Tra ruolo e compromesso. Genitori e figli si incontrano

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Tra ruolo e compromesso. Genitori e figli si incontrano
Lo psicodramma e gli strumenti della mediazione culturale servono a favorire l'incontro tra i figli e i loro genitori, ognuno
chiamato a guardare il mondo con gli occhi dell'altro. L'obiettivo è la ricerca del compromesso su questioni fondamentali
nella crescita di un adolescente.
Destinatari: alunni dai 9 ai 13 anni e rispettivi genitori.
TRA RUOLO E COMPROMESSO
Genitori e figli si incontrano
1) PREMESSA
La finalità generale del progetto è agevolare le relazioni genitori- figli attraverso un attivo confronto su tematiche
significative per la fascia d'età degli alunni coinvolti. L'obiettivo è la ricerca del compromesso tra soggetti chiamati ognuno
ad assumere un punto di vista diverso dal proprio.
L'adolescenza è una fase critica nella crescita del ragazzo e pertanto merita particolare attenzione: è in questa fase della
vita che inizia il dialogo con il mondo adulto. Ma l'adolescente non possiede ancora gli strumenti cognitivi e relazionali
per affrontare nella maniera più serena e idonea queste nuove sollecitazioni.
Il compito dei genitori è particolarmente arduo, non solo per la criticità delle problematiche -criticità legata sia alla quantità di
argomenti nuovi, sia alla qualità e all'importanza di essi-, ma anche per lo scarto generazionale che separa figli e genitori.
È significativa non solo la differenza reale di età, ma soprattutto la diversa modalità di crescita degli adolescenti di oggi: a
causa degli stimoli provenienti dalla società si cresce più velocemente e con problematiche totalmente nuove rispetto al
passato.
Considerando il confronto come un'attività costruttiva per tutti, gli incontri hanno lo scopo di mettere in relazione i figli con i
propri genitori ma anche i genitori fra loro. Non ci si pone l'obiettivo di dare risposte ma di sollevare interrogativi a
tematiche che spesso, per la frenesia della vita moderna o per superficialità, non vengono adeguatamente affrontate. Sarà
dal dialogo e dal confronto che si tenterà di far emergere delle soluzioni ai problemi.
Destinatari: alunni dai 9 ai 13 anni e rispettivi genitori
2) METODI E STRATEGIE
Lo psicodramma (attività di Role Playing) e gli strumenti della mediazione culturale servono a favorire l'incontro tra i figli e i
loro genitori, ognuno chiamato a guardare il mondo con gli occhi dell'altro.
La metodologia della mediazione sociale è adoperata per la risoluzione dei conflitti relazionali e comunicativi. Essa
consta di tre tappe:
a. identificare la natura dei conflitti;
b. imparare a negoziare: definire gli interessi di ciascuno; descrivere i sentimenti; descrivere le ragioni di ciascuno;
rovesciare le prospettive; inventare soluzioni che assicurino un beneficio reciproco; trovare un accordo su un
compromesso ragionevole;
c. diventare mediatori.
Alla mediazione sociale si affianca lo strumento dello psicodramma, anch'esso costituito da più fasi:
a. warming up (introduzione e riscaldamento): facilitare la predisposizione al gioco per l'alunno. In questa fase verrà
spiegato analiticamente il gioco e l'obiettivo da raggiungere;
b. azione e gioco: definire il concetto di ruolo e analizzare i valori proposti dal film;
c. cooling off (chiusura e commento): analizzare l'attività svolta attraverso la discussione di gruppo.
Nell'attività di role playing si mettono in rilievo sia categorie e aspetti personali, soggettivi, sia ruoli, organizzativi o sociali
in genere. Quindi l'oggetto reale del role playing è la drammatizzazione di comportamenti di ruolo.
Questa tecnica risulta funzionale agli obiettivi in quanto la relazione genitori- figli è spesso rigidamente legata a ruoli che
rendono difficile lo sviluppo di un rapporto reale e di un confronto costruttivo.
Ogni attività di laboratorio è supportata da schede di istruzione/rilevazione che facilitino il ragazzo nella ricerca delle
soluzioni adeguate ai problemi posti.
3) CONTENUTI
Nel corso dei cinque incontri, una volta ogni quindici giorni, si trattano tematiche differenti. Queste vengono introdotte
grazie allo strumento del cineforum, a cui fa seguito un'ora e mezza di attività di laboratorio con i formatori.
Ogni laboratorio prende il nome dalla tematica sociale affrontata (introdotta da un film pertinente).
Lab 1- l'affettività in famiglia: film Caterina va in città, di Paolo Virzì, Italia, 2002, 90'
Lab 2- l'affettività nella coppia: film Un bacio appassionato, di Ken Loach, GB, Belgio, Germania, Italia, Spagna, 2004, 103'
Lab 3- integrazione ed handicap: film L'ottavo giorno, di Jaco Van Dormael, Belgio, 1996, 118'
Formac
Lab 4- l'interculturalità: film Sognando Beckham, di Gurinder Chadha, USA, GB, Germania, 2002, 112'
Lab 5- la legalità: film I ragazzi del coro, di Christophe Barratier, Francia, 2004, 95'
4) TIPOLOGIA E DURATA
La struttura del progetto è concepita in forma modulare. Ogni modulo definisce il numero di persone coinvolte (da 30 a
40, tra figli e rispettivi genitori) e i costi. Qualora l'istituto volesse coinvolgere un numero maggiore di partecipanti
dovrebbe acquistare più moduli.
La scuola deve raccogliere adesioni per un massimo di venti alunni. Ogni sessione di lavoro ha una durata di circa tre
ore e mezza, di cui due per la visione del film e la restante ora e mezza per le attività di mediazione sociale e di role
playing.
I cinque laboratori hanno una periodicità quindicinale -dunque il progetto si esaurisce nell'arco di due mesi e mezzo- e si
svolgono in orario pomeridiano, da concordare in base alle esigenze dell'istituto e dei partecipanti.
Qualora il numero di partecipanti raggiungesse le 40 unità, durante l'attività laboratoriale queste verrebbero distribuite in
due gruppi, ognuno gestito da un formatore.
Totale ore gestite dal primo formatore: (2+1,5 ore) x 5 sessioni=17,5
Totale ore gestite dal secondo formatore: 1,5 ore x 5 sessioni= 7,5
5) RISORSE UMANE
Tipologia Nominativo e
caratteristiche professionaliCompiti Esperti esterni N.2 esperti in comunicazione1. Progettazione;
2. Riunione preliminare generale con i docenti coordinatori, per presentare il progetto;
3. Organizzazione del lavoro e reperimento del materiale necessario;
4. Direzione e gestione delle cinque sessioni di
lavoro;
5. Organizzazione e gestione di un incontro conclusivo con i partecipanti;
6. Attivitàdi valutazione in itinere e finale di processi e risultati. Personale di supporto interno N.1 docente referente 1.
Riunione preliminare generale con gli esperti esterni (circa un'ora);
2. Partecipazione alle cinque sessioni di lavoro.
6) COSTI DI UN MODULO (2 CLASSI)
Risorse umane
esperto esterno 1
esperto esterno 2N. ore/sessione
3,5
1,5
N.sessioni
(1s. x 5 volte)
5
5
Tot. Ore
17,5
7,5
€/ora
25
25 Tot.
retribuzione
€ 437,5
€187,5 Totale costo modulo € 625
Gli importi indicati sono al netto dell'IVA.
Nota per l'Istituto
2. Premesso che ogni modulo coinvolge quaranta persone, si prega di indicare il numero di moduli richiesto: ___
In fede
Direttore area Formazione
Dott.ssa Grazia R. Corsaro
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