Sound and Music - Novità discografiche MARZO 2010 Omaggio a Chopin Nell’anno del bicentenario della nascita Hyperion pubblica un omaggio al grande virtuoso polacco in una raccolta di opere che i più grandi compositori hanno tributato al suo genio CDA67803 Columns - MARZO 2010 In questo numero… Hyperion Gimell CPO Supraphon Chandos Linn LSO Telarc Wigmore Hall Live Pneuma Tactus Testament APR Urania Playa Sound Fim JVC XRCD Reference Recordings Speakers Corner Stockfish Classic Records Clearaudio Pure pleasure 2 6 7 9 10 13 16 16 16 17 18 19 19 20 21 21 22 24 25 27 27 28 28 L’intervista: MacKerras 14 LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827) INTEGRALE DELLE SONATE PER VIOLONCELLO E PIANO Daniel Müller-Schott, violoncello Angela Hewitt, pianoforte – VOL. 2 CDA67755 (CD alto prezzo) di Giovanni Tasso I più premiati 29 Clarity Vinyl 30 Primo piano 13 Mozart - Sinfonie 2 L. van Beethoven: Variazioni su See the conqu’ring hero comes dal Judas Maccabaeus di Händel WoO 45; Sonata op. 102 n. 1; Variazioni su Ein Mädchen oder Weibchen dal Flauto magico di Mozart op. 66; Variazioni su Bei Männern, welche Liebe fühlen dal Flauto magico di Mozart WoO 46; Sonata op. 102 n. 2 Il brillantissimo duo composto da Angela Hewitt e da Daniel Müller-Schott ha conferito al primo volume dell’integrale delle sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven pubblicato dalla Hyperion «una insostenibile intensità espressiva e una straordinaria gravitas emozionale». Il secondo e ultimo volume di questa strepitosa miniserie presenta le due sonate per violoncello e pianoforte op. 102 – capolavori tanto splendidi quanto poco conosciuti – e le variazioni su temi di Händel e Mozart, caposaldi imprescindibili della letteratura romantica per violoncello e pianoforte. La irreprensibile tecnica pianistica e la profonda familiarità con lo stile classico della Hewitt e il vibrante stile esecutivo di Müller-Schott si concretizzano in esecuzioni pervase al tempo stesso da una grande energia e da una delicata sensibilità, che sapranno sicuramente suscitare l’entusiasmo delle sempre più numerose schiere di fan dei due artisti. Nelle sue affascinanti note di copertina, Daniel Müller-Schott tratteggia un quadro di grande interesse dell’evoluzione delle opere per violoncello Columns - MARZO 2010 di Beethoven, mettendo in evidenza la forza rivoluzionaria e la eclettica fantasia (Mannigfachphantastische) del Titano di Bonn. Ricordiamo che il primo volume delle Sonate per violoncello e piano (CDA67633) ha ricevuto un Gramophone Award dalla rivista inglese Gramophone GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA ANTONÍN DVORÁK T.L. de Victoria: Te Deum laudamus G. Pierluigi da Palestrina: Missa te Deum laudamus; Tu es Petrus a sei; Missa Tu es Petrus Il celebre Choir of Westminster Cathedral rende omaggio alle sue radici con un nuovo disco comprendente alcuni dei più grandi capolavori della polifonia rinascimentale, un repertorio che il coro londinese ha fatto proprio eseguendolo ogni giorno nel corso delle celebrazioni liturgiche. Il programma di questo disco abbina la Missa Te Deum laudamus di Giovanni Pierluigi da Palestrina, una splendida messa basata su un antico cantus planus, all’intensa versione alternatim del Te Deum di Tomás Luis de Victoria. Al pari della melodia su cui è basata, la messa di Palestrina è stata scritta nel modo frigio, che in termini moderni può essere considerato l’equivalente della tonalità di mi minore. Haberl, l’editore che verso la fine del XIX secolo diede alle stampe tutte le opere di Palestrina, scrisse che «questo conferiva un aspetto piuttosto severo a una messa che era peraltro piena di fuoco sacro». La Missa Tu es Petrus fu invece composta sulla base dell’omonimo mottetto scritto da Palestrina per la festa dei Santi Pietro e Paolo, come si può facilmente notare dalla comparazione del materiale melodico delle due opere, entrambe proposte in questo disco. Più in particolare, questo mottetto è considerato uno dei brani più luminosi ed emozionanti mai scritti da Palestrina e il suo tono esultante si comunica con meravigliosa naturalezza anche alla messa. QUINTETTI PER ARCHI E PIANOFORTE Piers Lane, pianoforte Goldner String Quartet CDA67805 (CD alto prezzo) A. Dvorák: Quintetto n. 1 per archi e pianoforte op. 5; Quintetto n. 2 per archi e pianoforte op. 81 Con le loro illuminanti interpretazioni di quintetti per archi e pianoforte poco noti se non virtualmente sconosciuti, il pianista Piers Lane e il Goldner String Quartet hanno ottenuto ampi consensi e recensioni entusiastiche dalla critica sia per i loro concerti sia per le loro registrazioni. Con questo disco Lane e il Goldner String Quartet fanno ritorno a un compositore che ha legato al genere del quintetto per archi e pianoforte gran parte della sua fama. I due quintetti per archi di Antonín Dvorák videro la luce in due fasi molto diverse della carriera del compositore ceco, il primo in un periodo di povertà e di grave incertezza e il secondo quando aveva ormai raggiunto il vertice più alto della sua luminosa carriera internazionale. Rimasto insoddisfatto del Quintetto n. 1, Dvorák ne stracciò il manoscritto, me per fortuna il pianista ne conservò una copia. Si tratta chiaramente di un’opera giovanile, dalla quale traspare qualche elemento della morbida scorrevolezza dei primi quartetti per archi, tuttavia in questo quintetto si nota anche la caratteristica maestria con cui il compositore boemo sapeva far dialogare il pianoforte con gli archi e – in qualche passaggio – Dvorák sembrò anticipare l’innovativa strumentazione del famoso Quintetto op. 81. Il Quintetto n. 2 ottenne un grandissimo successo fin dalla prima esecuzione e continua a essere considerato uno dei massimi capolavori del genere. Quest’opera venne tenuta a battesimo da quattro dei migliori virtuosi d’arco cechi dell’epoca e dal promettente direttore e compositore Karel Kovarovic al pianoforte. Il celebre movimento Dumka fa immediatamente pensare alla straordinaria vena melodica che ha reso famose in tutto il mondo le sinfonie di Dvorák. L’interpretazione tecnicamente irreprensibile ed espressivamente esaltante di Piers Lane e del Goldner String Quartet e la proverbiale qualità sonora della Hyperion contribuiscono a rendere questo disco un vero e proprio must per tutti gli amanti della cameristica tardo romantica. OPERE SACRE Choir of Westminster Cathedral Martin Baker CDA67785 (CD alto prezzo) BACH PIANO TRANSCRIPTIONS – VOL. 8 EUGEN D’ALBERT Piers Lane, pianoforte CDA67709 (CD alto prezzo) E. d’Albert: Passacaglia BWV 582; Preludio e Fuga BWV 537; Preludio e Fuga BWV 541; Preludio e Fuga BWV 540; Preludio e Fuga BWV 536; Preludio e Fuga BWV 534; Preludio e Fuga BWV 538 Dorico; Preludio e Fuga BWV 532 3 Columns - MARZO 2010 AA.VV. HOMMAGE À CHOPIN Jonathan Plowright, pianoforte CDA67803 (CD alto prezzo) PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale €14,90 M. Balakirev: Improvviso sui temi di due Preludi di Chopin F. Bendel: Hommage à Chopin op. 111 n. 1 E. Grieg: Studie F. Busoni: Dieci Variazioni su un Preludio di Chopin BV213a E. Nápravník: Notturno op. 48 n. 1 P.I. Ciaikovsky: Un poco di Chopin op. 72 n. 15 A. Honegger: Souvenir de Chopin L. Berkeley: Tre Mazurke op. 32 n. 1 H. Villa-Lobos: Hommage à Chopin F. Mompou: Variations sur un thème de Chopin B. Godard: Hommage à Chopin L. Godowsky: Profil (Chopin) T. Leschetizky: Hommage à Chopin 4 (prezzo consigliato - fino al 30.04.2010) Per distinguersi dalle innumerevoli iniziative discografiche che nel corso del 2010 celebreranno il 200° anniversario della nascita di Fryderyk Chopin con nuove incisioni dei suoi capolavori più significativi, la Hyperion presenta un disco che cerca di esplorare la straordinaria influenza che il grande virtuoso polacco ebbe sui pianisti che ne raccolsero la pesante eredità. A partire dalla metà degli anni Trenta del XIX secolo, l’inconfondibile stile pianistico di Chopin iniziò a trasformare profondamente il rapporto tra i pianisti-compositori e il loro strumento, innescando una vera e propria rivoluzione che si sarebbe protratta fino ai primi decenni del Novecento, quando non c’era concertista che non avesse nel suo repertorio almeno qualche pagina di Chopin. Date queste premesse, non ci si può certo stupire del fatto che nel corso del tempo molti compositori e pianisti-compositori sia famosissimi sia virtualmente sconosciuti abbiano sentito il dovere di rendere omaggio a uno dei protagonisti più carismatici e autorevoli della letteratura pianistica di tutti i tempi. Il programma di questo splendido disco comprende una fascinosa silloge di hommage eseguita da Jonathan Plowright, un interprete che qualche mese fa la rivista Gramophone ha definito «uno dei pianisti più raffinati in circolazione, dotato di un talento destinato a manifestarsi presto in tutto il suo splendore». La formidabile tecnica pianistica e la grande coerenza interpretativa di Plowright contribuiscono a rendere questo disco un must assolutamente imperdibile per tutti gli appassionati del grande repertorio pianistico. Columns - MARZO 2010 L’ottavo volume della straordinaria collana Bach Piano Transcriptions continua a riservare agli appassionati del genere sempre nuove sorprese, con un programma che comprende diverse opere in prima registrazione mondiale. Sebbene sia tuttora considerato una figura controversa, Eugen d’Albert fu senza dubbio uno dei pianisti migliori dei primi decenni del XX secolo e – nonostante il quasi completo oblio in cui è caduta la sua produzione – un compositore di livello internazionale. Dopo aver studiato per qualche tempo al Royal College of Music di Londra, d’Albert voltò le spalle alla Gran Bretagna e si trasferì in Germania. La produzione di Bach rivestì un ruolo di fondamentale importanza nella carriera concertistica di d’Albert che – come molti altri grandi pianisti del XIX secolo – vide nelle monumentali opere per organo del sommo Cantor lipsiense i mezzi ideali per sfruttare al massimo le risorse tecniche ed espressive del pianoforte moderno. sitore inglese emergono una malinconia e una tristezza che condurranno gli ascoltatori più sensibili in un universo di tenebrosa bellezza. Dalla stessa interprete la Hyperion ha già pubblicato un CD dedicato a Carl Friederich Abel (CDA67628 – Mr Abel’s Fine Airs) Mr Abel’s Fine Airs SIR ARTHUR SULLIVAN THE GOLDEN LEGEND Solisti, New London Orchestra, The London Chorus, Ronald Corp, direttore CDA67280 (2 CD al prezzo di 1) TOBIAS HUME PASSION AND DIVISION FIRST PART OF AYRES CAPTAIN HUMES MUSICALL HUMORS (1605) Susanne Heinrich, viola da gamba CDA67811 (CD alto prezzo) T. Hume: Loves Pastime; A Jigge; Harke, harke; Now I come; Rossamond; Touch me lightly; The Duke of Holstones Almayne; A Souldiers Resolution; I am melancholy; Tickell, tickell; A French Ayre; Deth; Life; The Spirit of Gambo; Tinckeldum, twinckeldum; Captain Humes Pavan; A Souldiers Galliard; Loves Farewell Il primo disco realizzato dalla violista da gamba Susanne Heinrich per la Hyperion ha permesso agli appassionati del repertorio antico di scoprire l’affascinante universo espressivo delle opere di Carl Friedrich Abel e si è aggiudicato numerosi premi di grande prestigio, tra cui il Gramophone Award. In questo nuovo disco la Heinrich porta avanti la sua esplorazione della letteratura per viola da gamba con un programma interamente dedicato al compositore inglese Tobias Hume. Figura bizzarra e ricca di contraddizioni come il secolo in cui visse, Hume combatté per diversi anni come mercenario e nelle cronache dell’epoca viene descritto come musicista dilettante, un quadro molto pittoresco che trova ulteriori conferme nei titoli di alcune sue opere e – soprattutto – nella sua originalissima musica. Dalle opere di Hume emergono emozioni allo stato puro, sincere, spontanee e del tutto prive di quelle sovrastrutture stilistiche che spesso ne sacrificano l’immediatezza espressiva in ossequio al rispetto di vuote regole formali. Grazie alla straordinaria interpretazione della Heinrich, dalle pagine di questo quasi dimenticato compo- Considerata in epoca vittoriana seconda per popolarità solo al Messiah di Händel, la Golden Legend è ritenuta da quasi tutti gli addetti ai lavori l’opera da concerto più bella di Sir Arthur Sullivan. Per questo motivo, la Hyperion e Ronald Corp, in collaborazione con la Sir Arthur Sullivan Society e il D’Oyly Carte Charitable Trust, hanno opportunamente deciso di riproporre al grande pubblico questo splendido capolavoro, che per qualche incomprensibile motivo non è mai stato inciso per intero. Durante l’estate del 1886, dopo il clamoroso successo ottenuto con The Mikado, Sullivan andò a rifugiarsi in un cottage di Yorktown per comporre una cantata profana che Gilbert avrebbe definito «L’opera più bella mai scritta da Sullivan». Le ovazioni che salutarono la prima esecuzione della Golden Legend andata in scena al Leeds Festival il 15 ottobre superarono di gran lunga i trionfi tributati a qualsiasi opera precedente, con il pubblico ai piedi del compositore che lanciava in aria i programmi di sala e i cappelli, gettava fiori e cercava di arrampicarsi sulla poltrone. Durante le prove i membri del coro si resero conto che la prima della Golden Legend sarebbe passata alla storia e accumularono fiori sotto le sedie per rendere il dovuto omaggio al compo5 Columns - MARZO 2010 sitore. La Hyperion è orgogliosa di contribuire alla riscoperta di un’opera definita da Stanford degna di «essere inserita tra i grandi classici», strappandola dall’oblio di archivi polverosi per consegnarla all’entusiasmo del pubblico moderno. BBC MUSIC MAGAZINE BEST CD OF THE YEAR sica sia per gli audiofili» (Hi-Fi News) «Uno dei dischi più belli che ho ascoltato quest’anno» (The Guardian) «Se non possedete ancora questo incantevole disco, vi consiglio caldamente di procurarvelo subito. Vi ripagherà la spesa cento volte» (Goldberg) PENGUIN GUIDE ROSETTE CHARLES KOECHLIN LE CORTÈGE D’AMPHITRITE Claudette Leblanc, soprano - Boaz Sharon, piano ANTON BRUCKNER MESSA IN RE MINORE. TE DEUM Corydon Singers, Corydon Orchestra, Matthew Best CDH55163 (CD medio prezzo) C. Koechlin: Si tu le veux; Sept chansons pour Gladys; Le cortège d’Amphitrite; Amphise et Melitta; Déclin d’amour; Aux temps des fées; Le repas préparé; La chanson des Ingénues; Améthyste; Hymne à Vénus; L’Hiver; La Nuit; L’Été; L’Air; La Lune; Le Printemps; Le Thé «Questo disco costituisce una vera rivelazione per gli appassionati di rarità, che vi troveranno una bella silloge di pagine vocali di autori francesi composte a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo» (Hi-Fi News) «In questo disco Claudette Leblanc si conferma una vera rivelazione. Questa novità della Hyperion è destinata a diventare un punto fermo della discografia. Un disco assolutamente indispensabile» (Fanfare, Stati Uniti). CLAUDIO MONTEVERDI OPERE SACRE Emma Kirkby, Ian Partridge, David Thomas The Parley of Instruments CDH55345 (CD medio prezzo) C. Monteverdi: Su le penne de’ venti; Confitebor tibi Domine; Iste confessor Domini sacratus; Laudate Dominum omnes gentes; Confitebor tibi Domine; Confitebor tibi Domine “Alla francese”; Ab aeterno ordinata sum; Nisi Dominus; Deus tuorum militum «Musica di sublime bellezza eseguita in maniera assolutamente irreprensibile. Un disco che si avvicina moltissimo a quella che dovrebbe essere la registrazione ideale […] Un disco indispensabile sia per gli appassionati della grande mu6 CDH55356 (CD medio prezzo) «Questo splendido disco rappresenta lo sfolgorante coronamento dell’ennesimo straordinario progetto discografico della Hyperion» (The Independent) «Un livello di eccellenza finora mai raggiunto […] Sensazionale» (Gramophone) «Vanno tributati i più grandi onori a questo straordinario coro composto da ben 140 elementi, che canta con uno straordinario vigore, una dizione pressoché infallibile, un invidiabile suono d’insieme e una intonazione perfetta […] Nel loro insieme, queste caratteristiche ci spingono a raccomandare con la massima convinzione questo bellissimo disco della Hyperion» (BBC Music Magazine). Gimell TOMÁS LUIS DE VICTORIA LAMENTAZIONI DI GEREMIA Tallis Scholars, Peter Phillips, direttore CDGIM043 (CD alto prezzo) T.L. de Victoria: Lamentazioni per il Martedì Santo; Lamentazioni per il Venerdì Santo; Lamentazioni per il Sabato Santo J.G. de Padilla: Lamentazioni per il Giovedì Santo a sei voci Predicando la necessità di un ritorno alla fedeltà dell’alleanza con Dio e condannando aspramente le pratiche idolatre, i frequenti soprusi dei forti contro i deboli e l’osservanza ipocrita e superficiale dei rituali, le Lamentazioni di Geremia hanno costituito per molto tempo uno dei momenti più importanti e Columns - MARZO 2010 suggestivi delle celebrazioni della Settimana Santa. In questo disco i Tallis Scholars diretti da Peter Phillips propongono una intensissima lettura delle Lamentazioni per il Martedì, il Venerdì e il Sabato Santo di Tomás Luis de Victoria, uno dei più grandi protagonisti del repertorio sacro rinascimentale, che nel 1571 succedette a Giovanni Pierluigi di Palestrina nel posto di maestro di cappella al Seminario Romano. Il programma è opportunamente completato dalle Lamentazioni per il Giovedì Santo di Juan Gutiérrez de Padilla. Se con l’approssimarsi della Pasqua desiderate acquistare un disco di musica sacra, con questo nuovo titolo della Gimell sarete sicuri di non sbagliare. JOHANN CHRISTOPH ROTHE PASSIO DOMINI JESU CHRISTI SECUNDUM MATTHAEUM Solisti, Cantus Thuringia, Capella Thuringia, Bernhard Klapprott CPO777554 (2 CD alto prezzo) La CPO inaugura con questo disco «Musikerbe Thüringen» (Monumenti musicali della Turingia), una nuova collana finanziata dal Land della Turingia che si pone l’ambizioso obiettivo di tratteggiare un quadro del patrimonio musicale di una regione che nel corso della storia ha visto nascere e prosperare un gran numero di compositori di altissimo livello. Il primo volume propone la prima registrazione mondiale del più antico oratorio pasquale della Germania centrale giunto fino ai giorni nostri: la Passione secondo Matteo di Johann Christoph Rothe. Di questo compositore ci sono pervenute pochissime notizie biografiche e gli studiosi non sono riusciti a stabilire con certezza se per scrivere quest’opera si sia ispirato alle passioni composte nei decenni precedenti. In ogni caso, questa passione eseguita a Sondershausen nel 1697 costituisce una testimonianza di primaria importanza per lo sviluppo che tre decenni più tardi sarebbe stato nobilitato dagli straordinari capolavori bachiani. La Passione di Rothe è strutturata in una serie di pagine molto differenziate, che spaziano da semplicissime arie strofiche con l’accompagnamento del solo basso continuo a passaggi solistici molto espressivi simili alle arie delle opere tedesche di quegli anni, nei quali il cantante si alterna a un’orchestra formata da due violini e un consort di quattro viole da gamba. Nel complesso, si tratta di un disco di grandissimo interesse, anche grazie alla intensa interpretazione di un valido cast di cantanti e della Capella Thuringia diretta con molto buon gusto da un ispirato Bernhard Klapprott. REDISCOVERIES OF HAMBURG CHURCHMUSIC 1600-1800 REINHARD KEISER OPERE SACRE PER LA PASSIONE Solisti, Capella Orlandi Bremen, Thomas Ihlenfeldt CPO821 (CD alto prezzo) R. Keiser: Ich liege und schlafe ganz mit Frieden; Wir gingen alle in der Irre; Selige ErlösungsGedancken La storia della musica ci ha tramandato per intero solo tre oratori di Reinhard Keiser, compositore che deve la sua fama postuma soprattutto alle sue opere teatrali, a cui si aggiungono i manoscritti di parecchi brani isolati, frammenti e opere spurie e di incerta paternità che continuano a giacere in biblioteche e archivi polverosi in attesa che qualche studioso si decida a mettervi mano. Il programma di questo disco propone in prima registrazione mondiale un salmo, il frammento di una passione secondo Luca pervenutaci in forma anonima e un’opera a stampa del 1715. I nove strumentisti e i sette cantori della Capella Orlandi Bremen diretta da Thomas Ihlenfeldt eseguono con incomparabile maestria questi brani, mettendone giustamente in evidenza gli elementi operistici. Nella Passione secondo Luca Keiser sperimentò nuove soluzioni espressive, tra cui l’inclusione tra i personaggi di alcune figure allegoriche che commentano gli eventi con profonda partecipazione emotiva. Il genio drammatico di Keiser è presente anche negli elementi liturgici, come si può facilmente notare nei passaggi corali che vedono protagonista il popolo (turba). Inciso nel corso di un concerto tenutosi ad Amburgo e trasmesso dal vivo dalla Deutschlandradio Kultur, questo splendido disco costituisce una pregevole aggiunta alla collana Wiederentdeckungen Hamburger Kirchenmusik 1600-1800 (Riscoperta della Musica Sacra di Amburgo 1600-1800) finanziata dalla ZEIT Foundation. HEINRICH VON HERZOGENBERG OPERE ORCHESTRALI Ulf Wallin, violino Deutsche Radio Philharmonie Saarbrücken Kaiserslautern Frank Beermann, direttore CPO777280 (CD alto prezzo) 7 Columns - MARZO 2010 H. von Herzogenberg: Concerto per violino e orchestra WoO 4; Odysseus, Sinfonia per grande orchestra op. 16 Sebbene possa sembrare quasi incredibile, durante la sua giovinezza Heinrich von Herzogenberg – che nella maturità sarebbe diventato uno dei maggiori alfieri dello stile che faceva capo a Johannes Brahms – aderì con grande entusiasmo alla poetica di Richard Wagner e agli ideali artistici dei Nuovi Tedeschi che si riconoscevano nella figura di Franz Liszt. La straordinaria vena drammatica del poema sinfonico in quattro movimenti Odysseus costituisce una impressionante testimonianza di questa prima fase della parabola creativa di Herzogenberg. Questa clamorosa conversione sulla strada di Damasco avvenne nel 1872, pochi mesi dopo la prima esecuzione di questo grande affresco sonoro, anche grazie al contributo del primo biografo bachiano Philipp Spitta. Al termine di un processo evolutivo che Herzogenberg paragonò alla muta delle penne degli uccelli, il compositore tedesco decise di abbandonare la “musica dell’avvenire” vagheggiata da Wagner e di schierarsi dalla parte dei tradizionalisti. Composto nel 1889 nel corso di un soggiorno in Italia, il Concerto per violino e orchestra proposto in questo disco nella splendida interpretazione di Ulf Wallin costituisce una delle tappe fondamentali di questa evoluzione stilistica, che in ogni caso non si tradusse in una semplice imitazione della scrittura del grande compositore amburghese, come si può notare dal suo carattere classico e dalla sua meravigliosa leggerezza dal sapore mediterraneo, che riflette l’ambiente del paese in cui vide la luce. ANDRZEJ PANUFNIK OPERE ORCHESTRALI Orchestra Sinfonica della Radio Polacca, Lukas Borowicz CPO777497 (CD alto prezzo) A. Panufnik: Tragic Overture; Nocturne; Heroic Overture; Katyn Epitaph; A Procession for Peace; Harmony Nato a Varsavia nel 1914, Andrzej Panufnik si mise ben presto in evidenza tra i compositori e direttori polacchi di maggior talento, ma dopo la fine della seconda guerra mondiale e la conseguente entrata 8 della Polonia nell’orbita sovietica il suo stile fu accusato di essere formalista e decadente. Nel 1954 Panufnik fuggì in Inghilterra e chiese asilo politico, una mossa che sancì la definitiva messa al bando delle sue opere in Polonia. Sebbene i suoi lavori venissero regolarmente eseguiti da direttori del calibro di Leopold Stokowski, Jascha Horenstein e Georg Solti, Panufnik fu considerato per tutto l’arco della sua carriera una sorta di masso erratico nel panorama musicale dell’Occidente “libero”, per via della sua scelta di non adottare i metodi seriali allora in gran voga. «Per me, la musica rappresenta l’espressione più profonda delle emozioni umane. Per questo motivo, i contenuti spirituali e poetici rivestono un’importanza essenziale e un’influenza determinante nella costruzione di un’opera. In tutte le mie opere ho cercato di raggiungere un equilibrio convincente tra le emozioni e la razionalità, tra il cuore e il cervello e tra i contenuti e lo stile». Con questo splendido disco interpretato dall’Orchestra Sinfonica della Radio Polacca diretta da Lukas Borowicz la CPO inaugura un’altra delle sue monumentali edizioni discografiche, l’integrale delle opere di Panufnik, un evento da non perdere a nessun costo! HEINRICH KASPAR SCHMID OPERE CAMERISTICHE CPO777391 (CD medio prezzo) H.K. Schmid: Trio per clarinetto, viola e pianoforte op. 114; Sonata per flauto e pianoforte op. 106; Allegretto per clarinetto e pianoforte op. 34 n. 2; Sonata per viola e pianoforte op. 111; Capriccio per flauto e pianoforte op. 34 n. 5 La morte di Heinrich Kaspar Schmid avvenuta a Monaco di Baviera nel 1953 segnò la fine della parabola creativa di un compositore che non ha ancora ricevuto la meritata considerazione dall’industria discografica. Hermann Roth, uno dei primi paladini di Schmid, lo pose sullo stesso piano del ben più famoso Hans Pfitzner, opinione ribadita in occasione del primo centenario della nascita di Schmid da Wilhelm Zentner. La biografia di Schmid si colloca nel solco della vita di molti musicisti bavaresi: nascita a Landau, studi musicali a Monaco (con professori di altissimo livello come Ludwig Thuille), cattedra all’Accademia di Musica e infine direzione del Conservatorio di Augsburg, carica che mantenne dal 1924 al 1933. Negli ultimi due decenni della sua vita Schmid svolse la professione di compositore freelance a Monaco. Questo nuovo disco della CPO conte- Columns - MARZO 2010 nente cinque opere cameristiche scritte da Schmid nei suoi ultimi anni di vita offre la possibilità di andare alla scoperta dello stile lirico e appassionato di questo compositore tardo romantico. Sebbene Schumann e Brahms abbiano continuato a essere per tutto l’arco della sua carriera punti di riferimento, Schmid seppe elaborare uno stile fresco e molto originale, come si può notare ascoltando la Sonata per viola e pianoforte op. 111 e il Trio per clarinetto, viola e pianoforte op. 114, che vedono assoluto protagonista Nils Mönkemeyer, violista di grande talento che si candida autorevolmente come paladino della riscoperta di un compositore degno di essere rivalutato. ARTISTI: Nicholas Rimmer, piano; Johannes Zurl, clarinetto; Nils Mönkemeyer, viola; Pirmin Grehl, flauto FRANCESCO MOLINO OPERE CAMERISTICHE CPO777448 (CD medio prezzo) F. Molino: Trio per flauto, viola e chitarra op. 4 n. 1; Notturno per violino e chitarra op. 37; Notturno per flauto e chitarra op. 38; Sonata per chitarra op. 6 n. 1; Trio per flauto, viola e chitarra op. 45; Grand Trio Concertant per flauto, viola e chitarra op. 30; Sérénade à trois Come Mauro Giuliani e Ferdinando Carulli, Francesco Molino fa parte di quella schiera di virtuosi di chitarra che nel corso del XIX secolo lasciarono l’Italia per cercare fortuna nei raffinati salotti dell’aristocrazia di Parigi e Vienna, città che in quel periodo erano considerate capitali della musica europea. Con ogni probabilità, Molino si trasferì a Parigi tra il 1818 e il 1820, in un’epoca in cui le chitarra godeva di grande popolarità tra i membri dell’alta società francese. Molino scrisse la maggior parte delle sue sessanta opere per chitarra tra il 1820 e il 1835 in uno stile brillante e molto vivace che ricorda a tratti quello di Gioachino Rossini. Questo legame appare evidente soprattutto nel Trio per flauto, viola e chitarra op. 4 n. 1 e nei due notturni, opere pervase da una meravigliosa vena melodica, nelle quali i temi si rincorrono in maniera incessante nell’ambito di una sequenza coerente ed estremamente teatrale. Queste incantevoli opere sono eseguite in questo disco da Sérénade à Trois, un ensemble costituito da tre musicisti conosciuti e apprezzati in ogni parte del mondo con una spiccata predilezione per le atmosfere affascinanti e lo stile vivace e brillante del primo Romanticismo. ARTISTI: Karl Kaiser, flauto; Petra Müllejans, violino e viola; Sonja Prunnbauer, chitarra ZDENEK FIBICH SARKA Coro del Teatro Nazionale di Praga, Orchestra del Teatro Nazionale di Praga, Zdeněk Chalabala, direttore SU3983 (2 CD medio prezzo) Composta da Fibich verso la fine del XIX secolo su libretto di Anežka Schulzová, sua allieva e amore della sua vita, Sarka può essere definita un’opera di grande amore e di profondi sentimenti scritta a quattro mani. Per quanto riguarda la vicenda, Sarka è strettamente legata a un’altra opera di uno dei più grandi protagonisti del panorama musicale boemo del XIX secolo, Libuse di Bedrich Smetana. La storia narra l’inizio della cosiddetta Guerra delle Fanciulle, scoppiata alla morte di Libuse, quando le donne cercarono di riconquistare i privilegi di cui avevano goduto durante il regno della mitica principessa. Sarka venne messa in scena per la prima volta il 28 dicembre del 1897 al Teatro Nazionale di Praga con la regia e i costumi di Mikoláš Aleš e la direzione di Adolf Čech. Questo nuovo titolo della collana Czech Opera Treasures della Supraphon propone la versione del 1953 – finora inedita su CD – diretta da Zdeněk Chalabala, che vede protagonista il leggendario soprano Marie Podvalová nei panni di Sarka e il celebre heldentenor Lubomír Havlák in quello di Ctirad. ANTONÍN DVORÁK INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE Radoslav Kvapil, pianoforte SU4018 (4 CD medio prezzo) Se paragonata alle sinfonie e alle opere cameristiche, la produzione pianistica di Antonín Dvorák ha goduto fino a questo momento di scarsa attenzione. Dvorák non era dotato di una tecnica virtuosistica, un fatto che si riflette nelle sue opere pianistiche, dove gli spunti virtuosistici lasciano spesso il passo a considerazioni elegiache della sua vita interiore. Queste opere sono pervase da un delicato lirismo, dalla capacità di esprimere pensieri volanti legati alla vita quotidiana di un grande genio. Questa straordinaria delicatezza e ricchezza interiore vengono espressi in maniera meravigliosa dalle sapienti mani di Radoslav Kvapil, un pianista molto apprezzato sia come interprete sia come entusiasta paladino del repertorio boemo meno conosciuto. Oltre alle integrali delle opere per pianoforte di Dvorák and Janácek, la vasta discografia di Kvapil comprende una eccezionale registrazione dedicata al compositore settecentesco Vorisek. 9 Columns - MARZO 2010 SERGEI RACHMANINOV OPERE ORCHESTRALI BBC Philharmonic Orchestra, Gianandrea Noseda CHAN10589 (CD alto prezzo) ta n. 2 per pianoforte nel giardino di una villa di Dresda, la città dove la famiglia del compositore russo si era trasferito nel 1906. In ogni caso, la caratteristica saliente della Seconda Sinfonia è costituita dall’ampiezza di respiro, che esalta il sapiente sviluppo tematico di Rachmaninov. Scritta nel 1893, la Fantasia Le rocher consente di rendersi conto in che misura Rachmaninov avesse assorbito la ricca orchestrazione di Rimsky Korsakov, a cui quest’opera è stata non a caso dedicata. Un altro gioiello della già splendida collana dedicata a Rachmaninov da Noseda. Gianandrea Soseda dirige Rachmaninov su CHANDOS SERGEI RACHMANINOV IL CAVALIERE AVARO CHAN10544 (CD alto prezzo) SERGEI RACHMANINOV FRANCESCA DA RIMINI CHAN10442 (CD alto prezzo) SERGEI RACHMANINOV L’ISOLA DEI MORTI. SINFONIA GIOVANILE. SINFONIA N. 1 CHAN10475 (CD alto prezzo) GEORG FRIEDRICH HÄNDEL DUETTI DA OPERE E ORATORI S. Rachmaninov: Sinfonia n. 2 op. 27; Fantasia Le rocher op. 7 La straordinaria integrale delle opere orchestrali di Sergei Rachmaninov che vede protagonista la BBC Philharmonic Orchestra diretta da Gianandrea Noseda prosegue con un nuovo disco comprendente la Seconda Sinfonia e la Fantasia Le rocher. Recensendo un concerto tenuto presso la Bridgewater Hall di Londra, il critico del giornale City Life ha scritto: «Noseda ha confermato di possedere una grande affinità con lo stile di Rachmaninov, mettendo in evidenza la capacità di sostenere il lungo sviluppo della musica fino ai suoi vertici espressivi con un approccio vocale che esalta la cantabilità di ogni melodia. In questo modo i lavori di Rachmaninov assumono una brillantezza che ricorda lo stile delle opere liriche». Avvicinandosi ai 35 anni di età, Rachmaninov iniziò ad accarezzare l’idea di scrivere una sinfonia, un genere che fino ad allora sempre aveva evitato, ritenendolo impegnativo e non esente da rischi. Sebbene oggi sia la critica sia il pubblico siano concordi nel ritenere che con la Prima Sinfonia Rachmaninov sia riuscito a raggiungere il pieno successo che auspicava, la prima esecuzione della Prima Sinfonia – diretta in maniera quanto meno discutibile da Glazunov in circostanze molto sfavorevoli – si rivelò un clamoroso insuccesso, che provocò al compositore una grave crisi depressiva e ne inaridì la vena creativa per tre anni. La Seconda Sinfonia fu eseguita per la prima volta con la non meno imponente Sona10 Rosemary Joshua, soprano - Sarah Connolly, mezzosoprano English Concert, Harry Bicket CHAN0767 (CD alto prezzo) G.F. Händel: Great Victor; No, no ch’io non sprezzo; Io t’abbraccio; Per le porte de tormento; Notte cara; Vivo in te; Bramo aver mille vite; Se teco vive il cor; To Thee; Streams of Pleasure; Welcome as the dawn; Caro! Bella! Questo nuovo disco dedicato al grande compositore di Halle vede protagoniste due delle migliori interpreti händeliane accompagnate dall’English Concert, considerato da molti addetti ai lavori una delle formazioni di strumenti originali migliori in circolazione. Maestro indiscusso dell’opera seria barocca, Händel non tardò a rendersi conto della straordinaria valenza drammatica dei duetti, che nella maggior parte dei casi venivano cantati da un soprano donna e da un castrato. Questa novità della Chandos consente di immergerci nella suggestiva atmosfera dei teatri della prima metà del XVIII secolo con una silloge Columns - MARZO 2010 delle arie più belle di opere e oratori come Giulio Cesare, Belshazzar, Theodora, Ottone, Sosarme, Radamisto, Rodelinda, Agrippina e Tamerlano. Sarah Connolly si è messa in luce in un repertorio quanto mai vasto, che spazia dai maggiori capolavori sei-settecenteschi alle opere più significative del XX secolo. In ambito händeliano la Connolly ha interpretato il ruolo eponimo del Giulio Cesare al Festival di Glyndebourne, ha preso parte alle recite di Agrippina, Serse, Ariodante e Alcina (Ruggiero) messe in scena alla English National Opera e ha cantato nella Semele (Ino e Juno) alla San Francisco Opera. Rosemary Joshua è considerata una delle interpreti più brillanti delle opere di Händel, come dimostrano gli strepitosi successi da lei ottenuti nell’Ariodante (Ginevra) andato in scena a San Diego, nell’Orlando (Angelica) rappresentato a Monaco di Baviera, al Covent Garden e al Festival di Aixen-Provence, nella Semele registrata dalla Chandos, per la quale ha ottenuto una nomination per il prestigioso Laurence Olivier Award, e nella registrazione della Partenope vincitrice dello Stanley Sadie Handel Recording Prize. Con due cantanti di questo livello ci sentiamo di scommettere che questo disco è destinato a diventare un vero e proprio must per gli appassionati delle opere del grande Sassone. Le opere di Händel su CHANDOS: GEORG FRIEDRICH HÄNDEL PARTENOPE Solisti, Early Music Company, Christian Curnyn CHAN0719 (3 CD al prezzo di 2) Solisti, Chorus of Early Music Company, Early Music Company, Christian Curnyn CHAN0745 (3 CD alto prezzo) INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE CHAN10421 (CD alto prezzo) INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE CHAN10443 (CD alto prezzo) INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE CHAN10467 (CD alto prezzo) – VOL. 1 – VOL. 2 – VOL.3 INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE – VOL.4 CHAN10497 (CD alto prezzo) VINCITORE DEL GRAMOPHONE AWARD 2009 CHAN10545 (CD alto prezzo) SEMELE Jean-Efflam Bavouzet, pianoforte Jean-Efflam Bavouzet esegue DEBUSSY su CHANDOS: INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE GEORG FRIEDRICH HÄNDEL FRANZ JOSEPH HAYDN il mondo. Con questo disco il pianista francese inaugura un’integrale delle sonate di Franz Joseph Haydn che promette meraviglie e dimostra – a chi ancora non lo sapesse – che Bavouzet ha tutti i numeri per affrontare ogni tipo di repertorio. Sebbene questi capolavori della letteratura di fine Settecento siano già stati incisi da diversi pianisti di alto livello, lo sbrigliato virtuosismo e la leggiadra delicatezza di Bavouzet ci permettono di coglierne con straordinaria immediatezza tutte le incantevoli nuances espressive. Il programma del primo disco comprende la sperimentale Sonata n. 31, l’elegante e brillantissima Sonata n. 39, l’espressiva Sonata n. 47 e la Sonata n. 49, una pagina visionaria dallo stile quasi schubertiano. Il secondo volume verrà pubblicato in autunno. – VOL. 5 VINCENT D’INDY – VOL. 3 Sigurður Flosason, sassofono Iceland Symphony Orchestra, Rumon Gamba INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI – VOL. 1 CHAN10586 (CD alto prezzo) F.J. Haydn: Sonata n. 31; Sonata n. 39; Sonata n. 47; Sonata n. 49 La splendida integrale delle opere per pianoforte di Debussy realizzata da Jean-Efflam Bavouzet si è collocata ai vertici della classifica dei bestseller della Chandos e ha fatto incetta di tutti i premi più prestigiosi della stampa specializzata di tutto CHAN10585 (CD alto prezzo) V. d’Indy: Sinfonia Brevis de Bello Gallico op. 70 (Sinfonia n. 3); Diptyque méditerranéen op. 87; Variazioni sinfoniche Istar; Choral varié per sassofono e orchestra op. 55 Rumon Gamba e la Iceland Symphony Orchestra proseguono la loro sorprendente integrale delle opere orchestrali di Vincent d’Indy con un nuovo disco che propone quattro lavori di rarissimo ascolto. Composta tra il 1916 e il 1918 in piena 11 Columns - MARZO 2010 prima guerra mondiale, l’ultima sinfonia di d’Indy rispecchia in maniera molto efficace il sincero patriottismo del suo autore. Con la sua drammaticità teatrale e i suoi accesi conflitti tonali, questo lavoro riesce a esprimere con impressionante realismo l’esaltazione e il terrore provati dalla popolazione francese di fronte alla minacciosa avanzata delle truppe tedesche. Poema sinfonico strutturato in sette variazioni, Istar è una pagina dalla sinuosa linea melodica ambientata nell’oltretomba, per la quale d’Indy trasse ispirazione dal sesto canto dal poema epico assiro Izdubadar composto intorno al 2000 a.C. Opera assai poco convenzionale ma non per questo incoerente, il Choral varié per sassofono e orchestra op. 55 è basato su una sorprendente varietà di stili. Come altri compositori francesi come Bizet, d’Indy intuì immediatamente le straordinarie potenzialità espressive del sassofono. In questo disco il ruolo solistico del Choral varié è stato affidato a Sigurður Flosason, virtuoso di sassofono che ha ottenuto due nomination al Nordic Music Prize e si è aggiudicato in ben quattro occasioni gli Icelandic Music Awards. Il programma di questo disco è completato dall’ultima opera orchestrale scritta da d’Indy, il Diptyque méditerranéen op. 87, nella quale è possibile ravvisare la felicità che la seconda moglie portò negli ultimi anni di vita del compositore. Sebbene nella raffigurazione dei sacri ritmi della natura sia possibile ravvisare qualche analogia con il giovanile Jour d’été à la montagne, nella trasparenza mediterranea di questo lavoro appare evidente l’influenza di Debussy. JOHAN HALVORSEN INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI – VOLUME 1 Marianne Thorsen, violino Bergen Philharmonic Orchestra, Neeme Järvi CHAN10584 (CD alto prezzo) J. Halvorsen: Marcia d’ingresso dei Boiardi; Andante Religioso; Mascarade Suite; La Mélancolie; Sinfonia n. 1 Questo disco che vede grandi protagonisti Neeme Järvi e la Bergen Philharmonic Orchestra costituisce il primo volume dell’integrale delle opere orchestrali di Johan Halvorsen, un progetto discografico in quattro volumi che promette grandi cose e si candida fin d’ora al ruolo di sorpresa più gradita del 2010. Molto opportunamente, il programma del primo disco abbina lavori di una certa fama a opere virtualmente sconosciute. Pagina mai uscita dal repertorio concertistico, la Marcia d’ingresso dei Boiardi viene proposta in questo disco con le prime registrazioni assolute dell’Andante 12 Religioso, della Mascarade Suite e di La Mélancholie e con la rara Sinfonia n. 1. Pur seguendo nelle sue opere la tradizione romantica norvegese di cui erano propugnatori i suoi amici Grieg e Svendsen, Halvorsen concepì uno stile molto originale, che aveva il suo punto di forza in una brillantissima orchestrazione, ispirata a quella dei più grandi compositori francesi. Questa splendida novità della Chandos rappresenta una graditissima addizione ai cataloghi discografici ed esalta le doti migliori della Bergen Philharmonic Orchestra, come le calde sfumature della compagine degli archi e lo spiccato virtuosismo delle prime parti. Un disco destinato a stupire. HERBERT HOWELLS ST JOHN’S MAGNIFICAT The Choir of St John’s College, Cambridge, Andrew Nethsingha CHAN10587 (CD alto prezzo) H. Howells: Sequence for St Michael; By the Waters of Babylon; A Spotless Rose; Gloucester Magnificat; Gloucester Nunc Dimittis; Psalm 142; A Grace; One Thing have I Desired; Like as the Hart; St John’s Magnificat; St John’s Nunc Dimittis; Salve Regina; Coll Reg Te Deum Questo splendido disco rappresenta il primo frutto del contratto che lega in esclusiva il prestigioso Choir of St John’s College di Cambridge – diretto del 2007 da Andrew Nethsingha – alla Chandos. Il programma comprende due versioni del Magnificat e del Nunc dimittis di Herbert Howells, la prima scritta a St John’s, dove Howells svolse l’incarico di organista durante gli anni della seconda guerra mondiale, e la seconda a Gloucester, città situata nella contea natale del compositore. A proposito di questo disco, Andrew Nethsingha ha dichiarato: «Siamo molto orgogliosi di collaborare con una casa discografica prestigiosa come la Chandos. Per questa etichetta realizzeremo nei prossimi mesi una serie di dischi dedicati a un repertorio molto variegato. Abbiamo deciso di iniziare con un titolo interamente dedicato a Howells in considerazione del lunghissimo periodo che vide il compositore inglese collaborare con St John’s. Il programma comprende due lavori di grande importanza composti per il St John’s College Choir, la Sequence for St Michael e By the Waters of Babylon, un salmo molto commovente per baritono, violino, violoncello e organo». Sebbene questo disco sia il primo tassello di un contratto esclusivo a lungo termine, bisogna ricordare che il St John’s College Choir in passato aveva già registrato diversi dischi per la Chandos, tra cui il Requiem di Mozart e opere di Charpentier e Poulenc sotto la direzione di George Guest e lavori di Tallis e di Gibbons con Christopher Robinson. Columns - MARZO 2010 WOLFGANG AMADEUS MOZART SINFONIE NN. 29, 31 “PERIS”, 35 “HAFFNER” E 36 “LINZ” Scottish Chamber Orchestra, Sir Charles Mackerras PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale LINNCKD350 (2 SACD) €22,90 (prezzo consigliato - fino al 30.04.2010) W.A. Mozart: Sinfonia n. 29 K.201; Sinfonia n. 31 K.297 Parigina; Sinfonia n. 32 K.318; Sinfonia n. 35 K.385 Haffner; Sinfonia n. 36 K.425 Linz Dopo aver realizzato negli anni Novanta un’integrale di gran pregio con la stessa orchestra per la Telarc, Sir Charles Mackerras torna al prediletto Mozart con una strepitosa versione di cinque delle sue sinfonie più famose, insuperabile summa della musica settecentesca. Sebbene sia ormai sul punto di spegnere 85 candeline, il grande direttore di origine australiana conserva un piglio incalzante, una incontenibile vitalità e un’attenzione maniacale per i dettagli che trovano pochi paragoni in direttori più giovani. Anche grazie alla insuperabile qualità sonora garantita dai tecnici del suono della Linn, questo cofanetto si candida fin d’ora come uno dei migliori omaggi dedicati al Salisburghese dell’anno, come è accaduto l’anno scorso all’edizione delle ultime quattro sinfonie, vincitrice di un gran numero di premi. Da non perdere. Già disponibile: SINFONIE NN. 38-41 Scottish Chamber Orchestra, Sir Charles Mackerras, direttore LINNCKD308 (2 SACD a prezzo speciale) 13 Columns - MARZO 2010 L’intervista: MacKerras Dopo aver ascoltato l’incedere mosso, vivace e irresistibilmente cordiale del primo movimento della Sinfonia n. 29 K.201 che apre il cofanetto doppio della Linn distribuito questo mese dalla Sound and Music si fa fatica a credere che questa interpretazione porti la firma di un direttore che lo scorso 17 novembre ha spento 84 candeline. Lo stupore svanisce subito dopo aver letto il suo nome, Charles Mackerras, raffinato interprete delle opere di Mozart e dei compositori boemi dell’Otto-Novecento e paladino della prima ora dei lavori di Arthur Sullivan, a cui ha dedicato a partire dal 1952 un gran numero di registrazioni. Per celebrare questo evento, abbiamo fatto qualche domanda al grande direttore americano di origine australiana. Dopo le innumerevoli registrazioni pubblicate nel 2006 per celebrare il 250° anniversario della nascita di Mozart, molti addetti ai lavori hanno affermato che sarebbe stato molto difficile immettere sul mercato nuovi dischi mozartiani. Con il grande successo ottenuto dal cofanetto con le ultime sinfonie del grande Salisburghese uscito qualche mese fa e questo nuovo doppio SACD, Lei ha dimostrato che queste opinioni erano del tutto infondate. Quindi la gente ha ancora voglia di ascoltare Mozart… «Il grande successo ottenuto dalle incisioni dedicate alle opere di Mozart nel corso degli ultimi anni dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio che continua a essere il compositore più famoso e amato di tutti i tempi sia tra gli appassionati più esperti sia tra chi con la musica classica ha un rapporto superficiale. Il fatto che il cofanetto con le ultime quattro sinfonie – opere disponibili nel mercato discografico in un gran numero di versioni – rappresenta una prova inconfutabile che la musica di Mozart non può annoiare. Dopo tutto, la sua musica è quella più vicina alla perfezione assoluta. Con questo non voglio certo sminuire la produzione di compositori come Bach, Beethoven e Wagner, ma le opere di Mozart riescono a far coesistere meglio di qualunque altro l’aspetto emotivo e quello razionale». 14 Columns - MARZO 2010 di Giovanni Tasso A suo modo di vedere, quali sono le caratteristiche delle sinfonie di Mozart che l’uomo moderno apprezza di più? «La loro universalità. La capacità di parlare con efficacia e immediatezza a ogni uomo disposto ad ascoltarle, un fatto che non dipende né dal trascorrere del tempo né dal cambiamento delle mode». Chamber Orchestra, che sembra quasi fatto apposta per eseguire le opere di Mozart… «Sono del tutto d’accordo con lei. A mio modo di vedere questo fatto si spiega con la capacità di tutti i musicisti di ottenere con gli strumenti moderni impasti timbrici molto vicini a quelli delle formazioni dell’epoca, riuscendo a raggiungere un equilibrio ideale tra antico e moderno». Questi due cofanetti fanno parte di un progetto più vasto? «A quanto mi risulta, la Scottish Chamber Orchestra e la Linn non hanno intenzione di registrare un’integrale delle sinfonie di Mozart, se questo è quello che intende, anche se non è escluso che in un prossimo futuro si possa incidere insieme qualche altro lavoro di Mozart. In ogni caso, ci tengo a sottolineare che con la SCO ho già registrato diversi dischi, tra cui il Requiem di Mozart, oltre a opere più vicine ai giorni nostri come la Musica per archi, percussioni e celesta di Béla Bartók e le Danze di Galanta di Zoltán Kodály». La Linn riserva da sempre una grandissima importanza alla qualità del suono. Per questi due cofanetti sono state fatte scelte particolari sotto l’aspetto dell’acustica? «Per registrare le sinfonie contenute nel secondo cofanetto abbiamo avuto la possibilità di utilizzare la Glasgow City Hall, una sala dall’acustica davvero eccellente. Da parte mia non ho ritenuto di dover compiere nessuna scelta particolare per ottenere l’immagine sonora più fedele possibile, a parte il collocare i violini primi e secondi alle due estremità dell’orchestra, una disposizione che peraltro adotto sempre quando dirigo lavori del XVIII secolo». In passato Lei aveva già registrato un’integrale delle sinfonie di Mozart… «È vero: vent’anni fa io e la Prague Chamber Orchestra abbiamo portato a termine un progetto molto impegnativo, registrando tutte le sinfonie di Mozart per la Telarc [tuttora disponibile a prezzo molto conveniente nel catalogo dell’etichetta americana, n.d.r.]. Sebbene questa integrale sia stata accolta con grande favore dalla stampa specializzata di tutto il mondo e l’orchestra praghese abbia fornito una prestazione veramente magnifica, ho accettato con molto piacere l’invito della Linn di registrare una seconda volta alcuni di questi monumenti della letteratura orchestrale del XVIII secolo, perché sono fermamente convinto che si può sempre migliorare». Ci può dire qualcosa sui suoi futuri progetti discografici? «Negli ultimi mesi ho registrato per la Supraphon quattro poemi sinfonici di Antonín Dvorák con la Czech Philharmonic Orchestra che dovrebbero uscire a breve. Per quanto riguarda il futuro più lontano, la stessa etichetta ceca dovrebbe pubblicare la sinfonia Asrael di Josef Suk». Per concludere, gli appassionati italiani potranno ascoltarla dirigere nel nostro paese? «Sebbene abbia avuto parecchie proposte per dirigere concerti e opere in Italia, al momento non c’è alcun progetto concreto. In ogni caso, devo confessarle che il vostro paese mi piace molto, come dimostra il fatto che trascorro spesso le mie vacanze da voi, di solito sull’Isola d’Elba». Ascoltando il primo cofanetto, non ho potuto che apprezzare il magnifico suono d’insieme della Scottish 15 Columns - MARZO 2010 JOHANN SEBASTIAN BACH SUITES PER VIOLONCELLO SOLO Zuill Bailey, violoncello GUSTAV MAHLER SINFONIA N. 4 Laura Claycomb, soprano London Symphony Orchestra, Valery Gergiev LSO0662 (SACD basso prezzo) Dopo la trionfale accoglienza riservata dalla stampa specializzata (10 di Répertoire, Editor’s Choice di Gramophone) alla Sesta Sinfonia, primo ma significativo tassello di un’integrale mahleriana che promette grandissime cose seguito da magnifiche letture della Prima, della Seconda (Resurrezione), della Terza, della Settima, dell’Ottava e della Decima, Valery Gergiev, protagonista negli ultimi anni di alcune interpretazioni imprescindibili del repertorio tardo romantico e dei massimi capolavori dei compositori del suo paese, si avvicina alla fine di questa straordinaria impresa discografica con una commovente esecuzione della Quarta Sinfonia. Affrontando quest’opera Gergiev dimostra di possedere un eccezionale talento drammatico, che gli consente di esprimere con impressionante potenza visionaria il complesso microcosmo emotivo del compositore boemo. Come sempre la London Symphony Orchestra si rivela una compagine di altissimo livello e gli ingegneri del suono della LSO Live riescono a cogliere la stupefacente spontaneità di questo meraviglioso concerto live. 16 TELCD31978 (2 CD al prezzo di 1) J.S. Bach: Suite n. 1 BWV 1007; Suite n. 3 BWV 1009; Suite n. 5 BWV 1011; Suite n. 2 BWV 1008; Suite n. 4 BWV 1008; Suite n. 6 BWV 1012 Ben noto al pubblico italiano, che nel corso del 2009 ha avuto modo di apprezzarne il grande talento in Russian Masterpieces for Cello and Orchestra con la San Francisco Ballet Orchestra diretta da Martin West (TELCD80724) e nella strepitosa integrale delle sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven con Simone Dinnerstein (TELCD80740, 2 CD al prezzo di uno), Bailey si accosta a uno dei vertici della letteratura per violoncello di tutti i tempi, le sei suites di Bach. A proposito di questa registrazione – disponibile in un cofanetto di due CD al prezzo di uno solo – Bailey ha dichiarato: «Da ragazzo, pur apprezzandole, non mi sono mai reso conto degli straordinari abissi espressivi di queste opere, che ogni violoncellista affronta quando si rende conto di essere pronto sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto quello emotivo. Per me lo studio delle suites di Bach si è rivelato un cammino umano e artistico di grande importanza». Da anni di studio attento e appassionato è scaturita un’interpretazione di altissimo livello, con il suono caldo e ricco di nuances del violoncello Matteo Gofriller del 1693 (appartenuto prima che a Bailey a Mischa Schneider, membro del mitico Budapest String Quartet) riprodotto con la consueta precisione dal team di tecnici del suono della Telarc. TREVOR PINNOCK IN CONCERTO OPERE PER CLAVICEMBALO Trevor Pinnock, clavicembalo WHLive033 (CD medio prezzo) Columns - MARZO 2010 H. Purcell: Suite n. 4 in la minore; Suite n. 2 in sol minore; A New Ground in mi minore F.J. Haydn: Sonata n. 14 in re maggiore; Sonata n. 27 in sol maggiore; Sonata in re maggiore G.F. Händel: Suite n. 7 in sol minore; Suite n. 2 in fa maggiore Protagonista della prima esaltante stagione della riscoperta filologica sia come raffinato cembalista sia come ispirato direttore dell’English Concert, Trevor Pinnock torna in questo splendido disco al suo primo amore, abbinando una serie di opere dei due compositori più rappresentativi dell’Inghilterra sei-settecentesca a tre sonate di Franz Joseph Haydn, massimo esponente insieme a Mozart del Classicismo viennese, che durante le sue due tournée londinesi ottenne veri e propri trionfi. Facendo leva su una tecnica raffinata e sicurissima e su una eccezionale espressività, Pinnock riesce a esaltare al massimo le caratteristiche stilistiche di questi tre compositori, confezionando uno dei dischi per clavicembalo più interessanti degli ultimi tempi. ne le influenze italiane, francesi e belghe e offrendoci qualche bellissima sorpresa. «L’eclettico programma della Sampson e di Wadsworth ruota intorno ad A Musicall Banquet e a Varietie of Lute Lessons di John Dowland, due raccolte pubblicate nel 1610, ma non mancano alcune incursioni negli ultimi anni del secolo precedenti, epoca in cui videro la luce alcuni capolavori dello stesso Dowland e di Robert Johnson. Seduta accanto a Wadsworth, la Sampson sembra cantare tanto per lui quanto per il pubblico, adottando un tono caldo e confidenziale, che trova piena espressione in un approccio da ballata popolare e in un uso del vibrato estremamente limitato. In questo modo la sua voce assume un contorno di accesa espressività. Quando Wadsworth lascia il liuto per la tiorba, la Sampson passa a brani dalle atmosfere più cupe, trasportandoci in un mondo completamente diverso. Nell’interpretazione della Sampson, In darkness let me dwell inizia in maniera dolente, si sviluppa con grande drammaticità in un amaro compianto per esalare infine l’ultimo respiro. Nei madrigali di Monteverdi, il soprano inglese sfoggia un suono veramente favoloso, mentre Wadsworth propone i frutti migliori delle sue ricerche musicologiche» (The Independent). AA.VV. ALFONSO X EL SABIO NOT ONLY DOWLAND CANTIGAS DEL MAR CANTÁBRICO Carolyn Sampson, soprano Matthew Wadsworth, liuto e tiorba Música Antigua, Eduardo Paniagua PNE1170 (CD alto prezzo) WHLive034 (CD medio prezzo) P. Rosseter: Preludio per liuto R. Johnson: Away delights; Oh, let us howl; Care-charming sleep; Pavana in do minore per liuto; Have you seen the bright lily grow? A. Ferrabosco: Pavana IV per liuto Anonimo: Galliarda per liuto J. Dowland: Fortune my foe; Can she excuse my wrongs?; In darkness let me dwell C. Monteverdi: Quel sguardo sdegnosetto A. Grandi: O quam tu pulchra es A. Piccinini: Toccata XIII per tiorba; Partite Variate Sopra La Folia per tiorba G. Caccini: Amarilli mia bella G.G. Kapsberger: Toccata arpeggiata per tiorba; ‘Kapsberger’ per tiorba T. Merula: Canzonetta spirituale sopra alla nanna Il panorama musicale della Londra del 1610 era variegato e multiculturale come quello attuale. In questo splendido live il soprano Carolyn Sampson e Matthew Wadsworth ci accompagnano in un affascinante viaggio alla scoperta della cultura musicale inglese dei primi anni del XVII secolo, evidenziando- Alfonso X El Sabio: Muito faz grand’erro; Nas coitas devemos chamar; Nulla enfermidade; Sen muito ben que nos face; O nome de Virgen santa; Il frate di Burgos; Muit’è ben aventurado; Gran dereit’è que mal venna; A Madre do que o demo Le belle Cantigas de Santa Maria proposte in questo disco sono incentrate sui miracoli avvenuti sulle sponde del Mare Cantabrico, una regione battuta da venti impetuosi e da onde implacabili. Come sempre, queste deliziose miniature del mondo medievale vengono eseguite dalla formazione di Paniagua con un assoluto rispetto della prassi d’epoca, che va di pari passo con una musicalità di sorprendente bellezza che non mancherà di stupire chi è ancora convinto che il repertorio medievale sia composto da lavori austeri e monocordi. Da notare che una delle cantigas fa riferimento al re Alfonso X, che venne miracolosamente curato a Vitoria da una grave malattia avvicinandogli il volume delle cantigas. Un nuovo appassionante volume pieno di meravigliose sorprese. 17 Columns - MARZO 2010 AA.VV. THE CALL OF AL-ANDALUS Música Antigua, Eduardo Paniagua PNE370 (CD alto prezzo) Riunendo i brani più significativi dei dischi della collana dedicata dalla Pneuma alla tradizione musicale di Al-Andalus, questo disco consente di immergersi in un repertorio tanto interessante quanto poco conosciuto anche dagli appassionati che credono di sapere tutto. Come sempre, l’ensemble di strumenti originali Música Antigua diretto da Eduardo Paniagua ci offre una lettura estremamente idiomatica, esaltando i contenuti espressivi di ogni pagina con una scelta timbrica variegata e ricca di colori. Un disco di straordinaria bellezza, che consente di farsi un’idea della musica che si ascoltava nelle corti spagnole prima della Reconquista. GIROLAMO FRESCOBALDI RECERCARI ET CANZONI FRANZESI LIBRO I (ROMA Francesco Tasini, organo 1615) TC580608 (CD alto prezzo) G. Frescobaldi: Recercar Primo; Recercar Primo; Recercar Secondo; Recercar Terzo; Recercar Quarto Obligo mi, re, fa, mi; Recercar Quinto; Recercar Sesto Obligo fa, fa, sol, la, fa; Recercar Settimo Obligo sol, mi, fa, la, sol; Recercar Ottauo Obligo di non [uscir] mai di grado; Recercar Nono Obligo di quattro soggetti; Recercar Decimo Obligo la, fa, sol, la, re; Canzon Prima Primo Tono; Canzon Seconda Primo Tono; Canzon Terza Secondo Tono; Canzon Quarta Sesto Tono; Canzon Quinta Nono Tono Francesco Tasini porta avanti la sua esplorazione della produzione per tastiera di Girolamo Frescobaldi con un nuovo disco dedicato al Primo libro dei Recercari et Canzoni fran18 zesi scritto a Roma nel 1615, quando il compositore ferrarese era ormai giunto all’apice dei suoi ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi. Come sempre, per assicurare la massima autenticità possibile è stato scelto uno strumento storico dalle caratteristiche sonore il più possibile vicine a quelle che Frescobaldi aveva in mente, il maestoso Baldassarre Malamini del 1580 della Chiesa Parrocchiale di San Procolo di Bologna. Grazie a questo strumento e alla straordinaria interpretazione di Tasini, questo disco va a collocarsi ai vertici della discografia di Frescobaldi. GIOVANNI SGAMBATI (1841-1914) INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE E ORCHESTRA – VOL. 1 Francesco Caramiello, pianoforte TC841901 (CD alto prezzo) Giovanni Sgambati (1841-1914): Prélude et fugue op.6 (1876; à son Excellence Monsieur le Robert de Keu); “Mélodie de Gluck” (à Sua Eccellenza Donna Laura Minghetti nata Acton); Cinquième Nocturne op.31 (1897; à Miss Marta Warner); Sixième Nocturne op.33 (1897; à madame la Marquise Nadejda Campanari née Princesse Wolkonsky); Boîte à Musique badinage pour Piano oeuvre posthume (à Amelio Giorni; pubblicato nel 1916); Pièces Liriques pour le Piano op.23 (1890; à Madame John W. Field) (Rappelle Toi!; À la fontaine; Vox populi; Do-do; Laendler; Gigue); Mélodies Poétiques pour le Piano op.36 (1903; à Fanny Davies) (Praeludium; Chanson d’Avril; Révélation; Escarpolette; Prière troublèe; Anxiété; En valsant; Douces confidences; En valsant; Marche ; Âme passionnée; Peine profonde; Cantique d’espérance) Sebbene oggi sia finito ai margini del grande repertorio concertistico, Giovanni Sgambati fu uno dei pianisti italiani di maggior talento della seconda metà del XIX secolo, mettendosi in evidenza come enfant prodige all’età di appena sette anni, perfezionando i suoi studi con Franz Liszt e stringendo amicizia con Richard Wagner, che lo apprezzò al punto di aiutarlo a fare stampare le sue prime composizioni. Con questo disco la Tactus inaugura una nuova serie di grandissimo interesse, che consente di gettare luce su un ambito ancora poco conosciuto del panorama musicale italiano del XIX secolo, vale a dire quello che non faceva capo al melodramma. Ne è protagonista Francesco Caramiello, pianista di grande talento ed ecletticità, che riesce a esprimere nel modo migliore l’originalissima scrittura di Sgambati. Una serie da non perdere assolutamente di vista. Columns - MARZO 2010 CARLO MARIA GIULINI DIRIGE LO STABAT MATER DI ROSSINI Solisti, Berliner Philharmoniker, Carlo Maria Giulini TESTAMENT CARLO MARIA GIULINI DIRIGE RAVEL E DEBUSSY Michel Block, pianoforte Berliner Philharmoniker, Carlo Maria Giulini TES1434 (CD alto prezzo) M. Ravel: Ma mère l’oye; Concerto per pianoforte e orchestra per la mano sinistra C. Debussy: La mer L’8, il 9 e il 10 gennaio del 1978 Carlo Maria Giulini diresse tre memorabili concerti interamente dedicati al repertorio francese, il cui intelligente programma comprendeva Ma mère l’oye e il Concerto per la mano sinistra di Maurice Ravel e – dopo l’intervallo – La mer di Claude Debussy. «Di primo acchito l’approccio con cui Giulini si accosta a ogni opera che dirige potrebbe sembrare piuttosto reticente, intriso di una profonda circospezione e di un’umile devozione. Tutto procede con la massima tranquillità. Tuttavia, dopo l’esitante salita sul podio di questo direttore, alto, snello e dai modi aristocratici, la sua bacchetta inizia a muoversi con l’energia di un contatore Geiger che fa capire che la sua esecuzione non sia solo il frutto di molte ore di prove con l’orchestra, ma anche di molto tempo trascorso in contemplazione». Il 10 gennaio del 1978 Klaus Geitel scrisse su Die Welt: «L’estrema cura con cui Ravel compose Ma mère l’oye è stata messa in piena luce dalla magistrale interpretazione di Giulini. Il direttore italiano si accosta a ogni brano con un approccio molto meditato, la musica arriva alle orecchie degli ascoltatori quasi in punta di piedi, come se avesse paura di svegliare la Bella Addormentata […] Deliziose miniature musicali, intrise di delicate autocitazioni e di una sofisticata solennità e caratterizzate da una leggerezza gravida di significati: Giulini mette in evidenza tutti questi elementi come se fossero custoditi nella teca di un museo, uno scrigno di piccole gemme, con ogni dettaglio definito con incredibile precisione». Il critico del Tagesspiegel commentò in termini estremamente positivi molti aspetti del concerto. Michel Block esaltò invece la brillantezza con cui vennero superati tutti i problemi tecnici ed espressivi del Concerto per la mano sinistra di Ravel e la morbida trasparenza della scrittura del compositore francese (Dalle note di copertina di Helge Grünewald). TES1435 (2 CD al prezzo di 1) Il 13 e il 14 settembre del 1978 Carlo Maria Giulini diresse i Berliner Philharmoniker in due concerti del Festival di Berlino interamente dedicati al repertorio italiano. Dopo essere iniziato con la Sonata pian e forte di Giovanni Gabrieli e il Concerto grosso in sol minore op. 3 n. 2 di Francesco Geminiani, il programma culminava con lo splendido Stabat Mater per soli, coro e orchestra di Gioachino Rossini. Come scrisse Klaus Geitel il 15 settembre su Die Welt: «Carlo Maria Giulini non smette di stupire il suo pubblico. Infatti, il direttore italiano non si limita mai al repertorio più conosciuto, per quanto meraviglioso possa essere. Tra i numerosi grandi direttori che si alternano sul podio dei Berliner Philharmoniker Giulini è senza dubbio quello che ama esplorare i sentieri meno battuti. Il piatto forte della serata era costituito dallo Stabat Mater di Rossini, espressione della crisi di mezza età che colpì Rossini a quarant’anni inaridendo quasi completamente la sua vena creativa fino alla morte, avvenuta circa trent’anni più tardi […] L’interpretazione di Giulini è stata austera e ricca di dignità, senza far precipitare il fascino di quest’opera in abissi spirituali fuori luogo» (Dalle note di copertina di Helge Grünewald). FISCHER ESEGUE MOZART E HAYDN INTEGRALE DELLE REGISTRAZIONI DEI CONCERTI Edwin Fischer, pianoforte Orchestre e direttori vari (1933-1947) APR7303 (CD medio prezzo) W.A. Mozart: Concerto n. 20 in re minore per pianoforte e orchestra K.466; Concerto n. 22 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra K.482; Rondò in re maggiore per pianoforte e orchestra K.382; Minuetto in sol maggiore K.1; Concerto n. 17 in sol maggiore per pianoforte e orchestra K.453; Concerto n. 24 in do minore per pianoforte e 19 Columns - MARZO 2010 orchestra K.491; fantasia in do minore K.396; Sonata n. 11 in la maggiore K.331; Concerto n. 25 in do maggiore per pianoforte e orchestra K.503; Sonata n. 10 in do maggiore K.330; Fantasia in do minore K.475; Romanza in la bemolle maggiore Kanh205 F.J. Haydn: Concerto in re maggiore per e orchestra Hob. XVIII:11 ppianoforte f Accanto ad Arthur Schnabel, nella prima metà del XX secolo Edwin Fischer (1886-1960) fu considerato da molti addetti ai lavori uno dei massimi interpreti del grande repertorio tedesco, spaziando con la stessa grande autorevolezza da Bach a Mozart, da Beethoven a Schubert e a Brahms. Per una fortunata coincidenza, il periodo migliore della carriera di Fischer coincise con la prima fase dell’industria discografica, un fatto che gli diede l’opportunità di incidere in prima mondiale un gran numero di opere che – nonostante l’inesorabile trascorrere degli anni – sono tuttora considerate di assoluto riferimento. Nel lascito discografico di Fischer si distinguono la prima edizione integrale del Clavicembalo ben temperato e i concerti per pianoforte e orchestra di Mozart presentati in questo cofanetto triplo della Appian, che riunisce tutte le registrazioni commerciali realizzate da Fischer con l’unica eccezione del Concerto in re minore, pubblicato per la prima volta nel 1954 Il programma di questi tre CD dal generosissimo minutaggio è completato da una serie di brani solistici di Mozart e dalla sua unica registrazione di un concerto per pianoforte e orchestra di Haydn. Questa splendida edizione vanta una ripresa sonora di elevato livello stereofonico, che consente di apprezzare nel modo migliore quella che molti addetti ai lavori ritengono il live migliore in assoluto del capolavoro giovanile verdiano. Diretto con brillantezza ed energia da un ispirato Fulvio Vernizzi, il cast tutto italiano di questa nuova gemma della Urania è dominato dalla stupenda interpretazione di Anita Cerquetti nel ruolo di Abigaille, ruolo che la Cerquetti non ha mai inciso in studio. Registrazione live effettuata il 24 settembre del 1960 a Hilversum. GIUSEPPE VERDI IL TROVATORE Carlo Bergonzi, Antonietta Stella, Ettore Bastianini, Giulietta Simionato Metropolitan Opera Orchestra and Chorus, Fausto Cleva URN411 (2 CD medio prezzo) GIUSEPPE VERDI NABUCCO Dino Dondi, Anita Cerquetti, Ugo Trama, Giovanna Fiorini, Gian Paolo Corradi Orchestra Sinfonica e Coro di Hilversum, Fulvio Vernizzi URN410 (2 CD medio prezzo) Terza opera composta da Verdi, Nabucco possiede una discografia con poche versioni registrate in studio, alle quali si contrappone un buon numero di versioni live di ottimo livello. 20 La Urania è orgogliosa di presentare una delle versioni più impressionanti del Trovatore con una qualità sonora eccezionalmente migliorata. Con lo stesso cast stellare dell’incisione Deutsche Grammophon realizzata qualche tempo dopo con la sola eccezione del direttore d’orchestra, questa versione si colloca ai vertici della storia dell’interpretazione di quest’opera fondamentale. Ci sembra inutile soffermarci sui protagonisti, Columns - MARZO 2010 ognuno dei quali è ormai entrato nella leggenda. Diremo solo che la direzione di Cleva è tra le più drammatiche e incendiarie mai proposte. Registrazione live effettuata il 27 febbraio del 1960 a New York. GIAPPONE TAMBURI DI TOKYO Oedo Sukeroku Taiko PSSA141194 (CD basso prezzo) Mikoshi Daiko; Yodan Uchi; Shunrai-ShiraumeMatsuri; Kizuna; Midare Uchi; Sukeroku Bayashi; Dashi Nessuna festa giapponese potrebbe dirsi davvero completa senza l’accompagnamento del taiko, tamburi tradizionali dalle sonorità molto profonde. Da sempre attivamente impegnato nella valorizzazione della musica popolare del suo paese, Kobayashi Seido ha tratto ispirazione dall’atmosfera che pervade queste feste per creare l’ensemble Oedo Sukeroku Taiko, diventato nel corso degli ultimi anni una presenza fissa nelle manifestazioni che vedono protagonisti questi grandi tamburi. Basato su questa suggestiva tradizione, questo disco della Playa Sound immerge l’ascoltatore in un universo al tempo stesso magniloquente e sottile, selvaggio e raffinato, marziale e giocoso. PAPUASIA NATURA PROFONDA Artisti vari PSSA141193 (CD basso prezzo) Welcome to Papua; Happy to see you; Ceremonial art; Dancing tradition; The pig in the forest; Song of joy; Mother and children; Celebrate life; Prayer of death; Funny Day; Talking about love; My family; River forest; Primitive spirit; For the king; Tra- ditionnel medecine; Sunshine; Charming Dance; Nugini Festival; Tribal fighting Nonostante la presenza nel loro paese di un numero sempre maggiore di turisti europei e americani, gli abitanti dell’isola di Papua sono riusciti a preservare la loro cultura tradizionale e uno stile di vita che affonda le sue radici in tempi antichissimi. Oltre che con le loro tradizioni ancestrali, gli aborigeni di Papua affascinano da sempre i viaggiatori occidentali con la loro vicinanza alla natura e le loro leggende sull’origine dell’uomo. Questo nuovo disco della Playa Sound propone una suggestiva silloge di musiche virtualmente sconosciute. Tutte le registrazioni sono state realizzate nel più assoluto rispetto dell’autenticità musicale, sonora e temporale. Ascoltandolo, si viene portati quasi per magia in un viaggio nel tempo che non lascerà indifferente nessuno. AA.VV. SWEEEEET SOUND Teresa Perez, violoncello All Star Percussion Ensemble, John Whitney Trio Harold Farberman, arrangiamenti e direzione FIMGSDXD005 (CD alto prezzo) Sweet Sounds; Hungarian-Latin Double Dance; Schubert Song; Up a Lazy River; Chinese Romance; Melody Transformed; Summertime; Georgia on My Mind; Von Weber’s Soundweb; Largacel – Agustin Lara; Swan; Farewell Come si può facilmente capire dal titolo, la musica di questo disco è decisamente dolce e accattivante, un misto di classica, jazz e musica tradizionale, per un ascolto calmo e rilassante. I brani sono eseguiti con grande maestria dal violoncello di Teresa Perez (che per la FIM ha già realizzato diversi altri dischi) e dall’ensemble di percussioni con gli arrangiamenti e la direzione di un maestro del calibro di Harold Farberman. Le prestazioni tecniche sono ai massimi livelli, grazie alla tecnologia DXD 24 Bit con campionamento a 352,8 kHz. 21 Columns - MARZO 2010 ANTON BRUCKNER SINFONIA N. 4 Münchner Philharmoniker, Rudolf Kempe, direttore JMXR24210 (XRCD24 alto prezzo) A distanza di mezzo secolo l’etichetta giapponese ci offre la possibilità di riscoprirne la grandezza e la sapiente direzione di Rudolf Kempe, uno dei massimi interpreti del repertorio tardo romantico tedesco. Come sempre, i tecnici del suono della JVC firmano una rimasterizzazione ai limiti della perfezione, consentendoci di apprezzare anche le più piccole sfumature espressive di un’orchestra che vi lascerà a bocca aperta. SONNY CLARKC COOL STRUTTIN’ JVCAW0003 (XRCD24 alto prezzo) ANTON BRUCKNER SINFONIA N. 5 Münchner Philharmoniker, Rudolf Kempe, direttore JMXR24211 (2 XRCD24 alto prezzo) JOHANNES BRAHMS SINFONIA N. 1 Münchner Philharmoniker, Rudolf Kempe, direttore JMXR24212 (XRCD24 alto prezzo) La JVC dedica tre dischi alla Münchner Philharmoniker diretta da Rudolf Kempe, una formazione di altissimo livello che negli anni Sessanta ebbe la “disgrazia” di dover competere con formazioni dotate di un inarrivabile carisma come i Wiener Philharmoniker e – soprattutto – i mitici Berliner Philharmoniker di Herbert von Karajan. 22 Cool Struttin’; Blue Minor; Sippin’ At Bells; Deep Night; Royal Flush (mono); Lover (mono) Uno dei pilastri del catalogo Blue Note, ed una delle più belle copertine dell’intera storia della discografia jazz. Questo album vede la partecipazione di alcuni dei più grandi jazzisti di tutti i tempi: insieme al pianoforte di Sonny Clark c’è la tromba di Art Farmer, il sax contralto di Jackie McLean, mentre la sezione ritmica è composta da Paul Chambers al contrabbasso e “Philly” Joe Jones alla batteria. La splendida rimasterizzazione effettuata dal nastro analogico originale e la stampa su supporto digitale XRCD24 rende finalmente giustizia a una delle più belle registrazioni di Rudy van Gelder, che sino a ora poteva essere ascoltata degnamente solo su supporto analogico. Un sentito grazie alla Audio Wave che rende finalmente disponibile questo caposaldo del jazz in una versione digitale degna di essere ascoltata. Il titolo è disponibile anche in versione analogica della Classic Records (CREBST1588) e in una versione giapponese su vinile da 200 grammi (JPBN6502) TINA BROOKS TRUE BLUE JVCAW0004 (XRCD24 alto prezzo) Columns - MARZO 2010 Good Old Soul; Up Tight’s Creek; Theme for Doris; True Blue; Miss Hazel; Nothing Ever Changes My Love For You Vantando un timbro dolce e vigoroso al tempo stesso e una stupefacente varietà di idee ogni volta che aveva la possibilità di esibirsi in assoli, il tenorsassofonista Tina Brooks avrebbe potuto entrare a far parte dell’empireo del jazz. Purtroppo la sua eredità è oggi limitata a uno sparuto numero di registrazioni realizzate dalla Blue Note, che lo vedono sia solista sia membro di band di altri mostri sacri del jazz. True Blue è l’unico album di Brooks uscito prima della sua scomparsa. Una settimana prima lui e Freddie Hubbard avevano registrato Open Sesame di quest’ultimo. True Blue vede Brooks affiancato dallo stesso Hubbard alla tromba, dal pianista Duke Jordan, dal contrabbassista Sam Jones e dal batterista Art Taylor. Brooks seppe sfruttare fino in fondo l’opportunità concessagli da questo disco, dando il meglio della sua arte raffinata in un programma molto coinvolgente, che comprende cinque suoi brani originali. Questa versione su XRCD24 è di gran lunga la versione digitale migliore che si possa trovare sul mercato. Ancora una volta i tecnici della JVC hanno operato qualcosa che avvicina al miracolo. Un album indispensabile per conoscere il jazz. Il titolo è disponibile anche in versione analogica della Classic Records (CREBN4041) e in una versione giapponese su vinile da 200 grammi (JPBN6516) AA.VV. ADAGIO KARAJAN Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan, direttore mature cangianti dei legni e la luminosità degli ottoni con una fedeltà inaudita. Nel complesso, si tratta del disco ideale per trascorrere una serata da ricordare. CLEMENT JANEQUIN LE CHANT DES OISEAUX Ensemble Clément Janequin, Dominique Visse, direttore JMXR24500 (XRCD24 alto prezzo) Allievo del grande compositore fiammingo Josquin Desprez, Clément Janequin è stato uno dei più grandi protagonisti del Rinascimento musicale francese, molto apprezzato per l’originalità della sua scrittura, che faceva ampio utilizzo di suoni onomatopeici per esprimere emozioni, rumori di battaglie e versi di animali. Contrariamente alla maggior parte dei compositori suoi contemporanei, Janequin si dedicò con grande impegno alle chansons profane, di cui ce ne sono pervenute oltre 250. Tra di esse spicca Le chant des oiseaux, un brano dalla scrittura polifonica estremamente elaborato, che ci viene proposto in questo splendido disco dall’Ensemble Clément Janequin diretto dal controtenore Dominique Visse. Grazie alla accurata rimasterizzazione della JVC, questo disco ci offre la possibilità di andare alla scoperta di un repertorio tanto interessante quanto divertente. AA.VV. BEST AUDIOPHILE VOICES – VOLUME 3 Sara K., Selena Jones, Jheena Lodwick, Rebecca Pidgeon JVCDG480245 (XRCD24 alto prezzo) La JVC ripubblica molto opportunamente Adagio Karajan, una delle compilation più famose del grandissimo direttore austriaco pubblicate dalla Deutsche Grammophon, che rimase per molti tempi ai vertici delle classifiche della classica. La straordinaria rimasterizzazione realizzata dagli ingegneri del suono della casa discografica giapponese ci permette di apprezzare il suono morbido e tornito degli archi acuti, il colore caldo e avvolgente dei violoncelli e dei contrabbassi, le sfu- JVCXR27864 (XRCD2 alto prezzo) Questo splendido disco rappresenta il terzo capitolo della saga Best Audiophile Voices. I due precedenti volumi hanno riscosso un immenso successo tra gli audiofili grazie alla scelta dei brani, che non hanno solo una notevole valenza dal punto di vista della registrazione, ma anche sotto il profilo artistico. Voci femminili che fanno sognare per un XRCD da non farsi assolutamente sfuggire! 23 Columns - MARZO 2010 WOLFGANG AMADEUS MOZART CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 21 E N. 24 Eugene Istomin, pianoforte Seattle Symphony Orchestra, Gerard Schwarz PERCY GRAINGER OPERE ORCHESTRALI Dallas Wind Symphony, Jerry Junkin, direttore RR117HR (HRx DVD-R alto prezzo) P. Grainger: Lincolnshire Posy; Duke of Marlboro-Fanfare; The Merry King; Gum-Suckers March; Colonial Song; Mock Morris; Children’s March; Molly on the Shore; Spoon River; After-Word; Lads of Wamphray March; Irish Tune from County Derry; Shepherd’s Hey Questo splendido album presenta una interessante silloge delle opere per banda di strumenti a fiato composte da Percy Grainger, comprese la coinvolgente Lincolnshire Posy e lo struggente Irish Tune from Count Derry, conosciuto in tutto il mondo con il titolo Danny Boy. Strano destino quello di Percy Grainger, che l’Australia considera il suo compositore più noto, che gli Stati Uniti – paese in cui trascorse la maggior parte della sua vita – esaltano per il suo grande talento di insegnante, autore e arrangiatore di musica per banda e che l’Inghilterra celebra per il suo impegno nel preservare e nel trascrivere i canti popolari britannici. Questi piccoli capolavori dell’arte raffinata di Grainger vengono eseguiti con molto buon gusto dalla Dallas Wind Symphony, l’unica banda professionistica di strumenti a fiato degli Stati Uniti, diretta da Jerry Junkin. Da notare che Grainger prescrisse per alcuni suoi lavori l’utilizzo di strumenti molto particolari, le cui brillanti sonorità possono essere apprezzate con incredibile fedeltà grazie alla spettacolare qualità sonora garantita dal collaudatissimo team della Reference Recordings composto dall’ingegnere Keith Johnson e dal producer Tam Henderson. Il supporto DVD-R HRx contiene la copia esatta del master digitale Reference Recordings a 176 kHz/24 bit. Questo è quanto di meglio si possa trovare in termini di fedeltà per il suono a due canali: VERO audio ad alta risoluzione, pronto per essere caricato dal DVD-R al vostro music server. Per ascoltare gli HRx, i files contenuti nel disco DVDR devono essere caricati nel computer del music server, che riprodurrà i file musicali attraverso il vostro impianto audio. Tenete presente che gli HRx non funzionano sui lettori CD, DVD o SACD. 24 RR68HR (HRx DVD-R alto prezzo) Questo disco segna l’attesissimo ritorno di un pianista leggendario. Definito dall’autorevole Washington Times «un aristocratico del pianoforte», Eugene Istomin celebra quest’anno il suo 70° compleanno realizzando un disco da solista dopo molto tempo. Il Washington Post ha definito le esibizioni di Istomin «vigorose e sanguigne». Non mancate di ascoltare l’originalissimo approccio con cui esegue un brano noto come il Concerto n. 21, famoso in tutto il mondo per essere stato utilizzato nella colonna sonora del film Elvira Madigan. BENJAMIN BRITTEN OPERE ORCHESTRALI Kansas City Symphony Orchestra, Michael Stern, direttore RR120HR (HRx DVD-R alto prezzo) B. Britten: Guida del giovane all’orchestra; Sinfonia da requiem; Quattro Interludi marini e Passacaglia da Peter Grimes La Guida del giovane all’orchestra di Benjamin Britten è uno dei brani più spettacolari della letteratura sinfonica del XX secolo e vede protagoniste tutte le famiglie strumentali dell’orchestra, sia da sole sia nel loro insieme, in una geniale elaborazione del tema principale dell’Abdelazer di Purcell che sfocia in un sensazionale finale, dove la gamma dinamica raggiunge il parossismo. Da sempre contrario agli orrori della guerra, nel 1940 il compositore inglese espresse il suo profondo desiderio di pace con la Sinfonia da requiem, un’opera che si apre con drammatici colpi di timpano che metteranno a dura prova anche gli impianti migliori e tocca vertici di insostenibile drammaticità. Opera più eseguita di Britten, Peter Grimes è stata resa famosa in tutto il mondo dagli Interludi marini e dalla Passacaglia, brani caratterizzati da una musica di maliosa bellezza e da un’orchestrazione magistrale. La trasparente resa sonora del Professor Johnson consente di “guardare Columns - MARZO 2010 all’interno” di queste splendide opere come in precedenza non era mai stato possibile, In ogni caso, non si può sottacere l’eccezionale interpretazione della Kansas City Symphony Orchestra, diretta con piglio e molto buon gusto da un ispiratissimo Michael Stern. Questo nuovo disco è stato prodotto dal grandissimo David Frost, vincitore di ben quattro Grammy Award, che si è detto onorato di aver potuto collaborare per la prima volta con un ingegnere del calibro di Keith Johnson e non ha nascosto il suo entusiasmo per la qualità sonora del master. E in effetti, tra le numerose incisione della RR dedicate al repertorio sinfonico, questa è sicuramente una delle migliori. AA.VV. WEST OF THE SUN Joel Fan, pianoforte RR119HR (HRx DVD-R alto prezzo) Nazareth: Vem cá, Branquinha L.M. Gottschalk: Suis moi! A. Piazzolla: Flora’s Game – Milonga Prelude A. Ginastera: Sonata per pianoforte n. 1 H. Villa-Lobos: Chôros n. 5 “Alma Brasileira” A. Beach: Fire-Flies op. 15 n. 4 Bonds: Troubled Water W. Bolcom: Nine New Bagatelles (And the what happened?; What happened; A bird comments – to another bird?; Lord Lovell’s trunk; A little story; Take no prisoners; Valse oubliable; Benediction; Pavane for the dead / Hope’s feathers) S. Barber: Sonata per pianoforte op. 26 La Reference Recordings rende felici gli appassionati di pianoforte con un nuovo disco di Joel Fan dal programma – come sempre – molto accattivante, nel quale le coinvolgenti sonorità latine di Alberto Ginastera, Heitor VillaLobos e Astor Piazzolla si sposano armoniosamente con le strutture più ampie ed elaborate della Sonata di Samuel Barber – con ogni probabilità l’opera più conosciuta ed eseguita – e le Nine New Bagatelles di William Bolcom, uno dei compositori più interessanti del panorama musicale degli Stati Uniti. Fan si accosta a ogni brano con grande intelligenza, riuscendo a enfatizzarne le caratteristiche con eleganza e buon gusto. Se a tutto questo aggiungiamo la proverbiale qualità sonora della Reference Recordings ci troviamo di fronte a un disco assolutamente imperdibile, che regalerà ore e ore di piacere agli amanti del repertorio pianistico meno noto. FRANZ LISZT CONCERTI N. 1 E 2 PER PIANOFORTE E ORCHESTRA Byron Janis, pianoforte Orchestra Filarmonica di Mosca, Orchestra Sinfonica della Radio di Mosca Kirill Kondrashin, Gennadi Rozhdestvensky, direttori SC-MER90329 (LP 180 grammi) I due concerti per pianoforte e orchestra di Franz Liszt occupano un posto di spicco della letteratura ottocentesca per più di un motivo. In primo luogo, questi lavori dimostrano più di qualsiasi parola quanto straordinario fosse il virtuosismo del grande pianista-compositore ungherese e in secondo luogo consentono di rendersi conto di come queste splendide opere fossero ormai proiettate nel futuro grazie a soluzioni armoniche di grande originalità e a una inaudita libertà nel piegare secondo le proprie esigenze le strutture stilistiche dell’epoca. Qualsiasi pianista affronti lo scultoreo Concerto n. 1 si rende immediatamente conto di trovarsi di fronte a un compito titanico. A differenza di molti altri interpreti, che ne hanno realizzato registrazioni magniloquenti, Byron Janis e l’Orchestra Filarmonica di Mosca si accostano a questo lavoro con uno spirito scarno e misurato. Allievo del grande Vladimir Horowitz, Janis sfoggia il suo fiammeggiante virtuosismo nei momenti giusti e fa leva sulla sua eccezionale padronanza tecnica per offrirci frammenti di vera e propria poesia pianistica, contribuendo a sfatare in parte quell’aura eccessivamente vigorosa che circonda da sempre questo concerto. Questo fatto appare evidente soprattutto nell’esaltante Finale, nel quale la grande vitalità del pianista viene sorretta da un’orchestra in stato di grazia diretta da un incontenibile Kirill Kondrashin. Oggi questa pietra miliare della discografia degli anni Sessanta ci viene riproposta dalla Speakers Corner con una veste sonora di incomparabile bellezza, che permette di apprezzare anche le più piccole sfumature di due opere che non possono assolutamente mancare nella collezione di ogni audiofilo che si rispetti. 25 Columns - MARZO 2010 SERGEI RACHMANINOV – SERGEI PROKOFIEV Night in Tunisia; You’re My Thrill; My Reverie; Stella My Starlight; ’Round Midnight; Jersey Bounce; Signing Off; Cry Me a River; This Year’s Kisses; Good Morning Heartache; (I Was) Born to Be Blue; Clap Hands, Here Comes Charlie!; Spring Can Really Hang You Up the Most; CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA Byron Janis, pianoforte Orchestra Filarmonica di Mosca, Kirill Kondrashin SC-MER90300 (LP 180 grammi) S. Rachmaninov: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 1 S. Prokofiev: Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra op. 26 Nel giugno del 1962, al culmine della Guerra Fredda, si verificò un evento musicale che contribuì a riavvicinare le due superpotenze. In quell’occasione nelle vie di Mosca si era infatti materializzato il furgone con l’attrezzatura da incisione della Mercury, che andò a parcheggiare nel cortile del mitico Conservatorio di Mosca per dare inizio alla prima storica registrazione effettuata da una casa discografica americana in Unione Sovietica con artisti appartenenti a entrambi i paesi. Per quanto non toccasse le alte sfere della politica estera delle due nazioni, questo evento scatenò una grande eccitazione e venne descritto sui giornali di tutto il mondo. L’interpretazione da antologia di Byron Janis proposta con la consueta straordinaria fedeltà sonora dalla Speakers Corner in questo LP da 180 grammi riflette con straordinaria immediatezza quel momento in cui la musica si dimostrò più forte della politica e delle armi. ELLA FITZGERALD CLAP HANDS, HERE COMES CHARLIE Ella Fitzgerald SC-VER4053 (LP 180 grammi) 26 Music Goes ’Round and ’Round. Questo album del 1961 vede Ella Fitzgerald eseguire in una maniera personale e completamente nuova 14 celebri brani dell’epoca d’oro dello swing scritti tra il 1930 e il 1945 che venivano eseguiti in continuazione nelle sale da ballo di tutto il paese e trasmessi dalla radio per pubblicizzare articoli di ogni genere, dai biscotti ai titoli di stato emessi in tempo di guerra. Nessuno deve lasciarsi fuorviare da una copertina non troppo felice: Clap Hands, Here Comes Charlie è un album di altissimo livello sotto l’aspetto della musicalità, della qualità della registrazione, dell’accompagnamento realizzato da una band numericamente molto ridotta e per l’amplissimo spazio lasciato all’improvvisazione. Questo splendido album offre la possibilità di scoprire in questi conosciutissimi evergreen qualcosa di nuovo, al di là di qualche testo piuttosto banale. Da parte sua Ella dimostra per l’ennesima volta di saperci davvero fare. Si tratti di due tipici brani da big band come “Jersey Bounce” e “Clap Hands”, lavori strettamente legati ad artisti del calibro di Billie Holiday e Lester Young come “Good Morning Heartache” e “You’are My Thrill” o di grandi classici del bebop come “Night in Tunisia” e “’Round Midnight” di Thelonious Monk, Ella Fitzgerald riesce sempre a fare emergere il suo inconfondibile stile. Anche “Cry Me a River” non tarda a perdere il suo legame con Julie London, la cantante che lo aveva portato al successo, per entrare a far parte del repertorio di Ella. Nei 14 brani di questo disco è possibile apprezzare le sue eccezionali scelte di tempo, la sua rara flessibilità vocale, il suo irresistibile fascino, la sua capacità di esaltare anche le più piccole sfumature dei testi e il suo inarrivabile modo di sottolineare anche le più piccole variazioni armoniche. Riscopriamole nella strepitosa ristampa su LP da 180 grammi della Speakers Corner. DIANA ROSS & THE SUPREMES JOIN THE TEMPTATIONS Diana Ross, The Supremes SC-G679 (LP 180 grammi) Try It Baby; I Second That Emotion; Ain’t No Mountain High Enough; I’m Gonna Make You Love Me; This Guy’s in Love With You; Funky Broadway; I’ll Try Something New; A Place in the Sun; Sweet Inspiration; Then; The Impossible Dream Columns - MARZO 2010 Uno dei gruppi femminili più famosi degli anni Sessanta ha realizzato con Join the Temptation un album che i posteri considereranno sicuramente un piccolo grande miracolo musicale. Va comunque detto che sotto il profilo puramente commerciale, questo disco pubblicato dalla Motown si rivelò per le artiste un autentico flop. Sebbene Diana Ross e le Supremes guadagnassero con questo disco somme stratosferiche grazie alle royalties e ai diritti d’autore, la Motown pagò loro la ridicola cifra di 500 dollari la settimana fino a quando il gruppo si sciolse. In ogni caso il rancore nei confronti dei boss della casa discografica non furono nulla né per le Temptation né per Diana Ross, che continuarono a cantare queste canzoni come se le loro vite dipendessero da esse. Il programma comprende una serie di brani molto vari, con splendidi arrangiamenti che spaziano da quello basato sui toni bassi di “Try It Baby” all’orchestrale “I’m Gonna Make You Love Me”, e non mancano le occasioni per apprezzare il grande talenti di Marvin Gaye e Tammi Terrell (“Ain’t No Mountain High Enough”) e Stevie Wonder (“A Place in the Sun”). Nel complesso, questo album propone un esplosivo cocktail di soul e di easy listening, insaporito da un tocco di showbiz. CHICK COREA CHILDREN’S SONGS Blue Chamber Quartet SFSA4067 (SACD alto prezzo) «Devono essere semplici e belli»: con queste parole Chick Corea espresse l’essenza dei suoi Children’s Songs, venti meravigliose miniature nelle quali il grande jazzista cerco di trasfondere la semplicità e la bellezza del mondo infantile. Nonostante questa ricerca di purezza e di linearità – o forse soprattutto per questo – Corea impiegò più di dieci anni per passare dai primi abbozzi alle versioni definitive che vennero date alle stampe, un fatto che dimostra più di qualunque parola quanta cura Corea abbia profuso nella composizione di queste opere. La Stockfisch ci offre oggi la possibilità di ascoltare questi splendidi brani nell’interpretazione del Blue Chamber Quartet, una formazione composta da un pianoforte, un’arpa, un vibrafono e un contrabbasso, le cui meravigliose sonorità riusciranno a lasciare a bocca aperta anche gli appassionati dai gusti più esigenti. LUDWIG VAN BEETHOVEN INTEGRALE DELLE SINFONIE London Symphony Orchestra, Joseph Krips CRESDBR3065 (10 LP Clarity Vinyl da 200 grammi) Nonostante l’inesorabile trascorrere del tempo, l’integrale delle sinfonie di Beethoven realizzata dalla London Symphony Orchestra diretta da Joseph Krips per la Everest Recordings continua a essere considerata sia dalla critica sia dagli appassionati un’edizione di assoluto riferimento. Utilizzando il famoso registratore di nastro da 35 millimetri, nel 1959 Bert Whyte e il team di tecnici del suono della Everest riuscirono a cogliere anche le più piccole nuances delle nove sinfonie di Beethoven nella monumentale acustica della Walthamstow Assembly Hall di Londra. La decisione di utilizzare per la rimasterizzazione i nastri originali da 35 millimetri ha consentito di proporre agli appassionati di musica e agli audiofili di tutto il mondo una qualità interpretativa e una fedeltà sonora che non temono confronti con nessuna delle altre grandi case discografiche di quegli anni. Questo cofanetto comprende le nove sinfonie di Beethoven divise in dieci LP e – come bonus – un LP a 45 giri con l’Ouverture Egmont. I dischi sono stati rimasterizzati e tagliati su un impianto interamente valvolare da Bernie “The Wizard” Grundman, con la preziosa collaborazione di Len Horowitz al registratore del nastro da 35 millimetri. Tutti gli LP sono stati stampati sul Clarity Super Vinyl Profile da 200 grammi di cui la Classic Records detiene il brevetto, in modo da garantire la riproduzione sonora più fedele possibile. Questa straordinaria integrale viene proposta dalla Classic Records in un sontuoso cofanetto che riproduce fedelmente la grafica originale della Everest con la riproduzione del booklet originale. Tutto questo contribuisce a rendere questo cofanetto una chicca che non può assolutamente mancare nella discoteca di ogni beethoveniano che si rispetti. 27 Columns - MARZO 2010 FRÉDÉRIC CHOPIN 24 PRÉLUDES OP. 28 Martha Argerich, piano CLDG2530721 (LP 180 grammi) Per commemorare il bicentenario della nascita di uno dei più grandi compositori della storia, la Clearaudio ripubblica una delle più belle interpretazioni dei 24 Preludi Op.28 eseguiti dalla leggendaria Martha Argerich. Esistono pochissime registrazioni dei Preludi che possiedono una tale combinazione di naturale virtuosismo e introspezione artistica. La Argerich possiede un tale padronanza tecnica per fare tutto ciò che desidera con la musica. Sia che affronti l’incantevole e scura melanconia del Preludio N.2 o il luminoso tumulto del N.16 in si bemolle minore, la Argerich impressiona profondamente. Sono proprio questi improvvisi cambi di umore che fanno questa performance qualcosa di scintillante ed imprevedibile. Un disco che non deve assolutamente mancare nella collezione di ogni amante della musica, e di ogni audiofili. La remasterizzazione è stata effettuata in Germania sotto l’attenta supervisione dei tecnici della Clearaudio, garanzia questa di assoluta qualità! CHARLES MINGUS LET MY CHILDREN HEAR MUSIC PPKC31039 (LP 180 grammi) “Grazie Teo per tutti gli sforzi che hai fatto per produrre il miglior album che abbia mai inciso”. Questo scriveva Charles Mingus all’amico e produttore dell’album Teo Macero; e qualche anno più tardi nel 1979 - anno della sua morte – inviò un messaggio a Sy Johnson (che fu il responsabile di molti degli arrangiamenti dell’album) dicendo che Let My Children Hear Music era l’album che lui preferiva di tutta la sua carriera. 28 Sebbene le registrazioni di Mingus con piccoli gruppi siano quelli considerati come i suoi lavori migliori, quest’album si pone al top della sua opera e può essere confrontato con le più grandi registrazioni jazz di grandi orchestre jazz, comprese quelle di Ellington. Un disco che rappresenta un must per ogni serio amante del jazz e in particolare di quello per grandi gruppi. La remasterizzazione – partendo dal master originale – è stata effettuata da Ray Staff all’Air Mastering di Londra e stampato poi dalla tedesca Pallas. Columns - MARZO 2010 I più premiati I dischi del catalogo Sound and Music che hanno ricevuto i più importanti premi della critica. GRAMOPHONE Editor’s Choice MARZO 2010 SERGEI PROKOFIEV SERGEI PROKOFIEV ROMEO E GIULIETTA OPERE CAMERISTICHE London Symphony Orchestra, Pavel Haas Quartet Valery Gergiev SU3957 (CD alto prezzo) LSO0682 (2 SACD basso prezzo) Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA MARZO 2010 MARCO ENRICO BOSSI SERGEI PROKOFIEV INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO – VOL. 3 ROMEO E GIULIETTA Andrea Macinanti, organo TC862713 (CD alto prezzo) JOHANNES BRAHMS ZIGEUNERLIEDER E ALTRE OPERE CORALI Christopher Glynn, pianoforte Consortium, Andrew-John Smith, direttore CDA67775 (CD alto prezzo) London Symphony Orchestra, Valery Gergiev LSO0682 (2 SACD basso prezzo) VAN CLIBURN IN CONCERTO Van Cliburn, pianoforte Orchestra Filarmonica di Mosca, Kirill Kondrashin TES1440 (1 CD alto prezzo) BOHUSLAV MARTINŮ SINFONIE N. 5 E 6 Czech Philharmonic Orchestra, Jiří Bělohlávek, direttore SU4007 (CD alto prezzo) 29 30 Tutti i titoli disponibili Clarity Vinyl, l’ultima frontiera del vinile Columns - MARZO 2010 JOHN COLTRANE SUZANNE VEGA BLUE TRAIN BEAUTY AND CRIME CREBST1577/45CL (4 LP Clarity Vinyl) Suzanne Vega CRE68270/45CL (4 LP Clarity Vinyl) CANNONBALL ADDERLY SOMETHIN’ ELSE CREBST1595/45CL (4 LP Clarity Vinyl) JETHRO TULL BURT BACHARAH JOHN HENRY ANTILL ALBERTO EVARISTO GINASTERA CASINO ROYALE CRECOSO5005/45CL (4 LP Clarity Vinyl) DAVE BRUBECK AQUALUNG CRELPS9145/45CL (4 LP Clarity Vinyl) OPERE ORCHESTRALI London Symphony Orchestra, E. Goossens CREEVS3003/45CL (3 LP Clarity Vinyl) AA.VV. TIME OUT THE ROYAL BALLET GALA CRECS8192/45CL (4 LP Clarity Vinyl) PERFORMANCES WILLIE NELSON AA.VV. STARDUST WITCHES BREW CREJC35305/45CL (4 LP Clarity Vinyl) CRELSC2225/45CL (4 LP Clarity Vinyl) NORAH JONES GOUNOD/BIZET FAUST - CARMEN CRELSC2449/45CL (4 LP Clarity Vinyl) COME AWAY WITH ME CREJP5004/45CL (4 LP Clarity Vinyl) Royal Opera House Orchestra Ernest Ansermet CRELDS6065/45CL (8 LP Clarity Vinyl ) Columns - MARZO 2010 JOHN LEE HOOKER PETER GABRIEL THE HEALER PETER GABRIEL TWO CRERTH2018/45CL (4 LP Clarity Vinyl) Peter Gabriel CREPG2/45CL (4 LP Clarity Vinyl) LORNA HUNT PETER GABRIEL ALL IN ONE DAY PETER GABRIEL THREE CRERTH1015/45CL (4 LP Clarity Vinyl) Peter Gabriel CREPG3/45CL (4 LP Clarity Vinyl) ELLINGTON & ARMSTRONG PETER GABRIEL TOGETHER FOR THE FIRST TIME Peter Gabriel CREPG4/45CL (4 LP Clarity Vinyl) CRESR52074/45 (4 LP Clarity Vinyl) ELLINGTON & ARMSTRONG PETER GABRIEL FOUR PETER GABRIEL SO CRESR52103/45 (3 LP Clarity Vinyl) Peter Gabriel CREPG7/45CL (4 LP Clarity Vinyl) HOLLY COLE TRIO SARAH VAUGHAN TEMPTATION YOU ARE MINE YOU THE GREAT REUNION CREJP5003/45CL (8 LP Clarity Vinyl) CRESR52082/45CL (4 LP Clarity Vinyl) PETER GABRIEL SARAH VAUGHAN PETER GABRIEL ONE THE LONELY HOURS Peter Gabriel CREPG1/45CL (4 LP Clarity Vinyl) CRESR52104/45CL (4 LP Clarity Vinyl) 31 Columns C ol - MARZO 2010 The Romantic Piano Concerto Essential Cinquanta minuti di musica dalla più longeva e importante serie aperta che il mondo discografico ricordi e il catalogo illustrato con i cinquanta volumi, a soli 2 € richiedilo al tuo negoziante di fiducia RPC50 32 Sound and Music Columns - MARZO 2010