Prospettiva Hamlet - Comunicazione e DAMS

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Scritture di scena
Università della Calabria, 21/24 ottobre 2013
Dipartimento di Studi Umanistici Corso di Laurea in Linguaggi dello Spettacolo del Cinema e dei Media Residenza Teatrale, Rende – Unical “Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana” (Teatro Rossosimona) CAMS (Centro Arti Musica e Spettacolo) Presentano
Prospettiva Hamlet
Shakespeare e il mito dell’androgino
Seminario laboratoriale a cura di
Fortunato Cerlino e Daniele Vianello
Il seminario laboratoriale - concepito principalmente come approfondimento pratico del corso di
Teorie e tecniche di regia dal titolo “Shakespeare tra teatro e cinema” e come parte integrante del
corso Laboratorio di linguaggi teatrali, Laurea Magistrale in Linguaggi dello spettacolo, del
cinema e dei media, a.a. 2013-2014 - è aperto a tutti gli studenti del Dipartimento di Studi
Umanistici. Gli allievi, non più di venticinque partecipanti, saranno coinvolti dal 21 ottobre al 24
ottobre 2013 in un lavoro corale di partecipazione attiva sulla scena. Il lavoro è finalizzato ad
indagare e sperimentare il significato delle tecniche del racconto tipiche della “scrittura di scena”.
Gli iscritti ammessi in sovrannumero potranno partecipare come uditori.
Iscrizione obbligatoria presso la stanza Tutor del Corso di Laurea interclasse in Comunicazione e
Dams (cubo 18/c, 4° piano). Nella domanda è obbligatorio indicare nome, cognome, matricola, corso di
laurea, anno di corso, indirizzo e-mail e allegare un sintetico curriculum vitae.
A seguito dell’istruttoria delle domande pervenute, l’elenco degli ammessi sarà affisso presso il
cubo 17b, V piano (Dams).
Termine per le iscrizioni: le domande dovranno pervenire entro venerdì 18 ottobre 2013, ore 13.00.
Selezione: su curriculum
Orari e luoghi:
21 ottobre:
22 ottobre:
23 ottobre:
24 ottobre:
ore 14.00-19.00
ore 10.00-19.00
ore 10.00-19.00
ore 10.00-16.00
PICCOLO TEATRO UNICAL
PICCOLO TEATRO UNICAL
PICCOLO TEATRO UNICAL
TEATRO AUDITORIUM UNICAL
PROGETTO
Prospettiva Hamlet costituisce un’ulteriore tappa di un ciclo di seminari laboratoriali dedicati alla
tragedia shakespeariana. Il progetto, ideato da Daniele Vianello (docente di discipline teatrali) e da
Fortunato Cerlino (regista e attore), è stato avviato nel 2009 ed è proseguito nel 2010 con la
realizzazione di due momenti di studio teorico-pratici, indirizzati principalmente agli studenti del
Corso di Laurea Magistrale in Linguaggi dello Spettacolo del Cinema e dei Media dell'Università
della Calabria. Questa tappa – realizzata in collaborazione con la dramaturg Ester Tatangelo e con il
regista teatrale Lindo Nudo - rappresenta la conclusione del percorso intrapreso. Essa dovrebbe
svilupparsi in due fasi, una laboratoriale e una spettacolare.
I seminari laboratoriali consisteranno in un'indagine sull'Amleto, quest’anno rivolta in particolare a
focalizzare il tema dell'androginia, tema ricorrente nelle opere di Shakespeare. Attraverso un lavoro
di scrittura scenica, il laboratorio sarà occasione di studio e approfondimento e consentirà il
momento di selezione degli allievi che in seguito dovrebbero prender parte allo spettacolo. Gli
incontri teorico-pratici si svolgeranno nell’arco di tre settimane (rispettivamente nella primavera e
nell’autunno del corrente anno 2013). Il lavoro proposto si baserà sulle tecniche di analisi del testo,
del clown interiore, degli études e sul lavoro di concentrazione, attenzione e dialogo con il proprio
corpo.
a. Analisi del testo
Per l’analisi del testo sarà utilizzato prevalentemente il metodo di lavoro elaborato da Nikolaj
Skorik (Maestro e Direttore del Teatro d’Arte di Mosca), metodo che si propone di rendere il testo
vivo nella coscienza dell'attore. L'analisi è condotta attraverso tre differenti punti di vista:
simbolico, psicologico e interpretativo. Con questo strumento, che vuole escludere ogni equivoco di
lettura psicoanalitica, l'attore alimenta una maschera interiore, portando in superficie e nell'azione
ludica il concetto del personaggio presente nell'opera di riferimento.
Cercare il tema di una battuta, di una scena e dell'intera opera, fornisce gli strumenti per produrre
una chiave interpretativa personale e urgente del personaggio. L'attore è chiamato ad agire azioni e
concetti risvegliati attraverso il personaggio, a partire dall’espressione delle sue istanze più
profonde. Il contesto drammaturgico è lo sfondo necessario, la tela sulla quale si muovono e
agiscono i personaggi nel corso del loro sviluppo.
b. Clown interiore
E' un lavoro che nasce dall'incontro con Pierre Byland, Maestro e Direttore del Centre Burlesque
International che ha sede in Svizzera e in Italia. L'attore viene in contatto con i propri “clowns
interiori”. Il personaggio prende corpo a partire dall’individuazione di difetti, pregi, gesti e
attitudini. Esaltandone o diminuendone l'influenza, si compie il viaggio espressivo che rende
ludiche, materia di gioco teatrale, le opportunità del proprio carattere e del corpo.
c. Etudes
Gli études costituiscono i momenti di verifica e sviluppo scenico delle tecniche acquisite.
Attraverso l'improvvisazione libera e guidata, si potrà sviluppare in scena l'azione conseguente
l'analisi del testo. Una verifica aperta, libera e allo stesso tempo guidata dal punto di vista
espressivo, offrirà l'opportunità di ricercare le diverse possibilità creative e interpretative all’allievoattore.
d. Concentrazione, attenzione e dialogo con il proprio corpo
Il lavoro sul corpo è strettamente legato al lavoro sulla concentrazione e sull'attenzione. Attraverso
sequenze ed esercizi fisici, si ottiene uno stato di meditazione attiva, finalizzata a liberare blocchi
espressivi ed energetici del corpo. Unitamente ad un lavoro di suggestione e provocazione di stati
ricettivi e creativi, grazie all'utilizzo di stimoli sonori, musicali ed emotivi, si sollecita la presa di
coscienza del proprio agire nel e attraverso il corpo, che diviene strumento di consapevolezza
espressiva.
Fortunato Cerlino
Diplomato all'accademia d'arte drammatica della Calabria, diretta da Alvaro Piccardi, dove studia con Alejandra Manini
dell'università di Buenos Aires, Erard Stiefel del Teatre du Soleil, Pierre Byland direttore del centre burlesque in
Svizzera, Dimitri Nicolau compositore, Kevin Kulke (allievo di Grotowski), Francis Pardeilhan (attore di E. Barba) ed
incontra, tra gli altri, Giorgio Albertazzi, Daniela Bonsch, Franco Però. Partecipa a workshops internazionali
dell'Accademia superiore dell'arte drammatica di Varsavia, dell' “Incontro internazionale di metodologie teatrali ad
Amsterdam”, e dei festival di teatro di Casablanca e Praga, e del “Laboratorio 9” diretto da Barbara Nativi. Prende parte
ai seminari su Cechov tenuti da Anton Milenin e al corso di perfezionamento tenuto in Calabria da Eimuntas Nekrosius.
Con la regia dello stesso Nekrosius lavora in Ivanov di A. Cechov. Prende parte alla decima edizione dell'Ecole Des
Maitres diretta da Franco Quadri, tenuta dal maestro J.L.Martinelli. Frequenta il corso di specializzazione del Centro
Santacristina. Diretto da Luca Ronconi lavora in Fharenhait 451. Diretto da Giorgio Barberio Corsetti prende parte ai
progetti Le Metamorfosi, Di animali, uomini e dei, Metafisico Cabaret, Paradiso, Argonauti e Il Colore bianco, Torino
2006. Come attore lavora inoltre con Armando Pugliese, Luca De Filippo, Franco Però, Giorgio Albertazzi, Francesco
Saponaro, Franco Ripa Di Meana, Andrea De Rosa, Carlo Cerciello, Cristina Pezzoli, Giampiero Rappa, Valerio
Binasco e Paolo Virzì (Se non ci sono altre domande). Nel cinema e in televisione lavora con Pupi Avati, Mariantonia
Avati, Alberto Sironi, Lina Wertmuller, Fabio Rosi, Vincenzo Terracciano, Fabrizio Bentivoglio, Matteo Garrone,
Alessandro Benvenuti, Marco Risi, Vittorio Sindoni, Alessandro Angelini. Conduce laboratori per attori allievi e
professionisti, in collaborazione anche con i DAMS di Roma 3 e dell'UNICAL, con il Teatro Stabile di Napoli Teatro
Mercadante, con il Nuovo Teatro Nuovo di Napoli e il Tropea Teatro Festival. A maggio del 2004 va in scena la sua
regia de Lo zio Vanja, prodotta da G. B. Corsetti. A novembre 2005 mette in scena Il duello tratto dall'omonimo
racconto di A. Cechov, di cui cura l'elaborazione drammaturgica. E' del 2006 la messa in scena di Corvi ispirato a
Cechov e Camus, sua l'elaborazione drammaturgica. Nel 2007, con il contributo Imaie, realizza lo spettacolo Voi chi
dite che io sia da autori vari, sulla vita di Gesù da Nazareth. Nel 2009 dirige La morte di Tarelkin di S. Kobilyn, per il
progetto Vespertelli, del Teatro Stabile di Napoli, teatro Mercadante. Sempre del 2009 è la regia di Auntie & Me di
Morris Panych, con Alessandro Benvenuti e Barbara Valmorin, prodotto dalla LungTa film (in tournèe nel 2010, nel
2011 al teatro India di Roma e ancora 2012). Nel 2010 mette in scena, Io non conosco sembra, da Pinocchio e Amleto, e
ne cura anche l'elaborazione drammaturgica. Lavora come Dialogue Coach per alcuni film italiani (tra gli altri
Benvenuti al sud e Benvenuti al nord). Il progetto Edipo a Terzigno è tra i vincitori del Napoli Fringe Festival 2013.
Ester Tatangelo
Dopo aver frequentato il bimestre propedeutico - corso in sceneggiatura - al Centro Sperimentale di Cinematografia, si
laurea con lode al D.A.M.S. dell’Università degli Studi di Roma Tre, tesi su “Kafka e il teatro contemporaneo: l’opera
di Giorgio Barberio Corsetti”. Partecipa a laboratori di drammaturgia diretti da Ascanio Celestini (2004; 2005); Marco
Baliani (2005); Marco Martinelli (2006; 2008); Emma Dante (2005), Fabrizio Crisafulli (2007). Nel 2009 si diploma
alla Scuola Romana di Fotografia. Dopo esperienze come critica teatrale, dal 2007 inizia a collaborare - come aiuto
regista – con Antonino Iuorio, Luciano Melchionna e Fortunato Cerlino. Dal 2009 conduce laboratori teatrali per
ragazzi di Scuole Superiori. Cura la prima, la seconda e la terza edizione del TTF-festival di teatro e nuovi linguaggi
(2009; 2010; 2011), in qualità di organizzatrice e direttrice artistica. Cura il progetto, in qualità di organizzatrice e aiuto
regia di Edipo a Terzigno, tra i vincitori del Napoli Fringe Festival 2013. Attualmente è impegnata nel progetto teatrale
Sono già da un'altra parte, come autrice e assistente alla regia. Lo spettacolo ha debuttato lo scorso dicembre 2012 al
Piccolo Teatro Unical di Cosenza, con la regia di Fortunato Cerlino.
Daniele Vianello
Docente di Istituzioni di storia del teatro (Laurea Triennale) e di Teorie e tecniche di regia (Laurea Magistrale)
all’Università della Calabria. Si è laureato con lode nel 1995 in Lettere e Filosofia all’Università di Roma La Sapienza.
Nel 2001 ha ricevuto il titolo di Dottore di Ricerca in “Storia, teoria e tecnica del teatro e dello spettacolo” presso la
medesima Università. È stato docente di discipline teatrali all’Università di Roma La Sapienza dal 2002 al 2008 e
all’Università della Calabria dal 2003 al 2007. Dal 2007 è ricercatore universitario e docente di ruolo presso
l’Università della Calabria. Dal 2000 è Contributing Editor della rivista americana Western European Stage. Le sue
pubblicazioni riguardano prevalentemente il teatro rinascimentale e quello contemporaneo. È stato per anni
collaboratore culturale del “Teatro di Roma”, dove ha anche lavorato come assistente alla regia con registi italiani e
stranieri (tra i quali Eimuntas Nekrošius).
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