09/05/2011 Campus di Arcavacata Università della Calabria LA STATISTICA GIUDIZIARIA DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE RENDE a.a 20102010-2011 LA STATISTICA GIUDIZIARIA Le Fonti dei Dati DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 2 1 09/05/2011 Le fonti dei dati: le fonti statistiche ufficiali In Statistica esiste il problema del reperimento di dati in base ai quali effettuare le elaborazioni statistiche. In altri termini, particolare e preliminare importanza nello studio statistico dei fenomeni rivestono le fonti di provenienza dei dati, intese come entità che permettono di acquisire informazioni (dati) che si riferiscono a fenomeni o avvenimenti collocati in un preciso ambito spaziale o in un preciso momento temporale. 3 La nascita dell'ISTAT L’Italia, come tutti i paesi industrializzati avanzati, dispone di servizi statistici nazionali che si occupano di rilevare ed elaborare a livello centralizzato dati statistici riguardanti diversi aspetti della vita del paese (demografici, sanitari, sociali, ecc…); In particolare sul suolo italiano è presente l’Istituto centrale di statistica (ISTAT) che è diventato istituto autonomo nel 1926. L’ISTAT nasce per soddisfare effettive esigenze conoscitive acuite da una difficile situazione politica ed economica. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 4 2 09/05/2011 L’ISTAT è a capo del sistema statistico nazionale (SISTAN); esso ha la funzione di coordinare e interconnettere la vasta e complessa rete di uffici di statistica inseriti nelle strutture della pubblica amministrazione. Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è istituita la Commissione per la garanzia dell’informazione statistica che ha il compito di vigilare: sull’imparzialità sulla completezza delle fonti statistiche e delle informazioni prodotte sulla qualità delle metodologie statistiche sulle tecniche informatiche applicate nella raccolta, alla conservazione e all’elaborazione dei dati. 5 La Commissione La Commissione è un organo collegiale indipendente e di controllo, costituito da nove membri nominati con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri. Essa contribuisce alla corretta applicazione delle norme che disciplinano la tutela del segreto statistico. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 6 3 09/05/2011 I compiti dell'ISTAT L’ISTAT provvede alla predisposizione del programma statistico nazionale, all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal programma statistico nazionale e affidate all’esecuzione dell’Istituto, nonché alla predisposizione delle nomenclature e metodologie di base per la classificazione e la rilevazione dei fenomeni di carattere demografico, economico e sociale. Tra i compiti istituzionali dell’ISTAT assume particolare rilievo la ricerca e lo studio dei risultati delle rilevazioni effettuate. 7 Cenni storici sulla statistica italiana Ripercorrendo la storia della statistica italiana, possiamo affermare che è presente una divisione di statistica generale già nel 1861, presso il Ministero dell’Agricoltura, ma nel 1926, con la legge n.1162 nasce l’Istituto centrale di Statistica. Si afferma l’idea della statistica come strumento di conoscenza dei fenomeni e matura la convinzione che sia importante concentrare tutte le indagini presso un unico organo indipendente. L’istituto s’impegna non soltanto a produrre informazione ma, fin da subito, a diffonderla tramite l’Annuario statistico italiano e il Bollettino mensile di statistica. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 8 4 09/05/2011 Nel 1952 ha luogo la prima indagine campionaria sulle forze di lavoro nelle province della Sicilia e nelle province di Milano, Pisa e Napoli. Nel 1986 l’Istituto viene inserito nel comparto della ricerca, alla stregua delle Università, ottenendo il riconoscimento dell’attività scientifica svolta. Il decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322 detta le norme per la costituzione del Sistema statistico nazionale. L’ISTAT, divenuto Istituto nazionale di statistica, ha compiti di indirizzo e coordinamento dell’intera struttura. Nel 1992, secondo il dettato della legge, ha luogo la prima Conferenza nazionale di statistica che d’ora in poi, a cadenza biennale, rappresenterà un momento istituzionale d’incontro fra produttori e utilizzatori della statistica ufficiale. 9 LE FONTI DELLA STATISTICA SOCIALE Dare una definizione ben precisa di Statistica Sociale non è facile, tuttavia è meno complicato individuarne gli elementi su cui si poggia: oggetto, confini, spazio della materia, elementi che la distinguono da altre discipline affini. Possiamo affermare che è una branca molto importante della Statistica, in quanto studia e descrive i fenomeni sociali e comportamentali dell’uomo. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 10 5 09/05/2011 DEFINIZIONI Il termine “Sociale” è un aggettivo di ampio significato sul quale non esiste un accordo univoco. In letteratura troviamo numerose definizioni. Ne citiamo solo alcune a livello storico: Henriot (1970): sociale è ciò che non è economico (ciò che è extra- monetario); è una definizione in senso negativo. Galnoor (politologo, 1971): definizione in senso allargato. Il sociale include gli aspetti non economici delle relazioni tra esseri umani. 11 Con il passare del tempo comunque il significato di "sociale" è un concetto che tende ad ampliarsi: da un lato la Statistica Sociale acquisisce nuove tematiche, dall'altro si formano nuove discipline autonome. Se fino a pochi anni fa, aveva una ridotta strumentazione specifica con trattamento dei dati in gran parte tratto dalla statistica metodologica, oggi questa disciplina è in continua trasformazione ed è atipica rispetto alle altre statistiche applicate perché ha una grossa mole di fonti ed ha un complesso notevole di regole e di strumenti per la rilevazione dei dati. Attualmente si stanno potenziando tecniche specifiche per il trattamento dei dati sociali, in particolare nel campo della misura del soggettivo. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 12 6 09/05/2011 La Statistica Sociale è quella disciplina che, attraverso il metodo induttivo (dall'esame dei fatti si risale alle leggi che li regolano), studia i fenomeni sociali sotto l'aspetto quantitativo evidenziando le regolarità e tutte le possibili relazioni. La Statistica Sociale, quale branca specializzata della statistica, si è proposta l’obiettivo primario di entrare all’interno del processo conoscitivo del fenomeno, al fine di ottenere informazioni attendibili della realtà sotto esame, analizzare i fenomeni collettivi sociali allo scopo di formulare ipotesi di soluzione ai problemi derivanti dal rapporto tra singolo individuo e società. 13 Classificazione delle statistiche sociali La classificazione delle fonti può seguire criteri diversi, ciascuno di essi considera la fonte sotto una specifica ottica; ogni fonte può essere individuata dai quattro diversi approcci: a)In base all'autonomia; b)In base all'estensione; c)In base al riferimento temporale; d)In base alla periodicità o cadenza; DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 14 7 09/05/2011 a) Autonomia In base al criterio dell’autonomia distinguiamo le statistiche autonome e quelle amministrative. Quelle Autonome sono le rilevazioni pensate ed effettuate appositamente per fini statistici. L'ISTAT raccoglie informazioni per motivi di natura prevalentemente conoscitiva come i censimenti, le indagini trimestrali sulle forze di lavoro, sui consumi, le indagini multiscopo. 15 In base ad esse è stabilita: l'unità di rilevazione la tecnica di rilevazione la periodicità i caratteri da rilevare i modelli secondo il tema (giustizia, sanità, istruzione...) DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 16 8 09/05/2011 Quelle Amministrative sono invece le statistiche che nascono come risultato delle attività amministrative. Nel caso in cui la definizione di "unità amministrativa" è diversa da quella statistica il dato non é utilizzabile. I dati forniti infatti dagli uffici di collocamento hanno prodotto indirettamente le loro statistiche perché non sono sorti con quest’obiettivo primario. Nonostante le possibili distorsioni (non tutti gli iscritti sono in cerca di lavoro, non tutti quelli che cercano lavoro si iscrivono) è una fonte essenziale per valutare la dinamica della disoccupazione. 17 b) Estensione In base al criterio dell’estensione invece, distinguiamo le statistiche complete, parziali o campionarie. Quelle complete considerano tutte le unità nel loro insieme, mentre quelle parziali o campionarie rilevano solo parte dell’intera popolazione, cioè un campione. Con la rilevazione parziale o campionaria il costo è minore, però il procedimento é corretto solo se l'esame di una sola parte non pregiudica la conoscenza del fenomeno, cioè il campione deve essere realmente rappresentativo dell’intera popolazione. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 18 9 09/05/2011 I vantaggi di tale rilevazione sono rappresentati da: costi ridotti tempestività risultati analisi conoscitiva più approfondita anche rispetto alla rilevazione completa. Mentre gli svantaggi sono: possibilità di avere risultati affetti da errori riferimento territoriale non troppo disaggregato difficoltà nell’avere sempre disponibile una base di campionamento 19 c) Riferimento temporale In base al riferimento temporale distinguiamo le statistiche di fondo (o posizionali) e di flusso. Quelle di fondo sono quelle che colgono il fenomeno in modo posizionale o istantaneo; si tratta di tutti quei fenomeni che in un tempo, anche breve, mutano di consistenza. Quelle di flusso invece rilevano il fenomeno in un intervallo di tempo cioè in un solo istante del calendario, o in un periodo breve. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 20 10 09/05/2011 d) Periodicità o cadenza In base alla periodicità o cadenza invece distinguiamo le statistiche continuative, periodiche ed occasionali. Le rilevazioni continuative sono quelle che si registrano man mano che un fenomeno si verifica (rilevazioni amministrative: stato civile, liste di collocamento). Anche se il fenomeno viene colto al momento in cui si verifica in fase di pubblicazione sarà necessario compiere delle aggregazioni temporali (intervalli con una certa periodicità, es. mensile, annua). 21 Le rilevazioni periodiche sono quelle che vengono effettuate a intervalli regolari di tempo. Evidentemente se sono periodiche non sono continuative (e viceversa). La "cadenza" dipende dall'importanza del fenomeno, dalla sua variabilità, dalla stagionalità nell'arco dell'anno. Così infatti accade che i censimenti della popolazione hanno cadenza decennale mentre le rilevazioni delle forze di lavoro hanno cadenza trimestrale. Le rilevazioni occasionali invece sono quelle che vengono compiute una sola volta ogni tanto senza una cadenza fissa e, in genere, sono rilevazioni di fenomeni che riflettono un interesse momentaneo. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 22 11 09/05/2011 Classificazione delle fonti La classificazione delle fonti consente di collocare ciascuna di esse in uno schema di base in funzione delle loro caratteristiche: ente che le produce, cadenza etc. Ogni fonte viene così individuata da precise coordinante informative: In base al Censimento: rilevazione autonoma (ISTAT), completa, di fondo, con cadenza decennale. In base alle Rilevazione forze di lavoro: rilevazione autonoma (ISTAT), parziale rappresentativa, di fondo (breve intervallo), cadenza trimestrale. 23 In base ai dati anagrafici (nascite, decessi, matrimoni etc...): rilevazione amministrativa, completa, di flusso, continuativa. In base ai dati Uffici del lavoro: rilevazione amministrativa, parziale non rappresentativa, di flusso, continuativa. In base alle Indagini speciali (es. Multiscopo): rilevazione autonoma, parziale rappresentativa, di fondo, cadenza individuata dai vari cicli. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 24 12 09/05/2011 LE FONTI DELLA STATISTICA GIUDIZIARIA La “Statistica” ha subito nel tempo notevoli cambiamenti e si è diversificata fino a generare delle branche autonome, che, pur avendo una base comune, sono distinguibili per il diverso “soggetto di indagine” ma soprattutto per le diverse problematiche che le contraddistinguono. Tra di esse vi è la Statistica Giudiziaria, che si occupa di studiare quei fenomeni sociali che hanno rilevanza per l’ordinamento giuridico nonché, per estensione, per tutto il mondo del diritto; per tale motivo si trova a cavallo tra due settori della “statistica quella “descrittiva” , che si occupa di “rilevare” e “conoscere” i fenomeni di interesse, e quella “sociale”, che ne sonda gli aspetti che più legano il fenomeno al sociale ed alla scienza del comportamento. 25 Al momento attuale si suole distinguere la Statistica Giudiziaria in 6 Sezioni fondamentali legate alla materia trattata, a loro volta distinguibili in più sottosezioni: I Sezione Civile II Sezione del Contenzioso Amministrativo III Sezione Penale IV Sezione Penitenziaria V Sezione Militare VI Sezione degli Organi della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 26 13 09/05/2011 I sezione Civile Statistica processuale Civile Statistica delle Litigiosità Atti e convenzioni Notarili Statistiche dei protesti Statistiche dei Fallimenti II Sezione del Contenzioso Amministrativo Statistiche dell’Attività Giurisdizionale Ordinaria Statistiche dell’Attività Giurisdizionale Speciale della Corte dei Conti 27 III Sezione Penale Statistiche Processuali Penali Statistiche dell’inizio dell’Azione Giudiziaria Statistiche della Conclusione del Procedimento Statistiche dei Tribunali della Libertà IV Sezione Penitenziaria Statistiche degli Istituti di Prevenzione e Pena DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 28 14 09/05/2011 V Sezione Militare Statistiche della Magistratura Militare VI Sezione degli Organi della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza Statistiche della Dilettuosità Statistiche dei Suicidi 29 Anche nel caso di “caratteri di tipo giuridico” va valutata la “procedura di raccolta dei dati” e, in particolare, il modello di rilevazione adottato. Infatti al variare delle “statistiche giudiziarie” rilevate deve variare il “modello” suddetto. Si può precisare, in particolare che le diverse tipologie riflettono una fondamentale distinzione tra una rilevazione automatica ed una rilevazione riflessa. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 30 15 09/05/2011 - La rilevazione automatica è detta tale in quanto “dettata da un obbligo di legge”:in questo caso vi è una norma giuridica che impone la registrazione di un particolare fenomeno, nonché l’obbligo della trasmissione dei dati raccolti, all’Organo di Raccolta Centrale, entro un termine prefissato; in particolare la maggior parte delle “statistiche giudiziarie” viene raccolta in “forma automatica” dagli “uffici giudiziari” competenti. - La rilevazione riflessa deriva il suo nome dall’essere la conseguenza, quindi il “riflesso” dell’azione di raccolta, organizzata da un Organo ufficiale; è il caso in cui il “rilevatore” raccoglie direttamente dal soggetto le informazioni richieste, per esempio nel censimento. 31 Altra notazione importante riguarda il soggetto di indagine, ossia la definizione dell’unità statistica di rilevazione che, come già precisato è il soggetto in possesso del “carattere” sottoposto a rilevazione; ed inoltre va precisato, di conseguenza l’organismo preposto alla rilevazione. Nel caso delle statistiche giudiziarie, al variare della sottosezione varia l’unità statistica di rilevazione: DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 32 16 09/05/2011 SEZIONE 1° Per le “statistiche processuali civili” l’unità da rilevare è il procedimento la cui rilevazione è affidata alle cancellerie dei vari uffici giudiziari; Per le “statistiche sulla litigiosità”, viene rilevato il procedimento di cognizione in fase di esaurimento; Per le “statistiche notarili” , gli archivi notarili rilevano gli atti rogati dai notai; Per le “statistiche dei protesti” , le cancellerie dei tribunali si occupano di raccogliere gli elenchi dei protesti; Per le “statistiche dei fallimenti”, oggetto di indagine sono i fallimenti e/o i concordati preventivi. 33 SEZIONE 2° Per le “statistiche del contenzioso amministrativo ordinario” , le segreterie degli uffici giurisdizionali amministrativi (TAR, Consiglio di Stato, Consiglio di Giustizia Amministrativa-Sicilia) rilevano i ricorsi amministrativi ed i provvedimenti conseguenti Per le “statistiche del contenzioso amministrativo speciale” il soggetto della rilevazione è il ricorso e/o il procedimento effettuato dalla Corte dei Conti. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 34 17 09/05/2011 SEZIONE 3° Le statistiche processuali penali hanno come unità statistica di rilevazione il procedimento, l’estradizione, la grazia e la riabilitazione, decise dagli Organi di Giustizia. Le statistiche dei delitti denunziati si occupano dei delitti e dei soggetti responsabili di tali violazioni, pertanto l’unità statistica è il delitto stesso, mentre gli organi preposti alla raccolta sono gli Organi di Giustizia Ordinaria. Per le statistiche degli Imputati giudicati, l’unità di rilevazione è l’imputato e gli organismi che raccolgono i dati sono le cancellerie degli uffici giudiziari giudicanti. Per i tribunali della libertà le statistiche hanno per unità di indagine il provvedimento esaminato e la decisione adottata e vengono rilevate dalle cancellerie di detti tribunali. 35 SEZIONE 4° Le “statistiche degli Istituti di prevenzione e pena” hanno come unità di rilevazione il detenuto, nel complesso dei suoi elementi, (posizione giuridica, aspetti sociali vita carceraria e dati anagrafici); gli organismi che sono preposti alla rilevazione sono: a) gli istituti di prevenzione e pena [I. di Custodia cautelare, I. per l’esecuzione delle pene, I. per l’esecuzione delle misure di sicurezza, i Centri di osservazione e gli I. statali per minorenni]; b) gli istituti non statali per i minorenni; c) i tribunali di sorveglianza e i tribunali per i minorenni, gli Uffici di sorveglianza per adulti e i Magistrati di sorveglianza per i minori, nonché i Tribunali per i minorenni. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 36 18 09/05/2011 SEZIONE 5° Per le statistiche processuali dell’attività militare gli organi di raccolta sono le cancellerie e le segreterie degli Uffici giudiziari militari, mentre l’unità osservata è il procedimento. Le statistiche degli imputati dell’Autorità giudiziaria militare sono affidate alle cancellerie degli Uffici giudiziari militari giudicanti (tribunale militare, Ufficio di Istruzione presso il medesimo e Corte militare d’Appello) e rilevano il numero di imputati giudicati. 37 SEZIONE 6° Le “statistiche rilevate” da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza utilizzano due tipologie di “unità di rilevazione”: a) i delitti denunziati presso le sedi periferiche degli Organismi suddetti (Commissariati di Polizia, Comandi delle stazioni dei Carabinieri e Brigate della guardia di Finanza); b) i suicidi e i tentativi di suicidio la cui denunzia è stata raccolta dai medesimi Organismi. DOTT. MASSIMILIANO GIACALONE 38 19 09/05/2011 La statistica giudiziaria è oggetto da alcuni anni di un importante processo di riforma che ha il fine di riorganizzare le competenze tra i diversi enti coinvolti. Tale processo, attuato a partire dal 1995, ha determinato il passaggio della responsabilità degli adempimenti statistici in materia di statistica processuale dall’Istat al Ministero della giustizia. Attualmente il Ministero della giustizia è competente di tutte le rilevazioni per la produzione di statistiche finalizzate al monitoraggio dell’attività degli uffici giudiziari. 39 20