D_1416_72-29_Informativa_Charcot-Marie-Tooth_Rev1

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INFORMATIVA
per l'indagine genica per
la Malattia di Charcot-Marie-Tooth
D/1416/72-29
Ed. 1
Rev. 1
del 12/03/2012
ex M/1416/72-28
SOD Diagnostica Genetica
La Malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT) fu descritta per la prima volta dai neurologi francesi
J.M. Charcot e P. Marie e dal neurologo inglese H. Tooth; genericamente si parla di Neuropatie
Ereditarie Sensitivo-Motorie.
La CMT è una malattia molto eterogenea da un punto di vista clinico, colpisce circa 1 persona
su 2.500, e risulta la malattia ereditaria del sistema nervoso periferico più frequente. Le manifestazioni
cliniche includono debolezza e ipotrofia dei muscoli delle estremità, in particolar modo della gambe e
dei piedi. Si osserva inoltre una diminuzione della sensibilità nelle estremità (con una distribuzione "a
calza" o a "guanto").
L’ereditarietà può essere autosomica dominante, autosomica recessiva o X-linked recessiva.
Si possono distinguere forme demielinizzanti (CMT1) caratterizzate da un danno alla mielina (il
rivestimento isolante dei nervi) e forme assonali (CMT2), in cui il danno primario è a carico delle
terminazioni nervose e non nel loro rivestimento. La CMT ad ereditarietà X-linked (CMTX) rappresenta
sino al 20% delle forme di CMT. Il fenotipo clinico è più grave nei maschi rispetto alle femmine (queste
ultime possono anche essere asintomatiche). Nei maschi la CMTX si manifesta con aspetti
prevalentemente demielinizzanti mentre nelle femmine con aspetti prevalenti di neuropatia assonale.
La Neuropatia ereditaria con predisposizione alle paralisi da compressione (HNPP) è
caratterizzata da deficit sensitivo-motori acuti, tipicamente non dolorosi, transitori e ricorrenti, scatenati
da traumi o compressioni di lieve entità o senza causa apparente e da alterazioni della conduzione
nervosa. La HNPP è associata a delezione di 1.5 megabasi della regione 17p11.2-12 nell’80% dei
casi, nel 20% si identificano mutazioni del gene PMP22.
Una ulteriore classificazione della CMT si ha in base ai geni coinvolti; 1) CMT1A (OMIM
118220), associata ad alterazioni nella regione cromosomica 17p11.2-12 che contiene il gene della
Proteina della Mielina Periferica 22 (PMP22): duplicazione di 1.5 megabasi (68-90% dei casi di CMT1)
o mutazioni puntiformi nel gene PMP22 (1%); 2) CMT1B (OMIM 188200), associata a mutazioni nel
gene della Proteina della Mielina P0 (MPZ) sul cromosoma 1q22 (4% dei casi di CMT1); CMTX (OMIM
302800) associata a mutazioni del gene della connessina 32 (Cx32).
Grazie allo sviluppo delle tecniche di biologia molecolare, è oggi possibile studiare
direttamente il DNA del paziente ed eseguire, con metodiche dirette la diagnosi molecolare di CMT. Le
stesse metodiche, in caso di gravidanza consentono di effettuare la diagnosi prenatale.
Analisi genica
Tipologia del campione e suo trattamento
Per effettuare la diagnosi molecolare è sufficiente un prelievo di sangue periferico o di altri
tessuti. La consulenza genetica è parte integrante del test e deve essere sempre eseguita.
La diagnosi molecolare delle CMT si basa sui seguenti metodi:
Ricerca della duplicazione CMT1A e della delezione HNPP al locus 17p11.2 mediante
MLPA (Multiplex Ligation-Dipendent Probe Amplification)
Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi - sede legale: largo Brambilla, 3 - 50134 FIRENZE
SOD Diagnostica Genetica, padiglione 15 Piastra dei servizi, tel. 0557949363
www.aou-careggi.toscana.it
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INFORMATIVA
per l'indagine genica per
la Malattia di Charcot-Marie-Tooth
D/1416/72-29
Ed. 1
Rev. 1
del 12/03/2012
ex M/1416/72-28
SOD Diagnostica Genetica
sequenziamento dei geni PMP22, MPZ , CX32 , se la ricerca della duplicazione,
delezione risulta negativa
La tipologia di analisi molecolare eseguita può essere diversa rispetto a quello sopraindicato a
seconda dei dati emersi dalla consulenza genetica, durante la quale verranno specificati.
Per completamento dell’analisi può essere necessario eseguire l’esame sui genitori o su altri
familiari.
In rarissimi casi è possibile dover ripetere il prelievo di sangue o tessuto a causa di problemi
tecnici, assenza o scarsità di materiale (DNA), necessità di approfondimenti diagnostici.
E’ possibile effettuare l’analisi genica anche in epoca prenatale. L’esame viene effettuato su
DNA estratto da villi coriali o da amniociti tramite villocentesi o amniocentesi, dopo l’esecuzione di una
consulenza genetica.
Nell’ambito delle malattie ereditarie, sia per analisi postnatali che prenatali, si eseguono studi
familiari per valutare la trasmissione della malattia; questo tipo di indagine oltre ad identificare i
soggetti affetti, può evidenziare casi di non paternità.
I risultati di un test genetico possono riguardare oltre al soggetto che lo ha eseguito, anche gli
altri componenti del nucleo biologico, in quanto le anomalie genetiche possono essere ereditabili e/o
trasmissibili.
Siti utili
Associazione Italiana Charcot-Marie-Tooth
http://www.aicmt.org/
Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi - sede legale: largo Brambilla, 3 - 50134 FIRENZE
SOD Diagnostica Genetica, padiglione 15 Piastra dei servizi, tel. 0557949363
www.aou-careggi.toscana.it
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