PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA – COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
ANAGRAFICA AZIENDA
Ragione sociale
ISS Facility Services
Sede legale
Via E. Bugatti 2, 20142 Milano (MI)
Legale rappresentante
Dott. Antonio Ive
Iscrizione R.E.A. CCIAA
848748
Iscrizione INAIL
3677616/61 Via Boncompagni, 41 –
Milano
Iscrizione INPS
4922909041 - 4977079205 - P.zza
Missori 8/10 Milano
Tipo attività
Integrated Facility Services
NOMINATIVI ADDETTI ALLA SICUREZZA
Datore di lavoro
Dott. Antonio Ive
Nominativo del RSPP
Ing. Lorenzo Bozzini
Elisabetta Di Meo
Nominativo del RLS
Sergio Prato
Anna Salvati
Nominativo del Medico Competente
Dott.ssa Maria Giorgiana Barrilà
Nominativo del Preposto
La nomina dei preposti per i diversi siti
oggetto di appalto è formalizzata e resa
nota al cliente preventivamente
all’allestimento del cantiere
Addetti alle emergenze
(primo soccorso e antincendio)
Sarà fornito l’elenco in fase di
allestimento del cantiere
ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO
Cleaning
Facchinaggio / Handyman
Housekeeping
Revisione
0
Data
17/09/2013
Motivo della revisione
Nuova stesura
Elaborato SPP
Approvato AD
________________
________________
FIRMATO IN ORIGINALE
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MANSIONI, RISCHI, MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE
MANSIONE: OPERATORE CLEANING
Informativa generale:
Tutti i dipendenti cleaning sono tenuti ad osservare le procedure, istruzioni e modelli ISS al fine di garantire una maggiore sicurezza nei luoghi di
lavoro. In particolare per l’appalto UBS si richiede l’applicazione dell’istruzione operativa IO_SPP026 – Scheda HSE pulizie civili (cfr. allegati).
L'uso di prodotti chimici (detergenti, sgrassanti etc.) fa parte integrante dell'attività propria alle imprese di pulizie. Va da sé che la massima cura va
posta nel maneggiare con sicurezza i vari prodotti in uso.
È fatto obbligo di:
• Attenersi alle informazioni riportate sulla confezione.
• Non utilizzare prodotti di cui non sia provata l'origine (prodotti senza etichetta, ecc.).
• Non utilizzare prodotti in modo improprio.
• Non miscelare prodotti tra di loro.
• Non travasare i prodotti in recipienti impropri anche se privi di altre etichette.
• Attenzione alle frasi di rischio (R) e ai dettami di sicurezza (S) riportati sulle etichette.
• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale (DPI) previsti.
FASI DI RISCHIO E DETTAMI DI SICUREZZA
I produttori sono obbligati ad indicare sulle confezioni dei prodotti le pericolosità e le norme di prudenza nell’utilizzo degli stessi. Le indicazioni
sono suddivise in tre gruppi:
• Frasi di rischio R: indicano i pericoli rappresentati dal prodotto.
• Frasi di prudenza S: indicano come usare correttamente ed in sicurezza il prodotto.
• Simboli (o pittogrammi): rappresentano graficamente il pericolo/i più significativi rappresentati dal prodotto.
Con decorrenza 2011 i prodotti riporteranno in etichetta e sulle schede tecniche e di sicurezza la nuova simbologia prevista dal regolamento
Europeo CLP (reg.1272/2008).
Pertanto le indicazioni di sicurezza diventeranno :
• Frasi di rischio H:indicano i pericoli rappresentati dal prodotto.
• Frasi di prudenza P: indicano come usare correttamente ed in sicurezza il prodotto
• Nuovi pittogrammi a losanga:rappresentano graficamente il pericolo/i più significativi rappresentati dal prodotto.
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Significato
Simbolo
Nuovi pittogrammi 2011
Tossico (T)
Molto
tossico (T+)
Descrizione dei rischi
Sostanze e preparati tossici e
nocivi che comportano un rischio
per la salute anche in piccole
quantità
Metanolo, alcool
combustibile,
smacchiatori, spray
impermeabilizzanti
Quando la gravità dell'effetto sulla
salute si manifesta con piccole
quantità, il prodotto è segnalato
dal simbolo tossico
Disinfettanti (creolina)
Tali prodotti penetrano
nell'organismo per inalazione,
ingestione o attraverso la pelle
Nocivo
(Xn)
Esempi di prodotti
Vernici spray per
autovetture adtriclorene
esempio
Smacchiatori,
Solventi per vernice
Precauzioni da osservare
Per evitare qualsiasi contatto con la
pelle utilizzare i mezzi di protezione
forniti (guanti)
Lavorare preferibilmente all'esterno in
un locale ben ventilato
Osservare le norme igieniche: lavarsi
le mani, non mangiare o fumare
durante il lavoro
Prodotti per pulitura
I più pericolosi sono i prodotti sotto
forma di aerosol (inalazione!)
Prodotti per la protezione
e il trattamento del legno
Conservare fuori portata dei minori
Decapanti per vernici
Petrolio, benzina
Facilmente
infiammabile
(F)
Estremamen
te
infiammabile
(F+)
(F) I prodotti facilmente
infiammabili si innescano in
presenza di una fiamma di una
fiammata, di una fonte di calore
(superficie riscaldata) o di scintille.
Comburente
(O)
Per la combustione è necessaria
la presenza di una sostanza
combustibile, dell’ossigeno, e di
una fonte di infiammazione, la
combustione è notevolmente
accelerata in presenza di un
prodotto comburente (sostanza
ricca di ossigeno)
-
Corrosivo
(C)
Le sostanze corrosive
danneggiano gravemente i tessuti
viventi e attaccano anche altre
sostanze. La reazione può
verificarsi in presenza di acqua o
umidità.
Alcool combustibile o
metanolo
Essenza di trementina,
white spirit
Acetone, detersivi per
spazzole, sol venti per
vernici
Verniciatura con aerosol,
vernici metalliche
Antigelo per vetri
Autocollanti,
colle(neoprene)
Conservare i prodotti in un locale ben
ventilato
Mai utilizzarli vicino ad una fonte di
calore, ad una superficie calda, in
prossimità di scintille o di fiamma non
protetta.
Vietato fumare
Non indossare indumenti di nylon e
tenere sempre a portata di mano un
estintore durante il periodo di
utilizzazione di prodotti infiammabili.
Conservare i prodotti infiammabili
(simbolo F) lontano dai prodotti
comburenti (O)
Purificatori d'aria
Sostanze per disintasare
condotte e servizi igienici.
Soda caustica, decapanti
Tutti gli Acidi.
Detersivi per toilette
Prodotti per lavatrici (allo
stato umido)
Conservare i prodotti nell’imballaggio
originale (recipienti perfettamente
chiusi, tappo di sicurezza).
Conservare i prodotti fuori portata dei
minori.
Curarne la disposizione
Proteggere gli occhi, la pelle, ecc.,
contro le proiezioni. Fare attenzione
quando si travasa o si spande il
prodotto.
Utilizzare sempre i DPI protettivi.
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-
Il contatto ripetuto con prodotti
irritanti provoca reazione
d’infiammazione della pelle e delle
mucose
Varechina
L'esplosione è una combustione
estremamente rapida, dipendente
dalle caratteristiche del prodotto,
dalla temperatura (fonte di
calore), dal contatto con altri
prodotti (reazione) dagli urti, da
attriti, ecc.
I contenitori spray di
qualsiasi tipo(anche vuoti)
sono vere e proprie
bombe potenziali al di
sopra dei 50°C.
Evitare il surriscaldamento, gli urti,
proteggere contro i raggi solari
Sostanza:
Prodotti attivi presenti nei
pesticidi
Eliminare il prodotto o i residui
analogamente ai rifiuti pericolosi
Clorofluorocarburi
Evitare la contaminazione
dell'ambiente grazie ad un
immagazzinamento adeguato
Essenza di trementina
Ammoniaca
Irritante
(Xi)
Esplosivo
(E)
Pericoloso
per
l’ambiente
(<<N)
molto tossica per gli organismi
presenti nelle acque
tossica per la fauna
pericolosa per lo strato di ozono
Non conservarlo mai vicino a fonti di
calore, lampade, radiatori
Divieto assoluto di fumare
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1. USO DETERGENTI NEUTRI O IRRITANTI
RISCHIO
Informazione e formazione
insufficienti
Contatto cutaneo
Contatto con occhi
Ingestione
Inalazione
AZIONI CORRETTIVE
Informazione e formazione sui “rischi specifici” connessi alla manipolazione ed all’utilizzo dei prodotti di
pulizia
Presenza in cantiere delle “Schede di Sicurezza” di tutti i prodotti chimici utilizzati.
Divieto assoluto di miscelare i prodotti chimici fra loro.
Accurata chiusura dei contenitori dopo l’uso e ricovero nei luoghi previsti presso il cantiere.
DPI: guanti .
Divisa da lavoro (non DPI).
Non previsto adozione di occhiali. In caso di contatto accidentale lavare abbondantemente con acqua
Conservazione dei prodotti nei contenitori originali muniti di etichetta originale o nei dispenser
professionali, quando previsti.
Divieto d’utilizzo, anche estemporaneo, di altri contenitori (es. bottiglie vuote d’acqua o di bibite).
Quando possibile, aerare i locali durante l’esecuzione di mansioni con utilizzo di prodotti chimici.
2. USO DETERGENTI A BASE SOLVENTE (infiammabili)
RISCHIO
Informazione e formazione
insufficienti
Incendio
AZIONI CORRETTIVE
Informazione e formazione sul “rischio incendio” connesso all’utilizzo ed all’immagazzinamento di
detergenti e deceranti a base di solventi, in concentrazione superiore al 5%.
Presenza in cantiere delle “Schede di Sicurezza” di tutti i prodotti chimici utilizzati.
Divieto assoluto di miscelare i prodotti chimici fra loro.
Accurata chiusura dei contenitori dopo l’uso e loro custodia separata da materiali infiammabili nei luoghi
previsti presso il cantiere.
Divieto d’utilizzo di questi prodotti in locali in cui sono esposti cartelli di rischio d’incendio.
Conservare in locali aerati lontani da fonti di calore e dotati di estintori.
Divieto di utilizzo di macchinari elettrici che producano scintille.
Evitare l’uso di materiali ed indumenti che accumulino cariche elettrostatiche.
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3. USO DI PRODOTTI DISINCROSTANTI PER BAGNI (ACIDI/ALCALINI)
USO DI DISINFETTANTI / IPOCLORITI
RISCHIO
Informazione e formazione
insufficienti
Contatto cutaneo
Contatto con occhi
Ingestione
Inalazione
AZIONI CORRETTIVE
Informazione e formazione sui “rischi specifici” connessi alla manipolazione ed all’utilizzo dei disinfettanti
adottati.
Presenza in cantiere delle “Schede di Sicurezza” di tutti i prodotti chimici utilizzati.
Divieto assoluto di miscelare i prodotti chimici fra loro.
Accurata chiusura dei contenitori dopo l’uso e ricovero nei luoghi previsti presso il cantiere
DPI: guanti .
Divisa da lavoro (non DPI).
Informazione e formazione sui “rischi specifici” connessi alla manipolazione ed all’utilizzo dei
disincrostanti adottati.
Conservazione dei prodotti nei contenitori originali muniti di etichetta originale o nei dispenser
professionali quando previsti.
Divieto d’utilizzo, anche estemporaneo, di altri contenitori (es. bottiglie vuote d’acqua o di bibite).
Quando possibile, aerare sempre i locali durante lo svolgimento della mansione.
DPI: mascherina EN 149 FFP1 (a richiesta).
4. RISCHI CONNESSO CON L’USO DI MACCHINE ED ATTREZZATURE DI LAVORO
Uso macchine ad alimentazione elettrica
RISCHIO
Rischi Meccanici (contatto con
organi in movimento):
• Impigliamento
• Trascinamento
• Schiacciamento
• Cesoiamento
• Inciampo
AZIONI CORRETTIVE
Informazione e formazione.
Utilizzo di attrezzatura idonea e conforme alle norme tecniche e cogenti di riferimento.
Formazione sul corretto cambio degli accessori.
Cambio degli accessori a macchina scollegata elettricamente.
Divieto assoluto di rimozione dei ripari e dei dispositivi di sicurezza.
Obbligo, in caso di malfunzionamento, di avvisare tempestivamente il “responsabile del cantiere”.
Divieto, in caso di guasti ed anomalie, di procedere di propria iniziativa a tentativi di riparazione o
ripristino.
Formazione sul corretto posizionamento del cavo d’alimentazione durante il lavoro.
A fine lavoro, disposizione di ricovero dell’attrezzatura utilizzata nei luoghi predisposti.
DPI: guanti EN 388.
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Rischi Meccanici macchine uomo
a bordo
• Ribaltamento mezzo
•
Rischi Elettrici:
Elettrocuzione
Rischi da agenti fisici
L’utilizzo delle macchine “uomo a bordo” è riservato al solo personale debitamente informato, formato ed
addestrato.
Utilizzo di macchine idonee e conformi alle norme tecniche e cogenti di riferimento Non operare in
prossimità (distanza < m.2) di gradini o aperture nel vuoto.
Non percorrere pendenze superiori al 90% della pendenza massima percorribile dichiarata dal
costruttore.
In assenza d’indicazioni da parte del costruttore, la pendenza massima percorribile è intesa del 10%.
Informazione e formazione.
Controllo dell’integrità di cavi, spine, prolunghe ed avvolgicavo prima e dopo l’uso.
Controllo dell’idoneità delle prese.
Verifica della “conformità” dell’impianto elettrico tramite le informazioni fornite dal Committente ex art. 26.
Non collegare contemporaneamente più macchine alla stessa presa.
Non tentare riparazioni o modifiche delle spine e dei cablaggi in dotazione alle macchine.
Avvisare tempestivamente il “responsabile del cantiere” in caso si rilevino cavi usurati, spine non più
adeguatamente isolate o avvengano guasti alle macchine.
Il livello di rumorosità e quello di vibrazione delle macchine in uso sono inferiore ai rispettivi livelli di
azione
5. RISCHI DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E IMMAGAZINAMENTO
Carico e scarico del materiale
RISCHIO
AZIONI CORRETTIVE
Lesioni dorso-lombari, lesioni a
carico delle strutture
osteomiotendinee e
nervovascolari:
• Carico in equilibrio instabile
• Carico pesante
• Carico difficile da
maneggiare
Rischi Meccanici (associati a
M.M.C.)
• Caduta del carico
• Contusioni, urti contro
Informazione e formazione sulla natura dei rischi e sulla corretta esecuzione della M.M.C.
Verificare che, il peso del carico sia inferiore ai 25 Kg. (per le donne 15 Kg.), anche nel caso di
movimentazioni occasionali.
Divieto di movimentazione di pesi di qualunque entità alle donne in stato di gravidanza.
Evitare movimenti bruschi del corpo.
Verificare che la pavimentazione sia uniforme e non scivolosa.
Verificare che la struttura esterna e/o la consistenza del carico non comporti lesioni alle mani o al corpo.
Verificare l’equilibrio del carico e che il contenuto non rischi di spostarsi durante la movimentazione.
Evitare movimentazioni con il corpo in posizione instabile.
Predisporre l’area di lavoro eliminando ingombri e sporgenze.
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sporgenze
•
•
•
•
DPI: scarpe antinfortunistiche EN 345 S2-S3; guanti EN 388.
Accatastamento stabile in altezza ridotta di materiali ed attrezzature.
Impilamento delle sole merci di cui: forma, caratteristiche di resistenza e peso dei contenitori lo
permettano.
Osservare eventuali indicazioni riportate sugli imballi.
Utilizzo di bancali in buono stato e di idonea portata.
Utilizzare i DPI a disposizione: guanti EN 388; scarpe antinfortunistiche EN 345 S2-S3.
Non ingombrare le uscite d’emergenza, i passaggi, i dispositivi antincendio e gli interruttori elettrici e di
controllo.
Affiggere segnaletica specifica al materiale riposto (infiammabile, irritante, tossico, ecc.).
In presenza di sostanze infiammabili, posizionare opportuni estintori omologati all’ingresso del
magazzino.
Ancorare stabilmente e saldamente la scaffalatura a parete e/o a pavimento.
Controllare la livellatura dei ripiani.
Utilizzare scaffalature idonee, di resistenza adeguata alle merci da riporre.
Verificare portata massima (Kg/mq) ed indicarla con cartelli sui piani.
Riporre il materiale in modo stabile e in base alle sue caratteristiche.
Osservare le indicazioni riportate sugli imballi.
Non salire sulle scaffalature.
Tra le scaffalature, predisporre corridoi di almeno un metro per il passaggio.
Rischi Meccanici
(accatastamento):
Caduta masse
Urti
Inciampi
Schiacciamenti
Rischi Meccanici (scaffalature)
• Caduta masse
• Urti
• Inciampi
• Schiacciamenti
• Cedimenti/crolli
6. STOCCAGGIO PRODOTTI
PRODOTTO
Prodotti Spray
Prodotti a base di solvente
Manutentori per spray-cleaning
Smacchiatori per superfici
tessili
Prodotti a base alcolica
Insetticidi
Disinfettanti
RISCHIO
Incendio
Esalazioni gas irritanti
AZIONI CORRETTIVE
Immagazzinare i prodotti in aree distinte e separate.
Conservare possibilmente in locali aerati.
Osservare le eventuali indicazioni riportate sugli imballi.
Dotarsi di estintori idonei ed omologati.
Affiggere segnaletica specifica (“divieto di fumare”, “divieto uso di fiamme
libere”).
Presenza in cantiere delle “Schede di Sicurezza” dei prodotti utilizzati.
Immagazzinare i prodotti a rischio in aree distinte e separate.
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PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA – COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
Deceranti
Cristallizzanti
Disincrostanti
Pulitori per moquette
Conservare possibilmente in locali aerati.
Osservare le eventuali indicazioni riportate sugli imballi.
Presenza in cantiere delle “Schede di Sicurezza”dei prodotti utilizzati.
7. RISCHI RESIDUI GENERICAMENTE ASSOCIATI ALLE MANSIONI
Attività con pavimento bagnato
RISCHIO
•
•
Rischi meccanici
Scivolamenti
Urti
AZIONI CORRETTIVE
Informazione e formazione.
Chiusura al transito e/o segnalazione dell’area di lavoro con opportuna segnaletica.
Verificare la presenza d’ostacoli e/o dislivelli nell’ambiente di lavoro.
Uso dei DPI messi a disposizione: scarpe antiscivolo EN 347 S2.
Posture scorrette e prolungate
RISCHIO
Lesioni dorso-lombari
AZIONI CORRETTIVE
Informazione e formazione sulle corrette posture e modalità operative.
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Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
8. CADUTE
Le cadute (inciampi, scivolamenti etc.) rappresentano un rischio specifico tipico per chi opera nel settore delle pulizie.
Le cadute possono essere così suddivise:
• CADUTE A LIVELLO.
• CADUTE DALL'ALTO.
• CADUTE IN APERTURA.
CADUTE A LIVELLO: sono le cadute da terra normalmente determinate da inciampi o scivolamenti.
Allo scopo di minimizzare tale rischio è fatto obbligo di:
• Evitare di lasciare oggetti od ostacoli sul pavimento.
• Non correre nei corridoi e nelle scale.
• Usare sempre le scarpe di sicurezza.
• Segnalare l'eventuale stato di scivolosità (es. se bagnato) del pavimento.
• Segnalare sempre al proprio responsabile le condizioni di pericolo.
CADUTE DALL'ALTO: sono le cadute con conseguenze più gravi, causate principalmente da:
• Non appropriato utilizzo di scale, ponteggi, trabattelli ecc.
• Non utilizzo, ove necessario, di dispositivi personali di sicurezza.
• Posizioni pericolose o precarie.
Allo scopo di ridurre tale rischio è fatto obbligo di:
• Evitare di usare in maniera impropria le scale.
• Non appoggiare le scale su superfici fragili o instabili.
• Non usare mezzi di fortuna (es. sedie) per eseguire lavori in alto.
• Non salire sulle scale in modo inadeguato o con le mani occupate.
• Evitare di lasciare oggetti sul piano della scala.
• Nessuno deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento.
• Indossare, quando previsto, le scarpe di sicurezza.
• E' vietata la presenza contemporanea di più persone sulla stessa scala.
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CADUTE IN APERTURA: anche se statisticamente meno frequenti, sono di estrema pericolosità.
Allo scopo di ridurre tale rischio è fatto obbligo di:
• Prestare attenzione ai segnali appositamente predisposti.
• Segnalare la loro eventuale mancanza.
• Se per motivi inerenti al lavoro in corso, l'operatore debba aprire botole, tombini, vani ecc., segnalare la presenza del pericolo a chiunque
transiti nelle prossimità.
9. RISCHIO ELETTRICO
Allo scopo di ridurre tale rischio è fatto obbligo di:
• Non improvvisarsi elettricista. né prendere mai iniziative personali, ma avvisare il personale addetto.
• Non maneggiare cavi elettrici, spine o prese con le mani bagnate.
• Verificare l'integrità delle attrezzature elettriche e dei cavi prima di usarle su superfici bagnate.
• Staccare gli apparecchi elettrici prima di qualsiasi intervento di normale pulizia e manutenzione.
• Non aprire i quadri elettrici presenti in cantiere.
• Segnalare sempre guasti o anomalie.
• Usando lampade elettriche, osservare le relative norme di sicurezza.
• Non usare prese di derivazione a tre o più ingressi.
• Non estrarre le spine tirandole dal cavo.
10.
RISCHIO INCENDIO
L'incendio è una reazione di combustione, che si manifesta in presenza di ossigeno (comburente).
Gli elementi della combustione sono tre e agiscono in concomitanza:
• Una sostanza combustibile
• Una sostanza comburente
• Una energia termica di innesco
PREVENZIONE: chi opera nelle imprese di pulizia presso committenti, si trova in un ambiente che deve essere organizzato nella prevenzione
degli incendi con mezzi estinguenti (estintori, naspi) e procedure d’intervento immediato.
E' dovere di tutti contribuire alla sicurezza generale, osservando sempre le norme di prevenzione e sicurezza:
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•
•
•
•
Leggere attentamente il piano di sicurezza del luogo di lavoro.
Rispettare i divieti "NON FUMARE".
Segnalare sempre agli addetti eventuali anomalie o guasti nei sistemi di spegnimento.
Assicurarsi che le uscite di sicurezza siano sempre agibili.
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO
•
•
•
•
•
•
•
Evitare di generare o farsi prendere dal panico.
Qualora non fosse già stato fatto, lanciare l'allarme mediante le segnalazioni stabilite dall'azienda (piano di sicurezza).
Il personale addestrato all'uso degli estintori, in condizioni di sicurezza, interviene nello spegnimento.
In condizioni ambientali giudicate pericolose, per il fumo o per il calore, abbandonare il locale.
Nel caso di incendio ad apparecchiature elettriche, prima di intervenire con gli appositi estintori, scollegarle dall'alimentazione elettrica.
NON USARE MAI ACQUA.
Non esporsi ad inutili avventure, mantenere la calma e il raziocinio, rispettando le norme di sicurezza.
Non usare MAI gli ascensori.
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MANSIONE: OPERATORE LAVORI IN ALTEZZA
1. CADUTE
Le cadute (inciampi, scivolamenti etc.) rappresentano un rischio specifico tipico per chi opera nel settore delle pulizie.
Le cadute possono essere così suddivise:
• CADUTE A LIVELLO.
• CADUTE DALL'ALTO.
• CADUTE IN APERTURA.
CADUTE A LIVELLO: sono le cadute da terra normalmente determinate da inciampi o scivolamenti.
Allo scopo di minimizzare tale rischio è fatto obbligo di:
• Evitare di lasciare oggetti od ostacoli sul pavimento.
• Non correre nei corridoi e nelle scale.
• Usare sempre le scarpe di sicurezza.
• Segnalare l'eventuale stato di scivolosità (es. se bagnato) del pavimento.
• Segnalare sempre al proprio responsabile le condizioni di pericolo.
CADUTE DALL'ALTO: sono le cadute con conseguenze più gravi, causate principalmente da:
• Non appropriato utilizzo di scale, ponteggi, trabattelli ecc.
• Non utilizzo, ove necessario, di dispositivi personali di sicurezza.
• Posizioni pericolose o precarie.
Allo scopo di ridurre tale rischio è fatto obbligo di:
• Evitare di usare in maniera impropria le scale.
• Non appoggiare le scale su superfici fragili o instabili.
• Non usare mezzi di fortuna (es. sedie) per eseguire lavori in alto.
• Non salire sulle scale in modo inadeguato o con le mani occupate.
• Evitare di lasciare oggetti sul piano della scala.
• Nessuno deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento.
• Indossare, quando previsto, le scarpe di sicurezza.
• E' vietata la presenza contemporanea di più persone sulla stessa scala.
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CADUTE IN APERTURA: anche se statisticamente meno frequenti, sono di estrema pericolosità.
Allo scopo di ridurre tale rischio è fatto obbligo di:
• Prestare attenzione ai segnali appositamente predisposti.
• Segnalare la loro eventuale mancanza.
• Se per motivi inerenti al lavoro in corso, l'operatore debba aprire botole, tombini, vani ecc., segnalare la presenza del pericolo a chiunque
transiti nelle prossimità
2. RISCHIO ELETTRICO
Allo scopo di ridurre tale rischio è fatto obbligo di:
• Non improvvisarsi elettricista. né prendere mai iniziative personali, ma avvisare il personale addetto.
• Non maneggiare cavi elettrici, spine o prese con le mani bagnate.
• Verificare l'integrità delle attrezzature elettriche e dei cavi prima di usarle su superfici bagnate.
• Staccare gli apparecchi elettrici prima di qualsiasi intervento di normale pulizia e manutenzione.
• Non aprire i quadri elettrici presenti in cantiere.
• Segnalare sempre guasti o anomalie.
• Usando lampade elettriche, osservare le relative norme di sicurezza.
• Non usare prese di derivazione a tre o più ingressi.
• Non estrarre le spine tirandole dal cavo.
.
3. USO DI SCALE
FONTE
Utilizzo di Scale per
raggiungere altezze elevate
“Squadre Tecniche”
RISCHIO
Caduta addetti
AZIONI CORRETTIVE
Informazione/formazione.
Utilizzo di scale a norma ed in ottimo stato di manutenzione.
Le scale utilizzate su terreno cedevole o superfici irregolari devono essere
appoggiate su un’unica tavola di ripartizione.
Il sito dove è installata la scala deve essere privo d’ingombri.
Le scale non vincolate devono essere trattenute al piede da altra persona.
Presenza di rompitratta nelle scale ad elementi innestati oltre 8 m.
Durante l’utilizzo di scale ad elementi innestati, una persona deve
esercitare da terra una continua vigilanza sulla scala.
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Caduta di attrezzi o di altro
materiale dall’alto
Presenza continua di una persona a terra munita di elmetto per i lavori con
rischi di caduta >2 m.
Durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala.
Utilizzo della scala da una sola persona per volta.
La salita e la discesa vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala.
Nel caso di rottura di pioli non si procederà ad alcuna riparazione, ma la
scala dovrà essere sostituita.
Durante l’utilizzo di una scala, chiusura al transito e segnalazione dell’area
di lavoro e predisposizione di opportuna segnaletica: cartello rotondo
azzurro con pittogramma bianco di “protezione individuale obbligatoria
contro le cadute”.
Per lavoratori con rischi di caduta >2m. DPI: cinture di sicurezza EN 358;
elmetto; scarpe antinfortunistiche EN 345 S2-S3
La scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta.
Limitare il peso di prodotti e materiali da trasportare in altezza.
Gli utensili di pulizia devono essere leggeri e dotati di dispositivi anticaduta.
Durante l’utilizzo di una scala, chiusura al transito dell’area di lavoro con
apposita segnaletica:cartelli triangolari gialli con pittogramma nero di
“pericolo caduta oggetti”; cartello rotondo azzurro con pittogramma bianco:
“passaggio obbligatorio pedoni”.
DPI: scarpe antinfortunistiche EN 345 S2-S3 ed elmetto.
4. USO DI TRABATTELLI
FONTE
Utilizzo di Scale per
raggiungere altezze elevate
“Squadre Tecniche”
RISCHIO
AZIONI CORRETTIVE
Caduta addetti
Informazione/formazione.
Utilizzo di trabattelli a norma ed in perfetto stato di manutenzione.
Altezza massima consentita: metri 15 dall’ultimo piano di lavoro.
In caso di terreno cedevole o superfici irregolari, rendere il piano
d’appoggio solido e livellato mediante l’interposizione di “tavoloni” ripartitori.
Durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sul
trabattello.
Utilizzare i trabattelli per l’altezza massima prevista dal costruttore senza
aggiungervi ulteriori sovrastrutture.
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PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA – COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
Caduta di attrezzi o di altro
materiale dall’alto
Ribaltamento o cedimenti del
trabattello
Per la salita e la discesa dal trabattello, disporre, all’interno della struttura,
scale adeguatamente protette dalla caduta.
I trabattelli con altezza superiore a m. 6 devono essere dotati di
stabilizzatori.
Durante i lavori, le ruote devono essere opportunamente bloccate da
entrambi i lati (cunei o stabilizzatori).
Utilizzare unicamente gli impalcati in dotazione e non ripiani di fortuna.
Gli impalcati devono essere completi e ben fissato sugli appoggi.
Il piano di lavoro deve essere dotato di parapetto normale (h ≥1m.) e tavola
fermapiede di altezza non inferiore a cm. 20.
Per l’utilizzo ad altezze considerevoli, i trabattelli devono essere ancorati
alla costruzione almeno ogni due piani.
DPI: cinture di sicurezza EN 358; elmetto; scarpe antinfortunistiche EN 345
S2-S3 per lavoratori con rischi di caduta >2m.Per lavoratori con rischi di
caduta >2m. DPI: cinture di sicurezza EN 358; elmetto; scarpe
antinfortunistiche EN 345 S2-S3
Obbligo d’idonea assicurazione degli utensili e dei materiali utilizzati in
altezza.
Predisporre regolarmente sotto il piano di lavoro un sottoponte a non più di
m. 2,50.
Prima dello spostamento del trabattello sgombrare tutti i carichi dagli
impalcati.
Non installare sul trabattello apparecchi di sollevamento.
Durante l’utilizzo del trabattello, chiusura al transito dell’area operativa con
opportuna segnaletica (cartelli triangolari gialli con pittogramma nero di
“pericolo caduta oggetti”; cartello rotondo azzurro con pittogramma bianco:
“passaggio obbligatorio pedoni”; cartello rotondo azzurro con pittogramma
bianco: “protezione individuale obbligatoria contro le cadute”).
DPI: scarpe antinfortunistiche EN 345; elmetto.
Informazione/formazione.
Scrupoloso rispetto delle prescrizioni e le indicazioni fornite dal costruttore.
Verifica del buono stato d’elementi, incastri, collegamenti.
Montaggio del trabattello in tutte le sue parti, con tutti gli elementi previsti.
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PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA – COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
•
•
Rischi elettrici:
Elettrocuzione
Folgorazione
Per impedirne lo sfilo, bloccare gli innesti degli elementi verticali, correnti e
diagonali.
Prima dell’uso, verifica, mediante idonei strumenti, della perfetta planarità e
verticalità della struttura.
Prima dell’uso, verifica dell’efficacia dei dispositivi di blocco ruote.
DPI: calzature di sicurezza ed elmetto.
Informazione/formazione.
Verifica che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che
possano essere raggiunte dagli impalcati del trabattello.
RISCHIO
AZIONI CORRETTIVE
5. USO DI PIATTAFORME
FONTE
Utilizzo di Scale per
raggiungere altezze elevate
“Squadre Tecniche”
Caduta addetti
Caduta di attrezzi o di altro
materiale dall’alto
Informazione/formazione.
Utilizzo d’attrezzature adeguate, conformi ai requisiti di legge, compresa
l’evidenza oggettiva dell’esecuzione delle verifiche periodiche previste dalla
norma cogente.
Posa in opera da parte di personale altamente qualificato, informato e
formato.
Manovre eseguite esclusivamente da personale altamente qualificato,
informato e formato.
DPI: imbracature anticaduta EN 358; elmetto; scarpe antinfortunistiche EN
345 S2-S3.
Obbligo di opportuna assicurazione di utensili e materiali utilizzati in
altezza.
Presenza di un addetto di sorveglianza a terra durante i lavori.
Durante l’utilizzo di mezzi meccanici per i lavori in altezza, chiusura al
transito dell’area di lavoro con apposita segnaletica (cartelli triangolari gialli
con pittogramma nero di “pericolo caduta oggetti”; cartello rotondo azzurro
con pittogramma bianco: “passaggio obbligatorio pedoni”; cartello rotondo
azzurro con pittogramma bianco: “protezione individuale obbligatoria contro
le cadute”).
DPI: scarpe antinfortunistiche EN 345 S2-S3; elmetto.
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PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA – COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
•
•
Rischi elettrici:
Elettrocuzione
Folgorazione
Informazione/formazione.
Verifica che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che
possano essere raggiunte dagli impalcati del trabattello.
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Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
ELENCO ATTREZZATURE E MACCHINE ADOTTATE NELL’APPALTO
ATTREZZATURA
RISCHIO
Incidenti/ribaltamento
Lavasciuga con/senza uomo
a bordo
Incendio in fase di ricarica
Elettrocuzione e danni
meccanici e rumore
Aspiraliquidi
Monospazzola
Battitappeto
Elettrocuzione e danni
meccanici e rumore
Idropulitrice
Proiezione di parti
meccaniche
AZIONI CORRETTIVE
Impiego esclusivo da parte di personale autorizzato
Rispetto delle norme viabilistiche interne
Ricarica in zona esterna/aerata appositamente allestita
Scelta attrezzature ed apparecchiature a norma
Regolare manutenzione
Formazione e rispetto delle procedure
Regolare manutenzione
Scelta attrezzature ed apparecchiature a norma
Rispetto delle procedure (delimitazione area)
Formazione e utilizzo dei DPI
Note: ulteriori integrazioni saranno comunicate preventivamente da parte del Site Manager / Preposto. L’uso delle macchine è disciplinato dalle
relative istruzioni di lavoro (cfr. allegati).
SOSTANZE IMPIEGATE, RISCHI, MISUREDI PREVENZIONE / PROTEZIONE ADOTTATE NELL’APPALTO
Le schede di sicurezza di tutti i prodotti che utilizziamo saranno consegnate in fase di esecuzione lavori da parte del Site Manager / Preposto ai
dipendenti interessati.
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PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA – COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
ELENCO RIASSUNTIVO DEI D.P.I. DA UTILIZZARSI
AREA DI
PROTEZIONE
Capo
ATTIVITÀ PERICOLOSA
Disinfestazione/
derattizzazione/ pulizie in
cunicoli, spazi confinati o
c/o cantieri che ne
richiedono obbligo
d'impiego
lavoro in quota
Preparazione prodotti
chimici (CL/PC).
Disinfestazione.
Occhi
Taglio materiali con utensili
manuali
Disinfestazione/
disinfezione
Mani
contatto non continuativo
con prodotti chimici
RISCHIO
DIV. /
DIR.
DPI
PROPOSTO
FATTORE DI
PROTEZIONE
NORMA DI
RIFERIMENTO
Urto
CL,
FM
Elemetto
n.d.
EN 397
Capacità di
ammortizzare gli urti.
Regolabile, leggero,
visiera corta, fascia
antisudore.
Urto
CL,
FM
casco con
sottogola
n.d.
EN 398
Capacità di
ammortizzare gli urti.
Regolabile
esposizi
one a
prodotti
chimici
CL
n.d.
EN 166
impenetrabilità delle
sostanze chimiche.
lente antiappannante
n.d.
EN 166
resistenza all'urto
lente antiappannante
filtri A2 P3 /
A2B2E2K2
EN 136
gas e vapori organici
con punto di
ebollizione > 65 °C +
filtro polveri/vapori
tossici
Filtri lunga durata
n.d.
EN 420 EN
455
bassa permeabilità.
Taglie differenziate.
Assenza talco/
polvere
n.d.
EN 420 EN
456
impermeabilità.
Taglie differenziate.
Spessore minimo.
Assenza talco/
polvere
n.d.
EN 420 EN
455
bassa permeabilità.
Assenza talco/
polvere. Taglie
differenziate
taglie differenziate
penetrazi
one corpi
estranei
esposizi
one a
sostanze
tossiche
e polveri
esposizi
one a
prodotti
chimici
FM
CL
CL
occhiali
chiusi/
panoramici
occhiali
chiusi/
panoramici
maschera
pieno facciale
+ filtro polveri
e vapori
organici
guanti
monouso
nitrile o lattice
o polietilene
CRITERI
PRESTAZIONE
manipolazione prodotti
chimici
esposizi
one a
prodotti
chimici
CL
guanto
durevole in
nitrile
contatto non continuativo
con prodotti chimici
esposizi
one a
prodotti
chimici
CL
guanto
gomma
durevole
movimentazione di
oggetti/rifiuti abrasivi,
taglienti, con possibile
presenza di aghi
taglio,
abrasion
e,
puntura
CL,
FM
guanto
antitaglio,
antiabrasione,
antistrappo
da 3 a 5 su
taglio
EN 420 EN
388
resistente alla
penetrazione e al
taglio. Antiabrasione,
allungamento e
antistrappo
movimentazione carichi
non abrasivi, taglienti
danni
meccani
CL,
FM
guanto
antistrappo,
da 1 a 2 su
taglio
EN 420 EN
388
resistenza allo
strappo,
CRITERI COMFORT
taglie differenziate
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Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
ci per
caduta
oggetto
Piedi
Corpo
antiabrasione
allungamento,
abrasione
Contatti con parti in
tensione. Manutenzione
elettrica in media tensione
elettrocu
zione
FM
guanto
dielettrico MT
26.500 V
EN 60903
isolamento elettrico
media tensione
taglie differenziate.
Custodia protettiva
Contatti con parti in
tensione. Manutenzione
elettrica in bassa tensione
elettrocu
zione
FM
guanto
dielettrico BT
500 V
EN 60903
isolamento elettrico
bassa tensione
taglie differenziate
disinfestazione/
derattizzazione/ pulizie in
spazi esterni con
movimentazione di carichi.
Lavori presso cantieri che
ne prescrivano l'impiego
scivolam
ento,
urto,
penetrazi
one
CL,
FM
scarpa
alta/bassa estiva/inverna
le antiscivolo
con lamina
antiforo/punta
le acciao
EN 345
resistenza suole allo
scivolamento e alla
perforazione.
Resistenza parte
anteriore allo
schiacciamento.
stagionale. Alta,
bassa a seconda delle
condizioni di impiego.
Taglie differenziate
S1P
EN 345
resistenza suole allo
scivolamento.
Resistenza parte
anteriore allo
schiacciamento.
stagionale. Alta,
bassa a seconda delle
condizioni di impiego.
Taglie differenziate
S1P
EN 345
resistenza suole allo
scivolamento.
stagionale. Taglie
differenziate
S2
EN 345
resistenza suole allo
scivolamento.
taglie differenziate
EN 347
resistenza suole allo
scivolamento. Isolante
elettrico
taglie differenziate
regolabilità in altezza
ed inclinazione.
Antiscivolo.
spigoli arrotondati
elevata barriera al
particolato, a
spruzzo/nebbia di
prodotti chimici
taglie differenziate cappuccio, cerniera
coperta da patella,
elastico viso - polsi vita - caviglie.
Supporto per il corpo
regolazione
S3
pulizie in spazi interni con
movimentazione di carichi.
Lavori presso cantieri che
ne prescrivano l'impiego
scivolam
ento,
urto
CL,
FM
scarpa
alta/bassa estiva/inverna
le antiscivolo
con puntale in
acciao
pulizie in spazi interni
scivolam
ento
CL
scarpa bassa
estiva/inverna
le antiscivolo
lavori in presenza di acqua
alta
scivolam
ento
CL
stivale
antiscivolo
manutenzione impianti
elettrici
elettrocu
zione
FM
scarpa con
puntale senza
parti
metalliche
S1P
lavoro con videoterminali
disturbi
da
postura
incongru
a
non
specif.
poggiapiedi
n.d.
disinfestazione/ pulizie in
ambienti polverosi
esposizi
one a
prodotti
chimici o
polveri
CL,
FM
Tuta usa e
getta in Tyvek
lavori in altezza
caduta
CL,
imbracatura
tipo 4, 5, 6
DIR. 686 CE
n.d.
EN 361
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Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
Vie
respiratorie
Udito
durante una caduta
con riduzione della
forza di frenata,
controllo della
distanza e sistemi di
ancoraggio
dall'alto
FM
anticaduta
con cintura di
posizionamen
to + moscetto
e cordino
salvavita
operazioni su
strada/cantiere in orari
notturni o in condizioni tali
da richiedere alta visibilità
investim
ento
CL,
FM
bretelle/
giubbetti
rifrangenti
Taglio materiali con utensili
manuali.
Pulizie/derattizzazione in
ambienti polverosi
inalazion
e polveri
non
tossiche/
bassa
tossicità
CL,
FM
mascherine
facciali filtranti
monouso
FFP2
Disinfezione/
disincrostazione sanitari e
lavabo
inalazion
e batteri
e vapori
organici
CL
mascherine
facciali filtranti
monouso
FFP2 + filtro
carboni attivi
Disinfestazione/
disinfezione con
saturazione ambientale
esposizi
one a
sostanze
tossiche
e polveri
CL
maschera
pieno facciale
+ filtro polveri
e vapori
organici
impiego elettroutensili,
impiego macchine
elettriche rumorose / lavoro
in ambiente rumoroso
senza obbligo di utilizzo
dpi
esposizi
one a
rumore
CL,
FM
lavoro in ambiente
rumoroso > 85 dB
esposizi
one a
rumore
lavoro in ambiente
altamente rumoroso > 95
dB
esposizi
one a
rumore
automatica della
lunghezza del cordino
EN 471
alta visibilità
taglie differenziate dei
giubbetti/ regolabilità
e taglie differenziate
delle bretelle
EN 149
filtro polveri fini a
bassa tossicità e
batteri
presenza valvola per
espulsione dalla
maschera dell’aria
calda e umida
espirata
EN 149
filtro polveri fini a
bassa tossicità,
batteri, vapori organici
presenza valvola per
espulsione dalla
maschera dell’aria
calda e umida
espirata
filtro
A2B2E2K2P3
EN 136
gas e vapori organici
con punto di
ebollizione >65 °C +
filtro polveri/vapori
tossici
Filtri lunga durata
tappi
SNR 25 dB
EN 352-1
riduzione del rumore
di 25 dB metodo SNR
cordino reggitappi
CL,
FM
cuffie a alto
valore di
attenuazione
SNR 28 dB
EN 352-1
riduzione del rumore
di 28 dB metodo SNR
regolabile
CL,
FM
cuffie a alto
valore di
attenuazione
SNR 34 dB
EN 352-1
riduzione del rumore
di 34 dB metodo SNR
regolabile
n.d.
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PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA – COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
PROCEDURE OPERATIVE IN CASO DI EMERGENZE
PRONTO SOCCORSO
• Quando accade un d’infortunio, anche di lieve entità, l’infortunato o, se impossibilitato un suo collega, deve avvisare il datore di lavoro o il
responsabile della sicurezza.
• Dotarsi dei dispositivi di autoprotezione e rimuovere le cause che hanno determinato l’infortunio.
• Bisogna valutare lo stato di coscienza dell’infortunato: se è cosciente tranquillizzarlo e valutare l’entità e la causa dell’infortunio.
• Se l’infortunio è di lieve entità (piccoli tagli, piccole lesioni o contusioni) si potrà procedere alle cure sul posto di lavoro, lasciando tuttavia
alla discrezione dell’infortunato e del responsabile la decisione di far effettuare una visita medica.
• Se non è cosciente valutare se polso e respiro sono presenti ed eventualmente attivare le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e
chiamare il 118.
• Per le prime cure è possibile utilizzare la cassetta di pronto soccorso; in ogni caso è consigliabile rivolgersi al Pronto Soccorso più vicino
anche solo per una visita di controllo cautelativa, specificando che trattasi d’infortunio sul lavoro.
• ATTENZIONE!!! Nel caso di contatto cutaneo con sostanze chimiche o inalazione delle stesse, consultare le schede tecniche prima di
intervenire.
TECNICHE DI AUTOPROTEZIONE DEL PERSONALE ADDETTO AL PS
Corrente elettrica:
• Se l’infortunato è ancora a contatto con le parti sotto tensione, e necessario provvedere immediatamente a togliere tensione. Se per
togliere la tensione è necessario aprire sezionatori o intervenire su conduttori sotto carico, con conseguente pericolo di archi, sfiammate,
ecc, la manovra va effettuata a distanza con l’utilizzo di adeguati isolanti. Se è indispensabile troncare i conduttori, utilizzare attrezzi
isolanti a manico lungo. Se non è possibile togliere corrente, l’infortunato va allontanato dalle parti sottotensione con un movimento rapido
e deciso. È comunque necessario che l’addetto di P.S. indossi scarpe con suola isolante, e che si avvalga eventualmente di lunghi
bastoni in legno o di materiale isolante evitando il contato con parti metalliche.
• L’addetto di P.S. deve evitare di toccare la pelle nuda della persona venuta in contatto con parti in tensione.
• Chiamare il prima possibile il Pronto Soccorso 118.
Carichi pericolanti:
• Verificare che nell’area dove si trova l’infortunato, non vi siano carichi sospesi pericolanti, impilati in condizione precaria. Al di sotto degli
impalcati utilizzare il casco protettivo.
Gas:
• Se vi sono fughe di gas allertare il sistema di emergenza perché provveda immediatamente alla chiusura della erogazione.
• Non usare fiamme libere.
Incendio:
• In caso di incendio in prossimità dell’infortunato, munirsi di estintore e indossare indumenti protettivi.
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Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
Sangue:
• Il sangue può essere veicolo di trasmissione di alcune malattie virali quali l’epatite B e C e l’AIDS. Bisogna pertanto evitare di venire a
contatto con il sangue dell’infortunato. Anche se il rischio di contagio è comunque basso, è necessario indossare indumenti protettivi e
guanti in lattice monouso.
INCENDIO
•
•
•
•
•
•
•
•
Dare immediatamente l’allarme.
Attaccare il focolaio usando le dovute attrezzature presenti in ditta (estintori, coperte d’amianto, idrante) assumendo una posizione sopra
vento.
La segnalazione deve essere chiara e comprendere le seguenti informazioni: esatto luogo in cui si è verificato l’incendio, specificare le
dimensioni, indicare se ci sono feriti, specificare i macchinari coinvolti, ecc..
Il responsabile della sicurezza coordinerà le operazioni antincendio, avvalendosi delle squadre d’emergenza.
Eventuali automezzi, prodotto infiammabili o con rischio di scoppio saranno allontanati dal luogo dell’incendio.
Il responsabile della sicurezza valuterà se è necessario l’intervento dei vigili del fuoco ed eventualmente provvederà ad effettuare la
chiamata d’emergenza.
Qualora fosse necessario il personale dovrà mettere in sicurezza il proprio posto di lavoro e mettersi a disposizione della Direzione
raggiungendo il luogo di raduno.
Il personale seguirà le indicazioni delle squadre antincendio cercando di non ostacolare le operazioni di pronto intervento.
EVACUAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
Evitare di chiamare i vigili del Fuoco e altre forze di pronto intervento ma dare immediatamente l’allarme a tutti gli addetti presenti.
Il responsabile della sicurezza coordinerà le operazioni d’evacuazione.
Evitare di lasciarsi prendere dal panico e mantenere la calma.
Il personale dovrà mettere in sicurezza il proprio posto di lavoro e mettersi a disposizione del capo cantiere o del responsabile per la
sicurezza.
L’esodo del personale dovrà utilizzare le vie di fuga preventivamente individuate dal responsabile dell’evacuazione e giungere ai punti di
raccolta.
Le squadre di sicurezza vigileranno che non si formino ammassamenti in prossimità delle uscite dai locali e regoleranno i flussi d’uscita.
Il responsabile della sicurezza valuterà se è necessario l’intervento dei vigili del fuoco o d’altre forze di pronto intervento ed
eventualmente provvederà ad effettuare la chiamata d’emergenza.
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Art. 26 D.Lgs 81/08 (soddisfacente per la compilazione da parte del Committente del DUVRI)
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