CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – CALCOLO – A.A. 2011/2012 U 02 – Primo principio U.02 Primo principio U.02 – Primo principio 1/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ENERGIA DI UN SISTEMA TERMODINAMICO U.02 – Primo principio 2/36 1 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ENERGIA DI UN SISTEMA • • • L’energia esiste sotto diverse forme: termica, meccanica, cinetica, potenziale, elettrica, magnetica, chimica, nucleare. La somma di tutti questi contributi costituisce l’l energia totale totale, E del sistema sistema. La Termodinamica si occupa solo delle variazioni dell’energia totale. • Forme macroscopiche di energia: forme di energia che il sistema possiede come insieme, con riferimento ad una terna esterna di riferimento (esempi: energia cinetica e energia potenziale). Forme microscopiche di energia: forme correlate alla struttura molecolare della materia costituente il sistema e al grado di attività molecolare. g interna,, U: somma di tutte le forme microscopiche p di energia. g Energia • Unità di misura: joule 1 J = 1 N×m = 1 kg×m2×s-2 • Formula dimensionale: [E ] = [ML2t-2] • U.02 – Primo principio 3/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ENERGIA DI UN SISTEMA Energia cinetica Ec: g posseduta p da un corpo p di massa m che si muove alla velocità W: energia 1 Ec = mW 2 2 Variazione di energia cinetica ΔEc: 1 ΔEc = m(W22 − W12 ) 2 U.02 – Primo principio 4/36 2 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ENERGIA DI UN SISTEMA Energia potenziale Ep: Energia g posseduta p da un corpo p di massa m che si trova alla quota z ed è soggetto ad un campo gravitazionale di intensità g: E p = mgz V i i Variazione di energia i potenziale t i l ΔEp: ΔE p = mg(z2 − z1 ) U.02 – Primo principio 5/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ENERGIA DI UN SISTEMA Energia interna Energia sensibile: frazione dell’energia interna del sistema associata all’energia cintetica delle molecole Energia latente: energia associata alle fasi costituenti il sistema Energia chimica: energia associata ai legami atomici entro la molecola Energia nucleare: energia associata ai legami forti all’interno del nucleo atomico U.02 – Primo principio 6/36 3 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ENERGIA DI UN SISTEMA Energia meccanica (E ) = energia cinetica (Ec ) + energia potenziale (Ep ) + energia interna (U ) E = Ec + E p + U = mW W2 + mgz + U [J] 2 Valore totale ⇒ E / Variazione ⇒ ΔE Valore specifico (cioè riferito all’unità di massa): E Ec E p U = + + [J/kg] m m m m e = ec + ep + u ≡ W2 + gz + u [J/kg] 2 Calore: quantità di energia termica scambiata fra un sistema e l’ambiente Lavoro: quantità di energia meccanica scambiata fra un sistema e l’ambiente U.02 – Primo principio 7/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 LAVORO Lavoro di una forza per lo spostamento p ds lungo g la traiettoria Prodotto scalare della forza F p Lavoro elementare Lavoro integrale δL = Fds 2 2 1 1 L = ∫ δL = ∫ Fds Il valore del lavoro dipende sia dagli estremi del percorso che dal percorso stesso. t Quindi Q i di il diff differenziale i l di L non è diff differenziale i l esatto. tt • Sono positive le quantità di lavoro fornite dal sistema • Sono negative le quantità di lavoro ricevute dal sistema L>0 L<0 U.02 – Primo principio lavoro compito dal sistema sull’ambiente lavoro compito dall’ambiente sul sistema 8/36 4 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 LAVORO Lavoro eseguito da un sistema fluido alla pressione p mediante una variazione del volume ΔV del sistema δL = pAdx = pdV 2 V2 1 V1 L = ∫ δL = ∫ pdV U.02 – Primo principio 9/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 POTENZA MECCANICA Potenza Quantità di lavoro scambiata nell’unità di tempo: Q p δL L& = (W) dt • • Unità di misura: watt 1 W = 1 J×s-1 = 1 kg × m2 × s-3 Formula dimensionale [ L& ] = [ML2t-3] Relazione Potenza meccanica/Lavoro t2 L = ∫ L&dt t1 U.02 – Primo principio 10/36 5 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 CALORE Interazione tipo Calore L’energia è identificata come calore solo nel corso del passaggio (interazione) di energia attraverso il contorno del sistema U.02 – Primo principio 11/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 CALORE Convenzione sul segno Sono positive le quantità di calore ricevute dal sistema Q > 0 calore ricevuto dal sistema • Sono negative le quantità di calore cedute dal sistema Q < 0 calore ceduto dal sistema • Calore scambiato per unità di massa q= Q (J/kg ) m Differenziale del calore La quantità di calore scambiata lungo un processo dipende sia dagli estremi del percorso che dal percorso stesso. Quindi il differenziale di Q non è differenziale esatto. 2 ∫ δQ = Q 1 U.02 – Primo principio 12/36 6 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 POTENZA TERMICA Potenza Quantità di calore scambiata nell’unità di tempo: Q p δQ Q& = (W) dt • • Unità di misura: watt 1 W = 1 J×s-1 = 1 kg × m2 × s-3 & ] = [ML2t-3] Formula dimensionale [Q Relazione Potenza termica/Calore t2 Q = ∫ Q& dt t1 U.02 – Primo principio 13/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 PRIMO PRINCIPIO PER I SISTEMI CHIUSI U.02 – Primo principio 14/36 7 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA L’energia non può essere ne creata ne distrutta, ma solo cambiare forma Qu = – 4 kJ In assenza di lavoro scambiato, la quantità netta di calore scambiato con l’ambiente (calore entrante meno calore uscente) ΔE = 9 – 4 = = 5 kJ Q = Qe + Qu eguaglia la variazione dell’energia totale del sistema Q = ΔE Qe = 9 kJ (N.B. nelle convenzioni termodinamiche il calore è positivo se assorbito dal sistema, negativo se erogato dal sistema) U.02 – Primo principio 15/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 PRIMO PRINCIPIO PER I SISTEMI CHIUSI (SC) In un sistema chiuso: la quantità netta di energia termica e meccanica scambiate al contorno del sistema eguaglia la variazione dell’energia totale del sistema Qu = – 4 kJ Q − L = ΔE ΔE = ΔEc + ΔEp + ΔU ΔE = = (9 – 4) – (– 3)= = 8 kJ Lelica = – 3 kJ Qe = 9 kJ (N.B. nelle convenzioni termodinamiche il lavoro è positivo se erogato dal sistema, negativo se assorbito dal sistema) U.02 – Primo principio 16/36 8 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 PRIMO PRINCIPIO PER I SISTEMI CHIUSI STAZIONARI Per un sistema chiuso stazionario (ΔEc = 0 , ΔEp = 0): p Q − L = ΔU Per un sistema chiuso stazionario e per trasformazioni cicliche (ΔU = 0): Q=L Q=L V Primo principio su base istantanea (bilancio di potenze): dE Q& − L& = [W] dt U.02 – Primo principio 17/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ESEMPIO (SC): CIRCUITO TERMOIDRAULICO Qd ≡ − Qd (dispersioni delle tubazioni) (emissione dei radiatori) Qgn Qe ≡ − Qe (scambiatore in caldaia) (pompa di circolazione) Lp ≡ − Lp (sistema chiuso) Q − L = (Qgn + Qe + Qd ) − Lp ≡ Qgn − Qe − Qd + Lp = ΔU U.02 – Primo principio 18/36 9 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 CALORE SPECIFICO U.02 – Primo principio 19/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ENTALPIA Entalpia (totale e specifica): è particolarmente rilevante nello studio dei sistemi aperti ed è data dalla somma dell’energia interna e dell’energia “di pulsione” (pressione p per il volume V, o il volume specifico v = V /m ≡ 1/ρ) H = U + pV [J] ⇔ h ≡ U.02 – Primo principio H = u + pv [J/kg] m 20/36 10 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 CALORE SPECIFICO Definizione: quantità di calore necessaria per innalzare di 1°C la temperatura dell’unità di massa. Il valore del calore specifico dipende dal processo. c= δq dT Calore specifico a volume costante Calore specifico a pressione costante (J/(kg ⋅ °C)) ∂u (J/(kg ⋅ °C)) ∂T v ∂h cp = (J/(kg ⋅ °C)) ∂T p cv = Rapporto tra i calori specifici k= cp cv U.02 – Primo principio 21/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 CALORE SPECIFICO DI SOLIDI E LIQUIDI Modello di sostanza incomprimibile: si assume che la densità sia costante e l’energia interna sia funzione della sola temperatura v= Conseguenze: cp = 1 ρ = cost u ≈ u(T ) ∂h ∂ (u + pv ) du ∂ (pv ) du = ≈ + = = cv ∂T p ∂T dt ∂T p dt p cv (T ) = cp (T ) = c (T ) u2 − u1 ≈ c (T2 − T1 ) h2 − h1 = c (T2 − T1 ) + v (p2 − p1 ) ≈ c (T2 − T1 ) Δh ≈ Δu = cΔT ⇔ ΔH ≈ ΔU = mcΔT U.02 – Primo principio 22/36 11 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ESEMPIO (SC): AVVIAMENTO DI UN BOLLITORE La durata Δt [s] del transitorio di riscaldamento di un boiler elettrico per acqua calda sanitaria (con nessun carico/scarico di acqua durante il transitorio) è influenzata dai seguenti parametri: macs massa di acqua da riscaldare (massa delle pareti trascurabile) [kg] cacs calore specifico acqua [J/(kg⋅°C)] Tacs,i temperatura iniziale dell’acqua (temperatura ambiente) [°C] Tacs,f temperatura finale dell’acqua (temperatura alle utenze) [°C] potenza termica entrante, fornita dall’elemento riscaldatore [W] Q& e & potenza termica uscente, dispersa (trascurata nel transitorio) [W] Qu ≈ 0 Q − L = ΔU ≅ ΔH ⇔ Q& e Δt ≈ macscacs (Tacs,f,f − Tacs,i, ) Δt ≈ macscacs (Tacs,f − Tacs,i ) Q& e L’approssimazione è valida per i liquidi e i solidi, ma non per i gas. U.02 – Primo principio 23/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 CALORE SPECIFICO DEI GAS IDEALI Equazione di stato: pV = nRuT ⇔ pV = mRT ⇔ pv = RT Pressione e temperatura sono quelle termodinamiche assolute R è la costante di gas ideale della sostanza considerata, data dal rapporto tra la costante universale dei gas ideali Ru e la massa molare M della sostanza: R= Ru M Modello di gas ideale: si assume che l’energia interna sia funzione della sola temperatura u = u(T ) ⇒ h = u + pv = u(T ) + RT = h(T ) u = u(T ) ⇒ h = u + pv = u(T ) + RT = h(T ) U.02 – Primo principio 24/36 12 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 CALORE SPECIFICO DEI GAS IDEALI pV = mRT ⇔ pv = RT u = u(T ) ⇒ h = h(T ) Conseguenze: cv = ∂u du ∂h dh = cp = = ∂T v dT ∂T p dT cp = cv + R Variazione di energia interna ed entalpia 2 2 1 1 u2 − u1 = ∫ cv (T )dT h2 − h1 = ∫ cp (T )dT Ipotesi di calore specifico costante (indipendente daT ) u2 − u1 = cv (T2 − T1 ) h2 − h1 = cp (T2 − T1 ) U.02 – Primo principio 25/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 PRIMO PRINCIPIO PER I SISTEMI APERTI U.02 – Primo principio 26/36 13 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 SISTEMI APERTI (SA) Sistema aperto (o volume di controllo): regione di spazio delimitata da un contorno aperto massa massa volume di controllo energia contorno Esempi: scambiatore, radiatore, pompa, compressore, turbina, miscelatore, ecc. U.02 – Primo principio 27/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 SISTEMI APERTI STAZIONARI Sistema aperto a flusso stazionario: ⇒ Nessuna proprietà cambia nel SA ⇒ Nessuna proprietà cambia al contorno del SA ⇒ LL’energia energia meccanica e termica scambiate al contorno del SA sono costanti Ciò può valere anche per flussi pulsanti, ma mediamente stazionari. Sistema aperto a flusso stazionario ad una corrente: ⇔ con una sola entrata ed una sola uscita massa volume di controllo massa U.02 – Primo principio energia 28/36 14 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 PORTATA IN MASSA E IN VOLUME Portata in massa (o massica) portata in volume (o volumetrica) & = ∫ ρwdA [kg/s] m V& = ∫ wdA [m3 /s] A A In caso di flusso unidirezionale (tubazioni, condotti aeraulici, ecc.) si utilizza la velocità media W [m/s] sulla sezione di passaggio, di area A [m2]: W= 1 wdA [m3 /s] A ∫A (profilo di velocità reale) V& = AW & = ρAW ≡ ρV& m ove ρ [kg/m3] (velocità media) è la densità del fluido U.02 – Primo principio 29/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELLA MASSA portata in massa entrante nel SA – portata in massa uscente dal SA = = variazione della massa del SA per unità di tempo 3 kg Δm = 7 – 3 = = 4 kg 7 kg Processo qualunque: ∑ m& − ∑ m& e u Processo a flusso stazionario (dm /dt = 0): Processi a flusso stazionario ad una corrente: = dm dt ∑ m& = ∑ m& e u &e = m &u ≡ m & m ρeV&e = ρuV&u U.02 – Primo principio 30/36 15 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 PRIMO PRINCIPIO PER I SISTEMI APERTI (SA) potenza termica netta scambiata al contorno del SA – potenza meccanica netta scambiata al contorno del SA = = potenza entrante nel SA – potenza uscente dal SA + + variazione di energia nell’unità di tempo nel SA ⎛ ⎞ ⎛ ⎞ dE W2 W2 & u ⎜⎜ hu + u + gzu ⎟⎟ − ∑ m & e ⎜⎜ he + e + gze ⎟⎟ + [W] Q& − L& = ∑ m 2 2 ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ dt Processi a flusso stazionario (dE /dt = 0): ⎛ ⎞ ⎛ ⎞ W2 W2 & u ⎜⎜ hu + u + gzu ⎟⎟ − ∑ m & e ⎜⎜ he + e + gze ⎟⎟ Q& − L& = ∑ m 2 2 ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ Processi a flusso stazionario ad una corrente: ⎡ ⎤ W 2 − We2 & ⎢hu − he + u + g(zu − ze )⎥ Q& − L& = m 2 ⎣ ⎦ U.02 – Primo principio 31/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 SISTEMI APERTI STAZIONARI A UNA CORRENTE ⎡ ⎤ W 2 − We2 & ⎢hu − he + u Q& − L& = m + g(zu − ze )⎥ 2 ⎣ ⎦ Poiché Δh ≡ hu − he = cp (Tu − Te ) si ottiene: ⎡ ⎤ W 2 − We2 & ⎢cp (Tu − Te ) + u Q& − L& = m + g(zu − ze )⎥ 2 ⎣ ⎦ Processi a flusso stazionario ad una corrente con variazioni di energia cinetica e potenziale trascurabili rispetto alle variazioni di entalpia & cp (Tu − Te ) Q& − L& = m Ad esempio, 102 m di dislivello o 45 m/s di variazione di velocità sono equivalenti, per l’aria (cp≅1000 J⋅kg-1⋅°C-1), all’energia associata alla variazione di temperatura di 1ºC oppure, per l’acqua (cp≅4200 J⋅kg-1⋅°C-1), di 0.24ºC U.02 – Primo principio 32/36 16 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ESEMPIO (SA): SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO AD ARIA La potenza termica estratta dal sistema raffreddato relazione: ad aria è regolata dalla & cp (Tu − Te ) Q& − L& = m La potenza meccanica scambiata è trascurabile o addirittura nulla (per ventilatori assenti o in estrazione), o ancora assimilabile (per ventilatori in aspirazione) a potenza termica fornita in quanto trasformata pressoché integralmente in calore per effetto degli attriti viscosi in aria. La portata in massa di aria è il prodotto della portata in volume per la densità dell’aria ρ [kg/m3]: & = ρV& m In definitiva Q& − L& = ρV&cp (Tu − Te ) Ove per l’aria, tipicamente, ρcp = 1200 J/(m3⋅°C). U.02 – Primo principio 33/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ESEMPIO (SA): SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO Il prelievo di una potenza termica assegnata da un elemento da raffreddare tramite circolazione di un liquido, con temperature di estrazione (Tu) e di alimentazione (Te ) parimenti assegnate, è regolato dalla formula: Q& − L& = V&ρc (Tu − Te ) La potenza termica netta scambiata è quella prelevata Q& gn più quella dispersa &d (<0), trascurabile, in favore di sicurezza, per un problema di dalle tubazioni Q smaltimento del calore: Q& = Q&gn + Q&d ≡ Q&gn − Q&d d ≈ Q&gn La potenza meccanica netta scambiata è quella di pompaggio (<0), generalmente trascurabile: L& = L&p = − L&p ≈ 0 In definitiva si ottiene da cui si può ricavare: U.02 – Primo principio Q& gn = V&ρc (Tu − Te ) V& ≈ Q& gn ρc (Tu − Te ) 34/36 17 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ESEMPIO (SA): CONTABILIZZATORI DI CALORE & ceduta dall’impianto termoidraulico ad una zona termica La potenza termica Q z può essere correlata alla caduta di temperatura (Tu – Te ) (<0) e alla portata del liquido V& che attraversa la rete di distribuzione di zona: Q& − L& = V&ρc (Tu − Te ) La potenza termica netta scambiata è quella Q′z ceduta alla zona termica (<0): Q& = Q& z ≡ − Q& z Le pompe di circolazione non sono incluse nel sistema di contabilizzazione: L& = L&p = 0 In definitiva si ottiene − Q& z = V&ρc (Tu − Te ) da cui si può ricavare l’energia Qz [J] ceduta nell’intervallo temporale Δt : Qz = ∫ Q& z dt ≅ [V&ρc (Te − Tu )]Δt Δt U.02 – Primo principio 35/36 CONTROLLO TERMICO DEI SISTEMI DI CALCOLO – A.A. 2011/2012 ESEMPIO (SA): SISTEMI A PIU’ CORRENTI Sistemi a flusso stazionario a più correnti: ⎞ ⎞ ⎛ ⎛ W2 W2 & u ⎜⎜ hu + u + gzu ⎟⎟ − ∑ m & e ⎜⎜ he + e + gze ⎟⎟ Q& − L& = ∑ m 2 2 ⎠ ⎠ ⎝ ⎝ Esempi: E i camera di miscelazione e scambiatore di calore Q& ≈ 0 , L& = 0 da cui Wu2 W2 ≈ 0 , e ≈ 0 2 2 gzu ≈ 0 , gze ≈ 0 ∑ m& h − ∑ m& h u u e e ≈0 ovvero ∑V& ρ cT ≈ ∑V& ρ cT u u U.02 – Primo principio u e e e 36/36 18