Deposito titoli, bollo graduale - Il Sole 24 ORE

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Deposito titoli, bollo graduale
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questo
articolo articolo13 luglio 2011Commenti (30)
di Laura
SerafiniCronologia
Argomenti: Abi
Storia dell'articolo
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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2011 alle ore 08:09.
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C onsiglia
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Cambia, ma non troppo, l'imposta di bollo sul deposito titoli. La stretta a carico dei possessori di titoli resta
nella sostanza: viene però rimodulata la progressività dell'imposta che sarà uguale per tutti, e pari a 120 euro,
nel 2011 e nel 2012.
Dal 2013, però, diverrà progressiva partendo da un minimo di 120 euro per arrivare fino a 1.800 euro per i
depositi di titoli «il cui complessivo valore nominale o di rimborso presso ciascuna banca sia superiore a 300
mila euro». L'ipotesi allo studio più accreditata, da trasformare in emendamento alla manovra, ieri sera
risultava in questi termini.
L'altra novità è la scelta di applicare l'imposta alle comunicazioni relative ai depositi inviate dagli intermediari
finanziari. Non si tratta più, come formulato in un primo momento, dell'incremento dell'imposta di bollo sui
depositi, oggi pari a 34,2 euro.
Quella, a quanto pare di capire, resta invariata. Nei fatti si aggiunge un'altra imposta alle comunicazioni. «Per
effetto della modifica normativa - si legge nella relazione al nuovo articolo circolata ieri - rimane invariato
l'importo dell'imposta di bollo relativa agli estratti conto, mentre si realizza un aumento del tributo nel tempo
esclusivamente per le comunicazioni relative ai dossier titoli inviate dagli intermediari». La norma a cui fa
riferimento il nuovo articolo (ovvero il Testo unico bancario), in verità, prevede tali comunicazioni (che
devono avvenire almeno una volta l'anno) riferendosi ai contratti tra banche e clientela. Nel caso specifico dei
conti correnti, si dice che gli estratti conto possono avere cadenza annuale, semestrale, trimestrale o mensile.
Il nuovo articolo prende a riferimento, per scaglionare i pagamenti dell'imposta, periodicità annuali, su cui si
pagano 120 euro, semestrali con 60 euro, trimestrali con 30 euro e mensili con 10 euro. Per l'anno corrente e
per il prossimo questo importo vale per tutti. Dal 2013 le cose cambiano perchè vengono introdotte quattro
fasce in base al valore (nominale o di rimborso) dei titoli posseduti in ciascuna banca (e questo fa pensare che
l'imposta si applichi sul valore complessivo riconducibile a un soggetto in una banca e non sui diversi dossier
posseduti nello stesso istituto). Si parte da un valore inferiore a 25mila euro sui quali l'imposta si dimezza a 60
euro; c'è poi una soglia di 100mila euro, per la quale l'imposta resta a 120 euro. Fra i 100 e i 300 mila euro
sale a 720 euro, per salire a 1800 euro oltre i 300 mila euro.
Il gettito previsto dovrebbe restare invariato rispetto alla precedente formulazione della norma: nei primi due
anni l'incasso atteso è pari a 892 milioni l'anno, mentre dal 2013 l'attesa di incasso è pari a 2,362
miliardi(contro 2,354 miliardi stimati in precedenza).
Per calcolare l'incasso i tecnici hanno preso a riferimento i dati di fonte Eurisko, secondo il quale il 26% dei
correntisti italiani ha un conto titoli. E ancora: i dati Abi, secondo la quale il numero dei conti correnti in Italia
è pari a 40 milioni. Fatte le dovute proporzioni, i deposito titoli destinati a essere intercettati dalla norma sono
stimabili in 10,4 milioni; di questi 2,6 milioni sono sotto 25 mila euro; 5,9 milioni tra 25mila e 100 mila euro;
1,45 milioni tra 100mila e 300 mila euro; 450 mila oltre 300mila euro. La fascia destinata a versare un gettito
maggiore è quella tra 100 e 300mila euro, dalla quale ci si attende a regime un incasso di 994,4 milioni di
euro. La precedente versione prevedeva invece solo due fasce, una sotto 50mila euro e una sopra quella
soglia. La relazione allegata al nuovo articolo chiarisce che la modifica proposta «è informata a principi di
progressività e ha l'ulteriore obiettivo di ridurre il rischio di spiazzamento degli investimenti in titoli di Stato».
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©RIPRODUZIONE RISERVATA
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TAG: Abi
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Commenti (30)
Già chiuso uno dei due dossier che avevo, se la versione definitiva è questa chiudo anche uno
dei due cc. Se non avessi famiglia e un'occupazione avrei già fatto la valigia, questo non è più un
paese per chi vive del proprio lavoro.
TIMAND 13 luglio 2011 16.34.43 CEST
Rispondi al commento
Mi piace (0)
E' una norma fatta su misura per favorire i fondi comuni, vittime di una continua emorragia di
capitali a causa delle penose performance.
Chiuderò subito il deposito titoli, così non prendono nemmeno i 34,2 Euro.
Giorgiob75 13 luglio 2011 14.56.13 CEST
Rispondi al commento
Mi piace (11)
l'aspetto più preoccupante, a mio avviso, è la complicazione della norma. Il costo della
transazione. Per tutti i cittadini/contribuenti, ben s'intende. Nulla a carico del governo, che passa
all'incasso per somme predeterminate con un pallottoliere. Ora anche un semplice deposito titoli
richiede un consulente aggiornato per verificare la convenienza. Un saldo ottimale per non
essere penalizzato. Ma va'!
Il sistema è il medesimo della tassazione dei contratti di affitto. Già ci pago un tot (cedolare
secca o aliquota marginale). Basta, no? No, non basta! Tassa obbligatoria sui ricavi previsti
(teorici!) x durata contrattuale. Nome improprio, "imposta di registro". Enormi costi per il
contribuente che deve assolvere l'obbligo.
Vergogna, assassinate la libera economia.
notar1955 13 luglio 2011 14.51.31 CEST
Rispondi al commento
Mi piace (1)
a parte la possibilità di dividere gli importi in vari depositi al di sotto dei 100 mila euro in varie
bancheper spendere meno dei famosi 1800 euro, secondo voi che si può fare?
smoky009 13 luglio 2011 14.41.01 CEST
Rispondi al commento
Mi piace (0)
io ho il vostro stesso problema...ho fatto di tutto per mettere da parte qualche soldo da quando
lavoro...non ci sono parole per descrivere un tale schifo...gli stipendi sono troppo bassi e fin ad
ora si sfruttavano i rendimenti dei titoli per fare delle spese urgenti, o un viaggio o qualsiasi altra
cosa...chi ha un deposito titoli superiore a 100 mila euro potrebbe dividerlo presso varie banche
mettendo in ognuna meno di 100 mila euro...in questo modo si spenderebbero 120 € x n
depositi titoli...è tanto ugualmente, se sommato alla spese di tenuta del deposito e del conto ma
sempre di meno dei 1800 paventati dalla riforma.. altrimenti che si può fare? avete qualche
idea?
smoky009 13 luglio 2011 14.35.26 CEST
Rispondi al commento
Mi piace (1)
dai commenti mi rendo conto quanto siamo stupidi noi italiani:
1) crediamo ancora alle favole;
2) non si toccano le patrimoniali che in qualche modo potrebbero danneggiare il premier (e lui
non investe in borsa o titoli);
3) siamo veramente masochisti, visto che in quasi 20 anni non abbiamo capito nulla dell'attuale
classe politica, che per la sua pochezza, sarebbe stato sufficiente 1 anno di danni all'Italia, senza
arrivare al 2011.
4) agli italiani va bene così: esser presi in giro come l'asino con la carota è semplicemente quello
che abbiamo voluto e che ci meritiamo.
CBR81708.1 13 luglio 2011 14.16.15 CEST
Rispondi al commento
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Mi piace (4)
l'unico intervento equo sarebbe l'aumento della tassazione sui rendimenti e sui guadagni di borsa,
ma forse chi decide verrebbe a pagare molto di più dei 1800 euro .... poverini!!!!
in compenso così facciamo un favore all'amico .... Mediolanum!
FULVIAFULVIA 13 luglio 2011 14.05.36 CEST
Rispondi al commento
Mi piace (3)
Non ricordo bene:
chi aveva detto "Finchè ci sono io non ci sarà patrominiale e non andremo nelle tasche degli
italiani"???
sandro2706 13 luglio 2011 12.58.47 CEST
Rispondi al commento
Mi piace (18)
E'semplicemente vergognoso. E' un furto autorizzato dal governo ai danni di chi possiede un po
di risparmi che al giorno d'oggi servono esclusivamente per arrivare alla fine del mese, dato che
con i nostri miserabili stipendi da impiegati non si arriva neanche lontanamente alla fine del mese.
E adesso chi come me ha un deposito titoli sopra i 300.000 euro, frutto di eredità, e con i quali
riesce ad avere ancora un tetto sopra la testa, si vede obbligato a pagare 1.800 euro di bollo???
ossia l'equivalente di 2 mesi di stipendio....L'Italia è un paese finito, i consumi diminuiranno
sempre di piu, e chi ha coraggio di mettere su famiglia....siamo alla follia pura...
marziaco 13 luglio 2011 12.52.10 CEST
Rispondi al commento
Mi piace (24)
Chi lascia i soldi nelle nostre banche dopo questa PATRIMONIALE CRIMINALE è un
masochista senza cervello!!!!
Soprattutto chi ha più di una certa cifra gli viene imposta una tassa di bollo FOLLE!!!
PORTIAMO I SOLDI ALL'ESTERO!!!!!!
gixmar 13 luglio 2011 12.27.06 CEST
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senza corrispettivo in Suo favore.
Permalink
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-07-12/deposito-titoli-bollo-graduale-224659.shtml?uuid=Aaj1lenD
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