gli alberi da frutto anche sul balcone

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GIOVEDÌ 6 MARZO 2014
il Cittadino
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SPECIALE
GIARDINAGGIO
GLI ALBERI DA FRUTTO
ANCHE SUL BALCONE
Si fanno apprezzare non
solo per la bontà dei
frutti, ma anche per la
forma della chioma e i
colori di fiori e foglie
n Una ciliegia maturata al sole del
quinto piano, buona e succosa come quelle che fra qualche mese arrossiranno nei giardini. Oggi anche
gli alberi da frutto possono essere
coltivati sul balcone, grazie ad alcune varietà nane adatte a crescere
in vaso, perfette per il terrazzo anche di piccola metratura.
Pur non superando quasi mai i due
metri d’altezza, questi alberi non
possono essere considerati bonsai,
perchè i frutti mantengono dimensioni reali e il gusto di sempre. Si
fanno apprezzare non solo per la
bontà dei frutti, ma anche per la
forma della chioma e i colori dei
fiori e delle foglie, che variano con
il passare delle stagioni: all’abbondante fioritura primaverile segue la
maturazione estiva dei frutti, poi
l’autunno che tinge le foglie di mille
sfumature porporine, e infine l’inverno, con le geometrie dei rami
nudi e le fragranze sofisticate delle
zagare e degli altri agrumi a fioritura invernale.
Gli alberi da includere nel microfrutteto possono essere i più diversi: susini, ciliegi, meli, peri, cachi,
albicocchi e altri alberi da frutto,
inclusi kiwi e viti da allevare a spalliera sfruttando la ringhiera del terrazzo.
E poi agrumi, corbezzoli, fragole,
uva spina e altri frutti di bosco.
Ognuna di queste piante ha naturalmente caratteristiche diverse e
quindi necessita di condizioni e cu-
re differenti. Per quanto riguarda la
temperatura, alcune specie crescono con qualunque clima (kiwi, vite,
caco, susino), mentre altre hanno
bisogno di climi più freddi come il
cotogno, il pero e il melo. Altre ancora prediligono un clima temperato (fico, mandorlo, albicocco),
mentre per agrumi e ulivo ci vuole
necessariamente il sole.
Dal punto di vista delle dimensioni,
le varie specie richiedono distanze
diverse fra una pianta e l’altra, proprio perché alcune crescono più rigogliose, mentre altre hanno bisogno di meno spazio.
Prima di sistemare sul balcone le
specie prescelte è bene accertarsi
che il luogo risponda a determinate
caratteristiche: un’esposizione soleggiata, possibilmente ventilata (i
luoghi chiusi e l’umidità favoriscono ristagni e insorgere di malattie)
e con la possibilità di riparare l’albero durante la stagione fredda.
Anche la scelta del vaso è importante: bisogna tenere conto che
queste piante possono raggiungere
1 o 2 metri di altezza, dunque la misura migliore oscilla fra i 50 e i 60
centimetri di diametro.
Un vaso più grande, infatti, potrebbe favorire lo sviluppo eccessivo
delle radici, causando però danni a
foglie, fiori e frutti, mentre un vaso
più piccolo non nutrirebbe a dovere
la pianta. Il vaso, inoltre, deve essere preferibilmente in terracotta,
con l’aggiunta in superficie di uno
strato di corteccia di pino, che favorisce l’evaporazione dell’acqua e
previene i rischi di ristagno.
Il terriccio ideale per le piante da
frutto in vaso è composto da circa il
40% di torba e il 60% di terreno argilloso: la prima assicura un buon
drenaggio alla pianta, mentre il secondo favorisce la sua stabilità.
Come tutte le piante, anche gli alberi da frutto hanno bisogno di cure
e condizioni specifiche, anche perché non devono produrre solo fiori,
ma anche frutti, che oltre a essere
belli devono essere buoni e gustosi.
QUESTO SPECIALE
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NUOVE ESSENZE
TIRA ARIA DI NOVITÀ ANCHE IN GIARDINO:
ARRIVA IL GOJI, PIANTA DEI MONTI TIBETANI
n Tra gli alberi da frutto più adatti a essere coltivati in vaso c’è una pianta
dalle note proprietà benefiche che arriva dalle montagne tibetane, ma grazie
ai nuovi cultivar si adatta bene anche nei nostri climi: il Goji. Conosciuto anche come albero della giovinezza o diamante rosso, questo albero produce
bacche di un bel rosso vivo, che oltre a dare colore al terrazzo, contengono
quantità elevate di antiossidanti naturali una dose di vitamina C di ben 500
volte superiore alle arance, oltre a calcio, ferro e proteine. La comunità scientifica è concorde nell’attribuire alle bacche di Goji il potere di stimolare il metabolismo, il sistema immunitario e la produzione di energia, aiutare il sonno
e la memoria. Grazie alla presenza di betacarotene, inoltre, si rivelano assai
utili anche per la vista. Insomma, molti benefici racchiusi in un’unica, piccola
e preziosa bacca, da utilizzare per la preparazione di tisane, frullati, marmellate e altre dolci delizie. In natura cresce fino a 2 o 3 metri in altezza, quindi,
se viene piantata in vaso, deve essere abbastanza grande da poterle garantire vita e stabilità. Le foglie, strette e lunghe, cambiano di intensità di verde
a seconda delle stagioni: più cariche d’inverno, più chiare d’estate. Predilige
un terreno sabbioso e ben drenato: argilla e torba sono perfette, poiché assicurano il mantenimento dell’umidità nel terreno e la leggerezza necessaria
alle radici. La luce aiuta la crescita, per cui è bene posizionarla dove ci sia
esposizione solare. Resiste anche alle temperature rigide, anche se è sempre
meglio durante l’inverno coprirla con del nylon o portarla in casa. I frutti completano la maturazione a fine estate.
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