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Diocesi di Bergamo
Ufficio per la Pastorale Sociale
Socio-politico, Lavoro ed Economia, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato
60^ Giornata Provinciale
del Ringraziamento per la terra,
l'ambiente e il creato
Domenica 14 Novembre 2010
Chiesa di San Bartolomeo – Bergamo
ore 11.30
FESTA DEL RINGRAZIAMENTO 2010
“Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente”
(Sal 144,16)
Nella ricorrenza della giornata provinciale del Ringraziamento 20210, siamo
chiamati incontrarci come Coldiretti per far festa e ringraziare il Signore, con spirito
di gratitudine, per i doni e i frutti della terra e del creato.
Il mondo dell’agricoltura e le professioni ad esse collegate vanno viste nella loro
posizione di elezione per la salvaguardia del pianeta, custodi delle condizioni di vita
dello stesso dei suoi abitanti. Le professioni agricole sono in prima fila per il presidio e
la tutela delle tradizioni etiche che si manifestano nella sobrietà, nella pazienza e
nell’amore per il lavoro, nell’appartenenza al disegno provvidenziale che
all’agricoltore, immagina e somiglianza di Dio, di esprimere la dignità del suo ruolo
nelle opere che quotidianamente esercita a contatto con la terra.
Oggi la terra e il creato è esposto a non pochi rischi di scelte e modi di vivere che
possono ulteriormente degradarlo, da ciò la necessità di uno sforzo accresciuto di
impegno nei confronti dell’ambiente e una rinnovata solidarietà tra di noi e in
particolare nei confronti dei giovani.
La gioia che condividiamo come Coldiretti in questa festa del Ringraziamento ci
permetterà poi, quotidianamente, di affrontare le fatiche le sfide del lavoro con la
consapevolezza di essere anche seminatori di valori autentici e promettenti per il bene
comune.
Celebrazione eucaristica
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno C
Antifona d'Ingresso (Ger 29,11.12.14)
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».
Colletta
Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella
dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il
nostro Signore...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura (Ml 3, 19-20)
Dal libro del profeta Malachìa
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno.
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come
paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non
lasciar loro né radice né germoglio.
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di
giustizia.
Salmo Responsoriale (Dal Salmo 97)
Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.
Seconda Lettura (2 Ts 3, 7-12)
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo
rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di
alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad
alcuno di voi.
Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E
infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi
non vuole lavorare, neppure mangi.
Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e
sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo
di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.
Canto al Vangelo (Lc 21,28)
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
Vangelo (Lc 21, 5-19)
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e
di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non
sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il
segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi
ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è
vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non
vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi
saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti
terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno,
consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e
governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò
parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né
controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e
uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma
nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
PREGHIERE DEI FEDELI
Giorno dopo giorno, l'uomo con il lavoro delle braccia e con le tecniche più
avanzate si è fatto collaboratore di Dio al progetto della creazione. Sia ringraziato
il Signore e preghiamo affinché possiamo vivere stagione dopo stagione
gustandone i frutti e le gioie di madre terra.
Diciamo insieme: Benedici e nutri il tuo popolo, o Signore.
Perché la parola di Dio seminata nel campo della Chiesa ispiri propositi di
rinnovamento e maturi in opere dì giustizia e di pace, preghiamo.
Benedici e nutri il tuo popolo, o Signore.
Perché il seme che il lavoratore dei campi ha affidato alla terra fruttifichi e produca
un raccolto abbondante e non manchi a nessuno il pane quotidiano, preghiamo.
Benedici e nutri il tuo popolo, o Signore.
Perché nel nostro tempo con le conquiste della scienza e della tecnica non venga
meno il senso della vocazione fondamentale dell'uomo come collaboratore di Dio,
preghiamo.
Benedici e nutri il tuo popolo, o Signore.
Perché le famiglie si rinsaldino nella fedeltà e nell'amore, le categorie sociali
sappiano superare le sterili contrapposizioni, le generazioni si incontrino in un
dialogo aperto e fiducioso, preghiamo.
Benedici e nutri il tuo popolo, o Signore.
Perché tutta la comunità si unisca nel rendimento di grazie a Dio creatore e Padre,
fonte prima di ogni bene e di ogni progresso materiale e spirituale, preghiamo.
Benedici e nutri il tuo popolo, o Signore.
Perché la Coldiretti, che quest’anno celebra il centesimo anniversario della nascita
del suo fondatore, continui la sua preziosa opera facendosi guidare dagli
insegnamenti della Chiesa e sappia, nonostante le difficoltà del nostro tempo,
cogliere i segni della presenza di Dio negli avvenimenti della vita e della storia,
preghiamo.Benedici e nutri il tuo popolo, o Signore.
O Dio, sorgente inesauribile di vita, sostieni con la forza del tuo Spirito "umanità
che aspira a un avvenire di giustizia e di pace, perché resti saldi in ogni uomo la
fede nella vittoria del bene sul male promessa e attuata nella croce del tuo Figlio.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
OFFERTA DEI DONI
L’uomo non è il padrone ma l’amministratore del giardino della terra.
L’agricoltore ha questo importante compito da svolgere e oggi è chiamato a
farlo anche con una rinnovata consapevolezza etica, affrontando la sfida di
coniugare in modo fruttuoso la tradizione e l’innovazione, sempre nel pieno
rispetto dell’uomo e del Creato.
Con questi doni i giovani agricoltori intendono offrirTi il loro impegno a
lavorare nel rispetto delle leggi della natura e ad essere testimoni per le giovani
generazioni dell'importanza di preservare e coltivare con sapienza il Tuo Creato.
Cereali e pane
Con i cereali Ti offriamo tutta la bellezza del mais dorato dal sole e tutta la
preoccupazione e la tensione dell'agricoltore quando il sole viene oscurato dalle
nuvole annunciando temporali e tempesta. Con il grano che produciamo si fa la
farina da cui si ricava il pane che, come ci hai insegnato Tu, è il nostro "cibo
quotidiano".
Latte e uova
In campagna l'agricoltore è circondato da animali. Ti offriamo questo latte e queste
uova, dono di fedeltà, che i nostri animali producono, affinché Tu possa sempre
utilizzarli per sfamare i Tuoi figli più bisognosi.
Formaggi e salumi
Il latte dei nostri animali viene giornalmente lavorato e trasformato in burro,
formaggi freschi e stagionati, tutti alimenti di primaria importanza che le mamme
utilizzano per far crescere i loro figli.
I salumi sono il frutto della cura del nostro lavoro e l'espressione del rispetto delle
nostre tradizioni.
Con questi doni la famiglia riafferma la centralità del suo ruolo, non solo
nell’attività agricola, ma anche nella società. La famiglia agricola è custode di
valori fondamentali che, oggi come ieri, costituiscono un irrinunciabile punto di
riferimento e sono la migliore garanzia contro ogni deriva di tipo individualista.
Frutta e verdura
La frutta e la verdura con i loro colori e i loro sapori ci rendono il piacere della
tavola più gustoso.
Con questi prodotti Ti offriamo il dono della fatica e dell'impegno che ci vuole
ogni giorno per coltivare i campi.
Fiori e piante
I fiori e le piante con i loro colori e il loro profumi rallegrano e abbelliscono le
nostre case. Te li offriamo come simbolo di bellezza e di purezza, affinché
entrando nella Tua Casa si possa sempre avere la sensazione che si avverte
camminando in un giardino fiorito dai mille colori e dagli innumerevoli profumi.
Con questi doni i coltivatori anziani mettono a disposizione la loro esperienza di
vita e di lavoro per contribuire alla crescita dell'economia e della società nel
rispetto delle indicazioni della Dottrina sociale della Chiesa, testimoniando che
questi valori sono alla base dell'azione della Coldiretti.
Castagne e funghi
Con questi frutti tipici della stagione autunnale vogliamo ricordare che la terra, le
piante e gli animali hanno ritmi che esigono rispetto e non devono essere stravolti.
Il giorno, la notte, le stagioni sono richiami a rispettare i ritmi del Creato e a
ritrovare il tempo per se stessi e per Dio.
Olio e vino
Questo olio e questo vino con la loro purezza e la loro genuinità rappresentano il
legame con la nostra cultura e il nostro territorio. La loro trasparente qualità ricorda
a tutti i consumatori che dietro i prodotti che portano in tavola c'è la terra e dietro la
terra c'è il lavoro dell'agricoltore.
Sulle Offerte
Quest'offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente, ci ottenga la grazia di servirti
fedelmente e ci prepari il frutto di un'eternità beata. Per Cristo nostro Signore.
Comunione (Sal 72,28)
Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza.
PREGHIERA del COLTIVATORE
Signore,
benedici quest’uomo e il suo pezzo di terra,
affinché il seme cada su terreno fertile
e porti molti frutti.
Benedici il frutto di questa terra
affinché lui e la sua famiglia
possano nutrirsi e non soffrano la fame.
Così come tu hai diviso con noi tutti
i doni del tuo Regno,
fai che anche quest’uomo
divida il suo raccolto con coloro
che non hanno né semi, né terra.
Dai a questo agricoltore,
o Signore,
e a tutti noi
un cuore puro, affinchè il tuo seme
porti molti frutti nella nostra vita.
Amen
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai saziati con questo sacramento, ascolta la nostra umile preghiera:
il memoriale, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre
nel vincolo del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE PER MACCHINE AGRICOLE
VESCOVO : Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
TUTTI:
VESCOVO:
TUTTI:
Amen
Dio onnipotente che ha creato il cielo e la terra sia con tutti voi
E con il tuo Spirito
VESCOVO: Preghiamo.
Signore Dio, creatore dell’universo, per la tua grazia dai solchi della terra
ogni stagione produce il suo frutto; ricevi il nostro ringraziamento;
Messaggio per la Giornata Nazionale del Ringraziamento
“Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente”
(Sal 144,16)
Anche quest’anno celebriamo la giornata del Ringraziamento per i frutti della terra e del lavoro
dell’uomo: è un’occasione sempre preziosa per esprimere riconoscenza a quanti operano nel mondo
rurale e ci procurano il nutrimento quotidiano mediante un lavoro impegnativo e spesso faticoso.
Dio li benedica.
L’Anno Sacerdotale da poco concluso ci ha lasciato il profumo del pane, consacrato dalle mani del
sacerdote, ma prima ancora dono della terra e del lavoro umano. Non c’è Eucaristia senza la
dedizione del mondo rurale, che con noi condivide il pane. L’intero anno pastorale 2010-2011 sarà
orientato verso il Congresso Eucaristico nazionale, che celebreremo nel settembre prossimo ad
Ancona.
Questa giornata è anche un’occasione importante di riflessione sui problemi che il mondo rurale sta
vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale.
Tutti abbiamo toccato con mano i pericoli in una finanza disgiunta da un’economia di produzione
reale. Siamo anche consapevoli della fragilità di un sistema economico che, per sostenersi, ha
bisogno di accrescere a dismisura i consumi di massa. È sempre più difficile il corretto
bilanciamento fra la salvaguardia dell’ambiente e la necessità di assicurare posti di lavoro alle
nuove generazioni.
A partire da questi semplici spunti, ci è chiesto di riflettere su come l’agricoltura italiana, nelle
differenti situazioni che la caratterizzano, possa raccogliere e affrontare la sfida imposta dalla
globalizzazione. Puntando sulla multifunzionalità, cioè sulla sua capacità come settore primario di
dare luogo a produzioni congiunte, la nostra agricoltura dovrà essere in grado di creare un nuovo
modello di sviluppo, capace di rispondere adeguatamente alle attese del Paese.
È fondamentale che anche il lavoro agricolo e rurale si caratterizzi per una rinnovata e chiara
consapevolezza etica, all’altezza delle sfide sempre più complesse del tempo presente. In questa
linea, sarà importante impegnarsi nell’educazione dei consumatori. Questo legame relazionale, da
basare sulla fiducia reciproca, costituisce una grande risorsa: sempre più il consumatore è chiamato
a interagire con il produttore, perché la qualità diventi prevalente rispetto alla quantità. Si tratta di
diffondere comportamenti etici che facciano emergere la dimensione sociale dell’agricoltura,
fondata su valori perenni, da sempre fecondi, quali “la ricerca della qualità del cibo, l’accoglienza,
la solidarietà, la condivisione della fatica nel lavoro” (Nota pastorale Frutto della terra e del lavoro
dell’uomo, n. 14).
Troveranno così spazio di dignità tutti coloro che lavorano nel mondo rurale, in particolare i
braccianti, soprattutto se provengono dall’estero, spesso ancora vittime dello sfruttamento e
dell’emarginazione. Ognuno deve sentirsi accolto, rispettato e valorizzato. In tal modo il mondo
agricolo sarà palestra di integrazione sociale e leva preziosa di crescita economica, quale premessa
e condizione del progresso sociale.
In questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola di
giovani laureati, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena
valorizzazione. A noi la gioia di saperli accogliere, sostenendoli con motivazioni etiche, in grado di
sostenerli nel tempo.
Essenziale sarà, in questa linea, l’azione delle aggregazioni laicali e delle organizzazioni di settore
di ispirazione cristiana, senza le quali il fermento del Vangelo difficilmente raggiunge in maniera
efficace gli snodi della vita quotidiana e penetra gli ambienti più fortemente segnati dal processo di
secolarizzazione. Riemerge, così, l’importanza di una pastorale d’ambiente, attenta al mutare delle
situazioni, che si affianca all’azione delle parrocchie per coinvolgere la Chiesa nelle problematiche
vitali delle persone, nelle diverse questioni culturali, sociali ed economiche. Gli ambienti di vita
sono l’orizzonte della missione ecclesiale, perché ogni esistenza sia resa migliore dalla forza radiosa
del Vangelo di Gesù Cristo, che “ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con mente d’uomo, ha
agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo” (Gaudium et spes, n. 22).
Un ulteriore segno di speranza è rappresentato dalle cooperative agricole. Sono un dono grande per
la costruzione di un modello economico ispirato ai principi etici. Il pluralismo delle forme
d’impresa costituisce, infatti, un elemento imprescindibile per uno sviluppo equilibrato. Al suo
interno, la forma cooperativistica, per la sua struttura a rete, sa reggere meglio di altre gli effetti di
una crisi anche prolungata. Spetta a noi rilanciare in alto tali motivazioni, puntando alla formazione
dei giovani, dentro il solco della scelta educativa, che la Chiesa in Italia ha coraggiosamente deciso
di fare propria in questo decennio.
Lo sguardo al Pane del cielo dia fecondità al nostro impegno per il pane della terra: senza cielo non
si può vivere, mentre con il cielo le nostre terre diventeranno un giardino.
Ci assista la Vergine Maria, perché questi propositi siano da noi tutti tradotti in percorsi concreti di
impegno solidale.
Roma, 15 agosto 2010
Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria
La Commissione Episcopale
per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace
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