Introduzione alle Reti Telematiche Copyright • Quest’opera è protetta dalla licenza Creative Commons NoDerivs-NonCommercial. Per vedere una copia di questa licenza, consultare: http://creativecommons.org/licenses/nd-nc/1.0/ oppure inviare una lettera a: Creative Commons, 559 Nathan Abbott Way, Stanford, California 94305, USA. Introduzione alle reti telematiche • This work is licensed under the Creative Commons NoDerivs-NonCommercial License. To view a copy of this license, visit: http://creativecommons.org/licenses/nd-nc/1.0/ or send a letter to Creative Commons, 559 Nathan Abbott Way, Stanford, California 94305, USA. Gruppo Reti TLC [email protected] http://www.telematica.polito.it/ Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 1 Reti telefoniche: cronologia Reti telefoniche: cronologia • • • • • • • 1938: relè • anni 60: elaboratori elettronici per il controllo delle centrali (a programma registrato) • 1964: prima centrale a controllo elettronico (Succasunna - USA - ESS1) • 1975: prima centrale interamente elettronica (Chicago - ESS4) • anni 80: segnalazione a canale comune, ISDN, telefonia cellulare analogica • anni 90: rete intelligente, Internet, telefonia cellulare numerica 1837: codice Morse 1876: brevetto del telefono di Bell 1891: brevetto selettore Strowger 1894: prima centrale elettromeccanica 1895: esperimenti radio di Marconi 1923: primo servizio interurbano automatico elettromeccanico (Baviera Siemens) Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 3 Reti per dati: cronologia INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 4 Reti per dati: cronologia • 1984: Introdotti DNS e USENET • 1985: FDDI • 1990: Tim Berners-Lee (CERN) presenta documento (ignorato) sull’Information Management attraverso ipertesti. Il nome del progetto va scelto tra “Information Mine”, “Information Mesh” e “World Wide Web” • 1993: il traffico Web è solo l’1% del traffico totale Internet ... • 1969: ARPANET (primo RFC: Host software) • 1971: ARPANET: 15 nodi e 23 host. Posta elettronica. • 1973: Prima specifica FTP • 1973: Prima specifica TCP • 1976: Ethernet ed X.25 • 1980: OSI • 1982: Token ring IBM • 1982: TCP e IP sono definiti come protocolli di riferimento di Internet (operativi da 1/1/83) Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 2 Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 5 Pag. 1 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 6 Introduzione alle Reti Telematiche Reti per dati: cronologia • 1997: nasce Internet2, per la sperimentazione di applicazioni e tecnologie di rete avanzate • 1999: applicazioni peer-to-peer per lo scambio di file (MP3, video) direttamente tra utenti (senza passare da server): Napster, Gnutella, Kazaa Servizi e funzioni nelle reti di telecomunicazione Gruppo Reti TLC [email protected] http://www.telematica.polito.it/ Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 7 Formalizziamo ciò che sappiamo già ITU-T • Comunicazione: trasferimento di informazioni secondo convenzioni prestabilite • Telecomunicazione: qualsiasi trasmissione e ricezione di segnali che rappresentano segni, scrittura immagini e suono, informazioni di qualsiasi natura, attraverso cavi, radio o altri sistemi ottici e elettromagnetici • Diamo qualche definizione tratta dal “Blue Book” del CCITT (Raccomandazione I.112) – CCITT: The International Telegraph and Telephone Consultative Committee della International Telecommunication Union (ITU). Dal 1994 il CCITT ha preso il nome di ITU-T Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 9 Esempio INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 10 ITU-T: definizioni • Gli apparecchi telefonici sono terminali di utente collegati a una rete che fornisce servizi di telecomunicazione • Servizio di telecomunicazione: ciò che viene offerto da un gestore pubblico o privato ai propri clienti al fine di soddisfare una specifica esigenza di telecomunicazione • Funzioni in una rete di telecomunicazioni: operazioni svolte all’interno della rete al fine di offrire i servizi RETE DI TLC Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 8 Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 11 Pag. 2 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 12 Introduzione alle Reti Telematiche Funzioni: esempio Funzioni: esempio • Sollevando il microtelefono si indica alla rete l’inizio di una procedura di chiamata • Bisogna poi attendere il tono di centrale TU - TU Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 13 Funzioni: esempio INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 14 Funzioni: segnalazione di utente • Mediante il disco combinatore o la tastiera si indica alla rete l’interlocutore desiderato • Il trasferimento delle informazioni di controllo tra utente e rete si chiama SEGNALAZIONE DI UTENTE 011 8935649 Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 15 Definizione ITU-T Funzioni: commutazione • La rete individua le risorse necessarie per collegare i due utenti e stabilisce un circuito • Segnalazione: lo scambio di informazioni che riguardano l’apertura, il controllo e la chiusura di connessioni e la gestione di una rete di telecomunicazione Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 16 Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 17 Pag. 3 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 18 Introduzione alle Reti Telematiche Definizione ITU-T Funzioni: segnalazione di rete • Commutazione: il processo di interconnessione di unità funzionali, canali di trasmissione o circuiti di telecomunicazione per il tempo necessario per il trasferimento di segnali Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino • La costruzione di un circuito richiede scambio di informazioni di controllo internamente alla rete Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 19 Funzioni: esempio Funzioni: esempio • Agli albori della telefonia la segnalazione avveniva via voce e la commutazione era manuale Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino • Agli albori della telefonia la segnalazione avveniva via voce e la commutazione era manuale Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 21 Funzioni: esempio INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 22 Funzioni: trasmissione • Agli albori della telefonia la segnalazione avveniva via voce e la commutazione era manuale Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 20 • I due utenti possono comunicare Ciao, come stai Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 23 Pag. 4 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 24 Introduzione alle Reti Telematiche Definzione ITU-T Funzioni: esempio • Al termine della conversazione il circuito viene rilasciato • Trasmissione: il trasferimento di segnali da un punto a uno o più altri punti Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 25 Funzioni in una rete di telecomunicazione Funzioni: gestione • Allacciamento nuovi utenti: modifica o aggiunta apparati e/o canali • Evoluzione tecnologica: sostituzione apparati • Riconfigurazione per guasti • Monitoraggio prestazioni • Controllo apparati Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 26 • • • • SEGNALAZIONE COMMUTAZIONE TRASMISSIONE GESTIONE Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 27 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 28 Rete di telecomunicazione • Definizione: – un insieme di nodi e canali che fornisce un collegamento tra due o più punti per permettere la telecomunicazione tra essi Topologie delle reti di telecomunicazione • Si chiama nodo un punto in cui avviene la commutazione • Si chiama canale un mezzo di trasmissione Gruppo Reti TLC [email protected] http://www.telematica.polito.it/ Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino – Il canale può essere • unidirezionale • bidirezionale Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 29 Pag. 5 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 30 Introduzione alle Reti Telematiche Tipi di canale Tipi di canale • Canale Punto-Punto • Due soli nodi collegati agli estremi del canale che viene utilizzato in modo paritetico • Canale Multi-Punto • Più nodi collegati ad un unico canale: un nodo master e numerosi slave Master A B Slave Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 31 Topologie delle reti di telecomunicazione Tipi di canale • Canale Broadcast • Un unico canale di comunicazione, condiviso da tutti i nodi • L’informazione inviata da un nodo è ricevuta da tutti gli altri • I dati trasmessi devono contenere l'indirizzo del nodo destinazione Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino • La disposizione di nodi e canali definisce la topologia della rete di telecomunicazione • Una topologia di rete è definita da un grafo G=(V,A) – V = insieme dei vertici (raffigurati da cerchi - nodi) – A = insieme degli archi (raffigurati da segmenti canali) Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 33 Topologie delle reti di telecomunicazione INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 34 Topologie a maglia completa • C = N(N-1)/2 • Vantaggio: tolleranza ai guasti (molti percorsi tra due nodi) • Svantaggio: elevato numero di canali A • Esistono molti percorsi alternativi, ma B E un solo percorso diretto (1 solo canale) • Esiste una scelta ovvia di percorso a D C minima distanza • È usata solo quando i nodi sono pochi (nodi di commutazione nazionali nella rete telefonica) • Gli archi possono essere: – diretti (segmenti orientati - canali unidirezionali) – non diretti (segmenti non orientati - canali bidirezionali) • Definiamo: – N= |V| – C= |A| Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 32 Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 35 Pag. 6 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 36 Introduzione alle Reti Telematiche Topologia ad albero • C = N-1 • Svantaggio: vulnerabilità ai guasti (solo un percorso tra due nodi) • Vantaggio: basso numero di canali • È usata per ridurre i costi e semplificare la stesura dei canali • Esiste una sola scelta di percorso tra ogni coppia di nodi Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Topologia a maglia • N-1 < C < N(N-1)/2 • Svantaggio: topologia non regolare • Vantaggio: tolleranza ai guasti e numero di canali selezionabile a piacere • Instradamento complesso: esiste un elevato numero di percorsi alternativi • È la più usata (Internet, telefonia) A B E D C Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 37 Topologia ad anello Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Topologia a bus Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino D C INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 38 Topologia ad anello INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 39 • C=N-1 per il bus attivo (caso particolare di albero) • C=1 per il bus passivo • Esiste una sola scelta possibile di percorso tra ogni coppia di nodi • Usata in reti locali e metropolitane B • C=N/2 per l’anello unidirezionale • C=N per l’anello bidirezionale • È molto usata in reti locali e metropolitane e per costruire topologie magliate (SDH) • Esistono uno o due percorsi possibili per ogni coppia di nodi • Può essere unidirezionale o bidirezionale Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino A E INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 40 Topologia logica e fisica • Bisogna distinguere: – topologia logica: definisce l’interconnessione tra nodi mediante canali – topologia fisica: tiene conto del percorso dei mezzi trasmissivi A B E D C Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 41 Pag. 7 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 42 Introduzione alle Reti Telematiche Topologia fisica Topologia logica A B A B C D C D Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 43 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 44 Condivisione di canale • Condivisione di canale tra diversi flussi di informazione in una rete di TLC Modi di trasferimento nelle reti di telecomunicazioni – Multiplazione: se tutti i flussi sono disponibili in un unico punto – Accesso multiplo: se i flussi accedono al canale da punti differenti Gruppo Reti TLC [email protected] http://www.telematica.polito.it/ Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 45 Multiplazione di frequenza (FDM – FDMA) Condivisione di canale • Per eseguire queste funzioni si possono utilizzare: – Frequenza (FDM - FDMA) – Tempo (TDM - TDMA) – Codice (CDM - CDMA) – Spazio INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 46 • Separazione ottenuta usando bande di frequenza diverse • Servono bande di guardia f f canale t t Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 47 Pag. 8 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 48 Introduzione alle Reti Telematiche Multiplazione di codice (CDM – CDMA) Multiplazione di tempo (TDM – TDMA) • Separazione ottenuta usando intervalli di tempo diversi • Servono trame temporali che si ripetono • Servono tempi di guardia • Separazione ottenuta usando codici diversi • Servono codici riconoscibili c f f t Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino t Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 49 Multiplazione di codice (CDM – CDMA) Multiplazione di codice (CDMA) • La separazione tra i flussi è ottenuta usando codifiche diverse f – Servono codici riconoscibili (ortogonali) • I flussi non vengono separati né nel tempo né in frequenza, ma sfruttando segnali ortogonali. • Si ottiene migliore protezione dai disturbi. • L’operazione di ricezione è il prodotto scalare tra segnale ricevuto e sequenza di codice, normalizzando rispetto al numero di bit della sequenza di codice t Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 50 Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 51 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 52 Multiplazione di spazio Multiplazione statistica • Le reti permettono di sfruttare la diversità spaziale del sistema per far coesistere più flussi di informazione in punti diversi • L’instradamento può cercare di sfruttare una multiplazione di spazio per aumentare la capacità di una rete • Il progetto della topologia della rete può cercare di aumentare la diversità spaziale • Le “celle” sono un esempio di diversità spaziale • La multiplazione nelle dimensioni tempo, frequenza (o lunghezza d’onda), codice e spazio può essere predeterminata (sulla scala temporale della dinamica delle connessioni) o statistica (funzione delle variazioni “istantanee” di traffico) Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 53 Pag. 9 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 54 Introduzione alle Reti Telematiche Condivisione di un nodo Commutazione • Definizione ITU-T: il processo di interconnessione di unità funzionali, canali di trasmissione o circuiti di telecomunicazione per il tempo necessario per il trasferimento di segnali • E’ il processo di allocazione delle risorse di rete necessarie per il trasferimento dell’informazione • Condivisione di un nodo tra diversi flussi di informazione in una rete di TLC: – Commutazione di circuito: se i flussi sono continui (telefonia) – Commutazione di pacchetto e cella: se i flussi sono intermittenti (trasmissione dati) Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 55 Commutazione di circuito Commutazione di circuito • La rete usa le risorse disponibili per allocare un circuito a ogni richiesta di servizio • Un circuito costituisce un collegamento fisico tra i due terminali di utente Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino • Il circuito è di uso esclusivo dei due utenti per tutta la durata della comunicazione • Le risorse sono rilasciate solo al termine della comunicazione, su indicazione degli utenti Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 57 Commutazione di circuito U1 N1 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 58 Commutazione di circuito N2 U2 Esempio: rete telefonica • impegno • trasferimento dati • svincolo Un circuito costituisce un collegamento fisico tra i due terminali di utente 5. Trasmette dati 4. Chiamata accettata 1. Inizia chiamata t Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 56 t t 6. Riceve dati 3. Accetta chiamata 2. Chiamata in ingresso t Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 59 Pag. 10 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 60 Introduzione alle Reti Telematiche Struttura di nodo di rete a commutazione di circuito Commutazione di circuito • Vantaggi: interfaccia di ingresso Rete di connessione – banda costante garantita – ritardi di trasferimento costanti – trasparenza del circuito (formati, velocità, protocolli) – bassi ritardi nell’attraversamento dei nodi interfaccia di uscita comando Segnalazione Sistema di comando Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Segnalazione Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 61 Commutazione di circuito Commutazione di pacchetto • Svantaggi: • Non si allocano risorse per l’uso esclusivo di due o più utenti. • Studiata espressamente per sorgenti intermittenti. • Funzionamento analogo al sistema postale. – risorse dedicate a una comunicazione – efficienza buona solo per sorgenti non intermittenti – tempo di apertura del circuito – nessuna conversione di formati, velocità, protocolli – tariffazione in base al tempo di esistenza del circuito Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 63 Commutazione di pacchetto • L’informazione da trasferire è organizzata in unità dati (PDU) che comprendono informazione di utente e di controllo • PDU = protocol data unit (unità dati) • PCI = protocol control information (controllo) • SDU = service data unit (informazione di utente) P.T . P.T. P.T. Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 64 Commutazione di pacchetto • Funzionamento analogo al sistema postale. INDIRIZZO INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 62 PCI Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 65 Pag. 11 SDU INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 66 Introduzione alle Reti Telematiche Commutazione di pacchetto Store and forward • Unità dati è una terminologia ISO. • Altri termini utilizzati: • Modo di funzionamento dominante: – occorre disporre dell’intestazione prima di poter effettuare l’instradamento – l’instradamento richiede tempo – occorre qualche forma di protezione da errori sull’intestazione – le diverse capacità dei mezzi trasmissivi non vengono suddivise in canali uguali – Pacchetto (packet) – Cella (cell) – Datagramma (datagram) – Segmento (segment) – Messaggio (message) – Trama (frame) Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 67 Commutazione di pacchetto • Nascono delle contese Commutazione di pacchetto • Sistema postale – Si risolvono tramite memorizzazione INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 68 • In caso di congestione la rete scarta pacchetti • Occorre prevedere dei meccanismi di ritrasmissione per offrire servizi affidabili – Se il furgone è pieno, il pacco rimane in ufficio (e parte con il prossimo furgone) Commutatore Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 69 Commutazione in Internet INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 70 Commutazione di pacchetto • Le unità dati vengono consegnate alla rete • Ogni nodo: – memorizza il pacchetto – elabora il pacchetto e determina il canale su cui inoltrarlo – mette il pacchetto in coda per la trasmissione sul canale • risoluzione delle contese nel dominio tempo, basata su multiplazione statistica, memorizzazione e perdite • un pacchetto occupa (per intero) un solo canale per volta Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino • Funzionamento store and forward Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 71 Pag. 12 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 72 Introduzione alle Reti Telematiche Struttura di nodo di rete a commutazione di pacchetto interfaccia di ingresso • Memorizzazione: • L’informazione di utente può dover essere frazionata in molti pacchetti • Pacchetti di dimensione fissa o variabile interfaccia di uscita Code di uscita Memoria Commutazione di pacchetto Elaborazione – alle uscite – agli ingressi – mista PCI Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 73 Commutazione di pacchetto U1 N1 N2 SDU INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 74 Commutazione di pacchetto U2 • La lunghezza dei pacchetti è determinata da – possibilità di parallelizzazione (pipeline) – ritardo di pacchettizzazione – percentuale di informazione di controllo – probabilità di errore • Pacchetti corti riducono la probabilità di errore t Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino t t t Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 75 Commutazione di pacchetto INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 76 Commutazione di pacchetto • Vantaggi rispetto alla commutazione di circuito • Svantaggi rispetto alla commutazione di circuito – utilizzazione efficiente delle risorse anche in presenza di traffico intermittente – possibilità di controllo di correttezza lungo il percorso – possibilità di conversioni di velocità, formati, protocolli – tariffazione in funzione del traffico trasmesso – difficile ottenere garanzie di banda – elaborazione di ogni pacchetto in ogni nodo – ritardo di trasferimento variabile Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino Copyright Gruppo Reti – Politecnico di Torino INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 77 Pag. 13 INTRODUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 78