VENERDÌ 16 AGOSTO ore 21,00 FANANO PIAZZA CORSINI SCENICA FRAMMENTI, R&G LA LACRIMOSA STORIA DI ROMEO E GIULIETTA Parodia musicale Con Vincenza Barone, Gabriella Seghizzi, Serena Mennichelli, Loris Seghizzi, Valerio Volpi, Walter Barone, Iris Barone. Musicisti Massimiliano Nocelli, Francesco Oliviero, Carlo De Toni, Kirtan Roberto Romagnoli. Luci Michele Fiaschi, Regia Loris Seghizzi. Produzione Scenica Frammenti Scenica Frammenti R&G, la lacrimosa storia di Giulietta e Romeo Parodia musicale Con Vincenza Barone, Gabriella Seghizzi, Serena Mennichelli, Loris Seghizzi, Valerio Volpi, Walter Barone, Iris Barone. Musicisti Massimiliano Nocelli, Francesco Oliviero, Carlo De Toni, Kirtan Roberto Romagnoli. Luci Michele Fiaschi, Regia Loris Seghizzi. Produzione Scenica Frammenti Scenica Frammenti ripropone una nuova versione di Romeo e Giulietta, spettacolo che segna da tempo la storia della Compagnia (la prima versione, di Franco Seghizzi, era del 1964) e che ciclicamente viene rinnovato e proposto in repertorio. A distanza di 10 anni dall’ultima rivisitazione dell’originale, Romeo e Giulietta indossa un vestito più “popolare” diventando “spettacolo di piazza” o più ironicamente… “da camera”. La nuova dimensione scenica, che trova forma nella vicinanza con la parodia originale e nel conservare le sfumature di R&G Romeo e Giulietta il musical, vede attori e musicisti vivere comunemente la scena, attraverso una compenetrazione e uno scambio dinamico dei ruoli. Abbandonati microfoni e tecnologia tipici del musical, lo spettacolo torna ad essere una vera e propria parodia musicale dove riveste un ruolo di grande importanza il diretto coinvolgimento del pubblico. Romeo e Giulietta, emblema di amore e odio, vita o non vita, leggerezza e pesantezza di una passione che come piuma di piombo cade sulla testa di chi vuol interrompere le lotte di due parti stupidamente avverse. Così ieri, come oggi. Allora ecco la lacrimosa storia che percorre un tempo senza tempo da quei versi shakesperiani a quelli dei nostri tempi, di un novecento di stornelli, canzoni e canzonette, di cinema e cartons, fiabe e telegiornali, promiscuità artistiche e manie. LA COMPAGNIA Scenica Frammenti nasce da una Compagnia Teatrale a carattere familiare attiva dagli inizi del Novecento che opera a Lari da più di dieci anni, in un percorso di continua crescita basato sulla produzione di spettacoli, l’organizzazione di eventi, la formazione (intesa sia come formazione teatrale che come formazione di un nuovo pubblico) e la realizzazione di iniziative per il sociale. L’attività di Scenica sul territorio si distingue in alcuni grandi ambiti d’intervento che vertono intorno ai due grandi temi della memoria e della contaminazione tra le arti dello spettacolo. LA PRODUZIONE Scenica Frammenti è una Compagnia Teatrale a carattere familiare che produce spettacoli teatrali. Gli spettacoli di Scenica Frammenti si fondano sulla commistione delle diverse arti del palcoscenico e ospitano al loro interno una musica che diventa protagonista non meno della stessa azione teatrale. LA STORIA La famiglia teatrale Barone/Seghizzi ha attraversato tutto il ‘900 come un treno che corre nel tempo, indistruttibile ha incontrato la guerra ed ha resistito nella sua corsa, si è trasformato nel tempo per adattarsi al progresso, per non essere fermata LE ORIGINI E’ finita da poco la seconda guerra mondiale quando Franco Seghizzi, un giovane artista e musicista da poco rientrato dal fronte incontra Vincenza, ultima erede di una delle poche famiglie teatrali italiane sopravissute alla guerra: i Barone. Ai Barone è legato tutto un modo di fare teatro che prende vita nel 1921 quando Assunta Tampone incontra e si innamora di Augusto Barone. Lei era già un’attrice, giovane promessa del teatro: a 12 anni aveva debuttato a Potenza con la compagnia di Angelo Musco e successivamente aveva collaborato con Giovanni Grasso (grandissimi attori siciliani d’ inizio ‘900). Dopo un periodo di “teatro viaggiante” il duo Barone decide di fermarsi a Napoli e di entrare a far parte della Compagnia Cafiero e Fummo (è il momento di un’altra importante collaborazione, quella con Mimì Maggio e Raffaele Viviani, noti attori napoletani). Dalla loro unione, nel 1933, nasce Vincenza Barone. E il “duo”, diventa un “trio”. Il teatro sta attraversando un momento difficile e sta prendendo piede un nuovo modo di intrattenere il pubblico…. Nasce il varietà. Molti artisti sposano questa scelta: Totò, Macario, Dapporto, Taranto e altri. Assunta, che ha una bella voce, si esibisce al popolare salone Margherita con canzoni e duetti insieme ad Augusto, mentre la loro popolarità cresce insieme a quella della figlia Vincenza che nel 1948 interpreta per la prima volta Raffaelino, un personaggio tipico del Teatro dell’Arte che diviene il personaggio simbolo della compagnia. L’incontro con Franco Seghizzi avviene di lì a poco. Anche quella di Franco è una famiglia legata al mondo dello spettacolo, pur se in maniera del tutto diversa: apparteneva a quella buona borghesia cittadina che non aveva mai nascosto le proprie simpatie per il governo fascista. Con la madre soprano di grande successo e il padre direttore di vari teatri sparsi per l’ Italia. Franco rimane orfano a soli dieci anni. Sarà la fame di sapere e conoscenza a colmare la mancanza dei genitori. Nell’arco di pochi anni aumenta a dismisura il suo bagaglio culturale: impara sette lingue e legge con lo stesso ritmo del respiro. Rientrato dalla guerra fonda una compagnia di teatro viaggiante che prende il nome di “Gruppo artistico moderno”, capace di mettere in scena numerosi spettacoli. Da qui l’incontro con Vincenza e il felice connubio artistico. Quando Franco si unisce a Vincenza, l’ultima Barone, sposa anche il suo sogno: quello di tenere in vita, e far crescere, nonostante le difficoltà, l’ultima vera famiglia teatrale rimasta in Italia. È così che prende vita una nuova Compagnia di prosa viaggiante che prima si chiamerà “I Sorgenti” e poi “I Superstiti”, alludendo alla vera e propria estinzione delle famiglie teatrali nel secondo dopoguerra. Con il contributo del Ministero Turismo e Spettacolo, I Superstiti portano nei teatri e nelle piazze italiane le opere in prosa dei grandi autori contemporanei e produzioni originali, spesso d’impronta sociale, ricevendo riconoscimenti e premi in tutto il paese. Nel 1973 la Compagnia si stabilisce in Toscana ed è una delle prime ad inserire il teatro in ambito scolastico, eseguendo innumerevoli spettacoli spesso seguiti da dibattiti con insegnanti e studenti. Il Gruppo Artistico inizia così a seguire percorsi differenziati studiando nuove forme di spettacolo e dedicandosi quindi al teatro musicale, di ricerca e dell’assurdo fino al 1986, anno in cui viene a mancare Franco Seghizzi. Questa scomparsa dà un duro colpo alla Compagnia e determina la scelta di operare “di nascosto” (periodo compreso tra il 1986 e il 1996). SCENICA FRAMMENTI Nel 1998, ad opera di Loris Seghizzi, nasce Scenica Frammenti, proseguimento naturale della compagnia; ad animarla, oltre alla memoria della conoscenza teatrale di Franco e all’istinto attoriale di Vincenza, la forza di quattro figli: Gabriella, Walter, Iris e Loris. Gli stessi che ancora oggi, insieme alla mamma, tengono in vita un progetto artistico che ha avuto ragione del tempo e delle mode. Sede stabile della Compagnia è Lari, uno splendido borgo medievale delle colline in provincia di Pisa abbarbicato intorno ad un bellissimo castello. Un ambiente naturale e caratteristiche architettoniche perfette per la sede di un centro artistico. Scenica Frammenti apre dunque un altro capitolo trovando una nuova entità professionale attraverso l’unione tra il teatro di prosa e quello di nuova generazione. La famiglia teatrale Barone/Seghizzi ha attraversato tutto il ‘900 come un treno che corre nel tempo, indistruttibile ha incontrato la guerra ed ha resistito nella sua corsa, si è trasformato nel tempo per adattarsi al progresso, per non essere fermata. Scenica Frammenti porta con sé un prezioso bagaglio di storia e di cultura italiana. LORIS SEGHIZZI Origini e formazione Figlio d'arte, di Vincenza Barone e Franco Seghizzi, rispettivamente attrice di prosa e regista/attore teatrale, a loro volta figli d'arte, fondatori della compagnia di prosa viaggiante “Gruppo Artistico Moderno”, divenuto poi “I Sorgenti” e dopo ancora “I Superstiti” ed oggi “Scenica Frammenti”. All’età di quattro anni entra nel mondo del teatro, come attore, interpretando ruoli in opere teatrali scritte e dirette dal padre Franco Seghizzi e rappresentate in tutta Italia. Fino all’età di 12 anni si sposta nelle tournée con i propri genitori. Nel 1986 muore Franco Seghizzi e ne consegue una pausa di percorso. Nel 1990 ricomincia l’attività da attore, studia e si dedica al teatro quale unico interesse. Inizia una ricerca storica nelle memorie del padre. Da questa ricerca il recupero di opere quali “Madama Butterfly” di Puccini, in una versione teatrale di Franco Seghizzi datata 1950, e “Romeo e Giulietta”, una parodia dell’opera di Shakespeare scritta da Franco Seghizzi nel 1964 come assoluta novità all’epoca; messe in scena tra il 1999 e il 2002. Attività come regista e drammaturgo Nel 1998 Loris Seghizzi fonda Scenica Frammenti. Lavora allo spettacolo R&G Romeo e Giulietta il Musical quale sceneggiatore, assistente regista e attore (ruolo Romeo) con l’artista polivalente Marco Mencacci. Inizia così a sviluppare e a mettere in pratica un proprio metodo teatrale. Nel 2000 la regia di cinque brevi commedie musicali denominate TeatroArte e di un lavoro teatralmusicale per quattordici spettatori ambientato sul castello di Lari e denominato Sogno. Nel 2001 la regia di Histery, lavoro da lui ideato, spettacolo di strada che riassume parte delle opere realizzate nel tempo dal gruppo, presentato a Lari nell’intero borgo medievale. Cura la sceneggiatura e la regia dello spettacolo Atroce Favola, creato sul soggetto di “Madama Butterfly”, che viene presentato al Teatro Goldoni di Firenze nel BOF (Bazar Opera Festival). Nel 2003 la regia e messa in scena dello spettacolo Gaslights. Nel 2005 l’ideazione e la regia dello spettacolo Memoria. Storia di una famiglia teatrale presentato al ridotto del teatro Goldoni di Livorno in occasione della Giornata della Memoria. Produzione 2006: R&G (versione semi acustica) - Atroce Favola equivoco imperfetto (versione semi acustica). Nel 2007 è ideatore e regista di uno spettacolo per Unicef Italia, evento che vede coinvolti, in qualità di attori, nove Sindaci della Provincia di Pisa. Inoltre è sua la regia degli spettacoli Nozze Miste, ovvero Milano – Napoli 1-1 e Fuochi nella notte. Racconti polverosi di donne finalmente libere. Insieme a Marzia Cerrai è ideatore di un progetto denominato “A veglia” che vede coinvolti dodici anziani nel racconto delle proprie storie. Nel 2008, lavora come fonico assistente di Mirco Mencacci nel film “La fanciulla del lago” di Paolo Benvenuti. Si cimenta dunque nella “tecnica delle dinamiche del suono”, realizzando un interesse in questa materia da sempre facente parte delle produzioni teatrali realizzate. Cura la regia e la sceneggiatura dello spettacolo Meglio M che M, progetto a favore di Libera Associazione contro tutte le Mafie. Fonda “La Compagnia delle Mummie” insieme all’artista polivalente Cesare Inzerillo. Dal 2008 scrive e cura la regia degli studi/performance nati dai percorsi di formazione di lunga durata. Nel 2009 la sceneggiatura e regia dello spettacolo “Farsa Diva” prodotto da Scenica Frammenti, di “Jago” prodotto da Zorba Officine Creative e di “Maria Pepina” interpretato dall’attrice Valentina Bischi. Nel 2010, dopo una lunga assenza come attore al di là di R&G Romeo e Giulietta, il ritorno sulla scena nello spettacolo “Fantasmi In Carne Ossa” della Compagnia delle Mummie, di cui è anche autore e coregista in compagnia di Dimitri Galli Rohl. Cura la regia di “Luce”, nuovo spettacolo della Compagnia Zorba Officine Creative, di “Mi sente la avita da morì, nuovo spettacolo della Compagnia dei Sindaci Dal 2010 la drammaturgia e la regia degli studi/spettacolo della Compagnia Laboratorio SF Nel 2011 scrive e cura la regia di Quartetto Barone prodotto da Scenica Frammenti Nel 2012 inizia la riscrittura di Memoria – storia di una famiglia teatrale (nuovo capitolo), così come di “Il Sogno del Marinaio” tratto da “Il Marinaio” di Fernado Pessoa per la traduzione di Tabucchi di cui i primi studi. Nel 2012 la scrittura insieme a Francesco Niccolini di Memoria – storia di una famiglia teatrale. Libro che racconta la storia della compagnia e passaggi della vita di Loris Seghizzi. Finanziato dalla Provincia di Pisa, edito da Titivillus. Pedagogia e attività di formazione Dal 2001 al 2003 è responsabile del laboratorio teatrale presso la “ Casa Circondariale Don Bosco di Pisa”. Regista di “Un gesto per l’altro“ di Jean Tardieux, spettacolo che vede protagonisti i detenuti del corso teatrale all’interno del carcere di Pisa. Nel 2002 è ideatore e responsabile di un laboratorio che si svolge ad Orciano Pisano rivolto a persone a rischio di emarginazione sociale (progetto finanziato dal CERFE Fondo Sociale Europeo nell’ambito dei micro-progetti nel quadro del progetto “Capitale Sociale Locale nell’area Pisana“). Nel 2003 è ideatore di un progetto di formazione sulle arti dello spettacolo (Cantiere Artistico – progetto multi disciplinare spettacolo), progetta e realizza un “laboratorio teatrale aperto” che si concretizza nella messa in scena dello spettacolo “La stanza affittata a tre”. Nel 2004 dallo stesso progetto viene prodotto lo spettacolo “Il pittore di un morto vivo”. Inizia la collaborazione con vari istituti scolastici dove vengono presentati spettacoli e laboratori di sua ideazione. Nel 2006 continua i percorsi avviati con Festival Collinarea e Cantiere Artistico e inizia un progetto che lega il teatro al video, ovvero un archivio che contiene le registrazioni di ogni avvenimento artistico svoltosi nelle iniziative di cui la Compagnia tiene la Direzione Artistica. Il video entra anche nelle produzioni della Compagnia che sempre più vivono delle contaminazioni artistiche come una caratteristica acquisita. Dirige un nuovo progetto di formazione che ha come soggetto l’ambiente, ovvero l’educazione ambientale attraverso la metodologia teatrale. I due laboratori nati dall’iniziativa sono sostenuti da vari Comuni del territorio e dalla Provincia di Pisa. Segue una serie di laboratori a favore dei ragazzi della scuole elementari e media, sia all’interno delle scuole che in orari extra scolastici. Inizia un percorso che prevede un lavoro intenso con “non attori” volto ad una nuova ricerca del linguaggio teatrale. Inserisce nei vari progetti gli anziani e la loro memoria. Nel 2008 Cura il progetto “Filu Festival”, tre giorni di spettacoli, convegni, proiezioni a Terrasini (Palermo) in collaborazione con l’Associazione Peppino Impastato. Continua a tenere vari laboratori teatrali per le scuole e per gli adulti. Opera in ambito sociale attraverso progetti teatrali a favore di anziani e persone a rischio di emarginazione. Dal 2009 incrementa la propria attività di formazione a favore di bambini e adulti. Presso la sede di Scenica Frammenti (Teatro di Lari) dirige laboratori permanenti. Da questo progetto nasce la Compagnia Laboratorio SF, composta quasi completamente da persone formate nel percorso di laboratorio. Nel 2010 dirige il progetto di formazione “Ci sarà una volta” (sostenuto da Regione Toscana, dell’Unione Valdera, del Ministero della Gioventù e del Comune di Lari e rientra nel progetto Branca days fase III), percorso di metodologia teatrale che ha quale riferimento gli antichi mestieri. Dal 2011, a seguito di una lunga progettazione e un lungo studio personale, crea il “Metodo Pedagogia Fantasma”, volto alla formazione dell'attore, e tiene vari stage in Italia. Questo metodo nasce grazie alla sua applicazione nella realizzazione dello spettacolo F.I.C.O. Fantasmi In Carne Ossa (produzione 2010 – 2011). Direzione artistica Dal 1998 direttore artistico di Scenica Frammenti. Nel 1999 è organizzatore del festival “Lariscena” della durata di un mese, svolto a Lari nel mesi di Luglio. Nel 2001 organizza la terza edizione del Festival Lariscena ed è partner della S.A.M. di Mirco Mencacci, nell’organizzazione del primo “Festival Nazionale del Suono”. Nel 2002 lavora alla progettazione del nuovo Festival Lariscena. È uno dei promotori del progetto che prevede la nascita della Fondazione Insuono e della relativa rete interculturale, promossa inoltre da cinque sindaci e relativi comuni, per un impegno artistico totale. Nel 2003 è organizzatore del Festival Lariscena, direttore artistico del progetto di Rete Territoriale delle Colline Pisane (Collinarea). Dal 2004 ad oggi è direttore artistico del Festival Collinarea (primo festival territoriale delle colline pisane). Dal 2008 direttore artistico di RossoScena (stagione teatrale invernale) Dal 2011 direttore artistico del Teatro di Lari. Pubblicazione Nel 2012 viene pubblicato Memoria – storia di una famiglia teatrale. Libro che racconta la storia della compagnia e passaggi della vita di Loris Seghizzi. Finanziato dalla Provincia di Pisa, edito da Titivillus. Scritto da Loris Seghizzi e Francesco Niccolini Autorizzo al trattamento dei miei dati personali ai sensi del D. L. 30 giugno 2003 n. 196