ANTONIO - Auditorium Parco della Musica

A
C
I
CLAUDIO ABBADO
LUCERNE FESTIVAL
ORCHESTRA
U
S
6 - 12
ANTONIO
PAPPANO
M
ORCHESTRA E CORO DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA
Britten, War Requiem
INAUGURAZIONE
STAGIONE SINFONICA
27, 28, 29 OTTOBRE
L
L
OTTOBRE
A
17 - 21
AUDITORIUM
7 OTTOBRE - 18 NOVEMBRE
TOTI SCIALOJA
OPERE INEDITE 1986-1997
C
O
D
E
2005
FESTIVAL BERIO
CONTRAPPUNTI, SEQUENZE
E SPERIMENTAZIONI NELLA
MUSICA CONTEMPORANEA
A
R
DOMENICA 2
DOMENICA 16
DOMENICA 23
OTTOBRE
P
MARTEDÌ 25
ROMA JAZZ FESTIVAL
ROY AYERS
GESTITO DA
OTTOBRE
Musica per Roma
FONDAZIONE
Consiglio
di amministrazione
Bruno Cagli
Presidente - Sovrintendente
Presidente
Goffredo Bettini
Antonio Pappano
Direttore Musicale
Vicepresidente
Andrea Mondello
Amministratore delegato
Carlo Fuortes
Consiglieri
Roberto Gabbiani
Maestro del Coro
Roberto Grossi
Direttore generale
Consiglio
di amministrazione
Presidente - Sovrintendente
Bruno Cagli
Bruno Cagli
Antonio Calabrò
Francesco Gaetano Caltagirone
Vicepresidente
Roberto Pertile
Innocenzo Cipolletta
Consiglieri
Giovanni Ferreri
Walter Veltroni
Sindaco di Roma
Gianni Letta
Alberto Basso
DOMENICA 2
DOMENICA 9
Sala Sinopoli ore 21
PMJO – Parco della Musica Jazz
Orchestra
Sketches of Spain – Sketches of Miles
Sala Petrassi ore 11
LUNEDÌ 3
Carter Two Enchanted Preludes
Mendelssohn Trio n. 1 op. 49
Brahms Quartetto per pianoforte e archi n. 1
Sala Petrassi ore 21
Incontri d’autore
Roberto Vecchioni
GIOVEDÌ 6
Sala Santa Cecilia ore 20
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Lucerne Festival Orchestra
Claudio Abbado direttore
Martha Argerich pianoforte
Azio Corghi
VENERDÌ 7
Vittorio Di Paola
Sala Santa Cecilia ore 20
Collegio dei revisori
dei conti
Vittorio Mincato
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Presidente
Luigi Pezzi
Mario Marazziti
Lucerne Festival Orchestra
Claudio Abbado direttore
Martha Argerich pianoforte
Alessandro Bonura
Collegio dei revisori
dei conti
Giovanni Chiarion Casoni
Presidente
Demetrio Minuto
Paolo Germani
Giovanni Sapia
Antonio Libri
SABATO 8
Antonio Simeoni
Sala Petrassi ore 16
Beethoven Concerto n. 1 per pianoforte
Bruckner Sinfonia n. 7
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Solisti della Lucerne Festival
Orchestra
Trio di Parma
Chopin Sonata in sol minore per violoncello e
pianoforte op. 65
Ravel Sonata per violino e violoncello
Dvorak Quintetto in la maggiore per pianoforte e
quartetto d'archi op. 81
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Schönberg Kammersymphonie n. 2
Mahler Sinfonia n. 4
MARTEDÌ 11
Sala Santa Cecilia ore 20
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Lucerne Festival Orchestra
Claudio Abbado direttore
Maurizio Pollini pianoforte
Schumann Concerto per pianoforte
Mahler Sinfonia n. 7
MERCOLEDÌ 12
Sala Sinopoli ore 18.30
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Trio di Clarone
(Sabine Meyer, Wolfgang Meyer,
Reiner Wehle)
Kalle Randalu pianoforte
Mendelssohn Konzertstück n. 2, op. 114
Schumann Drei Romanzen op. 94
Schumann Märchenerzählungen op. 132
Schumann Fünf Kanonische Studien op. 56
Schumann Fantasiestücke op. 73
Mendelssohn Konzertstück n. 1 op. 113
00191 Roma, via Bomarzo 32 • tel. +39 06 330901
www.marchesigrafiche.it • [email protected]
Londra
Roma
Milano
Solisti della Lucerne Festival
Orchestra
Schubert Notturno D 897
Beethoven Trio op. 97 L'Arciduca
Schönberg Notte trasfigurata
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
dal
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Mahler Chamber Orchestra
Musicisti della Lucerne Festival
Orchestra
Daniel Harding direttore
Genia Kühmeier soprano
Mario Marazziti
stampa 1923
Sala Sinopoli ore 18,30
Sala Santa Cecilia ore 21
Michele Campanella
GraficheEditorialiSPA
Solisti della Lucerne Festival
Orchestra
Beethoven Concerto n. 1 per pianoforte
Bruckner Sinfonia n. 7
Giovanni Malagò
Giuseppe Dalla Torre
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Sala Santa Cecilia ore 21
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Abbado - LFO a Roma
Mahler Chamber Orchestra
Musicisti della Lucerne Festival
Orchestra
Daniel Harding direttore
Kolja Blacher violino
Elgar Concerto per violino e orchestra
Brahms Sinfonia n. 4
Sala Santa Cecilia ore 19
Lucerne Festival Orchestra
Claudio Abbado direttore
Maurizio Pollini pianoforte
Nono Prometeo suite
Schumann Concerto per pianoforte
Mahler Sinfonia n. 7
DOMENICA 16
Sala Sinopoli ore 11
PMJO - Parco della Musica Jazz
Orchestra
Jazz Focus: la musica di Franco Piana
Featuring Franco e Dino Piana
Teatro Studio ore 11
Lezioni di Rock
Viaggio al centro della musica
a cura di Ernesto Assante
e Gino Castaldo
C
A
L
E
N
D
A
R
I
O
Il calendario potrebbe subire delle variazioni
Sala Sinopoli ore 18
Orchestra di Roma e del Lazio
Lü Jia direttore
Manuela Janke Yuki violino
GIOVEDÌ 20
Musiche di Schubert, Cherubini, Beethoven
Il Giardino Armonico
Giovanni Antonini direttore
Viktoria Mullova violino
LUNEDÌ 17
Sala Sinopoli ore 21
Accademia Filarmonica Romana
Sala coro ore 19.30
Musiche di Händel, Vivaldi, Sammartini,
J. S. Bach
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Berio
VENERDÌ 21
Teatro Minimo
I Burattini di Amy Luckenbach
Berio A-Ronne
Sala Santa Cecilia ore 21
Studio 2 ore 16
Romapoesia 2005
Poesia Ultima
[generazione ’68 –‘78]
Festival Berio
Orchestra e Coro dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Daniel Kawka direttore
Andrea Lucchesini pianoforte
Andreas Schmidt baritono
Antignani La fontana della giovinezza
(prima esecuzione)
Bartòk Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra
Berio Bach Contrapunctus XIX, da L’arte della
Fuga
Berio Stanze, per baritono, 3 piccoli cori
maschili e orchestra
Sala Sinopoli ore 21
Madeleine Peyroux
Careless Love
MARTEDÌ 18
Sala Santa Cecilia ore 21
Festival Berio
Orchestra dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Pascal Rophé direttore
Armand Angster clarinetto basso
Bruno Canino pianoforte
Brahms Ouverture Accademica
Berio “Points on the curve to find... “,
per pianoforte e orchestra
Fedele Flug, per clarinetto basso e orchestra
(prima esecuzione assoluta)
Berio Schubert Rendering
Sala Sinopoli ore 20,30
Settimana di Tianjin Cina
Orchestra Nazionale di Tianjin
Guan Naizhong direttore
Concerto di musica tradizionale cinese
Sala coro ore 19.30
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Berio
Teatro Minimo
I Burattini di Amy Luckenbach
Berio A-Ronne
Sala Petrassi ore 21
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Berio
Complesso Ensemble Ictus
Luciano Berio
Linea per 2 pf. vibr. e marimba
Sequenza VI per viola
Sequenza III per voce
Chemins II per vla e 9 strumenti
Sequenza VIII per vl.
Folksongs
MERCOLEDÌ 19
Sala Petrassi ore 21
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Festival Berio
Freon Ensemble
Stefano Cardi direttore
Chamber Music
Laboratorio per giovani compositori
Sala Petrassi ore 21
Viaggio nel cinema americano
Jane Fonda
Studio 2 ore 11
Lezioni di Rock
Viaggio al centro della musica
a cura di Ernesto Assante
e Gino Castaldo
Sala Petrassi ore 21
Sala Sinopoli ore 18
Orchestra di Roma e del Lazio
Lü Jia direttore
Sonia Turchetta mezzosoprano
Marta Rossi ottavino
Sala Santa Cecilia ore 19.30
Orchestra e Coro dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano direttore
Christine Brewer soprano
Ian Bostridge tenore
Thomas Hampson baritono
Musiche di Haydn, Vivaldi, Ravinale, Mozart
Sala Petrassi ore 18
Opera Studio 2005
Concerti finali
LUNEDÌ 24
Sala Sinopoli ore 20,30
Settimana di Tianjin Cina
Orchestra Nazionale di Tianjin
Guan Naizhong direttore
Concerto di musica tradizionale cinese
MARTEDÌ 25
Sala Sinopoli ore 21
Roma Jazz Festival
Roy Ayers
Sala Petrassi ore 21
La voce di Pasolini
film-documentario di Matteo Cerami e
Mario Sesti
Sala Sinopoli ore 11
PMJO – Parco della Musica Jazz
Orchestra
Jazz memories: Thad Jones & Mel
Lewis Orchestra Songbook
Teatro Studio ore 21
Romapoesia 2005
DOCtorCLIP
Primo Festival Italiano di Videoclip di
Poesia.
SABATO 29
Sala Santa Cecilia ore 18
Orchestra e Coro dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano direttore
Christine Brewer soprano
Ian Bostridge tenore
Thomas Hampson baritono
Teatro Studio ore 21
Controindicazioni 2005
AMM (UK)
4 Walls (NL/UK)
Il Complesso Barocco
Alan Curtis direttore
GIOVEDÌ 27
DOMENICA 23
Sala Petrassi ore 19,30
Jazz for Children 2005
Jazz ’n world
Accabanna di Olivia Sellerio e Piero
Leveratto, Renaud Garcia – Fons e
Antonio Ruiz, Rabih Abou-Khalil
Sala Sinopoli ore 21
A. Scarlatti Il Giardino di rose
(in prima esecuzione moderna)
Sala Petrassi ore 21
Viaggio nel cinema americano
Sidney Pollack
Britten War Requiem
Britten War Requiem
Studio 2 ore 15
Romapoesia 2005
Poesia Ultima
[generazione ’68 –‘78]
Ryuichi Sakamoto
VENERDÌ 28
MERCOLEDÌ 26
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Santa Cecilia it's Wonderful
Ugo per Tutti. Tutti per Ugo
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
SABATO 22
Sala Santa Cecilia ore 21
Associazione Tognazzi
Spazio Risonanze ore 18
Conferenze Amici di Santa Cecilia
Donald Mitchell
Il War Requiem di Britten
Sala Santa Cecilia ore 21
Orchestra e Coro dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano direttore
Christine Brewer soprano
Ian Bostridge tenore
Thomas Hampson baritono
Britten War Requiem
DOMENICA 30
Studio 2 ore 11
Lezioni di Rock
Viaggio al centro della musica
a cura di Ernesto Assante
e Gino Castaldo
Sala Sinopoli ore 18
Orchestra di Roma e del Lazio
Jonathan Schiffman direttore
Letizia Belmondo arpa
Musiche di Händel, Ginastera e Haydn
Sala Petrassi ore 18
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Opera Studio 2005
Concerti finali
Sala Sinopoli ore 21
Sala coro ore 11
Conferenze Amici di Santa Cecilia
Sandro Cappelletto
La Stagione 2005/2006 di Santa
Cecilia
Accademia Filarmonica Romana
Orchestra Giovanile Italiana
Jeffrey Tate direttore
Musiche di Britten, Fauré, Brahms
Teatro Studio ore 21
Controindicazioni 2005
Freedom of Speech
Serata in collaborazione con i festival Total
Music Meeting (Berlino) e Timecircle
(Den Haag)
Claudio Abbado
Daniel Harding
Lucerne Festival
Orchestra
Mahler Chamber
Orchestra
Dal 6 al 12 ottobre
A
Claudio
bbado Lucerne Festival Orchestra
La stagione dei concerti di Santa Cecilia entra subito nel vivo, ancor prima dell’inaugurazione ufficiale e all’insegna dell’assoluta eccellenza, con lo straordinario festival di Claudio Abbado e la Lucerne Festival Orchestra.
Creata dallo stesso Abbado nel 2003 appositamente per il Festival di Lucerna, l’Orchestra annovera tra le sue
fila, impegnati ad esibirsi esclusivamente per la durata di una tra le più prestigiose manifestazioni musicali dell’estate europea,
alcuni tra i maggiori strumentisti dei Berliner Philharmoniker ed eccezionali solisti di fama mondiale. E a riprova dell’elevatissimo
tasso qualitativo del risultato ottenuto basta ascoltare o guardare i magnifici dischi e dvd usciti in questi due anni, che testimoniano la felice realizzazione di un sogno. Un sogno che dal 6 al 12 ottobre si trasferirà a Roma, con quattro concerti sinfonici e
quattro da camera, in esclusiva per il pubblico delle tre Sale dell’Auditorium Parco della Musica.
Giovedì 6 e venerdì 7
Sala Santa Cecilia ore 20
Lucerne Festival Orchestra
direttore Claudio Abbado
pianoforte Martha Argerich
Abbado e Argerich nel nome di Beethoven
Beethoven – Concerto n. 1
per pianoforte
Bruckner – Sinfonia n. 7
Solista tra i più amati da Abbado e sua collaboratrice in centinaia di concerti e incisioni discografiche testimoni di un’intesa artistica rara
e preziosa, Martha Argerich – autentico mito vivente del pianismo internazionale – inaugurerà la serie di concerti con militari rintocchi
del Primo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, composto in realtà per secondo e già capolavoro di virtuosismo strumentale e introspezione psicologica. Poi Claudio Abbado e i suoi prodigiosi strumentisti si immergeranno nel grandioso, tardoromantico affresco della Sinfonia n.7 di Anton Bruckner, nel mezzo della quale, e precisamente al termine dell’Adagio, i tromboni si abbandonano ad
uno straziante lamento funebre, composto di getto alla notizia della morte dell’amatissimo Wagner.
Martedì 11
Sala Santa Cecilia ore 20
Lucerne Festival Orchestra
direttore Claudio Abbado
pianoforte Maurizio Pollini
Schumann – Concerto per pianoforte
Mahler – Sinfonia n. 7
Mercoledì 12
Sala Santa Cecilia ore 19
Lucerne Festival Orchestra
direttore Claudio Abbado
pianoforte Maurizio Pollini
soprani Rachel Harnisch
e Petra Hoffmann
contralto Susanne Otto
tenore Marek Torzewski
voci recitanti Caroline
Chaniolleau e Mathias Jung
elettronica André Richard e il
SWR–Experimentalstudio
Freiburg
Nono – Prometeo suite
Schumann – Concerto per pianoforte e orchestra in la minore,
op. 54
Mahler – Sinfonia n. 7
Abbado e Pollini insieme per Schumann
Altra collaborazione artistica felice e premiata da un entusiasmante e sempre crescente successo di pubblico e critica è quella di
Abbado con Maurizio Pollini, da sempre compagni di tante battaglie artistiche, stavolta alle prese con un autore tra i più congeniali al pianista milanese: Robert Schumann. Il suo celeberrimo
Concerto per pianoforte e orchestra apre l’altro concerto sinfonico della Lucerne Festival Orchestra diretta da Claudio Abbado, che
dopo la Settima di Bruckner si calerà nelle tenebre di un’altra
Settima Sinfonia, il “Canto notturno” di uno dei suoi musicisti d’elezione, Gustav Mahler. Il giorno seguente, allo stesso programma
si aggiungerà in testa la Suite dall’opera Prometeo, “tragedia dell’ascolto” firmata dal grande amico di Abbado (e Pollini), il compositore veneziano Luigi Nono, scomparso nel 1990.
SPONSOR
SOSTENITORE
SOTTOSCRITTORI
D INFORMATICA
ENEL
INNOVAZIONE ITALIA
ACQUA PIA
ANTICA MARCIA S.p.A.
FERROVIE DELLO STATO
LOTTOMATICA - AAMS GIOCO DEL LOTTO
ALENIA AERONAUTICA
MEDIA SPONSOR
UNA SOCIETA' FINMECCANICA
AUTOSTRADE PER L'ITALIA
BANCA FIDEURAM
ELSACOM
FONDAZIONE
MEDIOLANUM
SCI
GEMINA
SIGMA TAU
GRIMALDI E ASSOCIATI
SITCOM
HOTEL HASSLER
VIDEOWALL
Il Prometeo, Luigi Nono ed Emilio Vedova
Insieme a Renzo Piano (lo ricordiamo per la cronaca: l’architetto che ha creato i tre Auditori del Parco della
Musica), l’altro grande nome coinvolto nel progetto dell’opera Prometeo di Luigi Nono, rappresentata per la
prima volta nella chiesa veneziana di San Lorenzo nel 1984, fu quello di un altro veneziano, anziano Leone dell’arte contemporanea, cui la Biennale della sua città conferì nel 1997 il Leone d’oro alla carriera: Emilio Vedova,
classe 1919. Con lui, Nono aveva ipotizzato la realizzazione di lastre ondulate su cui proiettare fasci luminosi
che rendessero il senso della perpetua volontà di ricerca del mitologico semi-dio voluta dall’autore del testo,
Massimo Cacciari. A Vedova sarà dedicata per l’occasione una mostra negli spazi dell’Auditorium.
Harding Uno struggente Brahms
Alla guida della Mahler Chamber Orchestra, anch’essa fondata da Claudio
Abbado, per l'occasione "rinforzata" da musicisti della Lucerne, ci sarà invece l’irresistibile e carismatico Daniel Harding, il direttore d’orchestra inglese già da
anni considerato, nonostante la sua giovane età, tra le migliori bacchette del
Sabato 8
Sala Santa Cecilia ore 21
Mahler Chamber Orchestra
Musicisti della Lucerne
Festival Orchestra
direttore Daniel Harding
violino Kolja Blacher
Elgar - Concerto per violino
Brahms – Sinfonia n. 4
mondo e che tanto entusiasmo scatenò due anni fa qui a Santa Cecilia con le
Enigma Variations di Elgar. Proprio di Elgar, compositore britannico dotato di un
suo personalissimo linguaggio tardoromantico, Harding eseguirà insieme al solista Kolja Blacher il tanto splendido quanto raramente eseguito (almeno qui in
Italia) Concerto per violino e orchestra. Chiuderà il concerto l’ultima delle sinfonie di Brahms, la monumentale Quarta, solenne omaggio all’antica tradizione
musicale germanica capace a tratti di struggenti e virili dolcezze.
Harding Con Mahler in paradiso
Se nel corso di questa portentosa settimana musicale Abbado dirigerà due
Settime Sinfonie, Harding affronterà, oltre alla Quarta di Brahms, un’altra Quarta:
quella di Mahler, detta “La vita celestiale” per via dell’affettuosa descrizione di un
Paradiso popolato di Santi e Angioletti intenti a pascolare agnelli, versare vino gratis, infornare il pane e raccogliere ortaggi nell’orto, cucinare pesce nei giorni di
magro, mentre Santa Cecilia e i suoi musici allietano il cielo con canti e suoni, così
come ce lo descrive la poesia per bambini che Mahler scelse di musicare per l’ultimo movimento della Sinfonia, tratta dalla raccolta popolare “Il corno magico del
fanciullo”, cantato per l’occasione dal soprano Genia Kühmeier. In apertura del
concerto, la seconda Kammersymphonie di Arnold Schönberg, in cui l’inventore
della dodecafonia muove i primi passi verso l’universo dell’atonalità.
Domenica 9
Sala Santa Cecilia ore 21
Mahler Chamber Orchestra
Musicisti della Lucerne
Festival Orchestra
direttore Daniel Harding
soprano Genia Kühmeier
Schönberg –
Kammersymphonie n. 2
Mahler – Sinfonia n. 4
A
Claudio
L
A
M
Sabato 8
Sala Petrassi ore 16
Solisti della Lucerne
Festival Orchestra
e Trio di Parma
Schubert – Notturno D 897
Beethoven – Trio op. 97,
“L’Arciduca”
Schönberg – “Notte trasfigurata”
A
R
A
Claudio Abbado
Daniel Harding
Lucerne Festival
Orchestra
Mahler Chamber
Orchestra
bbado Lucerne Festival Orchestra
T
O
N
Nel primo dei quattro Concerti da
camera previsti nel corso di un’intensa
A
C
A
M
E
R
I
S
T
I
C
A
Notturni, notti e “rivoluzioni”
settimana di ascolti eccellenti, i tre giovani componenti del Trio di
Parma, tutti e tre usciti dal Conservatorio “Arrigo Boito” e allievi del celebre Trio di Trieste, proporranno due magnifiche pagine per violino, violoncello e pianoforte: il tardo, languido Notturno di Schubert e il rivoluzionario Trio “L’Arciduca” di Beethoven, il primo brano che portò questa
formazione strumentale fuori dai salotti per destinarla definitivamente
alle esibizioni concertistiche. Nella seconda parte, sei archi solisti della
Lucerne Festival Orchestra torneranno alle magiche inquietudini notturne della meravigliosa “Notte Trasfigurata” di Arnold Schönberg.
Sabato 8
Sala Sinopoli ore 18.30
Trio di Clarone
pianoforte Kalle Randalu
Un tuffo nel clarinetto romantico
Fondato nel 1983 dal primo clarinetto dei Berliner Philharmoniker Sabine Meyer
Mendelssohn – Konzertstück
n. 2, op. 114
Schumann – Drei Romanzen
op. 94
Schumann –
Märchenerzählungen op. 132
Schumann – Fünf Kanonische
Studien dall’op. 56
Schumann – Fantasiestücke op. 73
Mendelssohn, Konzertstück n. 1
op. 113
insieme a suo fratello Wolfgang e a suo marito, anch’egli clarinettista, Reiner Wehle,
il Trio di Clarone nacque per festeggiare il sessantesimo compleanno della mamma
dei Meyer. I tre pensarono di farle una sorpresa eseguendo per lei un trio per corni
di bassetto di Mozart. Il corno di bassetto è strumento mozartiano per eccellenza,
dal suono caldo e scuro, a metà strada tra un clarinetto e un fagotto. Con il tempo
il repertorio del Trio si è ampliato fino a comprendere addirittura brani contemporanei composti espressamente per l’insolito organico, o opere romantiche come
quelle presentate in questo concerto.
Domenica 9
Sala Petrassi ore 11
Solisti della Lucerne
Festival Orchestra
Jacques Zoon flauto
Iseut Chuat violoncello
Anton Barachovsky violino
Lilia Schulz-Bayrova
violoncello
Noam Greenberg pianoforte
Carter - “Two Enchanted
Preludes” (Due preludi incantati) per flauto e violoncello
Mendelssohn - Trio n. 1 in re
minore op. 49
Brahms - Quartetto in sol minore per pianoforte e archi
Domenica 9
Sala Sinopoli ore 18,30
Solisti della Lucerne
Festival Orchestra
Kolja Blacher violino
Anton Barachovsky violino
Wolfram Christ viola
Natalia Gutman violoncello
Elisso Wirssaladze pianoforte
Chopin - Sonata per violoncello
e pianoforte in Sol minore,
op. 65
Ravel - Sonata (Duo) per violino e violoncello in Do maggiore
Dvorak - Quintetto per pianoforte e quartetto d’archi in Re
maggiore, op. 81
Preludi incantati e suggestivi trii
Dopo un tuffo nell’universo sonoro del compositore statunitense Elliott Carter con i suoi Preludi
Incantati per flauto e violoncello, i Solisti della Lucerne Festival Orchestra toccheranno una tappa
tanto fondamentale quanto raramente frequentata della letteratura per trio d’archi con pianoforte
che, come già detto, divenne con Beethoven una formazione concertistica a tutti gli effetti e non
più occasionale incontro di solisti nei salotti e nelle corti d’Europa: quell’autentico gioiello che è il
Trio op. 49 di Mendelssohn. A conclusione, il giovanile, esuberante Quartetto per pianoforte e
archi op. 25 di Brahms, che in seguito ispirerà a Schönberg una felice trascrizione per grande
orchestra sinfonica.
Il pianoforte di Chopin
Il raffinatissimo programma dell’ultimo concerto
da camera dei Solisti della Lucerne Festival
Orchestra comprende la Sonata per violoncello e
pianoforte di Chopin, dove il pianoforte, com’è
lecito aspettarsi, non si accontenta del ruolo di
accompagnatore e tesse insieme al solista un
dialogo serrato e intricatissimo, come due mattatori che a teatro tentassero di rubarsi la scena l’un l’altro. Dopo una piccola incursione nel
‘900 con l’insolito Ravel della Sonata per violino e violoncello, il Quintetto per piano e archi
n.2 di Dvorák chiuderà il concerto in un clima di colorata e festosa allegria boema.
17 - 21 ottobre
Auditorium
Parco della Musica
Festival Berio
Biglietti: intero 9 euro;
ridotto 7,20 euro abbonati
alle stagioni concertistiche
dell’Accademia; ridotto 5
euro giovani fino a 30
anni. Prevendita 10%.
Prevendita telefonica
199.109.783
Infoline: 068082058
Accademia Nazionale
di Santa Cecilia
in coproduzione con
Il 24 ottobre avrebbe compiuto 80 anni, ma la sua passione musicale era rimasta con la contemporaneità, con i suoni del nostro mondo. Con Boulez e
Stockhausen è stato il terzo grande della musica negli anni ’60 e ’70, occupando un posto di enorme rilievo nella vita culturale italiana di quegli anni, in cui
scrittori, musicisti e intellettuali avevano un ruolo decisivo anche nella vita sociale e politica del paese: Luciano Berio, scomparso nel 2003, è stato dal 1999 alla
guida dell’Accademia di Santa Cecilia, che oggi ne ripropone alcuni capolavori
nell'ambito di un Festival realizzato insieme a Torino Settembre Musica,
l’Accademia Filarmonica Romana e Musica per Roma. Dal 17 al 21 ottobre, uno
spettacolo di marionette, 4 concerti in cui sarà possibile ascoltare alcune tra le
più importanti composizioni del Maestro ligure, opere di giovani compositori,
prime esecuzioni assolute di brani che lo stesso Berio commissionò quando era
Presidente dell'Accademia di Santa Cecilia e pagine di due autori del passato da
lui particolarmente amati: Brahms e Bartok.
I burattini di A-Ronne
Oggi si dice “dalla A alla Zeta”. Nell’antichità si diceva “dalla A al Ronne”, perché si era soliti, dopo
la Zeta, aggiungere tre segni: ette, conne e ronne. Fu il poeta Edoardo Sanguineti, autore del testo
Lunedì 17, ore 19.30
Martedì 18, ore 19.30
Sala coro
Teatro Minimo
I Burattini di Amy Luckenbach
Berio A-Ronne
che mescola le tre ultime parole dell’alfabeto antico, il Vangelo di San Giovanni, il Manifesto
Comunista, versi di Dante e di Eliot e un saggio di Roland Barthes su Bataille, a suggerirne il titolo a Luciano Berio. A-Ronne fu espressamente ideato per il debutto, nel 1996, dei burattini per
adulti del Teatro Minimo della statunitense Amy Luckenbach, impegnata fin dal 1964 in una personale e attenta ricerca nella costruzione dei burattini e di altri generi di animazione. Dopo le
foto di Kraczyna
numerose e trionfali tournée in tutto il mondo riporta lo spettacolo a Roma per l’inaugurazione del
Festival Berio.
Stanze per cinque poeti
Prefigurando la morte imminente, Berio compose
Stanze, il suo ultimo, toccante capolavoro, scegliendo
5 testi poetici di altrettanti suoi grandi amici (Celan,
Caproni, Sanguineti, Dan Pagis e il pianista Alfred
Brendel), e ambientandoli in vere e proprie “stanze”
sonore, dove convivono l’idea di Dio e della morte, e
una riflessione sulla tragedia della Shoah. Il brano
chiuderà il concerto, che inizierà con un brano com-
Lunedì 17, ore 21
Sala Santa Cecilia
Orchestra e Coro dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Daniel Kawka direttore
Andrea Lucchesini pianoforte
Andreas Schmidt baritono
Antignani - La fontana della giovinezza
(prima esecuzione,
commissione La Biennale di Venezia e
Accademia Nazionale di Santa Cecilia)
Bartòk - Concerto n. 2 per pianoforte
Berio Bach - Contrapunctus XIX, da
L’Arte della Fuga
Berio - Stanze, per baritono, 3 piccoli
cori maschili e orchestra
missionato da Berio al giovane Luca Antignani, in
prima esecuzione assoluta: La fontana della
Giovinezza, ispirato ad un misterioso affresco quattrocentesco del Castello della Manta, nei pressi di
Saluzzo. Il denso programma comprende anche il Concerto n. 2 di Bartòk (al pianoforte, Andrea
Lucchesini, 40 anni, padrino di molte pagine pianistiche di Berio) e la trascrizione dello stesso Berio
dell’estremo Contrappunto, il numero XIX, dell’Arte della Fuga di Bach, lasciato incompiuto sull’affacciarsi del tema composto dalle note B, A, C e H (si bemolle, la, do, si).
La serata è dedicata alla Fao,
l'organizzazione delle Nazioni
Unite per l'Alimentazione e
l'Agricoltura, in occasione del
suo sessantesimo anniversario.
Martedì 18, ore 21
Sala Petrassi
Ensemble Ictus
Berio
- Linea, per 2 pianoforti,
vibrafono e marimba
- Sequenza VI per viola
- Sequenza III
per voce femminile
- Chemins II per viola
e 9 strumenti
- Sequenza VIII per violino
- Folk songs
Dalle sequenze alle folksongs
Dal 1994 l’Ensemble Ictus, che ha sede a Bruxelles, promuove con concerti e cd la musica del
nostro tempo senza confini geografici e di genere. Invitati regolarmente dai maggiori festival di
musica contemporanea del mondo (inclusi il Wien-Modern e il Festival d’Automne di Parigi),
arrivano a Roma per l’esecuzione di alcune tra le più significative composizioni da camera di
Berio, tutte testimonianze di un’indagine sulla materia sonora intesa come suono, timbro e
movimento. Le Sequenze, per esempio, ciascuna per uno strumento diverso, compresa la
voce, composte a partire dagli anni ’50, rivelano la vocazione del Maestro a rimettersi continuamente in gioco, a non considerare mai una creazione veramente finita: alcune,
infatti, diventano Chemins, o ispirano comunque ulteriori ricerche come in Linea, del
1973, dove a dialogare con il pianoforte sono le fascinose sonorità del vibrafono e
della marimba. In conclusione, l’intrigante rivisitazione del mondo delle canzoni
popolari dei Folksongs, composti tra il ’64 e il ’73.
Mercoledì 19, ore 21
Sala Petrassi
Freon Ensemble
Stefano Cardi direttore
Chamber Music
Musiche di Berio, Lena, Colasanti,
Marchettini, Schmitz, Calderone
Laboratorio per giovani compositori
a cura di Azio Corghi
ingresso libero
Giovani compositori, tutti pazzi per Berio
Frutto della collaborazione tra i corsi di Perfezionamento in Composizione dell’Accademia di Santa
Cecilia tenuti da Azio Corghi e il gruppo specializzato nella Nuova Musica Freon Ensemble, iniziata
nel 2001, il terzo concerto del Festival Berio è un’occasione per ascoltare la musica di Luciano
Berio insieme a 5 nuove composizioni di 5 giovani e emergenti compositori italiani: Paola
Calderone, Silvia Colasanti, Marco Lena, Paolo Marchettini e Christian Schmitz. Tutte le opere in programma si ispirano alla musica di Berio, riprendendone i procedimenti compositivi o citando direttamente una composizione del Maestro datata 1953, Chamber Music, su poesie di James Joyce,
per voce femminile, clarinetto, violoncello e arpa.
L’ingresso è gratuito: non
perdete l’occasione di
venire a conoscere e di
sperimentare di persona
le nuove tendenze del
mondo musicale italiano.
Venerdì 21, ore 21
Sala Santa Cecilia
Orchestra dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Pascal Rophé direttore
Armand Angster clarinetto basso
Bruno Canino pianoforte
Brahms Ouverture Accademica
Berio "Points on the curve to
find..." per pianoforte e orchestra
Fedele Flug, per clarinetto basso e
orchestra
Schubert Berio Rendering
Voli, curve e memorie schubertiane
Leccese, classe 1953, compositore apprezzato da direttori come
Pierre Boulez, Riccardo Muti e Myung-Whun Chung, Ivan Fedele è
autore di una musica raffinata, elegante, che mette in movimento il
timbro strumentale attraverso un gioco di contrasti tra una tessitura
in continuo sviluppo e un’atmosfera statica. Flug, “volo” in tedesco,
è stato commissionato da Luciano Berio e in chiusura del Festival a
lui dedicato verrà eseguito in prima assoluta, accanto a due notissime opere del Maestro: il concerto per pianoforte Points on the
curve to find..., dove il solista traccia una linea curva complessa e
cangiante sulla quale gli strumenti giocano elaborandola timbricamente e sovrapponendovi diversi materiali sonori e il bellissimo omaggio alla Schubert
dell’Incompiuta, Rendering per grande orchestra, personalissimo completamento degli schizzi
delle celebre sinfonia. In apertura, la festosa Ouverture Accademica op. 80 di Brahms, tutt’altro
che accademica, anzi piuttosto goliardica, ispirata com’è a canti degli studenti dell’università di
Breslavia, che conferì al compositore di Amburgo la laurea honoris causa nel 1880.
ImpaAudOtt05a
22-09-2005
13:36
Pagina 9
Sabato 22
Sala Santa Cecilia
ore 21
Alva Noto +
Ryuichi Sakamoto
insen
Kai von Rabenau
Produzione FORMA
Co-prodotto da
ROMAEUROPA FESTIVAL 2005
e ACCADEMIA NAZIONALE
DI SANTA CECILIA
Co-realizzazione
ROMAEUROPA FESTIVAL 2005
e SANTA CECILIA
IT’S WONDERFUL
NOTO+
SAKAMOTO
Ryuichi Sakamoto è fra i maggiori protagonisti della musica contemporanea, un
instancabile genio che ha contribuito allo sviluppo della ricerca compositiva dei
nostri tempi. Con Alva Noto (al secolo Carsten Nicolai), con il quale condivide
un'attitudine verso forme espressive minimali, crea un progetto esecutivo rigoroso e sperimentale che si affaccia verso le nuove frontiere del suono. Dopo la
collaborazione per vrioon (il cd traboccante di semplice splendore, un successo discografico planetario), Alva Noto e Sakamoto tornano insieme per dare
vita ad una nuova sinergia fra pianoforte acustico e musica elettronica. Nel concerto live insen, la sottile elaborazione digitale e le interattive installazioni video
di Nicolai vengono regolate e controbilanciate dall'elegante fraseggio del pianoforte di Sakamoto, creando un dialogo fra melodia, ritmo e tessiture virtuali.
Una bellezza musicale discreta ed indimenticabile, che incanta per purezza.
Mercoledì 26
Sala Sinopoli ore 21
Il complesso Barocco Alessandro Scarlatti
direttore Alan Curtis
Il Giardino di rose
Oratorio in due parti
Carità
Lea Pasquel
Speranza
Eufemia Tufano
Penitenza
Marianna Pizzolato
Religione
Filippo Adami
INAUGURAZIONE STAGIONE DA CAMERA 2005-2006
IL GIARDINO DI ROSE
Festa grande a Santa Cecilia per l’inizio della Stagione di Musica da Camera, con l’esecuzione in prima
moderna dell’Oratorio di Alessandro Scarlatti “Il giardino di rose”, in collaborazione con il Festival Barocco
di Viterbo. Lo specialista Alan Curtis, sul podio del suo Complesso Barocco, dirigerà la partitura dell’unico
oratorio del compositore palermitano ancora sconosciuto agli spettatori moderni, recentemente riscoperto e criticamente revisionato dal musicologo Saverio Franchi. Commissionato a Scarlatti nei primissimi anni
del ‘700 dal Principe romano Francesco Maria Ruspoli, grande mecenate musicale del periodo, per cui
lavorarono anche Haendel e Caldara, l’Oratorio è, come era consuetudine, una allegoria religiosa non priva
di evidenti riferimenti politici. Il Papa Clemente XI, del quale il Principe, forse autore dello stesso libretto,
era un convinto sostenitore, era in aperto contrasto con Giuseppe I d’Asburgo a proposito della successione al trono di Spagna e non riuscì a evitare il conflitto militare. Nell’Oratorio, ambientato in un giardino
di rose le cui spine simboleggiano le penitenze da affrontare per godere la soavità del salvifico giardino,
allegoria del Rosario della Beata Vergine, il mondo delle virtù si scontra con il mondo degli inferi, che scatena tempeste con l’aiuto di Borea, il vento del nord, chiaro riferimento all’imperatore nemico. La Vergine
e il Rosario, invece, non erano che un omaggio alla moglie del Principe, Isabella Cesi, devotissima alla
Madonna. Nonostante l’argomento a carattere religioso, pochissime sono le pagine scandite da tempi lenti
o meditativi. Netta è infatti la prevalenza di pezzi veloci, la strumentazione brillante e “moderna”, vale a
dire improntata alla sperimentazione di un uso nuovo degli strumenti, in particolar modo i fiati, spesso
elevati al ruolo di solisti nell’accompagnamento delle arie. Un ghiotto appuntamento, dunque, e non solo
per gli appassionati di musica barocca.
INAUGURAZIONE STAGIONE SINFONICA 2005-2006
WAR REQUIEM
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
GUERRA E PACE SECONDO PAPPANO
giovedi 27
ore 21
venerdi 28
ore 19.30
sabato 29
ore 18.00
Sala Sinopoli
Orchestra e Coro
dell’Accademia
Nazionale
di Santa Cecilia
Antonio Pappano
direttore
Christine Brewer
soprano
Ian Bostridge
tenore
Thomas Hampson
baritono
La morte di Marilyn Monroe, la crisi dei Missili a Cuba, il Concilio Vaticano II... sono avvenimenti che
ci parlano ancora di un’epoca irripetibile e che ci sembra lontana, lontanissima nel tempo. Eppure
era il 1962, anno in cui, 5 giorni dopo l’inaugurazione della nuova Cattedrale di Coventry, in
Inghilterra, sotto il tetto e tra le quattro mura dell’edificio sacro ricostruito da Sir Basil Spencer ebbe
luogo, il 30 maggio, la prima mondiale del più alto canto di pace del XX secolo: il War Requiem di
Benjamin Britten. Si vorrebbe che anche quel grandioso monito contro la barbarie e le atrocità della
guerra suonasse altrettanto distante che gli eventi elencati qui sopra, tutti avvenuti in quello stesso
1962. Invece, ahimè, pare quasi che l’Occidente abbia dimenticato non solo quel monito, ma addirittura l’orrore stesso della guerra, impegnato com’è, oggi, con questa o con quell’altra scusa, a
fomentare nuovamente morte e distruzione. Particolare significato acquista, dunque, la scelta del
nuovo Direttore Musicale dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia Antonio Pappano di inaugurare la Stagione Sinfonica all’Auditorium (nonché iniziare ufficialmente la sua stabile collaborazione
con l’Orchestra come direttore musicale) con l’assoluto capolavoro di un compositore che fa parte
dei grandi della musica. Utilizzando il testo del Requiem latino, interpolato con i lancinanti versi poetici di Wilfred Owen, morto in trincea una settimana prima della fine della Grande Guerra e dedicando le tre parti soliste di canto a un inglese (Peter Pears), a un tedesco (Dietrich Fischer-
Britten
War Requiem
per soli, coro misto,
coro di voci bianche,
orchestra e organo
op. 66
Dieskau) e a una russa (Galina Vyshnevskaya, che tuttavia non ottenne il permesso dall’URSS
di presenziare alla prima), Britten si propose di creare un’opera di respiro universale che parlasse ad un pubblico più vasto possibile. Adottò pertanto un linguaggio semplice, senza tuttavia mai scadere nell’ovvio, a dimostrazione che in pieno ‘900 si poteva creare una musica
autenticamente “moderna” capace di lasciare nel cuore degli ascoltatori l’enorme impressione che in chiunque, da quel lontano 1962, il War Requiem
ha sempre suscitato.
BRITTEN
IL MONDO DI BRITTEN
Foto, partiture, quadri, film ispirati all’opera del
compositore inglese (tra essi “War Requiem” di
Derek Jarman) saranno il tema di una mostra
che sarà allestita dal 27 ottobre al 30 novembre
nello Spazio Risonanze dell’Auditorium
in collaborazione con
I MAGNIFICI
SETTE
DEL NUOVO
DIRETTORE
Attratto dalla “latinità” dell’Orchestra di Santa Cecilia, l’anglo-italiano Antonio Pappano ne ha
accettato con entusiasmo la Direzione Musicale e lo straordinario feeling mostrato nei concerti delle passate stagioni (basta ricordare l’entusiasmo provocato dal Primo atto della
Walkiria di Wagner lo scorso febbraio) conferma la felicità della scelta. 45 anni, a 32 già direttore musicale del prestigioso Teatro De La Monnaie di Bruxelles, Premio Gramophone “Artista
dell’Anno” nel 2000 grazie alle sue incisioni discografiche pucciniane per la EMI, dal 2002
direttore musicale del Royal Opera House di Londra, Pappano è un instancabile “music-
maker” che trascina nella sua febbrile gioia creativa orchestre, solisti e pubblico praticamente da quando, a 27 anni, debuttò ad
Oslo sul podio de La Bohème. Il suo repertorio è vastissimo e spazia con disinvoltura dal genere sinfonico alla lirica (è appena
uscita nei negozi un’edizione del Tristano di Wagner, che già appartiene alla storia del disco, con Placido Domingo). Pappano è
di quei direttori che sa infondere alle note una vitalità che non a tutti riesce. Non a caso i suoi ideali maestri sono Karajan, Kleiber
e Toscanini. E anche il grande direttore inglese John Barbirolli. Per quest’anno, dopo il War Requiem, la Stagione di Santa Cecilia
lo vedrà per altre 7 volte sul podio, alle prese con la Quinta di Beethoven, il Requiem di Verdi, il Bolero di Ravel, il Don Giovanni
di Mozart, e ancora Mozart, Cˇaikovskij, Brahms, più un concerto da camera con i solisti dell’Orchestra e un concerto con il Coro
di Santa Cecilia.
ANTONIO PAPPANO
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Ricordatevi che avete ancora tempo per sottoscrivere un nuovo abbonamento
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un anno di grande musica sinfonica o da camera, tutto dal vivo e con la garanzia
di un comodo posto a sedere, senza fare file o correre magari il rischio di un tutto
esaurito. Se avete meno di 30 anni, abbonarvi vi costerà addirittura il 50% in
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"leggero", Invito alla Musica, una selezione di 12 concerti, scelti tra la
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avete meno di 30 anni. Se, malgrado tutto, la pigrizia vi trattiene in
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spettacoli dell’Auditorium direttamente sotto casa.
2, 16, 23 ottobre
Sala Sinopoli
MUSICA PER ROMA
PMJO
Parco della Musica
Jazz Orchestra
DOMENICA 2
Sala Sinopoli ore 21
PMJO Parco della Musica
Jazz Orchestra
Sketches of Spain –
Sketches of Miles
DOMENICA 16
Sala Sinopoli ore 11
PMJO Parco della Musica
Jazz Orchestra
Jazz Focus:
la musica di Franco Piana
Featuring Franco e Dino Piana
DOMENICA 23
Sala Sinopoli ore 11
PMJO Parco della Musica
Jazz Orchestra
Jazz memories: Thad Jones
& Mel Lewis Orchestra Songbook
Biglietti: 2 ottobre posto
unico10 euro; 16 e 23 ottobre
4 euro adulti, 2 euro bambini
fino a 12 anni.
La domenica mattina sarà
possibile abbinare al
concerto della PMJO un
gustoso brunch presso BArt
la caffetteria dell’Auditorium
Concerto + brunch:
intero 12 euro, ridotto 10.
Info 0680241281
Gli abiti dell'orchestra
sono offerti da
Scelto da
MAURIZIO GIAMMARCO
DIRETTORE
DIRETTORE E SOLISTA (2/10)
SASSOFONI
ELVIO GHIGLIORDINI
SAX BARITONO
DANIELE TITTARELLI
E GIANNI ODDI
SAX CONTRALTO
MARCO CONTI E GIANNI SAVELLI
SAX TENORE
TROMBONI
MARIO CORVINI, LUCA GIUSTOZZI,
ROBERTO PECORELLI,
MASSIMO PIRONE
TROMBE
GIANCARLO CIMINELLI,
FERNANDO BRUSCO,
CLAUDIO CORVINI, ALDO BASSI
LUCA PIROZZI CONTRABBASSO
PINO IODICE PIANOFORTE
PIETRO IODICE BATTERIA
SIMONE GRAZIANI, REMO IZZI
CORNO FRANCESE (2/10)
ELISEO SMORDONI FAGOTTO (2/10)
Apre il 2 ottobre, con un concerto dedicato a Miles Davis, la stagione ufficiale
della nuova orchestra jazz dell’Auditorium di Roma, la PMJO - Parco della Musica
Jazz Orchestra. Diretta da Maurizio Giammarco, sassofonista, compositore e
Piana, una delle glorie storiche del jazz italiano che sarà anch’egli protagonista
arrangiatore che vanta una carriera ultratrentennale dedicata interamente al jazz,
del concerto.
l’orchestra è composta dai musicisti che provengono dalla formazione del Roma
Il 23 ottobre 2005 apre JAZZ MEMORIES, rassegna che vuole presentare, in ver-
Jazz Ensemble, guidata per tanti anni da Mario Corvini e Pietro Iodice. La serata
sione originale, i brani più celebri e significativi del repertorio delle più famose
del 2 ottobre sarà divisa sostanzialmente in due parti: la prima dedicata all’ese-
orchestre e dei più importanti bandleaders della storia del Jazz. Il primo appun-
cuzione di Sketches of Spain, nella partitura originale di Gil Evans; la seconda,
tamento non poteva che essere dedicato a Thad Jones (1923-86), ovvero al più
Sketches of Miles, presenterà una suite di alcune fra le più celebri composizioni
importante codificatore del jazz moderno nel settore orchestrale che rimodernò
di Miles appositamente rielaborate per l’occasione.
lo stile della big band, con una scrittura molto ben ancorata al tradizionale con-
Nell’ambito della sua programmazione la PMJO presenterà 2 rassegne. Il 16
cetto di swing ma parimenti consapevole di tutto quanto stava accadendo in quei
ottobre 2005 apre JAZZ FOCUS che intende presentare e promuovere il lavoro
fertili anni ’60 nel mondo del jazz, con particolare riferimento alle lezioni moda-
di composizione e arrangiamento dei più significativi musicisti attualmente attivi
li di Coltrane e Davis, ai nuovi timbri di Gil Evans, alla complessità armonica della
in questo settore in Italia e all’estero. Il primo appuntamento è dedicato all’otti-
“Third Stream”, agli esperimenti di George Russell e via dicendo.
mo trombettista e arrangiatore Franco Piana, figlio del celebre trombonista Dino
Lunedì 17 ottobre
Sala Sinopoli ore 21
MUSICA PER ROMA
l o v e
Madeleine Peyroux
“Careless love”
Biglietti:
posto unico 15 euro
Scelto da
Riduzioni per giovani fino a
26 anni, over 60, American
Express, Bibliocard, Club La
Repubblica, Carta GoCard,
CTS e cral convenzionati.
Biglietteria: tel. 199.109.783
Cantante, chitarrista, due dischi in otto anni, entrambi di enorme successo. Un magico timbro dotato di mille sfumature che sa riportare in vita, con spontaneità, le romantiche atmosfere jazz degli anni ’30. Al suo debutto con l’album Dreamland, nel 1996, Madeleine
Peyroux fu accolta dalla critica come la “nuova Billie Holiday”, probabilmente per quel tipico modo di usare il vibrato e per quella
voce calda e matura che, sorprendentemente, apparteneva ad una ragazza bianca di appena 22 anni. Madeleine Peyroux, americana della Georgia, ancora bambina segue la madre a Parigi, dove frequenta un gruppo di musicisti di strada e inizia a suonare per le
vie del Quartiere Latino. Alcuni anni dopo, durante un viaggio a New York, Madeleine canta in un club e viene notata da un talent
scout della Atlantic Records, con cui produce il suo primo disco. Dopo il grande successo “torna in strada”, ricominciando a cantare
nei piccoli club in America e in Europa, sparendo dagli ambienti ufficiali della musica. Otto anni dopo, nel 2003, torna al successo col suo
nuovo disco Careless Love. Una nuova sfida interpretativa in cui riesce a
coniugare la raffinatezza del jazz con un’anima blues, una produzione
artistica sofisticata testimoniata non solo dalle cover “eccellenti”, in cui
ripropone pezzi di Bessie Smith, Leonard Cohen, Bob Dylan, Elliott
Smith, Hank Williams e Josephine Baker, ma anche dal brano originale
“Don’t Wait Too Long”, scritto insieme al produttore del disco Lerry Klein
MADELEINE
PEYROUX
e a Jesse Harries (famoso per aver composto molte delle canzoni di
MADELEINE PEYROUX
VOCE E CHITARRA
RONALD GLEN MILES
CORNETTA
JOHANNES WEIDENMUELLER
BASSO
ALAIN YVES FERNAND MALLET
PIANOFORTE
DANIEL FRANCIS RIESER
PERCUSSIONI
foto di Andrew Mac Naughtan
C a r e l e s s
Norah Jones).
MUSICA PER ROMA
FESTIVAL JAZZ
INTERNATIONAL
29° ROMA JAZZ FESTIVAL
Roy Ayers
“Smooth, soul, groove &
new swing”
Biglietti:
posto unico 15 euro.
Scelto da
Riduzioni per giovani fino a
26 anni, over 60, American
Express, Bibliocard, Club La
Repubblica, Carta GoCard,
CTS e cral convenzionati.
Biglietteria: tel. 199.109.78
ROY AYERS è l’artista emblema, il riassunto fatto di suoni e pulsioni di quel-
L
Martedì 25 ottobre
Sala Sinopoli ore 21
lo che sarà il 29° Roma Jazz Festival, dedicato a particolari letture di questo
Il vibrafonista afroamericano, decano del jazz, collaboratore di molti grandi
A
straordinario fenomeno sociale e commerciale che è il jazz.
musicisti, è anche uno dei maggiori ispiratori del soul, del groove, del rap
cisti, Ayers è divenuto uno dei più grandi vibrafonisti jazz al fianco di gran-
V
degli ultimi trent’anni. Nato a Los Angeles nel 1940 da una famiglia di musi-
di nomi come Ron Carter, Herbie Hancock ed Herbie Mann. Cantante,
feti dell'attuale scena acid jazz, ma ha anche dato moltissimi spunti e cam-
I
songwriter e virtuoso, Roy Ayers non solo è considerato come uno dei pro-
pionamenti ad artisti hip hop contemporanei. Nel 1970 ha creato the Roy
Billy Cobham, Omar Hakim and Alphonse Mouzon. Il gruppo, inizialmente
T
Ayers Ubiquity, open band che ha ospitato musicisti come Sonny Fortune,
d’ispirazione rock e r’n’b, si è poi spostato verso il funk e la disco music regalando all'artista un inaspettato successo
sima Everybody Loves The Sunshine. La musica di Roy Ayers ha influenzato radicalmente sia l’acid jazz che l’r&b e
S
commerciale e la costante presenza per diversi anni nelle alte posizioni delle classifiche con brani come la famosis-
l’hip hop: artisti come Fertile Ground e Jamiroquai ma anche Guru, Incognito e Brand New Heavies devono il proprio
F
Z
Z
AYERS
A
ROY
J
immortali di Ayers.
A
Jeff, Coolio, Ice Cube e Public Enemy continuano a campionare i brani
M
come Mary J.Blige, Tupac, A Tribe Called Quest, Jungle Brothers, Jazzy
O
l’album seminale Jazzmatazz, mentre moltissimi astri dell’hip hop
R
standard. Non è un caso che Guru lo abbia voluto al suo fianco per
E
successo al vibrafonista che è stato capace di inventare veri e propri
Lunedì 3
Sala Petrassi ore 21
MUSICA PER ROMA
Biglietti:
posto unico 4 euro
Incontri d’autore
Incontri d’autore
Roberto Vecchioni
Domenica 16 ore 11
Teatro Studio
domenica 23 ore 11
domenica 30 ore 11
Studio 2
Ritornano a grande
richiesta gli incontri con
i protagonisti della
canzone che si
raccontano al pubblico.
ROBERTO
VECCHIONI
Il professor Roberto Vecchioni conosce l’arte della
canzone. Anzi, è la canzone
che conosce lui, è una sua
amica, con la quale Vecchioni vive e respira da
tempo immemorabile. Ed è
un’amicizia che non conosce tensioni, che non s’allenta, che non cambia, anzi
si rafforza di anno in anno.
Ed è proprio di questo rapporto, straordinario, lungo, avvincente, che Vecchioni viene
a parlare il 3 ottobre, nella Sala Petrassi, per aprire la nuova stagione di “Incontri d’autore”, l’appuntamento con i personaggi della canzone d’autore italiana condotto da
Ernesto Assante e Gino Castaldo. Vecchioni è un cantautore “sui generis”, in grado di
divertire e di commuovere, di trattare la canzone come una materia sottile e preziosa
e allo stesso tempo di metterla in scena con energia e divertimento, capace di essere popolare e raffinato al tempo stesso, mettendo in scena quella che è la sua anima,
la sua natura, la sua vita, senza schermi né finzioni. Vecchioni racconterà se stesso e
la sua musica in un incontro “senza rete” che metterà in luce, ancora una volta, non
solo le sue doti di autore della grande canzone italiana, ma anche quelle di “professore” che racconta la musica e la vita come pochi altri sanno fare.
Biglietti:
16 ottobre prima lezione
ingresso gratuito (per le
Lezioni di Rock
modalità di accesso in sala
Viaggio al centro della tel. 0680241281);
musica
23 e 30 ottobre seconda e
a cura di Ernesto Assante terza lezione posto unico 4
euro.
MUSICA PER ROMA
e Gino Castaldo
Ascoltare la musica, raccontare la musica. Un percorso guidato attraverso cinquant’anni di storia del rock,
un lungo viaggio che parte dagli anni Cinquanta e arriva ai giorni nostri, illustrato da canzoni, filmati e
parole. Ogni domenica mattina a partire dal 16 ottobre, dalle 11 alle 12.30, l’Auditorium Parco della
Musica, si trasforma in una macchina del tempo, che
permette di viaggiare a ritroso e riscoprire, in una serie
di ascolti guidati, l’evoluzione di una musica, il rock, che
non è mai stata soltanto musica, ma che ha portato con
sé sogni e passioni, idee e progetti, immagini e avventure, di diverse generazioni di giovani. Ernesto Assante
e Gino Castaldo, assieme a molti altri critici musicali italiani, proporranno temi e personaggi della storia del
rock, ricostruiranno storie, racconteranno dischi, guideranno il pubblico nell’ascolto di opere che fanno parte
della storia della musica e della cultura moderne.
Il primo appuntamento è quindi per domenica 16 ottobre alle ore 11, con una grande lezione introduttiva, a
cui seguirà quello di domenica 23 ottobre dedicato alla
nascita del rock’n’roll, entrambi condotti da Ernesto
Assante e Gino Castaldo. Alla figura e alla musica di Elvis
Presley sarà dedicato il terzo appuntamento di domenica 30 ottobre , che avrà come protagonista il “decano”
dei critici rock italiani, Riccardo Bertoncelli.
VIAGGIO AL CENTRO DELLA MUSICA
Venerdì 21
e sabato 22
Sala Petrassi ore 21
MUSICA PER ROMA
Viaggio nel cinema
americano
a cura di Antonio Monda
e Mario Sesti
Biglietti:
venerdì 21 Jane Fonda
posto unico 4 euro;
sabato 22 Sidney Pollack
incontro e anteprima del suo
ultimo film: 8 euro.
Si ringrazia
Scelto da
Infoline: tel. 0680241281
VIAGGIONEL
CINEMA
AMERICANO
Dopo il successo degli incontri
con grandi registi come Spike
Lee e Arthur Penn, ritorna
VENERDÌ 21
JANE FONDA
“Viaggio nel cinema americano”,
a cura di Antonio Monda e Mario
Sesti: l’amore per il cinema
dell’Auditorium applicato alla
cinematografia più popolare del
pianeta. Anteprime, conversazioni a tutto campo, compilation
delle più grandi scene di autori e
attori che hanno fatto la storia
del grande schermo e hanno
riempito la nostra immaginazione di storie indimenticabili, personaggi e volti così interessanti
da essere entrati a far parte della
E’ stata una delle interpreti di maggiore successo della “New Hollywood”
degli anni ’70; da Caccia a Sindrome cinese, da Una squillo per l’ispettore Klute a Julia, ha dato vita a un modello di spregiudicatezza e sensibilità, di introspezione e ricerca della libertà individuale che ha segnato l’immaginario di un’epoca e di una generazione. Ma ha anche rinnovato linguaggi e gestualità di un’idea di femminilità, la cui modernità e il
cui anticonformismo hanno contribuito a farne un simbolo anche al di
là della finzione cinematografica. In Italia per la presentazione di una sua
autobiografia, Jane Fonda sarà al centro di un accurato omaggio che
l’Auditorium intende dedicarle, mostrando le più belle scene dei suoi
film e riservandole uno spazio di attenzione e sensibilità che le darà
modo di raccontare la sua eccezionale carriera. E la vita che ha ad essa
dedicato.
nostra vita come se avessimo
avuto la possibilità di conoscerli
sul serio. Stavolta, sul palco della
SABATO 22
sala Petrassi, ci saranno Jane
SIDNEY POLLACK
Fonda e Sidney Pollack, due
nomi che sono legati ad una
incredibile serie di film ed emozioni. Gli spettatori che parteciperanno a questi incontri non
solo avranno la possibilità di sentirli parlare di se stessi, del loro
lavoro, dell’intreccio irripetibile di
biografia e finzione che costruisce l’identità di coloro che lavorano nel cinema, ma avranno
spazio anche per rivolgersi direttamente a loro con domande,
curiosità, riflessioni.
ANTEPRIMA DI “THE INTERPRETER”
Attore, regista, produttore, Sidney Pollack, il grande regista di Corvo
rosso non avrai il mio scalpo e La mia Africa, Tootsie e Il socio, sarà a
Roma per presentare in anteprima il suo ultimo film, The interpreter,
con Sean Penn e Nicole Kidman: un thriller post-spionistico che gravita
intorno ad un misterioso intrigo il cui scenario è la sede dell’ONU. La
impeccabile tecnica dell’azione, fusa ad un’analisi mai convenzionale
dei sentimenti e dei legami tra le persone, sono il “tocco” speciale che
ha spesso caratterizzato il cinema di questo autore che ha anche lavorato come attore non solo nei suoi film ma pure, ad esempio, per grandi registi come Allen e Kubrick. Prima del film, secondo la formula consueta di questi incontri, Pollack parlerà delle sue idee e della sua esperienza d’autore, commenterà una compilation di sequenze tratte dai
suoi film e sarà disponibile a rispondere alle domande del pubblico.
Martedì 25
Sala Petrassi ore 21
MUSICA PER ROMA
La voce di Pasolini
Film-documentario a cura
di Matteo Cerami e
Mario Sesti
Ingresso gratuito: per le
modalità di accesso in
sala tel. 0680241281
Pasolini che racconta se stesso: l’amore per il popolo, l’odio per la borghesia, il difficile
rapporto con la contestazione giovanile, l’abiura di quella trilogia della vita che con film
indimenticabili come Il decameron e Il fiore delle mille e una notte, aveva portato allo
zenith del suo inconfondibile stile, il grande potere della macchina da presa di scrivere
in una poesia incantevole l’amore per i corpi, la gioia del sesso, la speranza che i più
umili, ai quattro angoli del pianeta, potessero rendere questo mondo diverso e migliore.
Il film sarà costituito da un montaggio di testi del più grande scrittore e regista dell’Italia
contemporanea, cui ha collaborato Graziella Chiarcossi, erede del suo patrimonio letterario; dalla voce di uno dei migliori attori italiani viventi, Toni Servillo, che legge poesie,
frammenti di saggi, dichiarazioni di Pasolini, fuori campo; da una scelta vasta e differenziata di materiali d’epoca (documentari, filmini familiari, immagini d’archivio della
Cineteca di Bologna, dell’Archivio del Movimento operaio, di Homemovies) che accompagneranno la lingua ricca, duttile, emotiva, lirica, polemica, carica di amore e di sdegno
di un autore che, a trent’anni dalla sua scomparsa, nessuno può ancora permettersi di
archiviare o dimenticare. Il documentario, che è anche una ideale introduzione all’opera, al pensiero, alle idee e all’arte di Pasolini per chi non lo ha mai conosciuto, alternerà
i suoi testi e le immagini di un Paese che ha sempre disperatamente amato o detestato, a frammenti del suo ultimo film, mai realizzato, Porno Theo Kolossal, rievocato attraverso disegni e animazione. Ma sarà la sua stessa voce, proprio quella di Pasolini, a raccontarlo: il film, infatti, utilizzerà una registrazione del poeta-regista che detta il soggetto
e la narrazione del film, conservata per tutti questi anni da alcuni suoi collaboratori del-
Fino al 2 novembre AuditoriumArte
Pier Paolo Pasolini
Salò: mistero, crudeltà e follia.
Una testiominanza fotografica di Fabian Cevallos
Ingresso: 1 euro • Info: 0680241436/281
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21;
sabato, domenica e festivi: 11 - 21
PIER PAOLO
Decine di scatti, rimasti inediti per trent’anni, raccontano la sequenza
PASOLINI
finale, spietata e disturbante, del più controverso film di Pasolini, Salò
o le 120 giornate di Sodoma. L’ultimo film del più discusso e amato
scrittore, poeta e regista dell’Italia contemporanea, rivive in alcune fotografie mai viste che rivelano inquadrature sconosciute, nuovi scorci e
scene non montate nel film. Una vera scoperta.
Fabian Cevallos
l’epoca. Una produzione BIM, Indigo Film, Fondazione Musica per Roma.
Scelto da
7 ottobre 18 novembre
Auditorium Parco della
Musica, Foyer Sinopoli
MUSICA PER ROMA
ingresso libero
in collaborazione con
orario : dalle 11 alle 20
FONDAZIONE
TOTI SCIALOJA
Toti Scialoja
Opere inedite.
1986 - 1997
TOTI
SCIALOJA
Dopo le grandi esposizioni dedicate a Matta, Burri e Gastone Novelli, i Foyer dell’Auditorium Parco della Musica accoglieranno l’omaggio
ad uno dei grandi protagonisti dell'arte italiana del XX secolo: Toti Scialoja. La mostra, curata da Fabrizio D'Amico e Claudia Terenzi con
l'apporto essenziale della fondazione Scialoja, presenta undici opere dell'ultimo decennio, inedite, in cui l'artista ha voluto affermare,
dopo le 'impronte' realizzate tra la fine degli anni '50 e la metà degli anni '60, quando il ritmo dei suoi dipinti era divenuto più intenso, più serrato, più concettuale, una più libera gestualità fino all'estremo, appunto, di queste ultime opere. Vengono esposti anche tre
lavori 'storici' dell’artista, realizzati tra la fine degli anni '50 e i primi anni '60, a testimoniare sinteticamente il suo lavoro precedente, la
complessità della sua ricerca tra segno e materia, mai riconducibile ad un'unica misura, ad una visione dogmatica.
Toti Scialoja (1914 - 1998), pittore, scrittore e poeta raffinatissimo, critico, scenografo, è stato uno degli artisti italiani che più ha saputo distinguersi nelle proprie scelte creative. Negli anni '50, in pieno clima informale, dotato di una profonda cultura internazionale,
segue un proprio percorso che tiene conto dei più significativi apporti delle avanguardie storiche (dal cubismo al surrealismo) ma, a
partire soprattutto dal periodo delle 'impronte', trova un timbro del tutto personale, una tecnica innovativa che nella ripetizione delle
immagini scandisce lo spazio, il tempo e i ritmi della percezione, in uno straordinario equilibrio tra automatismo ed espressività, tra
rigore e passione. Amico degli artisti americani con cui ha avuto intensi scambi, Scialoja è stato un intellettuale ed un artista pienamente europeo che, pur riconoscendo la forza innovativa dell'action painting americana (l'ultimo quadro che ha dipinto, esposto in
questa mostra, è dedicato a Willem de Kooning la cui morte lo colpì dolorosamente), ricercava nella cultura europea quella misura
che più gli era consona. Una testimonianza dell'artista fa risalire la forte, libera e drammatica gestualità dei dipinti dell'ultimo periodo
anche all'emozione suscitata in lui dai dipinti 'neri' di Goya della Quinta del Sordo, visti in occasione di un viaggio a Madrid nel 1982.
Giovedì 20
Sala Sinopoli ore 21
Accademia
Filarmonica Romana
Giovedì 27
Sala Sinopoli ore 21
Stagione Concertistica
2005-2006
Biglietti:
giovedì 20
23,50 euro; 18; 13;
sezione giovanile 5 euro;
giovedì 27
26 euro; 21; 16;
sezione giovanile 5 euro
I biglietti si possono acquistare
al botteghino dell’Auditorium
Parco della Musica tutti i giorni,
tranne il mercoledì, con orario
non stop 11-18, e la sera del
concerto dalle 20 a inizio
concerto, anche con
Bancomat e Carta di Credito.
Prevendita telefonica:
199.109. 783
In occasione dei lavori di ristrutturazione del Teatro Olimpico, i primi quattro
concerti della stagione 2005-06 dell’Accademia Filarmonica Romana si svolgeranno eccezionalmente nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della
Musica. Il concerto inaugurale avrà luogo giovedì 20 ottobre alle 21 e vedrà
l’ensemble Il Giardino Armonico, diretto da Giovanni Antonini, impegnato in
un’antologia di concerti di autori barocchi italiani e tedeschi, con la straordinaria partecipazione della violinista Viktoria Mullova, solista nel Concerto in la
minore di Bach e in due pagine di Vivaldi. Dal 2000 la Mullova, che aveva già
iniziato una brillante carriera dopo aver vinto il primo premio al Sibelius di
Helsinki e la medaglia d’oro al Ciaikovsky di Mosca, si è dedicata ad eseguire
la musica barocca secondo la prassi del tempo e suonando uno Stradivari
Julius Falk del 1723, con corde di budello e alternando archetti classici e
barocchi. La collaborazione tra la violinista e il Giardino Armonico data ormai
da alcuni anni: questo ensemble, formatosi a Milano nel 1985, unisce alcuni
musicisti da tempo attivi nel campo della musica da camera eseguita su strumenti originali. L’organico del gruppo, che varia dai tre ai trenta musicisti, permette loro di aver un repertorio particolarmente ampio e variato, centrato
sulla musica del Sei e Settecento.
GIOVEDÌ 20 OTTOBRE
SALA SINOPOLI ORE 21
Il secondo concerto, giovedì 27 ottobre, vedrà sul palcoscenico l’Orchestra
Giovanile Italiana, formata da artisti provenienti dalla Scuola di Musica di
Fiesole, guidata dall’autorevole bacchetta di Jeffrey Tate, in un programma
Il Giardino Armonico
Viktoria Mullova violino
Giovanni Antonini direttore
Händel
Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 6
Vivaldi
Concerto in do maggiore per violino, archi
e basso continuo RV 187
Sammartini
Concerto in fa maggiore per flauto, archi e
basso continuo
Bach
Concerto in la minore per violino, archi e
basso continuo BWV 1041
Sammartini
Concerto grosso in la minore op. 5 n. 4
Vivaldi
Concerto in re maggiore per violino, archi
e basso continuo RV 208 “Grosso Mogul”
GIOVEDÌ 27 OTTOBRE
SALA SINOPOLI ORE 21
Orchestra Giovanile Italiana
Jeffrey Tate direttore
Britten
Sinfonia da requiem
Fauré
Soir de fête
Brahms
Sinfonia n. 4 in mi minore
dedicato a musiche di Britten, Brahms e Fauré. L’orchestra è nata da un progetto pilota del 1980, sostenuto dalla Regione Toscana e volto a formare i
giovani strumentisti italiani all’attività orchestrale. Centinaia di loro, dopo il
severo training fiesolano, sono potuti entrare con le carte in regola in tutte le
orchestre d'Europa. L'OGI dal 1984 è divenuta una vera e propria attività produttiva con direttori straordinari a cominciare proprio da Riccardo Muti che più
volte ha generosamente guidato i giovani in brevi tournée e poi Carlo Maria
Giulini, Giuseppe Sinopoli, Eliahu Inbal, Luciano Berio e molti altri. Jeffrey Tate,
che la dirige nel concerto della Filarmonica, ha una ricca attività musicale in
Italia, dove è direttore onorario dell’Orchestra Nazionale della RAI e direttore
musicale del teatro San Carlo; nel 2002 ha debuttato alla Scala con il Peter
Grimes di Britten.
DOMENICA 16 OTTOBRE
Lü Jia direttore
Manuela Janke Yuki violino
(II° premio del concorso internazionale di violino "Premio
Paganini" ed. 2004)
Franz Schubert
Ouverture "nello stile italiano" in
re maggiore D 590
Luigi Cherubini
Sinfonia in re maggiore
Ludwig van Beethoven
Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61
DOMENICA 23 OTTOBRE
Lü Jia direttore
Sonia Turchetta mezzosprano
Marta Rossi ottavino
Franz Joseph Haydn
Sinfonia n. 95 in do minore
Antonio Vivaldi
Concerto n.4 in do maggiore
per ottavino e orchestra
Stagione
Concertistica
dell’Orchestra di
Roma e del Lazio
Irma Ravinale
“In Memoria di coloro che
amiamo” per mezzosoprano,
ottavino e orchestra
(prima esecuzione assoluta)
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n.34 in do maggiore
K 338
Dopo la pausa estiva, la stagione dell’Orchestra di Roma e del Lazio riprende il 16 ottobre, con Lü Jia e la
violinista Manuela Janke Yuki, in un concerto centrato tutto sulla tonalità di re maggiore: il Concerto in re
maggiore per violino e orchestra op. 61 di Beethoven, l’Ouverture “nello stile italiano” in re maggiore D
590 di Schubert e la Sinfonia in re di Cherubini, unica sinfonia scritta dal compositore fiorentino, nello stile
e forma solidamente classici. Il 23 ottobre si ascolterà una nuova prima assoluta con In memoria di coloro
che amiamo, per mezzosoprano, ottavino e orchestra di Irma Ravinale, preceduta dalla londinese Sinfonia
DOMENICA 30 OTTOBRE
n. 95 in do minore di Haydn e dal Concerto n. 4 in do maggiore per ottavino e orchestra di Vivaldi (soli-
Jonathan Schiffman direttore
(I° premio del concorso internazionale per direttori d'orchestra
"A Pedrotti" di Trento)
Letizia Belmondo arpa
sta Marta Rossi). A conclusione la Sinfonia n. 34 in do maggiore K 338 di Mozart. Dirige Lü Jia, mezzoso-
Georg Friedrich Händel
Concerto in si bemolle maggiore op.4 n.6 per arpa e orchestra
d'archi
Alberto Ginastera
Concerto per arpa op. 25
Franz Joseph Haydn
Sinfonia n. 98 in si bemolle
maggiore
prano Sonia Turchettta. Il 30 ottobre sarà di scena la giovane arpista Letizia Belmondo che eseguirà il
Concerto in si bemolle maggiore op. 4, n. 6 di Georg Friedrich Händel, il Concerto per arpa op. 23 di stile
neoclassico del compositore argentino Alberto Ginastera (1916-1983). A chiusura segue la Sinfonia londinese n. 98 in si bemolle maggiore di Haydn. Dirige Jonathan Schiffman.
ORCHESTRADIROMAEDELLAZIO
Romapoesia 2005
Venerdì 21
e sabato 22
Studio 2
Venerdì 28
Teatro Studio
Biglietti:
da 13 a 5 euro
Info: tel. 06/80241278
(dal martedì alla domenica,
ore 11-18)
Info: 0680241281
Assessorato
alle Politiche Culturali
Dipartimento Cultura
Ufficio Spettacolo
Anche quest’anno l’Auditorium Parco della Musica
ospiterà gli appuntamenti centrali del festival
Romapoesia, promosso dall’Assessorato alle
Politiche Culturali del Comune di Roma e giunto
ormai alla sua nona edizione. Il 21 e il 22 dalle 15
in poi nello Studio 2 si terranno due dei tre appuntamenti della rassegna di incontri e letture poetiche Poesia Ultima [generazione ’68 –‘78]. La rassegna, che alternerà letture poetiche e momenti di
dibattito e confronto e che inviterà oltre venti giovani autori (nati fra il ’68 e il ’78) a confrontarsi su
alcuni nodi tematici che la poesia sembra rivolgere a se stessa e al contesto sociale, mira ad offrire
una visione d’insieme del panorama poetico
recente, non solo italiano. Il 28 ottobre alle ore 21
il Teatro Studio ospiterà la serata di chiusura di
Romapoesia 2005, dedicata a DOCtorCLIP –
Primo Festival Italiano di Videoclip di Poesia.
Quest’anno Romapoesia ha infatti indetto un concorso internazionale di videoclip di poesia e la
serata, dopo un momento di dibattito e di confronto su questa nuovo linguaggio poetico interdisciplinare, inventato e praticato soprattutto dai giovani, proseguirà con la proiezione dei video finalisti e la premiazione del primo classificato.
ROMAPOESIA2005
Domenica 16
Sala Sinopoli ore 18
Domenica 23
Sala Sinopoli ore 18
Domenica 30
Sala Sinopoli ore 18
POESIA ULTIMA
generazione ’68-‘78
Venerdì 21 ottobre
Studio 2
Ore 16.00
Corpo, gelo, tempo,
oggetti
in scritture di autori nati
negli anni Sessanta e
Settanta
Letture e interventi di: Elisa
Biagini, Florinda Fusco,
Laura Pugno e Massimo
Sannelli
Ore 21.00
Linee della scrittura di
ricerca (1)
il lavoro nelle arti: performance e (ri)definizione della vocalità
Letture e interventi di:
Esse Zeta Atona, Sparajurij
e Sara Ventroni
Con la partecipazione di
Tommaso Ottonieri
Sabato 22 ottobre
Studio 2
Ore 15.00
Visibilità e dicibilità del
mondo
Scrivere luoghi e storia,
esserne scritti.
Per una poesia civile? E:
senza o con “io lirico”?
Letture e interventi di:
Mario Desiati, Massimo
Gezzi, Fabrizio Lombardo,
Andrea Ponso e Lidia
Riviello
Ore 17.30
Linee della scrittura di
ricerca (2)
Un dialogo con Francia e
Stati Uniti
Letture e interventi di:
Gherardo Bortolotti,
Andrea Inglese, Andrea
Raos e Michele Zafferano
Con la partecipazione di
Damiano Abeni
Ore 21.00
Edipo antiedipo
Ricerca in prosa e in
poesia: il rapporto con i
“padri” = stili del
Novecento
Letture e interventi di:
Alessandro Broggi,
Giovanna Frene, Christian
Raimo e Luigi Severi
DOCtorCLIP
Primo festival italiano di
videoclip di poesia
Venerdì 28 ottobre
Teatro Studio
Ore 21.00
MRF, Casa delle
Letterature di Roma,
LiteraturWERKstatt Berlin
presentano
la prima edizione del
Festival
Interverranno Elio
Pagliarani e altri ospiti
d’eccezione.
Proiezione dei video
finalisti al concorso e
premiazione del primo
classificato
Giovedì 27
Sala Petrassi ore 21
COMUNE DI ROMAASSESSORATO ALLE
POLITICHE CULTURALI
ASSOCIAZIONE
TOGNAZZI CREMONA
Ingresso gratuito: per le
modalità di accesso in sala
tel. 0680241281
MOSTRA
35mm. “Il mestiere
dell’attore”
Omaggio a Ugo Tognazzi
27 ottobre – 3 novembre
Museo Archeologico
Ingresso libero
Orari: dalle ore 11
alle ore 18
Ugo per tutti
tutti per Ugo
UGO
PERTUTTI
TUTTIPER
UGO
La figura e la storia artistica di Ugo Tognazzi sono ormai consegnate alla storia nazionale ed internazionale nel
mondo dello spettacolo. Il 2005 è l’ anno in cui ricorre un anniversario importante: i 15 anni dalla scomparsa del
grande attore cremonese; per questo motivo l’Associazione Tognazzi, con il contributo del Comune di Roma,
intende proporre una serie di iniziative per ricordare il grande e poliedrico attore, una tra le icone più significative della commedia italiana. Una serata per ricordare Ugo. Alla presenza della famiglia Tognazzi saranno riuniti gli
amici che, nell’ambito cinematografico, hanno conosciuto e lavorato con il grande Ugo. Saranno ripercorsi
momenti significativi della sua carriera di attore simbolo della Commedia Italiana e di gourmand sperimentatore
tra i fornelli; sarà un momento in cui divertimento e nostalgia si alterneranno sotto l’abile regia del conduttore
della serata. Saranno riproposti spezzoni di film, le registrazioni delle gag più divertenti di Tognazzi in coppia con
l’amico di sempre Vianello, le sue sperimentazioni gastronomiche, le interviste e i commenti degli ospiti.
Nel museo archeologico verrà inoltre allestita e inaugurata il 27 ottobre un’esposizione che mette in mostra le
più belle fotografie di scena e alcune locandine dei film di Tognazzi.
La mostra è realizzata grazie alla collaborazione del centro sperimentale di cinematografia-cineteca nazionale.
Venerdì 28
Sala Petrassi ore 19,30
Con il patrocinio del
Biglietti: da 25 a 40 euro.
COMUNE E DELLA
PROVINCIA DI ROMA
Jazz for children
2005
La manifestazione verrà
trasmessa da Rai Radio3.
Concerto a favore di
Save the Children Italia
Onlus
Jazz ’n world
L’argomento musicale di questa terza edizione di Jazz for Children (2005), evento a favore della Save the Children
Italia Onlus, il più grande movimento internazionale indipendente per la tutela e la promozione dei diritti dell’infanzia, è rappresentato da quel territorio di incontro e confronto dove le varie culture popolari si mischiano con
il jazz, dando origine, più che a un vero genere ben preciso, a una strada, una direzione musicale che
diversamente da altre commistioni e fusioni di generi sembra ragionevolmente essere di gran lunga più
ricca e interessante. Prova ne è il riscontro del mercato e la partecipazione del pubblico nelle sempre
più numerose iniziative live che si tengono non solo in Italia ma in tutta Europa. La scelta dei tre artisti che si esibiranno nella serata del 28 ottobre, è stata dettata da due aspetti pregiudiziali e imprescindibili: la qualità dell’evento musicale e la sua fruibilità da parte di un pubblico eterogeneo. Buona
parte della critica ritiene al momento Rabih Abou-Khalil e Renaud Garcia-Fons i massimi esponenti della
world music internazionale. Il caso di Olivia Sellerio è diverso, dato che si tratta di un’artista alla sua prima
prova discografica. Ma proprio lo spessore e l’intensità di questa prova sono stati tali, da farla diventare una scelta obbligata. Così Olivia Sellerio, in compagnia del jazzista Piero Leveratto e degli Accabbanna, è diventato il terzo
nome della serata, quello che la aprirà, e siamo sicuri che sarà una grande apertura e per tanti una inaspettata
Venerdì 21
Lunedì 24
Sala Sinopoli ore 20,30
Settimana di
Tianjin Cina in Italia
Orchestra Nazionale
di Tianjin
JAZZ FOR
CHILDREN
PROGRAMMA
ORE 19,30
ACCABBANNA
di OLIVIA SELLERIO
E PIERO LEVERATTO
ORE 20,45
RENAUD GARCIA – FONS
e ANTONIO RUIZ
ORE 22,10
RABIH ABOU-KHALIL
Ingresso libero fino ad
esaurimento posti disponibili
previo ritiro voucher.
Per info 0636004500
direttore Guan Naizhong
Concerto di musica
tradizionale cinese
ORCHESTRA
NAZIONALE DI
TIANJIN
Dal 21 al 24 Ottobre 2005 si terrà la “Settimana di Tianjin Cina” a Roma
che prevede molteplici iniziative culturali. Nell’area pedonale davanti
all’Auditorium, su viale de Coubertin, verrà allestita un’esposizione di artigianato e costumi locali rappresentati da brevi performance live. Sempre
all’Auditorium si svolgeranno i due concerti-evento di apertura e chiusura
della manifestazione. Il 21 e il 24 ottobre sul palco della Sala Sinopoli
l’Orchestra Nazionale di Tianjin, diretta da Guan Naizhong, presenta un programma di musiche tradizionali cinesi. Fondata nel 1953, l’orchestra conta
76 elementi tra cui alcuni caratteristici della sola tradizione musicale cinese.
Nel corso di più di 50 anni di attività si è distinta per l’eccellenza e la qualità delle sue produzioni, tanto tradizionali quanto appartenenti al patrimonio
musicale mondiale. Ha effettuato tournées in tutto il mondo proponendosi
come portavoce del desiderio di rafforzare la conoscenza tra culture tanto
diverse eppure a continuo contatto tra loro.
ORARI
E VISITE GUIDATE
OTTOBRE
Nel mese di ottobre
l’Auditorium Parco della
Musica osserverà i seguenti
orari: dalle ore 11 alle 20.
ROMAEUROPA FESTIVAL
COMPAGNIE MONTALVO-HERVIEU
CREDITS MUSICA PER ROMA
Redazione a cura
Ufficio Comunicazione
di Musica per Roma
Responsabile
Lorenza Bonaccorsi
Giorni feriali
Visite architettoniche solo su
prenotazione per gruppi da
min. 10 persone.
“On danse”
2, 3, 4, 5 novembre
NOVEMBRE
SERVIZI
Sabato, domenica e
festivi
Partenze ogni 60 minuti
dalle 11.30 alle 16.30.
Altri turni solo su
prenotazione per scuole e
gruppi da 10 a 40 persone.
ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA
UBS VERBIER FESTIVAL ORCHESTRA
James Levine direttore
Percorso
Sala Santa Cecilia, Sala
Sinopoli, Sala Petrassi, Cavea,
Foyer, Parco Pensile.
Per esigenze tecnico artistiche non tutte le sale
potrebbero essere
accessibili e le visite
guidate potrebbero essere
annullate, anche con breve
preavviso, in caso di
spettacoli, prove o altri
avvenimenti.
giovedí 10
ROGER WATERS
“Ça ira”
giovedì 17
Note Book
Nel bookshop dell’Auditorium
è disponibile un ampio
assortimento di libri, CD, DVD,
spartiti e strumenti musicali.
Un luogo dove leggere e/o
ascoltare, oppure acquistare il
merchandise dell’Auditorium.
Orario: tutto il giorno fino a
tarda sera.
Tel. 06 80693461
ReD
giovedì 17
CREDITS ACCADEMIA
NAZIONALE DI SANTA
CECILIA
Redazione a cura
Ufficio Stampa Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Responsabile
Matilde Passa
Bruno Apicella
Daniele Battaglia
Testi di
Anton Giulio Onofri
Foto di
Riccardo Musacchio
e Flavio Ianniello
Lucerne Festival
Progetto grafico e
impaginazione
Marco Sauro
Biglietti
Visita guidata:
intero 9,00 euro;
ridotto per gruppi da 10 a 40
persone e over 65:
7,00 euro;
fino a 26 anni, studenti,
gruppi scolastici organizzati:
5,00 euro
AMADOU&MARIAM
Testi di
Paolina Baruchello
Noemi Di Muro
Elena Fiorà
Marta Fontana
Stampa
Marchesi Grafiche Editoriali
Informazioni
Tel. 06 80241281
[email protected]
www.auditorium.com
ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA
È un innovativo ristorante show room, aperto da pranzo
fino a tarda notte.
Tel. 06 80691630
MÜNCHNER PHILHARMONIKER
Christian Thielemann direttore
mercoledí 23
ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA
Auditorium
Parco
della Musica utilizza
solo energia verde
con Enel Energia. Il
marchio “100% energia verde” certifica che l’energia utilizzata corrisponde a un’uguale quantità di
energia prodotta da fonti rinnovabili.
ANDRÁS SCHIFF
Le sonate di Beethoven
venerdí 25
BArt
Spazi moderni ed essenziali
dove il pubblico può gustare
cocktail, infusi e thè.
Orario: tutti i giorni ore 10 18 e durante gli spettacoli
Tel. 06 80241437
Viale Pietro de Coubertin
00196 Roma
Infoline: tel. 06 80241281
Biglietteria spettacoli:
aperta tutti i giorni dalle
11 alle 18. Mercoledì
chiuso. La biglietteria apre
sempre un’ora prima
dell’inizio di ogni
spettacolo.
Tel. 199.109.783
(servizio a pagamento)
www.auditorium.com
ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA SOCI FONDATORI
Stato Italiano
Regione Lazio
Comune di Roma
MUSICA PER ROMA SOCI E SPONSOR
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CARTA DI CREDITO UFFICIALE
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