Il nome Emilia deriva dal nome dell’antica via (Via Aemilia), fatta costruire dal console romano Emilio Lepido nel II secolo a.C. per collegare la colonia di Rimini con Piacenza. Romagna deriva, invece, dal latino medioevale Romània, antica denominazione data dai Longobardi al territorio di Ravenna. POSIZIONE E CONFINI L’Emilia-Romagna è situata nell’Italia Settentrionale. Confina a nord con la Lombardia ed il Veneto; ad ovest con Lombardia, Liguria e, per un breve tratto, con il Piemonte; a sud con Liguria, Toscana e Marche; ad est, infine, è bagnata dal Mar Adriatico. EMILIA-ROMAGNA la storia L’Emilia-Romagna era abitata anticamente da Etruschi e Celti. Successivamente venne inserita dai Romani nella Gallia Cisalpina, per diventare in seguito la regione augustea Emilia (in onore alla strada voluta da Emilio Lepido). Dopo la caduta dell’Impero romano, il territorio venne spartito tra Bizantini, che controllavano la parte orientale della regione (l’Esarcato di Romania), e i Longobardi, che unirono la restante area alla Lombardia. Durante il periodo delle Signorie (Estensi a Ferrara, Visconti prima e Farnese poi, a Piacenza e Parma), Bologna passò sotto il controllo dello Stato Pontificio e la regione venne divisa in tre zone sotto differenti controlli politici: il Ducato Farnesiano, quello Estense e le Legazioni Pontificie. Tale frammentazione si concluderà nel 1860, quando la regione entrerà a far parte del Regno d’Italia, attraverso un plebiscito. LO STEMMA Lo stemma della regione (adottato nel 1989) rappresenta alcune caratteristiche fisiche della regione: la figura trapezoidale fa riferimento alla forma del territorio; il colore verde allude, invece, al paesaggio dominante, cioè la pianura; la via Emilia è simboleggiata dalla linea retta in basso, mentre il fiume Po dalla curva in alto. EMILIAROMAGNA % su ITALIA 22 117 7,3% 4 275 802 7,2% 193 198 Superficie (kmq) Popolazione (ab.) Densità (ab./kmq) Zone altimetriche Ambiente fisico e clima L’Emilia-Romagna (22 117 kmq) è la sesta regione italiana per estensione. Il territorio è diviso in due aree differenti: nella parte settentrionale è pianeggiante, mentre a sud diventa montuoso e collinare. I rilievi montuosi segnano i confini meridionali della regione e sono costituiti dall’Appennino Ligure e dall’Appennino Tosco-Emiliano (Monte Cimone 2 165 m, Monte Cusna 2 121 m, Alpe di Succiso 2 017 m, Monte Fumaiolo 1 407 m, da cui nasce il Tevere). Una stretta fascia collinare, denominata Subappenino, unisce la zona montuosa a quella pianeggiante. Sopra: il Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti. Fu edificato verso il 520 da Teodorico in marmo bianco d’Istria. Insieme ad altri sette monumenti ravennati fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. www.regione.emilia-romagna.it © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Per il patrimonio naturalistico della regione: LA NATURA PROTETTA - Pagg. 28-29 La Via Emilia è il motore economico della regione e ne custodisce il patrimonio storico. La maggior parte delle sue città, infatti, sorgono su questa arteria e conservano memorie artistiche dell’epoca romana e di quella medioevale cristiana. La Pianura Emiliana rappresenta la parte meridionale della Pianura Padana e digrada verso il Mare Adriatico, dove forma coste basse e sabbiose, a tratti paludose. Tra di esse spicca l’area lagunare delle Valli di Comacchio, situate al confine con il Veneto, tra il Delta del Po e la foce del Reno: sono formate da diversi isolotti separati da canali. I fiumi della regione sono numerosi ed hanno tutti regime torrentizio (con piene stagionali) ad eccezione del Po, che scorre lungo gran parte del confine settentrionale della regione. Gli affluenti di destra del Po sono il Trebbia, il Taro, il Parma, l’Enza, il Secchia e il Panàro; sfociano invece nel Mar Adriatico il Reno, il Savio e il Rubicone. Il clima della regione è caratterizzato da inverni lunghi e freddi e da estati afose (temperato subcontinentale). Molto intense sono le precipitazioni durante la stagione invernale e primaverile, così come il fenomeno della nebbia in pianura. Sulla costa il clima è invece più mite, con temperature anche elevate (marittimo). Il paesaggio dell’Emilia-Romagna è piuttosto vario: nella fascia costiera è presente una vegetazione palustre ed acquatica; in pianura si trovano querceti (leccio, olmo), mentre nell’area collinare e montuosa si estendono querceti misti (acero, nocciolo, rovere, carpino), faggeti e pascoli. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas All’Emilia-Romagna appartiene la parte meridionale del Parco del Delta del Po, che si estende per 550 kmq e comprende le aree della foce del Reno, del Lamone e del Savio. Leggere la carta • Quali riferimenti al territorio contiene stemma della re lo gione? • Quale fiume ne de limita, per lunghi tratti, il confine a nord? • Quali sono i suoi af fluenti provenie nti dall’Appennino? • Quali fiumi si getta no direttamente nel mar Adriatico? • Quale fiume nasce in Emilia-Romag e sfocia nel Mar na Tirreno? • Lungo quale asse viario sono disp oste le principali città ? • Qual è l’unica prov incia emiliana interamente pian eggiante? • Quali sono i passi più importanti dell’Appennino Tosco-Emiliano? • Quali sono i Parchi Nazionali della re gione? Emilia-Romagna 47 Popolazione 1 La popolazione dell’Emilia-Romagna (4 275 802 ab.) è distribuita sul territorio in modo poco omogeneo. Le zone più densamente abitate sono quelle pianeggianti, lungo le coste e l’asse della Via Emilia, che da sola raccoglie circa il 50% della popolazione regionale, con densità abitative elevatissime. Le aree montane hanno subìto, invece, un graduale processo di spopolamento ed oggi risultano scarsamente abitate. L’invecchiamento costante della popolazione è bilanciato da un elevato flusso di immigrati, che rende l’Emilia-Romagna una delle regioni con la più alta percentuale di stranieri presenti: essi rappresentano il 7,5% della popolazione regionale e il 10,8% della presenza straniera in Italia. La maggior parte di essi proviene dal Nord Africa e dall’Est Europa e trova impiego, rispettivamente, nell’industria metalmeccanica e nei servizi alle persone. La qualità della vita in Emilia-Romagna è buona, grazie all’efficienza dei servizi, alla 8 dimensione limitata delle città e ad un reddito medio elevato. Città 3 2 7 Bologna (372 256 ab.) è capoluogo di regione 9 e città metropolitana. Costituisce un importante nodo ferroviario ed autostradale, trovandosi in una posizione strategica per le comunicazioni nazionali e con l’Europa. Grazie alla sua collocazione geografica la città è un grande centro commerciale (celebri le manifestazioni della sua Fiera) ed industriale. Il suo nome deriva da Bonomia, un’antica colonia romana. Ricca di storia e cultura, Bologna è sede di una delle più antiche (X sec.) e famose Università d’Europa: per questo la città è soprannominata “la Dotta”. L’affascinante centro storico ha conservato l’antica struttura medioevale, ed ospita importanti monumenti come le Torri Pendenti della Garisenda e degli Asinelli, la Cattedrale di San Petronio ed i celebri portici, che, solo nel centro storico, si snodano per 38 km. Possiede un’importante tradizione gastronomica, gelosamente conservata dagli innumerevoli ristoranti e osterie della città. La grande presenza di studenti universitari rappresenta un elemento importante per l’economia del capoluogo. 48 Emilia-Romagna La città di Bologna. 1. Basilica di San Petronio 2. Palazzo di Re Enzo 3. Palazzo Comunale 4. Chiesa Metropolitana di San Pietro 5. Torre Prendiparte 6. Torre AzzoguidiAltabella 7. Torre della Garisenda 8. Torre degli Asinelli 9. San Bartolomeo © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Le altre città capoluoghi di provincia sono Modena (179 937 ab.), Parma (178 718 ab.), Reggio nell’Emilia (162 290 ab.), Ravenna (153 388 ab.), Rimini (138 465 ab.), Ferrara (133 591 ab.), Piacenza (100 286 ab.), Forlì-Cesena (rispettivamente 114 683 ab. e 94 094 ab.). 4 5 6 La REPuBBLiCA di SAn MARino si estende per 61 kmq, al confine tra Emilia-Romagna e Marche, in un territorio montuoso che culmina nel Monte Titano. È il più antico Stato indipendente d’Europa: secondo la tradizione, fu fondato nel IV sec. da San Marino e, già dal 1200, si era dato un ordinamento repubblicano. Da allora, ha sempre conservato il suo territorio e la sua autonomia. Con gli accordi del 1862 e del 1977 lo Stato italiano ne ha riconosciuto la piena sovranità e l’indipendenza. San Marino conta una popolazione di 30 539 abitanti, con una densità di 499 ab./kmq. La Repubblica è suddivisa in nove amministrazioni locali chiamate castelli. I castelli sono: San Marino (4 237 ab.), la capitale, una piccola città tipicamente medioevale, con interessanti monumenti, piazzette e ripide scalinate scavate nella roccia, sede universitaria; Borgo Maggiore, Serravalle, Faetano, Domagnano, Acquaviva, Fiorentino, Montegiardino, Chiesanuova. L’economia del piccolo Stato si basa innanzitutto sul turismo giornaliero, in particolare estivo, e ai turisti sono destinati i prodotti della lavorazione artistica della pietra e della ceramica. Altra risorsa fondamentale è quella legata all’attività bancaria e finanziaria, sostenuta da leggi fiscali favorevoli, che ha portato San Marino ad essere scelta come sede legale da numerose imprese commerciali e finanziarie. Una terza voce importante dell’economia sanmarinese è quella legata all’emissione di francobolli per collezionisti filatelici. Tra gli accordi con lo Stato italiano ci sono quelli di unione doganale e quelli in campo telefonico e postale. San Marino partecipa all’Unione monetaria dell’UE e adotta l’euro come moneta base. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Il Monte Titano è il principale rilievo montuoso della Repubblica di San Marino e, con il centro storico, è stato inserito, nel 2008, nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Emilia-Romagna 49 Economia L’Emilia-Romagna possiede una delle economie più ricche d’italia ed un reddito pro-capite molto elevato. Nel passato era una regione di tradizione agricola; a partire dalla seconda metà del Novecento ha sviluppato un settore industriale di alto livello ed un terziario legato al turismo e ai servizi al cittadino. Attività agricole Il settore agricolo è tra i più sviluppati e floridi d’Italia. È basato sull’attività di piccole e medie aziende strutturate in cooperative, strettamente legate all’industria alimentare. Le principali colture della regione sono la barbabietola da zucchero, il frumento, il mais, i pomodori e la frutta (pere e pesche). Molto importante è il comparto vinicolo, con la produzione di vini di qualità. L’allevamento suino è collegato all’industria degli insaccati; l’allevamento bovino e la produzione di latte consentono, invece, di ottenere formaggi famosi come il Parmigiano Reggiano. Sviluppato è il settore della pesca e dell’acquacoltura (cefali e anguille), praticata soprattutto nelle Valli di Comacchio. Attività industriali La ricchezza del settore industriale è anch’essa basata sulla presenza di numerose piccole e medie aziende che, insieme a cooperative e ad aziende artigiane, garantiscono alti livelli produttivi ed una certa diversificazione. I maggiori agglomerati industriali si concentrano lungo la Via Emilia, per sfruttare l’efficiente rete di comunicazioni. Tra i principali distretti industriali spiccano quello agroalimentare (Parma), il tessile e dell’abbigliamento (Carpi), del mobile (Forlì), dei motori (Bologna), il biomedico (Mirandola), delle piastrelle (Sassuolo) e della ceramica (Faenza). Molti di questi prodotti sono destinati all’esportazione. Conosciuta in tutto il mondo è la fabbrica della Ferrari a Maranello, celebre per le sue automobili sportive. Un ruolo importante svolge anche l’industria chimica e petrolchimica (Ferrara e Ravenna), sviluppata grazie alla presenza di giacimenti di metano. I servizi Il terziario rappresenta un settore produttivo fondamentale per l’economia delle regione, ed assorbe oltre il 60% della popolazione lavorativa. Il suo punto di forza è il turismo (soprattutto balneare), che punta sull’offerta di servizi alberghieri consolidati, disseminati lungo la rinomata riviera romagnola (molto conosciute le località di Rimini e Riccione, definite le “capitali del divertimento”). Negli ultimi anni, la costante espansione delle strutture turistiche nelle aree limitate della costa sta creando seri problemi ambientali (inquinamento, consumo di risorse, alterazione del paesaggio…). La regione offre anche forme alternative di turismo, che puntano maggiormente sulle innumerevoli ricchezze artistiche e culturali presenti sul territorio (le città d’arte come Ferrara, Parma, Ravenna e Bologna). In fase di rilancio sono le località dell’entroterra appenninico, caratterizzate dalla presenza di numerosi centri agrituristici. 50 Emilia-Romagna © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Il punto sulle conoscenze • Perché si dice che l’Emilia-Romagna è nata e si è sviluppata lungo una strada antica? Quale? • Dove si trovano e da che cosa sono formate le Valli di Comacchio? • Dove si concentra la popolazione della regione? • Perché Bologna è soprannominata “la Dotta”? • Quale provincia è articolata su due capoluoghi? • Quali sono i distretti industriali più importanti dell’economia emiliana? • Quale Stato indipendente si trova nella regione? Su quali risorse si basa la sua economia? © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Emilia-Romagna 51