ESPERIENZA 1 TARATURA DI UNA BILANCIA ELETTRONICA, MISURE DI MASSA E DI DENSITA’ RELATIVA Panoramica dell’apparato di misura BILANCIA PICNOMETRO PESIERA Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 27 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 ESPERIENZA 1 TARATURA DI UNA BILANCIA ELETTRONICA Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 28 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 ESPERIENZA 1 TARATURA DI UNA BILANCIA ELETTRONICA Combinando opportunamente le masse campione verificare la taratura della bilancia eseguendo le misure riportate nella tabella sottostante MCampione (g) Mmisurata (g) MCampione (g) Mmisurata (g) MCampione (g) Mmisurata (g) MCampione (g) 0._ _ 50._ _ 100._ _ 150._ _ 5._ _ 55._ _ 105._ _ 155._ _ 10._ _ 60._ _ 110._ _ 160._ _ 15._ _ 65._ _ 115._ _ 165._ _ 20._ _ 70._ _ 120._ _ 170._ _ 25._ _ 75._ _ 125._ _ 175._ _ 30._ _ 80._ _ 130._ _ 180._ _ 35._ _ 85._ _ 135._ _ 185._ _ 40._ _ 90._ _ 140._ _ 190._ _ 45._ _ 95._ _ 145._ _ 195._ _ Mmisurata (g) Per una massa campione (ad es. 100 g) ripetere più volte la misura per dare una stima della riproduciblità Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 29 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 ESPERIENZA 1 MISURE DI MASSA DELLE GOCCE DI LIQUIDO Utilizzando la siringa sgocciolare nell’opportuno contenitore il numero di gocce di liquido (acqua+ china) riportato in tabella e misurarne la massa N. gocce M (g) N. gocce 10 110 20 120 30 130 40 140 50 150 60 160 70 170 80 180 90 190 100 200 M (g) Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 30 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 ESPERIENZA 1 MISURA DENSITA’ RELATIVA DI UN LIQUIDO Si definisce densità assoluta di un liquido il rapporto tra la sua massa e il volume da esso occupato Si definisce poi densità relativa di un liquido il rapporto tra la sua densità assoluta e quella dell’acqua distillata a 3.98 °C. In formule: ρRL = ρL (T) / ρA (3.98 °C) = [ρL (T) / ρA (T)] x [ρA (T) / ρA (3.98 °C)] = ρRL (T) x ρRA (T) dove ρRL (T) è la densità relativa del liquido misurabile alla temperatura T di laboratorio e ρRA (T) è la densità relativa dell’acqua distillata alla temperatura T, tabulata in molti testi (ρRA (20 °C) = 0.998240, ρRA (25 °C) = 0.997080). Al fine di misurare ρRl (T), potremo sfruttare le definizioni sopra riportate ed ottenere la seguente relazione: ρRL (T) = [ρL (T) / ρA (T)] = [ML (T) / VL (T)] / [MA (T) / VA (T)] Se poi si riesce ad ottenere con buona precisione VL (T) = VA (T), la misura di ρRL (T) si riduce alla misura di un rapporto di masse. La condizione VL (T) = VA (T) viene raggiunta utilizzando un PICNOMETRO. Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 31 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 ESPERIENZA 1 MISURA DENSITA’ RELATIVA DI UN LIQUIDO IL PICNOMETRO Si tratta essenzialmente di un recipiente che permette di contenere, grazie al condotto capillare con segno di affioramento situato sul tappo, un volume prefissato di liquido (attenzione alle bolle d’aria!) Misurando quindi MP (massa del picnometro vuoto), MPA (massa del picnometro riempito di acqua fino al segno di affioramento) e MPL (massa del picnometro riempito di liquido fino al segno di affioramento) si ottiene immediatamente: ρRL (T) = [MPL – MP] / [MPA - MP] Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 32 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 ESPERIENZA 1 MISURA DENSITA’ RELATIVA DI UN LIQUIDO LA MISURA Ripetere 3 volte le misure delle masse MP, MPA e MPL, riportarli nella tabella sottostante e determinare la miglior stima di ciascuna delle masse e la corrispondente incertezza di misura. Dai risultati ottenuti, ricavare la misura indiretta di ρRL (T) e di ρRL 1 2 3 M±∆M MP (g) MPA (g) MPL (g) ρRL (T) ∆ ρRL (T) ρRL ∆ ρRL Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 33 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 GENERATORI DI TENSIONE in CONTINUA e in ALTERNATA ( richiami ) Differenza di potenziale (d.d.p.) o tensione o potenziale elettrico : “Rapporto tra il lavoro fatto dalle forze elettriche su una Carica elettrica e la Carica elettrica” si misura in “volt” (V) Tensioni in continua (pile) Tensione alternata (casa+laboratorio) : V = V0 sin (ω t ) tensione “efficace” Veff = V0/√2 Corrente elettrica : “Rapporto tra la quantità di carica che fluisce in un intervallo di tempo e l’intervallo di tempo” si misura in “ampere” (A). Potenza fornita per il passaggio di corrente (I) attraverso la d.d.p. ∆V: Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 34 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 Leggi di conservazione (leggi di Kirchoff) Il lavoro fatto dalle forze elettriche su cariche che percorrono cammini chiusi è zero. La somma algebrica delle correnti che passano per uno stesso punto (nodo) è zero. Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 35 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 Meccanismo base del generatore di tensione potenza : (massa/unità tempo)x gh A analogia B potenza : (carica/unità tempo)x d.d.p. A d. d. p. + Generatore di tensione elettrodi generatori di tensione 3 3 continua alternata utilizzatore B Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 36 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 “generatori” Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 37 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 l’abc della sinusoide “domestica” frequenza f = 50 Hz, V0 = ...?... tensione (V) 20 ms + - + + - - + - + - media sul tempo : 0 !! tempo (s) Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 38 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 sinusoide “domestica” al quadrato Tensione ² (V ²) 10 ms media sul tempo : 48400 V2 Veff = 48400 V 2 = 220 V tempo (s) Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 39 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 Terra elettrica: tutti gli impianti a norma ne sono provvisti In un impianto la “massa” o “terra” è la tensione di riferimento per tutti gli apparecchi elettrici utilizzati ma anche una via di fuga per correnti elettriche non volute. È realizzata con una connessione fisica alla terra (palo/i di rame battuto/i nella terra). Negli strumenti connessi alla rete a.c., le parti metalliche sono connesse a “massa” per evitare contati pericolosi nel caso di perdite di isolamento. Le connessioni di massa evitano anche l’accumulo di elettricità statica particolarmente pericoloso nel caso di prodotti infiammabili ma anche nel maneggiare dispositivi sensibili alla carica elettrica. Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 40 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 sicurezza: prese di corrente e spine Salvavita : http://it.wikipedia.org/wiki/Interruttore_differenziale Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 41 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 La sicurezza negli uffici semplificazioni da evitare ✔ Non rimuovere i contatti del collegamento a terra delle spine, poichè in tal modo si annulla la protezione Non allacciare un apparecchio di potenza elevata ad una presa qualsiasi, servendosi di riduzioni Evitare, inoltre, di effettuare collegamenti provvisori di apparecchiature elettriche, lampade, ecc. da “Franco Celletti RSPP Sezione INFN di Firenze” 42 La sicurezza negli uffici “accrocchi” immondi • ✔ - Non usare mai prese multiple collegate tra loro onde evitare cortocircuiti con conseguente pericolo d’incendio. • - Impiegare prese multiple idonee, facendo comunque attenzione ad evitare sovraccarichi. • - Le prese multiple (ciabatte) non devono avere più di 5 prese • - Non effettuare collegamenti di apparecchi utilizzatori direttamente a portalampade. da “Franco Celletti RSPP Sezione INFN di Firenze” 43 La sicurezza negli uffici elementari norme di prudenza ✔ Inserire e togliere le spine afferrando sempre il corpo isolante, evitando di toccare gli spinotti Non fare tale operazione con mani sudate o bagnate da “Franco Celletti RSPP Sezione INFN di Firenze” 44 La sicurezza negli uffici ✔ I rischi elettrici possono essere evitati seguendo elementari norme di prudenza • Dovendo utilizzare lampade portatili, non “arrangiarsi” SI’ • Ma impiegare sempre quelle • dotate di idonei sistemi di sicurezza da “Franco Celletti RSPP Sezione INFN di Firenze” 45 ✔ Impianto elettrico Un impianto a norma è corredato di impianto di terra efficiente, che deve arrivare a tutti i punti di alimentazione (prese, punti luce,..) ed alle parti metalliche da proteggere (bagni, docce, lavandini). NO Un collegamento “a terra “ realizzato come in figura al lato, (collegamento al rubinetto dell’ acqua), non deve essere fatto: in caso di guasto dell’apparecchio, può essere pericoloso per gli altri utenti dell’acquedotto. da “Franco Celletti RSPP Sezione INFN di Firenze” 46 Conduttore OHMICO * Percorso da corrente elettrica ( I ) e` sede di una “caduta o differenza di potenziale” (d.d.p.) secondo la funzione “caratteristica” ( legge di Ohm ) I=V/R o 0.6 V=RI 0.4 R e` la “resistenza elettrica” I/A 0.2 del conduttore. Il suo inverso è detto “conduttanza” I= V/R , R = 10 ohm 0 -0.2 -0.4 simbolo circuitale R = ρ L/S -0.6 -6 -4 -2 0 2 4 6 /V V² V(V) Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 47 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 Dissipazione di potenza nei resistori Corrente alternata (ac) e la sua media temporale è : queste formule sono la base degli impianti domestici e industriali Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 48 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011 potenza : esempi numerici pila AA (1.5V) connessa con R = 5 Ω : I = 0.30 A (300 mA) P = 1.5 V x 3.0x10-1 A = 0.45 W (450 mW) lampada ad incandescenza (R = 500 Ω) connessa alla presa di rete (220 Veff): Ieff = Veff / R = 0.44 A P = 220 V x 0.44 A =96.8 W Biologia Sperimentale I / Alla Lavagna / 49 / http://hep.fi.infn.it/fisichetta1/lab_bio/ 2011