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 VERONA ED IL FOEHN LESSINICO Introduzione La città di Verona e la zona pedemontana limitrofa ha, da un punto di vista climatologico, precipitazioni annue esigue rispetto al resto della fascia pedemontana veneta e lombarda, oltre a cumulati nevosi molto inferiori. Negli ultimi 30 anni, la medie delle precipitazioni sul capoluogo scaligero è di circa 800‐830mm, mentre per la neve non si hanno dati ufficiali, ma come cumulato totale i valori sono prossimi ai 5 ‐10 cm. Questi due aspetti vanno “a braccetto” e si spiegano con dei fenomeni a mesoscala che comportano sia delle temperature più elevate rispetto alle zone circostanti, sia un calo delle precipitazioni. Questi fenomeni sono complessi e meriterebbero una trattazione approfondita, sia attraverso lo studio dei dati meteorologici registrati al suolo dalle varie stazioni, sia attraverso le immagini radar disponibili. Certamente ogni evento ha una storia peculiare ma se climatologicamente la città di Verona registra delle differenze sensibili rispetto al circondario, significa che questo schema è, almeno nelle linee guida, ripetitivo e consolidato. Molte delle precipitazioni, piovose e nevose che siano, si verificano con venti orientali nei bassi strati atmosferici. Questo perché, sovente, abbiamo la formazione di minimi di bassa pressione sul Mar Ligure, sul Mar Tirreno o sul Golfo del Leone che richiamano aria dalla Pianura Padana per colmare la differenza barica. Questa massa d’aria può essere di natura mite e umida (scirocco) oppure più fredda e secca (bora). Queste correnti orientali vanno ad interagire con la complessa orografia dei Monti Lessini e delle Piccole Dolomiti, creando un effetto stau sul versante sopravento (sul vicentino) e un effetto foehn sul versante sottovento (veronese). Come detto, ogni evento fa storia a sé, e sono vari i fattori che determinano differenze di volta in volta. In particolare i fattori più importanti da tenere in considerazione sono: 1. Natura della massa d’aria in movimento 2. Reale direzione dei venti tra il suolo e i 2000m 3. Condizioni sinottiche generali In base alle molteplici interazioni possibili tra questi tre fattori, abbiamo 2 diverse manifestazioni reali su Verona (più altre assai rare che non tratteremo qui): 1. Lo scarto da stau 2. Il foehn lessinico Il primo è di gran lunga il più frequente e determina precipitazioni inferiori ma comunque presenti e un lieve rialzo termico. Il secondo, più raro, può portare alla totale assenza di precipitazioni e a rialzi termici fino a 3 – 4°C rispetto al lato sopravento. Lo scarto da Stau 14‐15 settembre 2006
Durante la fase perturbata del 14‐15 Settembre 2006, una vasta area depressionaria si forma sul Golfo del Leone, in lento movimento verso il Mar Ligure. Umide e miti correnti meridionali in quota lasciano spazio a forti venti orientali tra il suolo e i 1500m d’altezza. Risulta evidente come sulle Piccole Dolomiti Vicentine ci sia un effetto stau marcato (225mm a Rifugio la Guardia, alle pendici del Monte Carega) mentre sule veronese e in particolare su Verona città ci sia un netto calo delle precipitazioni definito “scarto da stau”. A Verona città si registrano 30mm di pioggia, con un minimo di 24mm ad Arbizzano (frazione di Negrar). Figura 1 Rielaborazione grafica delle piogge cadute tra il 14 e il 15 Settembre 2006 Il foehn lessinico Il foehn lessinico porta ad una totale assenza di precipitazioni e ad un netto rialzo termico a causa dei venti di caduta che dall’altopiano lessinico scendono fino in pedemontana, seguendo le varie vallate disposte a pettine ed orientate da Nord verso Sud. In caso di precipitazioni nevose questo fenomeno è facilmente visibile da satellite. 30/12/2005 30/01/2010 12/02/2012 13/02/2013 Da noi appassionati meteo viene chiamato “il Malefico” perché è la prima causa della scarsa nevosità di Verona e d’intorni. Basta guardare la foto satellitare del 13 febbraio 2013 per capire il nostro sentimento. Associazione Estremi di Meteo4 Rovereto, 16, 17 ottobre 2015 Gli “Estremi” Soci Fondatori: Massimiliano Veronesi, Rodriquez Marco, Emanuele Begalli, Angelo Amicarelli, Massimo Dalla Chiara, Azzini Alessandro . Direttivo 2015: Massimiliano Veronesi (Presidente), Mirko Fitta' (Vice Presidente), Consiglieri: Marco Camera, Cristina Capitani, Paolo Dona', Siro Morello, Sergio Nichele, Flavio Pacilio, Andrea Pizzeghella Collaboratori: Marco Rodriquez (Sito web e Database on‐line), Corrado Vaona (Amministratore e Moderatore del Forum), Stevanato Luca. 40 soci. 
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