DELLE www.corrierecomunicazioni.it n°1. 21 gennaio 2013 [email protected] 21 NEWBUSINESS • STRATEGIE • FINANZA à Aziende&Mercati vodafone, decolla il 4g su smartphone Partenza in otto città Parte l’offerta 4G di Vodafone Italia dedicata agli smartphone. I clienti potranno sperimentare gratis i nuovi servizi per un periodo di prova fino al 31 marzo, dopo di che il costo del servizio sarà di 10 euro mensili. La sperimentazione parte in otto città: oltre a Roma e Milano, 4G al via anche a Bari, Genova, Napoli, Torino, Padova e Palermo. Entro la fine di marzo saranno 20 le città raggiunte dal 4G. Con il 4G sarà possibile raggiungere velocità di connessione fino a 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload e fruire di servizi di nuova generazione, quali streaming Hd e cloud in mobilità. L’offerta è disponibile sia per i privati, sia per le aziende. apple, rallenta la corsa di iphone Il Galaxy S3 a quota 100 milioni Nel trimestre in corso, gli ordinativi di componenti per la fabbricazione dell’iPhone 5 sarebbero stati dimezzati rispetto a precedenti stime di vendita della Apple, fissate a 65 milioni di unità, secondo il Wall Street Journal. La decisione sarebbe legata ad una contrazione della domanda. Anche il Nikkei sostiene che Japan Display e Sharp hanno iniziato a ridurre la produzione di pannelli Lcd per la Apple, a causa di vendite globali dell’iPhone 5 più lente del previsto. A pesare sulle vendite il successo del Galaxy S III di Samsung che nei primi 50 giorni di vendita ha raggiunto quota un milione di pezzi. il 90% di password a rischio hacker Previsioni Deloitte Oltre il 90% delle password create dagli utenti di Internet, persino quelle considerate sicure dai dipartimenti IT, saranno vulnerabili agli attacchi degli hackers nel 2013. Lo sostiene Deloitte ribadendo che le parole di accesso più lunghe e complesse si traducono in maggiori livelli di sicurezza, ma ammettendo che tuttora le persone “le trovano, comprensibilmente, più difficili da ricordare”. Anche Facebook ha ammesso che ogni giorno centinaia di migliaia di account vengono violati dagli hackers. Gli Olo alla guerra della banda larghissima Parte la sfida dei concorrenti con il via libera Agcom alle offerte Telecom alessandrolongo I concorrenti sono alle prove generali per competere con la banda larghissima di Telecom Italia. È già chiaro che useranno tutti i mezzi a propria disposizione: una propria rete che utilizzi quella Telecom solo nell’ultimissimo tratto (Fastweb) oppure quella di una terza parte (Vodafone, Wind, che stanno stringendo accordi con Metroweb/F2i). Ma anche, in altre zone, useranno la rete Telecom Italia tramite gli strumenti bitstream e Vula (unbundling virtuali), che stanno diventando più economici con le ultime misure adottate da Agcom (Autorità garante delle comunicazioni). Tutti, beninteso, sono fronti aperti di guerra. Dall’esito incerto. E i giochi diventeranno seri presto: proprio in questi giorni (entro gennaio) è previsto il via libera di Agcom al mercato ufficiale della banda larghissima italiana. Cioè l’autorizzazione completa alle offerte Telecom, al dettaglio e all’ingrosso. Ciascun concorrente affila le proprie particolari armi. La sfida Bitstream e Vula più economici con le misure adottate dall’authority per Fastweb è soprattutto questa: riuscire a competere con l’offerta Vdsl2 di Telecom pur subendo costi superiori nel raggiungere l’utente. “Telecom per fare la Vdsl2 deve solo mettere la fibra fino all’armadio e, qui dentro, un mini apparato. Noi dobbiamo costruire in più un nostro armadio, che costa circa 20mila euro e che nelle grandi città dovrà essere interrato”, spiegano da Fastweb. “In più, dobbiamo pagare il canone del sub loop unbundling, che è ben due terzi di quello dell’unbundling anche se riguarda un tratto di rete lungo un terzo (circa 200 metri, dall’armadio all’utente)”. “Lavoreremo per ottimizzare i nostri costi e, sui tavoli della regolamentazione, quelli di sub loop unbundling”, aggiungono da Fastweb che, comunque, sta pensando anche di offrire l’accesso all’ingrosso alla propria rete per favorire il ritorno dell’investimento. Nell’armadio Fastweb ci sarà spazio infatti anche per le connessioni di altri operatori. “L’iniziativa che stiamo portando avanti con Metroweb su Milano risponde in pieno a due principi”, dice invece Claudio Ongaro, Head of Business Strategies di Wind. “Non c’è spazio per una competizione sostenibile a livello di infrastruttura d’accesso e questa deve essere unica”. “Sfruttando l’infrastruttura in fibra già capillare nell’area metropolitana di Milano - aggiunge Ongaro - stiamo sviluppando una rete che porterà la connessione in fibra direttamente a casa del cliente per fornire il servizio di banda ultralarga fino a 100 Mbps. Il modello di sviluppo è aperto agli altri operatori e potenzialmente replicabile in altre opportunità di modernizzazione del Paese e per questo deve essere una fibra per tutti”, afferma Enrico Resmini, direttore divisione Residential di Vodafone Italia. “Il caso Milano, con un player infrastrutturale, dimostra che è possibile dare l’accesso alle infrastrutture a prezzi che consentono agli operatori alternativi di offrire servizi di qualità in maniera sostenibile. A Milano stiamo facendo i primi test di collegamento e più avanti lanceremo la nostra offerta commerciale”. marcello Questi due operatori cardani - come i minori, per altro Presidente Agcom - non intendono replicare l’infrastruttura altrove; ma Metroweb non sarà presente su tutti principali mercati tanto presto (prevede di coprire 30 città entro il 2015). Ne deriva che i concorrenti sono interessati a utilizzare la nuova rete Telecom Italia nelle altre zone, via bitstream o Vula. Premono quindi sul regolatore per ridurre i costi di questi due strumenti. Agcom ha già indicato sconti del 30% circa, sull’offerta Telecom Italia, nelle delibere andate in consultazione pubblica. Ma secondo alcuni concorrenti ci sono margini per ulteriori riduzioni. I principali operatori le cercano soprattutto sul Vula, che secondo Agcom potrebbe costare 24 euro al mese (contro i 31 richiesti da Telecom). Ma secondo quanto rilevato da uno studio della stessa Agcom la media europea per il Vula è di 21 euro al mese. L’Autorità sarebbe allora orientata a limare ulteriormente il città, a seconda delle condizioni a cui prezzo italiano, con la delibera finale Metroweb offrirà l’infrastruttura”. dopo la consultazione, avvicinandosi Analogamente, “la fibra è la vera a 21-22 euro al mese. L’Agcom orientata a limare il prezzo del Vula portandolo a 21-22 euro al mese [ confindustria anie ] Elettronica, 2013 anno critico Elettronica, continua il trend negativo del comparto. Secondo Istat l’industria italiana delle tecnologie - elettrotecnica ed elettronica - rappresentata da Confindustria Anie ha mostrato a novembre 2012 un andamento negativo nei dati di produzione industriale. A novembre 2012, nel confronto con lo stesso mese del 2011, l’elettrotecnica ha sperimentato un calo della produzione industriale del 10,5%; l’elettronica del 4,9% (-7,6% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). Secondo il rilevamento Confindustria Anie nel confronto congiunturale le due macro-aree registrano andamenti disallineati. A novembre 2012, nel confronto con ottobre 2012, l’elettrotecnica ha mostrato una flessione dei livelli di attività industriale del 2,1%. L’elettronica ha, invece, evidenziato un sostanziale stabilità (-1% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). “I dati di novembre 2012 confermano il trend ne- gativo che ha caratterizzato l’ultimo anno - ha detto Claudio Andrea Gemme, presidente di Anie Confindustria -. Anche il 2013 si preannuncia come un anno critico per l’elettrotecnica e l’elettronica italiane, poiché non vi sono indicazioni di riavvio della domanda nel mercato interno e permane il rallentamento sul fronte estero”. “La durata e l’ampiezza della crisi - ha proseguito il presidente Anie - sta colpendo al cuore l’industria italiana, che per sopravvivere deve tornare ad essere al centro dell’agenda politica di ogni schieramento, soprattutto in questa delicata fase di elaborazione dei programmi elettorali”. Da parte sua Anie Confindustria “è quotidianamente impegnata a sostenere le proprie aziende anche con tavoli di settore come quello sulla microelettronica approvato dal Commissario europeo Tajani ed è pronta a dare il suo contributo per il manifesto di proposte per una nuova politica industriale già auspicato dal presidente Squinzi”.