Società Cooperativa con sede legale in Bene Vagienna, Piazza Botero n. 7 Telefono 0172/651111 - Fax 0172/654603 Sito internet www.benebanca.it Codice ABI 08382 iscritta all’Albo delle Banche al n. 4243.20, all’Albo delle Società Cooperative al n. A159519 al Registro delle Imprese di Cuneo al n. 00167340041 Codice Fiscale e Partita IVA 00167340041 Capitale sociale e riserve al 31/12/2014: Euro 62.317.546 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle Banche del Credito Coop. PROSPETTO DI BASE relativo ai programmi di emissione di prestiti obbligazionari denominati: “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo” “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Fisso (con possibilità di devoluzione di una percentuale del valore nominale collocato a favore di organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale)” “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Step up/Step Down” “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. -Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo” “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Zero Coupon” “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a Tasso Fisso” “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo” “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a Step up/Step down” Il presente documento è stato depositato presso la Consob in data 03/07/2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 53446 del 02/07/2015. 1 AVVERTENZA CONCERNENTE LE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate Tier II, oggetto del presente Prospetto di Base, comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione dell’emittente a procedure concorsuali, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza rispetto alle Obbligazioni subordinate Tier II e che lo stesso pertanto possa conseguire a scadenze perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati, ossia che godono di prelazione, alle obbligazioni subordinate. Queste ultime in caso di default presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior dello stesso emittente ed aventi la medesima scadenza. Le Obbligazioni subordinate tier II oggetto del presente prospetto di Base sono caratterizzate da una rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell’investitore è ostacolato dalla loro complessità. E’ necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano sia tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza fornita dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni, l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed esperienza dell‘investitore per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni oggetto del Programma. Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione dei profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche alla sua situazione finanziaria ed agli obiettivi di investimento. AVVERTENZA CONCERNENTE L'EMITTENTE Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi da parte di Banca d'Italia nel periodo 28/11/2012 – 15/02/2013. All'esito delle citate attività ispettive, il Ministero dell'Economia e delle Finanze con decreto del 26 aprile 2013, emanato su proposta della Banca d'Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca e la sottoposizione della stessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 c.1 a) ossia per: ”gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della banca”. Il periodo di Amministrazione Straordinaria si è concluso il 31/05/2014. Le attività poste in atto durante il periodo di Amministrazione Straordinaria al fine di rafforzare gli indici patrimoniali, unitamente agli impatti economici e patrimoniali della valutazione del portafoglio di proprietà nonché all'attività di ottimizzazione del credito hanno determinato un rafforzamento patrimoniale dell'Emittente. In particolare durante il periodo citato la banca ha mantenuto pressoché stabile il volume della raccolta diretta pur conservando una dotazione di liquidità importante. L'attività del Commissario Straordinario è stata orientata alla riduzione dei costi ed alla corretta gestione delle valutazioni sul credito anomalo. Tale attività ha portato ad una chiusura dell'esercizio commissariale in perdita pur mantenendo una dotazione patrimoniale oltre gli indicatori minimi di vigilanza. In data 18 maggio 2014, l'Assemblea Ordinaria dei soci, convocata successivamente all'autorizzazione ottenuta da Banca d'Italia, ha provveduto, tra l'altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari. Di conseguenza, lo scorso 31 maggio 2014, con decorrenza dal 1° giugno 2014 la Banca è stata restituita all'Amministrazione Ordinaria. Le iniziative intraprese dagli Organi della procedura hanno portato ad una situazione dei conti della Banca che al 31 maggio 2014 ha evidenziato un risultato di gestione complessivamente negativo. L'attività della Banca ha risentito della crisi in atto, registrando un deterioramento della qualità complessiva del portafoglio crediti nonché un sensibile incremento dei crediti deteriorati riconducibili a talune "grandi" esposizioni. Tale circostanza si è tradotta in un peggioramento significativo dei risultati economici, registrando, relativamente al periodo dal 1° gennaio 2013 al 31 maggio 2014 (17 mesi), una perdita netta pari a 7.825.659 Euro. Detto risultato negativo è stato influenzato in particolare, dalle seguenti voci: - rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti verso clientela per 18.227.712 Euro, con un indice di copertura complessivo sugli impieghi verso la clientela che si attesta al 6,74%. Per ulteriori informazioni si rinvia al paragrafo 4.1.5 del documento di registrazione 2 Il presente Documento costituisce il Prospetto di Base (il “Prospetto di Base”) ai fini della Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed è redatto in conformità al Regolamento 2004/809/CE come modificato ed integrato dal Regolamento 2012/486/CE ed al regolamento adottato dalla CONSOB con Delibera n. 11971/1999 e successive modifiche e integrazioni. Il Prospetto di Base è composto dalla Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche dell'Emittente e delle obbligazioni oggetto di emissione, dal Documento di Registrazione contenente informazioni sull'Emittente e della Nota Informativa sugli strumenti finanziari, che contiene le caratteristiche principali ed i rischi delle obbligazioni emesse. In occasione di ciascun prestito, l'Emittente predisporrà le Condizioni Definitive che descriveranno le caratteristiche delle Obbligazioni e che saranno pubblicate sul sito Internet dell'Emittente (www.benebanca.it) prima dell'inizio dell'offerta. L'investitore è invitato a leggere con particolare attenzione le sezioni “Fattori di Rischio”, contenute all'interno del Documento di Registrazione e della Nota Informativa. L'informativa completa sull'Emittente, sul programma di offerta e sulle singole emissioni di Obbligazioni può essere ottenuta solo sulla base della consultazione integrale e congiunta del Prospetto di Base e dei documenti incorporati mediante riferimento allo stesso unitamente ad ogni successivo eventuale supplemento nonché delle Condizioni Definitive e della Nota di Sintesi della specifica Emissione. L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie ad esso relativi. Il presente Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede e presso tutte le Filiali dell’Emittente, nonché pubblicato sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it. 3 Indice generale SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA'...............................................................8 1.1 Indicazione delle persone responsabili...........................................................................................8 1.2 Dichiarazione di responsabilità......................................................................................................8 SEZIONE 2 – DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA..................................................9 SEZIONE 3 – NOTA DI SINTESI.....................................................................................................10 SEZIONE A – INTRODUZIONE ED AVVERTENZE.................................................................10 SEZIONE B – EMITTENTI ED EVENTUALI GARANTI.........................................................10 SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI.................................................................................20 SEZIONE D- RISCHI....................................................................................................................23 SEZIONE E - OFFERTA...............................................................................................................30 SEZIONE 4 – FATTORI DI RISCHIO..............................................................................................32 SEZIONE 5 – DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE.....................................................................33 1. PERSONE RESPONSABILI.........................................................................................................33 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI.................................................................................................33 2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell'Emittente per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati..........................................................................................33 2.2 Informazioni circa dimissioni, revoche dall'incarico o mancato rinnovo dell'incarico alla società di revisione.........................................................................................................................33 3. FATTORI DI RISCHIO..................................................................................................................34 3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE...................................................................39 4. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE.........................................................................................46 4.1 Storia ed evoluzione dell'emittente...........................................................................................46 4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente............................................................47 4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione...................................47 4.1.3 Data di costituzione e durata dell'Emittente..........................................................................48 4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede legale..........................................48 4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità......................................................................................................48 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA'.............................................................................................49 5.1 Principali attività......................................................................................................................49 5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati............................................................................49 5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi................................49 5.1.3 Principali mercati...................................................................................................................49 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA................................................................................................50 6.1 Descrizione dell'eventuale gruppo bancario.............................................................................50 6.2 Dipendenza da altri soggetti all'interno del Gruppo.................................................................50 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE....................................................................50 7.1 Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali.............50 7.2 Informazioni su fatti noti che potrebbero ripercuotersi sulle prospettive dell'Emittente.........50 8. PREVISIONE O STIME DEGLI UTILI.......................................................................................51 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA.................................51 9.1 Nome, indirizzo e funzioni presso l'Emittente dei componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza..................................................................................51 9.1.1 Il Consiglio di Amministrazione...........................................................................................51 9.1.2 L'organo di controllo.............................................................................................................53 9.1.3 L'organo di Direzione............................................................................................................55 4 9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza..................55 10. PRINCIPALI AZIONISTI............................................................................................................56 10.1 Azionisti di controllo..............................................................................................................56 10.2 Eventuali accordi, noti all'Emittente, dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente.................................................56 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA SITUAZIONE FINANZIARIA, I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE.......................56 11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati............................................................56 11.2 Bilanci.....................................................................................................................................56 11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati......................57 11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione.............................................................................................................57 11.3.2 Eventuali altre informazioni contenute nel Documento di registrazione controllate dai revisori dei conti.............................................................................................................................57 11.3.3 Altri dati finanziari...............................................................................................................57 11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie.............................................................................57 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie....................................57 11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali..........................................................................................57 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell'Emittente...........58 12. CONTRATTI IMPORTANTI.......................................................................................................58 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI........................................................................................................................................58 13.1 Relazioni e pareri di esperti....................................................................................................58 13.2 Informazioni provenienti da terzi...........................................................................................58 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI ALPUBBLICO...........................................................................58 SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA..............................................................................................59 1. PERSONE RESPOSABILI............................................................................................................59 2 FATTORI DI RISCHIO...................................................................................................................60 2.1 FATTORI DI RISCHIO COMUNI RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI ORDINARIE (NON SUBORDINATE):..........................................................................................................................60 2.2 FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI DELLE OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON EVENTUALE MINIMO E/O MASSIMO E PER LE OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO CON EVENTUALE MINIMO E/O MASSIMO (PER IL PERIODO IN CUI PREVEDONO INTERESSI VARIABILI)..............................................................................................................64 2.4 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE TIER II......65 2.5 Fattori di rischio specifici per le obbligazioni subordinate Tier II a tasso variabile con eventuale minimo e/o massimo......................................................................................................70 3. INFORMAZIONI FONDAMENTALI..........................................................................................72 3.1 Conflitto di interessi.................................................................................................................72 3.2 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi.............................................................................72 4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE.........................................................................................72 4.1 Tipo di strumenti finanziari oggetto dell'offerta.......................................................................72 4.2 La legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati.............................74 4.3 Forma degli strumenti finanziari e soggetto incaricato della tenuta dei registri......................74 4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari.........................................................................74 4.5 Ranking degli strumenti finanziari...........................................................................................74 4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari..................................................................................76 4.7 Tasso d'interesse...........................................................................................................................77 4.7.1 Tasso di interesse nominale...................................................................................................77 5 4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare........................................................................77 4.7.3 Data di godimento degli interessi..........................................................................................80 4.7.4 Data di scadenza degli interessi.............................................................................................80 4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale............................................................80 4.7.6 Descrizione e fonte del sottostante e metodo utilizzato per il calcolo degli interessi...........80 4.7.5 Eventi di turbativa ed eventi straordinari riguardanti il Parametro di Riferimento...............80 4.7.6 Agente per il Calcolo.............................................................................................................81 4.7.9 Eventuale presenza di una componente derivativa per quanto riguarda il pagamento degli interessi:..........................................................................................................................................81 4.8 Data di scadenza e modalità di rimborso......................................................................................81 4.9 Il rendimento effettivo..................................................................................................................81 4.10 Rappresentanza degli Obbligazionisti........................................................................................81 4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni.....................................................................................81 4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari..............................................................................82 4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari....................................................82 4.14 Regime fiscale............................................................................................................................82 5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA...................................................................................................82 5.1 Statistiche relative all’offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’offerta.......82 5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata........................................................................82 5.1.2 Ammontare totale dell’offerta...............................................................................................82 5.1.3 Periodo di validità dell’offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione....................82 5.1.4 Possibilità di ritiro dell'offerta/riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni......................83 5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile................................................83 5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari......................83 5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta........................................................................................84 5.1.8 Eventuali diritti di prelazione................................................................................................84 5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione........................................................................................84 5.2.1 Destinatari dell’Offerta..........................................................................................................84 5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della comunicazione.......................................................................................84 5.3 Fissazione del prezzo....................................................................................................................84 5.3.1 Prezzo di offerta.....................................................................................................................84 5.4 COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE...............................................................................84 5.4.1 I Soggetti Incaricati del collocamento...................................................................................84 5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario....................85 5.4.3 Soggetti che accettano di sottoscrivere o collocare l'emissione sulla base di accordi particolari........................................................................................................................................85 6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE........................85 6.1 Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni degli strumenti finanziari.........................................................................................................................................85 6.2 Quotazione su altri mercati di strumenti della stessa classe di quelli da offrire.......................85 6.3 Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario............................................................85 7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI..........................................................................................86 7.1 Consulenti legati all’Emissione................................................................................................86 7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione....................................86 7.3 Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica.....................................................................86 7.4 Informazioni provenienti da terzi.............................................................................................86 7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario.................................................................86 8. INFORMAZIONI SULLE GARANZIE RELATIVE ALLE OBBLIGAZIONI NON SUBORDINATE................................................................................................................................86 6 8.1 Natura della garanzia................................................................................................................86 8.2 Campo di applicazione della garanzia......................................................................................87 8.3 Informazioni relative al garante................................................................................................87 8.4 Documenti relativi al fondo accessibili al pubblico.................................................................87 9 – MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE.....................................................................88 7 SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA' 1.1 Indicazione delle persone responsabili La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c., con sede legale e direzione generale in Bene Vagienna (CN) – Piazza Botero, 7 – legalmente rappresentata – ai sensi dell’art. 40 dello Statuto – dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Pier Vittorio VIETTI, si assume la responsabilità di tutte le informazioni contenute nel Presente Prospetto di Base. 1.2 Dichiarazione di responsabilità Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c., come rappresentata al precedente punto 1.1, in qualità di redattore del Prospetto di Base, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, dichiara che le informazioni contenute nel Presente Prospetto di Base sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna Società Cooperativa Pier Vittorio Vietti Presidente del Consiglio di Amministrazione Firmato da ________________________ VIETTI PIER VITTORIO 8 SEZIONE 2 – DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA BENE BANCA Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. (l'”Emittente” o la “Banca”), nell'ambito del programma di offerta di prestiti obbligazionari descritti nel presente Prospetto di Base (il “Programma”), potrà emettere, in una o più tranche di emissioni (ciascuna un “Prestito Obbligazionario o “Emissione”), titoli di debito di valore nominale unitario inferiore a 100.000 euro (le “Obbligazioni”), nel rispetto della disciplina vigente. Il programma di Offerta è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 06 maggio 2015 per un importo complessivo pari a Euro 150.000.000,00 nominali, relativo ai prestiti obbligazionari senior e subordinati. Le Obbligazioni senior potranno prevedere la possibilità di devoluzione di una parte dell'ammontare ricavato dal collocamento dei titoli (espresso come importo fisso o come percentuale del valore nominale collocato), a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale fino ad un ammontare massimo predefinito. Il presente Prospetto di Base sarà valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione della CONSOB. In occasione di ciascun prestito, l'Emittente predisporrà le Condizioni Definitive (le “Condizioni Definitive”) che conterranno i termini e le condizioni specifiche dei titoli tempo per tempo emessi e che saranno redatte secondo il modello presentato nel presente documento. Le Condizioni Definitive, unitamente alla nota di Sintesi relativa a ciascuna emissione, saranno comunicate agli investitori in occasione di ciascuna sollecitazione presso la sede legale e tutte le filiali dell'Emittente e mediante pubblicazione sul sito internet dell'Emittente stesso www.benebanca.it entro il giorno antecedente l'inizio dell'offerta e contestualmente saranno trasmesse alla CONSOB. Il presente Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la Sede legale e le filiali dell'emittente e consultabile sul sito internet dell'Emittente www.benebanca.it. 9 SEZIONE 3 – NOTA DI SINTESI La presente Nota di Sintesi è costituita dagli elementi informativi richiesti dagli schemi applicabili (“Elementi”) indicati nelle sezioni da A ad E. La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, vi possono essere dei salti nella sequenza numerica degli Elementi. Sebbene sia previsto che un Elemento venga inserito nella Nota di Sintesi in ragione della tipologia di strumento fnanziario e delle caratteristiche dell'Emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna pertinente informazione in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente nella Nota di Sintesi una breve descrizione dell'Elemento con l'indicazione “Non applicabile”. SEZIONE A – INTRODUZIONE ED AVVERTENZE A.1 Avvertenze: A.2 Consenso dell'emittente all'utilizzo del Prospetto Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. avverte espressamente che: ● qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull’esame da parte dell’investitore del Prospetto di Base completo; ● qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di Base, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell’inizio del procedimento; ● la responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari. Non applicabile. L'emittente non presta il consenso all'utilizzo del Prospetto di Base per la successiva rivendita o collocamento finale degli strumenti finanziari da parte di intermediari finanziari. SEZIONE B – EMITTENTI ED EVENTUALI GARANTI B.1 B.2 B.4b B.5 B.9 Denominazione legale e commerciale dell'emittente Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera e suo paese di costituzione Descrizione delle tendenze note riguardanti l’Emittente e i settori in cui opera Descrizione del Gruppo a cui appartiene l'Emittente Previsioni o stima degli utili Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) Società Cooperativa. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) s.c. è una società cooperativa, costituita in Italia, regolata ed operante in base al diritto italiano. L'Emittente ha sede legale e sede amministrativa in Bene Vagienna (CN) Piazza Botero 7 – tel. 0172/651111. Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. dichiara che non risultano sussistere informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della banca stessa almeno per l'esercizio in corso. Non applicabile. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. non fa parte di alcun gruppo. Non applicabile. L'emittente non fa una previsione o stima degli utili. 10 B.10 Descrizione della natura di eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie relative agli esercizi passati B.12 Informazioni finanziarie fondamentali selezionate sull'Emittente relative agli esercizi passati L'assemblea degli azionisti di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. tenutasi in data 14/05/2011 ha deliberato di affidare l'incarico di revisione alla Deloitte & Touche S.p.A. Il mandato alla società di revisione scade con l’approvazione del bilancio al 31/12/2019. Il Bilancio al 31/12/2014 è stato sottoposto, ai sensi degli art. 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che ha espresso, in data 13 aprile 2015, un giudizio senza rilievi. Il Bilancio al 31/05/2014 è stato sottoposto, a titolo volontario, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che ha espresso, in data 26/09/2014, un giudizio senza rilievi, ma ha ritenuto opportuno segnalare a titolo di richiami di informativa, quanto segue: - Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è stata sottoposta ad Amministrazione Straordinaria a seguito dell'emanazione del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 26 aprile 2013; - L'Assemblea dei soci di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. del 18 maggio 2014, previa autorizzazione della Banca d'Italia, ha deliberato la ricostituzione degli organi ordinari dell'amministrazione, i quali hanno ricevuto in consegna la Banca dal Commissario Straordinario in data 31 maggio 2014; - Nella relazione sulla gestione, il Commissario Straordinario ha illustrato le azioni poste in essere per rimuovere le inadempienze e le irregolarità che avevano comportato lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca, nonché per il raggiungimento di un equilibrio della situazione economico-patrimoniale che consenta la prosecuzione e lo sviluppo dell'attività bancaria; Si riportano di seguito alcuni dati ed indicatori patrimoniali, economici e finanziari relativi a Bene Banca tratti dai bilanci al 31 maggio 2014 e al 31 dicembre 2014. Il bilancio d'esercizio al 31/12 /2014 è stato approvato dall'Assemblea dei soci della Bene Banca in data 10 maggio 2015. I prospetti completi attinenti la situazione patrimoniale ed economica sono pubblicati sul sito internet dell'Emittente www.benebanca.it. Si ricorda che, soprattutto in ragione della diversa durata degli esercizi, gli stessi hanno una comparabilità limitata e non del tutto significativa. I futuri Bilanci torneranno a rappresentare gli esercizi nell'ordinaria durata di 12 mesi. • Principali dati di Stato Patrimoniale Principali dati patrimoniali Importi in migliaia di euro 31/12/2014 31/05/2014 Raccolta diretta 644.060 689.699 Raccolta indiretta 302.080 266.943 Attività finanziarie 292.752 265.868 Impieghi lordi 547.091 565.952 Totale attivo 943.185 949.308 Patrimonio netto 62.623 64.086 Capitale sociale 24.825 24.986 La raccolta diretta ha registrato una marcata riduzione dei volumi sulla forma tecnica delle obbligazioni, dovuta alla scadenza di alcuni prestiti obbligazionari che non sono più stati sostituiti con nuove emissioni. L’interesse della clientela si è spostato su altre forme tecniche, in particolare sul risparmio gestito. La raccolta indiretta ha registrato nel periodo una variazione positiva in valore assoluto di euro 35,137 mln, (+13,16%) attestandosi a euro 302,080 mln, in forte aumento rispetto al 31/05/2014 quando si attestava a euro 266,943 mln. L’incremento è ascrivibile quasi interamente al comparto del risparmio gestito (+33,531 mln pari a +34,04%), la cui incidenza sul totale della raccolta indiretta è passata dal 36,90% del 31/05/2014 al 43,71% di fine anno; gli ultimi dati a nostra disposizione (giugno 2014) per il sistema delle BCC-CR vedono tale indicatore attestarsi mediamente al 9,9%. 11 Rapporto impieghi lordi / raccolta diretta Importi in migliaia di euro 31/12/2014 31/05/2014 Impieghi lordi* 547.091 565.952 Raccolta diretta 644.060 689.699 Rapporto impieghi lordi / raccolta 84,94% 82,06% diretta *Composti da 456.321 migliaia di crediti in bonis al 31/12/2014 (482.428 migliaia di euro al 31/05/2014) e da 90.770 migliaia di euro di crediti deteriorati (sofferenze, incagli, ristrutturati) al 31/12/2014 (83.524 migliaia di euro al 31/05/2014) • Principali dati di Conto Economico Qui di seguito vengono elencati i principali dati di conto economico, al riguardo si segnala che i dati posti a raffronto presentano le informazioni dal 01/01/2013 al 31/05/2014 che rappresenta un esercizio di 17 mesi non confrontabile con il successivo esercizio che va dal 01/07/2014 al 31/12/2014 di 7 mesi. Importi in migliaia di euro 01/06/2014 – 01/01/2013 – 31/12/2014 31/05/2014 Margine d'interesse 8.358 20.263 Margine di intermediazione 18.590 32.731 Risultato netto della gestione finanziaria 9.929 13.666 Costi operativi 9.233 23.415 305 (7.826) Utile / Perdita netta • Patrimonio e coefficienti di vigilanza Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali 31/12/2014 31/05/2014 Ratios minimi Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total Capital Ratio) 11,33% 11,16% 10,50% Capitale Primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 Capital Ratio) 9,79% 9,34% 7,00% Capitale di classe 1/ Attività di rischio ponderate (Tier 1 Capital Ratio 9,79% 9,345 8,50% Totale Fondi Propri 64.134.343 66.834.178 Totale Capitael primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 55.382.067 55.926.811 Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) 8.752.276 10.907.367 41.863 44.342 Requisiti prudenziali di vigilanza (importi in migliaia di euro) Rischi di credito 12 Rischi di mercato 3.402 3.566 45.265 47.908 Attività di rischio ponderate (RWA) 523.294 554.276 Importo attività ponderate per il rischio (RWA)/ totale attivo 55,48% 58,39% Rischio operativo Altri requisiti prudenziali Totale requisito patrimoniale complessivo Attività di rischio relative ai rischi di credito e di controparte (importi in migliaia di euro) I fondi propri, le attività ponderate per il rischio e i coefficienti di solvibilità al 31/12/2014 sono stati determinati in base alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive c.d. CRD IV) e nel Regolamento UE 575/2013 (Capital Requirements Regulation c.d. CRR) del 26 giugno 2013, che traspongono nell’Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3) e sulla base delle Circolari della Banca d’Italia n. 285 e 286 (emanate nel corso del 2013) e dell’aggiornamento della Circolare 154. Nel rispetto dei termini concessi dalla normativa vigente, la Banca ha esercitato la facoltà prevista dalla Circolare 285/2013, Parte Seconda, Sezione II, Capitolo 14, paragrafo 2, ultimo capoverso - di continuare a non includere in alcun elemento dei fondi propri profitti o perdite non realizzati maturati dalla data del 1° gennaio 2010 relativi alle esposizioni verso le Amministrazioni Centrali dei Paesi UE classificate nella categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita” dello IAS 39. Si precisa che, ai fini del calcolo delle attività ponderate per il rischio, Bene Banca utilizza le seguenti metodologie: - rischio di credito: la misurazione di tale rischio avviene attraverso il metodo standard per la determinazione del relativo requisito patrimoniale individuale; - rischio di mercato: viene utilizzata la metodologia standard; - rischio operativo: la misurazione del rischio operativo utilizza il metodo base (BIA). • Qualità del credito Principali indicatori di rischiosità creditizia della Banca 31/12/2014 31/05/2014 Sofferenze lorde / impieghi lordi (clientela) 10,72% 9,49% Sofferenze nette / impieghi netti (clientela) 4,64% 5,07% Partite anomale lorde / impieghi lordi (clientela) 16,59% 14,76% Partite anomale nette / impieghi netti (clientela) 9,44% 8,94% Rapporto di copertura delle partite anomale 47,86% 43,51% Rapporto di copertura delle sofferenze 60,34% 50,22% Rapporto sofferenze nette / patrimonio netto 37,15% 41,73% 13 Principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto dati Banca e dati di sistema per la classe di appartenenza dell'Emittente: Banche piccole) Dati Bene Dati medi Dati Bene Dati medi Banca di sistema Banca di sistema 31/12/2014 31/12/2014 31/05/2014 30/06/201 4 Sofferenze lorde / impieghi lordi (clientela) 10,72 8,6 9,49 8,1 Partite anomale lorde / impieghi lordi (clientela) 16,59 16,8 14,76 16,3 Rapporto di copertura delle partite anomale 47,86 36,5 43,51 33,6 Rapporto di copertura delle sofferenze 60,34 52,10 50,22 50,4 Costo del rischio (rettifiche su crediti/crediti netti verso la clientela) 01/06/2014 31/12/2014* 01/01/2013 31/05/2014* 2,77% 2,442% *considerando i periodi di analisi differenti, il costo del rischio riportato esprime l'importo delle rettifiche di valore del periodo, annualizzate, rapportate al totale crediti verso clienti alla fine dei rispettivi periodi. Composizione dei crediti deteriorati lordi Esposizione lorda - dati in migliaia di euro 31/12/2014 31/05/2014 Sofferenze 58.669 53.721 Incagli 22.569 22.663 228 225 Esposizioni scadute deteriorate 9.304 6.915 Totale Crediti deteriorati 90.770 83.524 Crediti in bonis 456.321 482.428 Totale impieghi lordi 547.091 565.952 31/12/2014 31/05/2014 Sofferenze 23.266 26.740 Incagli 14.742 13.492 215 214 Esposizioni scadute deteriorate 9.102 6.740 Totale Crediti deteriorati 47.325 47.186 Crediti in bonis 454.172 480.649 Totale impieghi netti 501.497 527.835 Esposizioni ristrutturate Composizione dei crediti deteriorati netti Esposizione netta - dati in migliaia di euro Esposizioni ristrutturate 14 Alla data del Prospetto l’ammontare dei crediti deteriorati al 31 dicembre 2014, derivante dall’applicazione della nuova definizione EBA di esposizione forbearance, non risulta ancora disponibile per l’Emittente, in quanto in corso di esame e valutazione la stima del conseguente impatto. La Banca ha valutato la necessità di rivolgersi a partners specializzati nell'attività di gestione e recupero stragiudiziale e giudiziale di crediti problematici, che dispongano di professionalità, competenza, tecnologia, strumenti e risorse adeguati allo svolgimento della gestione del recupero dei crediti deteriorati, in particolare quelli prevalentemente ipotecari. Ad inizio 2015 la Banca ha affidato in gestione ad una società specializzata un portafoglio costituito da crediti prevalentemente ipotecari contabilizzati a sofferenza, nella convinzione che tale attività possa costituire in futuro un’importante fonte di redditività. Per altro la copertura delle partite deteriorate della Banca si pone su livelli superiori alla media del sistema del Credito Cooperativo ed è intenzione mantenere tale atteggiamento prudenziale anche per il futuro. Nel corso del 2014 la qualità del credito ha purtroppo continuato a subire gli effetti della perdurante crisi economica; i riflessi a conto economico sono stati pesanti, ma sono stati mitigati finora dagli utili ottenuti dalla gestione del portafoglio di Titoli di Stato. Solo la tanto agognata ripresa economica consentirà un allentamento della pressione sul conto economico delle rettifiche di valore sui crediti e permetterà di guardare al futuro con maggiore serenità. • Rischio di concentrazione grandi rischi La tabella che segue è redatta secondo la disciplina delle grandi esposizioni, prevista dalla circolare 285 di Banca d'Italia. La normativa definisce quale “grande esposizione” l'ammontare delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, riferite ad un singolo cliente o a gruppi di clienti connessi, pari o superiori al 10% del capitale ammissibile. 31/12/2014 31/05/2014 Grandi rischi – ammontare (valore di bilancio) 382,876 327,462 Grandi rischi – ammontare (valore di bilancio) 175,713 126,388 10 5 Indice grandi rischi nominali / impieghi netti 76,34% 62,04% Indice grandi rischi ponderati / impieghi netti 35,04% 23,94% Grandi rischi – numero Si riporta di seguito l'esposizione di Bene Banca in una logica di ripartizione del totale dei crediti verso clientela in macro gruppi di attività economica Branca di attività economica Consumatori Servizi del commercio Prodotti alimentari Edilizia e opere pubbliche Prodotti agricoltura/silvic/pesca Altri servizi destinati alla vendita 15 31/12/2014 31/05/2014 31,61% 9,87% 3,58% 12,30% 11,00% 13,56% 32,70% 9,10% 3,91% 12,09% 11,58% 13,23% • Rischio di mercato Value a risk 31/12/2014 31/05/2014 Trading Book (HFT) - - % su v.m portafoglio HFT - - 1.561.120 1.542.321 0,53% 0,59% Banking Book (AFS) % su v.m portafoglio AFS 0,23 La banca monitora giornalmente l'andamento del VAR (Value at Risk), come misura del rischio di mercato del proprio portafoglio titoli di proprietà. Al 31 dicembre 2014 il VAR, calcolato con una probabilità del 99% su un orizzonte temporale di 10 giorni, ammontava per il banking book (AFS) a 1,5 mln di euro; pressoché stabile rispetto al 31 maggio 2014. In considerazione dell'esiguo valore del VAR al 31/12/2014 sul portafoglio bancario non si ravvisano profili di rischiosità. Si evidenzia, inoltre, che la banca, in ordine all’esposizione del portafoglio ai rischi di mercato non fornisce ulteriori indicazioni quantitative in termini di disaggregazioni del rischio nelle sue componenti, quali rischio di tasso e rischio di cambio, per l’inesistenza del portafoglio di negoziazione. Inoltre l’emittente assume “posizioni nette in cambi” limitatamente ad operazioni in ETF di importi attualmente trascurabili, in discesa rispetto alle valutazioni al 31 dicembre 2014 e, pertanto, si ravvisano profili di contenuta rischiosità connessi all’operatività in cambi. • Rischio di liquidità Indicatori di liquidità 31/12/14 31/05/2014 Loan to Deposit Ratio 77,86% 76,53% Liquidity Coverage Ratio >100% >100% Net Stable Funding Ratio >100% >100% Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi vs clientela e l’ammontare totale della raccolta diretta. Il liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacita della Banca di far fronte alle esigenze di liquidita, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le attività prontamente monetizzabili disponibili (c.d. APM, la cassa ed i titoli prontamente liquidabili detenuti dalla banca) e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30 giorni. Per il calcolo sono determinanti le regole applicate alle stime di uscita e entrata. Nel corso del 2014 tali regole sono state modificate a cura della Banca d'Italia. Il dato al 31/12/14 e stato pertanto determinato secondo le nuove regole di segnalazione a Banca d'Italia. Il dato al 31/05/2014 e stato quindi stimato secondo le nuove regole. L'incremento al 31/12/14 e collegato al maggiore ammontare di attività prontamente monetizzabili. Per l'indicatore LCR e previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013 ("CRR"), pertanto dalla tabella su esposta, risulta evidente che il rapporto e superiore al requisito minimo richiesto da Banca d’Italia. Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) e determinato rapportando l’ammontare complessivo delle Fonti stabili di raccolta (patrimonio della banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota stabile dei depositi) al valore degli Impieghi di medio/lungo periodo. L’indicatore, di tipo strutturale, si riferisce ad un orizzonte temporale di un anno ed e stato elaborato per garantire che, in modo permanente, le attività e le passività delle banche presentino una composizione 16 per scadenze sostenibile. Per l'indicatore NSFR, sebbene la proposta del Comitato di Basilea prevedesse una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio 2018, il CRR per il momento non contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale, pertanto dalla tabella su esposta, risulta evidente che il rapporto e superiore al requisito minimo richiesto da Banca d'Italia, confermando l’equilibrio finanziario a medio/lungo termine della Banca In considerazione dei dati sopra indicati, l’Emittente presenta un solido profilo di liquidità. Posizione interbancaria netta dati in migliaia di 31/12/2014 euro 31/05/2014 Variazione assoluta Variazione % Crediti Vs. Banche 102.947 109.162 (6.215) -5,69 Debiti Vs. Banche (213.197) (176.936) (36.261) 20,49 Totale posizione interbancaria netta (110.250) (67.774) (42.476) 62,67 Esposizione dell'emittente ai titoli di debito governativi Importi in milioni di euro 31/12/2014 31/05/2014 Paese Emittente Italia Italia Rating Standard & Poor's BBB - BBB - Valore nominale 171.076 189.500 Valore Bilancio 202.430 201.134 Fair Value 202.430 201.134 Tot. Attività Finanziarie 292.323 265.480 Classe di appartenenza AFS AFS 69,25% 75,76% - - Incidenza su attività finanziarie (valori di bilancio) Di cui strutturati (valori di bilancio) Operazioni di Finanziamento con la Banca Centrale Europea al 31/05/2015 Data decorrenza Importo Data scadenza Tipo di asta 26/03/2015 25.000.000,00 25/06/2015 Trimestrale (LTR) 30/04/2015 35.000.000,00 30/07/2015 Trimestrale (LTR) 28/05/2015 35.000.000,00 27/08/2015 Trimestrale (LTR) 24/09/2014 32.000.000,00 26/09/2018 Asta straordinaria (TLTRO) Operazioni di Finanziamento con Iccrea Banca S.p.A al 31/05/2015 Data decorrenza Importo Data scadenza 03/12/2014 20.000.000 01/10/2015 03/12/2014 20.000.000 27/11/2015 03/12/2014 20.000.000 17/12/2015 17 Come si evince dalla tabella sottostante, l'Emittente mantiene un'ulteriore disponibilità di attività stanziabili da utilizzare a garanzia di finanziamenti collateralizzati, al fine di poter detenere una riserva di liquidità in caso di situazioni di tensione: Attività “non vincolate” disponibili, utilizzabili come garanzia di finanziamenti collateralizzati 31/12/2014 31/05/2014 50.651.000 56.141.000 Dichiarazione dell'Emittente su cambiamenti significativi: Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. attesta che non si sono verificati cambiamenti sostanziali delle prospettive dell'Emittente dalla data dell'ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014) B.13 Fatti recenti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell’Emittente Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente: Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. attesta che non si sono verificati sostanziali cambiamenti nella propria situazione finanziaria o commerciale, dalla chiusura dell'ultimo esercizio per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione. In esito alle risultanze degli accertamenti ispettivi svolti dalla Banca d’Italia nel periodo 28 novembre 2012 – 15 febbraio 2013, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con decreto del 26 aprile 2013, aveva disposto lo scioglimento degli Organi di Amministrazione e Controllo di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. e l’aveva assoggettata alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 del Testo Unico Bancario, per gravi irregolarità nell’amministrazione e violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della Banca. La Banca d’Italia, con il citato provvedimento, aveva nominato il Dott. Giambattista Duso Commissario Straordinario della Banca; il Prof. Giovanni Ossola, l'Avv. Roberto Ghio e l'Avv. Renato Martorelli erano stati chiamati a far parte del Comitato di Sorveglianza. Gli Organi Straordinari si insediavano il 3 maggio 2013 e nella stessa data il Comitato di Sorveglianza nominava Presidente il Prof. Ossola. Determinato il perimetro degli interventi necessari e avviata la riorganizzazione gestionale, l’Amministrazione Straordinaria si è concentrata sulla realizzazione di un progetto di rafforzamento patrimoniale per consentire la prosecuzione dell’attività bancaria. Sin dall’insediamento, gli Organi della procedura hanno avviato una serie di interventi strutturali volti a superare le criticità evidenziate dall’accertamento ispettivo della Banca d’Italia, svoltosi dal 28 novembre 2012 al 15 febbraio 2013, e a porre le basi per il rilancio della Banca. Fra le priorità d’azione vi è stata la rimozione delle irregolarità nell’amministrazione e nelle gravi violazioni normative della Banca, concentrando l’attività in particolare sull’organizzazione della banca, sul processo del credito e sul rispetto della normativa antiriciclaggio. Dopo aver sostanzialmente stabilizzato le masse caratteristiche dell’intermediazione creditizia, la Banca, pur nella difficoltà dell’attuale contesto congiunturale, ha mantenuto una regolare operatività e ha potuto fare ritorno all’amministrazione ordinaria, sebbene permangano taluni condizionamenti, tra i quali assumono particolare rilievo gli alti livelli di concentrazione di rischio, per settore e per singolo nominativo, nel portafoglio crediti. Inoltre, nonostante il progressivo e concreto consolidamento della Banca, le potenzialità di crescita dell’attivo e del reddito sono legate, da un lato, al contesto economico generale, dall’altro, alla consistenza del patrimonio aziendale che dovrà anche fronteggiare i vincoli introdotti dalla nuova normativa sul capitale (Basilea III). Con decorrenza 01 aprile 2014, il Commissario Straordinario ha provveduto alla nomina del Direttore Generale di Bene Banca nella persona del Dott. Riccardo Massaro. Con decorrenza 20 aprile 2015 il Dott. Simone Barra è stato nominato Vicedirettore Generale. In data 18 maggio 2014 l’Assemblea Ordinaria dei soci di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c, convocata successivamente all’autorizzazione ricevuta da Banca d’Italia, ha 18 B.14 B.15 B.16 B.17 Dipendenza da altri soggetti all’interno del gruppo Descrizione delle principali attività dell’Emittente Informazioni inerenti il controllo diretto o indiretto dell’Emittente Rating attribuito all'Emittente o ai suoi titoli di debito B.18 Descrizione della natura e della portata della garanzia B.19 Informazioni sul garante provveduto, tra l’altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari che rimarranno in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2016. Non applicabile. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c non fa parte di un gruppo e gode di piena autonomia decisionale. La Banca ha per oggetto la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito nelle sue varie forme così come analiticamente descritto nell'art. 16 dello Statuto sociale consultabile dal pubblico attraverso i punti informativi per la trasparenza bancaria disponibili presso ogni filiale dell'Emittente e sul sito internet. Essa può compiere, con l'osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall'Autorità di Vigilanza. Non applicabile. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. non è direttamente o indirettamente controllata da altri soggetti. Non applicabile. La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. dichiara di non aver richiesto alcun giudizio di rating né come Emittente né sui titoli di debito di propria emissione. L’Emittente si riserva la facoltà chiedere la garanzia al "Fondo di garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo" (il "Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti" o il "Fondo"). Le obbligazioni potrebbero quindi non godere della garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, pertanto, le informazioni di seguito indicate sono pertinenti solo nei casi di garanzia prestata. Natura della garanzia Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti e un consorzio costituito tra Banche di Credito Cooperativo. Il Fondo e stato costituito il 22 luglio 2004 ed ha iniziato a svolgere la sua attività dal 1° gennaio 2005. Scopo del Fondo, attraverso l’apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, e la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. La garanzia e attuabile nell’ipotesi di mancato adempimento dell’obbligo di rimborso, alla scadenza, dei ratei di interessi o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo. Il Fondo interviene, nel caso di inadempimento degli obblighi facenti capo alle Banche consorziate: - attraverso la fornitura di mezzi alla Banca che non abbia onorato alla scadenza il debito di pagamento del rateo di interessi dei titoli obbligazionari da essa emessi, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta alla procedura di Amministrazione Straordinaria, su richiesta, rispettivamente, del Consiglio di Amministrazione o del Commissario Straordinario; - attraverso il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di inadempimento dell’obbligo di rimborso del capitale alla scadenza, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta alla procedura di liquidazione coatta amministrativa. L’intervento del Fondo non ha tuttavia luogo nel caso di sospensione dei pagamenti ai sensi dell’art. 74 del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385 ed in quello di continuazione dell’esercizio dell’impresa disposta all’atto dell’insediamento degli organi liquidatori ai sensi dell’art. 90 del citato D.Lgs. Portata della garanzia Ai fini dell’intervento le Condizioni Definitive del prestito obbligazionario devono contenere una clausola che attribuisca ai sottoscrittori dei titoli ed ai loro portatori il diritto al pagamento da parte del Fondo del controvalore dei titoli posseduti nei limiti e alle condizioni previsti dallo statuto del Fondo. Per il presente Prestito Obbligazionario [l’Emittente non ha richiesto la garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti][la garanzia e stata concessa il [●]. Nell’effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a tenere a disposizione dello stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo secondo un meccanismo commisurato alla rischiosità di ciascuna Consorziata (Rischio Banca), al rischio 19 storico del Sistema del Credito Cooperativo (Perdita Attesa Storica), alla durata della singola emissione (Rischio Durata), al rischio di concentrazione del portafoglio di obbligazioni garantite dal Fondo stesso (Rischio Concentrazione) e in proporzione all’ammontare delle obbligazioni garantite. La somma di tali mezzi, calcolata con riferimento alle date del 30 giugno e del 31 dicembre antecedenti l’evento di default, al netto degli importi somministrati per l’effettuazione di precedenti interventi, rappresenta la dotazione collettiva massima del Fondo medesimo a disposizione degli interventi. SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI C.1 Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti e/o ammessi alla negoziazione, compresi eventuali codici di identificazione degli strumenti finanziari Le Obbligazioni oggetto del presente programma sono titolo di debito che prevedono il rimborso del valore nominale alla data di scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la pari, e prevedono il pagamento di cedole secondo quanto previsto dalle singole tipologie di obbligazioni, ad eccezione delle Obbligazioni Zero Coupon che prevedono la corresponsione di interessi in un'unica soluzione alla data di scadenza: -“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo” -“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Fisso (con possibilità di devoluzione di una parte del valore nominale collocato a favore di organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale)” -“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Step up/Step Down” -“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo” -“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Zero Coupon” -“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a Tasso Fisso” -“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo” -“BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. - Subordinate Tier II Step up/Step down” Il codice Isin è [●] C.2 C.5 C.8 Valuta di emissione degli strumenti finanziari Descrizione di eventuali restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Descrizione dei diritti connessi agli strumenti finanziari Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in Euro. Non sono previste restrizioni alla libera trasferibilità dei Titoli in Italia. I Titoli non sono stati né saranno registrati ai sensi del United States Securities Act del 1933 e successive modifiche, vigente negli Stati Uniti d'America, né ai sensi delle corrispondenti normative in vigore in Canada, Giappone, Australia o in qualsiasi altro Paese nel quale tali atti non siano consentiti in assenza di specifiche esenzioni o autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerti, venduti o comunque consegnati, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d'America, in Canada, Giappone, Australia, negli Altri Paesi o a soggetti che siano o agiscano per conto o a beneficio di United States Persons secondo la definizione contenuta nel Regulation di detto United States Securities Act. Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria e quindi il diritto alla percezione degli interessi, se previsti dalla specifica tipologia del titolo, il diritto al rimborso del capitale alla data di scadenza, fatto salvo quanto previsto dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, con particolare riferimento all'applicazione dello strumento del “bail-in” (cfr. elemento D3 “Rischio connesso all'utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”). Salvo quanto sopra indicato in merito all'utilizzo del bail in, non vi sono oneri, condizioni o gravami – di qualsiasi natura – che possono incidere sui diritti dei sottoscrittori delle obbligazioni. 20 Ranking degli strumenti finanziari C.9 Tasso interesse nominale di Obbligazioni senior: sono obbligazioni che non sono sottoposte a condizione, gli obblighi a carico dell’Emittente derivanti dalle Obbligazioni senior non sono subordinati ad altre passività dello stesso. Ne consegue che il credito degli Obbligazionisti verso l’Emittente verrà soddisfatto “pari passu” con gli altri crediti chirografari dell’Emittente stesso. Obbligazioni subordinate: sono passività subordinate di tipo Tier II, ai sensi del Regolamento (UE) n° 575/2013 e della circolare della Banca d'Italia n° 285 del 20 dicembre 2013. In caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'emittente, il debito relativo alle Obbligazioni sarà rimborsato, in concorso con gli altri creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che saranno stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati e prima di quelli con un maggior grado di subordinazione. [Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse variabile legato all’andamento del Parametro di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(rendimento d’asta del BOT a [tre] [sei] [dodici] mesi relativo all’ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)], [aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall’eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. [Il tasso della prima cedola è indipendente dal Parametro di Riferimento ed è pari a [●]%]. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non può essere [inferiore al Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso Massimo (Cap)]].] [Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Tasso Fisso [●]% [Tasso fisso con devoluzione di una parte del valore nominale collocato a favore di organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse costante pari a [●]%.] [Una parte pari a [●] del valore nominale del collocato dell'Obbligazione sarà devoluta a favore di [●] [organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale]. [Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. a [Step Up] [Step Down] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse [predeterminato crescente (Step Up)] [predeterminato decrescente (Step Down)] pari a [●].] [Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Tassso Misto [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale nel periodo a tasso fisso corrispondente a [●] un tasso di interesse costante pari a [●]%, mentre nel periodo a tasso variabile un tasso legato all’andamento del parametro di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(rendimento d’asta del BOT a [tre] [sei] [dodici] mesi relativo all’ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)], [aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall’eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non può essere [inferiore al Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso Massimo (Cap)]].] [Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Zero Coupon [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi il cui importo è determinato come differenza tra il prezzo di rimborso a scadenza ed il prezzo di emissione (inferiore al 100% del valore nominale) pari a [●].] [Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Subordinate Tier II Tasso Fisso [●] % [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse costante pari a [●]%.] [Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Subordinate Tier II Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse variabile legato all’andamento del Parametro di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] 21 mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(rendimento d’asta del BOT a [tre] [sei] [dodici] mesi relativo all’ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)], [aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall’eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. [Il tasso della prima cedola è indipendente dal Parametro di Riferimento ed è pari a [●]%]. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non può essere [inferiore al Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso Massimo (Cap)]].] [Le Obbligazioni Bene Banca C.C. di Bene Vagienna s.c. Subordinate a Tier II a [Step Up] [Step Down] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse [predeterminato crescente (Step Up)] [predeterminato decrescente (Step Down)] pari a [●].] Data di godimento, emissione e scadenza degli interessi La data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (la “Data di Godimento”) è [●]. La data di emissione è: [●] Gli interessi saranno pagati in via posticipata in occasione delle seguenti date: [●] Qualora la Data di Pagamento delle Cedole non sia un giorno lavorativo (in cui il sistema TARGET2 è operativo) (“Giorno Lavorativo”), il relativo pagamento sarà effettuato sulla base della seguente convenzione di calcolo [Following Business Day Convention - Unadjusted] (la “Convenzione di Calcolo”) Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito, comprese le procedure di rimborso La data di scadenza delle Obbligazioni (la “Data di Scadenza”) è [●]. Le Obbligazioni saranno rimborsate, alla pari (100% del Valore Nominale), in un’unica soluzione alla Data di Scadenza (salvo l’utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi) per il tramite dell’intermediario autorizzato aderente a Monte Titoli S.p.A. (“Monte Titoli”) presso il quale, direttamente o indirettamente, sono depositate le Obbligazioni al momento del rimborso, senza deduzione di spese. Qualora la data prevista per il rimborso del capitale non sia un Giorno Lavorativo, il relativo pagamento sarà effettuato sulla base del seguente calendario [TARGET] (il ”Calendario”) e della Convenzione di Calcolo. Descrizione del Parametro di Riferimento [Non applicabile. Le Obbligazioni non prevedono un Parametro di Riferimento.] [Il Parametro di Riferimento è [Tasso Euribor/ Rendimento asta Bot], la fonte informativa è [●] Tasso di rendimento Il rendimento effettivo annuo a scadenza del Prestito, al lordo dell’effetto fiscale è [●] (il “Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua”) e il rendimento effettivo annuo a scadenza del Prestito, al netto dell’effetto fiscale è [●] (il “Tasso di rendimento effettivo netto su base annua”). Rappresentant e dei detentori delle Obbligazioni Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi dell’articolo 12 del D.Lgs. n. 385 del 1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni. C.10 Descrizione della componente derivativa C.11 Negoziazione dei titoli Qualora sia previsto un Minimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate FLOOR, acquistata dall’investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore minimo delle cedole variabili pagate dal Prestito obbligazionario (Tasso Minimo). Qualora sia previsto un Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate CAP, venduta dall’investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore massimo delle cedole variabili pagate dal Prestito obbligazionario (Tasso Massimo). Le Obbligazioni di cui al presente programma non saranno oggetto di domanda per l’ammissione alla quotazione su mercati regolamentati, né l’Emittente agirà in qualità di internalizzatore 22 sistematico. La Banca si impegna, a garantire un mercato secondario, negoziando i titoli in contropartita diretta, anche al fine di assicurarne la condizione di liquidità. Tuttavia non è previsto un impegno incondizionato al riacquisto delle obbligazioni. Il processo di determinazione dei prezzi di negoziazione adottato dalla Banca per questa tipologia di operazioni prevede che il valore sia calcolato in base alla curva dei tassi di interesse “priva di rischio” (c.d. risk free) a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell’emittente; tale componente, viene mantenuta costante per tutta la vita dell’obbligazione. Le valutazioni successive rispetto a quella iniziale riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva riskfree di mercato. Il prezzo del titolo potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente da una valutazione che tenga conto della variazione del merito creditizio dell’emittente durante la vita del titolo. In caso di disinvestimento dei titoli prima della scadenza, il sottoscrittore potrebbe subire delle perdite in conto capitale, in quanto l’eventuale vendita potrebbe avvenire a un prezzo inferiore a quello di emissione. Sulla base dei prezzi così determinati la Banca potrà applicare uno spread di negoziazione in diminuzione o in aumento, rispetto al prezzo determinato con la metodologia di cui sopra, che definisce il prezzo cui è disposta rispettivamente ad acquistare (“bid” o denaro) o vendere (“ask” o lettera) l’obbligazione. L’applicazione di questo spread sul prezzo può variare nella misura in cui la Banca ritenga di mitigare il proprio rischio di posizione, tenendo conto di diversi fattori quali ad esempio la struttura del titolo, la sua durata, la situazione economica del momento. La Banca non applica limitazioni alla quantità in acquisto dai clienti. La “Politica di valutazione e pricing delle Obbligazioni”, e le quotazioni denaro/lettera dei titoli negoziati sono disponibili presso la sede e le filiali della Banca. Le modalità di negoziazione delle obbligazioni sono stabilite nella Strategia di Esecuzione e Trasmissione degli ordini della Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna, che viene fornita e comunicata al Cliente e che è comunque disponibile presso la sede e le filiali dell'istituto nonché consultabile sul sito internet www.benebanca.it. SEZIONE D- RISCHI D.2 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per l'emittente Nella decisione di investimento, i potenziali Investitori dovrebbero considerare che l’Emittente, nello svolgimento della sua attività, e esposto ai fattori di rischio di seguito elencati. Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non e possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente ed il tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente. Rischi connessi alla storia pregressa dell'Emittente Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi da parte di Banca d'Italia nel periodo 28/11/2012 – 15/02/2013. All'esito delle citate attività ispettive, il Ministero dell'Economia e delle Finanze con decreto del 26 aprile 2013, emanato su proposta della Banca d'Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca e la sottoposizione della stessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 c.1 a) ossia per :”gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della banca”. Il periodo di Amministrazione Straordinaria si è concluso il 31/05/2014. Le attività poste in atto durante il periodo di Amministrazione Straordinaria al fine di rafforzare gli indici patrimoniali, unitamente agli impatti economici e patrimoniali della valutazione del portafoglio di proprietà nonché all'attività di ottimizzazione del credito hanno determinato un rafforzamento patrimoniale dell'Emittente. In particolare durante il periodo citato la banca ha mantenuto pressoché stabile il volume della raccolta diretta pur conservando una dotazione di liquidità importante. L'attività del Commissario Straordinario è stata orientata alla riduzione dei costi ed alla corretta gestione delle valutazioni sul credito anomalo. Tale attività ha portato ad una chiusura dell'esercizio commissariale in perdita pur mantenendo una dotazione patrimoniale oltre gli indicatori minimi di vigilanza. In data 18 maggio 2014, l'Assemblea Ordinaria dei soci, convocata successivamente all'autorizzazione ottenuta da Banca d'Italia, ha provveduto, tra l'altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari. Di conseguenza, lo scorso 31 maggio 2014, con decorrenza dal 1° giugno 2014 la 23 Banca è stata restituita all'Amministrazione Ordinaria. Rischio connesso alla perdita di esercizio Le iniziative intraprese dagli Organi della procedura hanno portato ad una situazione dei conti della Banca che al 31 maggio 2014 ha evidenziato un risultato di gestione complessivamente negativo. L'attività della Banca ha risentito della crisi in atto, registrando un deterioramento della qualità complessiva del portafoglio crediti nonché un sensibile incremento dei crediti deteriorati riconducibili a talune "grandi" esposizioni. Tale circostanza si è tradotta in un peggioramento significativo dei risultati economici, registrando, relativamente al periodo dal 1° gennaio 2013 al 31 maggio 2014 (17 mesi), una perdita netta pari a 7.825.659 Euro. Detto risultato negativo è stato influenzato in particolare, dalle seguenti voci: - rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti verso clientela per 18.227.712 Euro, con un indice di copertura complessivo sugli impieghi verso la clientela che si attesta al 6,74% Rischi connessi con la crisi economico-finanziaria generale La capacità reddituale e stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle economie del paese in cui la banca opera (inclusa la sua affidabilità creditizia), nonché dell’Area Euro nel suo complesso. Rischio di credito La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. L'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni potrebbero, pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione delle garanzie, aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato. Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito dell'Emittente Il perdurare della crisi economico/finanziaria generale che sta interessando l'economia nazionale e locale, può comportare un aumento dell'incapacità della clientela di onorare gli impegni assunti, con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca. Rischio di mercato E' il rischio derivante dalla perdita di valore degli strumenti finanziari di proprietà dell'Emittente (per esempio per l'effetto dei movimenti dei tassi di interesse e delle valute), che potrebbe produrre un deterioramento della sua solidità patrimoniale. L'Emittente è quindi esposto a potenziali cambiamenti del valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati Sovrani. Rischio operativo Il rischio in esame è rappresentato dall’eventualità di subire perdite in conseguenza di inadeguatezze, anomalie o malfunzionamenti di procedure o sistemi interni, carenze nei processi e nei comportamenti delle risorse umane. Il rischio operativo è generato anche da eventi esterni, quali ad esempio catastrofi naturali, attacchi terroristici, epidemie, frodi. Rischio legale Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui l'Emittente è convenuta in ragione dell’esercizio della propria attività bancaria. Rischio di liquidità dell'Emittente Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungano a scadenza. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può aumentare i costi di finanziamento dell'Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. Rischio correlato all'assenza di rating dell'Emittente Il rating attribuito all'Emittente costituisce una valutazione della capacità dell'Emittente di assolvere gli impegni finanziari relativi agli strumenti finanziari emessi. Alla data di pubblicazione del presente documento, all'emittente non è stato attribuito alcun livello di rating: pertanto l'investitore rischia di avere minori informazioni sul grado di solvibilità dell'Emittente stesso. Rischio di esposizione al debito sovrano L'emittente risulta esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari rappresentati da titoli emessi dallo stato Italiano; situazioni di volatilità e tensione su tale mercato possono esporre l'Emittente a perdite di valore dell'attivo patrimoniale, con impatti negativi sulla 24 D.3 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per gli strumenti finanziari propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria. L'esposizione al 31/12/2014 sul debito sovrano era rappresentata esclusivamente da titoli emessi dallo Stato Italiano, con un'incidenza del 69,25% sul totale delle attività finanziarie in portafoglio. Rischio connesso all'evoluzione della regolamentazione nel settore bancario e finanziario Eventuali variazioni della normativa suddetta, o anche delle relative modalità di applicazione, nonché l'eventualità che l'Emittente non riesca ad assicurare il rispetto delle normative applicabili, potrebbero influenzare le attività, la situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Bene Banca, nonché i prodotti e i servizi offerti dalla stessa. Fattori di rischio comuni relativi alle obbligazioni ordinarie (non subordinate): Rischio di credito per l'investitore: Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l'investitore diviene finanziatore dell'Emittente e titolare di un credito nei suoi confronti per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. L'investitore è quindi esposto al rischio che l'Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento. Rischio connesso all'assenza ovvero ai limiti delle garanzie relative alle Obbligazioni: I titoli potrebbero essere non garantiti da alcuna garanzia. I prestiti però potranno essere assistiti dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo, avente sede in Roma, con le modalità ed i limiti previsti nello statuto del fondo medesimo, depositato presso gli uffici dell’Emittente. I sottoscrittori ed i portatori delle obbligazioni, nel caso di mancato rimborso del capitale a scadenza, da parte dell’Emittente, hanno diritto di cedere al Fondo le obbligazioni da essi detenute a fronte del controvalore dei titoli medesimi. Per esercitare il diritto di cui al comma precedente, il portatore dovrà dimostrare il possesso ininterrotto del titolo per i tre mesi antecedenti l’evento di default dell’Emittente. In nessun caso il pagamento da parte del Fondo potrà avvenire per un ammontare massimo complessivo delle emissioni possedute da ciascun portatore superiore a Euro 103.291,38 Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti, anche per interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall'alta direzione dell'Emittente. Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza: Nel caso in cui l'investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi tra cui: - Rischio di tasso di mercato: il prezzo di mercato delle obbligazioni è influenzato dall'andamento dei tassi di interesse. In particolare, la crescita dei tassi di mercato potrebbe comportare una riduzione del prezzo delle Obbligazioni. Conseguentemente, qualora l'investitore decidesse di vendere i titoli prima della scadenza il valore di mercato potrebbe risultare inferiore anche in maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle obbligazioni. Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Fisso, alle Obbligazioni Step-Up/Step Down, alle Obbligazioni Zero Coupon ed alle Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, per queste ultime esclusivamente sulla parte a tasso fisso, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono generare una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. Inoltre l'impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo di tali Obbligazioni è tanto più accentuato quanto più lunga è la vita residua del titolo. Con riferimento alle Obbligazioni Zero Coupon, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono generare riduzioni di prezzo più penalizzanti per l'investitore in quanto il rendimento del titolo è interamente corrisposto alla scadenza del prestito obbligazionario non prevedendo cedole intermedie. Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo ed alle Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, per queste ultime esclusivamente sulla parte a tasso variabile, il “rischio di tasso” è il rischio rappresentato da fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati e relative all'andamento del Parametro di Indicizzazione, che potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento, rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari, e conseguentemente, determinare variazioni sui prezzi dei Titoli. - Rischio di liquidità: L'Emittente non intende richiedere l'ammissione alla quotazione in alcun mercato regolamentato né su altri sistemi Multilaterali di Negoziazione (MTF), né agirà in qualità di Internalizzatore Sistematico. La Banca negozierà i titoli in contropartita diretta, tuttavia non è previsto l'impegno incondizionato al riacquisto delle Obbligazioni. Quindi l'investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. 25 - Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni: In relazione alle singole offerte potranno essere previsti a carico del sottoscrittore costi/commissioni in aggiunta al prezzo di Emissione, il cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L'importo di tali costi/commissioni incide, riducendolo, sul rendimento delle obbligazioni calcolato in base al prezzo di emissione. In caso di rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta. - Rischio di deterioramento del merito di credito dell'Emittente: Le obbligazioni oggetto del presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria, attuale o prospettica, dell'Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso. Tuttavia si fa presente che la metodologia di pricing delle obbligazioni non risentirà del merito di credito dell'emittente. Rischio di scostamento del rendimento dell'obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato Italiano: Il rendimento effettivo su base annua delle Obbligazioni (in regime di capitalizzazione composta), al lordo ed al netto dell’effetto fiscale potrebbe risultare inferiore rispetto al rendimento di un titolo di Stato di similare durata residua ed analoghe caratteristiche finanziarie. Rischi relativi ai conflitti d'interesse: - Coincidenza tra l'Emittente e il collocatore: La coincidenza tra l’Emittente e il soggetto incaricato del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le Obbligazioni offerte sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto. - Coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo: La coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. - Coincidenza tra l’Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario: L’Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi quando lo stesso assumesse la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni determinandone il prezzo. - Collegamento tra Emittente ed Ente Beneficiario o Beneficiario/i in caso di devoluzione di parte dell’ammontare ricavato: Nel caso in cui parte dell’ammontare ricavato dai Titoli venga devoluto ad un Ente Beneficiario e sussista un eventuale collegamento tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario e/o il/i beneficiario/i, si potrebbe determinare una situazione di conflitto d’interessi nei confronti degli investitori. Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente e delle Obbligazioni: Si definisce rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente il rischio relativo alla mancanza di informazioni sintetiche sulla capacità dell’Emittente di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero alla rischiosità di solvibilità dell’Emittente relativa ai titoli emessi dallo stesso. Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi L'utilizzo dello strumento del “bail-in” da parte dell'Autorità preposta, attribuisce a quest'ultima, in caso di situazioni di crisi o di dissesto di una banca, il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l'applicazione del “bail-in”, gli obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente. Rischio relativo al ritiro della singola Offerta: Ove l’Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l’Offerta, tutte le domande di adesione saranno da ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell’Emittente. L’investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie aspettative di investimento. Rischio connesso alla variazione del regime fiscale: I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente. Non vi è certezza che il regime fiscale applicabile alla data di approvazione del presente Prospetto di Base rimanga invariato durante la vita delle Obbligazioni e l’investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale. Fattori di rischio specifici per le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e per le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo (per il periodo in cui prevedono interessi variabili) Rischio di Indicizzazione: Il rendimento delle Obbligazioni dipende dall’andamento del Parametro di Riferimento, per cui, 26 ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di Riferimento, corrisponde un rendimento decrescente che può raggiungere anche livelli prossimi allo zero. Rischio correlato all’eventuale spread negativo sul Parametro di Indicizzazione: Il rendimento offerto può presentare uno sconto (spread negativo) rispetto al rendimento del Parametro di Indicizzazione. In tal caso la cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo del Parametro ed un eventuale ribasso dello stesso ne risulta amplificato per effetto dello spread. In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni: L’investitore deve tenere presente che le Obbligazioni con eventuale minimo e/o massimo potrebbero presentare al loro interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa. Rischio correlato alla presenza di un tasso massimo: Quando nelle relative Condizioni Definitive sia specificato un tasso massimo per una o più cedole variabili, l’investitore, potrebbe non beneficiare per l’intero eventuale andamento positivo del Parametro di Indicizzazione. Rischio di eventi di turbativa o di fatti straordinari riguardanti il Parametro di Indicizzazione: Nel caso di eventi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Parametro di Indicizzazione prescelto per i singoli Prestiti nella giornata prevista per la sua rilevazione, il valore utilizzato per il calcolo della Cedola per il periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del Parametro di Indicizzazione. Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione: L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di Indicizzazione. Rischio connesso alla presenza di una percentuale di devoluzione dell’ammontare collocato ovvero di un’erogazione liberale in favore di enti beneficiari: Il prestito obbligazionario potrà essere caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito che non prevede la devoluzione, in quanto l’Emittente devolverà una percentuale dell’ammontare collocato o effettuerà una erogazione liberale in favore di un Ente Beneficiario, il cui importo sarà specificato nelle pertinenti Condizioni Definitive. Fattori di rischio relativi alle Obbligazioni subordinate Tier II Rischio di credito per l’investitore: Sottoscrivendo le Obbligazioni, l’investitore diviene finanziatore dell’Emittente e titolare di un credito nei confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale; l’investitore è dunque esposto al rischio che l’Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento. Tale rischiosità risulta maggiormente accentuata nelle Obbligazioni Subordinate rispetto ad altri titoli di debito senior emessi dalla Banca – che presentano, tuttavia, le medesime caratteristiche finanziarie e durata delle Obbligazioni – in quanto, essendo obbligazioni subordinate Tier 2 / Classe 2 ai sensi e per gli effetti del Regolamento UE n. 575/2013 e della Circolare 285 della Banca d’Italia, in caso di default dell’Emittente, la liquidità residua di quest’ultimo potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, anche solo parzialmente, il capitale investito nelle Obbligazioni. Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle Obbligazioni: L’Emittente non ha previsto né garanzie reali né personali per il rimborso delle Obbligazioni e per il pagamento degli interessi. Pertanto in relazione al rimborso del capitale ed al pagamento degli interessi risponde esclusivamente l’Emittente con il proprio patrimonio. Rischio correlato al grado di subordinazione delle Obbligazioni: Le Obbligazioni costituiscono passività subordinate Tier II dell’Emittente. Pertanto in caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, tutte le somme dovute a titolo di capitale o interessi, saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori dell’Emittente non ugualmente subordinati. Rischio di mancato o parziale rimborso del capitale: In caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, l'investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. Infatti, il rimborso delle Obbligazioni Subordinate Tier II avverrà solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori privilegiati, chirografari o con un grado di subordinazione meno accentuato. Rischio di non idoneità del confronto delle Obbligazioni Subordinate Tier II con altre tipologie di titoli: 27 Le Obbligazioni presentano una clausola di subordinazione di tipo Tier II e pertanto hanno un grado di rischiosità maggiore rispetto a titoli non subordinati, quali ad esempio i Titoli di Stato. Ne deriva che il confronto fra il rendimento offerto dalle Obbligazioni Subordinate Tier II e quello offerto, ad esempio, da un BTP potrebbe risultare non idoneo. Rischio relativo alla vendita prima della scadenza: Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi, tra cui: - Rischio di Liquidità: L’investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. L’Emittente non intende infatti richiedere l’ammissione alla quotazione in alcun mercato regolamentato né su altri Sistemi Multilaterali di Negoziazione (MTF), né agirà in qualità di Internalizzatore Sistematico. La Banca negozierà i titoli in contropartita diretta, tuttavia non è previsto l'impegno incondizionato al riacquisto delle obbligazioni.. Ciò potrebbe causare all’investitore, che intendesse vendere le Obbligazioni prima della loro naturale scadenza, l’impossibilità di liquidare il suo investimento e quindi la necessità di dover detenere il titolo fino a scadenza. Si segnala che le Obbligazioni di tipo Tier II in virtù delle clausole di subordinazione presentano un rischio di liquidità più accentuato rispetto alle obbligazioni con le medesime caratteristiche ma non subordinate, in quanto, inter alia, il riacquisto di tali Obbligazioni Subordinate sul mercato secondario può essere soggetto a limitazioni e autorizzazioni dell’Autorità Competente ai sensi della normativa comunitaria e nazionale pro tempore vigente. In assenza della citata autorizzazione preventiva al riacquisto, l’Emittente si troverebbe nell’impossibilità di riacquistare liberamente i Titoli a fini di liquidità e quindi l’investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. - Rischio di tasso di mercato: L’investimento nelle Obbligazioni espone al rischio di variazione dei tassi di interesse sui mercati finanziari. In generale, l’andamento del prezzo di mercato delle obbligazioni è influenzato dall’andamento dei tassi di interesse. Conseguentemente, qualora l’investitore decidesse di vendere i titoli prima della scadenza, il valore di mercato potrebbe risultare inferiore anche in maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle obbligazioni. Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso e Step-Up / Step-Down, le variazioni dei tassi di interesse sui mercati finanziari si ripercuotono sui prezzi e quindi sui rendimenti delle Obbligazioni in modo tanto più accentuato quanto più lunga è la loro vita residua. Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo (esclusivamente sulla parte a tasso variabile), il rischio di tasso è rappresentato da eventuali variazioni in aumento dei livelli di tasso di interesse, che riducono il valore di mercato dei titoli durante il periodo in cui il tasso cedolare è fissato a seguito della rilevazione del Parametro di Indicizzazione. Fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati e relative all’andamento del Parametro di Indicizzazione potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e, conseguentemente, determinare variazioni sui prezzi dei titoli. - Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente: Le Obbligazioni oggetto del presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria, attuale o prospettica, dell’Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso, tuttavia si fa presente che la metodologia di pricing delle obbligazioni non risentirà del merito di credito dell'emittente - Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni: In relazione alle singole offerte potranno essere previsti a carico del sottoscrittore costi/commissioni in aggiunta al prezzo di Emissione, il cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L'importo di tali costi/commissioni incide, riducendolo, sul rendimento delle obbligazioni calcolato in base al prezzo di emissione. In caso di rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta. Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente e delle Obbligazioni: Si definisce rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente il rischio relativo alla mancanza di informazioni sintetiche sulla capacità dell’Emittente di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero alla rischiosità di solvibilità dell’Emittente relativa ai titoli emessi dallo stesso. Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi 28 L'utilizzo dello strumento del “bail-in” da parte dell'Autorità preposta, attribuisce a quest'ultima, in caso di situazioni di crisi o di dissesto di una banca, il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l'applicazione del “bail-in”, gli obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente. Tale rischio risulta più elevato per le obbligazioni subordinate rispetto alle non subordinate. Rischio connesso alle norme in materia di “aiuti di Stato” e alle misure di sostegno alle banche in condizioni di crisi: Il 1° agosto 2013 la Commissione Europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. La concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una “previa condivisione degli oneri”, oltre che da parte degli azionisti, anche da parte di coloro che detengono titoli di debito subordinato, con ciò comportando il rischio di perdita del capitale investito ovvero di una compressione dei diritti dei soggetti medesimi, nella misura in cui ciò sia giuridicamente possibile. Rischi relativi ai conflitti d’interesse: - Coincidenza tra l’Emittente e il collocatore: La coincidenza tra l’Emittente e il soggetto incaricato del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le Obbligazioni offerte sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto. - Coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo: La coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. - Coincidenza tra l’Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario: L’Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi quando lo stesso assumesse la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni determinandone il prezzo. Rischio relativo al ritiro della singola Offerta: Ove l’Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l’Offerta, tutte le domande di adesione saranno da ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell’Emittente. L’investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie aspettative di investimento. Rischio connesso alla variazione del regime fiscale: I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente. Non vi è certezza che il regime fiscale applicabile alla data di approvazione del presente Prospetto di Base rimanga invariato durante la vita delle Obbligazioni e l’investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale. Fattori di rischio specifici per le Obbligazioni subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo Rischio di Indicizzazione: Il rendimento delle Obbligazioni dipende dall’andamento del Parametro di Riferimento, per cui, ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di Riferimento, corrisponde un rendimento decrescente che può raggiungere anche livelli prossimi allo zero. Rischio correlato all’eventuale spread negativo sul Parametro di Indicizzazione: Il rendimento offerto può presentare uno sconto (spread negativo) rispetto al rendimento del Parametro di Indicizzazione. In tal caso la cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo del Parametro ed un eventuale ribasso dello stesso ne risulta amplificato per effetto dello spread. In ogni caso le cedole non potranno avere valore negativo. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni: L’investitore deve tenere presente che le Obbligazioni con eventuale minimo e/o massimo potrebbero presentare al loro interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa. Rischio correlato alla presenza di un tasso massimo: Quando nelle relative Condizioni Definitive sia specificato un tasso massimo per una o più cedole variabili, l’investitore, potrebbe non beneficiare per l’intero eventuale andamento positivo del Parametro di Indicizzazione. Rischio di eventi di turbativa o di fatti straordinari riguardanti il Parametro di Indicizzazione: Nel caso di Obbligazioni a tasso variabile e a tasso misto ed in caso di eventi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Parametro di Indicizzazione prescelto 29 per i singoli Prestiti nella giornata prevista per la sua rilevazione, il valore utilizzato per il calcolo della Cedola per il periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del Parametro di Indicizzazione. Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione: L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di Indicizzazione. SEZIONE E - OFFERTA E.2b Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi E.3 Descrizioni dei termini e delle condizioni dell’offerta Le Obbligazioni di cui al presente Prospetto sono emesse nell'ambito dell'ordinaria attività di raccolta da parte della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna. L'ammontare ricavato dalle emissioni obbligazionarie è destinato all'esercizio dell'attività creditizia da parte dell'Emittente. L’Emittente potrà prevedere che una parte del valore nominale collocato sia devoluto a favore di Organizzazioni non Lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale fino ad un ammontare massimo predefinito. Nelle Condizioni Definitive saranno esplicitate le modalità di devoluzione e l’ammontare massimo complessivo determinato dall’Emittente per ciascuna emissione. L'ammontare ricavato dalle emissioni delle Obbligazioni Subordinate concorrerà, quale elemento di classe 2, alla costituzione del patrimonio di Vigilanza dell'Emittente nella misura e con le modalità previste dalle disposizioni di volta in volta applicabili. Ammontare totale dell’offerta L'ammontare totale dell’emissione (l’”Ammontare Totale”) e pari a [●]. L'Emittente si riserva la facoltà di aumentare l'Ammontare Totale dell'emissione durante il periodo di offerta, dandone comunicazione tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB, da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it e disponibile in forma cartacea presso la sede legale in piazza Botero 7, 12041 Bene Vagienna (Cn) e presso le filiali. Periodo di validità dell’offerta e procedura di sottoscrizione Le obbligazioni saranno offerte dal [●] al [●]. L’Emittente si riserva la facoltà di procedere alla chiusura anticipata dell’offerta senza preavviso, anche se non e stato raggiunto l’Ammontare Totale della Singola Offerta, sospendendo immediatamente, l’accettazione di ulteriori richieste e dandone immediatamente comunicazione al pubblico ovvero prima della chiusura del Periodo di Offerta, tramite apposito avviso trasmesso alla CONSOB e pubblicato sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it. Si potrà procedere alla chiusura anticipata dell’offerta nel caso di: - mutate esigenze dell’Emittente; - mutate condizioni di mercato; - raggiungimento dell’Ammontare Totale di ciascuna Offerta. L’Emittente si riserva altresì la facoltà di prorogare il Periodo di Offerta, prima della chiusura della stessa, secondo le medesime forme e modalità previste nel caso di chiusura anticipata dell’offerta di cui sopra. Le domande di adesione dovranno essere presentate mediante la consegna dell’apposito Modulo di Adesione, disponibile presso la sede e le filiali dell’Emittente, debitamente compilato e sottoscritto dal richiedente. Condizioni alle quali l’offerta è subordinata L’adesione alle Obbligazioni potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta e le Obbligazioni potranno essere offerte senza essere subordinate ad alcuna condizione oppure rispettando una o più delle seguenti condizioni. Più precisamente l'Offerta delle Obbligazioni potrà essere riservata in sottoscrizione a tutti gli investitori che rientrano in una delle seguenti categorie: · “SOCI BCC”; cioè ai potenziali investitori che risultino iscritti al Libro dell’Emittente ad una certa data (la “Data di Ammissione”), oppure che risulteranno iscritti entro una certa data (il “Periodo di Ammissione”), o che risultino titolari di un numero di azioni almeno pari a certo importo minimo (la “Quota di Ammissione”); · “PORTATORI DI DENARO FRESCO”; cioè a tutti i potenziali investitori che abbiano apportato o siano interessati ad apportare nuova liquidità, realizzata anche attraverso lo smobilizzo di strumenti finanziari non in giacenza presso la Banca Emittente, entro un certo periodo di tempo prestabilito (il “Periodo di Ammissione”), sempre e comunque nei limiti 30 massimi dell’importo di nuova liquidità apportata. · “NUOVA CLIENTELA”; cioè a tutti i potenziali investitori che siano diventati o intendano diventare nuovi clienti della Banca entro un certo periodo di tempo prestabilito (il “Periodo di Ammissione”), previa apertura di un deposito titoli presso la Banca. · esclusivamente a determinate categorie di investitori [indicazione dei criteri]. Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato Non sono previsti criteri di riparto. Saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell'importo totale massimo disponibile. Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l'importo totale massimo disponibile, l'Emittente procederà alla chiusura anticipata dell'offerta e sospenderà immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste da parte di ciascuno dei Soggetti Incaricati del Collocamento. Prezzo di emissione Le Obbligazioni saranno emesse alla pari, cioè ad un Prezzo pari al 100% del Valore Nominale, senza aggiunta di commissioni di collocamento o sottoscrizione a carico dei sottoscrittori. Al prezzo di emissione potrà essere aggiunto l’eventuale rateo di interessi qualora la sottoscrizione avvenga in data successiva alla data di godimento. Per i soli titoli Zero Coupon, il prezzo di emissione e pari al [●] del valore nominale e cioè Euro [●] per singola obbligazione. Importo minimo e massimo Le sottoscrizioni possono essere accolte per importi minimi corrispondenti al valore nominale di [●] Euro, con multipli di [●] Euro. Non e previsto un limite massimo alle Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun investitore. Acquisto e consegna delle obbligazioni Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di Godimento saranno regolate alla Data di Godimento. Il pagamento del controvalore relativo all’importo sottoscritto dall’investitore avverrà, eventualmente maggiorato del rateo interessi maturato dalla data di godimento del prestito alla data di regolamento di sottoscrizione, nella data di regolamento, che può coincidere con la Data di Godimento dell’Obbligazione oppure potrà essere compresa nel Periodo di Offerta. Le Obbligazioni assegnate nell'ambito dell'offerta saranno messe a disposizione degli aventi diritto in pari data, in forma dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito intrattenuti dall’Emittente, ovvero per il tramite di Intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A., Via Mantegna n.6, 20154 Milano. E.4 E.7 Descrizione di eventuali interessi che sono significativi per l’emissione / l’offerta compresi interessi confliggenti Spese stimate addebitate all’investitore dall’emittente o dall’offerente I soggetti a vario titolo coinvolti nell'emissione e nel collocamento delle Obbligazioni possono avere, rispetto all'operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell'investitore. Le Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa sono soggette ai seguenti conflitti di interesse: - Rischio coincidenza dell’Emittente con il Collocatore e con il Responsabile del Collocamento; - Rischio di conflitto di interessi legato alla negoziazione in conto proprio; - Rischio di conflitto di interessi in quanto l’Emittente svolge il ruolo di Agente per il Calcolo; [Eventuali ulteriori interessi, compresi quelli in conflitto, relativi alle singole emissioni sono a [●]. Il prezzo di emissione non include commissioni di collocamento o di sottoscrizione. [Sono a carico dell’investitore spese e imposte in aggiunta al prezzo di emissione pari a [●]% del Valore Nominale dell’obbligazione] [Non sono previste spese e imposte in aggiunta al prezzo di emissione] [Inoltre sono previste spese connesse all’incasso delle cedole pari a [●]] Inoltre potranno essere previste spese connesse alla tenuta di un conto corrente e di un deposito titoli. 31 SEZIONE 4 – FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE In riferimento ai fattori di rischio relativi all’Emittente, si rinvia alla SEZIONE 5 – DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE del presente Prospetto di Base. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI In riferimento ai singoli strumenti finanziari offerti, si rinvia alla SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA del presente Prospetto di Base. In particolare si invitano i sottoscrittori a leggere attentamente la citata sezione al fine di comprendere i fattori di rischio generali e specifici collegati all’acquisto delle Obbligazioni. 32 SEZIONE 5 – DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE 1. PERSONE RESPONSABILI In riferimento alle persone responsabili del documento di registrazione, si rinvia alla SEZIONE 1DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA' del presente Prospetto di Base. 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell'Emittente per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati L’Assemblea dei Soci di Bene Banca, svoltasi in data 14 maggio 2011 ha conferito l’incarico di revisione legale dei conti alla società Deloitte & Touche S.p.A., fino all'approvazione del bilancio al 31/12/2019. Premesso che, a seguito della procedura di Amministrazione Straordinaria, avviata a maggio 2013 e conclusasi a maggio 2014 con ritorno alla ordinaria amministrazione, la Banca ha redatto due bilanci relativi ai seguenti esercizi: - 1° gennaio 2013 - 31 maggio 2014 (17 mesi) a cura del Commissario Straordinario; - 1° giugno 2014 - 31 dicembre 2014 (7 mesi) a cura dei nuovi organi di amministrazione ordinaria che hanno ricevuto in consegna la Banca dal Commissario Straordinario in data 31 maggio 2014. Il bilancio, al 31 dicembre 2014 è stato sottoposto, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che, nella relazione sulla situazione contabile, ha espresso in data 13 aprile 2015 un giudizio senza rilievi. Il bilancio, al 31 maggio 2014 è stato sottoposto, a titolo volontario, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che, nella relazione sulla Situazione Contabile, ha espresso in data 26 settembre 2014 un giudizio senza rilievi ma ha ritenuto opportuno segnalare, a titolo di richiami di informativa, quanto segue: • La Banca è stata posta in Amministrazione Straordinaria a seguito dell'emanazione del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 26 aprile 2013. L'assemblea dei soci del 18 maggio 2014, previa autorizzazione della Banca d'Italia, ha deliberato la ricostituzione degli organi dell'amministrazione ordinaria, i quali hanno ricevuto in consegna la Banca dal Commissario Straordinario in data 31 maggio 2014. • Nella relazione sulla gestione, il Commissario Straordinario ha illustrato le azioni poste in essere per rimuovere le inadempienze e le irregolarità che avevano comportato lo scioglimento degli organi con funzione di amministrazione e controllo della Banca, nonché per il raggiungimento di un equilibrio della situazione economico-patrimoniale che consenta la prosecuzione e lo sviluppo dell'attività bancaria. • Nella parte A.1 della nota integrativa, Sezione 2 – principi generali di redazione, il Commissario Straordinario ha descritto gli elementi sulla base dei quali ha redatto il bilancio di chiusura dell'Amministrazione Straordinaria adottando il presupposto della continuità aziendale. 2.2 Informazioni circa dimissioni, revoche dall'incarico o mancato rinnovo dell'incarico alla società di revisione Non si sono verificate dimissioni, revoche, mancati rinnovi dell'incarico alla Società di revisione nel corso degli esercizi passati. 33 FATTORI DI RISCHIO 3. FATTORI DI RISCHIO I potenziali investitori dovrebbero leggere l’intero Prospetto di Base al fine di comprendere i rischi connessi all’investimento negli strumenti finanziari. In particolare, i seguenti fattori di rischio potrebbero influire sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle obbligazioni relative agli strumenti finanziari: il rischio di credito, il rischio operativo ed il rischio di mercato. Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non e possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente ed il tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente Rischi connessi alla storia pregressa dell'Emittente Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi da parte di Banca d'Italia nel periodo 28/11/2012 – 15/02/2013. All'esito delle citate attività ispettive, il Ministero dell'Economia e delle Finanze con decreto del 26 aprile 2013, emanato su proposta della Banca d'Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca e la sottoposizione della stessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 c.1 a) ossia per :”gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della banca”. Il periodo di Amministrazione Straordinaria si è concluso il 31/05/2014. Le attività poste in atto durante il periodo di Amministrazione Straordinaria al fine di rafforzare gli indici patrimoniali, unitamente agli impatti economici e patrimoniali della valutazione del portafoglio di proprietà nonché all'attività di ottimizzazione del credito hanno determinato un rafforzamento patrimoniale dell'Emittente. In particolare durante il periodo citato la banca ha mantenuto pressoché stabile il volume della raccolta diretta pur conservando una dotazione di liquidità importante. L'attività del Commissario Straordinario è stata orientata alla riduzione dei costi ed alla corretta gestione delle valutazioni sul credito anomalo. Tale attività ha portato ad una chiusura dell'esercizio commissariale in perdita pur mantenendo una dotazione patrimoniale oltre gli indicatori minimi di vigilanza. In data 18 maggio 2014, l'Assemblea Ordinaria dei soci, convocata successivamente all'autorizzazione ottenuta da Banca d'Italia, ha provveduto, tra l'altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari. Di conseguenza, lo scorso 31 maggio 2014, con decorrenza dal 1° giugno 2014 la Banca è stata restituita all'Amministrazione Ordinaria; per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo 4.1.5. Rischio connesso alla perdita di esercizio Le iniziative intraprese dagli Organi della procedura hanno portato ad una situazione dei conti della Banca che al 31 maggio 2014 ha evidenziato un risultato di gestione complessivamente negativo. L'attività della Banca ha risentito della crisi in atto, registrando un deterioramento della qualità complessiva del portafoglio crediti nonché un sensibile incremento dei crediti deteriorati riconducibili a talune "grandi" esposizioni. Tale circostanza si è tradotta in un peggioramento significativo dei risultati economici, registrando, relativamente al periodo dal 1° gennaio 2013 al 31 maggio 2014 (17 mesi), una perdita netta pari a 7.825.659 Euro. Detto risultato negativo è stato influenzato in particolare, dalle seguenti voci: - rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti verso clientela per 18.227.712 Euro, con un indice di copertura complessivo sugli impieghi verso la clientela che si attesta al 6,74%. Rischi connessi con la crisi economico-finanziaria generale La capacità reddituale e stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle economie del paese in cui la banca opera (inclusa la sua affidabilità creditizia), nonché dell’Area Euro nel suo complesso. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito 34 FATTORI DI RISCHIO sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. In tale ambito potrebbe essere utile richiamare, tra i fattori che assumono rilevanza significativa, la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall’Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga a uno scioglimento dell’Unione Monetaria medesima, con conseguenze in entrambi i casi non prevedibili. Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale. Rischio di credito La Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. L'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni potrebbero, pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione delle garanzie, aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato. Più in generale, alcune controparti che operano con l’Emittente potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell’Emittente stesso a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni oppure il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l’Emittente. Un ulteriore rischio si sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell’Emittente nei confronti di terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacita dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell’Emittente potrebbe pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell’Emittente stesso. Mentre in molti casi l’Emittente può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà finanziarie, potrebbero sorgere delle contestazioni in merito all’ammontare della garanzia che l’Emittente ha diritto di ricevere e al valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione delle garanzie, aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato. I principali indicatori che descrivono la situazione patrimoniale della Banca e la sua solvibilità, alla data del 31/12/2014, sono riassunti nelle tabelle riportate al paragrafo 3.1 del presente Documento di Registrazione. Alla data del 31/12/2014 l'Emittente detiene titoli governativi italiani per un importo espresso in migliaia di Euro pari a 202.430. Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito dell'Emittente Il perdurare della crisi economico/finanziaria generale che sta interessando l'economia nazionale e locale, può comportare un aumento dell'incapacità della clientela di onorare gli impegni assunti, con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca. Riguardo allo stato della qualità degli impieghi si precisa che il rapporto fra sofferenze lorde ed impieghi lordi al 31/12/2014 è pari al 10,72% , mentre il rapporto fra le partite anomale lorde e gli impieghi lordi, alla stessa data, è pari al 16,59%; nella tabella sottostante vengono esposti i principali indicatori di rischiosità creditizia per l'Emittente postia confronto con i corrispondenti dati espressi dal sistema bancario per classe dimensionale di appartenenza della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. (Banche minori): 35 FATTORI DI RISCHIO Principali indicatori di rischiosità creditizia Dati Bene Banca al 31/12/2014* Dati medi di Dati Bene sistema Banca 31/12/2014 31/05/2014* Dati medi di sistema 30/06/2014 Sofferenze lorde / impieghi lordi (clientela) 10,72 8,6 9,49 8,1 Partite anomale lorde / impieghi lordi (clientela) 16,59 16,80 14,76 16,3 Rapporto di copertura delle partite anomale 47,86 36,50 43,51 33,6 Rapporto di copertura delle sofferenze 60,34 52,10 50,22 50,4 Rischio di mercato E' il rischio derivante dalla perdita di valore degli strumenti finanziari di proprietà dell'Emittente (per esempio per l'effetto dei movimenti dei tassi di interesse e delle valute), che potrebbe produrre un deterioramento della sua solidità patrimoniale. L'Emittente è quindi esposto a potenziali cambiamenti del valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati Sovrani dovuti a fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime oppure degli spread di credito e/o altri rischi. Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento dell’economia, dalla propensione all’investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale oppure da conflitti bellici o atti terroristici. Rischio operativo Il rischio in esame è rappresentato dall’eventualità di subire perdite in conseguenza di inadeguatezze, anomalie o malfunzionamenti di procedure o sistemi interni, carenze nei processi e nei comportamenti delle risorse umane. Il rischio operativo è generato anche da eventi esterni, quali ad esempio catastrofi naturali, attacchi terroristici, epidemie, frodi. Rischio legale Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui l'Emittente è convenuta in ragione dell’esercizio della propria attività bancaria. Le più consuete controversie giudiziali sono relative a revocatorie fallimentari ovvero azioni di nullità, annullamento o risarcimento danni, conseguenti ad operazioni d'investimento in strumenti finanziari emessi da soggetti successivamente incorsi in "default ". I volumi stimati delle potenziali vertenze future non sono in grado di compromettere la solvibilità della banca ma in via prudenziale è stato costituito un fondo controversie legali e revocatorie fallimentari composto da accantonamenti stabiliti in misura pari ad Euro 199.000. Rischio di liquidità dell'Emittente Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungano a scadenza. La liquidità dell'Emittente potrebbe essere danneggiata dall'incapacità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito e dell'incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, da imprevisti flussi di cassa in uscita o dall'obbligo di prestare maggiori garanzie. Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell'Emittente, come una generale turbativa di mercato o un problema operativo che colpisca l'Emittente o terze parti, o anche dalla percezione tra i partecipanti al mercato che l'Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può aumentare i costi di finanziamento dell'Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. 36 FATTORI DI RISCHIO Tradizionalmente l'Emittente detiene una buona disponibilità di risorse liquide, in virtù sia della composizione dei propri assets (composti in prevalenza da strumenti finanziari di alta qualità ed “eligibili” per operazioni di finanziamento con l'Eurosistema) sia dell'adozione di politiche di funding volte a privilegiare la Raccolta Diretta di tipo Retail. Per ulteriori informazioni si rimanda alla tabella X – INDICATORI DI LIQUIDITA' del paragrafo 3.1 del presente Documento di Registrazione. Rischio correlato all'assenza di rating dell'Emittente Il rating attribuito all'Emittente costituisce una valutazione della capacità dell'Emittente di assolvere gli impegni finanziari relativi agli strumenti finanzari emessi. Alla data di pubblicazione del presente documento, all'emittente non è stato attribuito alcun livello di rating: pertanto l'investitore rischia di avere minori informazioni sul grado di solvibilità dell'Emittente stesso. Rischio di esposizione al debito sovrano L'emittente risulta esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari rappresentati da titoli emessi dallo stato Italiano; situazioni di volatilità e tensione su tale mercato possono esporre l'Emittente a perdite di valore dell'attivo patrimoniale, con impatti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria. L'esposizione al 31/12/2014 sul debito sovrano era rappresentata esclusivamente da titoli emessi dallo Stato Italiano, con un'incidenza del 69,25% sul totale delle attività finanziarie in portafoglio. Per ulteriori informazioni si rimanda alla tabella 7 Operazioni di Finanziamento con la BCE e 7a Operazioni di finanziamento con Iccrea Banca S.p.A. del paragrafo 3.1 del presente Documento di Registrazione. Rischio connesso all'evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario L'emittente è soggetto ad un'articolata e stringente regolamentazione, nonché all'attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca Centrale Europea, Banca d'Italia, CONSOB). Sia la regolamentazione applicabile, sia l'attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito finanziario e bancario, l'emittente è soggetto a specifiche normative, in tema, tra l'altro, di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore). La fase più forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all'adozione di discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire dal 1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell'introduzione di policy e di regole quantitative per l'attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. In particolare, per quanto concerne l'innalzamento dei requisiti minimi patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital Ratio pari almeno all'8,5% e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. "capital conservation buffer" ovvero un "cuscinetto" di ulteriore capitalizzazione obbligatoria). Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l'altro, l'introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o "LCR"), avente come obbiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Finding Ratio, o "NSFR") con orizzonte temporale superiore all'anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che: - per l'indicatore LCR è pervisto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 37 FATTORI DI RISCHIO 575/2015 ("CRR"). - per l'indicatore NSFR, sebbene la proposta del Comitato di Basilea prevedesse una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio 2018, il CRR per il momento non contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale. Nonostante l'evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell'Emittente potrebbero essere significativi. Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directice o "BRRD", o "Direttiva"), che s'inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l'introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le "Autorità") possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell'ente, riducendo al minimo l'impatto del dissesto sull'economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, puché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base alla direttiva, si registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. "bail-out") a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100,000,00 (c.d. "bail-in"). Pertanto, con l'applicazione dello strumento "bail-in", i sottoscrittori potranno subire la svalutazione, con la possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente. Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l'utilizzo del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n. 806/2015 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale. La Direttiva è entrata in vigore il 1 gennaio 2015 fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del "bail-in" per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine della decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorchè emessi prima di suddetti termini. Si segnala inoltre che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della direttiva. Al riguardo si rinvia al "Rischio connesso all'utilizzo del "bail-in" e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi" inserito nel paragrafo 2.1 delle Note Informative dei Prospetti di Base dell'Emittente. Sebbene l'emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. 38 3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE Si riportano di seguito alcuni dati ed indicatori patrimoniali, economici e finanziari relativi a Bene Banca tratti dai bilanci al 31 maggio 2014 e al 31 dicembre 2014. Il bilancio d'esercizio al 31/12 /2014 è stato approvato dall'Assemblea dei soci della Bene Banca in data 10 maggio 2015. I prospetti completi attinenti la situazione patrimoniale ed economica sono pubblicati sul sito internet dell'Emittente www.benebanca.it. Si ricorda che, soprattutto in ragione della diversa durata degli esercizi, gli stessi hanno una comparabilità limitata e non del tutto significativa. I futuri Bilanci torneranno a rappresentare gli esercizi nell'ordinaria durata di 12 mesi. • Principali dati di Stato Patrimoniale Principali dati patrimoniali 31/12/2014 31/05/2014 Raccolta diretta 644.060 689.699 Raccolta indiretta 302.080 266.943 Attività finanziarie 292.752 265.868 Impieghi lordi 547.091 565.952 Totale attivo 943.185 949.308 Patrimonio netto 62.623 64.086 Capitale sociale 24.825 24.986 Importi in migliaia di euro La raccolta diretta ha registrato una marcata riduzione dei volumi sulla forma tecnica delle obbligazioni, dovuta alla scadenza di alcuni prestiti obbligazionari che non sono più stati sostituiti con nuove emissioni. L’interesse della clientela si è spostato su altre forme tecniche, in particolare sul risparmio gestito. La raccolta indiretta ha registrato nel periodo una variazione positiva in valore assoluto di euro 35,137 mln, (+13,16%) attestandosi a euro 302,080 mln, in forte aumento rispetto al 31/05/2014 quando si attestava a euro 266,943 mln. L’incremento è ascrivibile quasi interamente al comparto del risparmio gestito (+33,531 mln pari a +34,04%), la cui incidenza sul totale della raccolta indiretta è passata dal 36,90% del 31/05/2014 al 43,71% di fine anno; gli ultimi dati a nostra disposizione (giugno 2014) per il sistema delle BCC-CR vedono tale indicatore attestarsi mediamente al 9,9%. Rapporto impieghi lordi / raccolta diretta Importi in migliaia di euro 31/12/2014 31/05/2014 Impieghi lordi* 547.091 565.952 Raccolta diretta 644.060 689.699 Rapporto impieghi lordi / raccolta 84,94% 82,06% diretta *Composti da 456.321 migliaia di crediti in bonis al 31/12/2014 (482.428 migliaia di euro al 31/05/2014) e da 90.770 migliaia di euro di crediti deteriorati (sofferenze, incagli, ristrutturati) al 31/12/2014 (83.524 migliaia di euro al 31/05/2014) • Principali dati di Conto Economico Qui di seguito vengono elencati i principali dati di conto economico, al riguardo si segnala che i dati posti a raffronto presentano le informazioni dal 01/01/2013 al 31/05/2014 che rappresenta un esercizio di 17 mesi non confrontabile con il successivo che va dal 01/07/2014 al 31/12/2014 di 7 mesi. 39 01/06/2014 – 31/12/2014* 01/01/2013 – 31/05/2014* Margine d'interesse 8.358 20.263 Margine di intermediazione 18.590 32.731 Risultato netto della gestione finanziaria 9.929 13.666 Costi operativi 9.233 23.415 Importi in migliaia di euro Utile / Perdita netta 305 (7.826) *In ragione del periodo di commissariamento gli esercizi hanno durata differente quindi il confronto non potrà essere significativo • Patrimonio e coefficienti di vigilanza Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali 31/12/2014 31/05/2014 Ratios minimi Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total Capital Ratio) 11,33% 11,16% 10,50% Capitale Primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 Capital Ratio) 9,79% 9,34% 7% Capitale di classe 1/ Attività di rischio ponderate (Tier 1 Capital Ratio 9,79% 9,345 8,50% Totale Fondi Propri 64.134.343 66.834.178 Totale Capitael primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 55.382.067 55.926.811 Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) 8.752.276 10.907.367 41.863 44.342 3.402 3.566 45.265 47.908 523.294 554.276 Requisiti prudenziali di vigilanza (importi in migliaia di euro) Rischi di credito Rischi di mercato Rischio operativo Altri requisiti prudenziali Totale requisito patrimoniale complessivo Attività di rischio relative ai rischi di credito e di controparte (importi in migliaia di euro) Attività di rischio ponderate (RWA) 40 Importo attività ponderate per il rischio (RWA)/totale attivo 55,48% 58,39% I fondi propri, le attività ponderate per il rischio e i coefficienti di solvibilità al 31/12/2014 sono stati determinati in base alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive c.d. CRD IV) e nel Regolamento UE 575/2013 (Capital Requirements Regulation c.d. CRR) del 26 giugno 2013, che traspongono nell’Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3) e sulla base delle Circolari della Banca d’Italia n. 285 e 286 (emanate nel corso del 2013) e dell’aggiornamento della Circolare 154. Nel rispetto dei termini concessi dalla normativa vigente, la Banca ha esercitato la facoltà - prevista dalla Circolare 285/2013, Parte Seconda, Sezione II, Capitolo 14, paragrafo 2, ultimo capoverso - di continuare a non includere in alcun elemento dei fondi propri profitti o perdite non realizzati maturati dalla data del 1° gennaio 2010 relativi alle esposizioni verso le Amministrazioni Centrali dei Paesi UE classificate nella categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita” dello IAS 39. Si precisa che, ai fini del calcolo delle attività ponderate per il rischio, Bene Banca utilizza le seguenti metodologie: - rischio di credito: la misurazione di tale rischio avviene attraverso il metodo standard per la determinazione del relativo requisito patrimoniale individuale; - rischio di mercato: viene utilizzata la metodologia standard; - rischio operativo: la misurazione del rischio operativo utilizza il metodo base (BIA). • Qualità del credito Principali indicatori di rischiosità creditizia della Banca 31/12/2014 31/05/2014 Sofferenze lorde / impieghi lordi (clientela) 10,72% 9,49% Sofferenze nette / impieghi netti (clientela) 4,64% 5,07% Partite anomale lorde / impieghi lordi (clientela) 16,59% 14,76% Partite anomale nette / impieghi netti (clientela) 9,44% 8,94% Rapporto di copertura delle partite anomale 47,86% 43,51% Rapporto di copertura delle sofferenze 60,34% 50,22% Rapporto sofferenze nette / patrimonio netto 37,15% 41,73% Principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto dati Banca e dati di sistema per la classe di appartenenza dell'Emittente: Banche piccole) Dati Bene Dati medi Dati Bene Dati medi Banca di sistema Banca di sistema 31/12/2014 31/12/2014 31/05/2014 30/06/2014 Sofferenze lorde / impieghi lordi (clientela) 10,72 8,6 9,49 8,1 Partite anomale lorde / impieghi lordi (clientela) 16,59 16,8 14,76 16,3 Rapporto di copertura delle partite anomale 47,86 36,5 43,51 33,6 Rapporto di copertura delle sofferenze 60,34 52,10 50,22 50,4 41 01/06/201431/12/2014* 01/01/201331/05/2014* 2,77% 2,44% Costo del rischio (rettifiche su crediti/crediti netti verso la clientela) * Considerando i periodi di analisi differenti, il costo del rischio riportato esprime l'importo delle rettifiche di valore del periodo, annualizzate, rapportate al totale crediti verso clienti alla fine dei rispettivi periodi. Composizione dei crediti deteriorati lordi Esposizione lorda - dati in migliaia di euro 31/12/2014 31/05/2014 Sofferenze 58.669 53.721 Incagli 22.569 22.663 228 225 Esposizioni scadute deteriorate 9.304 6.915 Totale Crediti deteriorati 90.770 83.524 Crediti in bonis 456.321 482.428 Totale impieghi lordi 547.091 565.952 31/12/2014 31/05/2014 Sofferenze 23.266 26.740 Incagli 14.742 13.492 215 214 Esposizioni scadute deteriorate 9.102 6.740 Totale Crediti deteriorati 47.325 47.186 Crediti in bonis 454.172 480.649 Totale impieghi netti 501.497 527.835 Esposizioni ristrutturate Composizione dei crediti deteriorati netti Esposizione netta - dati in migliaia di euro Esposizioni ristrutturate Alla data del Prospetto l’ammontare dei crediti deteriorati al 31 dicembre 2014, derivante dall’applicazione della nuova definizione EBA di esposizione forbearance, non risulta ancora disponibile per l’Emittente, in quanto in corso di esame e valutazione la stima del conseguente impatto. La Banca ha valutato la necessità di rivolgersi a partners specializzati nell'attività di gestione e recupero stragiudiziale e giudiziale di crediti problematici, che dispongano di professionalità, competenza, tecnologia, strumenti e risorse adeguati allo svolgimento della gestione del recupero dei crediti deteriorati, in particolare quelli prevalentemente ipotecari. Ad inizio 2015 la Banca ha affidato in gestione ad una società specializzata un portafoglio costituito da crediti prevalentemente ipotecari contabilizzati a sofferenza, nella convinzione che tale attività possa costituire in futuro un’importante fonte di redditività. Per altro la copertura delle partite deteriorate della Banca si pone su livelli superiori alla media del sistema del Credito Cooperativo ed è intenzione mantenere tale atteggiamento prudenziale anche per il futuro. Nel corso del 2014 la qualità del credito ha purtroppo continuato a subire gli effetti della perdurante crisi economica; i riflessi a conto economico sono stati pesanti, ma sono stati mitigati finora dagli utili ottenuti dalla gestione del portafoglio di 42 Titoli di Stato. Solo la tanto agognata ripresa economica consentirà un allentamento della pressione sul conto economico delle rettifiche di valore sui crediti e permetterà di guardare al futuro con maggiore serenità. • Rischio di concentrazione grandi rischi La tabella che segue è redatta secondo la disciplina delle grandi esposizioni, prevista dalla circolare 285 di Banca d'Italia. La normativa definisce quale “grande esposizione” l'ammontare delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, riferite ad un singolo cliente o a gruppi di clienti connessi, pari o superiori al 10% del capitale ammissibile. 31/12/2014 31/05/2014 Grandi rischi – ammontare (valore di bilancio) 382,876 327,462 Grandi rischi – ammontare (valore di bilancio) 175,713 126,388 10 5 Indice grandi rischi nominali / impieghi netti 76,34% 62,04% Indice grandi rischi ponderati / impieghi netti 35,04% 23,94% Grandi rischi – numero Si riporta di seguito l'esposizione di Bene Banca in una logica di ripartizione del totale dei crediti verso clientela in macro gruppi di attività economica Branca di attività economica Consumatori Servizi del commercio Prodotti alimentari Edilizia e opere pubbliche Prodotti agricoltura/silvic/pesca Altri servizi destinati alla vendita • 31/12/2014 31/05/2014 31,61% 9,87% 3,58% 12,30% 11,00% 13,56% 32,70% 9,10% 3,91% 12,09% 11,58% 13,23% Rischio di mercato Value a risk 31/12/2014 31/05/2014 Trading Book (HFT) - - % su v.m portafoglio HFT - - 1.561.120 1.542.321 0,53% 0,59% Banking Book (AFS) % su v.m portafoglio AFS 0,23 43 La banca monitora giornalmente l'andamento del VAR (Value at Risk), come misura del rischio di mercato del proprio portafoglio titoli di proprietà. Al 31 dicembre 2014 il VAR, calcolato con una probabilità del 99% su un orizzonte temporale di 10 giorni, ammontava per il banking book (AFS) a 1,5 mln di euro; pressoché stabile rispetto al 31 maggio 2014. In considerazione dell'esiguo valore del VAR al 31/12/2014 sul portafoglio bancario non si ravvisano profili di rischiosità. Si evidenzia, inoltre, che la banca, in ordine all’esposizione del portafoglio ai rischi di mercato non fornisce ulteriori indicazioni quantitative in termini di disaggregazioni del rischio nelle sue componenti, quali rischio di tasso e rischio di cambio, per l’inesistenza del portafoglio di negoziazione. Inoltre l’emittente assume “posizioni nette in cambi” limitatamente ad operazioni in ETF di importi attualmente trascurabili, in discesa rispetto alle valutazioni al 31 dicembre 2014 e, pertanto, si ravvisano profili di contenuta rischiosità connessi all’operatività in cambi. • Rischio di liquidità Indicatori di liquidità 31/12/14 31/05/2014 Loan to Deposit Ratio 77,86% 76,53% Liquidity Coverage Ratio >100% >100% Net Stable Funding Ratio >100% >100% Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi vs clientela e l’ammontare totale della raccolta diretta. Il liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacita della Banca di far fronte alle esigenze di liquidita, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le attività prontamente monetizzabili disponibili (c.d. APM, la cassa ed i titoli prontamente liquidabili detenuti dalla banca) e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30 giorni. Per il calcolo sono determinanti le regole applicate alle stime di uscita e entrata. Nel corso del 2014 tali regole sono state modificate a cura della Banca d'Italia. Il dato al 31/12/14 e stato pertanto determinato secondo le nuove regole di segnalazione a Banca d'Italia. Il dato al 31/05/2014 e stato quindi stimato secondo le nuove regole. L'incremento al 31/12/14 e collegato al maggiore ammontare di attività prontamente monetizzabili. Per l'indicatore LCR e previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013 ("CRR"), pertanto dalla tabella su esposta, risulta evidente che il rapporto e superiore al requisito minimo richiesto da Banca d’Italia. Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) e determinato rapportando l’ammontare complessivo delle Fonti stabili di raccolta (patrimonio della banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota stabile dei depositi) al valore degli Impieghi di medio/lungo periodo. L’indicatore, di tipo strutturale, si riferisce ad un orizzonte temporale di un anno ed e stato elaborato per garantire che, in modo permanente, le attività e le passività delle banche presentino una composizione per scadenze sostenibile. Per l'indicatore NSFR, sebbene la proposta del Comitato di Basilea prevedesse una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio 2018, il CRR per il momento non contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale, pertanto dalla tabella su esposta, risulta evidente che il rapporto e superiore al requisito minimo richiesto da Banca d'Italia, confermando l’equilibrio finanziario a medio/lungo termine della Banca In considerazione dei dati sopra indicati, l’Emittente presenta un solido profilo di liquidità. 44 Posizione interbancaria netta dati in migliaia di euro 31/12/2014 31/05/2014 Variazione assoluta Variazione % Crediti Vs. Banche 102.947 109.162 (6.215) -5,69 Debiti Vs. Banche (213.197) (176.936) (36.261) 20,49 Totale posizione interbancaria netta (110.250) (67.774) (42.476) 62,67 Esposizione dell'emittente ai titoli di debito governativi Importi in milioni di euro 31/12/2014 31/05/2014 Paese Emittente Italia Italia Rating Standard & Poor's BBB - BBB - Valore nominale 171.076 189.500 Valore Bilancio 202.430 201.134 Fair Value 202.430 201.134 Tot. Attività Finanziarie 292.323 265.480 Classe di appartenenza AFS AFS 69,25% 75,76% - - Incidenza su attività finanziarie (valori di bilancio) Di cui strutturati (valori di bilancio) Operazioni di Finanziamento con la Banca Centrale Europea al 31/05/2015 Data decorrenza Importo Data scadenza Tipo di asta 26/03/2015 25.000.000,00 25/06/2015 Trimestrale (LTR) 30/04/2015 35.000.000,00 30/07/2015 Trimestrale (LTR) 28/05/2015 35.000.000,00 27/08/2015 Trimestrale (LTR) 24/09/2014 32.000.000,00 26/09/2018 Asta straordinaria (TLTRO) Operazioni di Finanziamento con Iccrea Banca S.p.A al 31/05/2015 Data decorrenza Importo Data scadenza 03/12/2014 20.000.000 01/10/2015 03/12/2014 20.000.000 27/11/2015 03/12/2014 20.000.000 17/12/2015 Come si evince dalla tabella sottostante, l'Emittente mantiene un'ulteriore disponibilità di attività stanziabili da utilizzare a garanzia di finanziamenti collateralizzati, al fine di poter detenere una riserva di liquidità in caso di situazioni di tensione: Attività “non vincolate” disponibili, utilizzabili come garanzia di finanziamenti collateralizzati 31/12/2014 31/05/2014 50.651.000 56.141.000 45 4. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE 4.1 Storia ed evoluzione dell'emittente 1411/ 1897 1898 1901 1902 1920 1925 1934 1937 1969 inizio '70 1974 1976 1982 1983 1984 1990 1992 1993 1994 1995 Presso la casa del Dottor Donato Gazzera (che diverrà poi la prima Sede della Cassa) viene costituita la Cassa Rurale di Prestiti di Bene Vagienna Si tiene la prima assemblea della Cassa con l'intervento dei 130 Soci La compagine sociale annovera 500 Soci Stante la crescente fiducia riposta dai Soci nella Cassa ed anticipando di almeno un decennio un fenomeno che avrà riscontro anche presso le altre Casse, la Cassa di Bene Vagienna si trova nella condizione di avere depositi in esubero. Tale situazione porta ad una diminuzione dei tassi praticati (sulla raccolta) ed all'aumento del massimale dei prestiti. In soli 5 anni l'attività della Cassa ha saputo risollevare l'economia locale e soprattutto conquistare la fiducia dei cittadini La Cassa acquista per 35.000 (18,08 euro) lire una Sede propria; l'edificio di via Roma, residenza del Dottor Gazzera, presso il quale è stata costituita la Cassa nel 1897 La Cassa si dedica con impegno, modestia e continuità al miglioramento dell'agricoltura, dell'istruzione per promuovere umanamente e culturalmente i Soci. Nella relazione al Bilancio del 1925 si legge che i benefici vanno a vantaggio non solo dei Soci ma anche della cittadinanza attraverso il Comune, i Consorzi irrigui, le Opere Pie che possono attingere facilmente ed a tassi di favore a finanziamenti necessari per le loro opere La Cassa, l'unica della provincia di Cuneo, viene autorizzata a praticare il credito agrario di esercizio In questi anni vengono finanziate importanti opere pubbliche senza diminuire le risorse da destinare a supporto dello studio e della formazione La Cassa assume la denominazione di "Cassa Rurale ed Artigiana di Bene Vagienna" La Cassa raggiunge l'ambito traguardo del miliardo di depositi La Cassa acquista il Palazzo dei Marchesi del Villar poi dei Sicca, per farne la propria Sede. Il Palazzo (monumento nazionale) con le opportune licenze viene restaurato ed ospita la nuova Sede della Cassa. Si raggiungono i 5 miliardi di Lire di depositi e si amplia a Narzole e Monchiero la zona di operatività; iniziano anche le gite sociali che hanno la funzione di far conoscere meglio i sempre più numerosi Soci Nuove assunzioni portano il numero dei dipendenti a 12, i depositi raggiungono i 23 miliardi La ricorrenza del 100° anniversario della nascita della prima Cassa Rurale coincide con l'85° anniversario dalla fondazione della Cassa. Il Consiglio d'Amministrazione raccoglie in una pubblicazione i fatti più significativi della vita della Cassa Apertura dello sportello stagionale di Narzole Inizio servizio Tesoreria Comunale Apertura dello sportello di Fossano Apertura dello sportello di Savigliano Apertura dello sportello di Verzuolo e dello sportello di Centallo La Cassa Rurale ed Artigiana di Bene Vagienna assume la denominazione di “Banca di Credito Cooperativo di Bene Vagienna”. Apertura dello sportello di Roata Chiusani Incorporazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Vottignasco, mantenimento dello sportello di Vottignasco ed apertura dello sportello di Villafalletto 46 1997 1998 1999 2000 2002 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2013 2014 Celebrazione del Centenario dalla fondazione Apertura della Sede Distaccata di Saluzzo Numero dei dipendenti: n. 92. Numero dei Soci: n. 1890. Apertura della Sede Distaccata di Orbassano Inizia l'operatività in euro. Rapporti e servizi immediatamente disponibili in euro. Apertura dello sportello di Piasco Viene superato senza problemi il "Millennium Bug". Apertura sportello di Revello e di Torino Apertura dello sportello di Barge. Adozione del nuovo Statuto Progetto IAS nuovi Principi Contabili Internazionali. Soci al 31.12.2005: n. 3.513 Dipendenti al 31.12.2005: n. 138. Apertura dello sportello di Rivoli Soci al 31.12.2006: n. 3.621 Dipendenti al 31.12.2006: n. 143 Celebrazione del 110° anno dalla fondazione Soci al 31/12/2007: n. 3.817 Dipendenti al 31/12/2007: n. 139 Apertura degli sportelli di Bagnolo Piemonte e None Soci al 31/12/2008: n. 4.140 Dipendenti al 31/12/2008: n. 135 In data 30/05/09 l'Assemblea dei Soci delibera la variazione del nome della Banca in " Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa”. Apertura dello sportello di Scalenghe- Fraz. Viotto. Soci al 31/12/2009: n. 4.805 Dipendenti al 31/12/2009: n. 139 Apertura dello sportello di Pinerolo Soci al 31/12/2010: n. 5.365 Dipendenti al 31/12/2010: n. 145 Adozione del nuovo Statuto Soci al 31/12/2011: n. 5.847 Dipendenti al 31/12/2011: n. 145 In data 03/05/2013 la Banca viene commissariata In data 01/06/2014 la Banca torna all'ordinaria amministrazione Soci al 31/12/2014: 7.082 Dipendenti al 31/12/2014: 143 4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente La denominazione legale dell'Emittente è “Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna Società Cooperativa”, commercialmente, in breve BENE BANCA. 4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa è iscritta nel Registro delle Imprese di Cuneo al numero 00167340041 – codice fiscale e partita IVA 00167340041. E’ inoltre iscritta all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 4243.20 e all’Albo delle Società Cooperative al n. A159519. 47 4.1.3 Data di costituzione e durata dell'Emittente Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna - società cooperativa è una società cooperativa costituita per atto del Notaio Reineri Giovanni del 14 novembre 1897, repertorio n. 40 e ha durata fino al 31 dicembre 2051, con possibilità di uno o più proroghe deliberate dall'Assemblea Straordinaria ai sensi dell’art. 5 dello Statuto 4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede legale La sede legale dell'Emittente è in Bene Vagienna (CN), Piazza Botero 7 ed il numero di telefono 0172/651111- indirizzo internet www.benebanca.it. L'Emittente è stato costituito in Italia. L'Emittente è registrato come società cooperativa ai sensi del diritto italiano. Nello svolgimento delle proprie attività bancarie, l'Emittente è soggetto alla vigilanza della Banca d'Italia ed è soggetto alle leggi e regolamenti italiani. 4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità In esito alle risultanze degli accertamenti ispettivi svolti dalla Banca d’Italia nel periodo 28 novembre 2012 – 15 febbraio 2013, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con decreto del 26 aprile 2013, aveva disposto lo scioglimento degli Organi di Amministrazione e Controllo di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. e l’aveva assoggettata alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi dell'art. 70 del Testo Unico Bancario, per gravi irregolarità nell’amministrazione e violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della Banca. La Banca d’Italia, con il citato provvedimento, aveva nominato il Dott. Giambattista Duso Commissario Straordinario della Banca; il Prof. Giovanni Ossola, l'Avv. Roberto Ghio e l'Avv. Renato Martorelli erano stati chiamati a far parte del Comitato di Sorveglianza. Gli Organi Straordinari si insediavano il 3 maggio 2013 e nella stessa data il Comitato di Sorveglianza nominava Presidente il Prof. Ossola. Determinato il perimetro degli interventi necessari e avviata la riorganizzazione gestionale, l’Amministrazione Straordinaria si è concentrata sulla realizzazione di un progetto di rafforzamento patrimoniale per consentire la prosecuzione dell’attività bancaria. Sin dall’insediamento, gli Organi della procedura hanno avviato una serie di interventi strutturali volti a superare le criticità evidenziate dall’accertamento ispettivo della Banca d’Italia, svoltosi dal 28 novembre 2012 al 15 febbraio 2013, e a porre le basi per il rilancio della Banca. Fra le priorità d’azione vi è stata la rimozione delle irregolarità nell’amministrazione e nelle gravi violazioni normative della Banca, concentrando l’attività in particolare sull’organizzazione della banca, sul processo del credito e sul rispetto della normativa antiriciclaggio; pertanto si è proceduto a: - risolvere il rapporto di lavoro con il Direttore Generale; - ridefinire le strutture della Banca, con riduzione del numero dei dirigenti (da 2 a nessuno) e sottoscrivere un accordo di incentivazione all’esodo a beneficio di 4 dipendenti; - riscrivere il processo del credito, con rafforzamento e monitoraggio delle garanzie a presidio; - ridefinire e potenziare il sistema dei controlli; - revisionare i processi di adeguata verifica e di valutazione, segnalazione e archiviazione delle operazioni sospette andando a riscrivere integralmente la normativa interna in tema di antiriciclaggio; - operare una sensibile riduzione dei costi aziendali; - portare la banca in una situazione di equilibrio da un punto di vista di liquidità operativa e strutturale; - elaborare un piano di sviluppo triennale. In considerazione di quanto descritto in precedenza, della situazione economica e patrimoniale della banca al 31 maggio 2014, delle prospettive del mercato locale e dell’ipotesi sul piano triennale che apre ad uno sviluppo sostenibile anche per gli anni successivi, è stato possibile il ritorno della Banca all’ordinaria amministrazione. È stato predisposto, nei primi mesi del 2015, il nuovo piano strategico triennale, che fissa gli obiettivi economici e patrimoniali per ciascun esercizio di riferimento. L’andamento degli obiettivi è positivo ed in 48 costante crescita, ma tiene prudenzialmente conto di una congiuntura economica complessa e difficile, nonché della posizione aziendale in fase di rilancio sul mercato, fattori che avranno il loro peso sui risultati futuri. Dopo aver sostanzialmente stabilizzato le masse caratteristiche dell’intermediazione creditizia, la Banca, pur nella difficoltà dell’attuale contesto congiunturale, ha mantenuto una regolare operatività e ha potuto fare ritorno all’amministrazione ordinaria, sebbene permangano taluni condizionamenti, tra i quali assumono particolare rilievo gli alti livelli di concentrazione di rischio, per settore e per singolo nominativo, nel portafoglio crediti. Inoltre, nonostante il progressivo e concreto consolidamento della Banca, le potenzialità di crescita dell’attivo e del reddito sono legate, da un lato, al contesto economico generale, dall’altro, alla consistenza del patrimonio aziendale che dovrà anche fronteggiare i vincoli introdotti dalla nuova normativa sul capitale (Basilea III). Con decorrenza 01 aprile 2014, il Commissario Straordinario ha provveduto alla nomina del Direttore Generale di Bene Banca nella persona del Dott. Riccardo Massaro. Con decorrenza 20 aprile 2015 il Dott. Simone Barra è stato nominato Vicedirettore Generale. In data 18 maggio 2014 l’Assemblea Ordinaria dei soci di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c, convocata successivamente all’autorizzazione ricevuta da Banca d’Italia, ha provveduto, tra l’altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari che rimarranno in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2016. In data 15/01/2015 è stato approvato da Banca d'Italia il bilancio al 31/05/2014. 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA' 5.1 Principali attività 5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. La Banca è autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: • Ricezione e trasmissione di ordini, • Negoziazione per conto proprio, • Esecuzione di ordini per conto della clientela, • Collocamento senza assunzione a fermo ne assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente, • Gestione di portafogli, • Servizio di consulenza in materia di investimenti. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e strumentali. 5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi L'Emittente non ha nuovi prodotti e/o attività significative da indicare. 5.1.3 Principali mercati Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, opera sui mercati finanziari. La sua attività è però rivolta prevalentemente ai soci e/o ai residenti nella zona di competenza territoriale in ragione di quanto previsto nelle disposizioni di vigilanza e nello Statuto Sociale. La zona di competenza territoriale comprende la provincia di Cuneo, ove Bene Banca Credito Cooperativo di Bene 49 Vagienna (Cuneo) - società cooperativa ha la sede legale, e la provincia di Torino; nei comuni dove la Banca ha una propria filiale e nei comuni ad essi contigui. Di seguito si rappresenta un quadro di sintesi della presenza territoriale nel quale opera Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa attraverso una indicazione della sua rete di vendita e dei comuni nei quali si trovano gli sportelli della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa. Tabella numero di sportelli propri per zona al 31/12/2014 COMUNE Bagnolo Piemonte Barge Bene Vagienna Centallo Fossano Narzole Piasco Revello Saluzzo Savigliano Verzuolo Villafalletto Vottignasco None Orbassano Pinerolo Rivoli Roata Chiusani Scalenghe Torino TOTALE PROVINCIA Numero filiali CN CN CN CN CN CN CN CN CN CN CN CN CN TO TO TO TO CN TO TO 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 20 Come indicato in tabella, al 31/12/2014 la Banca era dotata di 20 sportelli, con un numero di dipendenti pari a 143 unità. 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1 Descrizione dell'eventuale gruppo bancario Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, non appartiene ad un gruppo ai sensi dell’art.60 del D.Lgs.385/93. 6.2 Dipendenza da altri soggetti all'interno del Gruppo L'Emittente, in quanto non appartenente ad alcun Gruppo bancario, non dipende da altri soggetti. 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1 Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, attesta che non si sono verificati cambiamenti sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014). 7.2 Informazioni su fatti noti che potrebbero ripercuotersi sulle prospettive dell'Emittente Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) – società cooperativa, attesta che non vi sono 50 informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'emittente almeno per l'esercizio in corso. 8. PREVISIONE O STIME DEGLI UTILI Il presente Documento di Registrazione non include previsioni o stime degli utili. 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA 9.1 Nome, indirizzo e funzioni presso l'Emittente dei componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza Di seguito sono indicati i membri del Consiglio di Amministrazione della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa e i membri dell’Organo di Direzione e Controllo alla data del presente Documento di Registrazione, i loro eventuali incarichi all’interno della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa e le loro principali attività esterne, ove abbiano intersecazioni con il ruolo di amministrazione o controllo svolto nella banca. I membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa sono stati nominati dall'Assemblea dei Soci del 18 maggio 2014. L'incarico ha durata triennale fino all'Assemblea dei Soci che sarà convocata per l'approvazione del Bilancio al 31/12/2016. 9.1.1 Il Consiglio di Amministrazione COGNOME E NOME CARICA PRESSO CARICA PRESSO ALTRE AZIENDE BCC VIETTI Pier Vittorio Presidente ALGAT SPA - COMMISSARIO STRAORDINARIO IMMOBILIARE OLTRE PO SAS DI VIETTI ANNA E GHIRARDI ALESSANDRO SOCIO ACCOMANDANTE IMMOBILIARE VALVERA SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, PRESIDENTE CONSIGLIO, AMMINISTRAZIONE MARIA VITTORIA SRL - AMMINISTRATORE UNICO AIR-TECH DI COLALELLA SALVATORE - CURATORE FALLIMENTARE ALLA PAPESSA SAS DI IACONO MARIA ELEONORA & C. - CURATORE FALLIMENTARE AREA TELECOMUNICAZIONI SRL IN LIQUIDAZIONE - CURATORE FALLIMENTARE CL.AN. FIVE STAR SERVICE SRL - CURATORE FALLIMENTARE GRABE DI GRANCHI REMO - CURATORE FALLIMENTARE IMMOBILIARE SMEG SRL - CURATORE FALLIMENTARE LAMIT SRL - CURATORE FALLIMENTARE MODI MODA SRL - CURATORE FALLIMENTARE MOSTRE E FIERE SRL IN LIQUIDAZIONE - CURATORE FALLIMENTARE OFFICINE BEVA SAS DI BONOMO GASPARINO E C. - CURATORE FALLIMENTARE PROFIT SOCIETA' DI INTERMEDIAZIONE MOBILIARE SPA - PRESIDENTE COMITATO DI SORVEGLIANZA T.E.N. TORINO EXPRESS "NEW" SRL - CURATORE FALLIMENTARE VAL TRANS SAS DI SGRO' GIOVANNI & C. - CURATORE FALLIMENTARE 51 BRACCO SRL - LIQUIDATORE GIUDIZIARIO FAIFIN SRL - LIQUIDATORE GIUDIZIARIO FORESTO ARMANDO SPA - LIQUIDATORE GIUDIZIARIO LAMIER SPA - COMMISSARIO STRAORDINARIO LAMIER SUD SRL IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA - COMMISSARIO STRAORDINARIO SAMI SRL IN LIQUIDAZIONE - COMMISSARIO STRAORDINARIO SELFIN SPA IN LIQUIDAZIONE - COMMISSARIO GIUDIZIALE AEROPORTI DI ROMA SPA - SINDACO CONSORZIO LOGISTICA PACCHI S.C.P.A. - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE NOVA INVESTIMENTI IMMOBILIARI SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE PEGASO INVESTIMENTI-CAMPIONI D'IMPRESA SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE PERSEO SPA - SINDACO SUPPLENTE REAL ESTATE ASSET MANAGEMENT SOCIETA' DI GESTIONE DEL RISPARMIO SPA - SINDACO S.I.F.I. SPA - SOCIETA' IMMOBILIARE FINANZIARIA INDUSTRIALE SINDACO SO.GE.PA. SOCIETA' GENERALE DI PARTECIPAZIONI SPA - SINDACO SIBAR SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSIGLIERE "SUPPORTO SOCIETA' COOPERATIVA A RESPONSABILITA' LIMITATA" IN LIQUIDAZIONE - COMMISSARIO LIQUIDATORE C.R. GROUP - SOCIETA' COOPERATIVA IN LIQUIDAZIONE - CURATORE FALLIMENTARE CHIABOTTO OPERE SRL - CURATORE FALLIMENTARE CO.GE.IM. SRL - COSTRUZIONI GENERALI E IMPIANTI - CURATORE FALLIMENTARE MENINI VIAGGI SRL - CURATORE FALLIMENTARE RIVERDITI COSTRUZIONI SRL - COMMISSARIO GIUDIZIARIO FEDERAZIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DEL PIEMONTE VALLE D'AOSTA E LIGURIA SOCIETA' COOPERATIVA CONSIGLIERE STUDIO VIETTI COMMERCIALISTI ASSOCIATI - TITOLARE SALVATORE SOCIETA' CIVILE IMMOBILIARE IN NOME COLLETTIVO DI CASASSA FELICE - LIQUIDATORE GIUDIZIARIO EDILARTE DI MELONI ROBERTO IN CONCORDATO PREVENTIVO CURATORE FALLIMENTARE FONDAZIONE CENTRO DEL CAVALLO - COMMISSARIO LIQUIDATORE ENERGY FOR YOU S.C. A R.L. - CURATORE FALLIMENTARE PANERO Elio Vice Presidente ELPA ABRASIVI SRL - AMMINISTRATORE SOCIO UNICO 99% ENERGY DRIVE SRL - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 52 SOCIO 50% LA TORRE SOCIETA' SEMPLICE - SOCIO AMMINISTRATORE MONGE Filippo Amministratore FARM DI RABBONE & C. SAS - SOCIO ACCOMANDATARIO ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE FONDAZIONE - CONSIGLIERE CONFINDUSTRIA CUNEO SEZIONE COSTRUTTORI EDILI - ANCE CN- PRESIDENTE, LEGALE RAPPRESENTANTE, TITOLARE EFFETTIVO DOGLIANI Elia Vice Presidente DARTY SERVIZI PROFESSIONISTI SAS DI FABRIZIO GAIDANO & C. - SOCIO ACCOMANDATARIO 6,96% BORRA Claudia Amministratore PIGGY SRL - CONSIGLIERE SOCIO 40% SALUMIFICIO BENESE SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSIGLIERE SOCIO 12,23% UGHETTO Nicoletta Amministratore MATTEO '81 - SOCIETA' SEMPLICE - SOCIO AMMINISTRATORE 50% UGHETTO NICOLETTA D.I. - TITOLARE FIRMATARIO PIUMATTI Sonia Amministratore BRA SERVIZI GROUP SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSIGLIERE BRA SERVIZI SRL - INSTITORE (POSIZIONE DI COMODO) G.P. S&F SRL - CONSIGLIERE, 35% NUDA PROPRIETA' 10% PROPRIETA' GIRIODI Gugliemo Amministratore GIRIODI DI MONASTERO GUGLIELMO - TITOLARE FIRMATARIO TARICCO Marco Amministratore SOA SERVICE DI TARICCO MARCO ED AIME DANILO & C. SAS ACCOMANDATARIO SOCIO 30% 9.1.2 L'organo di controllo COGNOME E NOME GROSSO Maurizio Giuseppe CARICA PRESSO BCC Presidente CARICA PRESSO ALTRE AZIENDE CAMPER TRADE SRL - AMMINISTRATORE DELEGATO, CONSIGLIERE, SOCIO 10,5% (CENSITO SENZA RAPPORTI COME GROSSO VACANZE SRL) ELAN 91 SOCIETA' SEMPLICE - SOCIO AMMINISTRATORE ESEDRA SERVIZI SRL - PRESIDENTE DL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, SOCIO 30% MAP SERVIZI SRL - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE MEG QUATTRO SRL - AMMINISTRATORE UNICO SOCIO 2% TECNOGRANDA SPA - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VIG SERVIZI SRL - CONSIGLIERE SOCIO 20% AGRIFRUTTA SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA - SINDACO (NON PIU' CLIENTE) AURELIA DINO SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE AZZURRA SPA - SINDACO CARBOCALCIO CUNEESE SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE COBER DI EZIO E MICHELE BERTOLINO SPA - SINDACO DINO BIKERS SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE FRATELLI BERTONE SRL - REVISORE LEGALE 2I RETE GAS SPA - SINDACO SUPPLENTE 53 S.I.C.M.A. SOCIETA' INDUSTRIALE COSTRUZIONI MECCANICHE ED AFFINI SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE SOFILEC ITALIA SRL - SINDACO AIGA SPA - PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE GIOVANDO Guido Sindaco Effettivo FISIA SPA - CONSIGLIERE S.I.CO.GEN. SRL - CONSIGLIERE AEROPORTI HOLDING SRL - SINDACO ATIVA IMMOBLILIARE SPA - PRESIDENT DEL COLLEGIO SINDACALE CAVE GERMAIRE SPA - SINDACO SUPPLENTE EDURANCE FONDALMEC SPA - SINDACO EUROPEAN GAS NETWORK SRL - SINDACO FIDEURAM FIDUCIARIA SPA - SINDACO GEP SPA - SINDACO SUPPLENTE GPI SPA - SINDACO SUPPLENTE IC OUTSOURCING S.C.R.L. - SINDACO SUPPLENTE INFOCERT SPA - SINDACO SUPPLENTE ITALCONSULT SPA - SINDACO SUPPLENTE K.G.R. SPA - SINDACO MALABAR FINANZIARIA SPA - SINDACO SUPPLENTE MEDIA CORPORATION SRL - SINDACO SUPPLENTE NOVA SPA - SINDACO PININFARINA SPA - SINDACO SUPPLENTE REAL ESTATE NOVATION SPA - SINDACO SUPPLENTE TECNOSERVICECAMERE SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI - SINDACO SUPPLENTE VIANINI INDUSTRIA SPA - SINDACO SUPPLENTE WIIT SPA - SINDACO SUPPLENTE LUTECH SPA - SINDACO SUPPLENTE EBGAS SRL - SINDACO ANAPOGAS SRL - SINDACO BOTTO Guido Maria Sindaco Effettivo AB LOGISTICA & SUPPLY CHAIN SRL - CONSIGLIERE SOCIO 80% LA PIAZZA GRANDE SRL - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, SOCIO 11,58% (NON PIU' CLIENTE) LIMONE IMPIANTI FUNIVIARI E TURISTICI SPA - CONSIGLIERE RISTOALP SRL - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, CONSIGLIERE SPORTING CLUB RISERVA BIANCA SOCIETA' SPORTIVA DILETTANTISTICA A RESPONSABILITA' LIMITATA - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMM.INISTRAZIONE AB LOGISTICA SRL - LIQUIDATORE SOCIO 50% SOGIM SRL - SOCIO 15% 54 VEGA IMMOBILIARE SRL IN LIQUIDAZIONE - SOCIO 33,33% AIMAR Fabio Sindaco Supplente AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI CUNEO SINDACO DELLA CHIESA DI CERVIGNASCO Federico Carlo Sindaco Supplente CINEMA COZZANI SRL - SOCIO 13,89% CELLINO E ASSOCIATI S.I.M. SPA - SINDACO NONSOLONEVE SOCIETA' COOPERATIVA - SINDACO SUPPLENTE NOVA CASSAGNA IMMOBILIARE SPA - SINDACO PROMINDUSTRIALE HOLDING SRL - SINDACO 9.1.3 L'organo di Direzione Alla data di redazione del presente Prospetto, l’Organo di Direzione risulta così composto: NOME COGNOME CARICA RICOPERTA CARICHE PRESSO ALTRE SOCIETA' MASSARO Riccardo Direttore Non risultano cariche presso altre società BARRA Simone Vicedirettore Non risultano cariche presso altre società Una eventuale diversa composizione dell’Organo di Direzione sarà pubblicata sul sito della Banca www.benebanca.it. I membri del Consiglio di Amministrazione, dell’Organo di Direzione e dell’Organo di Controllo sono tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa. 9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, quale soggetto responsabile del presente documento di registrazione, nella persona del suo legale rappresentante, il Presidente del consiglio di amministrazione VIETTI Pier Vittorio, attesta che alcuni membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale ricoprono delle cariche analoghe in altre società e tale situazione potrebbe configurare dei conflitti di interesse. La situazione degli affidamenti nei confronti dei componenti gli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza alla data del 31/12/2014 è la seguente: Carica Crediti erogati Garanzie e impegni ricevuti Dirigenti / / Amministratori / / Sindaci / / Altre parti correlate 1.432 1.180 TOTALE 1.432 1.180 (dati espressi in migliaia di Euro - Parte H - Sezione 2 Informazioni sulle transizioni con parti correlate fonte Bilancio di esercizio 2014) 55 10. PRINCIPALI AZIONISTI 10.1 Azionisti di controllo Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) è una società cooperativa. Ogni socio ha diritto ad un voto a prescindere dalla quantità delle azioni possedute. Non esistono pertanto soci di maggioranza o controllanti. 10.2 Eventuali accordi, noti all'Emittente, dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente Non si è a conoscenza di accordi della cui attestazione possa scaturire, ad una data successiva, una variazione dell’assetto di controllo dell’emittente. 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA SITUAZIONE FINANZIARIA, I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE 11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati I Bilanci annuali redatti secondo i principi contabili IAS/IFRS sono disponibili sul sito internet dell'Emittente e presso la Sede Sociale della Banca e si includono mediante il riferimento al presente documento ai sensi dell'Art. 28 del Regolamento CE n. 809/2004. Per una più specifica informazione in merito alla situazione finanziaria e patrimoniale della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, si rinvia alla documentazione di bilancio messa a disposizione del pubblico come indicato al successivo punto 14 “Documenti accessibili al pubblico”. Ai fini del presente Documento di Registrazione, si riassumono nella tabella sottostante i riferimenti dei principali documenti contenuti nel Bilancio di esercizio: Informazioni finanziarie Esercizio chiuso al 31/12/2014 / / Pag. 2 Pag. 53 Pag. 57 Esercizio chiuso al 31/05/2014 Relazione del Comitato di Sorveglianza Pag. 238 Relazione del Commissario Straordinario Pag. 5 Relazione degli Amministratori / Relazione del Collegio Sindacale / Relazione della Società di Revisione Pubblicata in calce al Prospetto* Stato Patrimoniale Pag. 59 Pag. 38 Conto Economico Pag. 60 Pag. 40 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Pag. 61 Pag. 42 Rendiconto finanziario Pag. 63 Pag. 44 Nota Integrativa Pag. 64 Pag. 47 *si precisa che il Bilancio relativo all'amministrazione straordinaria (01/01/2013 – 31/05/2014) non è soggetto all'obbligo di revisione in quanto detto bilancio è approvato da Banca d'Italia, tale revisione quindi è stata effettuata a titolo volontario. 11.2 Bilanci Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, redige unicamente il bilancio non consolidato. I bilanci relativi agli esercizi chiusi in data 31 maggio 2014 e 31 dicembre 2014 sono incorporati mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione e messi a disposizione del pubblico per la consultazione presso la Sede legale e tutte le filiali dell'Emittente, nonché pubblicati sul sito internet dell'Emittente www.benebanca.it. 56 11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati 11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione Le informazioni finanziarie relative agli esercizi chiusi il 31/05/2014 e il 31/12/2014 sono state sottoposte a revisione contabile dalla società Deloitte & Touche S.p.A. a firma del socio procuratore Dr. Andrea PAIOLA. La società di revisione ha revisionato senza rilievi il bilancio di esercizio chiuso al 31 maggio 2014 e il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. Nella revisione al bilancio al 31 maggio 2014 la società di revisione ha ritenuto opportuno segnalare, a titolo di richiami di informativa, quanto segue: • La Banca è stata posta in Amministrazione Straordinaria a seguito dell'emanazione del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 26 aprile 2013. L'assemblea dei soci del 18 maggio 2014, previa autorizzazione della Banca d'Italia, ha deliberato la ricostituzione degli organi dell'amministrazione ordinaria, i quali hanno ricevuto in consegna la Banca dal Commissario Straordinario in data 31 maggio 2014. • Nella relazione sulla gestione, il Commissario Straordinario ha illustrato le azioni poste in essere per rimuovere le inadempienze e le irregolarità che avevano comportato lo scioglimento degli organi con funzione di amministrazione e controllo della Banca, nonché per il raggiungimento di un equilibrio della situazione economico-patrimoniale che consenta la prosecuzione e lo sviluppo dell'attività bancaria. • Nella parte A.1 della nota integrativa, Sezione 2 – principi generali di redazione, il Commissario Straordinario ha descritto gli elementi sulla base dei quali ha redatto il bilancio di chiusura dell'Amministrazione Straordinaria adottando il presupposto della continuità aziendale. La relazione della società di revisione al 31/12/2014 è inclusa nel relativo bilancio messo a disposizione del pubblico per la consultazione presso la Sede legale e tutte le filiali dell'Emittente, nonché pubblicato sul sito internet dell'Emittente www.benebanca.it. 11.3.2 Eventuali altre informazioni contenute nel Documento di registrazione controllate dai revisori dei conti Oltre alle informazioni estratte dai Bilanci chiusi al 31/05/2014 e al 31/12/2014 oggetto di revisione, nessuna delle altre informazioni è stata sottoposta a revisione. 11.3.3 Altri dati finanziari Il documento di registrazione non contiene dati finanziari non estratti dal Bilancio dell'Emittente sottoposto a revisione, ad eccezione dei dati inseriti nelle tabelle denominate “Operazioni di finanziamento con la Banca Centrale Europea al 31/05/2015” e “Operazioni di finanziamento con Iccrea Banca S.p.A. al 31/05/2015” presenti al paragrafo 3.1 Informazioni finanziarie selezionate 11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie Le informazioni finanziarie riportate nel presente Documento di Registrazione sono riferite agli esercizi chiusi rispettivamente il 31/05/2014 e il31/12/2014. 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie La Banca non ha effettuato la pubblicazione di ulteriori informazioni finanziarie infra-annuali successive alla data di chiusura dell'ultimo Bilancio sottoposto a revisione contabile dalla società Deloitte & Touche S.p.A. 11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali Risultano attualmente pendenti alcune vertenze giudiziali nei confronti della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, che rappresentano il consueto e frazionato contenzioso connesso allo svolgimento dell’attività bancaria. Le principali tipologie di controversie sono relative ad azioni revocatorie fallimentari e ad azioni connesse ad operazioni d’investimento in strumenti finanziari emessi da soggetti successivamente incorsi in default. Per quanto non sia possibile determinarne con certezza l’esito, il volume di tali controversie non è comunque idoneo a compromettere la solvibilità 57 della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa. Le vertenze sono state attentamente analizzate e valutate al fine di, ove ritenuto opportuno e necessario, effettuare accantonamenti in bilancio in misura ritenuta congrua secondo le circostanze, per un importo complessivo pari ad Euro 199.000,00 (riferimento pag. 114 del Bilancio al 31/12/2014). 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell'Emittente Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, attesta che non si sono verificati sostanziali cambiamenti nella propria situazione finanziaria o commerciale, dalla chiusura dell’ultimo esercizio per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione. 12. CONTRATTI IMPORTANTI Non sussistono contratti importanti non conclusi nel corso del normale svolgimento dell'attività che potrebbero comportare un'obbligazione o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità dell'Emittente Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. di adempiere alle sue Obbligazioni nei confronti dei possessori degli strumenti finanziari che intende emettere. 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DICHIARAZIONI DI INTERESSI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E 13.1 Relazioni e pareri di esperti Nella redazione del presente Documento di Registrazione Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) - società cooperativa, non ha fatto riferimento ad alcun parere o relazione posta in essere da esperti di qualunque specie, fatta eccezione con riguardo alle lettere della società di revisione Deloitte & Toche S.p.A. 13.2 Informazioni provenienti da terzi Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni provenienti da terzi. 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI ALPUBBLICO Per tutta la durata di validità del presente Documento di Registrazione, possono essere consultati presso la sede legale /sedi distaccate e succursali della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) società cooperativa, i seguenti documenti in formato cartaceo: Atto costitutivo; Statuto vigente; il bilancio di esercizio 01/01/2013 – 31/05/2014; il bilancio di esercizio 01/06/2014 – 31/12/2014 (comprensivo di relazione della società di revisione) I documenti di cui sopra possono essere consultati anche sul sito internet www.benebanca.it. Si invitano i potenziali investitori a leggere la documentazione a disposizione del pubblico e quella inclusa mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione al fine di ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni economico-finanziarie e all'attività dell'Emittente. 58 SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA 1. PERSONE RESPOSABILI In riferimento alle persone responsabili della Nota Informativa e della relativa dichiarazione di responsabilità, si rinvia alla SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA' del presente Prospetto di Base. 59 FATTORI DI RISCHIO 2 FATTORI DI RISCHIO BENE BANCA, in qualità di Emittente, invita gli investitori a prendere attenta visione della presente Nota Informativa al fine di comprendere i fattori di rischio collegati alla sottoscrizione delle Obbligazioni che verranno emesse nell’ambito del Programma di Offerta medesimo. Si invitano inoltre gli investitori a leggere attentamente il Documento di Registrazione al fine di comprendere i fattori di rischio relativi all’Emittente. 2.1 FATTORI DI RISCHIO COMUNI RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI ORDINARIE (NON SUBORDINATE): Rischio di credito per l'investitore: Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l'investitore diviene finanziatore dell'Emittente e titolare di un credito nei suoi confronti per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. L'investitore è quindi esposto al rischio che l'Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento. Rischio connesso all'assenza ovvero ai limiti delle garanzie relative alle Obbligazioni: I titoli potrebbero essere non garantiti da alcuna garanzia. I prestiti però potranno essere assistiti dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo, avente sede in Roma, con le modalità ed i limiti previsti nello statuto del fondo medesimo, depositato presso gli uffici dell’Emittente. L’ Emittente, nelle Condizioni Definitive, specificherà in relazione al singolo prestito, se il medesimo sarà assistito o meno dalla garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti. Nel caso in cui l'Obbligazione sia garantita dal Fondo i sottoscrittori ed i portatori delle obbligazioni, nel caso di mancato rimborso del capitale a scadenza, da parte dell’Emittente, hanno diritto di cedere al Fondo le obbligazioni da essi detenute a fronte del controvalore dei titoli medesimi. Per esercitare il diritto di cui al comma precedente, il portatore dovrà dimostrare il possesso ininterrotto del titolo per i tre mesi antecedenti l’evento di default dell’Emittente. In nessun caso il pagamento da parte del Fondo potrà avvenire per un ammontare massimo complessivo delle emissioni possedute da ciascun portatore superiore a Euro 103.291,38. Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti, anche per interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall’alta direzione dell’Emittente Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza: Nel caso in cui l'investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi tra cui: variazione dei tassi di interesse di mercato (si rinvia al successivo “Rischio di tasso di mercato”); caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (si rinvia al successivo “Rischio li liquidità”); presenza di commissioni/oneri nel prezzo di emissione delle obbligazioni (si rinvia al successivo “Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni”); variazioni del merito di credito dell'Emittente (si rinvia al successivo “Rischio di deterioramento del merito di credito dell'Emittente”); Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al di sotto del Valore Nominale delle stesse. Questo significa che, nel caso in cui l'investitore vendesse le Obbligazioni prima della scadenza, potrebbe subire una rilevante perdita in conto capitale. • Rischio di tasso di mercato: il prezzo di mercato delle obbligazioni è influenzato dall'andamento dei tassi di interesse. In particolare, la crescita dei tassi di mercato potrebbe comportare una riduzione del prezzo delle Obbligazioni. Conseguentemente, qualora l'investitore decidesse di vendere i titoli prima della scadenza il valore di mercato potrebbe risultare inferiore anche in 60 FATTORI DI RISCHIO • • • maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle obbligazioni. Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Fisso, alle Obbligazioni Step-Up/Step Down, alle Obbligazioni Zero Coupon ed alle Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, per queste ultime esclusivamente sulla parte a tasso fisso, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono generare una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. Inoltre l'impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo di tali Obbligazioni è tanto più accentuato quanto più lunga è la vita residua del titolo. Con riferimento alle Obbligazioni Zero Coupon, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono generare riduzioni di prezzo più penalizzanti per l'investitore in quanto il rendimento del titolo è interamente corrisposto alla scadenza del prestito obbligazionario non prevedendo cedole intermedie. Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo ed alle Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, per queste ultime esclusivamente sulla parte a tasso variabile, il “rischio di tasso” è il rischio rappresentato da fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati e relative all'andamento del Parametro di Indicizzazione, che potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento, rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari, e conseguentemente, determinare variazioni sui prezzi dei Titoli. Rischio di liquidità: L'Emittente non intende richiedere l'ammissione alla quotazione in alcun mercato regolamentato né su altri sistemi Multilaterali di Negoziazione (MTF), né agirà in qualità di Internalizzatore Sistematico. La Banca negozierà i titoli in contropartita diretta, tuttavia non è previsto l'impegno incondizionato al riacquisto delle Obbligazioni da parte dell'Emittente. Quindi l'investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. Si fa notare che la metodologia di pricing viene effettuata sulla base della curva dei tassi di mercato e dello spread di emissione ossia dello spread di credito associato alla Banca al momento dell'emissione. Tale spread di emissione rimarrà invariato per tutta la durata del titolo e pertanto le valutazioni successive rispetto a quella iniziale rifletteranno esclusivamente variazioni della curva dei tassi di mercato. Il prezzo del titolo potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente da una valutazione che tenga conto della variazione del merito creditizio dell'emittente durante la vita del titolo (per maggiori dettaglio si rinvia al paragrafo 6.3 della Nota Informativa). Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni: In relazione alle singole offerte potranno essere previsti a carico del sottoscrittore costi/commissioni in aggiunta al prezzo di Emissione, il cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L'importo di tali costi/commissioni incide, riducendolo, sul rendimento delle obbligazioni calcolato in base al prezzo di emissione. In caso di rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta. Rischio di deterioramento del merito di credito dell'emittente: Le Obbligazioni oggetto del presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria, attuale o prospettica, dell'Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso. Tuttavia si fa presente che la metodologia di pricing adottata dalla Banca non tiene conto di variazioni del merito di credito dell'emittente (per maggiori dettaglio si rinvia al paragrafo 6.3 della Nota Informativa). Rischio di scostamento del rendimento dell'obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato Italiano: Il rendimento effettivo su base annua delle Obbligazioni (in regime di capitalizzazione composta), al lordo ed al netto dell’effetto fiscale potrebbe risultare inferiore rispetto al rendimento di un titolo di Stato di similare durata residua ed analoghe caratteristiche finanziarie. Rischi relativi ai conflitti d'interesse: • Coincidenza tra l'Emittente e il collocatore: La coincidenza tra l’Emittente e il soggetto incaricato del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le Obbligazioni offerte sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto. 61 FATTORI DI RISCHIO • • • Coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo: La coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori, in quanto il calcolo del tasso di interesse da corrispondere agli investitori sarà effettato dall'Emittente. Coincidenza tra l’Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario: Qualora l'Emittente negozi in conto proprio le Obbligazioni di propria emissione il prezzo di acquisto delle stesse, stabilito dall'Emittente, potrebbe essere negativamente influenzato per effetto del conflitto di interessi insito nell'operazione. Collegamento tra Emittente ed Ente Beneficiario o Beneficiario/i in caso di devoluzione o di parte dell’ammontare ricavato o di parte degli interessi: Nel caso in cui parte dell’ammontare ricavato dai Titoli venga devoluto ad un Ente Beneficiario e sussista un eventuale collegamento – da intendersi quale, a titolo esemplificativo, concessione di crediti, coincidenza di soggetti rilevanti, rapporti commerciali, ecc. - tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario e/o il/i beneficiario/i, si potrebbe determinare una situazione di conflitto d’interessi nei confronti degli investitori. Si darà indicazione di tale conflitto nelle Condizioni Definitive. Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente e delle Obbligazioni: Alle Obbligazioni, come per l'Emittente, non è assegnato alcun livelli di rating da parte delle principali agenzie di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto viene meno la disponibilità immediata di un indicatore sintetico della solvibilità dell'Emittente e della rischiosità delle Obbligazioni. Va in ogni caso tenuto in debito conto che l'assenza di rating non è necessariamente significativa di una deteriorata solvibilità dell'Emittente. Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi Il 12 giugno 2014 e stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorita nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Cio al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. La Direttiva e entrata in vigore il 1 gennaio 2015 fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali e stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala inoltre che e tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità e previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza: 1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); 2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di 62 FATTORI DI RISCHIO classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1; 3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale. Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessita di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione bancaria (il Fondo) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all'ente soggetto a risoluzione. Rischio relativo al ritiro della singola Offerta: Ove l’Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l’Offerta, tutte le domande di adesione saranno da ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell’Emittente. Le somme di importo pari al controvalore delle Obbligazioni prenotate saranno prontamente rimesse a disposizione dell'investitore. L’investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie aspettative di investimento. Rischio connesso alla variazione del regime fiscale: I redditi derivanti dall’Obbligazione sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente. L’investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un aumento delle imposte attualmente in essere o dall’introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il rendimento effettivo netto delle Obbligazioni. Non è possibile prevedere se il regime fiscale vigente potrà subire eventuali modifiche durante la vita delle Obbligazioni. Sono a carico dell’obbligazionista le imposte e le tasse, presenti e future, che per legge colpiscano le Obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti. Di conseguenza, qualora nuove trattenute si rendano necessarie in seguito a modifiche del regime fiscale applicabile, gli investitori riceveranno un importo inferiore a quello cui avrebbero avuto diritto quale pagamento relativo alle stesse. L’Emittente non è in grado di prevedere se modifiche normative si verificheranno entro la data di scadenza delle Obbligazioni e qualora ciò accadesse, quali saranno gli importi che dovrà trattenere. In nessun caso potrà essere decisa alcuna trattenuta a discrezione dell’Emittente. 63 FATTORI DI RISCHIO 2.2 FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI DELLE OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON EVENTUALE MINIMO E/O MASSIMO E PER LE OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO CON EVENTUALE MINIMO E/O MASSIMO (PER IL PERIODO IN CUI PREVEDONO INTERESSI VARIABILI) Rischio di Indicizzazione: Poiché il rendimento delle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e delle Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo dipende dall'andamento del Parametro di Indicizzazione, ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di Indicizzazione, anche il rendimento delle Obbligazioni sarà di conseguenza decrescente. È possibile che il Parametro di Indicizzazione possa ridursi fino a zero; in questo caso l’investitore non percepirebbe alcun interesse sull’investimento effettuato (in assenza di un Margine positivo). Nel caso in cui sia previsto un tasso minimo verrà comunque corrisposto tale importo minimo della cedola. Si rinvia alle Condizioni Definitive del singolo prestito per le informazioni relative al Parametro di Indicizzazione utilizzato. Rischio correlato all’eventuale spread negativo sul Parametro di Indicizzazione: Le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo danno diritto al pagamento di interessi periodici il cui ammontare è determinato in base all’andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto, che può essere aumentato o diminuito di un margine costante per tutta la durata delle Obbligazioni, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun prestito. Qualora l’ammontare della cedola venga determinato applicando al Parametro di Indicizzazione un margine negativo, il rendimento delle Obbligazioni sarà inferiore a quello di un titolo similare legato al parametro previsto senza l’applicazione di alcun margine o con l’applicazione di un margine positivo, in quanto la cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo del parametro mentre un eventuale ribasso dello stesso amplificherà la riduzione della cedola. L'applicazione di un margine negativo al Parametro di Indicizzazione non potrà in alcun modo portare ad una cedola negativa; nel caso in cui sia previsto un tasso minimo (floor) non potrà mai portare ad interessi inferiore al tasso minimo previsto. Pertanto, in caso di vendita del Titolo, l’investitore deve considerare che il prezzo delle Obbligazioni sarà più sensibile alle variazioni dei tassi d’interesse. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni: L’investitore deve tenere presente che le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo potrebbero presentare al loro interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa. L’opzione di tipo interest rate FLOOR è un’opzione su tassi di interessi negoziata al di fuori dei mercati regolamentati con la quale viene fissato un limite minimo al rendimento di un dato strumento finanziario. Qualora sia previsto un minimo, la componente derivativa consta di un’opzione di tipo interest rate FLOOR, acquistata dall’investitore, in ragione della quale i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno essere inferiori al Tasso Minimo (floor) (Rendimento Minimo Garantito). Qualora sia previsto un massimo, la componente derivativa consta di un’opzione di tipo interest rate CAP, venduta dall’investitore, in ragione della quale i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno essere superiori al Tasso Massimo (cap) (Rendimento Massimo Corrisposto). La contestuale presenza di un’opzione di tipo interest rate FLOOR e interest rate CAP da luogo a un’opzione c.d. Interest Rate COLLAR. Rischio correlato alla presenza di un tasso massimo: Relativamente alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, quando nelle relative Condizioni Definitive sia specificato un tasso massimo (cap) per una o più cedole variabili, le cedole variabili in relazione alle quali sia stato indicato un tasso massimo non potranno in nessun caso essere superiori a tale tasso massimo, 64 FATTORI DI RISCHIO anche in ipotesi di andamento particolarmente positivo del Parametro di Indicizzazione. L’investitore, pertanto, potrebbe non beneficiare per l’intero eventuale andamento positivo del Parametro di Indicizzazione, in quanto eventuali andamenti positivi del Parametro di Indicizzazione oltre il tasso massimo sarebbero ininfluenti ai fini della determinazione della relativa cedola variabile. Pertanto la presenza del tasso massimo potrebbe avere effetti negativi in termini di prezzo delle Obbligazioni. Rischio di eventi di turbativa o di fatti straordinari riguardanti il Parametro di Indicizzazione: In caso di eventi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Parametro di Indicizzazione prescelto per i singoli Prestiti nella giornata prevista per la sua rilevazione, il valore utilizzato per il calcolo della Cedola per il periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del Parametro di Indicizzazione. Se l’indisponibilità del valore del Parametro di Indicizzazione dovesse verificarsi anche per la successiva scadenza cedolare, l’Agente per il Calcolo agirà in buona fede secondo la migliore prassi di mercato individuando il Parametro di Indicizzazione alternativo che secondo la ragionevole discrezione dell’Emittente sia fungibile con il Parametro di Indicizzazione divenuto indisponibile Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione: Nel caso di Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e di Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, l’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di Indicizzazione. Rischio connesso alla presenza di una percentuale di devoluzione dell’ammontare collocato ovvero di un’erogazione liberale in favore di enti beneficiari: Il prestito obbligazionario potrà essere caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito che non prevede la devoluzione, in quanto l’Emittente devolverà una percentuale dell’ammontare collocato o effettuerà una erogazione liberale in favore di un Ente Beneficiario, il cui importo sarà specificato nelle pertinenti Condizioni Definitive. 2.4 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE TIER II L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate Tier II, oggetto del presente Prospetto di Base, comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione dell’emittente a procedure concorsuali, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza rispetto alle Obbligazioni subordinate Tier II e che lo stesso pertanto possa conseguire a scadenze perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati, ossia che godono di prelazione, alle obbligazioni subordinate. Queste ultime in caso di default presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior dello stesso emittente ed aventi la medesima scadenza. Le Obbligazioni subordinate tier II oggetto del presente prospetto di Base sono caratterizzate da una rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell’investitore è ostacolato dalla loro complessità. E’ necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano sia tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza fornita dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni, l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed esperienza dell‘investitore per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni oggetto del Programma. Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione dei profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche alla sua situazione finanziaria ed agli obiettivi di investimento. 65 FATTORI DI RISCHIO Rischio di credito per l’investitore: Sottoscrivendo le Obbligazioni, l’investitore diviene finanziatore dell’Emittente e titolare di un credito nei confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale; l’investitore è dunque esposto al rischio che l’Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento. Tale rischiosità risulta maggiormente accentuata nelle Obbligazioni Subordinate rispetto ad altri titoli di debito senior emessi dalla Banca – che presentano, tuttavia, le medesime caratteristiche finanziarie e durata delle Obbligazioni – in quanto, essendo obbligazioni subordinate Tier II / Classe 2 ai sensi e per gli effetti del Regolamento UE n. 575/2013 e della Circolare 285 della Banca d’Italia, in caso di default dell’Emittente, la liquidità residua di quest’ultimo potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, anche solo parzialmente, il capitale investito nelle Obbligazioni. Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle Obbligazioni: L’Emittente non ha previsto né garanzie reali né personali per il rimborso delle Obbligazioni e per il pagamento degli interessi. Pertanto in relazione al rimborso del capitale ed al pagamento degli interessi risponde esclusivamente l’Emittente con il proprio patrimonio. Rischio correlato al grado di subordinazione delle Obbligazioni: Le Obbligazioni costituiscono “passività subordinate” Tier II dell’Emittente. Pertanto in caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, tutte le somme dovute a titolo di capitale o interessi, saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti tutti i creditori dell’Emittente non subordinati. In tali circostanze la liquidità dell’Emittente potrebbe non essere sufficiente per rimborsare, anche solo parzialmente, il Prestito Obbligazionario. L'investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. A parità di condizioni, le obbligazioni subordinate sono quindi più rischiose delle obbligazioni non subordinate. Si invitano gli investitori a leggere anche il Paragrafo 4.5 “Ranking delle Obbligazioni” della presente Nota Informativa. Rischio di mancato o parziale rimborso del capitale: In caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, l'investitore potrebbe incorrere in una perdita, anche totale, del capitale investito. Infatti, il rimborso delle Obbligazioni Subordinate Tier II avverrà solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori privilegiati, chirografari o con un grado di subordinazione meno accentuato. Rischio di non idoneità del confronto delle Obbligazioni Subordinate Tier II con altre tipologie di titoli: Le Obbligazioni presentano una clausola di subordinazione di tipo Tier II e pertanto hanno un grado di rischiosità maggiore rispetto a titoli non subordinati, quali ad esempio i Titoli di Stato. Ne deriva che il confronto fra il rendimento offerto dalle Obbligazioni Subordinate Tier II e quello offerto, ad esempio, da un BTP potrebbe risultare non idoneo. Rischio relativo alla vendita prima della scadenza: Nel caso in cui l'investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi tra cui: caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (si rinvia al successivo “Rischio li liquidità”); variazione dei tassi di interesse di mercato (si rinvia al successivo “Rischio di tasso di mercato”); variazioni del merito di credito dell'Emittente (si rinvia al successivo “Rischio di deterioramento del merito di credito dell'Emittente”); presenza di commissioni/oneri nel presso di emissione delle obbligazioni (si rinvia al successivo “Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni”); 66 FATTORI DI RISCHIO Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al di sotto del Valore Nominale delle stesse. Questo significa che, nel caso in cui l'investitore vendesse le Obbligazioni prima della scadenza, potrebbe subire una rilevante perdita in conto capitale. • • • • Rischio di liquidità: L’investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. L’Emittente non intende infatti richiedere l’ammissione alla quotazione in alcun mercato regolamentato né su altri Sistemi Multilaterali di Negoziazione (MTF), né agirà in qualità di Internalizzatore Sistematico. La Banca negozierà i titoli in contropartita diretta , tuttavia non è previsto l'impegno incondizionato al riacquisto delle obbligazioni da parte dell'Emittente Ciò potrebbe causare all’investitore, che intendesse vendere le Obbligazioni prima della loro naturale scadenza, l’impossibilità di liquidare il suo investimento e quindi la necessità di dover detenere il titolo fino a scadenza. Si segnala che le Obbligazioni di tipo Tier II in virtù delle clausole di subordinazione presentano un rischio di liquidità più accentuato rispetto alle obbligazioni con le medesime caratteristiche ma non subordinate, in quanto, inter alia, il riacquisto di tali Obbligazioni Subordinate sul mercato secondario può essere soggetto a limitazioni e autorizzazioni dell’Autorità Competente ai sensi della normativa comunitaria e nazionale pro tempore vigente. In assenza della citata autorizzazione preventiva al riacquisto, l’Emittente si troverebbe nell’impossibilità di riacquistare liberamente i Titoli a fini di liquidità e quindi l’investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. Si fa notare che la metodologia di pricing viene effettuata sulla base della curva dei tassi di mercato e dello spread di emissione ossia dello spread di credito associato alla Banca al momento dell'emissione. Tale spread di emissione rimarrà invariato per tutta la durata del titolo e pertanto le valutazioni successive rispetto a quella iniziale rifletteranno esclusivamente variazioni della curva dei tassi di mercato. Il prezzo del titolo potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente da una valutazione che tenga conto della variazione del merito creditizio dell'emittente durante la vita del titolo (per maggiori dettaglio si rinvia al paragrafo 6.3 della Nota Informativa). Rischio di tasso di mercato: L’investimento nelle Obbligazioni espone al rischio di variazione dei tassi di interesse sui mercati finanziari. In generale, l’andamento del prezzo di mercato delle obbligazioni è influenzato dall’andamento dei tassi di interesse. Conseguentemente, qualora l’investitore decidesse di vendere i titoli prima della scadenza, il valore di mercato potrebbe risultare inferiore anche in maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle obbligazioni. Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate a Tasso Fisso e Step-Up / Step-Down, le variazioni dei tassi di interesse sui mercati finanziari si ripercuotono sui prezzi e quindi sui rendimenti delle Obbligazioni in modo tanto più accentuato quanto più lunga è la loro vita residua. Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate a Tasso Variabile, il rischio di tasso è rappresentato da eventuali variazioni in aumento dei livelli di tasso di interesse, che riducono il valore di mercato dei titoli durante il periodo in cui il tasso cedolare è fissato a seguito della rilevazione del Parametro di Indicizzazione. Fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati e relative all’andamento del Parametro di Indicizzazione potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e, conseguentemente, determinare variazioni sui prezzi dei titoli. Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente: Le Obbligazioni oggetto del presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria, attuale o prospettica, dell’Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso. Tuttavia si fa presente che la metodologia di pricing delle obbligazioni non risentirà del merito di credito dell'emittente. Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni: In relazione alle singole offerte potranno essere previsti a carico del sottoscrittore costi/commissioni in aggiunta al prezzo di Emissione, il cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L'importo di tali costi/commissioni incide, riducendolo, sul rendimento delle obbligazioni calcolato in base al prezzo di emissione. In caso di rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta. 67 FATTORI DI RISCHIO Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente e delle Obbligazioni: Alle Obbligazioni, come per l’Emittente, non è assegnato alcun livello di rating da parte delle principali agenzie di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto viene meno la disponibilità immediata di un indicatore sintetico della solvibilità dell’Emittente e della rischiosità delle Obbligazioni. Va in ogni caso tenuto in debito conto che l’assenza di rating non è necessariamente significativa di una deteriorata solvibilità dell’Emittente. Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi Il 12 giugno 2014 e stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorita nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Cio al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. La Direttiva e entrata in vigore il 1 gennaio 2015 fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali e stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala inoltre che e tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente. La direttiva prevede relativamente agli strumenti di capitale di classe II (tra cui le obbligazioni subordinate) che nei casi in cui la Banca si trovi al c.d. “punto di insostenibilità economica” e prima che sia avviata qualsiasi azione di risoluzione della crisi, le autorità siano obbligate ad esercitare senza indugio il potere di svalutazione di tali strumenti o di conversione degli stessi in strumenti di capitale. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. Inoltre le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza: 1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); 2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe 1, nonché potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1; 3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale. Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali: (i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a 68 FATTORI DI RISCHIO risoluzione, a favore di una o più società veicolo. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessita di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione bancaria (il Fondo) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all'ente soggetto a risoluzione. Rischio connesso alle norme in materia di "aiuti di Stato" e alle misure di sostegno alle banche in condizioni di crisi Dall'inizio della crisi l'attenzione dell'UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di norme sulla risoluzione delle crisi bancarie. Il 1 agosto 2013 la Commissione Europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. Si ricorda che gli aiuti di Stato, per essere concessi, devono essere compatibili con il diritto dall'UE (cfr. art. 107, par. 3 lett. B, del Trattato sul funzionamento della UE). La concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una "previa condivisione degli oneri", oltre che da parte degli azionisti, anche da parte di coloro che detengano titoli di debito subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportando il rischio di perdita del capitale investito ovvero una compressione dei diritti associati agli strumenti finanziari dei soggetti medesimi, nella misrua in cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr. "Comunicazione della Commissione europea relativa all'applicazione, dal 1 agosto 2013, delle norme in materia di aiuti di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria", e in particolare paragrafi 41-44). In merito a tale argomento si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD). Con il prossimo recepimento della direttiva BRRD, si ipotizza che le autorità di vigilanza adottino meccanismi per la risoluzione delle crisi che possano introdurre ulteriori limitazioni ai diritti degli azionisti e degli obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli, quali ad esempio la conversione obbligatoria di strumenti di debito in azioni, la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite agli azionisti e ad alcune categorie di creditori (in particolare ai possessori di strumenti Tier II). Rischi relativi ai conflitti d’interesse: • Coincidenza tra l’Emittente e il collocatore: La coincidenza tra l’Emittente e il soggetto incaricato del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le Obbligazioni offerte sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto. • Coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo: La coincidenza tra l’Emittente e l’Agente di Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori, in quanto il calcolo del tasso di interesse da corrispondere agli investitori sarà effettauto dall'Emittente. • Coincidenza tra l’Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario: Qualora l'Emittente negozi in conto proprio le Obbligazioni di propria emissione il prezzo di acquisto delle stesse, stabilito dall'Emittente, potrebbe essere negativamente influenzato per effetto del conflitto di interessi insito nell'operazione. • 69 FATTORI DI RISCHIO Rischio relativo al ritiro della singola Offerta: Ove l’Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l’Offerta, tutte le domande di adesione saranno da ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell’Emittente. Le somme di importo pari al controvalore delle Obbligazioni prenotate saranno prontamente rimesse a disposizione dell'investitore. L’investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie aspettative di investimento. Rischio connesso alla variazione del regime fiscale: I redditi derivanti dall’Obbligazione sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente. L’investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un aumento delle imposte attualmente in essere o dall’introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il rendimento effettivo netto delle Obbligazioni. Non è possibile prevedere se il regime fiscale vigente potrà subire eventuali modifiche durante la vita delle Obbligazioni. Sono a carico dell’obbligazionista le imposte e le tasse, presenti e future, che per legge colpiscano le Obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti. Di conseguenza, qualora nuove trattenute si rendano necessarie in seguito a modifiche del regime fiscale applicabile, gli investitori riceveranno un importo inferiore a quello cui avrebbero avuto diritto quale pagamento relativo alle stesse. L’Emittente non è in grado di prevedere se modifiche normative si verificheranno entro la data di scadenza delle Obbligazioni e qualora ciò accadesse, quali saranno gli importi che dovrà trattenere. In nessun caso potrà essere decisa alcuna trattenuta a discrezione dell’Emittente. 2.5 Fattori di rischio specifici per le obbligazioni subordinate Tier II a tasso variabile con eventuale minimo e/o massimo Rischio di Indicizzazione: Poiché il rendimento delle Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo dipende dall'andamento del Parametro di Indicizzazione, ad un eventuale andamento decrescente del Parametro di Indicizzazione, anche il rendimento delle Obbligazioni sarà di conseguenza decrescente. È possibile che il Parametro di Indicizzazione possa ridursi fino a zero; in questo caso l’investitore non percepirebbe alcun interesse sull’investimento effettuato (in assenza di un Margine positivo). Si rinvia alle Condizioni Definitive del singolo prestito per le informazioni relative al Parametro di Indicizzazione utilizzato. Rischio correlato all’eventuale spread negativo sul Parametro di Indicizzazione: Le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo danno diritto al pagamento di interessi periodici il cui ammontare è determinato in base all’andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto, che può essere aumentato o diminuito di un margine costante per tutta la durata delle Obbligazioni, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun prestito. Qualora l’ammontare della cedola venga determinato applicando al Parametro di Indicizzazione un margine negativo, il rendimento delle Obbligazioni sarà inferiore a quello di un titolo similare legato al parametro previsto senza l’applicazione di alcun margine o con l’applicazione di un margine positivo, in quanto la cedola usufruisce parzialmente dell’eventuale rialzo del parametro mentre un eventuale ribasso dello stesso amplificherà la riduzione della cedola. L'applicazione di un margine negativo al Parametro di Indicizzazione non potrà in alcun modo portare ad una cedola negativa; nel caso in cui sia previsto un tasso minimo (floor) non potrà mai portare ad interessi inferiore al tasso minimo previsto. Pertanto, in caso di vendita del Titolo, l’investitore deve considerare che il prezzo delle Obbligazioni sarà più sensibile alle variazioni dei tassi d’interesse. 70 FATTORI DI RISCHIO Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni: L’investitore deve tenere presente che le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo potrebbero presentare al loro interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa. L’opzione di tipo interest rate FLOOR è un’opzione su tassi di interessi negoziata al di fuori dei mercati regolamentati con la quale viene fissato un limite minimo al rendimento di un dato strumento finanziario. Qualora sia previsto un minimo, la componente derivativa consta di un’opzione di tipo interest rate FLOOR, acquistata dall’investitore, in ragione della quale i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno essere inferiori al Tasso Minimo (floor) (Rendimento Minimo Garantito). Qualora sia previsto un massimo, la componente derivativa consta di un’opzione di tipo interest rate CAP, venduta dall’investitore, in ragione della quale i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno essere superiori al Tasso Massimo (cap) (Rendimento Massimo Corrisposto). La contestuale presenza di un’opzione di tipo interest rate FLOOR e interest rate CAP da luogo a un’opzione c.d. Interest Rate COLLAR. Rischio correlato alla presenza di un tasso massimo: Relativamente alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, quando nelle relative Condizioni Definitive sia specificato un tasso massimo (cap) per una o più cedole variabili, le cedole variabili in relazione alle quali sia stato indicato un tasso massimo non potranno in nessun caso essere superiori a tale tasso massimo, anche in ipotesi di andamento particolarmente positivo del Parametro di Indicizzazione. L’investitore, pertanto, potrebbe non beneficiare per l’intero eventuale andamento positivo del Parametro di Indicizzazione, in quanto eventuali andamenti positivi del Parametro di Indicizzazione oltre il tasso massimo sarebbero ininfluenti ai fini della determinazione della relativa cedola variabile. Pertanto la presenza del tasso massimo potrebbe avere effetti negativi in termini di prezzo delle Obbligazioni. Rischio di eventi di turbativa o di fatti straordinari riguardanti il Parametro di Indicizzazione: Per le Obbligazioni Subordinate Tier II a tasso variabile , in caso di eventi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Parametro di Indicizzazione prescelto per i singoli Prestiti nella giornata prevista per la sua rilevazione, il valore utilizzato per il calcolo della Cedola per il periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del Parametro di Indicizzazione. Se l’indisponibilità del valore del Parametro di Indicizzazione dovesse verificarsi anche per la successiva scadenza cedolare, l’Agente per il Calcolo agirà in buona fede secondo la migliore prassi di mercato individuando il Parametro di Indicizzazione alternativo che secondo la ragionevole discrezione dell’Emittente sia fungibile con il Parametro di Indicizzazione divenuto indisponibile. Rischio di assenza di informazioni successive all’emissione: Nel caso di Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile, l’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente all’andamento del Parametro di Indicizzazione. 71 3. INFORMAZIONI FONDAMENTALI 3.1 Conflitto di interessi L’offerta delle Obbligazioni rappresenta un’operazione nella quale l’Emittente e/o il Collocatore possono avere un interesse in conflitto in quanto: - l’Emittente può agire quale Responsabile del Collocamento e/o Collocatore. In tal caso l’Emittente si troverebbe in una situazione di conflitto di interessi in quanto trattasi di un’operazione avente ad oggetto Obbligazioni di propria emissione; - salvo quanto diversamente indicato nelle Condizioni Definitive, in relazione al calcolo delle Cedole Variabili per le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo, l’Emittente opererà quale Agente per il Calcolo. Tale coincidenza di ruoli (Emittente e Agente per il Calcolo) potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori; - l’Emittente, negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti dell’investitore. In connessione con ciascuna Singola Offerta le summenzionate situazioni di conflitto di interesse ed altre eventuali ulteriori saranno di volta in volta specificate nelle pertinenti Condizioni Definitive. 3.2 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi I proventi derivanti dalla vendita delle Obbligazioni saranno utilizzati dall’Emittente nell’attività di esercizio del credito nelle sue varie forme e con lo scopo specifico di erogare credito a favore dei soci e della clientela di riferimento della Banca con l’obiettivo ultimo di contribuire allo sviluppo della zona di competenza. In aggiunta a quanto sopra, come precisato e specificato di volta in volta nelle Condizioni Definitive, l'Emittente potrà prevedere che una una quota del collocato sia devoluta a favore di uno o più Enti beneficiari, fino ad un ammontare massimo predefinito, l'obbligazione quindi potrà essere caratterizzata da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito che non prevede la devoluzione. Nelle Condizioni Definitive saranno esplicitate le modalità di devoluzione, l'ammontare massimo complessivo determinato dall'Emittente per ciascuna emissione e la denominazione dell'Ente Beneficiario. 4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE 4.1 Tipo di strumenti finanziari oggetto dell'offerta Le Obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa sono strumenti di investimento del risparmio a medio/lungo termine, con la durata pari a quella indicata nelle Condizioni Definitive. I titoli oggetto del Programma potranno essere: Obbligazioni a Tasso Fisso, Obbligazioni subordinate Tier II a Tasso Fisso, Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo, Obbligazioni subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo, Obbligazioni Zero Coupon, Obbligazioni Step-Up/Step-Down, Obbligazioni subordinate Tier II Step-Up/Step-Down e Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo. Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione alla data di scadenza indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito. Fatta eccezione per le Obbligazioni Zero Coupon, le Obbligazioni prevedono il pagamento di cedole periodiche il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse predeterminato ovvero sulla base dell’andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto. Di seguito si riportano le caratteristiche sintetiche degli strumenti finanziari oggetto del presente Programma. Obbligazioni a Tasso Fisso e Obbligazioni subordinate Tier II a Tasso Fisso: sono titoli di debito che danno diritto ad un rimborso del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la pari. Le Obbligazioni a Tasso Fisso maturano, a partire dalla Data di Godimento, interessi il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse fisso per tutta la durata del prestito ed il cui valore verrà indicato nelle Condizioni Definitive. Gli interessi fissi saranno 72 pagabili in via posticipata a ciascuna Data di Pagamento degli interessi specificata nelle Condizioni Definitive. Le obbligazioni a tasso fisso subordinate Tier II costituiscono passività subordinate dell’Emittente, così come classificate in base alle vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, con livello di subordinazione “Tier II”. In caso di liquidazione dell’Emittente, i titoli saranno rimborsati solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati dell’Emittente stesso. Saranno concorrenti con i possessori delle obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa eventuali ulteriori creditori con un medesimo grado di subordinazione degli stessi. E’ inoltre espressamente previsto che la durata dei titoli sia pari o superiore a 5 anni (solo per i titoli subordinati). Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Obbligazioni subordinate Tier II Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo: sono titoli di debito che danno diritto ad un rimborso del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la pari. Le Obbligazioni a Tasso Variabile maturano, a partire dalla Data di Godimento, interessi a tasso variabile determinati in ragione dell'andamento del Parametro di Indicizzazione eventualmente maggiorato o diminuito di un Margine secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascun Prestito. Per le obbligazioni non subordinate, nel caso in cui sia previsto un margine negativo, il rendimento delle Obbligazioni sarà inferiore a quello di un titolo indicizzato esclusivamente al Parametro di Indicizzazione prescelto, ma comunque in nessun caso gli interessi variabili potranno assumere valore negativo. Il Parametro di Indicizzazione e l’eventuale margine saranno indicati nelle Condizioni Definitive. L’Emittente si riserva la facoltà di stabilire, tempo per tempo, il valore della prima cedola indipendentemente dal Parametro di Indicizzazione dandone specifica comunicazione nelle Condizioni Definitive. Le obbligazioni a tasso variabile subordinate Tier II costituiscono passività subordinate dell’Emittente, così come classificate in base alle vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, con livello di subordinazione “Tier II”. In caso di liquidazione dell’Emittente, i titoli saranno rimborsati solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati dell’Emittente stesso. Saranno concorrenti con i possessori delle obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa eventuali ulteriori creditori con un medesimo grado di subordinazione degli stessi. E’ inoltre espressamente previsto che la durata dei titoli sia pari o superiore a 5 anni (solo per i titoli subordinati). Potrà inoltre essere previsto nelle Condizioni Definitive un Tasso minimo e/o un Tasso Massimo per le cedole variabili, in ragione dei quali i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno essere inferiori al Tasso Minimo e/o superiori al Tasso Massimo. Obbligazioni Zero Coupon: sono titoli di debito che danno diritto ad un rimborso del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la pari. Le Obbligazioni Zero Coupon non prevedono la corresponsione periodica di interessi. Le Obbligazioni maturano, a partire dalla Data di Godimento, un interesse implicito capitalizzato, rappresentato dalla differenza tra l’importo dovuto a titolo di rimborso ed il Prezzo di Emissione. Obbligazioni Step-Up/Step-Downe Obbligazioni subordinate Tier II Step-Up/Step-Down: sono titoli di debito che danno diritto ad un rimborso del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la pari. Le Obbligazioni Step-Up/Step-Down maturano, a partire dalla Data di Godimento, interessi il cui ammontare è definito applicando al valore nominale un tasso di interesse crescente/decrescente predeterminato alla data di emissione, la cui periodicità, sequenza e misura sarà indicata nelle Condizioni Definitive. Le obbligazioni Step-Up / Step-Down subordinate Tier II costituiscono passività subordinate dell’Emittente, così come classificate in base alle vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, con livello di subordinazione “Tier II”. In caso di liquidazione dell’Emittente, i titoli saranno rimborsati solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati dell’Emittente stesso. Saranno concorrenti con i possessori delle obbligazioni oggetto della presente Nota Informativa eventuali ulteriori creditori con un medesimo grado di subordinazione degli stessi. E’ inoltre espressamente previsto che la durata dei titoli sia pari o superiore a 5 anni (solo per i titoli subordinati). Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo: sono titoli di debito che danno 73 diritto ad un rimborso del valore nominale in un’unica soluzione alla Data di Scadenza, tale rimborso può essere effettuato alla pari o sopra la pari. Le Obbligazioni maturano, a partire dalla Data di Godimento, interessi il cui ammontare è determinato, secondo il periodo cedolare di riferimento, in ragione di un tasso di interesse fisso per il periodo con interessi a tasso fisso, e in ragione di un tasso variabile per il periodo con interessi a tasso variabile. Gli interessi a Tasso Fisso sono determinati applicando al valore nominale delle Obbligazioni un interesse prefissato costante definito nelle Condizioni Definitive. Gli interessi a Tasso Variabile sono determinati sulla base del Parametro di Indicizzazione eventualmente maggiorato o diminuito di un margine indicato nelle Condizioni Definitive. Potrà inoltre essere previsto nelle Condizioni Definitive un Tasso minimo e/o un Tasso Massimo per le cedole variabili, in ragione dei quali i tassi su cui verranno calcolate le cedole non potranno essere inferiori al Tasso Minimo e/o superiori al Tasso Massimo. In nessun caso gli interessi variabili potranno assumere valore negativo. Le Obbligazioni a Tasso Fisso, Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo, Obbligazioni Zero Coupon, Obbligazioni Step-Up /Step-Down e Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (floor) e/o Massimo (cap) potranno prevedere la devoluzione di una parte dell’ammontare ricavato dal collocamento dei titoli (espresso come importo fisso o come percentuale del valore nominale collocato) a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale fino ad un ammontare massimo predefinito. Questa eventualità sarà opportunamente indicata all’interno delle pertinenti Condizioni Definitive. Gli elementi identificativi del soggetto destinatario dei proventi e le modalità di corresponsione saranno indicati nelle pertinenti Condizioni Definitive. Ciascuna emissione di Obbligazioni sarà contraddistinta da un codice ISIN (International Security Identification Number) che sarà indicato nelle relative Condizioni Definitive. 4.2 La legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati Ciascuna Obbligazione riferita al Programma di Emissione, descritto nella presente Nota Informativa, è regolata dalla legge italiana. Per qualsiasi controversia relativa alle Obbligazioni che dovesse insorgere tra l’Emittente e gli obbligazionisti sarà competente il Foro di Rimini ovvero, qualora l’obbligazionista rivesta la qualifica di consumatore ai sensi e per gli effetti dell’articolo 3 del Decreto Legislativo 6 settembre 2005 n. 206 e sue successive modifiche e integrazioni, il foro di residenza o domicilio elettivo di quest’ultimo. 4.3 Forma degli strumenti finanziari e soggetto incaricato della tenuta dei registri Le Obbligazioni offerte nel presente Prospetto di Base sono titoli al portatore. Detti strumenti finanziari verranno assoggettati al regime di dematerializzazione di cui al D. Lgs 24 giugno 1998, n. 213 ed al Regolamento Congiunto della Banca d’Italia e della CONSOB recante la disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e della relativa società di gestione, adottato con provvedimento del 22 febbraio 2008 come di volta in volta modificato (o alla normativa di volta in volta vigente in materia). Gli Obbligazionisti non potranno chiedere la consegna materiale dei titoli rappresentativi delle Obbligazioni. I Prestiti verranno accentrati presso Monte Titoli S.p.A (“Monte Titoli”) (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano). Conseguentemente, il trasferimento delle Obbligazioni potrà avvenire esclusivamente per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli. 4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari I Prestiti Obbligazionari saranno denominati in Euro e le cedole corrisposte saranno anch’esse denominate in Euro. 4.5 Ranking degli strumenti finanziari Con riferimento alle Obbligazioni a Tasso Fisso, a Tasso Variabile con eventuale minimo /o massimo, Zero Coupon, Step-Up / Step-Down e a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo: 74 Trattasi di obbligazioni non subordinate, non sottoposte a condizione, non assistite da garanzia e con il medesimo grado di priorità nell’ordine dei pagamenti (pari passu) rispetto a tutte le altre obbligazioni dell’Emittente non assistite da garanzia. Gli obblighi a carico dell’Emittente nascenti dalle Obbligazioni Ordinarie non sono subordinati ad altre passività dello stesso, fatta eccezione per quelle dotate di privilegio. Ne segue che il credito dei portatori delle Obbligazioni Ordinarie verrà soddisfatto pari passu con gli altri crediti chirografari dell’Emittente. Con riferimento alle Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso, Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Tier II Step- Up / Step-Down: Trattasi di “passività subordinate” dell’Emittente di tipo Tier II, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), art. 62, 63 e 77 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 20 dicembre 2013, “Applicazione in Italia del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e della direttiva 2013/36/UE (CRD4)”, Parte II, Capitolo I. In caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, il debito e gli interessi relativi alle Obbligazioni di tipo Tier II saranno rimborsati solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati e saranno soddisfatti pari passu con le altre obbligazioni aventi il medesimo grado di subordinazione nel rispetto della normativa vigente. In ogni caso le Obbligazioni Subordinate di tipo Tier II saranno rimborsate con precedenza rispetto alle azioni dell’Emittente ed agli altri strumenti di capitale di Classe 1 o Tier I dell’Emittente. Ai fini meramente esemplificativi e non esaustivi si riporta di seguito uno schema che rappresenta la suddivisione concettuale delle principali categorie di strumenti di debito ed azionari della banche, in funzione del grado di subordinazione degli stessi in caso di liquidazione dell’Emittente; i “debiti privilegiati” rappresentano la categoria di strumenti con minore grado di subordinazione mentre gli strumenti relativi al Tier I sono quelli con maggior grado di subordinazione. Capitale di Classe 1 o “Tier I” • Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier I) • Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier I) Capitale di Classe 2 o “Tier II” Debiti Ordinari non subordinati Debiti Privilegiati È esclusa la facoltà di compensare i debiti dell’Emittente derivanti dalle Obbligazioni, per capitale ed interessi, con i crediti eventualmente vantati dall’Emittente nei confronti dei portatori delle Obbligazioni. È altresì esclusa la possibilità di ottenere, o comunque far valere garanzie e cause di prelazione a favore delle Obbligazioni su beni dell’Emittente ovvero di terzi aventi diritto di rivalsa nei confronti dell’Emittente. La durata dell’Obbligazione Tier II – ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), Art. 63, lettera g) del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) – deve essere pari o superiore a 5 anni. Si rappresenta inoltre che, alla data del presente Prospetto, altre passività subordinate di tipo Tier II dell’Emittente, offerte a fronte di un Prospetto informativo approvato dalla Consob, sono rappresentate dall'obbligazione denominata “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. SUBORDINATO LOWER TIER II 01/02/2011 - 01/02/2017 TASSO FISSO 3,25% 196^ EMISSIONE”, emessa nel febbraio 2011 e collocata per un importo nominale complessivo di Euro 10.000.000,00 e dalla obbligazione denominata “BENE BANCA CREDITO COOPERATIVO DI BENE VAGIENNA S.C. SUBORDINATO LOWER TIER II 30/09/2011- 30/09/2017 TASSO FISSO 4,25% 214^ EMISSIONE”, emessa nel settembre 2011 per un importo nominale di Euro 8.000.000,00, entrambe non quotate sui mercati regolamentati, né presso Sistemi Multilaterali di Negoziazione (Multilateral Trading Facility – MTF). 75 4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari Le obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e segnatamente il diritto al rimborso del capitale alla scadenza del prestito (come individuati nelle Condizioni Definitive) e il diritto a percepire le cedole (come individuate nelle Condizioni Definitive), fatto salvo quanto previsto dalla Direttiva Europea in tema di risanamento risoluzione degli enti creditizi, come di seguito rappresentato. In particolare, la Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Recovery and Resolution Directive – acronimo “BRRD”, di seguito la “Direttiva”) individua i poteri e gli strumenti che le autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di dissesto o di crisi di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto sull’economia e sul sistema finanziario nel suo complesso, nonché i costi per i contribuenti. Dev’essere inoltre garantito che gli “azionisti” sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, a patto che nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. Tra gli strumenti di risoluzione utilizzabili dalle Autorità è previsto quello del cosidetto “bail-in”, una sorta di meccanismo di “autosalvataggio” messo in atto dalle stesse banche. In particolare, con riferimento alle obbligazioni, l’Autorità ha la facoltà di procedere in via permanente alla loro “svalutazione” (con possibilità di azzeramento del valore nominale) oppure alla loro “conversione in titoli di capitale”, questo anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza da parte dell’emittente. Inoltre le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificarne scadenza, importo degli interessi pagabili, data a partire dalla quale tali interessi diventano pagabili, con l’ulteriore facoltà di sospenderne il pagamento per un periodo transitorio (articolo 63 comma 1 j della Direttiva). Nell’applicazione del “bail-in” le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia, secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dall’originaria procedura di insolvenza: 1) Innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common Equity Tier 1); 2) ove tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti di capitale primario di classe 1, nonché svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1; 3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche dalle obbligazioni “non” subordinate e non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale. Lo strumento del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva, quali: (i) vendita di attività dell’impresa senza il preventivo consenso degli azionisti; (ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione; (iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione a favore di una o più società veicolo; Fatto salvo quanto sopra, in circostanze eccezionali, quando è applicato lo strumento del “bail-in”, l’Autorità potrà escludere, integralmente o parzialmente, talune passività dall’applicazione di poteri di svalutazione o di conversione (articolo 44 comma 3 della Direttiva), in particolare allorché: a) non è possibile sottoporre a “bail-in” tale passività in tempi ragionevoli; b) l’esclusione è strettamente necessaria e proporzionata per conseguire la continuità delle funzioni essenziali e delle linee di business principali; c) l’esclusione è strettamente necessaria e proporzionata per evitare di provocare un ampio contagio; d) l’applicazione del “bail-in” a tali passività determinerebbe una distruzione di valore tale che le perdite sostenute da altri creditori sarebbero più elevate che nel caso in cui tali passività fossero escluse dal “bail-in” Gli strumenti di risoluzione sopra descritti potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente e Obbligazionista (con la sostituzione dell’originario debitore, ossia la banca emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza la necessità di un previo consenso da parte di quest’ultimo, ed il trasferimento delle attività e passività all’originario debitore. Quanto fin qui illustrato potrà essere mitigato per effetto dell’istituzione del c.d. Fondo Unico di Risoluzione 76 Bancaria (il “Fondo”), di cui al Regolamento UE 806/2014. In particolare, qualora l’Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal “bail-in” potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga per fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione. La Direttiva è entrata in vigore il 1 gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” - per le quali è stata prevista la possibilità per gli Stati membri di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016. Si sottolinea che, in ogni caso, le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti termini. Per quanto riguarda l’Italia, si segnala che è attualmente ancora in corso il processo di recepimento della Direttiva. 4.7 Tasso d'interesse 4.7.1 Tasso di interesse nominale Il tasso di interesse nominale sarà indicato, di volta in volta, nelle Condizioni Definitive del singolo prestito. Si rappresenta che il valore della cedola variabile non potrà mai essere in ogni caso inferiore a zero. 4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare Si riportano qui di seguito le modalità di calcolo degli interessi suddivise per tipologia di Obbligazioni. Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo. Le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo emesse in ragione della presente Nota Informativa corrisponderanno agli investitori Cedole Variabili periodiche il cui importo verrà calcolato applicando al valore nominale il tasso variabile agganciato al Parametro di Indicizzazione eventualmente maggiorato ovvero diminuito di uno Spread , secondo la formula di seguito riportata: VN * (PI + spread) / N Ove sia indicata la previsione di un tasso minimo (il “Floor”), nel caso in cui il Parametro di Indicizzazione, eventualmente maggiorato ovvero diminuito dello Spread , risulti inferiore al Floor, il tasso lordo per la determinazione delle cedole variabili sarà pari al Floor. Ove sia indicata la previsione di un tasso massimo (il “Cap”), nel caso in cui il Parametro di Indicizzazione, eventualmente maggiorato ovvero diminuito dello Spread , risulti superiore al Cap, il tasso lordo per la determinazione delle cedole variabili sarà pari al Cap secondo la formula di seguito indicata: a) VN * Max (FLOOR ; PI + spread)/N (formula applicabile in ipotesi di presenza della opzione Interest Rate FLOOR) b) VN * Max [FLOOR; Min (PI + spread; Cap)]/N (formula applicabile in ipotesi di presenza contemporanea della opzione Interest Rate FLOOR ed Interest Rate CAP) c) VN * Min (PI + spread; Cap)/N (formula applicabile in ipotesi di presenza della opzione Interest Rate CAP) Dove VN = Valore Nominale dell'Obbligazione; ; PI=Parametro di Indicizzazione spread= valore, espresso in punti base o in percentuale; FLOOR% = tasso minimo indicato nelle Condizioni Definitive; 77 CAP% = tasso massimo indicato nelle Condizioni Definitive; N = Numero di cedole annue La durata del titolo, la periodicità delle cedole, il parametro di indicizzazione, le modalità e le date di rilevazione del medesimo nonché l’eventuale Percentuale o Spread verranno indicati di volta in volta per ciascun Prestito Obbligazionario nelle Condizioni Definitive. Per la determinazione delle cedole si seguirà la convenzione di calcolo act/act ed il calendario utilizzato è il Target. Il pagamento delle cedole avverrà in maniera posticipata alle date indicate nelle Condizioni Definitive. Obbligazioni a Tasso Fisso (con possibilità di devoluzione di una parte del valore nominale collocato a favore di organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale) e Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso Le Obbligazioni corrisponderanno ai portatori, secondo quanto espressamente indicato nelle Condizioni Definitive, delle Cedole Fisse periodiche. Il calcolo delle cedole verrà effettuato secondo la seguente formula: I=C x (R/n) Dove: I= Interessi C= Valore Nominale R= Tasso annuo in percentuale n= periodicità delle cedole Obbligazioni Step Up/Step Down e Obbligazioni Subordinate Tier II Step Up/Step Down Le Obbligazioni corrisponderanno ai portatori, secondo quanto espressamente indicato nelle Condizioni Definitive, delle Cedole Fisse periodiche e crescenti per gli Step Up e decrescenti per gli Step Down. Il calcolo delle cedole verrà effettuato secondo la seguente formula: I=C x (R/n) Dove: I= Interessi C= Valore Nominale R= Tasso annuo in percentuale n= periodicità delle cedole Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo Le Obbligazioni emesse in ragione della presente Nota Informativa corrisponderanno agli investitori, per una parte della durata del Prestito, Cedole prefissate costanti o periodicamente crescenti ovvero decrescenti, il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato, calcolato come percentuale del Valore Nominale secondo la formula di seguito riportata: VN *I/N Dove: VN = Valore Nominale dell’Obbligazione; I = tasso di interesse predeterminato annuo lordo indicato nelle Condizioni Definitive con il relativo periodo di applicazione nel caso di tassi periodicamente crescenti o decrescenti; 78 N= Numero di cedole annue e corrisponderanno altresì agli investitori Cedole Variabili periodiche, per la restante durata del Prestito, il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile dipendente dal Parametro di Indicizzazione eventualmente maggiorato ovvero diminuito di uno Spread , secondo la formula di seguito riportata: VN * (PI + spread) / N Ove sia indicata la previsione di un tasso minimo (il “Floor”), per le cedole variabili, nel caso in cui il Parametro di Indicizzazione, eventualmente maggiorato ovvero diminuito dello Spread , risulti inferiore al Floor, il tasso annuo lordo per la determinazione delle cedole variabili sarà pari al Floor. Ove sia indicata la previsione di un tasso massimo (il “Cap”), nel caso in cui il Parametro di Indicizzazione, eventualmente maggiorato ovvero diminuito dello Spread , risulti superiore al Cap, il tasso annuo lordo per la determinazione delle cedole variabili sarà pari al Cap secondo la formula di seguito indicata: a) VN * Max (FLOOR ; PI + spread)/N (formula applicabile in ipotesi di presenza della opzione Interest Rate FLOOR) b) VN * Max [FLOOR; Min (PI + spread; Cap)]/N (formula applicabile in ipotesi di presenza contemporanea della opzione Interest Rate FLOOR ed Interest Rate CAP) c) VN * Min ( PI + spread; Cap)/N (formula applicabile in ipotesi di presenza della opzione Interest Rate CAP) Dove VN = Valore Nominale dell'Obbligazione; PI=Parametro di Indicizzazione spread= valore, espresso in punti base o in percentuale; FLOOR% = tasso minimo indicato nelle Condizioni Definitive; CAP% = tasso massimo indicato nelle Condizioni Definitive; N = Numero di cedole annue La durata del titolo, la periodicità delle cedole, il parametro di indicizzazione, le modalità e le date di rilevazione del medesimo nonché l’eventuale Percentuale o Spread verranno indicati di volta in volta per ciascun Prestito Obbligazionario nelle Condizioni Definitive. Per la determinazione delle cedole si seguirà la convenzione di calcolo act/act ed il calendario utilizzato è il Target. Il pagamento delle cedole avverrà in maniera posticipata alle date indicate nelle Condizioni Definitive. Obbligazioni Zero Coupon Le Obbligazioni Zero Coupon non prevedono la corresponsione di cedole. L’interesse è dato dalla differenza tra il Prezzo di rimborso a scadenza ed il Prezzo di Emissione e verrà indicato nelle Condizioni Definitive. Il Prezzo di Rimborso delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale. Il Prezzo di Emissione, sempre inferiore a quello di rimborso, verrà stabilito nelle Condizioni Definitive. Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno le specifiche modalità di liquidazione del prezzo di rimborso. 79 Disposizioni generali relative al calcolo degli interessi Gli interessi saranno computati utilizzando la convenzione di calcolo “Actual/Actual”, salvo quanto diversamente indicato nelle relative Condizioni Definitive. Ciascun Titolo cessa di essere fruttifero dalla data stabilita per il rimborso. Il pagamento degli interessi maturati sarà effettuato dagli intermediari autorizzati sui Titoli dagli stessi amministrati ed accentrati presso la Monte Titoli S.p.A. Nel caso in cui il giorno previsto per il pagamento da parte dell'Emittente di qualsiasi importo relativo ai Titoli non sia un Giorno Lavorativo, esso verrà eseguito il Giorno Lavorativo immediatamente successivo senza corresponsione di interessi per tale periodo aggiuntivo. 4.7.3 Data di godimento degli interessi La data a partire dalla quale matureranno interessi sulle Obbligazioni (la “Data di Godimento”) sarà indicata, per ciascun prestito, nelle Condizioni Definitive. 4.7.4 Data di scadenza degli interessi Le obbligazioni cessano di essere fruttifere dalla data di rimborso indicata nelle Condizioni Definitive. 4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli interessi, decorsi cinque anni dalla data in cui questi sono divenuti esigibili e, per quanto concerne il capitale, decorsi dieci anni dalla data in cui le Obbligazioni sono divenute rimborsabili. 4.7.6 Descrizione e fonte del sottostante e metodo utilizzato per il calcolo degli interessi Nelle Condizioni Definitive relative alle Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo, alle Obbligazioni subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e alle Obbligazione a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo e/o Massimo, l’Emittente indicherà il Parametro di Indicizzazione individuato tra: - Tasso Euribor: Il Tasso Euribor (con scadenza mensile, trimestrale, semestrale o annuale) è il tasso lettera sul mercato interno dell’Unione Monetaria Europea dei depositi bancari, rilevato dalla Federazione Bancaria Europea (FBE) calcolato secondo la convenzione act/360 e pubblicato sui maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario nonché sul sito www.euribor.org. Se una delle date di rilevazione cade in un giorno in cui il Tasso Euribor di riferimento non viene pubblicato, la rilevazione viene effettuata il primo giorno utile successivo alla data di rilevazione se tale giorno appartiene allo stesso mese, in caso contrario la rilevazione viene effettuata il primo giorno utile precedente la data di rilevazione originaria (convenzione Modified Following). In caso di indisponibilità per cinque giorni consecutivi del valore del Tasso Euribor di riferimento, la rilevazione viene effettuata il primo giorno utile precedente la data di rilevazione originaria. Il Tasso Euribor prescelto come Parametro di Indicizzazione potrà essere il Tasso Euribor trimestrale, ovvero il Tasso Euribor semestrale ovvero il Tasso Euribor annuale così come indicato nelle Condizioni Definitive; - Tasso di rendimento dei BOT in asta: per Tasso di rendimento dei BOT in asta (trimestrale, semestrale o annuale) si intende il rendimento semplice lordo del BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) relativo all’asta effettuata nel mese solare precedente l’inizio di godimento di ciascuna cedola. Qualora tale valore non fosse disponibile si farà riferimento alla prima asta BOT valida antecedente all’asta del mese di riferimento. Il Tasso di rendimento dei BOT in asta è reperibile sui principali quotidiani finanziari, nonché sul sito www.dt.tesoro.it oppure www.bancaditalia.it 4.7.5 Eventi di turbativa ed eventi straordinari riguardanti il Parametro di Riferimento Qualora nel corso della vita del prestito obbligazionario si verifichino, relativamente al Parametro di indicizzazione (Euribor o Rendimento effettivo lordo BOT) a cui è legato il prestito obbligazionario, eventi di natura straordinaria/turbativa che non rendano rilevabile il parametro stesso ad una data di determinazione, l'Agente per il calcolo utilizzerà l'ultimo valore noto. Nell'ipotesi di soppressione delle quotazioni ovvero della stessa forma tecnica oggetto di quotazione, nonché nell'ipotesi di revisione sostanziale delle 80 caratteristiche funzionali del parametro prescelto, la Banca si riserva la facoltà di individuare un parametro sostitutivo, di analoga natura, che, per caratteristiche di sensitività alle variabili di mercato, si reputi più idoneo a conformarsi all'andamento dell'indice originariamente scelto. Sarà utilizzato nuovamente il parametro prescelto per le scadenze successive qualora fosse ripristinata la corretta funzionalità del medesimo. 4.7.6 Agente per il Calcolo Agente responsabile per il Calcolo è la stessa Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna società cooperativa. 4.7.9 Eventuale presenza di una componente derivativa per quanto riguarda il pagamento degli interessi: Le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (floor) e/o Massimo (cap) presentano al loro interno una componente derivativa che consta di alcune opzioni di tipo interest rate CAP vendute dall’investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il livello massimo delle Cedole Variabili pagate dal Prestito Obbligazionario, e/o di alcune opzioni di tipo interest rate FLOOR acquistate dall’investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il livello minimo delle Cedole Variabili pagate dal Prestito Obbligazionario in oggetto. 4.8 Data di scadenza e modalità di rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate in un'unica soluzione alla pari alla Data di scadenza. 4.9 Il rendimento effettivo I) INDICAZIONE DEL TASSO DI RENDIMENTO Il rendimento effettivo annuo a scadenza delle Obbligazioni (il “Tasso di Rendimento Effettivo Annuo”), al lordo e al netto della imposizione fiscale, verrà riportato nelle Condizioni Definitive e rappresenta la remunerazione dell’investimento in termini percentuali. II) ILLUSTRAZIONE IN FORMA SINTETICA DEL CALCOLO DEL RENDIMENTO Il rendimento effettivo annuo, al lordo e al netto della imposizione fiscale, verrà calcolato in regime di capitalizzazione composta alla data di emissione e sulla base del Prezzo di Emissione. Il metodo utilizzato per il calcolo del rendimento effettivo è quello del Tasso Interno di Rendimento (TIR, o IRR, acronimo dall'inglese Internal Rate of Return) che rappresenta il tasso di attualizzazione che eguaglia il valore attuale di tutti i flussi futuri di cassa rispetto al prezzo di emissione delle Obbligazioni Tale tasso di rendimento annuo assume che le Obbligazioni vengano detenute fino alla scadenza, che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti al tasso di rendimento annuo e, nell’ipotesi di assenza di eventi di credito dell’Emittente. Per le obbligazioni a tasso variabile nel calcolo del tasso di rendimento annuo si ipotizza la costanza del valore del Parametro di Indicizzazione rilevato alla data indicata nelle Condizioni Definitive (il “Valore del Parametro di Indicizzazione utilizzato per il calcolo del Rendimento Effettivo”). 4.10 Rappresentanza degli Obbligazionisti Non è prevista, in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti, ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. N 385 del 01 settembre 1993 e successive integrazione e/o modificazioni. 4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni Le Obbligazioni emesse nell’ambito del Programma di Emissione descritto nella presente Nota Informativa saranno deliberate, di volta in volta, dal Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, nell'ambito del programma di emissione deliberato del Consiglio di Amministrazione della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna s.c. il 06 maggio 2015. 81 4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari La data di Emissione di ciascuna Obbligazione sarà indicata nelle Condizioni Definitive riferite alla specifica obbligazione. 4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Non esistono restrizioni alla libera trasferibilità delle Obbligazioni emesse, salvo le disposizioni di legge vigenti in materia. Non possono comunque aderire all’Offerta coloro che, al momento dell’adesione, pur essendo residenti in Italia, possono essere considerati ai sensi delle “U.S. Securities Laws” e di altre normative locali applicabili in materia, residenti negli Stati Uniti d’America o in qualsiasi altro paese nel quale l’Offerta di strumenti finanziari non sia consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli “Altri Paesi”). Le Obbligazioni non sono né saranno strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del United States Securities Act of 1933 e successive modificazioni ovvero ai sensi delle corrispondenti norme in vigore negli Altri Paesi. Esse non potranno conseguentemente essere offerte o comunque consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti d’America o negli Altri Paesi. 4.14 Regime fiscale Considerato che l’Emittente ha la propria sede legale in Italia e che l’offerta dei Titoli viene effettuata esclusivamente nel territorio della Repubblica Italiana, a ciascun Titolo viene applicato il seguente regime fiscale: (a) Redditi di capitale: gli interessi ed altri proventi dei Titoli sono soggetti ad un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura attualmente in vigore del 26% ai sensi delle disposizioni di legge vigenti; (b) Tassazione delle plusvalenze: le plusvalenze diverse da quelle conseguite nell’esercizio delle imprese commerciali realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso dei Titoli, sono soggette ad un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura attualmente in vigore del 26% ai sensi del D.Lgs. 461/1997 e successive integrazioni e modificazioni. Gli oneri fiscali di cui sopra sono a carico esclusivo degli portatori dei Titoli. Si fa presente che quanto sopra rappresenta una sintesi del regime fiscale in vigore alla data di redazione del presente Prospetto e che, in caso di eventuali successive variazioni della normativa sopra menzionata, si applicherà il regime fiscale previsto dalle disposizioni di legge pro tempore in vigore. Gli investitori sono tenuti in ogni caso a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della vendita delle Obbligazioni. 5. CONDIZIONI DELL’OFFERTA 5.1 Statistiche relative all’offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’offerta 5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata L'Emittente potrebbe prevedere come condizione a cui è subordinata l'offerta che l'adesione sia riservata a coloro che rivestano la qualifica di Socio della Banca e/o clientela con particolari caratteristiche meglio definite al successivo punto 5.2.1 (Destinatari dell'Offerta). L’adesione alle Obbligazioni potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta (il “Periodo di Offerta”). 5.1.2 Ammontare totale dell’offerta L’ammontare totale massimo dell’Offerta (l’ “Ammontare Totale”) sarà indicato nelle relative Condizioni Definitive. L’Emittente ha facoltà, nel Periodo di Offerta, di modificare l’Ammontare Totale. Tale variazione verrà comunicata al pubblico attraverso una comunicazione pubblicata sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it, contestualmente, trasmessa alla CONSOB e resa altresì pubblica presso la Sede e le Filiali della Banca aperte al pubblico. 5.1.3 Periodo di validità dell’offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione La durata del Periodo di Offerta sarà indicata nelle Condizioni Definitive e potrà essere fissata dall'Emittente 82 in modo tale che detto periodo abbia termine ad una data successiva a quella a partire dalla quale le Obbligazioni incominciano a produrre interessi (la “Data di Godimento”). L’Emittente potrà estendere tale periodo di validità, dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it, contestualmente, trasmesso alla CONSOB e reso altresì pubblico presso la Sede e le Filiali della Banca aperte al pubblico. L’Emittente potrà procedere, in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, per le mutate condizioni di mercato, per proprie esigenze o richieste corrispondenti al controvalore dell'offerta, alla chiusura anticipata dell'offerta, sospendendo immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste. In tal caso l’Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell'Emittente www.benebanca.it, contestualmente, trasmesso alla CONSOB e reso altresì pubblico presso la Sede e le Filiali della Banca aperte al pubblico. La sottoscrizione delle Obbligazioni sarà effettuata a mezzo di apposita scheda di adesione (di seguito “Modulo di Adesione”). Infine, ai sensi dell’articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente proceda alla pubblicazione di supplementi al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e dell'articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza, gli investitori, che abbiano già aderito all'Offerta prima della pubblicazione del supplemento, potranno, ai sensi dell’art. 95-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, revocare la propria accettazione entro il secondo Giorno Lavorativo successivo alla pubblicazione del supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta all'Emittente ed al Soggetto Incaricato del Collocamento o secondo le modalità indicate nel contesto del supplemento medesimo. Le obbligazioni saranno offerte tramite collocamento presso la sede e le filiali di Bene Banca. Inoltre, ai sensi degli articoli 30 e 31 del Testo Unico della Finanza, l’Emittente si riserva di procedere al collocamento anche mediante offerta fuori sede, avvalendosi di Promotori Finanziari; tale facoltà verrà espressamente indicata nelle singole Condizioni Definitive. Ai sensi dell’articolo 30, comma 6 del Testo Unico della Finanza, l'efficacia dei contratti conclusi fuori sede è sospesa per la durata di 7 (sette) giorni di calendario decorrenti dalla data di sottoscrizione degli stessi da parte dell'investitore. Conseguentemente, l'eventuale data ultima in cui sarà possibile aderire all’Offerta mediante contratti conclusi fuori sede ove ai sensi della normativa applicabile sia previsto il diritto di recesso a favore dell’investitore sarà indicata nelle relative Condizioni Definitive. 5.1.4 Possibilità di ritiro dell'offerta/riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni Nel corso del periodo di offerta delle Obbligazioni l'Emittente potrà avvalersi della facoltà di chiusura anticipata in caso di: •mutate condizioni di mercato valutate sulla base del giudizio discrezionale del medesimo •proprie esigenze •richieste superiori all'importo disponibile nonché di ridurre l'ammontare totale del prestito sospendendo immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste di sottoscrizione e dandone comunicazione mediante apposito avviso pubblicato sul sito della Banca. In ogni caso saranno soddisfatte tutte le prenotazioni pervenute sino al momento in cui la decisione di chiusura anticipata dell'offerta o riduzione di ammontare saranno comunicate al pubblico mediante avviso da pubblicarsi sul sito della banca. 5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile Durante il Periodo di Offerta gli investitori non possono sottoscrivere un numero di Obbligazioni inferiore ad un minimo (il “taglio Minimo”) di volta in volta specificato nelle Condizioni Definitive. L’importo massimo sottoscrivibile non potrà essere superiore all’Ammontare Totale massimo previsto per l’emissione. 5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari Il pagamento del controvalore relativo all’importo sottoscritto dall’investitore, avverrà alla data di regolamento (la “Data di Regolamento”) che può coincidere con la Data di Godimento dell'Obbligazione, mediante contanti o addebito su conto corrente. 83 Nel caso di sottoscrizione posteriore alla Data di Godimento il prezzo per la sottoscrizione delle Obbligazioni sarà maggiorato del rateo interessi maturato dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento. I titoli saranno messi a disposizione degli aventi diritto in pari data mediante deposito presso la Monte Titoli S.p.A. 5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta L’Emittente comunicherà entro 5 giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta, i risultati della medesima mediante un annuncio pubblicato sul sito web dell’Emittente all’indirizzo www.benebanca.it. 5.1.8 Eventuali diritti di prelazione Non previsti in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti. 5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione 5.2.1 Destinatari dell’Offerta Le Obbligazioni sono destinate a tutti gli investitori potenzialmente interessati, fermo restando quanto previsto ai paragrafi 4.13 e 5.1.1 della presente Nota Informativa. Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano con conseguente esclusione di qualsiasi altro ordinamento giuridico. 5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della comunicazione Non sono previsti criteri di riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello richiesto. Saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell’importo totale massimo disponibile. Le richieste di sottoscrizione saranno soddisfatte secondo l’ordine cronologico di prenotazione ed entro i limiti dell’importo massimo disponibile. Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l’Ammontare Totale, l’Emittente procederà alla chiusura anticipata dell’offerta e sospenderà immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste. La chiusura anticipata sarà comunicata al pubblico con apposito avviso da pubblicarsi non appena possibile sul sito internet dell’Emittente www.benebanca.it e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB. 5.3 Fissazione del prezzo 5.3.1 Prezzo di offerta • Il prezzo di offerta delle Obbligazioni potrà essere inferiore al 100% del Valore Nominale (“prezzo di emissione sotto la pari”), uguale al 100% del Valore Nominale (“prezzo di emissione alla pari”) e sarà indicato nelle Condizioni Definitive. Si sottolinea che le Obbligazioni Zero Coupon vengono emesse sotto la pari. Per le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di Godimento al Prezzo di emissione saranno aggiunti gli eventuali interessi maturati calcolati dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento. • Il prezzo delle Obbligazioni è calcolato secondo la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di cassa sulla base dei fattori di sconto ricavati dalla curva dei tassi swap, coerenti con la scadenza dei flussi di cassa dell’Obbligazione, e tenendo in considerazione l’eventuale componente derivativa. La curva dei tassi swap è eventualmente maggiorata dello spread determinato dall’Emittente (spread di emissione). • , Ad eccezione delle spese relative allo stacco cedola (indicate nelle Condizioni Definitive) l'Emittente non applicherà, in aggiunta al prezzo di emissione, commissioni o spese, specificamente poste a carico del sottoscrittore in relazione all'operazione di sottoscrizione delle obbligazioni. 5.4 COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE 5.4.1 I Soggetti Incaricati del collocamento Il collocamento sarà curato esclusivamente dall’emittente e non verranno stipulati accordi che prevedano la 84 distribuzione per il tramite di altre banche o intermediari autorizzati. 5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario Il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale saranno effettuati presso le sedi e le filiali dell’Emittente, in contante o mediante accredito sul conto corrente dell’investitore, ovvero per il tramite di Intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A.(Via Mantegna, 6 - 20154 Milano). 5.4.3 Soggetti che accettano di sottoscrivere o collocare l'emissione sulla base di accordi particolari Non sussistono accordi di sottoscrizione o collocamento. Non sono previste commissioni di collocamento e di sottoscrizione. 6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE 6.1 Mercati presso i quali è stata richiesta l’ammissione alle negoziazioni degli strumenti finanziari I titoli non saranno quotati in mercati regolamentati o negoziati in un Sistema Multilaterale di Negoziazione (MTF), né l'Emittente opererà in qualità di Internalizzatore Sistematico. 6.2 Quotazione su altri mercati di strumenti della stessa classe di quelli da offrire Non esistono mercati regolamentati e non regolamentati sui quali, per quanto a conoscenza dell'Emittente, sono ammessi alla negoziazione strumenti finanziari della stessa classe di quelli da offrire. 6.3 Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario La Banca negozierà i titoli in contropartita diretta. tuttavia non è previsto un impegno incondizionato al riacquisto delle obbligazioni da parte dell'Emittente. Con specifico riferimento alle obbligazioni subordinate , in virtù delle clausole di subordinazione, il riacquisto di tali Obbligazioni sul mercato secondario può essere soggetto a limitazioni e autorizzazioni dell’Autorità Competente ai sensi della normativa comunitaria e nazionale pro tempore vigente. Ai sensi della normativa applicabile, nel caso di riacquisto di strumenti di capitale di classe 2 le autorità competenti possono fornire un'autorizzazione preventiva per uno specifico importo predeterminato; tale importo non supera il minore dei seguenti importi: 1) il 10% dell'importo dell'emissione in questione; 2) oppure il 3% dell'importo totale degli strumenti di classe 2. In assenza della citata autorizzazione preventiva al riacquisto, l’Emittente si troverebbe nell’impossibilità di riacquistare liberamente i Titoli. Il processo di determinazione dei prezzi di negoziazione adottato dalla Banca per questa tipologia di operazioni prevede che il valore sia calcolato in base alla curva dei tassi di interesse di mercato, associato allo spread di emissione ossia allo spread di credito associato alla banca al momento dell'emissione, (tale spread di emissione rimarrà invariato per tutta la durata del titolo e pertanto le valutazioni successive rispetto a quella iniziale rifletteranno esclusivamente variazioni della curva dei tassi di mercato) e di una componente commerciale, in linea con gli spread praticati sui Mercati Regolamentati o su Sistemi Multilaterali di Negoziazione per titoli analoghi liquidi.Il prezzo del titolo potrebbe quindi discostarsi anche sensibilmente da una valutazione che tenga conto della variazione del merito creditizio dell’emittente durante la vita del titolo. Sulla base dei prezzi così determinati la Banca potrà applicare uno spread di negoziazione in diminuzione o in aumento, rispetto al prezzo determinato con la metodologia di cui sopra, che definisce il prezzo cui è disposta rispettivamente ad acquistare (“bid” o denaro) o vendere (“ask” o lettera) l’obbligazione. L’applicazione di questo spread sul prezzo può variare nella misura in cui la Banca ritenga di mitigare il proprio rischio di posizione, tenendo conto di diversi fattori quali ad esempio la struttura del titolo, la sua durata, la situazione economica del momento. La Banca non applica limitazioni alla quantità in acquisto dai clienti. 85 La “Politica di valutazione e pricing delle Obbligazioni”, e le quotazioni denaro/lettera dei titoli negoziati sono disponibili presso la sede e le filiali della Banca. Si invitano gli investitori a considerare che i prezzi di acquisto proposti in fase di mercato secondario potranno essere inferiori alle somme originariamente investite e che in tali ipotesi si potrebbe incorrere in perdite in conto capitale. Le modalità di negoziazione delle Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa, sono stabilite nella Strategia di Esecuzione e Trasmissione degli ordini della Bene Banca c.c. di Bene Vagienna, che viene fornita e comunicata al Cliente e che è comunque disponibile presso la sede e le filiali dell'istituto nonché consultabile sul sito internet www.benebanca.it. Pertanto sussiste il rischio che l'investitore si trovi nella difficoltà o nell'impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della sua scadenza naturale. 7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 7.1 Consulenti legati all’Emissione Non vi sono consulenti legati all’emissione. 7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione Le informazioni contenute nella presente Nota informativa non sono state sottoposte a revisione o a revisione limitata da parte dei revisori legali dei conti. 7.3 Pareri o relazioni di esperti, indirizzo e qualifica Non vi sono pareri o relazioni di esperti nella presente Nota Informativa. 7.4 Informazioni provenienti da terzi Non vi sono informazioni, contenute nella presente Nota Informativa, provenienti da terzi. 7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario La Banca di Credito Cooperativo di Bene Vagienna società cooperativa non è fornita di rating così come le Obbligazioni emesse nell’ambito del presente Programma. 8. INFORMAZIONI SULLE GARANZIE RELATIVE ALLE OBBLIGAZIONI NON SUBORDINATE 8.1 Natura della garanzia I prestiti obbligazionari (esclusi quelli subordinati Tier II) emessi dalla Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna di cui alla presente Nota Informativa possono essere assistiti dalla garanzia prestata dal “Fondo di garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo”, di seguito per brevità individuato come “Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti” oppure “Fondo”. L'eventuale ammissione dei singoli prestiti obbligazionari al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo verrà specificata nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna emissione. Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti è un consorzio costituito tra Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali ed Artigiane in data 22 luglio 2004 con lo scopo di tutelare i portatori di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. Il Fondo interviene, nel caso di mancato adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi o di capitale (nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo) in capo alle Banche consorziate, attraverso: 86 a) la fornitura di mezzi alla Banca che non abbia onorato alla scadenza il debito di pagamento del rateo di interessi dei titoli obbligazionari da essa emessi, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta alla procedura di Amministrazione Straordinaria, su richiesta, rispettivamente, del Consiglio di Amministrazione o del Commissario Straordinario; b) il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di inadempimento dell'obbligo di rimborso del capitale alla scadenza, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta alla procedura di liquidazione coatta amministrativa. In caso di Amministrazione Straordinaria, l'intervento del Fondo non ha luogo qualora sia stata disposta la sospensione dei pagamenti da parte dei Commissari perché ricorrerebbero circostanze eccezionali e sempre in persecuzione del fine di tutela degli interessi dei creditori. Inoltre, l'intervento del Fondo non ha luogo qualora i Commissari, previa autorizzazione della Banca d'Italia, dispongono la continuazione dell'esercizio dell'impresa secondo le cautele indicate dal Comitato di Sorveglianza. 8.2 Campo di applicazione della garanzia Ai fini dell’intervento, il regolamento del prestito obbligazionario deve contenere una clausola che attribuisca ai sottoscrittori dei titoli ed ai loro portatori il diritto al pagamento da parte del Fondo del controvalore dei titoli posseduti nei limiti e nelle condizioni previsti dallo Statuto del Fondo. Il diritto all’intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l’ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l’evento di default, e per un ammontare massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a Euro 103.291,38 indipendentemente che essi derivino da una o più emissioni obbligazionarie garantite. Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti dalle Banche Consorziate, e quelli detenuti, direttamente o indirettamente per interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall’alta direzione delle Banche Consorziate. Qualora i titoli siano depositati presso la stessa Banca Emittente o presso altra Banca, anche non consorziata, l’intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta diretta in tal senso da parte dei loro portatori ovvero ad un mandato espressamente conferito a questo scopo alla Banca Depositaria. 8.3 Informazioni relative al garante Nell’effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a tenere a disposizione dello stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo. La somma di tali mezzi, calcolata con riferimento alle date del 30 giugno e del 31 dicembre antecedenti l’evento di default, al netto degli importi somministrati per l’effettuazione di precedenti interventi, rappresenta la dotazione collettiva massima del Fondo medesimo a disposizione degli interventi. 8.4 Documenti relativi al fondo accessibili al pubblico Nel sito del fondo www.fgo.bcc.it è possibile reperire lo statuto e il regolamento del fondo. 87 9 – MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE Di seguito si riporta il modello di Condizioni Definitive che dovrà essere completato per ciascuna emissione di Obbligazioni effettuata ai sensi del Programma ************ 88 Società Cooperativa con sede legale in Bene Vagienna (CN), Piazza Botero n. 7 Telefono 0172/651111 - Fax 0172/654603 Sito internet www.benebanca.it Codice ABI 08382 iscritta all’Albo delle Banche al n. 4243.20, all’Albo delle Società Cooperative al n. A159519 e al Registro delle Imprese di Cuneo al n. 00167340041, Codice Fiscale e Partita IVA 00167340041 Capitale sociale e riserve al 31/12/2014: Euro 62.317.546 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle Banche del Credito Cooperativo CONDIZIONI DEFINITIVE relative all'emissione del prestito obbligazionario denominato [Denominazione prestito obbligazionario] [con erogazione di una percentuale del valore nominale collocato a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), enti, fondazioni, associazioni e altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale] [DENOMINAZIONE DEL PRESTITO] ISIN [] sulla base del programma di offerta di prestiti obbligazionari denominati “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - tasso variabile con eventuale minimo e/o massimo”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - tasso fisso (con erogazione di una percentuale del valore nominale collocato a favore di organizzazioni non lucrative che perseguono scopi di utilità sociale)”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - step up/step down”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - tasso misto con eventuale minimo e/o massimo”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - zero coupon”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - subordinate tier II a tasso fisso”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - subordinate tier II a tasso variabile con eventuale minimo e/o massimo”, “Bene Banca credito cooperativo di Bene Vagienna s.c. - subordinate tier II a step up/step down” oggetto del Prospetto di Base depositato presso la CONSOB il 3 luglio 2015 a seguito di approvazione rilasciata con nota n° 53446 del 02/07/2015. Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data [•]. L'adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. 89 Si precisa che: a) le presenti Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell'articolo 5, paragrafo 4 della Direttiva 2003/71/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base e agli eventuali supplementi pubblicati; b) le Condizioni Definitive, nonché tutti gli altri documenti componenti in Prospetto di Base, sono a disposizione del pubblico presso la sede dell'Emittente (Piazza Botero 7, Bene Vagienna) e consultabili sul sito internet www.benebanca.it; c) per ottenere informazioni complete sull'investimento proposto occorre leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base; d) alle presenti Condizioni Definitive è allegata la nota di Sintesi relativa alla singola emissione. L’investimento nelle Obbligazioni Subordinate Tier II, oggetto del presente Prospetto di Base, comporta per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione dell’emittente a procedure concorsuali, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza rispetto alle Obbligazioni subordinate Tier II e che lo stesso pertanto possa conseguire a scadenze perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito antergati, ossia che godono di prelazione, alle obbligazioni subordinate. Queste ultime in caso di default presentano infatti un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior dello stesso emittente ed aventi la medesima scadenza. Le Obbligazioni subordinate tier II oggetto del presente prospetto di Base sono caratterizzate da una rischiosità molto elevata, il cui apprezzamento da parte dell’investitore è ostacolato dalla loro complessità. E’ necessario quindi che l’investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano sia tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive, sia avvalendosi dell’assistenza fornita dall’intermediario. Prima di effettuare qualsiasi operazione avente ad oggetto le Obbligazioni, l’intermediario dovrà verificarne l’appropriatezza sulla base della conoscenza ed esperienza dell‘investitore per la tipologia di investimento propria delle Obbligazioni oggetto del Programma. Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l’intermediario dovrà altresì valutare se l’investimento è adeguato per l’investitore avuto riguardo – in aggiunta alla valutazione dei profili di conoscenza ed esperienza di cui sopra – anche alla sua situazione finanziaria ed agli obiettivi di investimento. 90 INFORMAZIONI FONDAMENTALI Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all'emissione/offerta In relazione al collocamento delle Obbligazioni si configurano le seguenti situazioni di conflitto di interessi: [collegamento tra Emittente ed Ente Beneficiario / Beneficiario/i in caso di devoluzione]; [altro]; [non applicabile] Ragioni dell'offerta e impiego dei proventi L’ammontare ricavato dai Titoli sarà destinato all’esercizio dell’attività bancaria dell’Emittente. [se previsti devoluzione a Ente Beneficiario ] Devoluzione di una parte del collocato a favore di [-] [Il [-]% dell’ammontare nominale collocato delle Obbligazioni / Un importo pari ad Euro [-] sarà devoluto dall’Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Tipologia delle Obbligazioni [•] Status delle Obbligazioni [Senior][Subordinate Tier II] Codice ISIN [•] Valore nominale di ogni obbligazione [•] Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi Per le Obbligazioni senior a Tasso Fisso e subordinate Tier II a Tasso Fisso Per tutta la durata del prestito le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale interessi calcolati ad un tasso annuo lordo del [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ). Per le Obbligazioni senior a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo Le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale, interessi calcolati sulla base del [Parametro di Indicizzazione +/- Margine (Spread)] Il Parametro di Indicizzazione sarà [maggiorato/diminuito] di uno spread pari a [•]%;[non applicabile] Il tasso della prima cedola è pari a: lordo: [•]% netto: [•]% Tasso minimo (floor): [•]; [non applicabile] Tasso massimo (cap): [•]; [non applicabile ] Per le Obbligazioni Zero Coupon Per tutta la durata del prestito le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale, interessi calcolati ad un tasso annuo lordo del [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ). Per le Obbligazioni senior Step-Up/Step-Down e subordinate Tier II StepUp/Step-Down Le Obbligazioni fruttano sul Valore Nominale, per ogni periodo di riferimento, interessi calcolati ad un tasso annuo lordo così definito: Periodo dal [•] al [•] pari al [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ). 91 Periodo dal [•] al [•] pari al [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ). Periodo dal [•] al [•] pari al [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ). Periodo dal [•] al [•] pari al [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ). [eventuali ulteriori periodi] Per le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (floor) e/o Massimo (cap) - Periodo con interessi a Tasso Fisso (dal [•] al [•]) le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale interessi calcolati ad un tasso annuo lordo del [•]% ([•]% al netto dell’effetto fiscale ). - Periodo con interessi a Tasso Variabile (dal [•] al [•]): le Obbligazioni fruttano, sul Valore Nominale interessi calcolati sulla base del [Parametro di Indicizzazione +/- Margine (Spread)] Il Parametro di Indicizzazione sarà [maggiorato/diminuito] di uno spread pari a [•]%; [non applicabile] Tasso minimo (floor): [•]; [non applicabile] Tasso massimo (cap): [•]; [non applicabile ] Frequenza nel pagamento degli interessi Le Obbligazioni saranno fruttifere di interessi pagabili in via posticipata con frequenza [mensile/trimestrale/semestrale /annuale], in data [•] e [•] di ogni anno [eventuali ulteriori date ] Parametro di indicizzazione (per le obbligazioni a Tasso Variabile e a Tasso Misto) [Tasso Euribor a uno/tre/sei/dodici mesi]; [ Rendimento BOT a tre/sei/dodici mesi]; [non applicabile] Fonte di rilevazione del Parametro di indicizzazione [•]; non applicabile Eventi di turbativa relativi al parametro di Indicizzazione Nel caso in cui il valore del Parametro di Indicizzazione non fosse disponibile alla data di rilevazione dello stesso, il valore utilizzato per il calcolo della Cedola per il periodo di riferimento sarà pari all’ultimo disponibile del Parametro di Indicizzazione. Se l’indisponibilità del valore del Parametro di Indicizzazione dovesse verificarsi anche per la successiva scadenza cedolare, l’Agente per il Calcolo agirà in buona fede secondo la migliore prassi di mercato individuando il Parametro di Indicizzazione alternativo che secondo la ragionevole discrezione dell’Emittente sia fungibile con il Parametro di Indicizzazione divenuto indisponibile. Convenzione per il Gli interessi saranno calcolati secondo la convenzione ACT/ACT (ICMA) ed il calcolo di pagamento e calendario [TARGET]. calendario Agente per il calcolo Data di emissione / data di godimento L'agente per il calcolo è l'Emittente La Data di Emissione dell’Obbligazione è il [•] / La Data di Godimento dell’Obbligazione è il [•]. Data/e di regolamento [•][•][•] [eventuali ulteriori Date di regolamento] Data di scadenza [•] Modalità di rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari la pari in un’unica soluzione alla 92 Data di Scadenza. Tasso di rendimento [Per le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale minimo e/o massimo e a Tasso Misto con eventuale minimo e/o massimo - Ipotizzando che il Parametro di Indicizzazione si mantenga costante, pari a [•] (rilevazione del [•]) per tutta la durata dell’Obbligazione] Il rendimento effettivo annuo lordo delle Obbligazioni è pari a [•] ed il rendimento effettivo annuo netto è pari a [•] (considerata la vigente imposta sostitutiva del[•]). I rendimenti sono calcolati in regime di capitalizzazione composta, secondo la metodologia del “Tasso Interno di Rendimento” (TIR), assumendo che l’Obbligazione sia detenuta fino a scadenza e che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti ad un tasso pari al TIR medesimo. CONDIZIONI DELL'OFFERTA Condizioni alle quali [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione esclusivamente a [•]]; l'offerta è subordinata [Non applicabile] Ammontare totale dell'offerta L’Ammontare Totale dell’emissione è pari a Euro [•], per un totale di n. [•] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro [•]. L’Emittente si riserva la facoltà di incrementare l’Ammontare Totale di ciascun prestito nel corso del Periodo di Offerta. Periodo totale dell'offerta Le Obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo chiusura anticipata ovvero proroga del periodo d'offerta. Lotto minimo Lotto minimo pari a n. [●] Modalità e termini per il pagamento e consegna degli strumenti finanziari Il pagamento delle obbligazioni sarà effettuato alla Data di Regolamento mediante addebito sui conti correnti dei sottoscrittori. Il rimborso delle obbligazioni ed il pagamento degli interessi avverranno a cura dell’Emittente, per il tramite di Monte Titoli SpA Piazza degli Affari 6 – 20123 MILANO. Le obbligazioni saranno assoggettate alla disciplina di dematerializzazione di cui al D.Lgs. 24 giugno 1998 n. 213 e relative disposizioni di attuazione Prezzo di Emissione Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al [•]% del Valore Nominale, e cioè Euro [•]. Resta fermo che nell’ipotesi in cui la sottoscrizione delle Obbligazioni da parte degli investitori avvenisse ad una data successiva alla Data di Godimento, il Prezzo di Emissione dovrà essere maggiorato del rateo interessi. Spese connesse allo stacco cedola Ad ogni stacco cedola verranno addebiti €[•] AUTORIZZAZIONI RELATIVE ALL’EMISSIONE L’emissione dell’Obbligazione oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente in data [•]. Bene Vagienna, [•] Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo) Società Cooperativa Il Presidente Pier Vittorio VIETTI 93 94 95