I principio (P. di Inerzia o di Galileo): “Un corpo preserva il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finchè una forza esterna non interviene a modificarlo”. II principio (Legge di Newton): esprime la proporzionalità fra le forze che agiscono su di un corpo e l’accelerazione che gli viene impressa, tramite l’equazione F=ma. III principio (P. di azione-reazione): “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”. STATICA vs DINAMICA La STATICA studia tutte le configurazioni di equilibrio meccanico ovvero le condizioni necessarie affinché un corpo, inizialmente in quiete, resti in equilibrio anche dopo l’intervento di azioni esterne. La DINAMICA è il ramo della meccanica che si occupa dello studio del moto dei corpi e delle sue cause o, in termini più concreti, delle circostanze che lo determinano e lo modificano. STATICA I principio (P. di Inerzia) Un punto materiale persevera nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme se la risultante delle forze su di lui applicate è un vettore nullo (cioè se le forze si oppongono annullandosi) STATICA I principio (P. di Inerzia) Bisogna tenere presente che per l'equilibrio di un corpo rigido non basta che il risultante delle forze sia nullo ma che anche il risultante dei momenti delle forze applicate sia nullo. In effetti due forze uguali ed opposte ma applicate in due punti del corpo non assiali creano un momento non nullo. Dunque accanto alla formula sopra scritta va aggiunta: Il momento delle forze • Un corpo rigido, a differenza del punto materiale, può ruotare oltre che muoversi. • Braccio di una forza F rispetto ad un punto O: F distanza di O dalla retta di . Def del momento di una forza Il momento di una forza rispetto ad un punto O è un vettore che ha modulo: ha direzione perpendicolare contenente F e O; ha verso dato dalla regola della mano destra. al piano Il momento di una forza e il prodotto vettoriale Il momento di una forza e il prodotto vettoriale Il momento di una forzaF di rotazione della forza. definisce l'effetto = 90°: l'effetto di rotazione è massimo = 0°: l'effetto è nullo. Se sono presenti più forze, 11. Il momento di una coppia di forze • Una coppia di forze è l'insieme di due forze uguali e opposte applicate in due punti di un corpo rigido. • L'effetto di rotazione è descritto dal momento della coppia e non dipende dal punto O scelto. DINAMICA II Principio (L. di Newton) esprime la proporzionalità fra le forze che agiscono su di un corpo e l’accelerazione che gli viene impressa, tramite l’equazione Esprime il legame tra la FORZA (Causa) e l’accelerazione che si manifesta sul corpo (Effetto). Quando si verifica che il moto di un corpo è accelerato, dobbiamo sempre considerare la presenza di una forza (non equilibrata da altre) che agisce sul corpo. Viceversa, ad una forza non equilibrata fa sempre riscontro un’accelerazione. FORZA, MASSA, ACCELERAZIONE FORZA: si definisce forza tutto ciò che è in grado di alterare lo stato di quiete o di moto di un corpo, oppure di produrre un deformazione in un corpo vincolato. La forza si misura in Newton [N] MASSA: E’ una grandezza scalare che misura la quantità di materia di un corpo. Si misura in [Kg] e tale valore è costante ed intrinsecamente legato al corpo. Il peso è un tipo di forza, dovuta all’effetto del campo gravitazionale terrestre, quindi varia con l’altitudine, la latitudine, ecc... Mentre la massa è sempre costante. La forza peso si misura spesso in [Kgp], ma sarebbe più corretta la misura in [N]. La relazione fra le unità di misura è data dal II principio della dinamica: FPESO = m * g 1Kgp = 1 Kg * 9,81 m/s2 = 9,81N ACCELERAZIONE: E’ definita come una variazione di velocità che avviene in un determinato intervallo di tempo (acc. Media): a = (VFIN – VINI)/t si misura in [m/s2] MOTO DI UN CORPO Le modalità con cui un oggetto si muove in uno spazio. Tipi di MOTO LINEARE (traslazione) Rettilineo ANGOLARE (rotazione) Curvilineo TRASLAZIONE . RETTILINEA • Quando la direzione del moto è rettilineo • Example. 100 m piani TRASLAZIONE CURVILINEA • Il movimento segue una curva ROTAZIONE • Rotazione articolare ma anche TRASLAZIONE & ROTAZIONE • TRASLAZIONE: testa, tronco braccia • ROTAZIONE: movimento dei segmenti corporei per la pedalata intorno alle rispettive articolazioni TRASLAZIONE LINEARE & CURVILINEA • RETTILINEA a livello anca • CURVILINEA tronco LA QUANTITÀ DI MOTO DI UN CORPO La Quantità di moto P di un corpo è una grandezza fisica vettoriale, che ha direzione e verso della velocità e modulo dato dalla: P=m*V Cioè il modulo è direttamente proporzionale sia alla massa del corpo che alla sua velocità. L’unità di misura è il Kg*m/s (chilogrammetro al secondo). LA QUANTITÀ DI MOTO Perchè una palla da tennis scagliata a 100 Km/h contro un muro non causa danni evidenti, mentre un auto che colpisce il medesimo muro a 10 Km/h potrebbe anche sfondarlo? Caso 1: P1=50g * 100 / 3,6 = 1,39 Kg*m/s Caso 2: P2=1000Kg * 10 /3,6 = 2777,78 Kg*m/s IMPULSO DI UNA FORZA Prodotto della forza applicata su un oggetto ed il tempo di applicazione della forza Impulso = F x t La quantità di forza applicabile dall’atleta dipende dalla forza massimale Il tempo di applicazione della forza dipende dalla tecnica del gesto IMPULSO DI UNA FORZA F = ma F× t = ma× t ma a× t = è la variazione di velocità impressa alla massa m e quindi F× t=m× v= P è uguale alla quantità di moto che è capace di trasmettere alla massa m La quantità di forza applicabile dall’atleta dipende dalla forza massimale Il tempo di applicazione della forza dipende dalla tecnica del gesto AZIONE-REAZIONE III Legge “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”. Le due forze sono uguali in ampiezza e direzione ma opposte in verso • C’è un periodo di tempo, diverso da zero, in cui il piede e la palla sono in contatto • In questo periodo il calciatore applica una forza così da creare il movimento della palla AZIONE • Allo stesso tempo la palla “reagisce” fornendo una forza al piede REAZIONE Maggiore è la forza applicata per il lancio e maggiore sarà la forza di reazione contro il sistema biologico coinvolto nel gesto tecnico. Per questo l’atleta deve essere “dimensionato” per sopportare stress articolari. u = 20 m/s = velocità di arrivo della palla v = 15 m/s = velocità in uscita della palla (u e v hanno m = 0.4 kg = massa della palla verso opposto) t = 0.05 s = tempo di contatto m(v - u) 0.4(15 - 20) F= = = 280 N t 0.05 _____________________________________ _______________________________________________