Riepilogo pluviometrico regionale del mese di

Naturalia Società Cooperativa
Nocera Umbra (Pg), 11 febbraio 2006
UMBRIA METEO - L'informazione meteorologica dell'Umbria
OGGETTO: Riepilogo pluviometrico regionale del mese di DICEMBRE 2005
PIOGGIA
(mm)
Max di
pioggia
in 24h
Giorno più
piovoso
PREC.
attese per
Dicembre
Rilevatore
Perugia - S.Sisto
172
44
5
80
A.Giglietti
Fabro (Pg)
127
27
3
89
L.Mascelloni
96
21
6
89
A.Pugnali
100
30
6
74
S.Messini
34
n.p.
n.p.
72
M.Martini
129
41
5
74
A.Giglietti
STAZIONI
Foligno (Pg) sud
Castiglione del Lago (Pg)
Olmeto
(Pg)
Petrignano d’Assisi (Pg)
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UMBRIA METEO* è un servizio di Naturalia Società Cooperativa (*marchio depositato)
I dati pluviometrici sopra riportati sono raccolti con recipienti graduati manuali ed elettronici a bilancina, grazie al
prezioso contributo dei nostri collaboratori presenti sul territorio regionale.
Responsabile raccolta dati: Dario Pittaluga [email protected]
INTERNET: www.umbriameteo.com E-MAIL: [email protected]
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COMMENTO CLIMATICO: Commento al mese di Dicembre 2005
L’ultimo mese di dicembre è stato anch’esso molto vivace dal punto di vista meteorologico con molte
precipitazioni superiori alle medie del periodo che hanno chiuso un anno mediamente molto piovoso
testimoniato dai dati delle stazioni di Perugia San Sisto con 1322 mm e Terni con 1347 mm.
Tornando al mese di dicembre la prima decade è stata ricca di precipitazioni con la depressione di
Islanda in posizione latitudinale molto bassa ha favorito l’ingresso dei sistemi perturbati sul
Mediterraneo con intense piogge a carattere di rovescio e temporale, il giorno 3 i fenomeni hanno
interessato un po tutta la regione con accumuli variabili fra i 20-30 mm, mentre la neve è caduta a
quote montane. Tra il 5 e 6 aria più fredda nord Atlantica ha dato origine alla formazione di un area
depressionaria sul centro Italia che ha innescato una nuova intensa fenomenologia in particolare sui
settori settentrionali e centrali della regione che hanno portato all’ingrossamento dei fiumi ed a una
nuova esondazione del Tevere tra Pontenuovo e Torgiano territori già colpiti a fine Novembre. Le
precipitazioni sono state molto intense in alta valle Tiberina con punte di 60 mm e 40 mm nello
spoletino, folignate e perugino, l’ulteriore afflusso di aria fredda il 6 sera ha abbassato la quota delle
nevicate che dai 1000 metri si sono portate a quote collinari. Tale situazione è rimasta immutata fino
al 9 dicembre con il passaggio di un ultimo nucleo freddo che ha portato piogge nei fondovalle e neve
in collina e montagna. La seconda decade del mese è iniziata con una rimonta anticlonica sull’Europa
centrale che ha protetto in parte le regioni centro settentrionali italiane, mentre una bassa pressione
che ha insistito sulle regioni meridionali quindi con scarsi effetti sulla nostra regione, ma solo
annuvolamenti passeggeri. Dal 16 dicembre l’alta pressione punta si allunga verso i meridiani con la
prima irruzione artica della stagione sulla nostra regione. Il 17 l’impulso artico si addossa alle Alpi,
inzialmente vi è un richiamo di correnti occidentali che portano una nuvolosità irregolare poi in serata
l’entrata di aria più fredda porta una brevissima ma intensa fase di maltempo con la temperatura che
in poche ore cala sensibilmente e la pioggia anche a fondovalle si trasforma in neve. Passato il fronte,
la pressione torna ad aumentare e l’aria fredda per le sue caratteristiche di essere pesante fa sentire i
suoi effetti al suolo, con le temperature minime che si portano di alcuni gradi sottozero. Di giorno
invece temperature più elevate comunque valori medi intorno ai 5°-6°. L’anticiclone persiste
sull’Europa occidentale fino alla vigilia poi un nuovo fronte freddo proveniente dall’Europa
settentrionale provoca un cedimento barico con formazione di un minimo sulle regioni centrali e con
nuove piogge sparse nei giorni 26 e 27. Dal 28 invece un nucleo di aria gelida con valori di temperatura
in quota molto bassi entra dalla valle del Rodano e forma un minimo sottovento alle Alpi, sulla nostra
regioni per tutto il giorno spira un libeccio freddo che trasporta veloci rovesci essenzialmente nevosi,
le precipitazioni sono piuttosto discontinue e la temperatura specie al suolo si mantiene sopra lo zero.
Nel pomeriggio sono imbiancate Perugia dove in centro si accumulano 4 cm e Assisi e Città di Castello,
sul resto della regione si tratta di episodi che generano solo spruzzate e niente più. Il nucleo freddo
nel suo spostamento verso levante perde energia e il grosso delle precipitazioni riamane confinato
sulla Toscana. Il giorno 31 invece le correnti un intensa perturbazione atlantica si avvicina alla nostra
regione portando nuove piogge per il 1 giorno dell’anno. Le correnti umide sud occidentali nel
frattempo hanno portato un aumento della temperatura su valori abbondantemente sopra lo zero e la
neve è tornata a cadere in montagna.
DARIO PITTALUGA
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