Definizione di stress Che cosa è lo stress Gli effetti dello stress sulla

Definizione di stress
Non è facile trovare una definizione di stress che
sia generalmente accettabile. Medici, ingegneri,
psicologi, manager, hanno una concezione dello
stress che si riferisce alla propria disciplina. È
impossibile quindi avere una definizione unica.
Nel quadro del programma Euridice possiamo
tentare di fornire una definizione unitaria di
stress tenendo conto di due fattori:
a) esistono rapide trasformazioni nella composizione della manodopera che dall’industria
si sposta verso le attività di servizio;
b) si registra un progressivo invecchiamento
della forza-lavoro con un incremento del
numero di donne che lavorano e con lo
sviluppo di nuove forme di lavoro a tempo
determinato o di lavoro temporaneo.
Questi rapidi cambiamenti combinati con
l’iper-impiego e il sotto-impiego è probabile che
provochino un alto livello di stress.
Che cosa è lo stress
In questa ottica, lo stress è il risultato di una
richiesta fatta dall’esterno, alle capacità di
adattamento del corpo e della mente del lavoratore/trice. Se queste capacità sono in grado
di soddisfare la domanda fatta e trovare una
sensazione di piacevolezza dalla stimolazione
che viene prodotta, lo stress è considerato uno
stato psicologico benvenuto ed utile; se esse,
al contrario, non sono in grado di soddisfarla
e trovano la domanda devastante, lo stress è
percepito come uno stato psicologico che non
è benvenuto e non è utile.
Questa definizione unitaria è interessante per
tre ragioni:
1) perché indica che lo stress può essere buono
o cattivo;
2) perché non sono gli eventi a determinare
se noi siamo stressati o no, ma è la nostra
reazione a loro;
3) perché essa ci dice che lo stress è una domanda fatta alle capacità del corpo, considerato
come un tutto unitario: se le nostre capacità
sono abbastanza buone rispondiamo bene,
se non lo sono soffriamo.
Gli effetti dello stress sulla salute
Gli studi e le ricerche hanno documentato che
livelli malsani di stress al lavoro ed in famiglia
possono portare ad un numero di disturbi e di
malattie che includono l’affaticamento cronico,
la depressione, l’insonnia, l’ansietà, l’emicrania,
problemi emotivi, allergie ed abuso di tabacco,
alcol e droghe.
Lo stress inoltre può contribuire allo sviluppo di ipertensione, di malattie coronariche e
cerebro-vascolari, come anche all’insorgere
dell’ulcera peptica, delle malattie infiammatorie
dell’intestino e di problemi muscolo-scheletrici.
Può anche alterare le funzioni immunitarie che
possono generare lo sviluppo del cancro. Considerati insieme, questi disturbi possono essere
responsabili di un ampio numero di morti e di
casi di disabilità.
Chi è colpito da stress
Ognuno, in una maniera o in un’altra, può
essere affetto da stress. Anche se lo stress occupazionale è un nuovo fenomeno, esso si è
globalizzato e colpisce tutte le categorie di lavoratori, siano essi operai od impiegati ed anche
le loro famiglie. Esso ha, inoltre, un impatto
sulla società nel suo insieme, sia in termini di
costi, sia in termini di maggiore utilizzazione
delle cure medico-riabilitative. In ogni caso vi
sono alcune occupazioni che più di altre sono
collegate allo stress.
Ad esempio, i minatori e i lavoratori edili sono
più esposti al rischio dello stress, rispetto agli
assistenti sociali e ai responsabili di personale.
(Fonte: London Hmso, 1987)
Quali sono i costi dello stress
Poiché lo stress è diffuso, ha un alto costo per
gli individui, le aziende, le organizzazioni e la
società.
Oltre ai devastanti effetti elencati prima, lo stress
può portare l’individuo, ad un basso livello di
sicurezza sul lavoro, alla perdita delle opportunità di carriera ed anche dell’impiego.
Esso può anche provocare un grande disagio
psico-sociale nelle relazioni con la famiglia e
con gli amici.
Per l’impresa e/o le organizzazioni, il costo
dello stress ha molte forme. Esse includono
assenteismo, aumento di episodi di violenza
sul lavoro, costi medici alti e turnover. Inoltre
esso si traduce in un pesante prezzo da pagare
a causa della riduzione della produttività e
dell’efficienza dell’organizzazione.
Come lo stress genera i comportamenti di
dipendenza da sostanze
Vi sono tre tipologie di manifestazione dello
stress che ci aiutano a capire come esso è collegato con forme di dipendenza da sostanze:
1) Lo stress come fattore di ricaduta
Durante un periodo di riabilitazione o di reinserimento/adattamento, dopo una lunga fase
di malattia, una persona può essere portata a
pensare che la sua preparazione è scarsa, che
non ce la farà mai, che ogni cosa che si sforza
di fare è sbagliata o che gli altri ce l’hanno con
lui. Questi pensieri possono riattivare comportamenti non desiderati, ad esempio, il bisogno
di alcol o di droghe per non pensarci più.
2) Lo stress come fattore di rischio
In situazioni di profondi cambiamenti una
persona può essere spinta dalle circostanze a
pensare di non riuscire a governare la situazione, che gli altri non si lamentano e che è un
suo problema il non riuscire ad avere successo
e, quindi, di valere poco. Queste tipologie di
pensiero possono sviluppare il bisogno di una
compensazione ricorrendo all’uso di sostanze,
e sottovalutando il loro potere additivo, ad
esempio, può pensare “provo una sola volta e
poi smetto”.
3) Lo stress come fattore stimolante
In una situazione di esasperata competizione
una persona può pensare “se mi rilasso non
sono pro-tetto”, “devo avere ciò che voglio
subito”, “non ho i
riflessi pronti”, “gli altri sono più bravi di me”.
Di fronte a questi pensieri può esserci la spinta
a sostituirli con altri: “non posso fare a meno
di alcol e droghe per essere alla pari degli altri,
per competere meglio, per avere maggiore
sicurezza”.
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EURIDICE
ASL 4 PRATO
Cooperativa di Studio e Ricerca Sociale
Marcella
NON SEI DA SOLO
NON TI COSTA NULLA
NON È DIFFICILE
Che cosa si può fare in una impresa
Se una impresa vuole adottare una politica
attiva di contrasto dello stress le cose più importanti da fare sono:
• implementare informazioni sulle misure di
prevenzione per ridurre le malattie riferite
allo stress e gli infortuni nei luoghi di lavoro;
• monitorare a livello delle imprese il fenomeno, per identificare l’estensione dei problemi sanitari legati allo stress e al lavoro e
fornire linee guida per promuovere azioni
di miglioramento;
• formare gruppi di lavoratori/trici per facilitare la loro partecipazione nei programmi
di prevenzione e riduzione dell’impatto
dello stress da lavoro e per sapere valutare
Fonte
.
Per
questa scheda informativa sono stati utilizzati
documenti dell’Organizzazione Internazionale del
Lavoro (ILO), la dichiarazione di Tokio (Conferenza
triangolare UE, Giappone, USA, 1998), gli studi e le
ricerche del Progetto Euridice, gli studi e le ricerche
più aggiornati in letteratura scientifica.
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