a vantaggio del secondo. La sineresi dei colloidi denaturati del mate

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a vantaggio del secondo. L a sineresi dei colloidi denaturati del materiale prerefrigerato dovrebbe essere perciò ormai in atto.
In queste condizioni si capisce che anche l'aspetto citologico del campione prerefrigerato non sia oramai più molto diverso da quello di controllo, per quanto almeno riguarda lo stato di rigonfiamento o meno del
loro plasma ; tuttavia tra i due campioni esiste una differenza fondamentale, l'uno conservando ancora inalterata l'integrità dei propri costituenti, l'altro avendo patita la loro completa denaturazione.
Gli squarci del tessuto si sono notevolmente allargati e le membrane
sono più contratte, specialmente nel legno più centrale e nella corteccia ; l'aspetto del tessuto è però ancora abbastanza buono. Plasma e
nuclei sono naturalmente maggiormente contratti, tuttavia sono ancora
abbastanza ialini e rigonfi. Notevolmente meno contratti sono i nuclei
del cambio. L a glea mitocondriale va retraendosi e formando delle figure molto irregolari, abbastanza rigonfie da permettere ancora di riconoscere i condriomi inattivi riuniti in gruppetti, però assai più compatte di prima. T a l i glee non sono mai tanto contratte da formare delle
croste o delle figure angolose, ma sempre degli ammassi d'aspetto si
direbbe ancora turgido, spesso ramificati come dei mazzi di salsicciotti
contratti, però non appassiti. Il che dimostrerebbe che l'acqua che tali
glee perdono, non è sottratta loro per così dire a viva forza, determinando un appassimento per evaporazione, ma sono le loro stesse micelle
che, avvicinandosi maggiormente, formano una massa più compatta,
però con gli spazi intermicellari sempre pieni d'acqua. Contraendosi
inoltre, le glee mitocondriali iniziano talvolta un processo di vacuolizzazione.
Grandezze nucleari : legno 7,5 x 6,6 p- ; cambio 4 x 4 ^ .
19. CAMPIONE PREREFRIGERATO, ESSICCATO IN ESSICCATOIO PER 5 ORE
E IO MIN. E LASCIATO POI APPASSIRE ALI/ARIA PER 18 ORE E 30 MIN. —
L a perdita di peso in essiccatoio è per questo campione pari al 76,65%,
e raggiunge all'aria, al momento della fissazione, il 77,97% ; le perdite corrispondenti del campione normale sono del 74,35 e del 76,09%.
Le glee citoplasmatiche e nucleari sono sempre più ridotte e più
condensate ; assai più compatte, più scure e vacuolizzate sono anche le
glee mitocondriali, nelle quali però si vedono sempre bene dei grumetti più colorati formati da gruppi di condriosomi inattivi. Talvolta
la glea è tutta frammentata, altre volte è bene unita. Nella corteccia,
che, assieme alla parte più interna del legno, è il tessuto più contratto
dell'organo, le glee sono tanto contratte da formare spesso degli ammassi informi e scuri, coartati ed irregolari e che non lasciano distinguere nel loro interno nessun particolare.
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