Informazioni, curiosità e news per una vita migliore TENA info Gestione ed efficienza ▟ Rsa: ottimizzare il servizio e coinvolgere le famiglie ▟ Psicologia Dal saper fare al saper essere Terapie alternative ▟ Ayurveda: esperienza millenaria a servizio della longevità Giugno 2 0 1 2 Sommario Editoriale Gestione ed efficienza Vita pratica Una ricerca sulla rete delle Rsa, com- a misura di anziano per individuare elementi innovativi, 3 Strutture residenziali per anziani: ottimizzare il servizio e coinvolgere le famiglie Psicologia 5 Una nuova età d’oro: dal saper fare al saper essere 6 Design: un mondo Terapie alternative 7 Scienza della vita: un’esperienza millenaria a servizio della longevità Uso dei farmaci 9 Relazione con il cliente: gli italiani promuovono la farmacia missionata dalla provincia di Milano finalizzati al miglioramento dell’offerta dei servizi rivolti alla popolazione anziana, crea un vero e proprio filo conduttore del secondo numero del 2012 di TENA Info. Al concetto di vecchiaia si sostituisce l’idea di processo, influenzato da elementi culturali e personali, modificabile e comprensibile dall’individuo: Alimentazione dalla medicina indiana che vede la con una dieta estiva ad hoc turale percorso di vita, alla psicologia e Recensione il significato e le capacità emergenti in 10 Disidratazione: prevenire 11 Utili inutili - Materiali per una riconsiderazione della condizione anziana malattia come una distorsione dal nasociologia che cominciano a rivalutare età matura. Sul fronte della vita quotidiana l’aumento delle persone anziane comincia 11 Brevi a interessare gli accademici così come le aziende più avanzate che si propongono di comprendere maggiormente Editore Sca Hygiene Products SpA Via Salvatore Quasimodo, 12 20025 Legnano (MI) Tel. 0331 443811 Fax 0331 443881 Testi Alessandra Pedraglio i bisogni di un target finora ignorato, Fotolito Stefano Palazzina, Milano disfare. Foto: archivio SCA, www.fotolia.com, www.shutterstock.com Realizzazione grafica Lodovico Pieropan Studio grafico Pieropan Via Resistenza, 15/A 20098 San Giuliano M.se (MI) Tel. 02.36546050 [email protected] 2 Stampa Arti Grafiche Alpine Via Belotti, 14 21052 Busto Arsizio (VA) Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 527 del 30/09/2002 Giugno 2012 portatore di bisogni e desideri da sod- La medicina moderna perderebbe di valore se separata dall’elemento umano: la vecchiaia diventa un tempo per sviluppare le capacità relazionali e per beneficiare dell’attenzione di figure capaci di consigliare e rassicurare. Gestione ed efficienza Strutture residenziali per anziani: ottimizzare il servizio e coinvolgere le famiglie L’ allungamento della vita della popolazione sta catalizzando un profondo cambiamento all’interno dei sistemi socio-economico, culturale, sanitario e familiare, a cui risulta necessario rispondere attraverso l’attivazione di servizi e interventi assistenziali integrati. Emerge la necessità di una rivisitazione della cultura degli anziani in linea con il cambiamento in atto, a partire dalla stratificazione degli stili di vita e dall’aumento del numero delle persone anziane attive e produttive, processo in cui gli operatori delle Rsa ricoprono una posizione privilegiata. L’attuale frammentazione della rete Il miglioramento in termini di efficacia ed efficienza dell’offerta di servizi destinati agli anziani passa attraverso l’ottimizzazione della comunicazione tra gli operatori all’interno e tra organizzazioni diverse, valorizzandone la capacità di condividere l’innovazione e potenziandone le competenze relazionali dei servizi rappresenta uno dei limiti da superare al fine di garantire la continuità e la qualità delle cure alla persona anziana e alla famiglia. ☛ La partecipazione dei familiari Uno studio condotto da Segesta su un campione di 2.500 ospiti di quattordici strutture, tra Rsa e Hospice, ha messo a fuoco le abitudini di visita dei familiari. Contrariamente a quanto si potrebbe ipotizzare in un’area metropolitana, la frequenza delle visite spazia dalle due alle diciotto presenze settimanali, suddivise nell’arco dell’intera giornata: oltre il 33% delle visite avviene infatti la mattina, contro il 30% delle ore serali, di cui solo il 5% dopo le 19,30. Giugno 2012 3 Gestione ed efficienza * Relazione tra qualità e costi La qualità non rappresenta necessariamente un costo aggiuntivo: dove le relazioni sono buone la riduzione delle spese è stata provata, mentre non è vero il contrario, che a costi elevati corrisponda un altrettanto elevato livello di qualità del servizio. Appare quindi necessario ripensare il rapporto tra qualità e costi, trasformando le buone relazioni – all’interno delle buone prassi in una vera e propria cifra organizzativa. ▼ La ricerca evidenzia quattro punti critici suscettibili di miglioramento: l’influenza del contesto, il coinvolgimento delle famiglie, il sostegno agli operatori e l’integrazione delle funzioni nelle Rsa 4 Il laboratorio di ricerca La ricerca-formazione “Costellazione Rsa”, condotta da Studio Aps per la Provincia di Milano ha preso le mosse da due premesse: il riconoscimento della frammentazione dell’offerta e la rilevazione di un calo della domanda formativa, parallelo a un orientamento alla ricerca dell’arricchimento personale da parte degli operatori, a scapito di un’attenzione più ampia all’efficienza organizzativa. Il laboratorio di ricerca si è svolto nel biennio 2009-2011 coinvolgendo i dirigenti e le figure di coordinamento di alcune Rsa dell’area milanese, creando un’opportunità di confronto e condivisione a partire dalla ricostruzione di alcune ipotesi di lavoro, per arrivare a sperimentare nuove soluzioni e metodologie operative. La ricerca ha messo a fuoco alcuni punti critici dei servizi per anziani Giugno 2012 che, una volta riformulati, risultano soggetti a possibili miglioramenti: in particolare l’influenza del contesto sull’operato dei servizi, le forme di coinvolgimento delle famiglie nella costruzione del progetto residenziale e le modalità di sostegno al lavoro degli operatori nonché l’integrazione delle funzioni all’interno delle Rsa. Il rapporto con le famiglie Nel momento in cui insorge la necessità del ricovero in una struttura residenziale, famiglia e anziano vi giungono portando con sé emozioni, attese, ambiguità e conflitti, che ricadono in qualche misura sull’operatività dell’organizzazione. La formula praticata in alcune Rsa del milanese prevede l’attivazione di un p e r c o r s o con le famiglie, a partire da una visita domiciliare prima del ricovero, seguita da un incontro finalizzato alla raccolta delle informazioni riguardanti la storia familiare e l’anamnesi dell’anziano. A fine percorso la famiglia riceve una restituzione delle informazioni principali e del progetto di intervento. Fiducia versus affido passivo La creazione di un sentimento di fiducia da parte della famiglia – in luogo di un affidamento passivo alla struttura – e la capacità di ascolto degli operatori abbattono l’incidenza delle recriminazioni, oltre a creare una solida base per la realizzazione di un piano di assistenza personalizzato. La relazione con la famiglia del ricoverato prevede una fase di accompagnamento alla morte, cui fa seguito un ulteriore percorso di sostegno, che permette ai familiari di elaborare il lutto e di frequentare ancora, se lo desiderano, la struttura ospitante. n L’aumento della longevità offre la possibilità di sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio potenziale individuale grazie, all’acquisizione di nuove competenze riconducibili al “saper essere”, sia in termini di relazione con se stessi e con gli altri, sia di comunicazione adeguata Psicologia UNA NUOVA ETÀ D’ORO: U n po’ più grigi, lenti e rugosi, ma più stabili emotivamente, più felici e più intelligenti che in ogni altro periodo della vita: lo studioso di Cambridge David Bainbridge, in un recente saggio intitolato “Middle age”, sostiene che il picco di soddisfazione e di capacità di analisi si raggiunge tra i quaranta e i sessanta anni di età, lontano sia dagli alti e bassi della gioventù, sia dal declino della vecchiaia. L’autore prende di petto le principali problematiche legate all’avanzare dell’età – dalla sessualità, alla menopausa, all’ andropausa – oltre ad affrontare le scoperte più recenti sul funzionamento del cervello, per confermare che invecchiando si acquista in visione d’insieme e si diventa abili nell’utilizzo di entrambi gli emisferi - destro e sinistro operazione che ai giovani riesce meno bene. Bainbridge arriva ad affermare che il cervello della mezza età sta diventando la macchina pensante più potente e flessibile dell’universo, eventualità che aprirebbe grandi possibilità di affermazione in tempi imprevisti della vita. Benessere e cultura Una serie di altri studi conferma che il benessere emotivo traccia una curva ad U nel corso dell’esistenza: si partirebbe bene da giovani, scendendo in fretta per cominciare a risalire, fino ad arrivare a una stabilità simile alla serenità. dal saper fare al saper essere Secondo uno studio di David Blanchflower del Dartmouth College, che ha elaborato i dati provenienti da settantadue paesi del mondo, il punto più basso del benessere personale cambierebbe da nazione a nazione - per gli svizzeri a trentacinque anni, per gli ucraini a sessantadue – a fronte di una media europea attestata intorno ai quarantasei anni. Il benessere emotivo dipenderebbe quindi dalla cultura più che dall’età. Il cambiamento di rotta riguarda gli obiettivi perseguiti: le persone più avanti nell’età hanno imparato il valore delle cose che contano, rinunciando magari ad un po’ di ambizione, ma guadagnando in termini di tranquillità e tolleranza. I Giugno 2012 ☛ 5 Psicologia ▼ Il saper essere riguarda lo sviluppo delle capacità relazionali a partire da una buona conoscenza di se stessi motivi che rendono la terza parte dell’esistenza degna di essere vissuta continuano ad aumentare, ben al di là delle scoperte mediche finalizzate a migliorare la qualità e la lunghezza della vita. Un tempo per essere Nella cultura occidentale la crescita personale si sviluppa attraverso le dimensioni del sapere, saper fare e saper essere: la prima riguarda la conoscenza teorica, acquisita nel percorso scolastico e talvolta conclusa con la maggiore età, mentre la seconda riguarda la pratica e si sviluppa lungo tutto il periodo della vita lavorativa. Il saper essere riguarda soprattutto le capacità n La via della contemplazione L’approccio meditativo aiuta a conoscere meglio se stessi e a lasciare affiorare i problemi irrisolti, indagando la propria mente ed imparando a vedere la realtà così com’è, senza discriminazioni e fantasie. Lasciando andare ogni sforzo e pensiero, la mente ritrova il suo stato naturale – vuota e senza ostruzioni – raggiungendo uno stato di consapevolezza non selettiva, di serena chiarezza e contemplazione del momento presente. relazionali, a partire da una buona conoscenza di se stessi grazie ad un contatto interiore profondo. Il tempo della vecchiaia, da qualsiasi momento lo si consideri, si distingue per la libertà dal lavoro e dai ritmi dettati dal mondo esterno, rappresentando una grande occasione di auto conoscenza e di investimento su se stessi. La scelta di un percorso introspettivo, finalizzato ad affrontare e sciogliere le problematiche personali irrisolte, aiuta le persone mature a sviluppare doti, spesso trascurate o inutilizzate, quali l’ascolto, l’empatia e l’accettazione. L’approfondimento delle qualità relazionali, oltre a restituire un nuovo significato all’esistenza, rappresenta un vero e proprio tesoro, da spendere in ogni occasione: si tratti dei rapporti informali con i familiari e gli amici, o formali, con medici, operatori sanitari e sociali. n Vita pratica DESIGN: un mondo a misura di anziano S Agnes - age gain now empathy system – è un simulatore che una volta indossato fa vivere qualche ora da anziani. L’attrezzatura è stata realizzata dai ricercatori del Mit di Boston per aiutare architetti, designer e commercianti a progettare il mondo che verrà econdo le Nazioni Unite, per la prima volta nella storia, il numero di persone oltre i sessantacinque anni supererà la popolazione mondiale di età inferiore ai cinque anni. Un italiano su cinque ha già più di sessantacinque anni ed entro il 2050 saranno 34,5 milioni. Prevedere prodotti, servizi, case, negozi, trasporti e città a misura di anziano richiede un cambio di approccio da parte dei progettisti, compresi quelli che si occupano dei modi di impiegare la creatività. Vecchiaia non significa necessariamente fragilità, dipendenza e patologie fisiche, bensì nuovi neuroni - attività intellettuale vivace, tempo libero, 6 potere d’acquisto - una fase di sperimentazione, si tratti di tecnologie e new media, sport, cura di sé, viaggi o divertimento. La ricerca di AgeLab spicca per l’approccio pragmatico offrendo la possibilità di immedesimarsi in un settantenne o ottantenne per progettare nuovi prodotti e servizi a partire dalle specificità che connotano il funzionamento dell’organismo umano in età avanzata e aiutare le aziende che cominciano a chiedersi come diventare age-friendly. Alcune iniziative emergenti danno un segnale della direzione da seguire: dagli strumenti elettronici per la sicurezza Giugno 2012 domestica e la salute, al videogioco Brain Training di Nintendo Ds, al social network dedicato alle case di riposo, all’esempio del supermercato austriaco Adeg Aktiv Markt 50+, progettato e realizzato a misura di senior. Sul fronte dei servizi urbani si spazia dal sistema di taxi canadese per signore anziane sole Driving Miss Daisy, alle aree verdi del Preussen Park di Berlino, attrezzate in modo specifico per l’attività fisica degli anziani, all’allungamento dei tempi dei semafori di New York, in modo da consentire l’attraversamento ai più lenti, al progetto internazionale dell’Oms Global Age-friendly Cities, a cui ha aderito Udine. n Terapie olistiche * Erbe per la longevità L’ayurveda definisce rasayana – che significa dare spazio all’essenza della vita - particolari erbe e minerali utilizzati per aumentare la longevità, veri e propri correttivi per la perdita di memoria delle cellule. Secondo la medicina indiana in natura esiste un’erba con la medesima vibrazione di ogni organo, capace di riportarlo al funzionamento corretto. I rasayana, applicati in base ad un principio analogico, inviano un segnale sottile al corpo attraverso i dosha e influenzano direttamente l’intelligenza interiore. Secondo l’ayurveda vivere in sintonia con la natura, in modo semplice, piacevole e senza sforzo, significa rispettare la propria unicità garantendosi così uno stato di salute e benessere destinato a durare nel tempo SCIENZA della vita: un’esperienza millenaria a servizio della longevità L’ ayurveda è nato in India oltre cinquemila anni fa: il vocabolo in sanskrito, composito di ayus (vita) e veda (conoscenza o scienza) significa letteralmente conoscenza dell’intervallo di vita o scienza della vita. Obiettivo dell’ayurveda è mostrare come determinare ed estendere la vita, evitando le interferenze della malattia e della vecchiaia. Principio guida dell’ayurveda è la profonda influenza della mente sul corpo: la libertà dalla malattia deriva quindi dal grado individuale di consapevolezza, finalizzato ad ottenere un elevato livello di salute. Il segreto del benessere è la capacità di scegliere, per raggiungere così il grado di salute che si ritiene possibile. Il benessere totale non riguarda un lieve miglioramento della salute, ma si basa su un radicale cambiamento di prospettiva, che rende inaccettabili la malattia e l’infermità della vecchiaia. I tipi corporei L’individuazione del tipo corporeo (prakruti) rappresenta il primo passo per comprendere le caratteristiche intrinseche del proprio organismo e imparare ad assecondarle in modo da mantenerle in equilibrio. Secondo la medicina indiana, il corpo sa perfettamente cosa gli fa bene e cosa no, per cui un buon livello di salute dipende soprattutto dalla capacità Giugno 2012 ☛ 7 Terapie olistiche ▶ Per migliorare la qualità della vita è necessario conoscere e rispettare la propria natura fondamentale di percepirne le richieste e di assecondarle, mentre uno squilibrio minimo rappresenta il primo passo verso la malattia. Conoscere i punti di forza e di debolezza di ogni tipo permette al terapista di scegliere un approccio specifico alla prevenzione. Il tipo ayurvedico delinea le tendenze innate caratteristiche di ogni individuo: la sua individuazione permette al medico di indicare dieta, attività fisica ed eventuali terapie per recuperare e mantenere un buon stato di salute. Un ponte corpo-mente I dosha consentono il dialogo tra corpo e mente, il loro squilibrio rappresenta il primo segno della mancanza di allineamento tra fisico e immateriale, causa delle Riequilibrare vata* Il riequilibrio dei dosha si ottiene grazie all’azione sinergica di dieta, esercizio fisico, pratiche terapeutiche quotidiane e stagionali. L’equilibrio di vata, il sovrano dei dosha, è fondamentale in quanto pitta e kapha lo seguiranno, e si basa sulla regolarità. Una vita tranquilla, abitudini scandite, abbondanza di cibo e sonno, calore e attenzione ai fluidi, ne costituiscono la base, oltre all’esclusione di stimolanti quali alcol, caffé e sigarette. malattie, mentre il loro equilibrio garantisce salute ed evoluzione. I tre dosha governano migliaia di funzioni del sistema corpo-mente, svolgendo tre azioni specifiche: vata controlla il movimento, pitta il metabolismo e kapha la struttura. Ogni individuo porta in sé i tre dosha in diverse percentuali: la definizione del tipo riguarda le dieci possibili combinazioni - tre tipi a un dosha, sei tipi a due dosha, un tipo tridoshico - utilizzate dalla medicina indiana. Allargando lo sguardo al trascorrere della vita, il periodo compreso tra la gestazione e l’adolescenza è governato dal dosha kapha, la fase successiva fino a circa ai cinquant’anni da pitta, mentre il periodo della maturità e della vecchiaia risulta fortemente influenzato da vata. I tratti psicologici principali dei dosha in equilibrio sono: immaginazione, sensibilità, spontaneità, elasticità mentale e allegria per vata, vivacità intellettuale, fiducia, intraprendenza e gioia per pitta, calma, comprensione, coraggio, capacità di amare e perdonare per kapha. Verso la completezza Pensieri, emozioni ed aspettative lasciano segni sul corpo grazie alla loro capacità di interloquire con esso e ad un certo punto della vita adulta le impronte di stress e invecchiamento cominciano a prevalere sul processo di crescita ed espansione. Una volta raggiunta la mezza età, la maggioranza delle persone conosce le proprie tendenze fondamentali, così come i problemi trascurati nel tempo. Per migliorare la propria vita e raggiungere un completo stato di salute è necessario prestare attenzione e rispettare la propria prakruti o natura fondamentale. Lo squilibrio di vata si manifesta in particolare nel periodo della vecchiaia, a causa del suo aumento naturale. Invecchiare male fa emergere i sintomi peggiori dell’eccesso di vata - dal dimagrimento, all’inappetenza e fatica nel digerire, dall’insonnia, alla distrazione e smemoratezza continue – che, se sommati ad uno squilibrio preesistente, portano alla cronicizzazione di disturbi quali mal di testa, mal di schiena, ansietà e depressione. n *Si ringrazia l’associazione Aima Ayurveda per avere concesso l’utilizzo delle immagini e la dottoressa Sadbhawna Bhardwaj che ha svolto i trattamenti 8 Giugno 2012 © by-studio - Fotolia.com Uso dei farmaci Un’indagine condotta da Ispo sull’immagine del farmacista fotografa lo scenario nazionale evidenziando la soddisfazione e la fiducia dei pazienti nei confronti della professionalità e dei servizi offerti dalle farmacie Relazione con il cliente: gli italiani promuovono la farmacia I l farmacista e la farmacia si confermano un valido punto di riferimento per la salute delle persone a partire dal fondamentale legame di fiducia instauratosi tra il professionista e la sua clientela. Secondo la ricerca di Ispo la figura del farmacista presenta il più elevato livello di credibilità come consulente per la salute, seguito da criteri guida come la marca e la reputazione del farmaco, utilizzati dai clienti nella scelta e a garanzia della qualità. Plauso a tutto tondo La quasi totalità del campione (95%) esprime un giudizio positivo nei confronti della figura del farmacista: i giudizi molto positivi risultano trasversali nella popolazione, raggiungendo un picco nella categoria dei pensionati. La maggioranza degli italiani (95%) vede il farmacista come un professionista disponibile e capace di ascoltare, vero e proprio punto di riferimento per la propria salute (90%). La ricerca evidenzia un giudizio molto positivo anche nei confronti della capacità del farmacista di consigliare il farmaco generico, per aiutare a risparmiare, dimostrando di saper rispondere a tutti i bisogni del paziente. Il rapporto di fiducia Oltre la metà degli italiani (77%) dichiara di recarsi preferibilmente presso la farmacia di fiducia, e che il consiglio del farmacista rappresenta il punto di vista più importante nella decisione di acquistare farmaci o altri rimedi. Nell’ultimo anno la maggioranza (67%) ha mantenuto costante la spesa e l’attenzione alla qualità (75%), mentre, nonostante la crisi, il 17% dei rispondenti afferma di avere incrementato il livello di spesa. Secondo i dati raccolti da Ispo la farmacia risulta essere ancora il luogo privilegiato dagli italiani anche per l’acquisto di prodotti non prescritti, che l’82% dei rispondenti acquista solo o prevalentemente in farmacia. Il valore del servizio La farmacia appare come luogo di accesso privilegiato anche per i servizi offerti che riscuotono un’ampia adesione da parte degli intervistati. La possibilità di eseguire in farmacia esami come il controllo della glicemia, del colesterolo o della protrombina, viene apprezzata dall’84% delle risposte, contro la possibilità di effettuare in farmacia anziché in ospedale, la prenotazione di alcuni esami e il ritiro dei referti che soddisfa l’82% e la possibilità di usufruire di un servizio di consegna a domicilio che consente di ricevere i farmaci direttamente a casa a fronte di una spesa minima di pochi euro (80%). n Giugno 2012 Ipermercato? No grazie! I punti di vendita dei farmaci inseriti nei supermercati dopo la liberalizzazione si confermano un fenomeno ancora marginale: in situazioni particolari il cliente preferisce rivolgersi al farmacista tradizionale piuttosto che alla distribuzione moderna, nonostante nei corner degli ipermercati i farmaci generici e i prodotti da banco risultino accessibili ad un prezzo inferiore mediamente del 23% rispetto a quello praticato in farmacia. 9 Alimentazione L’aumento delle temperature richiede una cura maggiore nell’alimentazione degli anziani optando per cibi leggeri e soprattutto idratanti, oltre ad un apporto d’acqua aggiuntivo di almeno un paio di litri al giorno Disidratazione: Non attendere la sete L’acqua è un elemento fondamentale della vita: in estate viene espulsa con il sudore e quindi va reintrodotta per ristabilire il giusto equilibrio. Due litri di acqua al giorno, pari a otto grandi bicchieri, rappresentano la base ideale quando fa caldo, a cui devono aggiungersi i liquidi assunti attraverso gli alimenti più adatti. E’ essenziale bere con regolarità, non aspettando che insorga la sete, evitando i liquidi molto caldi come quelli ghiacciati, in modo da evitare il rischio di congestione. prevenire con una dieta estiva ad hoc L’ alimentazione estiva è all’insegna della leggerezza: con l’aumentare delle temperature l’organismo umano presenta infatti un minore fabbisogno quotidiano di calorie – circa 300 in meno rispetto all’inverno – mentre una digestione elaborata risulta controproducente per più motivi. Oltre a generare calore la digestione lunga richiama il sangue in direzione dello stomaco, rallentando il processo di termoregolazione, il meccanismo naturale di raffreddamento che avviene grazie alla sudorazione e l’evaporazione dell’acqua attraverso la pelle. Frutta & verdura Durante la stagione calda, il giusto apporto di liquidi parte da una combinazione armoniosa tra l’assunzione di bevande – preferibilmente acqua naturale, succhi di frutta e tisane - ed alimenti solidi, in particolare frutta e verdura, sempre 10 Giugno 2012 presenti nel menù estivo. Grazie alla ricchezza di zuccheri a basso indice glicemico, la frutta risulta particolarmente indicata per i due spuntini di metà mattina e metà pomeriggio: l’assunzione di destrosio e fruttosio induce infatti una minima produzione di insulina. Tutte le verdure vanno bene, meglio se consumate crude intere o centrifugate, compatibilmente con la capacità masticatoria della persona. Maturi e appena colti Frutta e verdura, oltre all’acqua, contengono sali minerali, vitamine ed antiossidanti, capaci di contrastare l’invecchiamento cellulare. Per ottimizzare l’apporto di questi elementi è meglio preferire frutta e verdure di stagione, consumando prodotti raccolti da poco, con un buon grado di maturazione. Il processo di impoverimento e di perdita del valore nutrizionale ha inizio nel momento della raccolta: meglio procurarsi frutta e verdura quotidianamente, magari a chilometro zero, piuttosto che conservarne in frigo grandi quantità. Proteine e latticini Una dieta equilibrata deve apportare calcio e ferro, assumibili attraverso il consumo di latte, yogurt e formaggi – freschi e molli – e di pesce. Il gelato è un buon alimento estivo: quello artigianale, prodotto con materie prime di qualità, può sostituire uno dei cinque pasti quotidiani. La carenza di ferro, a cui spesso risultano esposti gli anziani, si può prevenire aumentando il consumo di legumi, radicchio verde, spinaci, uova, tonno al naturale e petto di pollo. È inoltre importante introdurre cibi ricchi di fibre, a partire dai cereali, accompagnati da un’abbondante quantità di liquidi, in modo da suscitare una sensazione di sazietà, migliorando la funzionalità intestinale. n ▟ Brevi ▟ L’anno dell’invecchiamento attivo Recensione Una, cento, mille vecchiaie Titolo: Utili inutili - Materiali per una riconsiderazione della condizione anziana Autore:Guglielmo Giumelli Editore: Il melangolo, Genova 2012 Pagine: 125 Prezzo: 14 euro L’anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica al contributo che le persone anziane possono dare alla società, oltre a sollecitare politici e istituzioni ad intraprendere, ad ogni livello, azioni volte a migliorare le possibilità di invecchiare restando attivi e a potenziare la solidarietà tra le generazioni. Per invecchiamento attivo si intende potere invecchiare in buona salute, partecipare appieno alla vita della collettività e sentirsi realizzati nelle attività, quindi essere più autonomi nel quotidiano e più impegnati nella società. ▟ Quasi amici Ispirato ad una storia vera, il film diretto da Olivier Nakache ed Eric Toledano, racconta dell’incontro tra due mondi apparentemente lontani. Dopo un incidente di parapendio che lo ha reso tetraplegico, Philippe assume Driss, un ragazzo di periferia appena uscito di prigione, come badante personale. L’incontro tra due culture apparentemente opposte – la Parigi benestante e raffinata con l’emigrazione di seconda generazione della banlieue – dà luogo ad un contrasto stimolante e alla nascita di un profondo rapporto umano tra i due. Una situazione tragica si trasforma in un racconto divertente che fa emergere le qualità umane più elevate, non riconducibili alle origini di classe o di razza. La vecchiaia socialmente costruita e stereotipata, quella che tutti siamo convinti di conoscere, non esiste: il saggio di Giumelli approfondisce la convivenza di tante vecchiaie quante sono le persone che invecchiano attraverso una propria e unica storia di vita. La scienza spiega appena il 20% della vecchiaia, mentre il resto resta nel vago e nell’incertezza. Una definizione avanzata intende l’invecchiamento come l’insieme di processi bio-fisiologici, sociali e psicologici che accompagnano ogni individuo nel percorso di vita. Se la sua conclusione è certa, la sua durata risulta connessa alla specie umana e alle condizioni storiche e sociali. L’invecchiamento è stato a lungo considerato un fenomeno patologico causato dall’usura dell’organismo e dall’accumulo di malattie degenerative. La ricerca della salute è stata rallentata in passato dal ritenere irreversibili alcune manifestazioni, mentre oggi emerge la necessità di scegliere la direzione da imboccare per orientare la ricerca alla difesa della salute dell’anziano, comprendendo tutti gli aspetti – fisici e non - che concorrono alla qualità della sua vita. Giugno 2012 11 Supporto esperto e cura personalizzata. Insieme facciamo la differenza. Un trattamento individualizzato per la gestione della continenza e dell’igiene personale può dare dei grandi benefici alla qualità di vita degli ospiti portando vantaggi alla casa di riposo nel suo complesso. TENA, con più di 40 anni di esperienza in tutto il mondo, è il partner ideale per migliorare il benessere degli ospiti e gestire il tuo budget. Per ulteriori informazioni visita il sito www.tena.it oppure chiama il servizio clienti TENA allo 0331443895