fondo potrà avvenire per un ammontare
massimo complessivo delle emissioni possedute da ciascun portatore superiore a Euro 103.291,38
Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti, anche per interposta persona, dagli
amministratori, dai sindaci e dall'alta direzione dell'Emittente.
Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza:
Nel caso in cui l'investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il
prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi tra cui:
- Rischio di tasso di mercato: il prezzo di mercato delle obbligazioni è influenzato dall'andamento
dei tassi di interesse. In particolare, la crescita dei tassi di mercato potrebbe comportare una
riduzione del prezzo delle Obbligazioni. Conseguentemente, qualora l'investitore decidesse di
vendere i titoli prima della scadenza il valore di mercato potrebbe risultare inferiore anche in
maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle obbligazioni. Con riferimento alle
Obbligazioni a Tasso Fisso, alle Obbligazioni Step-Up/Step Down, alle Obbligazioni Zero
Coupon ed alle Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, per queste
ultime esclusivamente sulla parte a tasso fisso, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono
generare una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un
apprezzamento. Inoltre l'impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo di tali
Obbligazioni è tanto più accentuato quanto più lunga è la vita residua del titolo. Con riferimento
alle Obbligazioni Zero Coupon, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono generare
riduzioni di prezzo più penalizzanti per l'investitore in quanto il rendimento del titolo è
interamente corrisposto alla scadenza del prestito obbligazionario non prevedendo cedole
intermedie. Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o
massimo ed alle Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, per queste
ultime esclusivamente sulla parte a tasso variabile, il “rischio di tasso” è il rischio rappresentato
da fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati e relative all'andamento del Parametro di
Indicizzazione, che potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in
corso di godimento, rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari, e
conseguentemente, determinare variazioni sui prezzi dei Titoli.
- Rischio di liquidità: L'Emittente non intende richiedere l'ammissione alla quotazione in alcun
mercato regolamentato né su altri sistemi Multilaterali di Negoziazione (MTF), né agirà in qualità
di Internalizzatore Sistematico. La Banca negozierà i titoli in contropartita diretta, tuttavia non è
previsto l'impegno incondizionato al riacquisto delle Obbligazioni.
Quindi l'investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni
prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato.
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- Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni: In relazione alle singole offerte potranno
essere previsti a carico del sottoscrittore costi/commissioni in aggiunta al prezzo di Emissione, il
cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L'importo di tali costi/commissioni incide,
riducendolo, sul rendimento delle obbligazioni calcolato in base al prezzo di emissione. In caso di
rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe
comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta.
- Rischio di deterioramento del merito di credito dell'Emittente: Le obbligazioni oggetto del
presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione
finanziaria, attuale o prospettica, dell'Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito
creditizio dello stesso. Tuttavia si fa presente che la metodologia di pricing delle obbligazioni non
risentirà del merito di credito dell'emittente.
Rischio di scostamento del rendimento dell'obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di
Stato Italiano:
Il rendimento effettivo su base annua delle Obbligazioni (in regime di capitalizzazione composta),
al lordo ed al netto dell’effetto fiscale potrebbe risultare inferiore rispetto al rendimento di un
titolo di Stato di similare durata residua ed analoghe caratteristiche finanziarie.
Rischi relativi ai conflitti d'interesse:
- Coincidenza tra l'Emittente e il collocatore: La coincidenza tra l’Emittente e il soggetto
incaricato del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le
Obbligazioni offerte sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto.
- Coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo: La coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di
Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli
investitori.
- Coincidenza tra l’Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario: L’Emittente potrebbe
trovarsi in una situazione di conflitto di interessi quando lo stesso assumesse la veste di
controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni determinandone il prezzo.
- Collegamento tra Emittente ed Ente Beneficiario o Beneficiario/i in caso di devoluzione di parte
dell’ammontare ricavato: Nel caso in cui parte dell’ammontare ricavato dai Titoli venga devoluto
ad un Ente Beneficiario e sussista un eventuale collegamento tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario
e/o il/i beneficiario/i, si potrebbe determinare una situazione di conflitto d’interessi nei confronti
degli investitori.
Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente e delle Obbligazioni:
Si definisce rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente il rischio relativo alla mancanza
di informazioni sintetiche sulla capacità dell’Emittente di adempiere le proprie obbligazioni,
ovvero alla rischiosità di solvibilità dell’Emittente relativa ai titoli emessi dallo stesso.
Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla
Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi
L'utilizzo dello strumento del “bail-in” da parte dell'Autorità preposta, attribuisce a quest'ultima,
in caso di situazioni di crisi o di dissesto di una banca, il potere di svalutazione, con possibilità di
azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l'applicazione del “bail-in”, gli obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di
veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in
assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente.
Rischio relativo al ritiro della singola Offerta:
Ove l’Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l’Offerta, tutte le domande di adesione saranno
da ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte
dell’Emittente. L’investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie aspettative
di investimento.
Rischio connesso alla variazione del regime fiscale:
I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente.
Non vi è certezza che il regime fiscale applicabile alla data di approvazione del presente Prospetto
di Base rimanga invariato durante la vita delle Obbligazioni e l’investitore potrebbe subire un
danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale.
Fattori di rischio specifici per le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o
massimo e per le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo (per il
periodo in cui prevedono interessi variabili)
Rischio di Indicizzazione:
Il rendimento delle Obbligazioni dipende dall’andamento del Parametro di Riferimento, per cui,
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ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di Riferimento, corrisponde un rendimento
decrescente che può raggiungere anche livelli prossimi allo zero.
Rischio correlato all’eventuale spread negativo sul Parametro di Indicizzazione:
Il rendimento offerto può presentare uno sconto (spread negativo) rispetto al rendimento del
Parametro di Indicizzazione. In tal caso la cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo
del Parametro ed un eventuale ribasso dello stesso ne risulta amplificato per effetto dello spread.
In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo.
Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni:
L’investitore deve tenere presente che le Obbligazioni con eventuale minimo e/o massimo
potrebbero presentare al loro interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente
derivativa.
Rischio correlato alla presenza di un tasso massimo:
Quando nelle relative Condizioni Definitive sia specificato un tasso massimo per una o più cedole
variabili, l’investitore, potrebbe non beneficiare per l’intero eventuale andamento positivo del
Parametro di Indicizzazione.
Rischio di eventi di turbativa o di fatti straordinari riguardanti il Parametro di Indicizzazione:
Nel caso di eventi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del
Parametro di Indicizzazione prescelto per i singoli Prestiti nella giornata prevista per la sua
rilevazione, il valore utilizzato per il calcolo della Cedola per il periodo di riferimento sarà pari
all’ultimo disponibile del Parametro di Indicizzazione.
Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione:
L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente
all’andamento del Parametro di Indicizzazione.
Rischio connesso alla presenza di una percentuale di devoluzione dell’ammontare collocato
ovvero di un’erogazione liberale in favore di enti beneficiari:
Il prestito obbligazionario potrà essere caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un
prestito che non prevede la devoluzione, in quanto l’Emittente devolverà una percentuale
dell’ammontare collocato o effettuerà una erogazione liberale in favore di un Ente Beneficiario, il
cui importo sarà specificato nelle pertinenti Condizioni Definitive.
Fattori di rischio relativi alle Obbligazioni subordinate Tier II
Rischio di credito per l’investitore:
Sottoscrivendo le Obbligazioni, l’investitore diviene finanziatore dell’Emittente e titolare di un
credito nei confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale;
l’investitore è dunque esposto al rischio che l’Emittente divenga insolvente o comunque non sia
in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento.
Tale rischiosità risulta maggiormente accentuata nelle Obbligazioni Subordinate rispetto ad altri
titoli di debito senior emessi dalla Banca – che presentano, tuttavia, le medesime caratteristiche
finanziarie e durata delle Obbligazioni – in quanto, essendo obbligazioni subordinate Tier 2 /
Classe 2 ai sensi e per gli effetti del Regolamento UE n. 575/2013 e della Circolare 285 della
Banca d’Italia, in caso di default dell’Emittente, la liquidità residua di quest’ultimo potrebbe non
essere sufficiente per rimborsare, anche solo parzialmente, il capitale investito nelle Obbligazioni.
Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle Obbligazioni:
L’Emittente non ha previsto né garanzie reali né personali per il rimborso delle Obbligazioni e per
il pagamento degli interessi. Pertanto in relazione al rimborso del capitale ed al pagamento degli
interessi risponde esclusivamente l’Emittente con il proprio patrimonio.
Rischio correlato al grado di subordinazione delle Obbligazioni:
Le Obbligazioni costituiscono passività subordinate Tier II dell’Emittente. Pertanto in caso di
liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, tutte le somme dovute a
titolo di capitale o interessi, saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri
creditori dell’Emittente non ugualmente subordinati.
Rischio di mancato o parziale rimborso del capitale:
In caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, l'investitore
potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. Infatti, il rimborso delle
Obbligazioni Subordinate Tier II avverrà solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri
creditori privilegiati, chirografari o con un grado di subordinazione meno accentuato.
Rischio di non idoneità del confronto delle Obbligazioni Subordinate Tier II con altre tipologie
di titoli:
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Le Obbligazioni presentano una clausola di subordinazione di tipo Tier II e pertanto hanno un
grado di rischiosità maggiore rispetto a titoli non subordinati, quali ad esempio i Titoli di Stato.
Ne deriva che il confronto fra il rendimento offerto dalle Obbligazioni Subordinate Tier II e
quello offerto, ad esempio, da un BTP potrebbe risultare non idoneo.
Rischio relativo alla vendita prima della scadenza:
Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il
prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi, tra cui:
- Rischio di Liquidità: L’investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le
Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. L’Emittente non intende
infatti richiedere l’ammissione alla quotazione in alcun mercato regolamentato né su altri Sistemi
Multilaterali di Negoziazione (MTF), né agirà in qualità di Internalizzatore Sistematico. La Banca
negozierà i titoli in contropartita diretta, tuttavia non è previsto l'impegno incondizionato al
riacquisto delle obbligazioni.. Ciò potrebbe causare all’investitore, che intendesse vendere le
Obbligazioni prima della loro naturale scadenza, l’impossibilità di liquidare il suo investimento e
quindi la necessità di dover detenere il titolo fino a scadenza.
Si segnala che le Obbligazioni di tipo Tier II in virtù delle clausole di subordinazione presentano
un rischio di liquidità più accentuato rispetto alle obbligazioni con le medesime caratteristiche ma
non subordinate, in quanto, inter alia, il riacquisto di tali Obbligazioni Subordinate sul mercato
secondario può essere soggetto a limitazioni e autorizzazioni dell’Autorità Competente ai sensi
della normativa comunitaria e nazionale pro tempore vigente. In assenza della citata
autorizzazione preventiva al riacquisto, l’Emittente si troverebbe nell’impossibilità di riacquistare
liberamente i Titoli a fini di liquidità e quindi l’investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o
impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il
mercato.
- Rischio di tasso di mercato: L’investimento nelle Obbligazioni espone al rischio di variazione
dei tassi di interesse sui mercati finanziari. In generale, l’andamento del prezzo di mercato delle
obbligazioni è influenzato dall’andamento dei tassi di interesse. Conseguentemente, qualora
l’investitore decidesse di vendere i titoli prima della scadenza, il valore di mercato potrebbe
risultare inferiore anche in maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle
obbligazioni.
Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso e Step-Up / Step-Down, le variazioni
dei tassi di interesse sui mercati finanziari si ripercuotono sui prezzi e quindi sui rendimenti delle
Obbligazioni in modo tanto più accentuato quanto più lunga è la loro vita residua.
Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o
massimo (esclusivamente sulla parte a tasso variabile), il rischio di tasso è rappresentato da
eventuali variazioni in aumento dei livelli di tasso di interesse, che riducono il valore di mercato
dei titoli durante il periodo in cui il tasso cedolare è fissato a seguito della rilevazione del
Parametro di Indicizzazione. Fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati e relative
all’andamento del Parametro di Indicizzazione potrebbero determinare temporanei
disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di
riferimento espressi dai mercati finanziari e, conseguentemente, determinare variazioni sui prezzi
dei titoli.
- Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente: Le Obbligazioni oggetto del
presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione
finanziaria, attuale o prospettica, dell’Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito
creditizio dello stesso, tuttavia si fa presente che la metodologia di pricing delle obbligazioni non
risentirà del merito di credito dell'emittente
- Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni: In relazione alle singole offerte potranno
essere previsti a carico del sottoscrittore costi/commissioni in aggiunta al prezzo di Emissione, il
cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L'importo di tali costi/commissioni incide,
riducendolo, sul rendimento delle obbligazioni calcolato in base al prezzo di emissione. In caso di
rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe
comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta.
Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente e delle Obbligazioni:
Si definisce rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente il rischio relativo alla mancanza
di informazioni sintetiche sulla capacità dell’Emittente di adempiere le proprie obbligazioni,
ovvero alla rischiosità di solvibilità dell’Emittente relativa ai titoli emessi dallo stesso.
Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla
Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi
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L'utilizzo dello strumento del “bail-in” da parte dell'Autorità preposta, attribuisce a quest'ultima,
in caso di situazioni di crisi o di dissesto di una banca, il potere di svalutazione, con possibilità di
azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l'applicazione del “bail-in”, gli obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di
veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in
assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente. Tale rischio risulta più elevato
per le obbligazioni subordinate rispetto alle non subordinate.
Rischio connesso alle norme in materia di “aiuti di Stato” e alle misure di sostegno alle banche
in condizioni di crisi:
Il 1° agosto 2013 la Commissione Europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di
aiuti di Stato agli enti creditizi. La concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può
essere condizionata a una “previa condivisione degli oneri”, oltre che da parte degli azionisti,
anche da parte di coloro che detengono titoli di debito subordinato, con ciò comportando il rischio
di perdita del capitale investito ovvero di una compressione dei diritti dei soggetti medesimi, nella
misura in cui ciò sia giuridicamente possibile.
Rischi relativi ai conflitti d’interesse:
- Coincidenza tra l’Emittente e il collocatore: La coincidenza tra l’Emittente e il soggetto
incaricato del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le
Obbligazioni offerte sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto.
- Coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo: La coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di
Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli
investitori.
- Coincidenza tra l’Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario: L’Emittente
potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi quando lo stesso assumesse la veste di
controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni determinandone il prezzo.
Rischio relativo al ritiro della singola Offerta:
Ove l’Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l’Offerta, tutte le domande di adesione saranno
da ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte
dell’Emittente. L’investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie aspettative
di investimento.
Rischio connesso alla variazione del regime fiscale:
I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente.
Non vi è certezza che il regime fiscale applicabile alla data di approvazione del presente Prospetto
di Base rimanga invariato durante la vita delle Obbligazioni e l’investitore potrebbe subire un
danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale.
Fattori di rischio specifici per le Obbligazioni subordinate Tier II a Tasso Variabile con
eventuale minimo e/o massimo
Rischio di Indicizzazione:
Il rendimento delle Obbligazioni dipende dall’andamento del Parametro di Riferimento, per cui,
ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di Riferimento, corrisponde un rendimento
decrescente che può raggiungere anche livelli prossimi allo zero.
Rischio correlato all’eventuale spread negativo sul Parametro di Indicizzazione:
Il rendimento offerto può presentare uno sconto (spread negativo) rispetto al rendimento del
Parametro di Indicizzazione. In tal caso la cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo
del Parametro ed un eventuale ribasso dello stesso ne risulta amplificato per effetto dello spread.
In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo.
Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni:
L’investitore deve tenere presente che le Obbligazioni con eventuale minimo e/o massimo
potrebbero presentare al loro interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente
derivativa.
Rischio correlato alla presenza di un tasso massimo:
Quando nelle relative Condizioni Definitive sia specificato un tasso massimo per una o più cedole
variabili, l’investitore, potrebbe non beneficiare per l’intero eventuale andamento positivo del
Parametro di Indicizzazione.
Rischio di eventi di turbativa o di fatti straordinari riguardanti il Parametro di Indicizzazione:
Nel caso di Obbligazioni a tasso variabile e a tasso misto ed in caso di eventi di turbativa o di
eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Parametro di Indicizzazione prescelto
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per i singoli Prestiti nella giornata prevista per la sua rilevazione, il valore utilizzato per il calcolo
della Cedola per il periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del Parametro di
Indicizzazione.
Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione:
L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente
all’andamento del Parametro di Indicizzazione.
SEZIONE E - OFFERTA
E.2b
Ragioni
dell’offerta e
impiego
dei
proventi
E.3
Descrizioni dei
termini e delle
condizioni
dell’offerta
Le Obbligazioni di cui al presente Prospetto sono emesse nell'ambito dell'ordinaria attività di
raccolta da parte della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna. L'ammontare ricavato
dalle emissioni obbligazionarie è destinato all'esercizio dell'attività creditizia da parte
dell'Emittente.
L’Emittente potrà prevedere che una parte del valore nominale collocato sia devoluto a favore di
Organizzazioni non Lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti
Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale fino
ad un ammontare massimo predefinito. Nelle Condizioni Definitive saranno esplicitate le
modalità di devoluzione e l’ammontare massimo complessivo determinato dall’Emittente per
ciascuna emissione.
L'ammontare ricavato dalle emissioni delle Obbligazioni Subordinate concorrerà, quale elemento
di classe 2, alla costituzione del patrimonio di Vigilanza dell'Emittente nella misura e con le
modalità previste dalle disposizioni di volta in volta applicabili.
Ammontare totale dell’offerta
L'ammontare totale dell’emissione (l’”Ammontare Totale”) e pari a [●].
L'Emittente si riserva la facoltà di aumentare l'Ammontare Totale dell'emissione durante il
periodo di offerta, dandone comunicazione tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB, da
pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it e disponibile in forma cartacea
presso la sede legale in piazza Botero 7, 12041 Bene Vagienna (Cn) e presso le filiali.
Periodo di validità dell’offerta e procedura di sottoscrizione
Le obbligazioni saranno offerte dal [●] al [●].
L’Emittente si riserva la facoltà di procedere alla chiusura anticipata dell’offerta senza preavviso,
anche se non e stato raggiunto l’Ammontare Totale della Singola Offerta, sospendendo
immediatamente, l’accettazione di ulteriori richieste e dandone immediatamente comunicazione
al pubblico ovvero prima della chiusura del Periodo di Offerta, tramite apposito avviso trasmesso
alla CONSOB e pubblicato sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it.
Si potrà procedere alla chiusura anticipata dell’offerta nel caso di:
- mutate esigenze dell’Emittente;
- mutate condizioni di mercato;
- raggiungimento dell’Ammontare Totale di ciascuna Offerta.
L’Emittente si riserva altresì la facoltà di prorogare il Periodo di Offerta, prima della chiusura
della stessa, secondo le medesime forme e modalità previste nel caso di chiusura anticipata
dell’offerta di cui sopra.
Le domande di adesione dovranno essere presentate mediante la consegna dell’apposito Modulo
di Adesione, disponibile presso la sede e le filiali dell’Emittente, debitamente compilato e
sottoscritto dal richiedente.
Condizioni alle quali l’offerta è subordinata
L’adesione alle Obbligazioni potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta e le
Obbligazioni potranno essere offerte senza essere subordinate ad alcuna condizione oppure
rispettando una o più delle seguenti condizioni. Più precisamente l'Offerta delle Obbligazioni
potrà essere riservata in sottoscrizione a tutti gli investitori che rientrano in una delle seguenti
categorie:
· “SOCI BCC”; cioè ai potenziali investitori che risultino iscritti al Libro dell’Emittente ad una
certa data (la “Data di Ammissione”), oppure che risulteranno iscritti entro una certa data (il
“Periodo di Ammissione”), o che risultino titolari di un numero di azioni almeno pari a certo
importo minimo (la “Quota di Ammissione”);
· “PORTATORI DI DENARO FRESCO”; cioè a tutti i potenziali investitori che abbiano
apportato o siano interessati ad apportare nuova liquidità, realizzata anche attraverso lo
smobilizzo di strumenti finanziari non in giacenza presso la Banca Emittente, entro un certo
periodo di tempo prestabilito (il “Periodo di Ammissione”), sempre e comunque nei limiti
30
massimi dell’importo di nuova liquidità apportata.
· “NUOVA CLIENTELA”; cioè a tutti i potenziali investitori che siano diventati o intendano
diventare nuovi clienti della Banca entro un certo periodo di tempo prestabilito (il “Periodo di
Ammissione”), previa apertura di un deposito titoli presso la Banca.
· esclusivamente a determinate categorie di investitori [indicazione dei criteri].
Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato
Non sono previsti criteri di riparto. Saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai
sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell'importo totale massimo
disponibile. Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l'importo totale
massimo disponibile, l'Emittente procederà alla chiusura anticipata dell'offerta e sospenderà
immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste da parte di ciascuno dei Soggetti Incaricati del
Collocamento.
Prezzo di emissione
Le Obbligazioni saranno emesse alla pari, cioè ad un Prezzo pari al 100% del Valore Nominale,
senza aggiunta di commissioni di collocamento o sottoscrizione a carico dei sottoscrittori. Al
prezzo di emissione potrà essere aggiunto l’eventuale rateo di interessi qualora la sottoscrizione
avvenga in data successiva alla data di godimento. Per i soli titoli Zero Coupon, il prezzo di
emissione e pari al [●] del valore nominale e cioè Euro [●] per singola obbligazione.
Importo minimo e massimo
Le sottoscrizioni possono essere accolte per importi minimi corrispondenti al valore nominale di
[●] Euro, con multipli di [●] Euro. Non e previsto un limite massimo alle Obbligazioni che
potranno essere sottoscritte da ciascun investitore.
Acquisto e consegna delle obbligazioni
Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di Godimento saranno regolate alla Data di
Godimento. Il pagamento del controvalore relativo all’importo sottoscritto dall’investitore
avverrà, eventualmente maggiorato del rateo interessi maturato dalla data di godimento del
prestito alla data di regolamento di sottoscrizione, nella data di regolamento, che può coincidere
con la Data di Godimento dell’Obbligazione oppure potrà essere compresa nel Periodo di Offerta.
Le Obbligazioni assegnate nell'ambito dell'offerta saranno messe a disposizione degli aventi
diritto in pari data, in forma dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito
intrattenuti dall’Emittente, ovvero per il tramite di Intermediari aderenti al sistema di gestione
accentrata presso Monte Titoli S.p.A., Via Mantegna n.6, 20154 Milano.
E.4
E.7
Descrizione di
eventuali
interessi
che
sono
significativi
per l’emissione
/
l’offerta
compresi
interessi
confliggenti
Spese stimate
addebitate
all’investitore
dall’emittente
o dall’offerente
I soggetti a vario titolo coinvolti nell'emissione e nel collocamento delle Obbligazioni possono
avere, rispetto all'operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello
dell'investitore.
Le Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa sono soggette ai seguenti conflitti di
interesse:
- Rischio coincidenza dell’Emittente con il Collocatore e con il Responsabile del Collocamento;
- Rischio di conflitto di interessi legato alla negoziazione in conto proprio;
- Rischio di conflitto di interessi in quanto l’Emittente svolge il ruolo di Agente per il Calcolo;
[Eventuali ulteriori interessi, compresi quelli in conflitto, relativi alle singole emissioni sono a
[●].
Il prezzo di emissione non include commissioni di collocamento o di sottoscrizione.
[Sono a carico dell’investitore spese e imposte in aggiunta al prezzo di emissione pari a [●]% del
Valore Nominale dell’obbligazione]
[Non sono previste spese e imposte in aggiunta al prezzo di emissione]
[Inoltre sono previste spese connesse all’incasso delle cedole pari a [●]]
Inoltre potranno essere previste spese connesse alla tenuta di un conto corrente e di un deposito
titoli.
31
SEZIONE 4 – FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
In riferimento ai fattori di rischio relativi all’Emittente, si rinvia alla SEZIONE 5 – DOCUMENTO DI
REGISTRAZIONE del presente Prospetto di Base.
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI
In riferimento ai singoli strumenti finanziari offerti, si rinvia alla SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA del
presente Prospetto di Base.
In particolare si invitano i sottoscrittori a leggere attentamente la citata sezione al fine di comprendere i
fattori di rischio generali e specifici collegati all’acquisto delle Obbligazioni.
32
SEZIONE 5 – DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
1. PERSONE RESPONSABILI
In riferimento alle persone responsabili del documento di registrazione, si rinvia alla SEZIONE 1DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA' del presente Prospetto di Base.
2. REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell'Emittente per il periodo cui si riferiscono le informazioni
finanziarie relative agli esercizi passati
L’Assemblea dei Soci di Bene Banca, svoltasi in data 14 maggio 2011 ha conferito l’incarico di revisione
legale dei conti alla società Deloitte & Touche S.p.A., fino all'approvazione del bilancio al 31/12/2019.
Premesso che, a seguito della procedura di Amministrazione Straordinaria, avviata a maggio 2013 e
conclusasi a maggio 2014 con ritorno alla ordinaria amministrazione, la Banca ha redatto due bilanci relativi
ai seguenti esercizi:
- 1° gennaio 2013 - 31 maggio 2014 (17 mesi) a cura del Commissario Straordinario;
- 1° giugno 2014 - 31 dicembre 2014 (7 mesi) a cura dei nuovi organi di amministrazione ordinaria che
hanno ricevuto in consegna la Banca dal Commissario Straordinario in data 31 maggio 2014.
Il bilancio, al 31 dicembre 2014 è stato sottoposto, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010
n. 39, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che, nella relazione sulla situazione
contabile, ha espresso in data 13 aprile 2015 un giudizio senza rilievi.
Il bilancio, al 31 maggio 2014 è stato sottoposto, a titolo volontario, a revisione contabile da parte di detta
società di revisione che, nella relazione sulla Situazione Contabile, ha espresso in data 26 settembre 2014 un
giudizio senza rilievi ma ha ritenuto opportuno segnalare, a titolo di richiami di informativa, quanto segue:
•
La Banca è stata posta in Amministrazione Straordinaria a seguito dell'emanazione del Decreto del
Ministero dell'Economia e delle Finanze del 26 aprile 2013. L'assemblea dei soci del 18 maggio
2014, previa autorizzazione della Banca d'Italia, ha deliberato la ricostituzione degli organi
dell'amministrazione ordinaria, i quali hanno ricevuto in consegna la Banca dal Commissario
Straordinario in data 31 maggio 2014.
•
Nella relazione sulla gestione, il Commissario Straordinario ha illustrato le azioni poste in essere per
rimuovere le inadempienze e le irregolarità che avevano comportato lo scioglimento degli organi con
funzione di amministrazione e controllo della Banca, nonché per il raggiungimento di un equilibrio
della situazione economico-patrimoniale che consenta la prosecuzione e lo sviluppo dell'attività
bancaria.
•
Nella parte A.1 della nota integrativa, Sezione 2 – principi generali di redazione, il Commissario
Straordinario ha descritto gli elementi sulla base dei quali ha redatto il bilancio di chiusura
dell'Amministrazione Straordinaria adottando il presupposto della continuità aziendale.
2.2 Informazioni circa dimissioni, revoche dall'incarico o mancato rinnovo dell'incarico alla
società di revisione
Non si sono verificate dimissioni, revoche, mancati rinnovi dell'incarico alla Società di revisione nel corso
degli esercizi passati.
33
FATTORI DI RISCHIO
3. FATTORI DI RISCHIO
I potenziali investitori dovrebbero leggere l’intero Prospetto di Base al fine di comprendere i rischi connessi
all’investimento negli strumenti finanziari.
In particolare, i seguenti fattori di rischio potrebbero influire sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle
obbligazioni relative agli strumenti finanziari: il rischio di credito, il rischio operativo ed il rischio di
mercato.
Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non e possibile determinare
un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un obbligazione plain vanilla di
riferimento dell’Emittente ed il tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a consentire un
ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente
Rischi connessi alla storia pregressa dell'Emittente
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi da parte
di Banca d'Italia nel periodo 28/11/2012 – 15/02/2013. All'esito delle citate attività ispettive, il Ministero
dell'Economia e delle Finanze con decreto del 26 aprile 2013, emanato su proposta della Banca d'Italia, ha
disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca e la
sottoposizione della stessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 c.1 a) ossia
per :”gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative,
amministrative o statutarie che regolano l'attività della banca”.
Il periodo di Amministrazione Straordinaria si è concluso il 31/05/2014. Le attività poste in atto durante il
periodo di Amministrazione Straordinaria al fine di rafforzare gli indici patrimoniali, unitamente agli
impatti economici e patrimoniali della valutazione del portafoglio di proprietà nonché all'attività di
ottimizzazione del credito hanno determinato un rafforzamento patrimoniale dell'Emittente. In particolare
durante il periodo citato la banca ha mantenuto pressoché stabile il volume della raccolta diretta pur
conservando una dotazione di liquidità importante. L'attività del Commissario Straordinario è stata orientata
alla riduzione dei costi ed alla corretta gestione delle valutazioni sul credito anomalo. Tale attività ha
portato ad una chiusura dell'esercizio commissariale in perdita pur mantenendo una dotazione patrimoniale
oltre gli indicatori minimi di vigilanza. In data 18 maggio 2014, l'Assemblea Ordinaria dei soci, convocata
successivamente all'autorizzazione ottenuta da Banca d'Italia, ha provveduto, tra l'altro, alla ricostituzione
degli Organi ordinari. Di conseguenza, lo scorso 31 maggio 2014, con decorrenza dal 1° giugno 2014 la
Banca è stata restituita all'Amministrazione Ordinaria; per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo
4.1.5.
Rischio connesso alla perdita di esercizio
Le iniziative intraprese dagli Organi della procedura hanno portato ad una situazione dei conti della Banca
che al 31 maggio 2014 ha evidenziato un risultato di gestione complessivamente negativo.
L'attività della Banca ha risentito della crisi in atto, registrando un deterioramento della qualità complessiva
del portafoglio crediti nonché un sensibile incremento dei crediti deteriorati riconducibili a talune "grandi"
esposizioni. Tale circostanza si è tradotta in un peggioramento significativo dei risultati economici,
registrando, relativamente al periodo dal 1° gennaio 2013 al 31 maggio 2014 (17 mesi), una perdita netta
pari a 7.825.659 Euro.
Detto risultato negativo è stato influenzato in particolare, dalle seguenti voci: - rettifiche di valore nette per
deterioramento di crediti verso clientela per 18.227.712 Euro, con un indice di copertura complessivo sugli
impieghi verso la clientela che si attesta al 6,74%.
Rischi connessi con la crisi economico-finanziaria generale
La capacità reddituale e stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla
dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle
economie del paese in cui la banca opera (inclusa la sua affidabilità creditizia), nonché dell’Area Euro nel
suo complesso. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la
fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di
cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito
34
FATTORI DI RISCHIO
sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi
delle abitazioni.
In tale ambito potrebbe essere utile richiamare, tra i fattori che assumono rilevanza significativa, la
possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall’Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si
pervenga a uno scioglimento dell’Unione Monetaria medesima, con conseguenze in entrambi i casi non
prevedibili.
Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a
subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un
potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale.
Rischio di credito
La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività
creditizia.
L'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni potrebbero, pertanto,
avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Livelli di
inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione delle garanzie,
aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato. Più in generale, alcune
controparti che operano con l’Emittente potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti
dell’Emittente stesso a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre
ragioni oppure il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un
inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o
inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente
l’Emittente. Un ulteriore rischio si sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell’Emittente nei
confronti di terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi
inclusi gli stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o
influenzare negativamente la capacita dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso
tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità.
Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell’Emittente potrebbe pertanto avere
un impatto negativo sui risultati dell’Emittente stesso.
Mentre in molti casi l’Emittente può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà
finanziarie, potrebbero sorgere delle contestazioni in merito all’ammontare della garanzia che l’Emittente
ha diritto di ricevere e al valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e
contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione delle garanzie, aumentano significativamente in
periodi di tensioni e illiquidità di mercato.
I principali indicatori che descrivono la situazione patrimoniale della Banca e la sua solvibilità, alla data del
31/12/2014, sono riassunti nelle tabelle riportate al paragrafo 3.1 del presente Documento di Registrazione.
Alla data del 31/12/2014 l'Emittente detiene titoli governativi italiani per un importo espresso in migliaia di
Euro pari a 202.430.
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito dell'Emittente
Il perdurare della crisi economico/finanziaria generale che sta interessando l'economia nazionale e locale,
può comportare un aumento dell'incapacità della clientela di onorare gli impegni assunti, con effetti negativi
sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.
Riguardo allo stato della qualità degli impieghi si precisa che il rapporto fra sofferenze lorde ed impieghi
lordi al 31/12/2014 è pari al 10,72% , mentre il rapporto fra le partite anomale lorde e gli impieghi lordi,
alla stessa data, è pari al 16,59%; nella tabella sottostante vengono esposti i principali indicatori di
rischiosità creditizia per l'Emittente postia confronto con i corrispondenti dati espressi dal sistema bancario
per classe dimensionale di appartenenza della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c.
(Banche minori):
35
FATTORI DI RISCHIO
Principali indicatori di rischiosità creditizia
Dati Bene
Banca al
31/12/2014*
Dati medi di Dati Bene
sistema
Banca
31/12/2014 31/05/2014*
Dati medi
di sistema
30/06/2014
Sofferenze lorde / impieghi lordi
(clientela)
10,72
8,6
9,49
8,1
Partite anomale lorde / impieghi lordi
(clientela)
16,59
16,80
14,76
16,3
Rapporto di copertura delle partite
anomale
47,86
36,50
43,51
33,6
Rapporto di copertura delle
sofferenze
60,34
52,10
50,22
50,4
Rischio di mercato
E' il rischio derivante dalla perdita di valore degli strumenti finanziari di proprietà dell'Emittente (per
esempio per l'effetto dei movimenti dei tassi di interesse e delle valute), che potrebbe produrre un
deterioramento della sua solidità patrimoniale. L'Emittente è quindi esposto a potenziali cambiamenti del
valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati Sovrani dovuti a fluttuazioni dei tassi di
interesse, dei tassi di cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime
oppure degli spread di credito e/o altri rischi. Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti
nel generale andamento dell’economia, dalla propensione all’investimento degli investitori, da politiche
monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da
interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale oppure da conflitti
bellici o atti terroristici.
Rischio operativo
Il rischio in esame è rappresentato dall’eventualità di subire perdite in conseguenza di inadeguatezze,
anomalie o malfunzionamenti di procedure o sistemi interni, carenze nei processi e nei comportamenti delle
risorse umane. Il rischio operativo è generato anche da eventi esterni, quali ad esempio catastrofi naturali,
attacchi terroristici, epidemie, frodi.
Rischio legale
Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui
l'Emittente è convenuta in ragione dell’esercizio della propria attività bancaria. Le più consuete
controversie giudiziali sono relative a revocatorie fallimentari ovvero azioni di nullità, annullamento o
risarcimento danni, conseguenti ad operazioni d'investimento in strumenti finanziari emessi da soggetti
successivamente incorsi in "default ". I volumi stimati delle potenziali vertenze future non sono in grado di
compromettere la solvibilità della banca ma in via prudenziale è stato costituito un fondo controversie legali
e revocatorie fallimentari composto da accantonamenti stabiliti in misura pari ad Euro 199.000.
Rischio di liquidità dell'Emittente
Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento
quando essi giungano a scadenza. La liquidità dell'Emittente potrebbe essere danneggiata dall'incapacità di
accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito e dell'incapacità di vendere
determinate attività o riscattare i propri investimenti, da imprevisti flussi di cassa in uscita o dall'obbligo di
prestare maggiori garanzie.
Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell'Emittente, come
una generale turbativa di mercato o un problema operativo che colpisca l'Emittente o terze parti, o anche
dalla percezione tra i partecipanti al mercato che l'Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo
un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può
aumentare i costi di finanziamento dell'Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali
fonti di liquidità.
36
FATTORI DI RISCHIO
Tradizionalmente l'Emittente detiene una buona disponibilità di risorse liquide, in virtù sia della
composizione dei propri assets (composti in prevalenza da strumenti finanziari di alta qualità ed “eligibili”
per operazioni di finanziamento con l'Eurosistema) sia dell'adozione di politiche di funding volte a
privilegiare la Raccolta Diretta di tipo Retail. Per ulteriori informazioni si rimanda alla tabella X –
INDICATORI DI LIQUIDITA' del paragrafo 3.1 del presente Documento di Registrazione.
Rischio correlato all'assenza di rating dell'Emittente
Il rating attribuito all'Emittente costituisce una valutazione della capacità dell'Emittente di assolvere gli
impegni finanziari relativi agli strumenti finanzari emessi. Alla data di pubblicazione del presente
documento, all'emittente non è stato attribuito alcun livello di rating: pertanto l'investitore rischia di avere
minori informazioni sul grado di solvibilità dell'Emittente stesso.
Rischio di esposizione al debito sovrano
L'emittente risulta esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari rappresentati da
titoli emessi dallo stato Italiano; situazioni di volatilità e tensione su tale mercato possono esporre
l'Emittente a perdite di valore dell'attivo patrimoniale, con impatti negativi sulla propria situazione
economica, patrimoniale e finanziaria. L'esposizione al 31/12/2014 sul debito sovrano era rappresentata
esclusivamente da titoli emessi dallo Stato Italiano, con un'incidenza del 69,25% sul totale delle attività
finanziarie in portafoglio. Per ulteriori informazioni si rimanda alla tabella 7 Operazioni di Finanziamento
con la BCE e 7a Operazioni di finanziamento con Iccrea Banca S.p.A. del paragrafo 3.1 del presente
Documento di Registrazione.
Rischio connesso all'evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario
L'emittente è soggetto ad un'articolata e stringente regolamentazione, nonché all'attività di vigilanza,
esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca Centrale Europea, Banca d'Italia, CONSOB). Sia
la regolamentazione applicabile, sia l'attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui
aggiornamenti ed evoluzioni della prassi.
Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito
finanziario e bancario, l'emittente è soggetto a specifiche normative, in tema, tra l'altro, di antiriciclaggio,
usura, tutela del cliente (consumatore).
La fase più forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all'adozione di discipline più rigorose da parte
delle autorità internazionali. A partire dal 1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata
modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un
significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria
e dell'introduzione di policy e di regole quantitative per l'attenuazione del rischio di liquidità negli istituti
bancari.
In particolare, per quanto concerne l'innalzamento dei requisiti minimi patrimoniali, gli accordi di Basilea
III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime,
ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno
al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital Ratio pari almeno all'8,5% e un Total Capital
ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il
c.d. "capital conservation buffer" ovvero un "cuscinetto" di ulteriore capitalizzazione obbligatoria).
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l'altro, l'introduzione di un
indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o "LCR"), avente come obbiettivo la costituzione e il
mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale
di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Finding Ratio, o
"NSFR") con orizzonte temporale superiore all'anno, introdotto per garantire che attività e passività
presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
- per l'indicatore LCR è pervisto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, con un minimo in
progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo il regolamento UE n.
37
FATTORI DI RISCHIO
575/2015 ("CRR").
- per l'indicatore NSFR, sebbene la proposta del Comitato di Basilea prevedesse una soglia minima del
100% da rispettare a partire dal 1 gennaio 2018, il CRR per il momento non contempla un limite
regolamentare sulla liquidità strutturale.
Nonostante l'evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi
requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell'Emittente potrebbero essere significativi.
Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio,
pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, in ordine alla istituzione di un
quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva
Bank Recovery and Resolution Directice o "BRRD", o "Direttiva"), che s'inserisce nel contesto della
definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi
bancarie.
Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l'introduzione di strumenti e poteri che le Autorità
nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le "Autorità") possono adottare per la risoluzione di
una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali
dell'ente, riducendo al minimo l'impatto del dissesto sull'economia e sul sistema finanziario nonché i costi
per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le
sostengano dopo gli azionisti, puché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe se la
banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base alla direttiva, si
registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. "bail-out") a un
sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai
detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la
quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100,000,00 (c.d. "bail-in"). Pertanto, con l'applicazione
dello strumento "bail-in", i sottoscrittori potranno subire la svalutazione, con la possibilità di azzeramento
del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una
formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l'utilizzo del Fondo di risoluzione unico
di cui al Regolamento (UE) n. 806/2015 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante
contributi versati dalle banche a livello nazionale.
La Direttiva è entrata in vigore il 1 gennaio 2015 fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento
del "bail-in" per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine della
decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione ancorchè emessi prima di suddetti termini. Si segnala inoltre che è
tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della direttiva. Al riguardo si rinvia al
"Rischio connesso all'utilizzo del "bail-in" e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva
europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi" inserito nel paragrafo 2.1 delle Note
Informative dei Prospetti di Base dell'Emittente.
Sebbene l'emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato
rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o
applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi
rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.
38
3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE
Si riportano di seguito alcuni dati ed indicatori patrimoniali, economici e finanziari relativi a Bene Banca
tratti dai bilanci al 31 maggio 2014 e al 31 dicembre 2014.
Il bilancio d'esercizio al 31/12 /2014 è stato approvato dall'Assemblea dei soci della Bene Banca in data 10
maggio 2015.
I prospetti completi attinenti la situazione patrimoniale ed economica sono pubblicati sul sito internet
dell'Emittente www.benebanca.it.
Si ricorda che, soprattutto in ragione della diversa durata degli esercizi, gli stessi hanno una comparabilità
limitata e non del tutto significativa.
I futuri Bilanci torneranno a rappresentare gli esercizi nell'ordinaria durata di 12 mesi.
•
Principali dati di Stato Patrimoniale
Principali dati patrimoniali
31/12/2014
31/05/2014
Raccolta diretta
644.060
689.699
Raccolta indiretta
302.080
266.943
Attività finanziarie
292.752
265.868
Impieghi lordi
547.091
565.952
Totale attivo
943.185
949.308
Patrimonio netto
62.623
64.086
Capitale sociale
24.825
24.986
Importi in migliaia di euro
La raccolta diretta ha registrato una marcata riduzione dei volumi sulla forma tecnica delle obbligazioni,
dovuta alla scadenza di alcuni prestiti obbligazionari che non sono più stati sostituiti con nuove emissioni.
L’interesse della clientela si è spostato su altre forme tecniche, in particolare sul risparmio gestito.
La raccolta indiretta ha registrato nel periodo una variazione positiva in valore assoluto di euro 35,137 mln,
(+13,16%) attestandosi a euro 302,080 mln, in forte aumento rispetto al 31/05/2014 quando si attestava a
euro 266,943 mln.
L’incremento è ascrivibile quasi interamente al comparto del risparmio gestito (+33,531 mln pari a
+34,04%), la cui incidenza sul totale della raccolta indiretta è passata dal 36,90% del 31/05/2014 al 43,71%
di fine anno; gli ultimi dati a nostra disposizione (giugno 2014) per il sistema delle BCC-CR vedono tale
indicatore attestarsi mediamente al 9,9%.
Rapporto impieghi lordi / raccolta diretta
Importi in migliaia di euro
31/12/2014
31/05/2014
Impieghi lordi*
547.091
565.952
Raccolta diretta
644.060
689.699
Rapporto impieghi lordi / raccolta
84,94%
82,06%
diretta
*Composti da 456.321 migliaia di crediti in bonis al 31/12/2014 (482.428 migliaia di euro al 31/05/2014) e da 90.770
migliaia di euro di crediti deteriorati (sofferenze, incagli, ristrutturati) al 31/12/2014 (83.524 migliaia di euro al
31/05/2014)
•
Principali dati di Conto Economico
Qui di seguito vengono elencati i principali dati di conto economico, al riguardo si segnala che i dati posti a
raffronto presentano le informazioni dal 01/01/2013 al 31/05/2014 che rappresenta un esercizio di 17 mesi non
confrontabile con il successivo che va dal 01/07/2014 al 31/12/2014 di 7 mesi.
39
01/06/2014 –
31/12/2014*
01/01/2013 –
31/05/2014*
Margine d'interesse
8.358
20.263
Margine di intermediazione
18.590
32.731
Risultato netto della gestione finanziaria
9.929
13.666
Costi operativi
9.233
23.415
Importi in migliaia di euro
Utile / Perdita netta
305
(7.826)
*In ragione del periodo di commissariamento gli esercizi hanno durata differente quindi il confronto non potrà essere
significativo
•
Patrimonio e coefficienti di vigilanza
Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali
31/12/2014
31/05/2014
Ratios minimi
Totale fondi
propri/Attività di rischio
ponderate (Total Capital
Ratio)
11,33%
11,16%
10,50%
Capitale Primario di
classe 1/Attività di rischio
ponderate (CET1 Capital
Ratio)
9,79%
9,34%
7%
Capitale di classe 1/
Attività di rischio
ponderate (Tier 1 Capital
Ratio
9,79%
9,345
8,50%
Totale Fondi Propri
64.134.343
66.834.178
Totale Capitael primario di
classe 1 (Common Equity
Tier 1 - CET1)
55.382.067
55.926.811
Totale Capitale di classe 2
(Tier 2 - T2)
8.752.276
10.907.367
41.863
44.342
3.402
3.566
45.265
47.908
523.294
554.276
Requisiti prudenziali di
vigilanza (importi in
migliaia di euro)
Rischi di credito
Rischi di mercato
Rischio operativo
Altri requisiti prudenziali
Totale requisito
patrimoniale complessivo
Attività di rischio relative
ai rischi di credito e di
controparte (importi in
migliaia di euro)
Attività di rischio
ponderate (RWA)
40
Importo attività ponderate
per il rischio (RWA)/totale
attivo
55,48%
58,39%
I fondi propri, le attività ponderate per il rischio e i coefficienti di solvibilità al 31/12/2014 sono stati
determinati in base alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta
nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive c.d. CRD IV) e nel Regolamento UE 575/2013
(Capital Requirements Regulation c.d. CRR) del 26 giugno 2013, che traspongono nell’Unione europea gli
standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3) e sulla base
delle Circolari della Banca d’Italia n. 285 e 286 (emanate nel corso del 2013) e dell’aggiornamento della
Circolare 154.
Nel rispetto dei termini concessi dalla normativa vigente, la Banca ha esercitato la facoltà - prevista dalla
Circolare 285/2013, Parte Seconda, Sezione II, Capitolo 14, paragrafo 2, ultimo capoverso - di continuare a
non includere in alcun elemento dei fondi propri profitti o perdite non realizzati maturati dalla data del 1°
gennaio 2010 relativi alle esposizioni verso le Amministrazioni Centrali dei Paesi UE classificate nella
categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita” dello IAS 39.
Si precisa che, ai fini del calcolo delle attività ponderate per il rischio, Bene Banca utilizza le seguenti
metodologie:
- rischio di credito: la misurazione di tale rischio avviene attraverso il metodo standard per la determinazione
del relativo requisito patrimoniale individuale;
- rischio di mercato: viene utilizzata la metodologia standard;
- rischio operativo: la misurazione del rischio operativo utilizza il metodo base (BIA).
•
Qualità del credito
Principali indicatori di rischiosità creditizia della Banca
31/12/2014
31/05/2014
Sofferenze lorde / impieghi lordi (clientela)
10,72%
9,49%
Sofferenze nette / impieghi netti (clientela)
4,64%
5,07%
Partite anomale lorde / impieghi lordi (clientela)
16,59%
14,76%
Partite anomale nette / impieghi netti (clientela)
9,44%
8,94%
Rapporto di copertura delle partite anomale
47,86%
43,51%
Rapporto di copertura delle sofferenze
60,34%
50,22%
Rapporto sofferenze nette / patrimonio netto
37,15%
41,73%
Principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto dati Banca e dati di sistema per la classe di appartenenza
dell'Emittente: Banche piccole)
Dati Bene Dati medi Dati Bene Dati medi
Banca
di sistema
Banca
di sistema
31/12/2014 31/12/2014 31/05/2014 30/06/2014
Sofferenze lorde / impieghi lordi
(clientela)
10,72
8,6
9,49
8,1
Partite anomale lorde / impieghi lordi
(clientela)
16,59
16,8
14,76
16,3
Rapporto di copertura delle partite
anomale
47,86
36,5
43,51
33,6
Rapporto di copertura delle
sofferenze
60,34
52,10
50,22
50,4
41
01/06/201431/12/2014*
01/01/201331/05/2014*
2,77%
2,44%
Costo del rischio (rettifiche su
crediti/crediti netti verso la clientela)
* Considerando i periodi di analisi differenti, il costo del rischio riportato esprime l'importo delle rettifiche di valore del
periodo, annualizzate, rapportate al totale crediti verso clienti alla fine dei rispettivi periodi.
Composizione dei crediti deteriorati lordi
Esposizione lorda - dati in migliaia
di euro
31/12/2014
31/05/2014
Sofferenze
58.669
53.721
Incagli
22.569
22.663
228
225
Esposizioni scadute deteriorate
9.304
6.915
Totale Crediti deteriorati
90.770
83.524
Crediti in bonis
456.321
482.428
Totale impieghi lordi
547.091
565.952
31/12/2014
31/05/2014
Sofferenze
23.266
26.740
Incagli
14.742
13.492
215
214
Esposizioni scadute deteriorate
9.102
6.740
Totale Crediti deteriorati
47.325
47.186
Crediti in bonis
454.172
480.649
Totale impieghi netti
501.497
527.835
Esposizioni ristrutturate
Composizione dei crediti deteriorati netti
Esposizione netta - dati in migliaia
di euro
Esposizioni ristrutturate
Alla data del Prospetto l’ammontare dei crediti deteriorati al 31 dicembre 2014, derivante dall’applicazione
della nuova definizione EBA di esposizione forbearance, non risulta ancora disponibile per l’Emittente, in
quanto in corso di esame e valutazione la stima del conseguente impatto.
La Banca ha valutato la necessità di rivolgersi a partners specializzati nell'attività di gestione e recupero
stragiudiziale e giudiziale di crediti problematici, che dispongano di professionalità, competenza, tecnologia,
strumenti e risorse adeguati allo svolgimento della gestione del recupero dei crediti deteriorati, in particolare
quelli prevalentemente ipotecari. Ad inizio 2015 la Banca ha affidato in gestione ad una società specializzata
un portafoglio costituito da crediti prevalentemente ipotecari contabilizzati a sofferenza, nella convinzione
che tale attività possa costituire in futuro un’importante fonte di redditività. Per altro la copertura delle partite
deteriorate della Banca si pone su livelli superiori alla media del sistema del Credito Cooperativo ed è
intenzione mantenere tale atteggiamento prudenziale anche per il futuro. Nel corso del 2014 la qualità del
credito ha purtroppo continuato a subire gli effetti della perdurante crisi economica; i riflessi a conto
economico sono stati pesanti, ma sono stati mitigati finora dagli utili ottenuti dalla gestione del portafoglio di
42
Titoli di Stato. Solo la tanto agognata ripresa economica consentirà un allentamento della pressione sul conto
economico delle rettifiche di valore sui crediti e permetterà di guardare al futuro con maggiore serenità.
•
Rischio di concentrazione grandi rischi
La tabella che segue è redatta secondo la disciplina delle grandi esposizioni, prevista dalla circolare 285 di
Banca d'Italia.
La normativa definisce quale “grande esposizione” l'ammontare delle attività di rischio per cassa e delle
operazioni fuori bilancio, riferite ad un singolo cliente o a gruppi di clienti connessi, pari o superiori al 10%
del capitale ammissibile.
31/12/2014
31/05/2014
Grandi rischi – ammontare
(valore di bilancio)
382,876
327,462
Grandi rischi – ammontare
(valore di bilancio)
175,713
126,388
10
5
Indice grandi rischi nominali /
impieghi netti
76,34%
62,04%
Indice grandi rischi ponderati /
impieghi netti
35,04%
23,94%
Grandi rischi – numero
Si riporta di seguito l'esposizione di Bene Banca in una logica di ripartizione del totale dei crediti verso
clientela in macro gruppi di attività economica
Branca di attività economica
Consumatori
Servizi del commercio
Prodotti alimentari
Edilizia e opere pubbliche
Prodotti agricoltura/silvic/pesca
Altri servizi destinati alla vendita
•
31/12/2014
31/05/2014
31,61%
9,87%
3,58%
12,30%
11,00%
13,56%
32,70%
9,10%
3,91%
12,09%
11,58%
13,23%
Rischio di mercato
Value a risk
31/12/2014
31/05/2014
Trading Book (HFT)
-
-
% su v.m portafoglio HFT
-
-
1.561.120
1.542.321
0,53%
0,59%
Banking Book (AFS)
% su v.m portafoglio AFS 0,23
43
La banca monitora giornalmente l'andamento del VAR (Value at Risk), come misura del rischio di mercato
del proprio portafoglio titoli di proprietà. Al 31 dicembre 2014 il VAR, calcolato con una probabilità del 99%
su un orizzonte temporale di 10 giorni, ammontava per il banking book (AFS) a 1,5 mln di euro; pressoché
stabile rispetto al 31 maggio 2014.
In considerazione dell'esiguo valore del VAR al 31/12/2014 sul portafoglio bancario non si ravvisano profili
di rischiosità. Si evidenzia, inoltre, che la banca, in ordine all’esposizione del portafoglio ai rischi di mercato
non fornisce ulteriori indicazioni quantitative in termini di disaggregazioni del rischio nelle sue componenti,
quali rischio di tasso e rischio di cambio, per l’inesistenza del portafoglio di negoziazione. Inoltre l’emittente
assume “posizioni nette in cambi” limitatamente ad operazioni in ETF di importi attualmente trascurabili, in
discesa rispetto alle valutazioni al 31 dicembre 2014 e, pertanto, si ravvisano profili di contenuta rischiosità
connessi all’operatività in cambi.
•
Rischio di liquidità
Indicatori di liquidità
31/12/14
31/05/2014
Loan to Deposit Ratio
77,86%
76,53%
Liquidity Coverage Ratio
>100%
>100%
Net Stable Funding Ratio
>100%
>100%
Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi vs clientela e l’ammontare
totale della raccolta diretta.
Il liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacita della Banca di far fronte alle esigenze di liquidita, in
condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le attività prontamente
monetizzabili disponibili (c.d. APM, la cassa ed i titoli prontamente liquidabili detenuti dalla banca) e lo
sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30 giorni. Per il calcolo sono determinanti le regole
applicate alle stime di uscita e entrata. Nel corso del 2014 tali regole sono state modificate a cura della Banca
d'Italia. Il dato al 31/12/14 e stato pertanto determinato secondo le nuove regole di segnalazione a Banca
d'Italia. Il dato al 31/05/2014 e stato quindi stimato secondo le nuove regole.
L'incremento al 31/12/14 e collegato al maggiore ammontare di attività prontamente monetizzabili. Per
l'indicatore LCR e previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, con un minimo in
progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013
("CRR"), pertanto dalla tabella su esposta, risulta evidente che il rapporto e superiore al requisito minimo
richiesto da Banca d’Italia.
Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) e determinato rapportando l’ammontare complessivo delle Fonti stabili
di raccolta (patrimonio della banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota stabile dei depositi) al
valore degli Impieghi di medio/lungo periodo. L’indicatore, di tipo strutturale, si riferisce ad un orizzonte
temporale di un anno ed e stato elaborato per garantire che, in modo permanente, le attività e le passività
delle banche presentino una composizione per scadenze sostenibile. Per l'indicatore NSFR, sebbene la
proposta del Comitato di Basilea prevedesse una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio
2018, il CRR per il momento non contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale, pertanto dalla
tabella su esposta, risulta evidente che il rapporto e superiore al requisito minimo richiesto da Banca d'Italia,
confermando l’equilibrio finanziario a medio/lungo termine della Banca In considerazione dei dati sopra
indicati, l’Emittente presenta un solido profilo di liquidità.
44
Posizione interbancaria netta
dati in migliaia di
euro
31/12/2014
31/05/2014
Variazione
assoluta
Variazione %
Crediti Vs. Banche
102.947
109.162
(6.215)
-5,69
Debiti Vs. Banche
(213.197)
(176.936)
(36.261)
20,49
Totale posizione
interbancaria netta
(110.250)
(67.774)
(42.476)
62,67
Esposizione dell'emittente ai titoli di debito governativi
Importi in milioni di euro
31/12/2014
31/05/2014
Paese Emittente
Italia
Italia
Rating Standard & Poor's
BBB -
BBB -
Valore nominale
171.076
189.500
Valore Bilancio
202.430
201.134
Fair Value
202.430
201.134
Tot. Attività Finanziarie
292.323
265.480
Classe di appartenenza
AFS
AFS
69,25%
75,76%
-
-
Incidenza su attività
finanziarie (valori di bilancio)
Di cui strutturati (valori di
bilancio)
Operazioni di Finanziamento con la Banca Centrale Europea al 31/05/2015
Data decorrenza
Importo
Data scadenza
Tipo di asta
26/03/2015
25.000.000,00
25/06/2015
Trimestrale (LTR)
30/04/2015
35.000.000,00
30/07/2015
Trimestrale (LTR)
28/05/2015
35.000.000,00
27/08/2015
Trimestrale (LTR)
24/09/2014
32.000.000,00
26/09/2018
Asta straordinaria (TLTRO)
Operazioni di Finanziamento con Iccrea Banca S.p.A al 31/05/2015
Data decorrenza
Importo
Data scadenza
03/12/2014
20.000.000
01/10/2015
03/12/2014
20.000.000
27/11/2015
03/12/2014
20.000.000
17/12/2015
Come si evince dalla tabella sottostante, l'Emittente mantiene un'ulteriore disponibilità di attività stanziabili
da utilizzare a garanzia di finanziamenti collateralizzati, al fine di poter detenere una riserva di liquidità in
caso di situazioni di tensione:
Attività “non vincolate”
disponibili, utilizzabili come
garanzia di finanziamenti
collateralizzati
31/12/2014
31/05/2014
50.651.000
56.141.000
45
4. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE
4.1
Storia ed evoluzione dell'emittente
1411/
1897
1898
1901
1902
1920
1925
1934
1937
1969
inizio '70
1974
1976
1982
1983
1984
1990
1992
1993
1994
1995
Presso la casa del Dottor Donato Gazzera (che diverrà poi la prima Sede della Cassa) viene
costituita la Cassa Rurale di Prestiti di Bene Vagienna
Si tiene la prima assemblea della Cassa con l'intervento dei 130 Soci
La compagine sociale annovera 500 Soci
Stante la crescente fiducia riposta dai Soci nella Cassa ed anticipando di almeno un decennio
un fenomeno che avrà riscontro anche presso le altre Casse, la Cassa di Bene Vagienna si trova
nella condizione di avere depositi in esubero. Tale situazione porta ad una diminuzione dei tassi
praticati
(sulla
raccolta)
ed
all'aumento
del
massimale
dei
prestiti.
In soli 5 anni l'attività della Cassa ha saputo risollevare l'economia locale e soprattutto
conquistare la fiducia dei cittadini
La Cassa acquista per 35.000 (18,08 euro) lire una Sede propria; l'edificio di via Roma,
residenza del Dottor Gazzera, presso il quale è stata costituita la Cassa nel 1897
La Cassa si dedica con impegno, modestia e continuità al miglioramento dell'agricoltura,
dell'istruzione per promuovere umanamente e culturalmente i Soci. Nella relazione al Bilancio
del 1925 si legge che i benefici vanno a vantaggio non solo dei Soci ma anche della
cittadinanza attraverso il Comune, i Consorzi irrigui, le Opere Pie che possono attingere
facilmente ed a tassi di favore a finanziamenti necessari per le loro opere
La Cassa, l'unica della provincia di Cuneo, viene autorizzata a praticare il credito agrario di
esercizio
In questi anni vengono finanziate importanti opere pubbliche senza diminuire le risorse da
destinare a supporto dello studio e della formazione
La Cassa assume la denominazione di "Cassa Rurale ed Artigiana di Bene Vagienna"
La Cassa raggiunge l'ambito traguardo del miliardo di depositi
La Cassa acquista il Palazzo dei Marchesi del Villar poi dei Sicca, per farne la propria Sede.
Il Palazzo (monumento nazionale) con le opportune licenze viene restaurato ed ospita la nuova
Sede della Cassa.
Si raggiungono i 5 miliardi di Lire di depositi e si amplia a Narzole e Monchiero la zona di
operatività; iniziano anche le gite sociali che hanno la funzione di far conoscere meglio i
sempre più numerosi Soci
Nuove assunzioni portano il numero dei dipendenti a 12, i depositi raggiungono i 23 miliardi
La ricorrenza del 100° anniversario della nascita della prima Cassa Rurale coincide con l'85°
anniversario dalla fondazione della Cassa. Il Consiglio d'Amministrazione raccoglie in una
pubblicazione i fatti più significativi della vita della Cassa
Apertura dello sportello stagionale di Narzole
Inizio servizio Tesoreria Comunale
Apertura dello sportello di Fossano
Apertura dello sportello di Savigliano
Apertura dello sportello di Verzuolo e dello sportello di Centallo
La Cassa Rurale ed Artigiana di Bene Vagienna assume la denominazione di “Banca di Credito
Cooperativo di Bene Vagienna”.
Apertura dello sportello di Roata Chiusani
Incorporazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Vottignasco, mantenimento dello sportello di
Vottignasco ed apertura dello sportello di Villafalletto
46
1997
1998
1999
2000
2002
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2013
2014
Celebrazione del Centenario dalla fondazione
Apertura della Sede Distaccata di Saluzzo
Numero dei dipendenti: n. 92.
Numero dei Soci: n. 1890.
Apertura della Sede Distaccata di Orbassano
Inizia l'operatività in euro. Rapporti e servizi immediatamente disponibili in euro.
Apertura dello sportello di Piasco
Viene superato senza problemi il "Millennium Bug".
Apertura sportello di Revello e di Torino
Apertura dello sportello di Barge.
Adozione del nuovo Statuto
Progetto IAS nuovi Principi Contabili Internazionali.
Soci al 31.12.2005: n. 3.513
Dipendenti al 31.12.2005: n. 138.
Apertura dello sportello di Rivoli
Soci al 31.12.2006: n. 3.621
Dipendenti al 31.12.2006: n. 143
Celebrazione del 110° anno dalla fondazione
Soci al 31/12/2007: n. 3.817
Dipendenti al 31/12/2007: n. 139
Apertura degli sportelli di Bagnolo Piemonte e None
Soci al 31/12/2008: n. 4.140
Dipendenti al 31/12/2008: n. 135
In data 30/05/09 l'Assemblea dei Soci delibera la variazione del nome della Banca in
" Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa”.
Apertura dello sportello di Scalenghe- Fraz. Viotto.
Soci al 31/12/2009: n. 4.805
Dipendenti al 31/12/2009: n. 139
Apertura dello sportello di Pinerolo
Soci al 31/12/2010: n. 5.365
Dipendenti al 31/12/2010: n. 145
Adozione del nuovo Statuto
Soci al 31/12/2011: n. 5.847
Dipendenti al 31/12/2011: n. 145
In data 03/05/2013 la Banca viene commissariata
In data 01/06/2014 la Banca torna all'ordinaria amministrazione
Soci al 31/12/2014: 7.082
Dipendenti al 31/12/2014: 143
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente
La denominazione legale dell'Emittente è “Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna Società
Cooperativa”, commercialmente, in breve BENE BANCA.
4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa è iscritta nel Registro delle
Imprese di Cuneo al numero 00167340041 – codice fiscale e partita IVA 00167340041. E’ inoltre iscritta
all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 4243.20 e all’Albo delle Società Cooperative al n.
A159519.
47
4.1.3 Data di costituzione e durata dell'Emittente
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna - società cooperativa è una società cooperativa costituita
per atto del Notaio Reineri Giovanni del 14 novembre 1897, repertorio n. 40 e ha durata fino al 31 dicembre
2051, con possibilità di uno o più proroghe deliberate dall'Assemblea Straordinaria ai sensi dell’art. 5 dello
Statuto
4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di
costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede legale
La sede legale dell'Emittente è in Bene Vagienna (CN), Piazza Botero 7 ed il numero di telefono
0172/651111- indirizzo internet www.benebanca.it. L'Emittente è stato costituito in Italia. L'Emittente è
registrato come società cooperativa ai sensi del diritto italiano.
Nello svolgimento delle proprie attività bancarie, l'Emittente è soggetto alla vigilanza della Banca d'Italia ed
è soggetto alle leggi e regolamenti italiani.
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'emittente sostanzialmente rilevante per la
valutazione della sua solvibilità
In esito alle risultanze degli accertamenti ispettivi svolti dalla Banca d’Italia nel periodo 28 novembre 2012 –
15 febbraio 2013, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con decreto del 26 aprile 2013, aveva disposto
lo scioglimento degli Organi di Amministrazione e Controllo di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene
Vagienna s.c. e l’aveva assoggettata alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 del
Testo Unico Bancario, per gravi irregolarità nell’amministrazione e violazioni delle disposizioni legislative,
amministrative o statutarie che regolano l'attività della Banca.
La Banca d’Italia, con il citato provvedimento, aveva nominato il Dott. Giambattista Duso Commissario
Straordinario della Banca; il Prof. Giovanni Ossola, l'Avv. Roberto Ghio e l'Avv. Renato Martorelli erano
stati chiamati a far parte del Comitato di Sorveglianza.
Gli Organi Straordinari si insediavano il 3 maggio 2013 e nella stessa data il Comitato di Sorveglianza
nominava Presidente il Prof. Ossola.
Determinato il perimetro degli interventi necessari e avviata la riorganizzazione gestionale,
l’Amministrazione Straordinaria si è concentrata sulla realizzazione di un progetto di rafforzamento
patrimoniale per consentire la prosecuzione dell’attività bancaria.
Sin dall’insediamento, gli Organi della procedura hanno avviato una serie di interventi strutturali volti a
superare le criticità evidenziate dall’accertamento ispettivo della Banca d’Italia, svoltosi dal 28 novembre
2012 al 15 febbraio 2013, e a porre le basi per il rilancio della Banca.
Fra le priorità d’azione vi è stata la rimozione delle irregolarità nell’amministrazione e nelle gravi violazioni
normative della Banca, concentrando l’attività in particolare sull’organizzazione della banca, sul processo del
credito e sul rispetto della normativa antiriciclaggio; pertanto si è proceduto a:
- risolvere il rapporto di lavoro con il Direttore Generale;
- ridefinire le strutture della Banca, con riduzione del numero dei dirigenti (da 2 a nessuno) e sottoscrivere un
accordo di incentivazione all’esodo a beneficio di 4 dipendenti;
- riscrivere il processo del credito, con rafforzamento e monitoraggio delle garanzie a presidio;
- ridefinire e potenziare il sistema dei controlli;
- revisionare i processi di adeguata verifica e di valutazione, segnalazione e archiviazione delle operazioni
sospette andando a riscrivere integralmente la normativa interna in tema di antiriciclaggio;
- operare una sensibile riduzione dei costi aziendali;
- portare la banca in una situazione di equilibrio da un punto di vista di liquidità operativa e strutturale;
- elaborare un piano di sviluppo triennale.
In considerazione di quanto descritto in precedenza, della situazione economica e patrimoniale della banca al
31 maggio 2014, delle prospettive del mercato locale e dell’ipotesi sul piano triennale che apre ad uno
sviluppo sostenibile anche per gli anni successivi, è stato possibile il ritorno della Banca all’ordinaria
amministrazione.
È stato predisposto, nei primi mesi del 2015, il nuovo piano strategico triennale, che fissa gli obiettivi
economici e patrimoniali per ciascun esercizio di riferimento. L’andamento degli obiettivi è positivo ed in
48
costante crescita, ma tiene prudenzialmente conto di una congiuntura economica complessa e difficile,
nonché della posizione aziendale in fase di rilancio sul mercato, fattori che avranno il loro peso sui risultati
futuri.
Dopo aver sostanzialmente stabilizzato le masse caratteristiche dell’intermediazione creditizia, la Banca, pur
nella difficoltà dell’attuale contesto congiunturale, ha mantenuto una regolare operatività e ha potuto fare
ritorno all’amministrazione ordinaria, sebbene permangano taluni condizionamenti, tra i quali assumono
particolare rilievo gli alti livelli di concentrazione di rischio, per settore e per singolo nominativo, nel
portafoglio crediti.
Inoltre, nonostante il progressivo e concreto consolidamento della Banca, le potenzialità di crescita
dell’attivo e del reddito sono legate, da un lato, al contesto economico generale, dall’altro, alla consistenza
del patrimonio aziendale che dovrà anche fronteggiare i vincoli introdotti dalla nuova normativa sul capitale
(Basilea III).
Con decorrenza 01 aprile 2014, il Commissario Straordinario ha provveduto alla nomina del Direttore
Generale di Bene Banca nella persona del Dott. Riccardo Massaro. Con decorrenza 20 aprile 2015 il Dott.
Simone Barra è stato nominato Vicedirettore Generale.
In data 18 maggio 2014 l’Assemblea Ordinaria dei soci di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene
Vagienna s.c, convocata successivamente all’autorizzazione ricevuta da Banca d’Italia, ha provveduto, tra
l’altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari che rimarranno in carica fino all’approvazione del bilancio
relativo all’esercizio 2016.
In data 15/01/2015 è stato approvato da Banca d'Italia il bilancio al 31/05/2014.
5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA'
5.1 Principali attività
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’emittente con indicazione delle principali categorie
di prodotti venduti e/o servizi prestati
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa ha per oggetto la raccolta
del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle
disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra
operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle
disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. La Banca è autorizzata a prestare al pubblico i seguenti
servizi di investimento:
•
Ricezione e trasmissione di ordini,
•
Negoziazione per conto proprio,
•
Esecuzione di ordini per conto della clientela,
•
Collocamento senza assunzione a fermo ne assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente,
•
Gestione di portafogli,
•
Servizio di consulenza in materia di investimenti.
Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i
servizi connessi e strumentali.
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi
L'Emittente non ha nuovi prodotti e/o attività significative da indicare.
5.1.3 Principali mercati
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, opera sui mercati
finanziari. La sua attività è però rivolta prevalentemente ai soci e/o ai residenti nella zona di competenza
territoriale in ragione di quanto previsto nelle disposizioni di vigilanza e nello Statuto Sociale. La zona di
competenza territoriale comprende la provincia di Cuneo, ove Bene Banca Credito Cooperativo di Bene
49
Vagienna (Cuneo) - società cooperativa ha la sede legale, e la provincia di Torino; nei comuni dove la Banca
ha una propria filiale e nei comuni ad essi contigui.
Di seguito si rappresenta un quadro di sintesi della presenza territoriale nel quale opera Bene Banca Credito
Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa attraverso una indicazione della sua rete di
vendita e dei comuni nei quali si trovano gli sportelli della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene
Vagienna (Cuneo) - società cooperativa.
Tabella numero di sportelli propri per zona al 31/12/2014
COMUNE
Bagnolo Piemonte
Barge
Bene Vagienna
Centallo
Fossano
Narzole
Piasco
Revello
Saluzzo
Savigliano
Verzuolo
Villafalletto
Vottignasco
None
Orbassano
Pinerolo
Rivoli
Roata Chiusani
Scalenghe
Torino
TOTALE
PROVINCIA
Numero filiali
CN
CN
CN
CN
CN
CN
CN
CN
CN
CN
CN
CN
CN
TO
TO
TO
TO
CN
TO
TO
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
20
Come indicato in tabella, al 31/12/2014 la Banca era dotata di 20 sportelli, con un numero di dipendenti
pari a 143 unità.
6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1
Descrizione dell'eventuale gruppo bancario
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, non appartiene ad un
gruppo ai sensi dell’art.60 del D.Lgs.385/93.
6.2 Dipendenza da altri soggetti all'interno del Gruppo
L'Emittente, in quanto non appartenente ad alcun Gruppo bancario, non dipende da altri soggetti.
7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1 Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, attesta che non si sono
verificati cambiamenti sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato
sottoposto a revisione (31/12/2014).
7.2 Informazioni su fatti noti che potrebbero ripercuotersi sulle prospettive dell'Emittente
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) – società cooperativa, attesta che non vi sono
50
informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere ripercussioni
significative sulle prospettive dell'emittente almeno per l'esercizio in corso.
8. PREVISIONE O STIME DEGLI UTILI
Il presente Documento di Registrazione non include previsioni o stime degli utili.
9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
9.1 Nome, indirizzo e funzioni presso l'Emittente dei componenti degli organi di
amministrazione, di direzione e di vigilanza
Di seguito sono indicati i membri del Consiglio di Amministrazione della Bene Banca Credito Cooperativo
di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa e i membri dell’Organo di Direzione e Controllo alla data
del presente Documento di Registrazione, i loro eventuali incarichi all’interno della Bene Banca Credito
Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa e le loro principali attività esterne, ove abbiano
intersecazioni con il ruolo di amministrazione o controllo svolto nella banca.
I membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Bene Banca Credito Cooperativo di
Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa sono stati nominati dall'Assemblea dei Soci del 18 maggio
2014. L'incarico ha durata triennale fino all'Assemblea dei Soci che sarà convocata per l'approvazione del
Bilancio al 31/12/2016.
9.1.1 Il Consiglio di Amministrazione
COGNOME E NOME CARICA PRESSO CARICA PRESSO ALTRE AZIENDE
BCC
VIETTI Pier Vittorio
Presidente
ALGAT SPA - COMMISSARIO STRAORDINARIO
IMMOBILIARE OLTRE PO SAS DI VIETTI ANNA E GHIRARDI ALESSANDRO SOCIO ACCOMANDANTE
IMMOBILIARE VALVERA SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, PRESIDENTE
CONSIGLIO, AMMINISTRAZIONE
MARIA VITTORIA SRL - AMMINISTRATORE UNICO
AIR-TECH DI COLALELLA SALVATORE - CURATORE FALLIMENTARE
ALLA PAPESSA SAS DI IACONO MARIA ELEONORA & C. - CURATORE
FALLIMENTARE
AREA TELECOMUNICAZIONI SRL IN LIQUIDAZIONE - CURATORE
FALLIMENTARE
CL.AN. FIVE STAR SERVICE SRL - CURATORE FALLIMENTARE
GRABE DI GRANCHI REMO - CURATORE FALLIMENTARE
IMMOBILIARE SMEG SRL - CURATORE FALLIMENTARE
LAMIT SRL - CURATORE FALLIMENTARE
MODI MODA SRL - CURATORE FALLIMENTARE
MOSTRE E FIERE SRL IN LIQUIDAZIONE - CURATORE FALLIMENTARE
OFFICINE BEVA SAS DI BONOMO GASPARINO E C. - CURATORE
FALLIMENTARE
PROFIT SOCIETA' DI INTERMEDIAZIONE MOBILIARE SPA - PRESIDENTE
COMITATO DI SORVEGLIANZA
T.E.N. TORINO EXPRESS "NEW" SRL - CURATORE FALLIMENTARE
VAL TRANS SAS DI SGRO' GIOVANNI & C. - CURATORE FALLIMENTARE
51
BRACCO SRL - LIQUIDATORE GIUDIZIARIO
FAIFIN SRL - LIQUIDATORE GIUDIZIARIO
FORESTO ARMANDO SPA - LIQUIDATORE GIUDIZIARIO
LAMIER SPA - COMMISSARIO STRAORDINARIO
LAMIER SUD SRL IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA - COMMISSARIO
STRAORDINARIO
SAMI SRL IN LIQUIDAZIONE - COMMISSARIO STRAORDINARIO
SELFIN SPA IN LIQUIDAZIONE - COMMISSARIO GIUDIZIALE
AEROPORTI DI ROMA SPA - SINDACO
CONSORZIO LOGISTICA PACCHI S.C.P.A. - PRESIDENTE DEL COLLEGIO
SINDACALE
NOVA INVESTIMENTI IMMOBILIARI SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO
SINDACALE
PEGASO INVESTIMENTI-CAMPIONI D'IMPRESA SPA - PRESIDENTE DEL
COLLEGIO SINDACALE
PERSEO SPA - SINDACO SUPPLENTE
REAL ESTATE ASSET MANAGEMENT SOCIETA' DI GESTIONE DEL
RISPARMIO SPA - SINDACO
S.I.F.I. SPA - SOCIETA' IMMOBILIARE FINANZIARIA INDUSTRIALE SINDACO
SO.GE.PA. SOCIETA' GENERALE DI PARTECIPAZIONI SPA - SINDACO
SIBAR SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSIGLIERE
"SUPPORTO SOCIETA' COOPERATIVA A RESPONSABILITA' LIMITATA" IN
LIQUIDAZIONE - COMMISSARIO LIQUIDATORE
C.R. GROUP - SOCIETA' COOPERATIVA IN LIQUIDAZIONE - CURATORE
FALLIMENTARE
CHIABOTTO OPERE SRL - CURATORE FALLIMENTARE
CO.GE.IM. SRL - COSTRUZIONI GENERALI E IMPIANTI - CURATORE
FALLIMENTARE
MENINI VIAGGI SRL - CURATORE FALLIMENTARE
RIVERDITI COSTRUZIONI SRL - COMMISSARIO GIUDIZIARIO
FEDERAZIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DEL
PIEMONTE VALLE D'AOSTA E LIGURIA SOCIETA' COOPERATIVA CONSIGLIERE
STUDIO VIETTI COMMERCIALISTI ASSOCIATI - TITOLARE
SALVATORE SOCIETA' CIVILE IMMOBILIARE IN NOME COLLETTIVO DI
CASASSA FELICE - LIQUIDATORE GIUDIZIARIO
EDILARTE DI MELONI ROBERTO IN CONCORDATO PREVENTIVO CURATORE FALLIMENTARE
FONDAZIONE CENTRO DEL CAVALLO - COMMISSARIO LIQUIDATORE
ENERGY FOR YOU S.C. A R.L. - CURATORE FALLIMENTARE
PANERO Elio
Vice Presidente
ELPA ABRASIVI SRL - AMMINISTRATORE SOCIO UNICO 99%
ENERGY DRIVE SRL - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
52
SOCIO 50%
LA TORRE SOCIETA' SEMPLICE - SOCIO AMMINISTRATORE
MONGE Filippo
Amministratore
FARM DI RABBONE & C. SAS - SOCIO ACCOMANDATARIO
ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE FONDAZIONE - CONSIGLIERE
CONFINDUSTRIA CUNEO SEZIONE COSTRUTTORI EDILI - ANCE CN- PRESIDENTE, LEGALE RAPPRESENTANTE, TITOLARE EFFETTIVO
DOGLIANI Elia
Vice Presidente
DARTY SERVIZI PROFESSIONISTI SAS DI FABRIZIO GAIDANO & C. - SOCIO
ACCOMANDATARIO 6,96%
BORRA Claudia
Amministratore
PIGGY SRL - CONSIGLIERE SOCIO 40%
SALUMIFICIO BENESE SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSIGLIERE
SOCIO 12,23%
UGHETTO Nicoletta
Amministratore
MATTEO '81 - SOCIETA' SEMPLICE - SOCIO AMMINISTRATORE 50%
UGHETTO NICOLETTA D.I. - TITOLARE FIRMATARIO
PIUMATTI Sonia
Amministratore
BRA SERVIZI GROUP SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSIGLIERE
BRA SERVIZI SRL - INSTITORE (POSIZIONE DI COMODO)
G.P. S&F SRL - CONSIGLIERE, 35% NUDA PROPRIETA' 10% PROPRIETA'
GIRIODI Gugliemo
Amministratore
GIRIODI DI MONASTERO GUGLIELMO - TITOLARE FIRMATARIO
TARICCO Marco
Amministratore
SOA SERVICE DI TARICCO MARCO ED AIME DANILO & C. SAS ACCOMANDATARIO SOCIO 30%
9.1.2 L'organo di controllo
COGNOME E
NOME
GROSSO Maurizio
Giuseppe
CARICA PRESSO
BCC
Presidente
CARICA PRESSO ALTRE AZIENDE
CAMPER TRADE SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSIGLIERE, SOCIO
10,5% (CENSITO SENZA RAPPORTI COME GROSSO VACANZE SRL)
ELAN 91 SOCIETA' SEMPLICE - SOCIO AMMINISTRATORE
ESEDRA SERVIZI SRL - PRESIDENTE DL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE,
SOCIO 30%
MAP SERVIZI SRL - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
MEG QUATTRO SRL - AMMINISTRATORE UNICO SOCIO 2%
TECNOGRANDA SPA - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
VIG SERVIZI SRL - CONSIGLIERE SOCIO 20%
AGRIFRUTTA SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA - SINDACO (NON PIU'
CLIENTE)
AURELIA DINO SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE
AZZURRA SPA - SINDACO
CARBOCALCIO CUNEESE SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE
COBER DI EZIO E MICHELE BERTOLINO SPA - SINDACO
DINO BIKERS SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE
FRATELLI BERTONE SRL - REVISORE LEGALE
2I RETE GAS SPA - SINDACO SUPPLENTE
53
S.I.C.M.A. SOCIETA' INDUSTRIALE COSTRUZIONI MECCANICHE ED AFFINI
SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE
SOFILEC ITALIA SRL - SINDACO
AIGA SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE
GIOVANDO Guido
Sindaco Effettivo
FISIA SPA - CONSIGLIERE
S.I.CO.GEN. SRL - CONSIGLIERE
AEROPORTI HOLDING SRL - SINDACO
ATIVA IMMOBLILIARE SPA - PRESIDENT DEL COLLEGIO SINDACALE
CAVE GERMAIRE SPA - SINDACO SUPPLENTE
EDURANCE FONDALMEC SPA - SINDACO
EUROPEAN GAS NETWORK SRL - SINDACO
FIDEURAM FIDUCIARIA SPA - SINDACO
GEP SPA - SINDACO SUPPLENTE
GPI SPA - SINDACO SUPPLENTE
IC OUTSOURCING S.C.R.L. - SINDACO SUPPLENTE
INFOCERT SPA - SINDACO SUPPLENTE
ITALCONSULT SPA - SINDACO SUPPLENTE
K.G.R. SPA - SINDACO
MALABAR FINANZIARIA SPA - SINDACO SUPPLENTE
MEDIA CORPORATION SRL - SINDACO SUPPLENTE
NOVA SPA - SINDACO
PININFARINA SPA - SINDACO SUPPLENTE
REAL ESTATE NOVATION SPA - SINDACO SUPPLENTE
TECNOSERVICECAMERE SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI - SINDACO
SUPPLENTE
VIANINI INDUSTRIA SPA - SINDACO SUPPLENTE
WIIT SPA - SINDACO SUPPLENTE
LUTECH SPA - SINDACO SUPPLENTE
EBGAS SRL - SINDACO
ANAPOGAS SRL - SINDACO
BOTTO Guido
Maria
Sindaco Effettivo
AB LOGISTICA & SUPPLY CHAIN SRL - CONSIGLIERE SOCIO 80%
LA PIAZZA GRANDE SRL - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE, SOCIO 11,58% (NON PIU' CLIENTE)
LIMONE IMPIANTI FUNIVIARI E TURISTICI SPA - CONSIGLIERE
RISTOALP SRL - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE,
CONSIGLIERE
SPORTING CLUB RISERVA BIANCA SOCIETA' SPORTIVA DILETTANTISTICA
A RESPONSABILITA' LIMITATA - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI
AMM.INISTRAZIONE
AB LOGISTICA SRL - LIQUIDATORE SOCIO 50%
SOGIM SRL - SOCIO 15%
54
VEGA IMMOBILIARE SRL IN LIQUIDAZIONE - SOCIO 33,33%
AIMAR Fabio
Sindaco Supplente
AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI CUNEO SINDACO
DELLA CHIESA
DI
CERVIGNASCO
Federico Carlo
Sindaco Supplente
CINEMA COZZANI SRL - SOCIO 13,89%
CELLINO E ASSOCIATI S.I.M. SPA - SINDACO
NONSOLONEVE SOCIETA' COOPERATIVA - SINDACO SUPPLENTE
NOVA CASSAGNA IMMOBILIARE SPA - SINDACO
PROMINDUSTRIALE HOLDING SRL - SINDACO
9.1.3 L'organo di Direzione
Alla data di redazione del presente Prospetto, l’Organo di Direzione risulta così composto:
NOME COGNOME
CARICA RICOPERTA
CARICHE PRESSO ALTRE SOCIETA'
MASSARO Riccardo
Direttore
Non risultano cariche presso altre società
BARRA Simone
Vicedirettore
Non risultano cariche presso altre società
Una eventuale diversa composizione dell’Organo di Direzione sarà pubblicata sul sito della Banca
www.benebanca.it.
I membri del Consiglio di Amministrazione, dell’Organo di Direzione e dell’Organo di Controllo sono tutti
domiciliati per la carica presso la sede legale della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna
(Cuneo) - società cooperativa.
9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, quale soggetto
responsabile del presente documento di registrazione, nella persona del suo legale rappresentante, il
Presidente del consiglio di amministrazione VIETTI Pier Vittorio, attesta che alcuni membri del consiglio di
amministrazione e del collegio sindacale ricoprono delle cariche analoghe in altre società e tale situazione
potrebbe configurare dei conflitti di interesse.
La situazione degli affidamenti nei confronti dei componenti gli organi di amministrazione, di direzione e di
vigilanza alla data del 31/12/2014 è la seguente:
Carica
Crediti erogati
Garanzie e impegni ricevuti
Dirigenti
/
/
Amministratori
/
/
Sindaci
/
/
Altre parti correlate
1.432
1.180
TOTALE
1.432
1.180
(dati espressi in migliaia di Euro - Parte H - Sezione 2 Informazioni sulle transizioni con parti correlate fonte Bilancio di esercizio 2014)
55
10. PRINCIPALI AZIONISTI
10.1 Azionisti di controllo
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) è una società cooperativa. Ogni socio ha diritto
ad un voto a prescindere dalla quantità delle azioni possedute. Non esistono pertanto soci di maggioranza o
controllanti.
10.2
Eventuali accordi, noti all'Emittente, dalla cui attuazione possa scaturire ad una
data successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente
Non si è a conoscenza di accordi della cui attestazione possa scaturire, ad una data successiva, una
variazione dell’assetto di controllo dell’emittente.
11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA',
LA SITUAZIONE FINANZIARIA, I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE
11.1
Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
I Bilanci annuali redatti secondo i principi contabili IAS/IFRS sono disponibili sul sito internet dell'Emittente
e presso la Sede Sociale della Banca e si includono mediante il riferimento al presente documento ai sensi
dell'Art. 28 del Regolamento CE n. 809/2004.
Per una più specifica informazione in merito alla situazione finanziaria e patrimoniale della Bene Banca
Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, si rinvia alla documentazione di
bilancio messa a disposizione del pubblico come indicato al successivo punto 14 “Documenti accessibili al
pubblico”.
Ai fini del presente Documento di Registrazione, si riassumono nella tabella sottostante i riferimenti dei
principali documenti contenuti nel Bilancio di esercizio:
Informazioni finanziarie
Esercizio chiuso al
31/12/2014
/
/
Pag. 2
Pag. 53
Pag. 57
Esercizio chiuso al
31/05/2014
Relazione del Comitato di Sorveglianza
Pag. 238
Relazione del Commissario Straordinario
Pag. 5
Relazione degli Amministratori
/
Relazione del Collegio Sindacale
/
Relazione della Società di Revisione
Pubblicata in calce al
Prospetto*
Stato Patrimoniale
Pag. 59
Pag. 38
Conto Economico
Pag. 60
Pag. 40
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Pag. 61
Pag. 42
Rendiconto finanziario
Pag. 63
Pag. 44
Nota Integrativa
Pag. 64
Pag. 47
*si precisa che il Bilancio relativo all'amministrazione straordinaria (01/01/2013 – 31/05/2014) non è
soggetto all'obbligo di revisione in quanto detto bilancio è approvato da Banca d'Italia, tale revisione
quindi è stata effettuata a titolo volontario.
11.2 Bilanci
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, redige unicamente il
bilancio non consolidato.
I bilanci relativi agli esercizi chiusi in data 31 maggio 2014 e 31 dicembre 2014 sono incorporati mediante
riferimento nel presente Documento di Registrazione e messi a disposizione del pubblico per la
consultazione presso la Sede legale e tutte le filiali dell'Emittente, nonché pubblicati sul sito internet
dell'Emittente www.benebanca.it.
56
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state
sottoposte a revisione
Le informazioni finanziarie relative agli esercizi chiusi il 31/05/2014 e il 31/12/2014 sono state sottoposte a
revisione contabile dalla società Deloitte & Touche S.p.A. a firma del socio procuratore Dr. Andrea PAIOLA.
La società di revisione ha revisionato senza rilievi il bilancio di esercizio chiuso al 31 maggio 2014 e il
bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.
Nella revisione al bilancio al 31 maggio 2014 la società di revisione ha ritenuto opportuno segnalare, a titolo
di richiami di informativa, quanto segue:
•
La Banca è stata posta in Amministrazione Straordinaria a seguito dell'emanazione del Decreto del
Ministero dell'Economia e delle Finanze del 26 aprile 2013. L'assemblea dei soci del 18 maggio
2014, previa autorizzazione della Banca d'Italia, ha deliberato la ricostituzione degli organi
dell'amministrazione ordinaria, i quali hanno ricevuto in consegna la Banca dal Commissario
Straordinario in data 31 maggio 2014.
•
Nella relazione sulla gestione, il Commissario Straordinario ha illustrato le azioni poste in essere per
rimuovere le inadempienze e le irregolarità che avevano comportato lo scioglimento degli organi con
funzione di amministrazione e controllo della Banca, nonché per il raggiungimento di un equilibrio
della situazione economico-patrimoniale che consenta la prosecuzione e lo sviluppo dell'attività
bancaria.
•
Nella parte A.1 della nota integrativa, Sezione 2 – principi generali di redazione, il Commissario
Straordinario ha descritto gli elementi sulla base dei quali ha redatto il bilancio di chiusura
dell'Amministrazione Straordinaria adottando il presupposto della continuità aziendale.
La relazione della società di revisione al 31/12/2014 è inclusa nel relativo bilancio messo a disposizione del
pubblico per la consultazione presso la Sede legale e tutte le filiali dell'Emittente, nonché pubblicato sul sito
internet dell'Emittente www.benebanca.it.
11.3.2 Eventuali altre informazioni contenute nel Documento di registrazione controllate dai revisori
dei conti
Oltre alle informazioni estratte dai Bilanci chiusi al 31/05/2014 e al 31/12/2014 oggetto di revisione,
nessuna delle altre informazioni è stata sottoposta a revisione.
11.3.3 Altri dati finanziari
Il documento di registrazione non contiene dati finanziari non estratti dal Bilancio dell'Emittente sottoposto a
revisione, ad eccezione dei dati inseriti nelle tabelle denominate “Operazioni di finanziamento con la Banca
Centrale Europea al 31/05/2015” e “Operazioni di finanziamento con Iccrea Banca S.p.A. al 31/05/2015”
presenti al paragrafo 3.1 Informazioni finanziarie selezionate
11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie
Le informazioni finanziarie riportate nel presente Documento di Registrazione sono riferite agli esercizi
chiusi rispettivamente il 31/05/2014 e il31/12/2014.
11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie
La Banca non ha effettuato la pubblicazione di ulteriori informazioni finanziarie infra-annuali successive alla
data di chiusura dell'ultimo Bilancio sottoposto a revisione contabile dalla società Deloitte & Touche S.p.A.
11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali
Risultano attualmente pendenti alcune vertenze giudiziali nei confronti della Bene Banca Credito
Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, che rappresentano il consueto e frazionato
contenzioso connesso allo svolgimento dell’attività bancaria. Le principali tipologie di controversie sono
relative ad azioni revocatorie fallimentari e ad azioni connesse ad operazioni d’investimento in strumenti
finanziari emessi da soggetti successivamente incorsi in default. Per quanto non sia possibile determinarne
con certezza l’esito, il volume di tali controversie non è comunque idoneo a compromettere la solvibilità
57
della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa.
Le vertenze sono state attentamente analizzate e valutate al fine di, ove ritenuto opportuno e necessario,
effettuare accantonamenti in bilancio in misura ritenuta congrua secondo le circostanze, per un importo
complessivo pari ad Euro 199.000,00 (riferimento pag. 114 del Bilancio al 31/12/2014).
11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell'Emittente
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, attesta che non si sono
verificati sostanziali cambiamenti nella propria situazione finanziaria o commerciale, dalla chiusura
dell’ultimo esercizio per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione.
12. CONTRATTI IMPORTANTI
Non sussistono contratti importanti non conclusi nel corso del normale svolgimento dell'attività che
potrebbero comportare un'obbligazione o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità
dell'Emittente Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. di adempiere alle sue Obbligazioni nei
confronti dei possessori degli strumenti finanziari che intende emettere.
13. INFORMAZIONI PROVENIENTI
DICHIARAZIONI DI INTERESSI
DA
TERZI,
PARERI
DI
ESPERTI
E
13.1 Relazioni e pareri di esperti
Nella redazione del presente Documento di Registrazione Bene Banca Credito Cooperativo di Bene
Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, non ha fatto riferimento ad alcun parere o relazione posta in essere
da esperti di qualunque specie, fatta eccezione con riguardo alle lettere della società di revisione Deloitte &
Toche S.p.A.
13.2 Informazioni provenienti da terzi
Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni provenienti da terzi.
14. DOCUMENTI ACCESSIBILI ALPUBBLICO
Per tutta la durata di validità del presente Documento di Registrazione, possono essere consultati presso la
sede legale /sedi distaccate e succursali della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) società cooperativa, i seguenti documenti in formato cartaceo:
Atto costitutivo;
Statuto vigente;
il bilancio di esercizio 01/01/2013 – 31/05/2014;
il bilancio di esercizio 01/06/2014 – 31/12/2014 (comprensivo di relazione della società di revisione)
I documenti di cui sopra possono essere consultati anche sul sito internet www.benebanca.it.
Si invitano i potenziali investitori a leggere la documentazione a disposizione del pubblico e quella
inclusa mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione al fine di ottenere maggiori
informazioni in merito alle condizioni economico-finanziarie e all'attività dell'Emittente.
58
SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA
1. PERSONE RESPOSABILI
In riferimento alle persone responsabili della Nota Informativa e della relativa dichiarazione di
responsabilità, si rinvia alla SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA' del presente
Prospetto di Base.
59
FATTORI DI RISCHIO
2 FATTORI DI RISCHIO
BENE BANCA, in qualità di Emittente, invita gli investitori a prendere attenta visione della presente Nota
Informativa al fine di comprendere i fattori di rischio collegati alla sottoscrizione delle Obbligazioni che
verranno emesse nell’ambito del Programma di Offerta medesimo.
Si invitano inoltre gli investitori a leggere attentamente il Documento di Registrazione al fine di
comprendere i fattori di rischio relativi all’Emittente.
2.1 FATTORI DI RISCHIO COMUNI RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI ORDINARIE (NON
SUBORDINATE):
Rischio di credito per l'investitore:
Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l'investitore diviene
finanziatore dell'Emittente e titolare di un credito nei suoi confronti per il pagamento degli interessi e per il
rimborso del capitale a scadenza. L'investitore è quindi esposto al rischio che l'Emittente divenga insolvente
o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento.
Rischio connesso all'assenza ovvero ai limiti delle garanzie relative alle Obbligazioni:
I titoli potrebbero essere non garantiti da alcuna garanzia. I prestiti però potranno essere assistiti dalla
garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al
Credito Cooperativo, avente sede in Roma, con le modalità ed i limiti previsti nello statuto del fondo
medesimo, depositato presso gli uffici dell’Emittente.
L’ Emittente, nelle Condizioni Definitive, specificherà in relazione al singolo prestito, se il medesimo sarà
assistito o meno dalla garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti.
Nel caso in cui l'Obbligazione sia garantita dal Fondo i sottoscrittori ed i portatori delle obbligazioni, nel
caso di mancato rimborso del capitale a scadenza, da parte dell’Emittente, hanno diritto di cedere al Fondo
le obbligazioni da essi detenute a fronte del controvalore dei titoli medesimi. Per esercitare il diritto di cui al
comma precedente, il portatore dovrà dimostrare il possesso ininterrotto del titolo per i tre mesi antecedenti
l’evento di default dell’Emittente. In nessun caso il pagamento da parte del Fondo potrà avvenire per un
ammontare massimo complessivo delle emissioni possedute da ciascun portatore superiore a Euro
103.291,38. Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti, anche per interposta persona, dagli
amministratori, dai sindaci e dall’alta direzione dell’Emittente
Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza:
Nel caso in cui l'investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di
vendita sarà influenzato da diversi elementi tra cui:
variazione dei tassi di interesse di mercato (si rinvia al successivo “Rischio di tasso di mercato”);
caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (si rinvia al successivo “Rischio
li liquidità”);
presenza di commissioni/oneri nel prezzo di emissione delle obbligazioni (si rinvia al successivo
“Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni”);
variazioni del merito di credito dell'Emittente (si rinvia al successivo “Rischio di deterioramento
del merito di credito dell'Emittente”);
Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al di sotto
del Valore Nominale delle stesse. Questo significa che, nel caso in cui l'investitore vendesse le Obbligazioni
prima della scadenza, potrebbe subire una rilevante perdita in conto capitale.
•
Rischio di tasso di mercato: il prezzo di mercato delle obbligazioni è influenzato dall'andamento
dei tassi di interesse. In particolare, la crescita dei tassi di mercato potrebbe comportare una
riduzione del prezzo delle Obbligazioni. Conseguentemente, qualora l'investitore decidesse di
vendere i titoli prima della scadenza il valore di mercato potrebbe risultare inferiore anche in
60
FATTORI DI RISCHIO
•
•
•
maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle obbligazioni. Con riferimento alle
Obbligazioni a Tasso Fisso, alle Obbligazioni Step-Up/Step Down, alle Obbligazioni Zero
Coupon ed alle Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, per queste
ultime esclusivamente sulla parte a tasso fisso, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono
generare una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un
apprezzamento. Inoltre l'impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo di tali
Obbligazioni è tanto più accentuato quanto più lunga è la vita residua del titolo. Con riferimento
alle Obbligazioni Zero Coupon, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono generare
riduzioni di prezzo più penalizzanti per l'investitore in quanto il rendimento del titolo è interamente
corrisposto alla scadenza del prestito obbligazionario non prevedendo cedole intermedie. Con
riferimento alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo ed alle
Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, per queste ultime
esclusivamente sulla parte a tasso variabile, il “rischio di tasso” è il rischio rappresentato da
fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati e relative all'andamento del Parametro di
Indicizzazione, che potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in
corso di godimento, rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari, e
conseguentemente, determinare variazioni sui prezzi dei Titoli.
Rischio di liquidità: L'Emittente non intende richiedere l'ammissione alla quotazione in alcun
mercato regolamentato né su altri sistemi Multilaterali di Negoziazione (MTF), né agirà in qualità
di Internalizzatore Sistematico. La Banca negozierà i titoli in contropartita diretta, tuttavia non è
previsto l'impegno incondizionato al riacquisto delle Obbligazioni da parte dell'Emittente. Quindi
l'investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della
scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. Si fa notare che la metodologia di pricing viene
effettuata sulla base della curva dei tassi di mercato e dello spread di emissione ossia dello spread
di credito associato alla Banca al momento dell'emissione. Tale spread di emissione rimarrà
invariato per tutta la durata del titolo e pertanto le valutazioni successive rispetto a quella iniziale
rifletteranno esclusivamente variazioni della curva dei tassi di mercato. Il prezzo del titolo
potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente da una valutazione che tenga conto della
variazione del merito creditizio dell'emittente durante la vita del titolo (per maggiori dettaglio si
rinvia al paragrafo 6.3 della Nota Informativa).
Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni: In relazione alle singole offerte potranno
essere previsti a carico del sottoscrittore costi/commissioni in aggiunta al prezzo di Emissione, il
cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L'importo di tali costi/commissioni incide,
riducendolo, sul rendimento delle obbligazioni calcolato in base al prezzo di emissione. In caso di
rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe
comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta.
Rischio di deterioramento del merito di credito dell'emittente: Le Obbligazioni oggetto del
presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione
finanziaria, attuale o prospettica, dell'Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito
creditizio dello stesso. Tuttavia si fa presente che la metodologia di pricing adottata dalla Banca
non tiene conto di variazioni del merito di credito dell'emittente (per maggiori dettaglio si rinvia al
paragrafo 6.3 della Nota Informativa).
Rischio di scostamento del rendimento dell'obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato
Italiano:
Il rendimento effettivo su base annua delle Obbligazioni (in regime di capitalizzazione composta), al lordo
ed al netto dell’effetto fiscale potrebbe risultare inferiore rispetto al rendimento di un titolo di Stato di
similare durata residua ed analoghe caratteristiche finanziarie.
Rischi relativi ai conflitti d'interesse:
•
Coincidenza tra l'Emittente e il collocatore: La coincidenza tra l’Emittente e il soggetto incaricato
del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le Obbligazioni offerte
sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto.
61
FATTORI DI RISCHIO
•
•
•
Coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo: La coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di
Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori,
in quanto il calcolo del tasso di interesse da corrispondere agli investitori sarà effettato
dall'Emittente.
Coincidenza tra l’Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario: Qualora l'Emittente
negozi in conto proprio le Obbligazioni di propria emissione il prezzo di acquisto delle stesse,
stabilito dall'Emittente, potrebbe essere negativamente influenzato per effetto del conflitto di
interessi insito nell'operazione.
Collegamento tra Emittente ed Ente Beneficiario o Beneficiario/i in caso di devoluzione o di
parte dell’ammontare ricavato o di parte degli interessi: Nel caso in cui parte dell’ammontare
ricavato dai Titoli venga devoluto ad un Ente Beneficiario e sussista un eventuale collegamento –
da intendersi quale, a titolo esemplificativo, concessione di crediti, coincidenza di soggetti rilevanti,
rapporti commerciali, ecc. - tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario e/o il/i beneficiario/i, si potrebbe
determinare una situazione di conflitto d’interessi nei confronti degli investitori. Si darà indicazione
di tale conflitto nelle Condizioni Definitive.
Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente e delle Obbligazioni:
Alle Obbligazioni, come per l'Emittente, non è assegnato alcun livelli di rating da parte delle principali
agenzie di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto viene meno la disponibilità immediata di un
indicatore sintetico della solvibilità dell'Emittente e della rischiosità delle Obbligazioni. Va in ogni caso
tenuto in debito conto che l'assenza di rating non è necessariamente significativa di una deteriorata
solvibilità dell'Emittente.
Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva
europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi
Il 12 giugno 2014 e stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE
del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), individuando i poteri e
gli strumenti che le Autorita nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution
Authorities”, di seguito le Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto
di una banca. Cio al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo
l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed
assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli
azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse
stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
La Direttiva e entrata in vigore il 1 gennaio 2015 fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento
del “bail-in” per le quali e stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di
decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini.
Si segnala inoltre che e tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità e previsto il summenzionato
strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale,
nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder
svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in assenza di una
formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre le Autorità avranno il potere di cancellare le
obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire
dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia,
secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d.
Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di
capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di
62
FATTORI DI RISCHIO
classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2
Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno
svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate
e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione
con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto
giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca
emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessita di un previo consenso di quest’ultimo ed il
trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del
rischio di credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale
pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi
solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i
presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di
risoluzione bancaria (il Fondo) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del
Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare,
qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di
specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all'ente
soggetto a risoluzione.
Rischio relativo al ritiro della singola Offerta:
Ove l’Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l’Offerta, tutte le domande di adesione saranno da
ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell’Emittente. Le
somme di importo pari al controvalore delle Obbligazioni prenotate saranno prontamente rimesse a
disposizione dell'investitore. L’investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie
aspettative di investimento.
Rischio connesso alla variazione del regime fiscale:
I redditi derivanti dall’Obbligazione sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente. L’investitore
potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un aumento delle
imposte attualmente in essere o dall’introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il
rendimento effettivo netto delle Obbligazioni. Non è possibile prevedere se il regime fiscale vigente potrà
subire eventuali modifiche durante la vita delle Obbligazioni. Sono a carico dell’obbligazionista le imposte
e le tasse, presenti e future, che per legge colpiscano le Obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri
frutti. Di conseguenza, qualora nuove trattenute si rendano necessarie in seguito a modifiche del regime
fiscale applicabile, gli investitori riceveranno un importo inferiore a quello cui avrebbero avuto diritto quale
pagamento relativo alle stesse. L’Emittente non è in grado di prevedere se modifiche normative si
verificheranno entro la data di scadenza delle Obbligazioni e qualora ciò accadesse, quali saranno gli
importi che dovrà trattenere.
In nessun caso potrà essere decisa alcuna trattenuta a discrezione dell’Emittente.
63
FATTORI DI RISCHIO
2.2 FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI DELLE OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON
EVENTUALE MINIMO E/O MASSIMO E PER LE OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO CON
EVENTUALE MINIMO E/O MASSIMO (PER IL PERIODO IN CUI PREVEDONO INTERESSI
VARIABILI)
Rischio di Indicizzazione:
Poiché il rendimento delle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e delle
Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo dipende dall'andamento del
Parametro di Indicizzazione, ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di Indicizzazione, anche
il rendimento delle Obbligazioni sarà di conseguenza decrescente.
È possibile che il Parametro di Indicizzazione possa ridursi fino a zero; in questo caso l’investitore non
percepirebbe alcun interesse sull’investimento effettuato (in assenza di un Margine positivo). Nel caso in
cui sia previsto un tasso minimo verrà comunque corrisposto tale importo minimo della cedola.
Si rinvia alle Condizioni Definitive del singolo prestito per le informazioni relative al Parametro di
Indicizzazione utilizzato.
Rischio correlato all’eventuale spread negativo sul Parametro di Indicizzazione:
Le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto
con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo danno diritto al pagamento di interessi periodici il cui
ammontare è determinato in base all’andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto, che può essere
aumentato o diminuito di un margine costante per tutta la durata delle Obbligazioni, secondo quanto
indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun prestito.
Qualora l’ammontare della cedola venga determinato applicando al Parametro di Indicizzazione un margine
negativo, il rendimento delle Obbligazioni sarà inferiore a quello di un titolo similare legato al parametro
previsto senza l’applicazione di alcun margine o con l’applicazione di un margine positivo, in quanto la
cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo del parametro mentre un eventuale ribasso dello stesso
amplificherà la riduzione della cedola.
L'applicazione di un margine negativo al Parametro di Indicizzazione non potrà in alcun modo portare ad
una cedola negativa; nel caso in cui sia previsto un tasso minimo (floor) non potrà mai portare ad interessi
inferiore al tasso minimo previsto.
Pertanto, in caso di vendita del Titolo, l’investitore deve considerare che il prezzo delle Obbligazioni sarà
più sensibile alle variazioni dei tassi d’interesse.
Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni:
L’investitore deve tenere presente che le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o
massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo potrebbero
presentare al loro interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa.
L’opzione di tipo interest rate FLOOR è un’opzione su tassi di interessi negoziata al di fuori dei mercati
regolamentati con la quale viene fissato un limite minimo al rendimento di un dato strumento finanziario.
Qualora sia previsto un minimo, la componente derivativa consta di un’opzione di tipo interest rate
FLOOR, acquistata dall’investitore, in ragione della quale i tassi su cui verranno calcolate le cedole non
potranno essere inferiori al Tasso Minimo (floor) (Rendimento Minimo Garantito).
Qualora sia previsto un massimo, la componente derivativa consta di un’opzione di tipo interest rate CAP,
venduta dall’investitore, in ragione della quale i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno
essere superiori al Tasso Massimo (cap) (Rendimento Massimo Corrisposto).
La contestuale presenza di un’opzione di tipo interest rate FLOOR e interest rate CAP da luogo a
un’opzione c.d. Interest Rate COLLAR.
Rischio correlato alla presenza di un tasso massimo:
Relativamente alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Obbligazioni a
Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, quando nelle relative Condizioni Definitive sia
specificato un tasso massimo (cap) per una o più cedole variabili, le cedole variabili in relazione alle quali
sia stato indicato un tasso massimo non potranno in nessun caso essere superiori a tale tasso massimo,
64
FATTORI DI RISCHIO
anche in ipotesi di andamento particolarmente positivo del Parametro di Indicizzazione.
L’investitore, pertanto, potrebbe non beneficiare per l’intero eventuale andamento positivo del Parametro di
Indicizzazione, in quanto eventuali andamenti positivi del Parametro di Indicizzazione oltre il tasso
massimo sarebbero ininfluenti ai fini della determinazione della relativa cedola variabile. Pertanto la
presenza del tasso massimo potrebbe avere effetti negativi in termini di prezzo delle Obbligazioni.
Rischio di eventi di turbativa o di fatti straordinari riguardanti il Parametro di Indicizzazione:
In caso di eventi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Parametro di
Indicizzazione prescelto per i singoli Prestiti nella giornata prevista per la sua rilevazione, il valore
utilizzato per il calcolo della Cedola per il periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del
Parametro di Indicizzazione.
Se l’indisponibilità del valore del Parametro di Indicizzazione dovesse verificarsi anche per la successiva
scadenza cedolare, l’Agente per il Calcolo agirà in buona fede secondo la migliore prassi di mercato
individuando il Parametro di Indicizzazione alternativo che secondo la ragionevole discrezione
dell’Emittente sia fungibile con il Parametro di Indicizzazione divenuto indisponibile
Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione:
Nel caso di Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e di Obbligazioni a
Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, l’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione,
alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di Indicizzazione.
Rischio connesso alla presenza di una percentuale di devoluzione dell’ammontare collocato ovvero di
un’erogazione liberale in favore di enti beneficiari:
Il prestito obbligazionario potrà essere caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito
che non prevede la devoluzione, in quanto l’Emittente devolverà una percentuale dell’ammontare collocato
o effettuerà una erogazione liberale in favore di un Ente Beneficiario, il cui importo sarà specificato nelle
pertinenti Condizioni Definitive.
2.4 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE TIER II
L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate Tier II, oggetto del presente Prospetto di Base,
comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione dell’emittente a
procedure concorsuali, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere
soddisfatti con precedenza rispetto alle Obbligazioni subordinate Tier II e che lo stesso pertanto possa
conseguire a scadenze perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito
antergati, ossia che godono di prelazione, alle obbligazioni subordinate. Queste ultime in caso di
default presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli
obbligazionari senior dello stesso emittente ed aventi la medesima scadenza.
Le Obbligazioni subordinate tier II oggetto del presente prospetto di Base sono caratterizzate da una
rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell’investitore è ostacolato dalla loro
complessità. E’ necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali
strumenti
solo dopo averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano sia
tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza
fornita dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni,
l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed esperienza
dell‘investitore per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni oggetto del Programma.
Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì
valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione
dei profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche alla sua situazione finanziaria ed agli
obiettivi di investimento.
65
FATTORI DI RISCHIO
Rischio di credito per l’investitore:
Sottoscrivendo le Obbligazioni, l’investitore diviene finanziatore dell’Emittente e titolare di un credito nei
confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale; l’investitore è dunque
esposto al rischio che l’Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali
obblighi di pagamento.
Tale rischiosità risulta maggiormente accentuata nelle Obbligazioni Subordinate rispetto ad altri titoli di
debito senior emessi dalla Banca – che presentano, tuttavia, le medesime caratteristiche finanziarie e durata
delle Obbligazioni – in quanto, essendo obbligazioni subordinate Tier II / Classe 2 ai sensi e per gli effetti
del Regolamento UE n. 575/2013 e della Circolare 285 della Banca d’Italia, in caso di default
dell’Emittente, la liquidità residua di quest’ultimo potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, anche
solo parzialmente, il capitale investito nelle Obbligazioni.
Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle Obbligazioni:
L’Emittente non ha previsto né garanzie reali né personali per il rimborso delle Obbligazioni e per il
pagamento degli interessi. Pertanto in relazione al rimborso del capitale ed al pagamento degli interessi
risponde esclusivamente l’Emittente con il proprio patrimonio.
Rischio correlato al grado di subordinazione delle Obbligazioni:
Le Obbligazioni costituiscono “passività subordinate” Tier II dell’Emittente. Pertanto in caso di
liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, tutte le somme dovute a titolo di
capitale o interessi, saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti tutti i creditori dell’Emittente
non subordinati.
In tali circostanze la liquidità dell’Emittente potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, anche solo
parzialmente, il Prestito Obbligazionario. L'investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del
capitale investito. A parità di condizioni, le obbligazioni subordinate sono quindi più rischiose delle
obbligazioni non subordinate.
Si invitano gli investitori a leggere anche il Paragrafo 4.5 “Ranking delle Obbligazioni” della presente Nota
Informativa.
Rischio di mancato o parziale rimborso del capitale:
In caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, l'investitore potrebbe
incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. Infatti, il rimborso delle Obbligazioni
Subordinate Tier II avverrà solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori privilegiati,
chirografari o con un grado di subordinazione meno accentuato.
Rischio di non idoneità del confronto delle Obbligazioni Subordinate Tier II con altre tipologie di
titoli:
Le Obbligazioni presentano una clausola di subordinazione di tipo Tier II e pertanto hanno un grado di
rischiosità maggiore rispetto a titoli non subordinati, quali ad esempio i Titoli di Stato. Ne deriva che il
confronto fra il rendimento offerto dalle Obbligazioni Subordinate Tier II e quello offerto, ad esempio, da
un BTP potrebbe risultare non idoneo.
Rischio relativo alla vendita prima della scadenza:
Nel caso in cui l'investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di
vendita sarà influenzato da diversi elementi tra cui:
caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (si rinvia al successivo “Rischio
li liquidità”);
variazione dei tassi di interesse di mercato (si rinvia al successivo “Rischio di tasso di mercato”);
variazioni del merito di credito dell'Emittente (si rinvia al successivo “Rischio di deterioramento
del merito di credito dell'Emittente”);
presenza di commissioni/oneri nel presso di emissione delle obbligazioni (si rinvia al successivo
“Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni”);
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FATTORI DI RISCHIO
Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al
di sotto del Valore Nominale delle stesse. Questo significa che, nel caso in cui l'investitore vendesse le
Obbligazioni prima della scadenza, potrebbe subire una rilevante perdita in conto capitale.
•
•
•
•
Rischio di liquidità: L’investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le
Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. L’Emittente non intende
infatti richiedere l’ammissione alla quotazione in alcun mercato regolamentato né su altri Sistemi
Multilaterali di Negoziazione (MTF), né agirà in qualità di Internalizzatore Sistematico. La Banca
negozierà i titoli in contropartita diretta , tuttavia non è previsto l'impegno incondizionato al
riacquisto delle obbligazioni da parte dell'Emittente Ciò potrebbe causare all’investitore, che
intendesse vendere le Obbligazioni prima della loro naturale scadenza, l’impossibilità di liquidare il
suo investimento e quindi la necessità di dover detenere il titolo fino a scadenza. Si segnala che le
Obbligazioni di tipo Tier II in virtù delle clausole di subordinazione presentano un rischio di
liquidità più accentuato rispetto alle obbligazioni con le medesime caratteristiche ma non
subordinate, in quanto, inter alia, il riacquisto di tali Obbligazioni Subordinate sul mercato
secondario può essere soggetto a limitazioni e autorizzazioni dell’Autorità Competente ai sensi
della normativa comunitaria e nazionale pro tempore vigente. In assenza della citata autorizzazione
preventiva al riacquisto, l’Emittente si troverebbe nell’impossibilità di riacquistare liberamente i
Titoli a fini di liquidità e quindi l’investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di
vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. Si fa notare che
la metodologia di pricing viene effettuata sulla base della curva dei tassi di mercato e dello spread
di emissione ossia dello spread di credito associato alla Banca al momento dell'emissione. Tale
spread di emissione rimarrà invariato per tutta la durata del titolo e pertanto le valutazioni
successive rispetto a quella iniziale rifletteranno esclusivamente variazioni della curva dei tassi di
mercato. Il prezzo del titolo potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente da una valutazione che
tenga conto della variazione del merito creditizio dell'emittente durante la vita del titolo (per
maggiori dettaglio si rinvia al paragrafo 6.3 della Nota Informativa).
Rischio di tasso di mercato: L’investimento nelle Obbligazioni espone al rischio di variazione dei
tassi di interesse sui mercati finanziari. In generale, l’andamento del prezzo di mercato delle
obbligazioni è influenzato dall’andamento dei tassi di interesse. Conseguentemente, qualora
l’investitore decidesse di vendere i titoli prima della scadenza, il valore di mercato potrebbe
risultare inferiore anche in maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle
obbligazioni. Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso e Step-Up / Step-Down,
le variazioni dei tassi di interesse sui mercati finanziari si ripercuotono sui prezzi e quindi sui
rendimenti delle Obbligazioni in modo tanto più accentuato quanto più lunga è la loro vita residua.
Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate a Tasso Variabile, il rischio di tasso è rappresentato
da eventuali variazioni in aumento dei livelli di tasso di interesse, che riducono il valore di mercato
dei titoli durante il periodo in cui il tasso cedolare è fissato a seguito della rilevazione del Parametro
di Indicizzazione. Fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati e relative all’andamento del
Parametro di Indicizzazione potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della
cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari
e, conseguentemente, determinare variazioni sui prezzi dei titoli.
Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente: Le Obbligazioni oggetto del
presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione
finanziaria, attuale o prospettica, dell’Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito
creditizio dello stesso. Tuttavia si fa presente che la metodologia di pricing delle obbligazioni non
risentirà del merito di credito dell'emittente.
Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni: In relazione alle singole offerte potranno
essere previsti a carico del sottoscrittore costi/commissioni in aggiunta al prezzo di Emissione, il
cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L'importo di tali costi/commissioni incide,
riducendolo, sul rendimento delle obbligazioni calcolato in base al prezzo di emissione. In caso di
rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe
comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta.
67
FATTORI DI RISCHIO
Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente e delle Obbligazioni:
Alle Obbligazioni, come per l’Emittente, non è assegnato alcun livello di rating da parte delle principali
agenzie di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto viene meno la disponibilità immediata di un
indicatore sintetico della solvibilità dell’Emittente e della rischiosità delle Obbligazioni.
Va in ogni caso tenuto in debito conto che l’assenza di rating non è necessariamente significativa di una
deteriorata solvibilità dell’Emittente.
Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva
europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi
Il 12 giugno 2014 e stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE
del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), individuando i poteri e
gli strumenti che le Autorita nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution
Authorities”, di seguito le Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto
di una banca. Cio al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo
l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed
assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli
azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse
stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
La Direttiva e entrata in vigore il 1 gennaio 2015 fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento
del “bail-in” per le quali e stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di
decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini.
Si segnala inoltre che e tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della direttiva.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato
strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale,
nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione
di insolvenza dell'Emittente.
La direttiva prevede relativamente agli strumenti di capitale di classe II (tra cui le obbligazioni subordinate)
che nei casi in cui la Banca si trovi al c.d. “punto di insostenibilità economica” e prima che sia avviata
qualsiasi azione di risoluzione della crisi, le autorità siano obbligate ad esercitare senza indugio il potere di
svalutazione di tali strumenti o di conversione degli stessi in strumenti di capitale.
Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder
svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in assenza di una
formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre le Autorità avranno il potere di cancellare le
obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire
dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia,
secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d.
Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di
capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di
classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2
Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno
svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate
e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione
con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
68
FATTORI DI RISCHIO
risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto
giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca
emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessita di un previo consenso di quest’ultimo ed il
trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del
rischio di credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale
pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi
solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i
presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di
risoluzione bancaria (il Fondo) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del
Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare,
qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di
specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all'ente
soggetto a risoluzione.
Rischio connesso alle norme in materia di "aiuti di Stato" e alle misure di sostegno alle banche in
condizioni di crisi
Dall'inizio della crisi l'attenzione dell'UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di norme sulla
risoluzione delle crisi bancarie. Il 1 agosto 2013 la Commissione Europea ha emanato una nuova
comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. Si ricorda che gli aiuti di Stato, per essere
concessi, devono essere compatibili con il diritto dall'UE (cfr. art. 107, par. 3 lett. B, del Trattato sul
funzionamento della UE).
La concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una "previa
condivisione degli oneri", oltre che da parte degli azionisti, anche da parte di coloro che detengano titoli di
debito subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportando il rischio di perdita del capitale investito
ovvero una compressione dei diritti associati agli strumenti finanziari dei soggetti medesimi, nella misrua in
cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr. "Comunicazione della Commissione europea relativa
all'applicazione, dal 1 agosto 2013, delle norme in materia di aiuti di Stato alle misure di sostegno alle
banche nel contesto della crisi finanziaria", e in particolare paragrafi 41-44).
In merito a tale argomento si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio in
ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle
imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD). Con il prossimo
recepimento della direttiva BRRD, si ipotizza che le autorità di vigilanza adottino meccanismi per la
risoluzione delle crisi che possano introdurre ulteriori limitazioni ai diritti degli azionisti e degli
obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli, quali ad esempio la conversione obbligatoria di strumenti
di debito in azioni, la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite agli azionisti e ad alcune
categorie di creditori (in particolare ai possessori di strumenti Tier II).
Rischi relativi ai conflitti d’interesse:
•
Coincidenza tra l’Emittente e il collocatore: La coincidenza tra l’Emittente e il soggetto incaricato
del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le Obbligazioni offerte
sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto.
•
Coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo: La coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di
Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori,
in quanto il calcolo del tasso di interesse da corrispondere agli investitori sarà effettauto
dall'Emittente.
•
Coincidenza tra l’Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario: Qualora l'Emittente
negozi in conto proprio le Obbligazioni di propria emissione il prezzo di acquisto delle stesse,
stabilito dall'Emittente, potrebbe essere negativamente influenzato per effetto del conflitto di
interessi insito nell'operazione.
•
69
FATTORI DI RISCHIO
Rischio relativo al ritiro della singola Offerta:
Ove l’Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l’Offerta, tutte le domande di adesione saranno da
ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell’Emittente. Le
somme di importo pari al controvalore delle Obbligazioni prenotate saranno prontamente rimesse a
disposizione dell'investitore. L’investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie
aspettative di investimento.
Rischio connesso alla variazione del regime fiscale:
I redditi derivanti dall’Obbligazione sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente. L’investitore
potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un aumento delle
imposte attualmente in essere o dall’introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il
rendimento effettivo netto delle Obbligazioni. Non è possibile prevedere se il regime fiscale vigente potrà
subire eventuali modifiche durante la vita delle Obbligazioni. Sono a carico dell’obbligazionista le imposte
e le tasse, presenti e future, che per legge colpiscano le Obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri
frutti. Di conseguenza, qualora nuove trattenute si rendano necessarie in seguito a modifiche del regime
fiscale applicabile, gli investitori riceveranno un importo inferiore a quello cui avrebbero avuto diritto quale
pagamento relativo alle stesse. L’Emittente non è in grado di prevedere se modifiche normative si
verificheranno entro la data di scadenza delle Obbligazioni e qualora ciò accadesse, quali saranno gli
importi che dovrà trattenere.
In nessun caso potrà essere decisa alcuna trattenuta a discrezione dell’Emittente.
2.5 Fattori di rischio specifici per le obbligazioni subordinate Tier II a tasso variabile con eventuale
minimo e/o massimo
Rischio di Indicizzazione:
Poiché il rendimento delle Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo
e/o massimo dipende dall'andamento del Parametro di Indicizzazione, ad un eventuale andamento
decrescente del Parametro di Indicizzazione, anche il rendimento delle Obbligazioni sarà di conseguenza
decrescente.
È possibile che il Parametro di Indicizzazione possa ridursi fino a zero; in questo caso l’investitore non
percepirebbe alcun interesse sull’investimento effettuato (in assenza di un Margine positivo). Si rinvia alle
Condizioni Definitive del singolo prestito per le informazioni relative al Parametro di Indicizzazione
utilizzato.
Rischio correlato all’eventuale spread negativo sul Parametro di Indicizzazione:
Le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto
con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo danno diritto al pagamento di interessi periodici il cui
ammontare è determinato in base all’andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto, che può essere
aumentato o diminuito di un margine costante per tutta la durata delle Obbligazioni, secondo quanto
indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun prestito.
Qualora l’ammontare della cedola venga determinato applicando al Parametro di Indicizzazione un margine
negativo, il rendimento delle Obbligazioni sarà inferiore a quello di un titolo similare legato al parametro
previsto senza l’applicazione di alcun margine o con l’applicazione di un margine positivo, in quanto la
cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo del parametro mentre un eventuale ribasso dello stesso
amplificherà la riduzione della cedola.
L'applicazione di un margine negativo al Parametro di Indicizzazione non potrà in alcun modo portare ad
una cedola negativa; nel caso in cui sia previsto un tasso minimo (floor) non potrà mai portare ad interessi
inferiore al tasso minimo previsto.
Pertanto, in caso di vendita del Titolo, l’investitore deve considerare che il prezzo delle Obbligazioni sarà
più sensibile alle variazioni dei tassi d’interesse.
70
FATTORI DI RISCHIO
Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni:
L’investitore deve tenere presente che le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o
massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo potrebbero
presentare al loro interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa.
L’opzione di tipo interest rate FLOOR è un’opzione su tassi di interessi negoziata al di fuori dei mercati
regolamentati con la quale viene fissato un limite minimo al rendimento di un dato strumento finanziario.
Qualora sia previsto un minimo, la componente derivativa consta di un’opzione di tipo interest rate
FLOOR, acquistata dall’investitore, in ragione della quale i tassi su cui verranno calcolate le cedole non
potranno essere inferiori al Tasso Minimo (floor) (Rendimento Minimo Garantito).
Qualora sia previsto un massimo, la componente derivativa consta di un’opzione di tipo interest rate CAP,
venduta dall’investitore, in ragione della quale i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno
essere superiori al Tasso Massimo (cap) (Rendimento Massimo Corrisposto).
La contestuale presenza di un’opzione di tipo interest rate FLOOR e interest rate CAP da luogo a
un’opzione c.d. Interest Rate COLLAR.
Rischio correlato alla presenza di un tasso massimo:
Relativamente alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Obbligazioni a
Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, quando nelle relative Condizioni Definitive sia
specificato un tasso massimo (cap) per una o più cedole variabili, le cedole variabili in relazione alle quali
sia stato indicato un tasso massimo non potranno in nessun caso essere superiori a tale tasso massimo,
anche in ipotesi di andamento particolarmente positivo del Parametro di Indicizzazione.
L’investitore, pertanto, potrebbe non beneficiare per l’intero eventuale andamento positivo del Parametro di
Indicizzazione, in quanto eventuali andamenti positivi del Parametro di Indicizzazione oltre il tasso
massimo sarebbero ininfluenti ai fini della determinazione della relativa cedola variabile. Pertanto la
presenza del tasso massimo potrebbe avere effetti negativi in termini di prezzo delle Obbligazioni.
Rischio di eventi di turbativa o di fatti straordinari riguardanti il Parametro di Indicizzazione:
Per le Obbligazioni Subordinate Tier II a tasso variabile , in caso di eventi di turbativa o di eventi
straordinari che rendano indisponibile il livello del Parametro di Indicizzazione prescelto per i singoli
Prestiti nella giornata prevista per la sua rilevazione, il valore utilizzato per il calcolo della Cedola per il
periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del Parametro di Indicizzazione.
Se l’indisponibilità del valore del Parametro di Indicizzazione dovesse verificarsi anche per la successiva
scadenza cedolare, l’Agente per il Calcolo agirà in buona fede secondo la migliore prassi di mercato
individuando il Parametro di Indicizzazione alternativo che secondo la ragionevole discrezione
dell’Emittente sia fungibile con il Parametro di Indicizzazione divenuto indisponibile.
Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione:
Nel caso di Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile, l’Emittente non fornirà, successivamente
all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di Indicizzazione.
71
3. INFORMAZIONI FONDAMENTALI
3.1 Conflitto di interessi
L’offerta delle Obbligazioni rappresenta un’operazione nella quale l’Emittente e/o il Collocatore possono
avere un interesse in conflitto in quanto:
- l’Emittente può agire quale Responsabile del Collocamento e/o Collocatore. In tal caso l’Emittente si
troverebbe in una situazione di conflitto di interessi in quanto trattasi di un’operazione avente ad oggetto
Obbligazioni di propria emissione;
- salvo quanto diversamente indicato nelle Condizioni Definitive, in relazione al calcolo delle Cedole
Variabili per le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e a Tasso Misto con
eventuale minimo e/o massimo, l’Emittente opererà quale Agente per il Calcolo. Tale coincidenza di ruoli
(Emittente e Agente per il Calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti
degli investitori;
- l’Emittente, negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò
configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti dell’investitore.
In connessione con ciascuna Singola Offerta le summenzionate situazioni di conflitto di interesse ed altre
eventuali ulteriori saranno di volta in volta specificate nelle pertinenti Condizioni Definitive.
3.2 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi
I proventi derivanti dalla vendita delle Obbligazioni saranno utilizzati dall’Emittente nell’attività di esercizio
del credito nelle sue varie forme e con lo scopo specifico di erogare credito a favore dei soci e della clientela
di riferimento della Banca con l’obiettivo ultimo di contribuire allo sviluppo della zona di competenza.
In aggiunta a quanto sopra, come precisato e specificato di volta in volta nelle Condizioni Definitive,
l'Emittente potrà prevedere che una una quota del collocato sia devoluta a favore di uno o più Enti
beneficiari, fino ad un ammontare massimo predefinito, l'obbligazione quindi potrà essere caratterizzata da
un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito che non prevede la devoluzione. Nelle Condizioni
Definitive saranno esplicitate le modalità di devoluzione, l'ammontare massimo complessivo determinato
dall'Emittente per ciascuna emissione e la denominazione dell'Ente Beneficiario.
4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/DA
AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE
4.1 Tipo di strumenti finanziari oggetto dell'offerta
Le Obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa sono strumenti di investimento del risparmio a
medio/lungo termine, con la durata pari a quella indicata nelle Condizioni Definitive.
I titoli oggetto del Programma potranno essere: Obbligazioni a Tasso Fisso, Obbligazioni subordinate Tier
II a Tasso Fisso, Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo, Obbligazioni
subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo, Obbligazioni Zero Coupon,
Obbligazioni Step-Up/Step-Down, Obbligazioni subordinate Tier II Step-Up/Step-Down e
Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo.
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione alla data di scadenza indicata nelle Condizioni
Definitive di ciascun prestito.
Fatta eccezione per le Obbligazioni Zero Coupon, le Obbligazioni prevedono il pagamento di cedole
periodiche il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse predeterminato ovvero sulla
base dell’andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto.
Di seguito si riportano le caratteristiche sintetiche degli strumenti finanziari oggetto del presente Programma.
Obbligazioni a Tasso Fisso e Obbligazioni subordinate Tier II a Tasso Fisso: sono titoli di debito che
danno diritto ad un rimborso del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso
può essere effettuato alla pari o sopra la pari. Le Obbligazioni a Tasso Fisso maturano, a partire dalla Data di
Godimento, interessi il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse fisso per tutta la
durata del prestito ed il cui valore verrà indicato nelle Condizioni Definitive. Gli interessi fissi saranno
72
pagabili in via posticipata a ciascuna Data di Pagamento degli interessi specificata nelle Condizioni
Definitive.
Le obbligazioni a tasso fisso subordinate Tier II costituiscono passività subordinate dell’Emittente, così come
classificate in base alle vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, con livello di subordinazione
“Tier II”. In caso di liquidazione dell’Emittente, i titoli saranno rimborsati solo dopo che siano stati
soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati dell’Emittente stesso. Saranno concorrenti con i possessori
delle obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa eventuali ulteriori creditori con un medesimo
grado di subordinazione degli stessi. E’ inoltre espressamente previsto che la durata dei titoli sia pari o
superiore a 5 anni (solo per i titoli subordinati).
Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Obbligazioni subordinate Tier II
Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo: sono titoli di debito che danno diritto ad un rimborso
del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari
o sopra la pari. Le Obbligazioni a Tasso Variabile maturano, a partire dalla Data di Godimento, interessi a
tasso variabile determinati in ragione dell'andamento del Parametro di Indicizzazione eventualmente
maggiorato o diminuito di un Margine secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun
Prestito. Per le obbligazioni non subordinate, nel caso in cui sia previsto un margine negativo, il rendimento
delle Obbligazioni sarà inferiore a quello di un titolo indicizzato esclusivamente al Parametro di
Indicizzazione prescelto, ma comunque in nessun caso gli interessi variabili potranno assumere valore
negativo. Il Parametro di Indicizzazione e l’eventuale margine saranno indicati nelle Condizioni Definitive.
L’Emittente si riserva la facoltà di stabilire, tempo per tempo, il valore della prima cedola indipendentemente
dal Parametro di Indicizzazione dandone specifica comunicazione nelle Condizioni Definitive.
Le obbligazioni a tasso variabile subordinate Tier II costituiscono passività subordinate dell’Emittente, così
come classificate in base alle vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, con livello di
subordinazione “Tier II”. In caso di liquidazione dell’Emittente, i titoli saranno rimborsati solo dopo che
siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati dell’Emittente stesso. Saranno concorrenti con i
possessori delle obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa eventuali ulteriori creditori con un
medesimo grado di subordinazione degli stessi. E’ inoltre espressamente previsto che la durata dei titoli sia
pari o superiore a 5 anni (solo per i titoli subordinati).
Potrà inoltre essere previsto nelle Condizioni Definitive un Tasso minimo e/o un Tasso Massimo per le
cedole variabili, in ragione dei quali i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno essere inferiori al
Tasso Minimo e/o superiori al Tasso Massimo.
Obbligazioni Zero Coupon: sono titoli di debito che danno diritto ad un rimborso del valore nominale in
un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la pari. Le
Obbligazioni Zero Coupon non prevedono la corresponsione periodica di interessi. Le Obbligazioni
maturano, a partire dalla Data di Godimento, un interesse implicito capitalizzato, rappresentato dalla
differenza tra l’importo dovuto a titolo di rimborso ed il Prezzo di Emissione.
Obbligazioni Step-Up/Step-Downe Obbligazioni subordinate Tier II Step-Up/Step-Down: sono titoli di
debito che danno diritto ad un rimborso del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale
rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la pari. Le Obbligazioni Step-Up/Step-Down maturano, a
partire dalla Data di Godimento, interessi il cui ammontare è definito applicando al valore nominale un tasso
di interesse crescente/decrescente predeterminato alla data di emissione, la cui periodicità, sequenza e misura
sarà indicata nelle Condizioni Definitive.
Le obbligazioni Step-Up / Step-Down subordinate Tier II costituiscono passività subordinate dell’Emittente,
così come classificate in base alle vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, con livello di
subordinazione “Tier II”. In caso di liquidazione dell’Emittente, i titoli saranno rimborsati solo dopo che
siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati dell’Emittente stesso. Saranno concorrenti con i
possessori delle obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa eventuali ulteriori creditori con un
medesimo grado di subordinazione degli stessi. E’ inoltre espressamente previsto che la durata dei titoli sia
pari o superiore a 5 anni (solo per i titoli subordinati).
Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo: sono titoli di debito che danno
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diritto ad un rimborso del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso può
essere effettuato alla pari o sopra la pari.
Le Obbligazioni maturano, a partire dalla Data di Godimento, interessi il cui ammontare è determinato,
secondo il periodo cedolare di riferimento, in ragione di un tasso di interesse fisso per il periodo con interessi
a tasso fisso, e in ragione di un tasso variabile per il periodo con interessi a tasso variabile.
Gli interessi a Tasso Fisso sono determinati applicando al valore nominale delle Obbligazioni un interesse
prefissato costante definito nelle Condizioni Definitive.
Gli interessi a Tasso Variabile sono determinati sulla base del Parametro di Indicizzazione eventualmente
maggiorato o diminuito di un margine indicato nelle Condizioni Definitive. Potrà inoltre essere previsto nelle
Condizioni Definitive un Tasso minimo e/o un Tasso Massimo per le cedole variabili, in ragione dei quali i
tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno essere inferiori al Tasso Minimo e/o superiori al Tasso
Massimo.
In nessun caso gli interessi variabili potranno assumere valore negativo.
Le Obbligazioni a Tasso Fisso, Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo,
Obbligazioni Zero Coupon, Obbligazioni Step-Up /Step-Down e Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale
Tasso Minimo (floor) e/o Massimo (cap) potranno prevedere la devoluzione di una parte dell’ammontare
ricavato dal collocamento dei titoli (espresso come importo fisso o come percentuale del valore nominale
collocato) a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni,
Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità
sociale fino ad un ammontare massimo predefinito. Questa eventualità sarà opportunamente indicata
all’interno delle pertinenti Condizioni Definitive.
Gli elementi identificativi del soggetto destinatario dei proventi e le modalità di corresponsione saranno
indicati nelle pertinenti Condizioni Definitive.
Ciascuna emissione di Obbligazioni sarà contraddistinta da un codice ISIN (International Security
Identification Number) che sarà indicato nelle relative Condizioni Definitive.
4.2 La legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati
Ciascuna Obbligazione riferita al Programma di Emissione, descritto nella presente Nota Informativa, è
regolata dalla legge italiana. Per qualsiasi controversia relativa alle Obbligazioni che dovesse insorgere tra
l’Emittente e gli obbligazionisti sarà competente il Foro di Rimini ovvero, qualora l’obbligazionista rivesta la
qualifica di consumatore ai sensi e per gli effetti dell’articolo 3 del Decreto Legislativo 6 settembre 2005 n.
206 e sue successive modifiche e integrazioni, il foro di residenza o domicilio elettivo di quest’ultimo.
4.3 Forma degli strumenti finanziari e soggetto incaricato della tenuta dei registri
Le Obbligazioni offerte nel presente Prospetto di Base sono titoli al portatore.
Detti strumenti finanziari verranno assoggettati al regime di dematerializzazione di cui al D. Lgs 24 giugno
1998, n. 213 ed al Regolamento Congiunto della Banca d’Italia e della CONSOB recante la disciplina dei
servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e della relativa società di gestione,
adottato con provvedimento del 22 febbraio 2008 come di volta in volta modificato (o alla normativa di volta
in volta vigente in materia).
Gli Obbligazionisti non potranno chiedere la consegna materiale dei titoli rappresentativi delle Obbligazioni.
I Prestiti verranno accentrati presso Monte Titoli S.p.A (“Monte Titoli”) (Piazza degli Affari, 6 – 20123
Milano). Conseguentemente, il trasferimento delle Obbligazioni potrà avvenire esclusivamente per il tramite
degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli.
4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari
I Prestiti Obbligazionari saranno denominati in Euro e le cedole corrisposte saranno anch’esse denominate in
Euro.
4.5 Ranking degli strumenti finanziari
Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Fisso, a Tasso Variabile con eventuale minimo /o massimo,
Zero Coupon, Step-Up / Step-Down e a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo:
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Trattasi di obbligazioni non subordinate, non sottoposte a condizione, non assistite da garanzia e con il
medesimo grado di priorità nell’ordine dei pagamenti (pari passu) rispetto a tutte le altre obbligazioni
dell’Emittente non assistite da garanzia. Gli obblighi a carico dell’Emittente nascenti dalle Obbligazioni
Ordinarie non sono subordinati ad altre passività dello stesso, fatta eccezione per quelle dotate di privilegio.
Ne segue che il credito dei portatori delle Obbligazioni Ordinarie verrà soddisfatto pari passu con gli altri
crediti chirografari dell’Emittente.
Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso, Tier II a Tasso Variabile con
eventuale minimo e/o massimo e Tier II Step- Up / Step-Down:
Trattasi di “passività subordinate” dell’Emittente di tipo Tier II, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni
contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2),
art. 62, 63 e 77 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai
requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della
Banca d’Italia n. 285 del 20 dicembre 2013, “Applicazione in Italia del regolamento (UE) n. 575/2013
(CRR) e della direttiva 2013/36/UE (CRD4)”, Parte II, Capitolo I.
In caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, il debito e gli interessi
relativi alle Obbligazioni di tipo Tier II saranno rimborsati solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri
creditori non subordinati e saranno soddisfatti pari passu con le altre obbligazioni aventi il medesimo grado
di subordinazione nel rispetto della normativa vigente. In ogni caso le Obbligazioni Subordinate di tipo Tier
II saranno rimborsate con precedenza rispetto alle azioni dell’Emittente ed agli altri strumenti di capitale di
Classe 1 o Tier I dell’Emittente.
Ai fini meramente esemplificativi e non esaustivi si riporta di seguito uno schema che rappresenta la
suddivisione concettuale delle principali categorie di strumenti di debito ed azionari della banche, in
funzione del grado di subordinazione degli stessi in caso di liquidazione dell’Emittente; i “debiti privilegiati”
rappresentano la categoria di strumenti con minore grado di subordinazione mentre gli strumenti relativi al
Tier I sono quelli con maggior grado di subordinazione.
Capitale di Classe 1 o “Tier I”
• Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier I)
• Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier I)
Capitale di Classe 2 o “Tier II”
Debiti Ordinari non subordinati
Debiti Privilegiati
È esclusa la facoltà di compensare i debiti dell’Emittente derivanti dalle Obbligazioni, per capitale ed
interessi, con i crediti eventualmente vantati dall’Emittente nei confronti dei portatori delle Obbligazioni. È
altresì esclusa la possibilità di ottenere, o comunque far valere garanzie e cause di prelazione a favore delle
Obbligazioni su beni dell’Emittente ovvero di terzi aventi diritto di rivalsa nei confronti dell’Emittente.
La durata dell’Obbligazione Tier II – ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due
(Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), Art. 63, lettera g) del
Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per
gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) – deve essere pari o superiore a 5 anni.
Si rappresenta inoltre che, alla data del presente Prospetto, altre passività subordinate di tipo Tier II
dell’Emittente, offerte a fronte di un Prospetto informativo approvato dalla Consob, sono rappresentate
dall'obbligazione denominata “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C.
SUBORDINATO LOWER TIER II 01/02/2011 - 01/02/2017 TASSO FISSO 3,25% 196^ EMISSIONE”,
emessa nel febbraio 2011 e collocata per un importo nominale complessivo di Euro 10.000.000,00 e dalla
obbligazione denominata “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C.
SUBORDINATO LOWER TIER II 30/09/2011- 30/09/2017 TASSO FISSO 4,25% 214^ EMISSIONE”,
emessa nel settembre 2011 per un importo nominale di Euro 8.000.000,00, entrambe non quotate sui mercati
regolamentati, né presso Sistemi Multilaterali di Negoziazione (Multilateral Trading Facility – MTF).
75
4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari
Le obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e
segnatamente il diritto al rimborso del capitale alla scadenza del prestito (come individuati nelle Condizioni
Definitive) e il diritto a percepire le cedole (come individuate nelle Condizioni Definitive), fatto salvo quanto
previsto dalla Direttiva Europea in tema di risanamento risoluzione degli enti creditizi, come di seguito
rappresentato.
In particolare, la Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Recovery and Resolution Directive – acronimo
“BRRD”, di seguito la “Direttiva”) individua i poteri e gli strumenti che le autorità nazionali preposte alla
risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la
risoluzione di una situazione di dissesto o di crisi di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle
funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto sull’economia e sul sistema finanziario nel suo
complesso, nonché i costi per i contribuenti. Dev’essere inoltre garantito che gli “azionisti” sostengano le
perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, a patto che nessun creditore subisca
perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di
insolvenza. Tra gli strumenti di risoluzione utilizzabili dalle Autorità è previsto quello del cosidetto “bail-in”,
una sorta di meccanismo di “autosalvataggio” messo in atto dalle stesse banche. In particolare, con
riferimento alle obbligazioni, l’Autorità ha la facoltà di procedere in via permanente alla loro “svalutazione”
(con possibilità di azzeramento del valore nominale) oppure alla loro “conversione in titoli di capitale”,
questo anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza da parte dell’emittente.
Inoltre le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificarne scadenza, importo degli
interessi pagabili, data a partire dalla quale tali interessi diventano pagabili, con l’ulteriore facoltà di
sospenderne il pagamento per un periodo transitorio (articolo 63 comma 1 j della Direttiva).
Nell’applicazione del “bail-in” le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine
di priorità dei crediti previsto dall’originaria procedura di insolvenza:
1) Innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d.
Common Equity Tier 1);
2) ove tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di
capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti di capitale primario di classe
1, nonché svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e
gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno
svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche dalle obbligazioni “non”
subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in
capitale.
Lo strumento del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con altri strumenti
di risoluzione previsti dalla Direttiva, quali:
(i) vendita di attività dell’impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
risoluzione a favore di una o più società veicolo;
Fatto salvo quanto sopra, in circostanze eccezionali, quando è applicato lo strumento del “bail-in”, l’Autorità
potrà escludere, integralmente o parzialmente, talune passività dall’applicazione di poteri di svalutazione o di
conversione (articolo 44 comma 3 della Direttiva), in particolare allorché:
a) non è possibile sottoporre a “bail-in” tale passività in tempi ragionevoli;
b) l’esclusione è strettamente necessaria e proporzionata per conseguire la continuità delle funzioni essenziali
e delle linee di business principali;
c) l’esclusione è strettamente necessaria e proporzionata per evitare di provocare un ampio contagio;
d) l’applicazione del “bail-in” a tali passività determinerebbe una distruzione di valore tale che le perdite
sostenute da altri creditori sarebbero più elevate che nel caso in cui tali passività fossero escluse dal “bail-in”
Gli strumenti di risoluzione sopra descritti potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del
rapporto giuridico tra Emittente e Obbligazionista (con la sostituzione dell’originario debitore, ossia la banca
emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza la necessità di un previo consenso da parte di
quest’ultimo, ed il trasferimento delle attività e passività all’originario debitore.
Quanto fin qui illustrato potrà essere mitigato per effetto dell’istituzione del c.d. Fondo Unico di Risoluzione
76
Bancaria (il “Fondo”), di cui al Regolamento UE 806/2014. In particolare, qualora l’Autorità decida di
escludere alcune categorie di creditori dal “bail-in” potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed
entro determinati limiti, che il Fondo intervenga per fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione.
La Direttiva è entrata in vigore il 1 gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento
del “bail-in” - per le quali è stata prevista la possibilità per gli Stati membri di posticipare il termine di
decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016. Si sottolinea che, in ogni caso, le relative disposizioni potranno
essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini.
Per quanto riguarda l’Italia, si segnala che è attualmente ancora in corso il processo di recepimento della
Direttiva.
4.7 Tasso d'interesse
4.7.1 Tasso di interesse nominale
Il tasso di interesse nominale sarà indicato, di volta in volta, nelle Condizioni Definitive del singolo prestito.
Si rappresenta che il valore della cedola variabile non potrà mai essere in ogni caso inferiore a zero.
4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare
Si riportano qui di seguito le modalità di calcolo degli interessi suddivise per tipologia di Obbligazioni.
Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Obbligazioni Subordinate Tier II a
Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo.
Le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo emesse in ragione della presente Nota
Informativa corrisponderanno agli investitori Cedole Variabili periodiche il cui importo verrà calcolato
applicando al valore nominale il tasso variabile agganciato al Parametro di Indicizzazione eventualmente
maggiorato ovvero diminuito di uno Spread , secondo la formula di seguito riportata:
VN * (PI + spread) / N
Ove sia indicata la previsione di un tasso minimo (il “Floor”), nel caso in cui il Parametro di
Indicizzazione, eventualmente maggiorato ovvero diminuito dello Spread , risulti inferiore al Floor, il tasso
lordo per la determinazione delle cedole variabili sarà pari al Floor. Ove sia indicata la previsione di un tasso
massimo (il “Cap”), nel caso in cui il Parametro di Indicizzazione, eventualmente maggiorato ovvero
diminuito dello Spread , risulti superiore al Cap, il tasso lordo per la determinazione delle cedole variabili
sarà pari al Cap secondo la formula di seguito indicata:
a)
VN * Max (FLOOR ; PI + spread)/N
(formula applicabile in ipotesi di presenza della opzione Interest Rate FLOOR)
b)
VN * Max [FLOOR; Min (PI + spread; Cap)]/N
(formula applicabile in ipotesi di presenza contemporanea della opzione Interest Rate FLOOR ed
Interest Rate CAP)
c)
VN * Min (PI + spread; Cap)/N
(formula applicabile in ipotesi di presenza della opzione Interest Rate CAP)
Dove
VN = Valore Nominale dell'Obbligazione;
;
PI=Parametro di Indicizzazione
spread= valore, espresso in punti base o in percentuale;
FLOOR% = tasso minimo indicato nelle Condizioni Definitive;
77
CAP% = tasso massimo indicato nelle Condizioni Definitive;
N = Numero di cedole annue
La durata del titolo, la periodicità delle cedole, il parametro di indicizzazione, le modalità e le date di
rilevazione del medesimo nonché l’eventuale Percentuale o Spread verranno indicati di volta in volta per
ciascun Prestito Obbligazionario nelle Condizioni Definitive.
Per la determinazione delle cedole si seguirà la convenzione di calcolo act/act ed il calendario utilizzato è il
Target.
Il pagamento delle cedole avverrà in maniera posticipata alle date indicate nelle Condizioni Definitive.
Obbligazioni a Tasso Fisso (con possibilità di devoluzione di una parte del valore nominale collocato a
favore di organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale) e Obbligazioni
Subordinate Tier II a Tasso Fisso
Le Obbligazioni corrisponderanno ai portatori, secondo quanto espressamente indicato nelle Condizioni
Definitive, delle Cedole Fisse periodiche.
Il calcolo delle cedole verrà effettuato secondo la seguente formula:
I=C x (R/n)
Dove:
I= Interessi
C= Valore Nominale
R= Tasso annuo in percentuale
n= periodicità delle cedole
Obbligazioni Step Up/Step Down e Obbligazioni Subordinate Tier II Step Up/Step Down
Le Obbligazioni corrisponderanno ai portatori, secondo quanto espressamente indicato nelle Condizioni
Definitive, delle Cedole Fisse periodiche e crescenti per gli Step Up e decrescenti per gli Step Down.
Il calcolo delle cedole verrà effettuato secondo la seguente formula:
I=C x (R/n)
Dove:
I= Interessi
C= Valore Nominale
R= Tasso annuo in percentuale
n= periodicità delle cedole
Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo
Le Obbligazioni emesse in ragione della presente Nota Informativa corrisponderanno agli investitori, per una
parte della durata del Prestito, Cedole prefissate costanti o periodicamente crescenti ovvero decrescenti, il cui
importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato, calcolato come percentuale del
Valore Nominale secondo la formula di seguito riportata:
VN *I/N
Dove:
VN = Valore Nominale dell’Obbligazione;
I = tasso di interesse predeterminato annuo lordo indicato nelle Condizioni Definitive con il relativo
periodo di applicazione nel caso di tassi periodicamente crescenti o decrescenti;
78
N= Numero di cedole annue
e corrisponderanno altresì agli investitori Cedole Variabili periodiche, per la restante durata del Prestito, il
cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile dipendente dal Parametro di
Indicizzazione eventualmente maggiorato ovvero diminuito di uno Spread , secondo la formula di seguito
riportata:
VN * (PI + spread) / N
Ove sia indicata la previsione di un tasso minimo (il “Floor”), per le cedole variabili, nel caso in cui il
Parametro di Indicizzazione, eventualmente maggiorato ovvero diminuito dello Spread , risulti inferiore al
Floor, il tasso annuo lordo per la determinazione delle cedole variabili sarà pari al Floor. Ove sia indicata la
previsione di un tasso massimo (il “Cap”), nel caso in cui il Parametro di Indicizzazione, eventualmente
maggiorato ovvero diminuito dello Spread , risulti superiore al Cap, il tasso annuo lordo per la
determinazione delle cedole variabili sarà pari al Cap secondo la formula di seguito indicata:
a)
VN * Max (FLOOR ; PI + spread)/N
(formula applicabile in ipotesi di presenza della opzione Interest Rate FLOOR)
b)
VN * Max [FLOOR; Min (PI + spread; Cap)]/N
(formula applicabile in ipotesi di presenza contemporanea della opzione Interest Rate FLOOR ed
Interest Rate CAP)
c)
VN * Min ( PI + spread; Cap)/N
(formula applicabile in ipotesi di presenza della opzione Interest Rate CAP)
Dove
VN = Valore Nominale dell'Obbligazione;
PI=Parametro di Indicizzazione
spread= valore, espresso in punti base o in percentuale;
FLOOR% = tasso minimo indicato nelle Condizioni Definitive;
CAP% = tasso massimo indicato nelle Condizioni Definitive;
N = Numero di cedole annue
La durata del titolo, la periodicità delle cedole, il parametro di indicizzazione, le modalità e le date di
rilevazione del medesimo nonché l’eventuale Percentuale o Spread verranno indicati di volta in volta per
ciascun Prestito Obbligazionario nelle Condizioni Definitive.
Per la determinazione delle cedole si seguirà la convenzione di calcolo act/act ed il calendario utilizzato è il
Target.
Il pagamento delle cedole avverrà in maniera posticipata alle date indicate nelle Condizioni Definitive.
Obbligazioni Zero Coupon
Le Obbligazioni Zero Coupon non prevedono la corresponsione di cedole. L’interesse è dato dalla differenza
tra il Prezzo di rimborso a scadenza ed il Prezzo di Emissione e verrà indicato nelle Condizioni Definitive. Il
Prezzo di Rimborso delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale. Il Prezzo di Emissione, sempre
inferiore a quello di rimborso, verrà stabilito nelle Condizioni Definitive. Le Condizioni Definitive di
ciascun Prestito riporteranno le specifiche modalità di liquidazione del prezzo di rimborso.
79
Disposizioni generali relative al calcolo degli interessi
Gli interessi saranno computati utilizzando la convenzione di calcolo “Actual/Actual”, salvo quanto
diversamente indicato nelle relative Condizioni Definitive.
Ciascun Titolo cessa di essere fruttifero dalla data stabilita per il rimborso.
Il pagamento degli interessi maturati sarà effettuato dagli intermediari autorizzati sui Titoli dagli stessi
amministrati ed accentrati presso la Monte Titoli S.p.A.
Nel caso in cui il giorno previsto per il pagamento da parte dell'Emittente di qualsiasi importo relativo ai
Titoli non sia un Giorno Lavorativo, esso verrà eseguito il Giorno Lavorativo immediatamente successivo
senza corresponsione di interessi per tale periodo aggiuntivo.
4.7.3 Data di godimento degli interessi
La data a partire dalla quale matureranno interessi sulle Obbligazioni (la “Data di Godimento”) sarà indicata,
per ciascun prestito, nelle Condizioni Definitive.
4.7.4 Data di scadenza degli interessi
Le obbligazioni cessano di essere fruttifere dalla data di rimborso indicata nelle Condizioni Definitive.
4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale
I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi, decorsi
cinque anni dalla data in cui questi sono divenuti esigibili e, per quanto concerne il capitale, decorsi dieci
anni dalla data in cui le Obbligazioni sono divenute rimborsabili.
4.7.6 Descrizione e fonte del sottostante e metodo utilizzato per il calcolo degli interessi
Nelle Condizioni Definitive relative alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o
massimo, alle Obbligazioni subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e
alle Obbligazione a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo, l’Emittente indicherà il
Parametro di Indicizzazione individuato tra:
- Tasso Euribor: Il Tasso Euribor (con scadenza mensile, trimestrale, semestrale o annuale) è il tasso lettera
sul mercato interno dell’Unione Monetaria Europea dei depositi bancari, rilevato dalla Federazione Bancaria
Europea (FBE) calcolato secondo la convenzione act/360 e pubblicato sui maggiori quotidiani europei a
contenuto economico e finanziario nonché sul sito www.euribor.org.
Se una delle date di rilevazione cade in un giorno in cui il Tasso Euribor di riferimento non viene pubblicato,
la rilevazione viene effettuata il primo giorno utile successivo alla data di rilevazione se tale giorno
appartiene allo stesso mese, in caso contrario la rilevazione viene effettuata il primo giorno utile precedente
la data di rilevazione originaria (convenzione Modified Following).
In caso di indisponibilità per cinque giorni consecutivi del valore del Tasso Euribor di riferimento, la
rilevazione viene effettuata il primo giorno utile precedente la data di rilevazione originaria.
Il Tasso Euribor prescelto come Parametro di Indicizzazione potrà essere il Tasso Euribor trimestrale, ovvero
il Tasso Euribor semestrale ovvero il Tasso Euribor annuale così come indicato nelle Condizioni
Definitive;
- Tasso di rendimento dei BOT in asta: per Tasso di rendimento dei BOT in asta (trimestrale, semestrale o
annuale) si intende il rendimento semplice lordo del BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) relativo all’asta
effettuata nel mese solare precedente l’inizio di godimento di ciascuna cedola. Qualora tale valore non fosse
disponibile si farà riferimento alla prima asta BOT valida antecedente all’asta del mese di riferimento. Il
Tasso di rendimento dei BOT in asta è reperibile sui principali quotidiani finanziari, nonché sul sito
www.dt.tesoro.it oppure www.bancaditalia.it
4.7.5 Eventi di turbativa ed eventi straordinari riguardanti il Parametro di Riferimento
Qualora nel corso della vita del prestito obbligazionario si verifichino, relativamente al Parametro di
indicizzazione (Euribor o Rendimento effettivo lordo BOT) a cui è legato il prestito obbligazionario, eventi
di natura straordinaria/turbativa che non rendano rilevabile il parametro stesso ad una data di determinazione,
l'Agente per il calcolo utilizzerà l'ultimo valore noto. Nell'ipotesi di soppressione delle quotazioni ovvero
della stessa forma tecnica oggetto di quotazione, nonché nell'ipotesi di revisione sostanziale delle
80
caratteristiche funzionali del parametro prescelto, la Banca si riserva la facoltà di individuare un parametro
sostitutivo, di analoga natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili di mercato, si reputi più
idoneo a conformarsi all'andamento dell'indice originariamente scelto.
Sarà utilizzato nuovamente il parametro prescelto per le scadenze successive qualora fosse ripristinata la
corretta funzionalità del medesimo.
4.7.6 Agente per il Calcolo
Agente responsabile per il Calcolo è la stessa Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna società
cooperativa.
4.7.9 Eventuale presenza di una componente derivativa per quanto riguarda il pagamento degli
interessi:
Le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto
con eventuale Tasso Minimo (floor) e/o Massimo (cap) presentano al loro interno una componente
derivativa che consta di alcune opzioni di tipo interest rate CAP vendute dall’investitore, in ragione della
quale questi vede determinato a priori il livello massimo delle Cedole Variabili pagate dal Prestito
Obbligazionario, e/o di alcune opzioni di tipo interest rate FLOOR acquistate dall’investitore, in ragione
della quale questi vede determinato a priori il livello minimo delle Cedole Variabili pagate dal Prestito
Obbligazionario in oggetto.
4.8 Data di scadenza e modalità di rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un'unica soluzione alla pari alla Data di scadenza.
4.9 Il rendimento effettivo
I) INDICAZIONE DEL TASSO DI RENDIMENTO
Il rendimento effettivo annuo a scadenza delle Obbligazioni (il “Tasso di Rendimento Effettivo Annuo”),
al lordo e al netto della imposizione fiscale, verrà riportato nelle Condizioni Definitive e rappresenta la
remunerazione dell’investimento in termini percentuali.
II) ILLUSTRAZIONE IN FORMA SINTETICA DEL CALCOLO DEL RENDIMENTO
Il rendimento effettivo annuo, al lordo e al netto della imposizione fiscale, verrà calcolato in regime di
capitalizzazione composta alla data di emissione e sulla base del Prezzo di Emissione.
Il metodo utilizzato per il calcolo del rendimento effettivo è quello del Tasso Interno di Rendimento (TIR, o
IRR, acronimo dall'inglese Internal Rate of Return) che rappresenta il tasso di attualizzazione che eguaglia il
valore attuale di tutti i flussi futuri di cassa rispetto al prezzo di emissione delle Obbligazioni
Tale tasso di rendimento annuo assume che le Obbligazioni vengano detenute fino alla scadenza, che i flussi
di cassa intermedi vengano reinvestiti al tasso di rendimento annuo e, nell’ipotesi di assenza di eventi di
credito dell’Emittente.
Per le obbligazioni a tasso variabile nel calcolo del tasso di rendimento annuo si ipotizza la costanza del
valore del Parametro di Indicizzazione rilevato alla data indicata nelle Condizioni Definitive (il “Valore del
Parametro di Indicizzazione utilizzato per il calcolo del Rendimento Effettivo”).
4.10 Rappresentanza degli Obbligazionisti
Non è prevista, in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti, ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. N
385 del 01 settembre 1993 e successive integrazione e/o modificazioni.
4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni
Le Obbligazioni emesse nell’ambito del Programma di Emissione descritto nella presente Nota Informativa
saranno deliberate, di volta in volta, dal Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, nell'ambito del
programma di emissione deliberato del Consiglio di Amministrazione della Bene Banca Credito Cooperativo
di Bene Vagienna s.c. il 06 maggio 2015.
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4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari
La data di Emissione di ciascuna Obbligazione sarà indicata nelle Condizioni Definitive riferite alla specifica
obbligazione.
4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari
Non esistono restrizioni alla libera trasferibilità delle Obbligazioni emesse, salvo le disposizioni di legge
vigenti in materia.
Non possono comunque aderire all’Offerta coloro che, al momento dell’adesione, pur essendo residenti in
Italia, possono essere considerati ai sensi delle “U.S. Securities Laws” e di altre normative locali applicabili
in materia, residenti negli Stati Uniti d’America o in qualsiasi altro paese nel quale l’Offerta di strumenti
finanziari non sia consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli “Altri Paesi”).
Le Obbligazioni non sono né saranno strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del United
States Securities Act of 1933 e successive modificazioni ovvero ai sensi delle corrispondenti norme in vigore
negli Altri Paesi. Esse non potranno conseguentemente essere offerte o comunque consegnate direttamente o
indirettamente negli Stati Uniti d’America o negli Altri Paesi.
4.14 Regime fiscale
Considerato che l’Emittente ha la propria sede legale in Italia e che l’offerta dei Titoli viene effettuata
esclusivamente nel territorio della Repubblica Italiana, a ciascun Titolo viene applicato il seguente regime
fiscale:
(a) Redditi di capitale: gli interessi ed altri proventi dei Titoli sono soggetti ad un’imposta sostitutiva delle
imposte sui redditi nella misura attualmente in vigore del 26% ai sensi delle disposizioni di legge vigenti;
(b) Tassazione delle plusvalenze: le plusvalenze diverse da quelle conseguite nell’esercizio delle imprese
commerciali realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso dei Titoli, sono soggette ad
un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura attualmente in vigore del 26% ai sensi del
D.Lgs. 461/1997 e successive integrazioni e modificazioni.
Gli oneri fiscali di cui sopra sono a carico esclusivo degli portatori dei Titoli.
Si fa presente che quanto sopra rappresenta una sintesi del regime fiscale in vigore alla data di redazione del
presente Prospetto e che, in caso di eventuali successive variazioni della normativa sopra menzionata, si
applicherà il regime fiscale previsto dalle disposizioni di legge pro tempore in vigore.
Gli investitori sono tenuti in ogni caso a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio
dell’acquisto, della detenzione e della vendita delle Obbligazioni.
5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA
5.1 Statistiche relative all’offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’offerta
5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata
L'Emittente potrebbe prevedere come condizione a cui è subordinata l'offerta che l'adesione sia riservata a
coloro che rivestano la qualifica di Socio della Banca e/o clientela con particolari caratteristiche meglio
definite al successivo punto 5.2.1 (Destinatari dell'Offerta).
L’adesione alle Obbligazioni potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta (il “Periodo di Offerta”).
5.1.2 Ammontare totale dell’offerta
L’ammontare totale massimo dell’Offerta (l’ “Ammontare Totale”) sarà indicato nelle relative Condizioni
Definitive. L’Emittente ha facoltà, nel Periodo di Offerta, di modificare l’Ammontare Totale. Tale variazione
verrà comunicata al pubblico attraverso una comunicazione pubblicata sul sito internet dell’Emittente
www.benebanca.it, contestualmente, trasmessa alla CONSOB e resa altresì pubblica presso la Sede e le
Filiali della Banca aperte al pubblico.
5.1.3 Periodo di validità dell’offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione
La durata del Periodo di Offerta sarà indicata nelle Condizioni Definitive e potrà essere fissata dall'Emittente
82
in modo tale che detto periodo abbia termine ad una data successiva a quella a partire dalla quale le
Obbligazioni incominciano a produrre interessi (la “Data di Godimento”). L’Emittente potrà estendere tale
periodo di validità, dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet
dell’Emittente www.benebanca.it, contestualmente, trasmesso alla CONSOB e reso altresì pubblico presso la
Sede e le Filiali della Banca aperte al pubblico.
L’Emittente potrà procedere, in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, per le mutate condizioni di
mercato, per proprie esigenze o richieste corrispondenti al controvalore dell'offerta, alla chiusura anticipata
dell'offerta, sospendendo immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste. In tal caso l’Emittente ne darà
comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell'Emittente www.benebanca.it,
contestualmente, trasmesso alla CONSOB e reso altresì pubblico presso la Sede e le Filiali della Banca
aperte al pubblico.
La sottoscrizione delle Obbligazioni sarà effettuata a mezzo di apposita scheda di adesione (di seguito
“Modulo di Adesione”).
Infine, ai sensi dell’articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente proceda alla
pubblicazione di supplementi al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e
dell'articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza, gli investitori, che abbiano già aderito all'Offerta
prima della pubblicazione del supplemento, potranno, ai sensi dell’art. 95-bis comma 2 del Testo Unico della
Finanza, revocare la propria accettazione entro il secondo Giorno Lavorativo successivo alla pubblicazione
del supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta all'Emittente ed al Soggetto Incaricato del
Collocamento o secondo le modalità indicate nel contesto del supplemento medesimo.
Le obbligazioni saranno offerte tramite collocamento presso la sede e le filiali di Bene Banca.
Inoltre, ai sensi degli articoli 30 e 31 del Testo Unico della Finanza, l’Emittente si riserva di procedere al
collocamento anche mediante offerta fuori sede, avvalendosi di Promotori Finanziari; tale facoltà verrà
espressamente indicata nelle singole Condizioni Definitive.
Ai sensi dell’articolo 30, comma 6 del Testo Unico della Finanza, l'efficacia dei contratti conclusi fuori sede
è sospesa per la durata di 7 (sette) giorni di calendario decorrenti dalla data di sottoscrizione degli stessi da
parte dell'investitore. Conseguentemente, l'eventuale data ultima in cui sarà possibile aderire all’Offerta
mediante contratti conclusi fuori sede ove ai sensi della normativa applicabile sia previsto il diritto di recesso
a favore dell’investitore sarà indicata nelle relative Condizioni Definitive.
5.1.4 Possibilità di ritiro dell'offerta/riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni
Nel corso del periodo di offerta delle Obbligazioni l'Emittente potrà avvalersi della facoltà di chiusura
anticipata in caso di:
•mutate condizioni di mercato valutate sulla base del giudizio discrezionale del medesimo
•proprie esigenze
•richieste superiori all'importo disponibile
nonché di ridurre l'ammontare totale del prestito sospendendo immediatamente l'accettazione di ulteriori
richieste di sottoscrizione e dandone comunicazione mediante apposito avviso pubblicato sul sito della
Banca. In ogni caso saranno soddisfatte tutte le prenotazioni pervenute sino al momento in cui la decisione di
chiusura anticipata dell'offerta o riduzione di ammontare saranno comunicate al pubblico mediante avviso
da pubblicarsi sul sito della banca.
5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile
Durante il Periodo di Offerta gli investitori non possono sottoscrivere un numero di Obbligazioni inferiore ad
un minimo (il “taglio Minimo”) di volta in volta specificato nelle Condizioni Definitive. L’importo massimo
sottoscrivibile non potrà essere superiore all’Ammontare Totale massimo previsto per l’emissione.
5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari
Il pagamento del controvalore relativo all’importo sottoscritto dall’investitore, avverrà alla data di
regolamento (la “Data di Regolamento”) che può coincidere con la Data di Godimento dell'Obbligazione,
mediante contanti o addebito su conto corrente.
83
Nel caso di sottoscrizione posteriore alla Data di Godimento il prezzo per la sottoscrizione delle
Obbligazioni sarà maggiorato del rateo interessi maturato dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento.
I titoli saranno messi a disposizione degli aventi diritto in pari data mediante deposito presso la Monte Titoli
S.p.A.
5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta
L’Emittente comunicherà entro 5 giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta, i risultati della
medesima mediante un annuncio pubblicato sul sito web dell’Emittente all’indirizzo www.benebanca.it.
5.1.8 Eventuali diritti di prelazione
Non previsti in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti.
5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione
5.2.1 Destinatari dell’Offerta
Le Obbligazioni sono destinate a tutti gli investitori potenzialmente interessati, fermo restando quanto
previsto ai paragrafi 4.13 e 5.1.1 della presente Nota Informativa. Le Obbligazioni saranno emesse e
collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano con conseguente esclusione di qualsiasi altro
ordinamento giuridico.
5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le
negoziazioni prima della comunicazione
Non sono previsti criteri di riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello richiesto.
Saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al
raggiungimento dell’importo totale massimo disponibile. Le richieste di sottoscrizione saranno soddisfatte
secondo l’ordine cronologico di prenotazione ed entro i limiti dell’importo massimo disponibile.
Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l’Ammontare Totale, l’Emittente procederà
alla chiusura anticipata dell’offerta e sospenderà immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste. La
chiusura anticipata sarà comunicata al pubblico con apposito avviso da pubblicarsi non appena possibile sul
sito internet dell’Emittente www.benebanca.it e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB.
5.3 Fissazione del prezzo
5.3.1 Prezzo di offerta
•
Il prezzo di offerta delle Obbligazioni potrà essere inferiore al 100% del Valore Nominale (“prezzo
di emissione sotto la pari”), uguale al 100% del Valore Nominale (“prezzo di emissione alla pari”) e
sarà indicato nelle Condizioni Definitive. Si sottolinea che le Obbligazioni Zero Coupon vengono
emesse sotto la pari. Per le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento al
Prezzo di emissione saranno aggiunti gli eventuali interessi maturati calcolati dalla Data di
Godimento alla Data di Regolamento.
•
Il prezzo delle Obbligazioni è calcolato secondo la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di
cassa sulla base dei fattori di sconto ricavati dalla curva dei tassi swap, coerenti con la scadenza dei
flussi di cassa dell’Obbligazione, e tenendo in considerazione l’eventuale componente derivativa. La
curva dei tassi swap è eventualmente maggiorata dello spread determinato dall’Emittente (spread di
emissione).
•
, Ad eccezione delle spese relative allo stacco cedola (indicate nelle Condizioni Definitive)
l'Emittente non applicherà, in aggiunta al prezzo di emissione, commissioni o spese, specificamente
poste a carico del sottoscrittore in relazione all'operazione di sottoscrizione delle obbligazioni.
5.4 COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE
5.4.1 I Soggetti Incaricati del collocamento
Il collocamento sarà curato esclusivamente dall’emittente e non verranno stipulati accordi che prevedano la
84
distribuzione per il tramite di altre banche o intermediari autorizzati.
5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario
Il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale saranno effettuati presso le sedi e le filiali
dell’Emittente, in contante o mediante accredito sul conto corrente dell’investitore, ovvero per il tramite di
Intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A.(Via Mantegna, 6 - 20154
Milano).
5.4.3 Soggetti che accettano di sottoscrivere o collocare l'emissione sulla base di accordi particolari
Non sussistono accordi di sottoscrizione o collocamento.
Non sono previste commissioni di collocamento e di sottoscrizione.
6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE
6.1 Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni degli strumenti
finanziari
I titoli non saranno quotati in mercati regolamentati o negoziati in un Sistema Multilaterale di Negoziazione
(MTF), né l'Emittente opererà in qualità di Internalizzatore Sistematico.
6.2 Quotazione su altri mercati di strumenti della stessa classe di quelli da offrire
Non esistono mercati regolamentati e non regolamentati sui quali, per quanto a conoscenza dell'Emittente,
sono ammessi alla negoziazione strumenti finanziari della stessa classe di quelli da offrire.
6.3 Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario
La Banca negozierà i titoli in contropartita diretta. tuttavia non è previsto un impegno incondizionato al
riacquisto delle obbligazioni da parte dell'Emittente. Con specifico riferimento alle obbligazioni subordinate
, in virtù delle clausole di subordinazione, il riacquisto di tali Obbligazioni sul mercato secondario può essere
soggetto a limitazioni e autorizzazioni dell’Autorità Competente ai sensi della normativa comunitaria e
nazionale pro tempore vigente. Ai sensi della normativa applicabile, nel caso di riacquisto di strumenti di
capitale di classe 2 le autorità competenti possono fornire un'autorizzazione preventiva per uno specifico
importo predeterminato; tale importo non supera il minore dei seguenti importi:
1) il 10% dell'importo dell'emissione in questione;
2) oppure il 3% dell'importo totale degli strumenti di classe 2.
In assenza della citata autorizzazione preventiva al riacquisto, l’Emittente si troverebbe nell’impossibilità di
riacquistare liberamente i Titoli.
Il processo di determinazione dei prezzi di negoziazione adottato dalla Banca per questa tipologia di
operazioni prevede che il valore sia calcolato in base alla curva dei tassi di interesse di mercato, associato
allo spread di emissione ossia allo spread di credito associato alla banca al momento dell'emissione, (tale
spread di emissione rimarrà invariato per tutta la durata del titolo e pertanto le valutazioni successive rispetto
a quella iniziale rifletteranno esclusivamente variazioni della curva dei tassi di mercato) e di una componente
commerciale, in linea con gli spread praticati sui Mercati Regolamentati o su Sistemi Multilaterali di
Negoziazione per titoli analoghi liquidi.Il prezzo del titolo potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente
da una valutazione che tenga conto della variazione del merito creditizio dell’emittente durante la vita del
titolo.
Sulla base dei prezzi così determinati la Banca potrà applicare uno spread di negoziazione in diminuzione o
in aumento, rispetto al prezzo determinato con la metodologia di cui sopra, che definisce il prezzo cui è
disposta rispettivamente ad acquistare (“bid” o denaro) o vendere (“ask” o lettera) l’obbligazione.
L’applicazione di questo spread sul prezzo può variare nella misura in cui la Banca ritenga di mitigare il
proprio rischio di posizione, tenendo conto di diversi fattori quali ad esempio la struttura del titolo, la sua
durata, la situazione economica del momento.
La Banca non applica limitazioni alla quantità in acquisto dai clienti.
85
La “Politica di valutazione e pricing delle Obbligazioni”, e le quotazioni denaro/lettera dei titoli negoziati
sono disponibili presso la sede e le filiali della Banca.
Si invitano gli investitori a considerare che i prezzi di acquisto proposti in fase di mercato secondario
potranno essere inferiori alle somme originariamente investite e che in tali ipotesi si potrebbe incorrere in
perdite in conto capitale.
Le modalità di negoziazione delle Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa, sono stabilite nella
Strategia di Esecuzione e Trasmissione degli ordini della Bene Banca c.c. di Bene Vagienna, che viene
fornita e comunicata al Cliente e che è comunque disponibile presso la sede e le filiali dell'istituto nonché
consultabile sul sito internet www.benebanca.it.
Pertanto sussiste il rischio che l'investitore si trovi nella difficoltà o nell'impossibilità di vendere le
Obbligazioni prima della sua scadenza naturale.
7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
7.1 Consulenti legati all’Emissione
Non vi sono consulenti legati all’emissione.
7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione
Le informazioni contenute nella presente Nota informativa non sono state sottoposte a revisione o a revisione
limitata da parte dei revisori legali dei conti.
7.3 Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica
Non vi sono pareri o relazioni di esperti nella presente Nota Informativa.
7.4 Informazioni provenienti da terzi
Non vi sono informazioni, contenute nella presente Nota Informativa, provenienti da terzi.
7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario
La Banca di Credito Cooperativo di Bene Vagienna società cooperativa non è fornita di rating così come le
Obbligazioni emesse nell’ambito del presente Programma.
8. INFORMAZIONI SULLE GARANZIE RELATIVE ALLE OBBLIGAZIONI NON
SUBORDINATE
8.1 Natura della garanzia
I prestiti obbligazionari (esclusi quelli subordinati Tier II) emessi dalla Bene Banca Credito Cooperativo di
Bene Vagienna di cui alla presente Nota Informativa possono essere assistiti dalla garanzia prestata dal
“Fondo di garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito
Cooperativo”, di seguito per brevità individuato come “Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti” oppure
“Fondo”.
L'eventuale ammissione dei singoli prestiti obbligazionari al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del
Credito Cooperativo verrà specificata nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna emissione.
Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti è un consorzio costituito tra Banche di Credito Cooperativo –
Casse Rurali ed Artigiane in data 22 luglio 2004 con lo scopo di tutelare i portatori di titoli obbligazionari
emessi dalle Banche consorziate.
Il Fondo interviene, nel caso di mancato adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di
interessi o di capitale (nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo) in
capo alle Banche consorziate, attraverso:
86
a) la fornitura di mezzi alla Banca che non abbia onorato alla scadenza il debito di pagamento del rateo di
interessi dei titoli obbligazionari da essa emessi, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta alla
procedura di Amministrazione Straordinaria, su richiesta, rispettivamente, del Consiglio di Amministrazione
o del Commissario Straordinario;
b) il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di inadempimento
dell'obbligo di rimborso del capitale alla scadenza, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta alla
procedura di liquidazione coatta amministrativa.
In caso di Amministrazione Straordinaria, l'intervento del Fondo non ha luogo qualora sia stata disposta la
sospensione dei pagamenti da parte dei Commissari perché ricorrerebbero circostanze eccezionali e sempre
in persecuzione del fine di tutela degli interessi dei creditori. Inoltre, l'intervento del Fondo non ha luogo
qualora i Commissari, previa autorizzazione della Banca d'Italia, dispongono la continuazione dell'esercizio
dell'impresa secondo le cautele indicate dal Comitato di Sorveglianza.
8.2 Campo di applicazione della garanzia
Ai fini dell’intervento, il regolamento del prestito obbligazionario deve contenere una clausola che
attribuisca ai sottoscrittori dei titoli ed ai loro portatori il diritto al pagamento da parte del Fondo del
controvalore dei titoli posseduti nei limiti e nelle condizioni previsti dallo Statuto del Fondo.
Il diritto all’intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l’ininterrotto
possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l’evento di default, e per un ammontare massimo complessivo dei
titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a Euro 103.291,38 indipendentemente che essi derivino da
una o più emissioni obbligazionarie garantite.
Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti dalle Banche Consorziate, e quelli detenuti,
direttamente o indirettamente per interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall’alta direzione
delle Banche Consorziate.
Qualora i titoli siano depositati presso la stessa Banca Emittente o presso altra Banca, anche non consorziata,
l’intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta diretta in tal senso da parte dei loro portatori
ovvero ad un mandato espressamente conferito a questo scopo alla Banca Depositaria.
8.3 Informazioni relative al garante
Nell’effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a tenere a
disposizione dello stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo. La somma di tali mezzi, calcolata
con riferimento alle date del 30 giugno e del 31 dicembre antecedenti l’evento di default, al netto degli
importi somministrati per l’effettuazione di precedenti interventi, rappresenta la dotazione collettiva massima
del Fondo medesimo a disposizione degli interventi.
8.4 Documenti relativi al fondo accessibili al pubblico
Nel sito del fondo www.fgo.bcc.it è possibile reperire lo statuto e il regolamento del fondo.
87
9 – MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
Di seguito si riporta il modello di Condizioni Definitive che dovrà essere completato per ciascuna emissione
di Obbligazioni effettuata ai sensi del Programma
************
88
Società Cooperativa con sede legale in Bene Vagienna (CN), Piazza Botero n. 7
Telefono 0172/651111 - Fax 0172/654603
Sito internet www.benebanca.it
Codice ABI 08382
iscritta all’Albo delle Banche al n. 4243.20,
all’Albo delle Società Cooperative al n. A159519 e al Registro delle Imprese di Cuneo al n. 00167340041,
Codice Fiscale e Partita IVA 00167340041
Capitale sociale e riserve al 31/12/2014: Euro 62.317.546
Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle Banche del Credito Cooperativo
CONDIZIONI DEFINITIVE
relative all'emissione del prestito obbligazionario denominato
[Denominazione prestito obbligazionario] [con erogazione di una percentuale del valore nominale
collocato a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), enti, fondazioni,
associazioni e altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]
[DENOMINAZIONE DEL PRESTITO]
ISIN []
sulla base del programma di offerta di prestiti obbligazionari denominati “Bene Banca credito cooperativo di
Bene Vagienna s.c. - tasso variabile con eventuale minimo e/o massimo”, “Bene Banca credito cooperativo di
Bene Vagienna s.c. - tasso fisso (con erogazione di una percentuale del valore nominale collocato a favore di
organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale)”, “Bene Banca credito cooperativo di
Bene Vagienna s.c. - step up/step down”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - tasso
misto con eventuale minimo e/o massimo”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - zero
coupon”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - subordinate tier II a tasso fisso”, “Bene
Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - subordinate tier II a tasso variabile con eventuale minimo
e/o massimo”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - subordinate tier II a step up/step
down” oggetto del Prospetto di Base depositato presso la CONSOB il 3 luglio 2015 a seguito di
approvazione rilasciata con nota n° 53446 del 02/07/2015.
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data [•].
L'adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio
della Consob sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso
relativi.
89
Si precisa che:
a) le presenti Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell'articolo 5, paragrafo 4 della Direttiva
2003/71/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base e agli eventuali supplementi
pubblicati;
b) le Condizioni Definitive, nonché tutti gli altri documenti componenti in Prospetto di Base, sono a
disposizione del pubblico presso la sede dell'Emittente (Piazza Botero 7, Bene Vagienna) e consultabili
sul sito internet www.benebanca.it;
c) per ottenere informazioni complete sull'investimento proposto occorre leggere le presenti Condizioni
Definitive congiuntamente al Prospetto di Base;
d) alle presenti Condizioni Definitive è allegata la nota di Sintesi relativa alla singola emissione.
L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate Tier II, oggetto del presente Prospetto di Base,
comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione dell’emittente a
procedure concorsuali, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere
soddisfatti con precedenza rispetto alle Obbligazioni subordinate Tier II e che lo stesso pertanto possa
conseguire a scadenze perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati,
ossia che godono di prelazione, alle obbligazioni subordinate. Queste ultime in caso di default
presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari
senior dello stesso emittente ed aventi la medesima scadenza.
Le Obbligazioni subordinate tier II oggetto del presente prospetto di Base sono caratterizzate da una
rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell’investitore è ostacolato dalla loro
complessità. E’ necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti
solo dopo averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano sia
tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza
fornita dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni,
l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed esperienza
dell‘investitore per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni oggetto del Programma.
Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì
valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione dei
profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche alla sua situazione finanziaria ed agli obiettivi
di investimento.
90
INFORMAZIONI FONDAMENTALI
Interessi di persone
fisiche e giuridiche
partecipanti
all'emissione/offerta
In relazione al collocamento delle Obbligazioni si configurano le seguenti
situazioni di conflitto di interessi: [collegamento tra Emittente ed Ente
Beneficiario / Beneficiario/i in caso di devoluzione]; [altro]; [non applicabile]
Ragioni dell'offerta e
impiego dei proventi
L’ammontare ricavato dai Titoli sarà destinato all’esercizio dell’attività bancaria
dell’Emittente.
[se previsti devoluzione a Ente Beneficiario ]
Devoluzione di una parte del collocato a favore di [-]
[Il [-]% dell’ammontare nominale collocato delle Obbligazioni / Un importo pari
ad Euro [-] sarà devoluto dall’Emittente a titolo di liberalità a [inserire
denominazione Ente Beneficiario]
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Tipologia delle
Obbligazioni
[•]
Status delle
Obbligazioni
[Senior][Subordinate Tier II]
Codice ISIN
[•]
Valore nominale di
ogni obbligazione
[•]
Tasso di interesse
nominale e
disposizioni relative
agli interessi
Per le Obbligazioni senior a Tasso Fisso e subordinate Tier II a Tasso Fisso
Per tutta la durata del prestito le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale
interessi calcolati ad un tasso annuo lordo del [•]% ([•]% al netto dell’effetto
fiscale ).
Per le Obbligazioni senior a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo
e subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo
Le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale, interessi calcolati sulla base del
[Parametro di Indicizzazione +/- Margine (Spread)]
Il Parametro di Indicizzazione sarà [maggiorato/diminuito] di uno spread pari
a [•]%;[non applicabile]
Il tasso della prima cedola è pari a:
lordo: [•]%
netto: [•]%
Tasso minimo (floor): [•]; [non applicabile]
Tasso massimo (cap): [•]; [non applicabile ]
Per le Obbligazioni Zero Coupon
Per tutta la durata del prestito le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale,
interessi calcolati ad un tasso annuo lordo del [•]% ([•]% al netto dell’effetto
fiscale ).
Per le Obbligazioni senior Step-Up/Step-Down e subordinate Tier II StepUp/Step-Down
Le Obbligazioni fruttano sul Valore Nominale, per ogni periodo di riferimento,
interessi calcolati ad un tasso annuo lordo così definito:
Periodo dal [•] al [•] pari al [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ).
91
Periodo dal [•] al [•] pari al [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ).
Periodo dal [•] al [•] pari al [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ).
Periodo dal [•] al [•] pari al [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ).
[eventuali ulteriori periodi]
Per le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (floor) e/o
Massimo (cap)
- Periodo con interessi a Tasso Fisso (dal [•] al [•]) le Obbligazioni fruttano, sul
Valore Nominale interessi calcolati ad un tasso annuo lordo del [•]% ([•]% al
netto dell’effetto fiscale ).
- Periodo con interessi a Tasso Variabile (dal [•] al [•]):
le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale interessi calcolati sulla base del
[Parametro di Indicizzazione +/- Margine (Spread)]
Il Parametro di Indicizzazione sarà [maggiorato/diminuito] di uno spread pari a
[•]%; [non applicabile]
Tasso minimo (floor): [•]; [non applicabile]
Tasso massimo (cap): [•]; [non applicabile ]
Frequenza nel
pagamento degli
interessi
Le Obbligazioni saranno fruttifere di interessi pagabili in via posticipata con
frequenza [mensile/trimestrale/semestrale /annuale], in data [•] e [•] di ogni
anno [eventuali ulteriori date ]
Parametro di
indicizzazione (per le
obbligazioni a Tasso
Variabile e a Tasso
Misto)
[Tasso Euribor a uno/tre/sei/dodici mesi]; [ Rendimento BOT a tre/sei/dodici
mesi]; [non applicabile]
Fonte di rilevazione
del Parametro di
indicizzazione
[•]; non applicabile
Eventi di turbativa
relativi al parametro
di Indicizzazione
Nel caso in cui il valore del Parametro di Indicizzazione non fosse disponibile
alla data di rilevazione dello stesso, il valore utilizzato per il calcolo della Cedola
per il periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del Parametro di
Indicizzazione.
Se l’indisponibilità del valore del Parametro di Indicizzazione dovesse verificarsi
anche per la successiva scadenza cedolare, l’Agente per il Calcolo agirà in buona
fede secondo la migliore prassi di mercato individuando il Parametro di
Indicizzazione alternativo che secondo la ragionevole discrezione dell’Emittente
sia fungibile con il Parametro di Indicizzazione divenuto indisponibile.
Convenzione per il
Gli interessi saranno calcolati secondo la convenzione ACT/ACT (ICMA) ed il
calcolo di pagamento e calendario [TARGET].
calendario
Agente per il calcolo
Data di emissione /
data di godimento
L'agente per il calcolo è l'Emittente
La Data di Emissione dell’Obbligazione è il [•] / La Data di Godimento
dell’Obbligazione è il [•].
Data/e di regolamento [•][•][•] [eventuali ulteriori Date di regolamento]
Data di scadenza
[•]
Modalità di rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari la pari in un’unica soluzione alla
92
Data di Scadenza.
Tasso di rendimento
[Per le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e a
Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo - Ipotizzando che il Parametro
di Indicizzazione si mantenga costante, pari a [•] (rilevazione del [•]) per tutta
la durata dell’Obbligazione] Il rendimento effettivo annuo lordo delle
Obbligazioni è pari a [•] ed il rendimento effettivo annuo netto è pari a [•]
(considerata la vigente imposta sostitutiva del[•]). I rendimenti sono calcolati in
regime di capitalizzazione composta, secondo la metodologia del “Tasso Interno
di Rendimento” (TIR), assumendo che l’Obbligazione sia detenuta fino a
scadenza e che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti ad un tasso pari al
TIR medesimo.
CONDIZIONI DELL'OFFERTA
Condizioni alle quali
[Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione esclusivamente a [•]];
l'offerta è subordinata [Non applicabile]
Ammontare totale
dell'offerta
L’Ammontare Totale dell’emissione è pari a Euro [•], per un totale di n. [•]
Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro [•].
L’Emittente si riserva la facoltà di incrementare l’Ammontare Totale di ciascun
prestito nel corso del Periodo di Offerta.
Periodo totale
dell'offerta
Le Obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata ovvero
proroga del periodo d'offerta.
Lotto minimo
Lotto minimo pari a n. [●]
Modalità e termini per
il pagamento e
consegna degli
strumenti finanziari
Il pagamento delle obbligazioni sarà effettuato alla Data di Regolamento
mediante addebito sui conti correnti dei sottoscrittori. Il rimborso delle
obbligazioni ed il pagamento degli interessi avverranno a cura dell’Emittente,
per il tramite di Monte Titoli SpA Piazza degli Affari 6 – 20123 MILANO. Le
obbligazioni saranno assoggettate alla disciplina di dematerializzazione di cui al
D.Lgs. 24 giugno 1998 n. 213 e relative disposizioni di attuazione
Prezzo di Emissione
Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al [•]% del Valore Nominale, e
cioè Euro [•]. Resta fermo che nell’ipotesi in cui la sottoscrizione delle
Obbligazioni da parte degli investitori avvenisse ad una data successiva alla Data
di Godimento, il Prezzo di Emissione dovrà essere maggiorato del rateo
interessi.
Spese connesse allo
stacco cedola
Ad ogni stacco cedola verranno addebiti €[•]
AUTORIZZAZIONI RELATIVE ALL’EMISSIONE
L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata approvata con delibera del
Consiglio di Amministrazione dell’Emittente in data [•].
Bene Vagienna, [•]
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo)
Società Cooperativa
Il Presidente
Pier Vittorio VIETTI
93
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