C 6a - Le strutture di una chiesa -
La grande aula
È lo spazio per accogliere i fedeli per le celebrazioni Limone Piemonte, chiesa parrocchiale di San Pietro: esempio imponente di basilica gotica, con agili colonne in pietra. Demonte, chiesa parrocchiale di San Donato: pianta basilicale rimodellata nell’Ottocento con varie vicende, che portarono alla demolizione di una navata laterale soffocata da cappelle più alte; venne prima costruita un volta a botte di pesantissimo impatto ed infine essa fu rifatta in calcestruzzo nel 1909, dopo aver elevato di molto i muri laterali, per formare le grandi finestre, che rendono questa aula una delle più luminose tra le chiese della diocesi. Pietraporzio, chiesa parrocchiale di Santo Stefano: la grande aula, affiancata da quattro cappelle, è l’ultima realizzazione alla vigilia del periodo napoleonico. Cuneo, chiesa parrocchiale di San Rocco Castagnaretta: grande aula di edificio a croce greca, con cappelle laterali di raccordo tra i quattro bracci. Cuneo, chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco: grande aula moderna in struttura prefabbricata, ravvivata dalla linea circolare del lampadario e dalle finestre che formano colonne di luce. La grande aula e le piante diverse delle chiese Aula
Entrati in chiesa si trova un grande spazio in cui si fermano coloro che vengono per pregare. Questo grande spazio nella chiesa si chiama aula: proprio come a scuola qui vi sono delle sedie o dei banchi che servono per stare seduti per ascoltare, in ginocchio per pregare o in piedi per cantare. L’aula si può chiamare anche “navata” quando è più lunga e sembra una nave che accoglie i fedeli. L’edificio può essere impostato in modo diverso non solo per grandezza, ma come pianta: a navata unica, per lo più rettangolare e talvolta con cappelle laterali; a pianta basilicale, con tre navate, suddivise da colonne; a croce latina, con navata centrale lunga tagliata da un transetto di uguale altezza; a pianta centrale, per lo più a croce greca, o su base circolare o poligonale con cupola o grande vela centrale.
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La disposizione generale della
chiesa deve rendere l’immagine
di un’assemblea riunita per la
celebrazione dei santi misteri,
gerarchicamente ordinata e
articolata nei diversi ministeri, in
modo da favorire il regolare
svolgimento dei riti e l’attiva
partecipazione di tutto il popolo
di Dio
(Progettazione di nuove chiese n 7)