Epatite B - Dott. med. Vincenzo D`Apuzzo, Centro Pediatrico del

EPATITE B
Malattia
Malattia infettiva, che si manifesta solo nell’uomo.
Trasmessa per via sessuale, con il sangue e con il contatto delle mucose è una malattia
seria provocata da un virus che attacca le cellule del fegato. Si manifesta con
un’infiammazione del fegato, febbre, ittero (aumento della bilirubina nel sangue e
colorazione gialla della pelle e delle congiuntive).
La trasmissione può avvenire tramite il sangue del cordone ombelicale dalla madre al
bambino e con il latte materno. Il virus resiste all’esterno per alcuni giorni (siringhe
contaminate, piercing, aghi per tatuaggi ecc.)
Complicazioni
5-10 % dei malati sviluppano un’epatite cronica e
permanentemente contagiosa, sovente sconosciuta per il
paziente se non sono esaminati dal medico. Con il tempo si
sviluppano delle lesioni del fegato gravi (cirrosi epatica) che
possono trasformarsi in un tumore maligno.
Frequenza
In Svizzera si stima che ci siano dalle 2000 alle 3000 nuove infezioni all’anno con ricovero
di 400 – 600 malati. I decessi conseguenti l’epatite B in Svizzera sono tra i 50 e i 100 casi
all’anno.
Terapia possibile
Nessuna specifica contro il virus, prevenzione dopo infezione con gammaglobuline.
Vaccinazione
Il vaccino è conosciuto dagli anni 80 e veniva somministrato precedentemente solo alle
persone a rischio di contagio quali medici, infermieri, pazienti in dialisi, consumatori di
droghe pesanti non ancora positivi. Io stesso sono stato vaccinato nel 1982 e da allora la
vaccinazione è sempre ancora efficace. Il vaccino utilizzato contiene delle proteine
presenti sulla superficie del virus dell’epatite e che inducono una produzione di anticorpi.
L’efficacia del vaccino è del 99%. Sotto i 15 anni basta la somministrazione di due dosi a
distanza di 4-6 mesi, in seguito va eseguita 3 volte. Nel lattante è più prudente la
somministrazione totale di 4 dosi per ottenere un’immunità permanente.
Risultati della campagna di vaccinazione
Numero di casi di epatite B dal 1988 al 2002
La diminuzione acuta registrata dopo il
1992 è conseguente alla diminuzione di
epatite B soprattutto nelle persone che
assumono delle droghe
Maladies infectieuses en Suisse 2002, BAG,
Division épidémiologie et maladies infectieuses,
Bern, Dec. 2003
© Copyright 2004, Dott. med. Vincenzo D’Apuzzo, Mendrisio, Svizzera.
Rischi della vaccinazione
Il vaccino è molto ben tollerato, in meno del 0.5 % dei soggetti vaccinati si riscontrano dei
gonfiori e dei dolori articolari.
Le supposte complicazioni di una frequenza maggiore di casi di sclerosi multipla o a
placche non è stata confermata da grossi studi di controllo (vedi letteratura). Questa
campagna negativa ha prodotto molta insicurezza nelle persone e nei media che non
hanno pubblicato con la necessaria sollecitudine i risultati delle verifiche e purtroppo
questa incertezza rimane ancora nella popolazione.
Problemi
Con la vaccinazione sistematica dei lattanti e degli adolescenti si riuscirà presto a
diminuire il rischio di infezione della popolazione più a rischio: quella tra i 18 e i 35 anni
sessualmente molto attiva e che ha uno scambio più frequente di partner.
Letteratura
1. Demicheli V, Rivetti A, Di Pietrantonj C, et al.
Hepatitis B vaccination and multiple sclerosis: evidence from a systematic review.
J Viral Hepat (England), Sep 2003, 10(5) p343-4
2. De Stefano F, Verstraeten T, Jackson LA, et al.
Vaccinations and risk of central nervous system demyelinating diseases in adults.
Arch Neurol (United States), Apr 2003, 60(4) p504-9
3. Confavreux C
[Hepatitis B vaccination and multiple sclerosis: where are we?]
Rev Prat (France), Dec 1 2002, 52(19) p2093-5
4. De Stefano F, Verstraeten T, Chen RT
Hepatitis B vaccine and risk of multiple sclerosis.
Expert Rev Vaccines (England), Dec 2002, 1(4) p461-6
5. Ascherio A, Zhang SM, Hernan MA, et al.
Hepatitis B vaccination and the risk of multiple sclerosis.
N Engl J Med (United States), Feb 1 2001, 344(5) p327-32
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