Classificazione delle memorie HW del PC integrazione al testo Le memorie si possono classificare secondo alcuni criteri: PARTE 1: memorie centrali e di massa, dispositivi I/O –Ordine di accesso (memorie ad accesso diretto e memorie ad accesso sequenziale); –Possibilità di scrittura (memorie a lettura/scrittura, memorie scrivibili una sola volta, memorie a sola lettura); –Tempo di accesso: Velocità di lettura e di scrittura. –Costo unitario; –Volatilità: memoria volatile o permanente. –Tecnologia: (elettroniche, magnetiche, ottiche, magneto-ottiche). Autori: Giovanni Losacco, Silvia D’Addezio Le slide seguenti sono da intendere come integrazione al testo Possibilità di scrittura Ordine di accesso • Le memorie ad accesso sequenziale possono essere lette e scritte solamente all'indirizzo immediatamente successivo all'indirizzo a cui è avvenuto l'accesso precedente. I principali esempi di memorie ad accesso sequenziale sono i nastri magnetici. • Le memorie ad accesso diretto possono essere lette e scritte a qualunque indirizzo, indipendentemente dalle operazioni eseguite in passato. Sono dette anche memorie ad accesso casuale, in quanto, dal punto di vista del costruttore, la memoria non è in grado di prevedere il prossimo indirizzo a cui l'utente della memoria vorrà accedere. Velocità di accesso e costo unitario • • • Per le memorie a lettura-scrittura, il tempo di lettura è normalmente vicino al tempo di scrittura, per cui si parla genericamente di tempo di accesso. Per le memorie scrivibili una sola volta, la scrittura può essere molto più lenta della lettura; in tal caso, dato che la memoria verrà letta molte volte, si considera come più significativo il tempo di lettura. In generale, il costo unitario (cioè per byte) delle memorie cresce al crescere della velocità di lettura. Pertanto, la classificazione per velocità di lettura coincide sostanzialmente con la classificazione per costo unitario. In base a tale criterio, si ha la seguente gerarchia: + costose + veloci + capaci (eccetto disp rimovibili) •Registri della CPU •Cache di primo livello (interna) •Cache di secondo livello (esterna). •RAM •Dischi fissi (magnetici) •Dispositivi inseribili e rimovibili "a caldo", (senza spegnere il computer): floppy disk, nastri, memorie flash, dischi ottici. • Ecco gli esempi più diffusi per ognuno dei tre suddetti tipi: – Memorie a lettura-scrittura: carta con matita e gomma, memorie elettroniche RAM, memorie elettroniche EEPROM, dischi ottici CD-RW, dischi ottici DVD-RW, memorie elettroniche flash, nuclei di ferrite, dischi magnetici rigidi (hard disk), dischi magnetici flessibili (floppy disk), dischi magneto-ottici RW. – Memorie scrivibili una sola volta: carta con penna, dischi magneto-ottici WORM, dischi ottici CD-R, dischi ottici DVD-R, memorie elettroniche PROM, memorie elettroniche EPROM. – Memorie a sola lettura: carta stampata, memorie elettroniche ROM, dischi ottici CD-ROM, dischi ottici DVD-ROM. DRAM: package - cronologia Le RAM a semiconduttore (DRAM) vengono prodotte come circuiti integrati (IC), a loro volta assemblati in moduli plug-in standard: • SIMM- Single in-line memory module – – • prima a 30 pin poi a 72 pin. Sono le EDO RAM (Extended Data Output), che permettevano di iniziare una operazione prima che fosse terminata la precedente; DIMM- Dual in-line memory module a 168 pin. Sono le SDRAM (DRAM sincrone, possono lavorare alla stessa frequenza del FSB, sincronizzate dal clock). Frequenze: 66, 100, 133 MHz • RIMM - Rambus in-line memory modules, simili alle DIMM ma con slot proprietari, in commercio per ambito professionale per un breve periodo. Usavano un canale di comunicazione più stretto delle SDRAM, ma con frequenza più alta; potevano iniziare una operazione prima che le precedenti quattro fossero terminate. • DIMM DDR – Double Data Rate – a 184 pin (DDR SDRAM). – a 240 pin (DDR2 SDRAM). Lavorano rispettivamente a velocità doppia e quadrupla delle SDRAM a 168 pin, poiché trasportano i dati su entrambi I fronti del segnale di clock (fronte alto e basso dell’onda quadra) Frequenze: 266, 333, 400 MHz e 533, 667, 800 MHz rispettivamente. ----------------------------------------------------------------------------------------------- • SO-DIMM Small outline DIMM. Per laptop; corrispondenti delle precedenti. 1 RAM: tipo SDRAM RAM: tipo DDR SDRAM • Sincronous Dinamic Random Access Memory, ovvero DRAM sincrone. Si differenziano dalle DRAM normali per il fatto che l'accesso è sincrono, ovvero governato dal clock. • E' un tipo di RAM utilizzata nelle DIMM per la memoria principale dei personal di tipo Pentium e successivi. Un segnale di clock temporizza e sincronizza le operazioni di scambio di dati con il processore, raggiungendo una velocità almeno tre volte maggiore delle SIMM con EDO RAM. • Sincronous Dinamic Random Access Memory Double Data Rate, ovvero SDRAM con Data Rate doppio. • Si differenziano dalle SDRAM per il fatto che consentono il trasferimento dei dati sia sul fronte positivo del clock sia su quello negativo, consentendo così di raddoppiare la banda teorica • Sono ottenute organizzando la memoria in due banchi separati, uno contiene le posizioni pari, a cui si accede sul fronte positivo del clock, e l'altro le posizioni dispari, alle quali si accede sul fronte negativo del clock. BIOS (firmware) Basic Input-Output System o BIOS • è scritto di solito nel linguaggio assembler nativo della famiglia di CPU utilizzata. • attualmente è scritto su memorie EEPROM riscrivibili, quindi può essere modificato e aggiornato: generalmente i costruttori mettono a disposizione nuove versioni di BIOS per correggere difetti o aggiungere supporto a periferiche hardware non previste inizialmente. Firmware sulle schede di espansione • Un computer può contenere diversi chip contenenti BIOS firmware. • Il BIOS della motherboard contiene di solito il codice per accedere a componenti hardware fondamentali essenziali come la tastiera, i floppy drive, i controller degli hard disk ATA, dispositivi USB ed altri dispositivi di archiviazione. • Alcune schede di espansione come SCSI, RAID, di rete e video spesso posseggono un loro BIOS che espandono o sostituiscono il codice standard presente nel BIOS della motherboard per quel componente. • è il primo codice che viene eseguito da un personal Computer IBM compatibile dopo l'accensione, ed ha tre funzioni principali: – Eseguire una serie di test diagnostici per controllare lo stato di funzionamento dell'hardware e segnalare eventuali guasti rilevati tramite un codice sonoro (beep code); – Localizzare il sistema operativo e caricarlo nella RAM; – Fornire una interfaccia software per l'accesso alle periferiche e all'hardware del PC. Memorie di massa o secondarie Uso: – registrazione permanente, salvataggio, backup, archiviazione (anche gran quantità di dati, basi di dati, da cui l’espressione “memorie di massa”)… – non sono memorie di lavoro, come è invece la memoria centrale (o principale) Classificazione per tecnologia di realizzazione: – magnetiche • Dischi magnetici: dischi rigidi (hard) o flessibili (floppy); • Nastri magnetici: a bobina, a cassetta (cartridge), DAT; – ottiche: CD, DVD; – magneto-ottiche: dischi MO (magneto-optical); – flash: pendrive, memory card (es SD-Card), compact flash, … Si possono citare nastri e schede perforate, in uso fino agli anni ‘70.. Altre caratteristiche importanti: Tipo di accesso (casuale o sequenziale), velocità di accesso, capacità. 2 Hard disk: i piatti Hard disk: il disk drive • Costituito da piatti rigidi (alluminio), rivestiti da uno strato ferromagnetico (leghe nichel-cobalto, bario-ferrite), sovrapposti in pila (disk pack) e imperniati all’interno di un drive che li protegge. • dispositivo elettromeccanico di lettura e scrittura (I/O) su disco, formato da perno, pettine di testine, motori di azionamento, circuiti di controllo (cfr testo pag 220). • Ogni piatto è suddiviso in tracce e settori; il cilindro è l’insieme delle tracce con uguale distanza dal centro (una per ogni piatto); cfr testo pagg 220-222. • L’involucro metallico sigilla i dischi garantendo totale assenza di polvere, e protegge le testine (estremamente delicate) • i piatti hanno tracce concentriche e un piccolo spazio inutilizzato di separazione tra un settore e l’altro (Intersector gap) •Cluster e blocchi sono unità fondamentali di memorizzazione •L’operazione che porta alla realizzazione di tracce e settori è detta inizializzazione o formattazione (format) • Parametri costruttivi: – tpi Æ tracks per inch, numero di tracce per pollice (radialmente); – bpi Æbit per inch, densità dei bit nei settori: il numero di bit per settore è costante, ma densità maggiore verso il centro. • Le testine, dotate di un alettone, “volano” su un cuscinetto d’aria sopra il disco (ordine decimi di μm) • Modalità di rotazione dei dischi: CAV (constant angular velocity) Note: In qualche caso i settori sono più numerosi sulle tracce più esterne Hard disk: caratteristiche e parametri prestazionali • Capacità (totale): attualmente 80÷500 GB (in commercio) • Tipo di accesso: casuale e sequenziale • Velocità: fortemente condizionata dalla natura meccanica dei movimenti. Tempi: I dati vengono scritti su entrambe le facce del disco. Le testine di lettura possono essere in numero doppio o uguale rispetto ai dischi: nel secondo caso le testine potranno muoversi verticalmente per leggere il disco sovrastante o sottostante Il numero di cilindri, testine, settori definiscono la geometria logica del disco; Nei dischi IDE/ATA la modalità CHS individua la posizione del dato specificando indirizzo di cilindro, testina, settore (pag 220 testo). Hard disk removibili (removable hard disk) } −Tempo di posizionamento (seek time): tempo necessario perché il braccio portatestine raggiunga il cilindro interessato. E’ proporzionale al numero di tracce attraversate e al diametro del disco; −Tempo di latenza (latency time): tempo impiegato durante la rotazione del disco perché il settore giunga in corrispondenza della testina; proporzionale a velocità rotazione; −Tempo di trasmissione (trasmission time): tempo necessario perché il blocco transiti sotto la testina; dipende dal la velocità di rotazione, densità di registrazione, dimensione in byte dei blocchi; −Data transfer rate: velocità del flusso dati in lettura/scrittura in Mbit/s. Tempo di accesso (access time) ÆLa velocità di rotazione dei dischi si misura in rpm (revolution per minute) Ricerca e tecnologia mirano al progressivo miglioramento delle prestazioni in più aspetti: aumento del numero di dischi, della densità delle tracce e dei bit per traccia per aumentare la capacità, diminuzione del diametro dei dischi, perfezionamento dei supporti, miniaturizzazione delle testine, aumento velocità di rotazione, … 9Controller, cenni all’indirizzamento, installazione (master, slave, CS), formattazione: testo pag 221Æ225) Dischi ottici •Costituiti da un unico disco in mylar rivestito di materiale magnetico e protetto da un involucro di plastica •Costituiti da un piatto rigido su cui viene proiettato un raggio laser e sfruttano il fenomeno della riflessione: sulla superficie del piatto i bit sono scritti in modo che il raggio venga riflesso con angolazioni diverse per i valori 0 e 1 sia differente •Informazione memorizzata su un’unica traccia a spirale, lungo la quale la densità di scrittura lineare è costante (indipendentemente dalla vicinanza al centro); in questo modo la superficie è sfruttata al massimo; •Stesse caratteristiche strutturali degli hard disk per il supporto; •Rotazione del disco a velocità lineare costante (CLV, Constant Linear Velocity) •Oggi trovano largo uso dischi rigidi removibili del tutto analoghi a quelli fissi • Citiamo Zip (100 MB) e Jaz (1GB) della Jomega (formati proprietari, non standard), che hanno avuto commercio per breve tempo alcuni anni fa, a livello di Pc, e le unità disco intercambiabili (i cosiddetti “padelloni”) , a livello di mainframe. Floppy disk •Tempi di accesso lunghissimi (500 ms); rotazione: 300 rpm (oltre un certo limite provoca surriscaldamenti) •Ne sono esistiti delle dimensioni 5¼, 3 ½ ” (più diffuso); quest’ultimo ha visto diversi formati (densità doppia, alta, estesa), ma il formato più utilizzato è quello della capacità di 1,44 MB (si tratta della capacità commerciale, corrispondente ad una capacità reale di 1,38 MB) •Progressivamente in disuso per ovii motivi,… Nastri magnetici •Impiegati per memorizzare quantità di dati che richiedono accesso occasionale (backup) •Accesso sequenziale (molto lento), ma alta densità e bassissimo costo •Memorizzazione scritta su piste (orizzontali o diagonali). (approfondire pagg 254Æ256) per tenere costante la velocità di lettura dei bit; quando le testine sono vicine al centro la rotazione è più rapida. Æpossibilità di accesso sequenziale e non; accesso non sequenziale più lento rispetto ai sistemi con CAV e tracce concentriche, dove ho più riferimenti. •Tecnologia della metà anni 80 in evoluzione: densità di memorizzazione molto superiore a quella magnetica •maggior sicurezza: testine lontane dal disco (1 mm), campi magnetici e ossidazioni non sono altrettanto pericolosi; maggior durata. 3 Dischi ottici • Dispositivi I/O CD (Compact Disk): realizzati in policarbonato, diam 120 mm. L’informazione è determinata dalla presenza o meno di una minuscola rientranza (pit) tra due aree piatte (land) : il primo disperde il raggio, il secondo lo riflette. CD-ROM: preregistrati all’atto dello stampaggio, CD-R (recordable) sono registrabili una volta CD-RW (re-writable) sono riscrivibili (scrivibili più volte) • • • Input •Dispositivi di puntamento (mouse, trackball, touchpad, gamepad, joystick) •Scanner •Lettori CD/DVD •Microfono • DVD (Digital Video Disk o Digital Versatile Disk): stesso diametro dei CD e quasi stesse specifiche (-ROM, -R, -RAM), ma tecnologia più recente, che permette densità di memorizzazione molto più alta (è inferiore la lunghezza di pit e land e la spaziatura fra i giri di spirale) • Nei DVD a doppio strato (dual layer), un secondo strato semi-riflettente è posto sopra lo strato completamente riflettente: il laser è in grado di leggere entrambi. •Webcam •Penna ottica (lettore codici a barre) •Fotocamera e telecamera digitale •… Dispositivi I/O: stampante • • • • •Stampante multifunzione (con scanner integrato) •Modem •Monitor (standard output) •Schede audio/video/rete •Stampante •Masterizzatori (sono anche lettori) •Casse acustiche •Joystick con effetto tremor… Risoluzione, si misura in dpi (dot per inch) Velocità di stampa, si misura ppm (pages per minute) Dispositivi I/O: Monitor a impatto – – – – Poco ingombrante Totale assenza di radiazioni Sempre utilizzato nei portatili Più costoso di CRT • Plasma Dispositivi I/O: Monitor Parametri CRT: Scansione e refresh • Scansione orizzontale Dimensione diagonale dello schermo in pollici (15, 17, 19, 21,…) Dot pitch, spazio fra i punti luminosi (pixel) che formano l’immagine sullo schermo; normalmente è di 0,24÷0,28 mm. ÆMinore è il valore di dot pitch, più nitida è l’immagine; Frequenza di refresh, ovvero frequenza con cui l’immagine sullo schermo viene continuamente ritracciata. ÆMaggiore è la frequenza di refresh, più l’immagine è stabile e priva di sfarfallio (fastidio!); Æla frequenza di refresh può arrivare a 120 Hz; minima consigliata 75÷80Hz Impostazioni • •… • LCD (Liquid Crystal Display) • • • •Auricolari – Stessa tecnologia del TV Caratteristiche e parametri costruttivi • •Plotter • CRT (Cathode Ray Tube, a tubo catodico) } Caratteristiche: – – •Monitor touch screen Tipologie principali: Inkjet (getto d’inchiostro): diffuse, discreta velocità, costo d’acquisto contenuto, maggior costo gestione rispetto a laser Laser: silenziose, veloci, costo d’acquisto più elevato, costo gestione basso Sublimazione di cera: Bellissime stampe grafiche! A modulo continuo: per ufficio Ad aghi:Vecchie, rumorose, ma le uniche che consentono copie multiple A margherita: Estinte, simil-macchina da scrivere… • Input-output Dispositivi I/O: Monitor Tipologie principali: • output •Tastiera (standard input) Risoluzione: n pixel visualizzati in orizzontale e in verticale: 800x600, 1024x768, 1280x1024 Profondità del colore: n colori che ogni pixel può assumere 1 bit Palette a 2 colori (21) bianco e nero 4-8 bit 16-256 colori (24 -28) Scala di grigi 16 16 bit 65 mila colori (2 ) High color 24 bit 16 milioni colori (224) True color 32 bit 4 miliardi colori (232) Real color – con alpha channel, aggiuntivo per effetto trasparenza – Il numero di linee che il pennello elettronico traccia in orizzontale sullo schermo durante l'intervallo di un secondo. Lo schermo viene generato tracciando una serie di linee orizzontali, con il pennello che ricomincia da sinistra non appena giunge all'estrema destra dell'ultima linea generata. Viene misurata in KHz • Scansione verticale o refresh – Indica quante volte l'intero quadro viene rigenerato ogni secondo, e ci dà una misura di quanto sia stabile l'immagine a schermo (priva di sfarfallio). Viene misurata in Hz. – Un altro dato che possiamo conoscere è la larghezza di banda. • Larghezza di banda – Esprime la quantità di informazione massima che la scheda video può riversare sul monitor. In pratica è il numero di pixel al secondo che il monitor può gestire. Viene misurata in MHz. 4 Dispositivi I/O: scheda video • • • Industrie costruttrici (non le chiedo…) una scheda video integra: ¾ Un Video BIOS ¾ Una GPU (Graphics processing unit) + vertex unit, per la trasformazione del modello 3D in una mappa di bit; ¾ Una dotazione di RAM Video ¾ Il framebuffer, device di uscita video che pilota il display con un buffer (area provvisoria) di memoria ÆLe informazioni nel buffer consistono tipicamente nei valori di colore associati a ciascun pixel visualizzabile sullo schermo secondo i vari formati. ogni locazione (o gruppo di locazioni) di RAM grafica contiene il colore di un pixel dello schermo, il chip grafico legge in sequenza le locazioni necessarie e a pilotare un convertitore digitale-analogico, detto RAMDAC, che genera il segnale video che sarà visualizzato dal monitor. Dalla quantità di RAM grafica equipaggiata nella scheda e dalla velocità (frequenza) massima del suo RAMDAC dipendono la risoluzione massima raggiungibile e il numero di colori contemporaneamente visibili. • Maggiori produttori • ATI Technologies www.ati.com con le serie Radeon, Radeon X e FireGl • NVidia Corporation www.nvidia.com con le serie GeForce, GeForce FX e la serie Quadro • Produttori di schede professionali • Matrox con le serie Parhelia e P-series • 3Dlabs con la serie Wildcat • Elsa con la serie Gloria Uscita VGA (D-Sub 15) Uscite della scheda video • Della scheda video installata nel PC vedete solo i connettori esterni posti nella parte posteriore del case. Questa è la parte della scheda grafica alla quale si collega il cavo del monitor. Molte schede offrono uscite multiple (due), in modo da poter collegare due display. Ci sono molti tipi di interfacce; quelle più comunemente utilizzate nei PC sono quella analogica e quella digitale. Uscita DVI Digital Video/Visual Interface I PC sono macchine digitali che processano dati binari (0 e 1). Il formato digitale è l'uscita nativa delle schede grafiche. Gli schermi CRT usano un cannone di elettroni per sollecitare tre differenti materiali all'interno di un tubo che emette i colori base "rosso", "verde" e "blu". Questi dispositivi sono analogici e per convertire il segnale digitale viene utilizzato un convertitore da digitale a analogico (DAC). Con l'avvento degli schermi digitali, come quelli a cristalli liquidi (LCD), la necessità di un DAC è diventata obsoleta, ma il componente viene ugualmente incorporato per offrire il supporto analogico. Altre uscite •Connettore corrispondente al Video Graphics Adapter •Trasferisce un segnale analogico, che può variare di qualità in base al prodotto. display analogico, 15 pin, colore blu. •Standard comune prima del DVI. •Usato per la connessione monitor CRT, dei proiettori digitali e di alcune HDTV •Uscita digitale standard per le schede grafiche e gli schermi piatti. •Molte schede grafiche dotate di DVI sono solitamente accompagnate da un convertitore da DVI a VGA/D-Sub, per collegare un display non dotato di DVI. •Tutte le schede grafiche allo stato dell'arte hanno da due porte DVI, per poter collegare due display ed estendere il desktop su entrambi. Interfacce della scheda grafica Jack di tipo Video Composito, o jack RCA (Radion Corporation of America). per televisioni e videoregistratori. S-Video sta per Super-Video o Super-VHS, molto usato nell'industria televisiva le informazioni dei colori sono separate in tre canali, che rappresentano i colori base Video Component con componenti esterni Questa uscita utilizza tre jack coassiali separati, chiamati "Y", "Pb" e "Pr“, che portano informazioni sui colori separati per l'HDTV (high definition television). Molto utilizzata per connettere i proiettori digitali. Anche se il segnale è analogico, offre qualità e risoluzione elevate, avvicinandosi al VGA. La console di nuova generazione Xbox 360 di Microsoft è venduta con un cavo di collegamento Component Video. •HDMI "High Definition Multimedia Interface“. HDMI è lo standard del futuro. È l'unica uscita che supporti sia video che audio nello stesso cavo. HDMI è stato creato per TV e film, ma essendo un formato altamente sicuro, gli utenti di computer lo utilizzeranno per visionare i futuri filmati High Definition in alta risoluzione. I connettori HDMI sono ancora poco frequenti sulle schede video, ma diventeranno sempre più comuni. Per visionare video in high definition sui PC serviranno una scheda video e monitor compatibili con HDMI. Il connettore a pettine per l’inserimento della scheda video nella motherboard • Questa è la parte della scheda video che si connette alla scheda madre. Attraverso questo slot, o interfaccia, la scheda video scambia le informazioni con il resto del computer. Dato che molte motherboard sono dotate di un unico tipo di slot, è molto importante acquistare una scheda grafica compatibile. Per esempio, una scheda grafica PCI Express non potrà funzionare se inserita in uno slot AGP. Non solo non ci entrerà fisicamente, ma il protocollo per la trasmissione dei dati è differente. L'aspetto più importante dell'interfaccia grafica è il l'ampiezza di banda. Con questo termine - in inglese bandwidth - ci si riferisce alla quantità di informazioni che possono passare nell'interfaccia in un dato lasso di tempo. Maggiore è l'ampiezza di banda offerta da un'interfaccia, più veloce sarà la scheda grafica, almeno in teoria. 5 Scheda audio Spesso è già integrata nella motherboard. Include: • un chip sonoro • un convertitore digitale-analogico, che converte onde sonore registrate o generate in digitale in un segnale analogico. Questo segnale è indirizzato a un connettore al quale può essere connesso un amplificatore o un'apparecchiatura analoga. • Le architetture più avanzate solitamente includono più di un chip sonoro, e dividono fra sintetizzatore di suoni (solitamente usato per generare suoni in tempo reale con poco uso della CPU) e riproduzione digitale di suoni. Scheda audio: Come e' fatta - II • Nonostante fosse molto apprezzato nel 1980, l'FM e' ora datato in confronto al sintetizzatore WaveTable. Esso non utilizza le onde portanti e i modulatori per la creazione delle note, ma campionamenti degli strumenti reali. Un campionamento è una rappresentazione digitale della forma d'onda prodotta da uno strumento musicale. Tale rappresentazione viene archiviata nei banchi di memoria della scheda audio, e utilizzata per riprodurre le note dello strumento campionato. Il risultato e' una similitudine quasi perfetta tra la musica prodotta dalla scheda e quella proveniente dalla sorgente autentica del suono. Le moderne schede MIDI sono dotate di un chip, chiamato DSP (Digital Signal Processor - Processore Digitale del Segnale), che permette di modificare l'andamento delle onde sonore campionate, generando cosi' note di differente tonalita', e effetti di eco, riverbero, chorus e delay. Å Campionamento Æ Å quantizzazione Æ • Scheda audio: Come e' fatta Le moderne schede sonore contengono due sistemi hardware adibiti alla produzione e cattura dell'audio: il digitalizzatore audio (convertitore digitale-analogico, DAC) e il sintetizzatore MIDI (convertitore analogico-digitale, ADC). Molte schede, per velocizzare lo scambio di dati verso le memorie, utilizzano canali ad accesso diretto (DMA, Direct Memory Access). Utilizzando due di questi canali, e' possibile implementare la registrazione e la riproduzione simultanea dei suoni (operazioni in fullduplex), come avviene normalmente durante sessioni di chat vocale su Internet o audio conferenze. • La prima tecnologia MIDI fu la Modulazione di Frequenza (John Chowning, 1970, Stanford University). Il sintetizzatore FM produce i suoni generando e miscelando due onde sinusoidali, dette portante, e modulatore. Controllando le loro frequenze si crea una grande varieta' di timbriche e di strumenti. • Successivamente, Yamaha sviluppo' OPL3, un sintetizzatore a modulazione di frequenza piu' evoluto, in grado di generare un ventaglio piu' ampio di portanti e di modulatori. Fu cosi' possibile creare timbriche molto piu' complesse e realistiche. Scheda audio:connettori • • • • • . • • La scheda audio ha almeno tre fori ad innesto jack e può avere un connetore per l’innesto di una periferica di gioco (es joystick) 1- Mic IN: permette di inserire un microfono per l'amplificazione della voce. 2- Line OUT: casse attive, auricolari, amplificatore audio. 3- Line IN: Per collegare alla scheda audio apparecchiature come una piastra a cassette, un lettore portatile di CD o un qualsasi segnale audio a basso livello in ingresso. Speaker OUT: per collegare la scheda a due altoparlanti sfuttando l'amplificatore integrato Ricordare che la potenza di amplificazione e' molto bassa (intorno ai 2 watt per canale) per cui i diffusori devono essere scelti in modo tale che rispondano bene anche con tali livelli di amplificazione. Connettore Joystick/Midi: Grazie a questo connettore e' possibile collegare un joystick o qualsiasi apparecchio dotato di ingressi/uscite Midi alla scheda audio. La presa e' una standard D-Sub a 15 piedini, perfettamente compatibile con tutti i joystick per PC. 6