VILLA LEONI. Strada Statale Regina, Ossuccio (CO).
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La strada “Regina” ha un’origine molto antica, in quanto risale all’epoca romana.
Esiste infatti un documento, “una pergamena lunga sette metri, sulla quale un
monaco tedesco, nel milleduecento, ricopiò un itinerario militare romano, il quale,
nel tratto a noi interessato, portava da Milano a Como, proseguiva lungo il lago fino
a Chiavenna. Questo documento, ora conservato presso la Biblioteca Imperiale di
Vienna, è detto Tavola Peutingeriana (leggi: Pointingheriana), dal nome di un proprietario, Corrado Peuntinger”
La strada è stata quindi realizzata dai Romani a causa delle rivolte delle popolazioni alpine contro Roma. “L’imperatore Augusto incaricò i suoi due figli adottivi
Druso e Tiberio di sedare la rivolta scoppiata nel 16 a.C., cosa che avvenne nell’anno
successivo, il 15 a. C. Questa missione bellica è la causa e l’origine di quasi tutto il
percorso viario transalpino nella parte centrale delle Alpi, compresa la via Regina.
Certamente, durante la campagna di pacificazione l’esercito romano dovette utilizzare i camminamenti già esistenti, ma queste piste si rivelarono di tale importanza
tattica e strategica che, in previsione di altre guerre per la conquista globale della
Germania, vennero trasformate in vere e proprie strade.
Il tracciato più antico della via Regina fu probabilmente iniziato da Claudio Marcello
nel 196 a.C. e ultimato da Cesare, fondatore della Como nuova. Questa antica via
correva più alta rispetto a quella tracciata dopo la guerra del 16-15 a.C., ma non
fu mai completamente abbandonata tanto che nel Medio Evo venne utilizzata
come percorso alternativo, ritenuto più sicuro nel periodo delle invasioni. Anche il
nuovo tracciato in alcuni punti dove la costa si presentava impraticabile, come nel
tratto tra Nobiallo e Acquaseria, doveva inerpicarsi per scavalcare notevoli dislivelli
come il Sasso Rancio alto 337 metri.”
Col passare dei secoli, nel Medioevo, si perse l’attributo di “regia“ con il quale
era nata, e questo aggettivo si trasformo in “Regina“ al quale venne poi affiancato il nome “Teodolinda“, regina dei Longobardi, vissuta nel VII secolo d.C.
Il percorso della cosiddetta “Antica Via Regina Teodolinda” corrisponde, più o
meno fedelmente, all’attuale strada statale 340.