Botswana – Parco Chobe Mal d`Africa assicurato!

Botswana – Parco Chobe
Mal d'Africa assicurato!
Il paese è decisamente piccolo, circa 700.000 Kmq., privo di ricchezze naturali e senza sbocco
sul mare, coperto dal deserto del Calahari, che poi è un deserto per modo di dire, perché si
presenta come una savana, con sporadiche dune sabbiose e nelle regioni settentrionali, con
alcuni fiumi che arricchiscono il territorio, convogliando acqua da grandi distanze.
Botswana – Parco Chobe
Mal d'Africa assicurato!
Abbiamo allora il suggestivo delta dell’Okavango e i fiumi minori, il Chobe e il Linyanti che
impediscono al Kalahari di diventare un deserto sul serio!
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Mal d'Africa assicurato!
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Proprio lungo il Chobe, è stata creata una piccola riserva, un parco naturale, degno di tutto
rispetto, ricchissimo di vita animale e vegetale…
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Mal d'Africa assicurato!
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...e di acqua tanto da far invidia al resto del paese dove altri animali devono percorrere
lunghe distanze senza bere e per di più, spostarsi continuamente in cerca di un po’ di cibo
che può essere magari un misero ciuffo d’erba!
Botswana – Parco Chobe
Mal d'Africa assicurato!
La presenza dei vari Lodge, non guasta l’aspetto selvaggio e prettamente africano: i piccoli
bungalow sono inseriti nella natura, quasi mimetizzati nel verde ed è possibile trovarsi
davanti alla portafinestra alcuni curiosi e all’apparenza inoffensivi facoceri venuti a
perlustrare la zona in cerca di cibo.
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Mal d'Africa assicurato!
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Mal d'Africa assicurato!
Gli animali che hanno trovato rifugio in questo parco protetto sono talmente numerosi da fare la
felicità dei molti turisti in cerca di emozioni fotografiche: uccelli vari, coccodrilli, lontre, elefanti,
giraffe, leoni, ippopotami e una specie rara, l’antilope nera di Chobe… e si potrebbe proseguire.
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Percorrendo con la barca il Chobe, è facile imbattersi in scene interessanti: intere famiglie
di elefanti vengono ad abbeverarsi e giocano con l’acqua rotolandosi, spruzzandosi a vicenda,
specialmente i piccoli, controllati da una madre sollecita, appaiono buffi e teneri come tutti i
cuccioli.
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Meno piacevole a vedersi, ma altrettanto singolare è l’incontro con branchi di ippopotami immersi
nell’acqua, spesso quasi interamente. Solo gli occhi, ogni tanto, spuntano alla superficie e allora è
facile che l’enorme bocca si apra in una specie di sbadiglio poco promettente… essi si muovono
creando scompiglio, data l’enorme massa di carne, e la barca procede circospetta cercando di
dar loro il minor fastidio possibile.
Botswana – Parco Chobe
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Nel fiume è facile incontrare anche i coccodrilli, viscidi, orribili a vedersi, nascosti nelle
acque o mimetizzati, immobili sulle rive, tra i canneti.
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Più piacevole è l’aquila pescatrice che domina, dall’alto degli alberi, scrutando l’acqua e poi
piomba fulminea sugli ignari pesci, ritornando poi vittoriosa sui rami a godersi il cibo
prelibato.
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Ma lo spettacolo, in assoluto, più ambito da qualsiasi turista è l’incontro, nella savana, con il re
della foresta, il leone.
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Gli appostamenti sono lunghi,
ma l’attesa intensifica il
desiderio e quando finalmente
lo si scorge, solo e isolato,
un po’ sornione, apparentemente
tranquillo e incurante dell’uomo,
eppure vigile a qualsiasi pericolo..
allora l’entusiasmo arriva alle
stelle e si cerca di cogliere con
l’obiettivo, da ogni angolazione,
il suo aspetto maestoso e
decisamente bello..
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A questo punto si è presi dal mal
d’Africa e guardando il sole che
tramonta sul Chobe, ascoltando il
silenzio della natura rotto ogni
tanto dalla voce di qualche animale,
respirando a pieni polmoni l’aria
tersa ed incontaminata, si è
decisamente lontani mille miglia
dalla nostra contaminata civiltà
dei consumi.
Botswana – Parco Chobe
Mal d'Africa assicurato!