Il Large Hadron Collider Una nuova fisica delle alte energie Sono passati circa 2300 anni da quando Democrito ipotizzò per la prima volta l’esistenza degli atomi, dal greco atomos, cioè indivisibile, che ritenne essere le particelle ultime costituenti la materia ordinaria. Oggi sappiamo che gli atomi sono tutto tranne che particelle indivisibili e che sono invece costituiti da elettroni che orbitano attorno ad un nucleo costituito da protoni e neutroni. La nostra visione moderna dell’atomo (rappresentata nella foto) ci dice che i protoni e i neutroni sono a loro volta costituiti da particelle più piccole, chiamate quark, che possono certamente essere considerati gli atomi di Democrito ossia, per quanto ne sappiamo, i mattoni fondamentali della materia ordinaria non ulteriormente divisibili. I protoni e i neutroni contengono una combinazione di 2 quark, chiamati quark-up e quark-down, e per una ragione che ancora non sappiamo esistono due copie identiche a questi ma con masse più grandi: le copie dei quark-up sono denominati quarkcharm e quark-top mentre quelle dei quark-down sono chiamate quark-strange e quark-bottom. Le masse di queste particelle elementari hanno diversi valori e la particella più pesante tra esse è il quark-top, con una massa circa 100 mila volte maggiore dei quark-up e quark-down che sono invece i più leggeri. Lo studio delle proprietà del quark-top ci dà delle indicazioni importanti sull’origine stessa della massa presente nell’Universo. Nel corso del secolo scorso, le moderne teorie sul mondo degli atomi e lo sviluppo tecnologico ci hanno permesso di dimostrare come i fenomeni della natura sono governati da principi universali che si applicano su scale estremamente piccole e alquanto distanti dal mondo a cui siamo abituati. Il cosiddetto Modello Standard, rappresentato schematicamente nella figura, è attualmente la migliore descrizione che i fisici teorici hanno delle particelle elementari. Esso rappresenta una grande conquista della fisica del XX secolo e ci dice che qualsiasi cosa che ci circonda è formata da particelle chiamate quark e leptoni (come l’elettrone, il neutrino) e che esistono quattro tipi di particelle portatrici dell’interazione elettromagnetica (fotone), nucleare forte (gluone) e nucleare debole (W± e Z°). Le forze della natura a noi più familiari sono l’elettromagnetismo e la forza di gravità, le altre due, la forza nucleare forte e la forza nucleare debole, sono meno note. La forza forte tiene unite le particelle nei nuclei rendendoli stabili e senza di essa non ci sarebbero atomi, tranne che l’idrogeno, e quindi neanche la vita. La forza nucleare debole causa invece le reazioni nucleari che hanno permesso, ad esempio, al Sole di brillare per miliardi di anni. Come risultato, i neutrini vengono emessi dalla superficie del Sole e, arrivando fino alla Terra, passano attraverso il nostro corpo senza che ce ne accorgiamo essendo l’interazione estremamente debole. Anche se il Modello Standard ha avuto un enorme successo scientifico, non è completo. Ad esempio, se le forze e le particelle sono tutte quelle che conosciamo, il modello prevede che esse viaggino a velocità della luce ma questo non viene osservato. I teorici devono perciò introdurre una sorta di “mezzo misterioso” che permea l’Universo, chiamato campo di Higgs ed introdotto dal fisico teorico Peter Higgs (nella foto), non ancora rivelato, nel quale le particelle si muovono in maniera più lenta. Inoltre, i fisici oggi sanno che circa il 96% della materia presente nell’Universo non è di tipo ordinario come noi la conosciamo e questo non può essere descritto nel Modello Standard. Infine, il modello non descrive la forza di gravità. La fisica delle particelle elementari è uno strumento scientifico importante mediante il quale è possibile studiare questi principi. Ma quali sono le leggi che governano l’energia, la materia, lo spazio ed il tempo ai livelli più fondamentali ? Come sono connessi i fenomeni fisici su scale estremamente piccole ? Esistono altri tipi di particelle o di forze a più alta energia che devono essere ancora rivelate ? Sono i quark e i leptoni veramente le particelle fondamentali o hanno anch’esse una sottostruttura ? Come può essere inclusa la forza di gravità nel Modello Standard ? Per rispondere a queste domande, i fisici delle particelle tentano di creare e di identificare i costituenti più fondamentali dell’Universo creando collisioni ad alta energia negli acceleratori di particelle sempre più sofisticati. L’ultimo della serie si chiama Large Hadron Collider o LHC dal quale ci si aspetta molto nel cercare di rispondere a queste domande. L’LHC, che sorge presso il CERN di Ginevra, distribuito lungo un anello di 27 Km, entrerà in funzione il prossimo Novembre di questo anno e sarà l’acceleratore di particelle più potente mai costruito. Fasci di particelle, formati da miliardi di protoni e mantenuti in accelerazione per diverse ore all’interno del tunnel, saranno fatti collidere ad altissime energie. Lungo l’anello saranno posti quattro rivelatori, denominati con gli acronimi ATLAS, ALICE, CMS e LHCb, che avranno lo scopo di osservare la varietà delle particelle che si creeranno durante gli scontri. Ci si aspetta infatti di misurare circa 600-800 milioni di eventi al secondo e si spera di rivelare particelle esotiche come i bosoni di Higgs, previste dal fisico teorico Peter Higgs (nella foto), e considerate la chiave di svolta alla domanda sul perché le particelle hanno massa. Appuntamento quindi fra qualche mese per avere i primi risultati dei test degli esperimenti del più grande acceleratore di particelle al mondo. Corrado Ruscica