Ethan Frome - Cai Venezia

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CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Venezia
Prealpi Bellunesi
Bivacco dei Loff
28/05/17
Itinerario:
Zelant 748 m – C.ra Vallon Scuro 1202 m – Cima Vallon Scuro 1286
m – Bivacco dei Loff 1100 m – C.ra Costacurta 1060 m – Zelant 748
m
Difficoltà:
Interesse:
Abbigliamento:
Lunghezza:
Tempi di percorrenza:
E
Naturalistico, Ambientale, Paesaggistico
Normale da escursionismo
Km 11
5h
Altitudine min: 748 m
Altitudine max: 1286 m
Dislivelli:
Salita +600m
Discesa -600m
Cartografia essenziale:
Responsabili:
ed. Zanetti n° 17, 1:30000
ONC Stefania Giuman – ONCS Paolo Gion
Posto e ora di ritrovo:
Venezia Piazzale Roma ore:
7:00
Mestre Via Torino ore:
7:15
Accesso: l'escursione parte da Zelant, nel bellunese. Dalla SP1, subito a ovest di Mel, si prende
la deviazione verso sud in direzione della località suddetta. Passando per Conzago, Tremea e
Carve, dopo 7 km di strada collinare fra paesaggi incantevoli arriviamo nei pressi della Trattoria
“Da Geppo”, dove termina l'asfalto. Possibilità di parcheggio ai bordi della strada in appositi spazi
(m 750).
NOTA: vicino al parcheggio, col sentiero che aggira da sud la piccola area monumentale, in pochi
minuti si può raggiungere il roccolo di Zelant, vero e proprio monumento vegetale di carpini e faggi
costruito circa un secolo fa per la cattura autorizzata di uccelli da richiamo.
Dettaglio dell'escursione: dal parcheggio, procedendo verso sud-est, oltrepassiamo il
monumento degli Alpini per giungere nei pressi di un capitello, dove la stradina si divide seguendo
tre direzioni. Qui, imbocchiamo la via centrale con le indicazioni per la Val Foran. Dopo alcune
centinaia di metri, ad un ulteriore bivio giriamo a destra (sud) verso Casera Vallon Scur (tabella),
nostra prima meta. Il ramo di sinistra, invece, sarà quello del rientro. Attraverso i dolci paesaggi
della località Cozzolin, con frequenti aperture panoramiche verso la Valbelluna e le montagne che
le fanno da sfondo, avanziamo piacevolmente e senza fatica verso sud. Guidati da tabelle,
ignoriamo alcune deviazioni laterali per raggiungere il crinale meridionale del Monte Cozzolin e,
quindi, la Casera Vallon Scur (1200 m).
L'edificio gode di un vasto spazio esterno provvisto di barbecue e ampi tavoli, mentre l'interno è
attrezzato a bivacco. Dal confortevole piano terra, dotato di caminetto tavoli e panche, si accede a
un soppalco di legno con alcune brande, dove eventualmente si può passare al notte. Ora
prendiamo il sentiero n°2 in direzione della Forcella Foran (ovest), in leggera salita. Seguendo
una larga ed evidente traccia nel bosco, scendiamo poi fino a raggiungere la forcella. Ancora uno
strappo ci separa dalla Cima Vallon Scur (1286 m). Ora la vista può spaziare in ogni direzione. A
nord le cime del Parco delle Dolomiti Bellunesi avvolgono il Piave che solca lento la Valbelluna,
mentre a sud il panorama si allunga nella foschia fino ad incontrare i bagliori della laguna di
Venezia. (foto sotto: il Crodon del Gevero da Cima Vallon Scuro e dalle falde del M.te
Agnellezze).
Dalla vetta scendiamo verso est lungo una bella traccia, che attraverso prati stupendi, consente di
raggiungere il vicino Crodon del Gevero (o Croda Val della Pila). Sulla magnifica cima (1254 m),
veglia una statuetta della Madonna protetta da frammenti di granata curiosamente riuniti a forma
di nicchia. Lo spuntone di roccia, a nord digrada dolcemente verso incantevoli prati mentre nelle
altre direzioni precipita a valle con pareti verticali impressionanti. Tornati sui nostri passi fino alla
sella prativa che separa il Vallon Scur dal Crodon del Gevero, imbocchiamo l'evidente stretto
sentierino che cala a sinistra (sud-ovest), tagliando in costa il pendio. Alcuni tornanti e un piccolo
salto con corda permettono di perdere rapidamente quota e di accedere direttamente alla
balconata panoramica dove sorge il Bivacco dei Loff, caratteristica costruzione addossata alla
roccia che, in caso di necessità, può rappresentare un sicuro punto di appoggio.
(foto: il Bivacco dei Loff)
Qui intercettiamo la traccia CAI 991, che seguita in direzione est ci conduce ad una sella con un
crocevia di sentieri (1124 m) dove pieghiamo leggermente a sinistra imboccando il sentiero n°2.
Alle falde del Monte Agnellezze, quasi in piano percorriamo la testata della Val di Botte e,
sfiorando un faggio dalla chioma enorme (“fagheron”), caliamo alla conca prativa della Casera
Costacurta (1060 m). I ruderi della vecchia casera, affiancati da un piccolo edificio molto
accogliente attrezzato a bivacco, sorgono in una bellissima posizione panoramica damcui è
possibile dominare gran parte della Valbelluna e del Parco delle Dolomiti Bellunesi. Anche qui,
come alla Casera Vallon Scur, lo spazio esterno è provvisto di barbecue con ampio tavolo di
legno e panche. Ora puntiamo a nord verso la “posa” (laghetto per l'abbeveraggio del bestiame)
situata davanti all'edificio. Appena a valle di questa, imbocchiamo la traccia indicata da una
tabella locale con la scritta “Val de Bot” che scende a sinistra (ovest) nel bosco. (foto sotto:
Casera Costacurta con relativi ruderi)
Con alcuni tornanti, il sentiero raggiunge rapidamente l'impluvio dell'alta Val di Botte da dove,
calando per alcune centinaia di metri nell'umido fondovalle, arriviamo a intercettare la strada
forestale che collega Signa a Zelant. Imboccata questa verso la sponda sinistra idrografica della
valle (nord-ovest), con un lungo tratto in costa aggiriamo in senso antiorario il Monte Cozzolin e
rientriamo al punto di partenza (750 m). (foto sotto: faggeta verso C.ra Costacurta)
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