Shakespeare: la vita
Scritto da Direzione
La vita di uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi rimane ancora per certi versi oscura a
causa della scarsa documentazione a disposizione degli storici e degli studiosi.
Tuttavia
negli ultimi decenni è stata fatta chiarezza su molti punti dissipando completamente le ipotesi di
alcuni che arrivavano a dubitare sull'identità e sull'attribuzione delle opere a William
Shakespeare. Nasce nel 1564 a Stratford-upon-Avon nello Warwickshire e viene battezzato il
26 aprile. Il padre John apparteneva alla corporazione dei pellai e guantai di Stratford, mentre la
madre, Mary Arden, era l'ultima figlia di una famiglia di possidenti socialmente più elevata del
marito. William è il terzo di otto fratelli. Studia nella scuola di Stratford, che lascia forse per
sopraggiunte ristrettezze economiche. Il 28 novembre 1582, a diciotto anni, sposa Anne
Hathaway, figlia di coltivatori e di otto anni più anziana, rimasta incinta e da cui ebbe la figlia
Susan che viene battezzata il 26 maggio 1583. Nel 1585 vengono al mondo due gemelli: Judith
e Hamnet (che morirà a soli 11 anni nel 1596). Dal battesimo dei due gemelli fino alla comparsa
di Shakespeare sulla scena letteraria inglese, non si dispone di altri documenti; a causa di ciò
gli studiosi si riferiscono al periodo tra il 1585 e il 1592 come agli "anni perduti". L'ipotesi più
accreditata è che abbia avuto l'incarico di insegnante da Alexander Hoghton di Lancashire.
Nel 1592 lo troviamo a Londra in contatto con l'ambiente degli university wits. Sappiamo che è
attore e comincia a scrivere per il teatro. Sue opere, forse scritte in collaborazione, furono
rappresentate dalle compagnie dei conti di Derby, di Pembroke e del Sussex; si ha notizia
anche della rappresentazione della prima parte di "Henry VI" (3 marzo 1592). Nel periodo della
peste londinese del 1593-94, quando i teatri vengono chiusi, scrive due opere poetiche dedicate
al conte di Southampton (Henry Wriothesley), "
Venus e Adonis
"e"
Il
ratto di Lucrece
". In questi anni inizia anche la stesura dei sonetti, che dura, tranne qualche componimento più
tardo, fino al 1597. Con la riapertura dei teatri nel 1594, le compagnie si riorganizzano.
Shakespeare partecipa alla fondazione dei Chamberlain's Men
, cooperativa tra attori con partecipazione a spese e utili: primo attore è Richard Burbage, figlio
di un noto impresario londinese. Diversi documenti testimoniano la sua ascesa al successo:
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alcune sue opere cominciano ad essere rappresentate anche da altre compagnie e colleghi
gelosi cominciano a scrivere invettive contro di lui.
In seguito, grazie all'appoggio del duca di Southampton, Shakespeare diviene comproprietario
prima del Globe Theatre (costruito sulle ceneri del Theatre per conto della compagnia "del lord
ciambellano"), poi del Blackfriars (sala coperta, già di proprietà di James Burbage). Accumula
una piccola fortuna che gli permette di acquistare delle proprietà a Stratford e ottenere per il
padre uno stemma gentilizio (1596).
Delle disgrazie che colpì il duca di Southampton coinvolto nella congiura del conte di Essex
(1601) sembra che non ne risentì. La sera prima della ribellione, i partigiani di Essex avevano
convinto la compagnia "del lord ciambellano" a rappresentare il " Richard II", in preparazione
della sollevazione: nella successiva inchiesta gli attori vennero ritenuti estranei ai fatti. Nel 1603, il nuovo re James I prende alle sue dirette dipendenze la compagnia "del lord
ciambellano", che assume la denominazione di " King's Men" (uomini del re). Shakespeare
figura tra i principali gestori della compagnia, ma il suo nome non appare più nelle liste di
interpreti di nuovi drammi rappresentati. Dal 1608 la compagnia userà il Globe Theatre solo nei
mesi estivi, preferendo la sala coperta (e dunque con un pubblico più sofisticato e meglio
pagante) di Blackfriars.
Nel 1611 Shakespeare si rirtira nella sua città natale, Straford, pur continuando a collaborare
con la compagnia dei King's Men. La sua esistenza fu quella di un gentiluomo di campagna, un
"gentle", benestante e sereno. Il 25 marzo 1616 Shakespeare fa testamento donando la
maggior parte delle sue sostanze alla figlia Susan e al marito. Meno di un mese più tardi, il 23
aprile, muore. Sulla tomba nel coro della chiesa parrocchiale di Stratford si legge: "Cura, dolce
amico nell'amore di Gesù, di non smuovere la polvere qui contenuta. Benedetto colui che
custodisce queste pietre e maledetto colui che disturba le mie ossa
"
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