Schema dell`intervento di padre Paolo Benanti

COMUNICAZIONE AL SERVIZIO DI UN’AUTENTICA CULTURA DELL’INCONTRO
Incontro per i giovani religiosi in formazione sdb e fma
2 e 3 maggio 2014
PADRE PAOLO BENANTI
Per analizzare la società digitale, Digital Age, un tema complesso a causa dei profondi
cambiamenti operati dal mondo della comunicazione, abbiamo scelto un approccio che potremmo
definire di tipo fenomenologico-problematizzante. La lettura che offriamo del contesto della Digital
Age sarà allora di tipo idiografico, giacché intende conferire un senso e un significato a specifiche
azioni compiute da particolari attori in determinati contesti; in questo senso, le considerazione che
seguono sostanzieranno un dispositivo di descrizione/interpretazione/comprensione dell’agire
individuale e sociale piuttosto che di osservazione/analisi/esplicazione dello stesso.
L’evoluzione del computer ha influenzato profondamente tutte le altre tecnologie della
comunicazione, facendone proprie – nello stesso tempo – tutte le potenzialità.
In informatica ed elettronica con digitale ci si riferisce al fatto che tutte le informazioni
vengono rappresentate con numeri o che si opera su queste manipolando numeri (il termine deriva
dall’inglese digit, che significa cifra). Attualmente digitale può essere considerato come sinonimo di
numerico, e si contrappone invece alla forma di rappresentazione dell’informazione detta analogica.
Ciò che è digitale è contrapposto a ciò che invece è analogico, cioè non numerabile. L’avvento della
ricerca digitale, dove tutto viene trasformato in dati numerici porta alla capacità di studiare il mondo
secondo nuovi paradigmi gnoseologici: quello che conta è solo la correlazione tra due quantità di dati e
non più una teoria coerente che spieghi tale correlazione. L’effetto della esponenziale digitalizzazione
della comunicazione e della società sta portando, a detta di Marc Prensky, a una vera e propria
trasformazione antropologica: l’avvento dei nativi digitali.
A partire da queste frontiere si aprono nuovi scenari per l’impegno dei cristiani nelle relazioni
digitali.
Breve Curriculum vitae di padre Paolo Benanti
Francescano del TOR, dopo gli studi in ingegneria ha acquisito la sua formazione etico-teologica presso
la Pontificia Università Gregoriana e ha perfezionato il suo curriculum presso la Georgetown
University a Washington D.C. (USA) dove ha potuto completare le ricerche sul mondo delle
biotecnologie. Svolge attività accademica come docente di neuroetica, bioetica e teologia morale
presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Svolge la sua docenza anche nei centri teologici di
Assisi ed Anagni. Collabora con l’American Journal of Bioethics – Neuroscience ed è membro dello staff
editoriale di Synesis: A Journal of Science, Technology, Ethics, and Policy. È autore di numerose
pubblicazioni presso editori italiani e internazionali.
Tra le pubblicazioni:
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Neurotechnology in National Security and Defense: Practical Considerations, Neuroethical Concerns, con
J. Giordano, CRC Press, sett. 2014
"Biotecnologie ed enhancement umano: prospettive bioetiche e biopolitiche", in Convivium Assisiense
2(2013), 105-140
"The Cyborg: corpo e corporeità nell’epoca del postumano", Cittadella, Assisi (PG), 2012
"La governance dello sviluppo tecnologico: una sfida per la teologia morale", in S. Bastianel (ed.), Tra
possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Palermo, 2012, 167-190
Carlotti, P., Benanti, P.,(Edd),"Teologia morale e scienze empiriche e" LAS, Roma, 2012
"Vivere il morire. Spunti per l’antropologia biomedica", Cittadella, Assisi, 2009.
"Il corpo sacramento della persona: spunti per l’antropologia biomedica", Analecta TOR 11(2008)
"Vita beata est gaudium de veritatate (Conf. X,23). La morale tra beatitudo-felicità e ricerca della verità
nelle Confessioni di Agostino d’Ippona e nella Veritatis Splendor", Analecta TOR 177(2006)