Università degli Studi di Trento Comunicazione del Rettorato UFFICIO STAMPA Comunicato stampa Rory Byrne, laureato honoris causa in Ingegneria dei Materiali Il capo-progettista Ferrari ha ricevuto oggi al MART di Rovereto la laurea honoris causa alla presenza di Jean Todt e di un vivace pubblico di tifosi Questa mattina a Ingegneria, bagno di folla con gli studenti Trento, 5 maggio 2005 – “La grande capacità della Ferrari è stata quella di attirare talenti internazionali e portali a lavorare insieme sotto lo stesso tetto per un grande marchio italiano, di cui noi oggi siamo orgogliosi. Anche nel nostro Ateneo, che si distingue per l’apertura e l’attenzione alla dimensione internazionale, siamo chiamati a fare sistema con le migliori competenze per realizzare progetti di alto profilo.” Con queste parole il rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi, ha dato il via questo pomeriggio nell’Auditorium Melotti del MART a Rovereto alla cerimonia di conferimento della laurea honoris causa in Ingegneria dei materiali a Rory Byrne, il capo-progettista delle vetture di Formula Uno Ferrari. Il neolaureato Rory Byrne, uno degli uomini di punta della scuderia, che negli anni hanno contribuito all’affermazione del marchio italiano ai vertici del mondo dell’automobilismo, ha dimostrato di accettare questo riconoscimento accademico con soddisfazione e orgoglio. “Questo è uno di quei giorni nella mia vita – ha spiegato ai giornalisti nella conferenza stampa che ha preceduto la cerimonia – che non dimenticherò mai. Nell’incontro con gli studenti questa mattina ho potuto osservare con quanto entusiasmo e quanta passione seguano la Ferrari e la Formula Uno. Auguro loro di avvicinarsi a questo mondo con competenza e professionalità, maturando esperienza nel settore dell’ingegneria dei materiali.” La giornata di festa si è aperta infatti già questa mattina a Mesiano in puro stile accademico, con l’incontro-seminario di Byrne rivolto agli studenti della Facoltà di Ingegneria. Una folla di tifosi e studenti hanno risposto con calore al suo invito ad addentrarsi tra i segreti delle tecnologie dei materiali applicate all’industria automobilistica. Un corteo di rosse Ferrari, organizzato dal Ferrari Club Trento, ha contribuito a creare l’atmosfera vivace dei circuiti di Formula Uno. Ricevendo il diploma di laurea Byrne ha poi aggiunto: “la collaborazione fra squadre, istituti di ricerca e università è di vitale importanza per la continuazione del processo di miglioramento anche nel settore dell’automobilismo. Negli ultimi mesi, la Ferrari e l’Università di Trento hanno cominciato una promettente collaborazione. Credo che dovremmo espandere questa collaborazione perché ne trarremmo entrambi beneficio”. Alla cerimonia di questo pomeriggio al MART, che ha visto la partecipazione festosa di tutto il corpo accademico, hanno preso parte il presidente dell’Università di Trento, Per maggiori informazioni: Alessandra Saletti - Ufficio Stampa Università degli Studi di Trento - Via Belenzani, 12 – 38100 Trento, Italy Tel. +39 0461/881131, Fax +39 0461/881247 - e-mail: [email protected] Università degli Studi di Trento Comunicazione del Rettorato UFFICIO STAMPA Innocenzo Cipolletta, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali, del mondo della cultura, delle imprese e dello sport trentino. Per l’occasione era presente in sala anche il direttore generale della Ferrari Jean Todt, accompagnato da alcuni dirigenti della Scuderia Ferrari e, naturalmente, da moltissimi tifosi delle rosse. Il riconoscimento assegnato oggi a Byrne ha un significato particolare anche per la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento, che proprio quest’anno festeggia i primi vent’anni dalla sua fondazione nel 1985. “Il conferimento della prima laurea honoris causa in Ingegneria – ha commentato il preside Riccardo Zandonini nel suo intervento – avviene in un momento particolare, in cui siamo portati a riflettere sul cammino percorso e sugli obiettivi da perseguire negli anni a venire. Appare sempre più evidente che il ruolo della scienza e della tecnologia, e quindi il ruolo degli scienziati e degli ingegneri, sta attraversando una fase di continua evoluzione, che interessa da vicino anche il mondo della ricerca e della ‘scuola’. Ma riflettere non deve e non può significare rinchiudersi in se stessi. Byrne, con la sua lunga esperienza nel mondo dell’automobilismo sportivo ha saputo interpretare in modo originale, completo e innovativo la figura dell’ingegnere e specificatamente dell’ingegnere dei materiali. Questo è l’esempio che dobbiamo seguire.” Dopo la laudatio in onore di Rory Byrne, affidata al professor Claudio Migliaresi, il rettore ha poi conferito la laurea honoris causa al capo-progettista Ferrari per la straordinaria abilità e per l’esperienza maturata nel settore delle tecnologie dei materiali, uno tra i punti chiave del successo Ferrari. “Per la creatività e l'originalità con cui ha saputo utilizzare conoscenze e tecnologie proprie dell'Ingegneria dei materiali - si legge infatti nella motivazione della laurea – sviluppando e applicando materiali innovativi nel campo dell'automobilismo da competizione per ottenerne le migliori prestazioni e la massima affidabilità”. Di seguito un breve curriculum di Rory Byrne e, in allegato, la presentazione del preside Zandonini, la laudatio del professor Migliaresi e la lectio pronunciata da Byrne. Fotoservizio Agf Bernardinatti e filmato Videoframe Rory Byrne è capo-progettista delle vetture di Formula Uno della Ferrari. Nato a Pretoria (Sudafrica) nel 1944, si è diplomato a pieni voti e con nota di merito in matematica presso la Queens High School di Johannesburg nel 1960 e laureato in Scienze, con specializzazione in chimica e matematica alla Withwatersrand University nel 1964. Dopo 25 anni di esperienza professionale nell’area della progettazione di macchine di Formula Uno è entrato nella Scuderia Ferrari nel 1997 in qualità di capoprogettista. Le monoposto progettate da Rory Byrne hanno vinto 99 Gran Premi e sono state guidate, fra gli altri, da tre campioni del mondo: Ayrton Senna, Nelson Piquet e Michael Schumacher. Fra il 1999 e il 2004 le Ferrari di Rory Byrne hanno vinto undici titoli iridati (sei costruttori e cinque piloti). Per maggiori informazioni: Alessandra Saletti - Ufficio Stampa Università degli Studi di Trento - Via Belenzani, 12 – 38100 Trento, Italy Tel. +39 0461/881131, Fax +39 0461/881247 - e-mail: [email protected]