32 GIOVEDÌ 6 MARZO 2014 il Cittadino PAGINE A CURA DI PUBBLIMEDIA SRL Tel: +39.0371.544.300 Fax: +39.0371.544.301 mail: [email protected] web: www.pubblimediasrl.it SPECIALE GIARDINAGGIO GLI ALBERI DA FRUTTO ANCHE SUL BALCONE Si fanno apprezzare non solo per la bontà dei frutti, ma anche per la forma della chioma e i colori di fiori e foglie n Una ciliegia maturata al sole del quinto piano, buona e succosa come quelle che fra qualche mese arrossiranno nei giardini. Oggi anche gli alberi da frutto possono essere coltivati sul balcone, grazie ad alcune varietà nane adatte a crescere in vaso, perfette per il terrazzo anche di piccola metratura. Pur non superando quasi mai i due metri d’altezza, questi alberi non possono essere considerati bonsai, perchè i frutti mantengono dimensioni reali e il gusto di sempre. Si fanno apprezzare non solo per la bontà dei frutti, ma anche per la forma della chioma e i colori dei fiori e delle foglie, che variano con il passare delle stagioni: all’abbondante fioritura primaverile segue la maturazione estiva dei frutti, poi l’autunno che tinge le foglie di mille sfumature porporine, e infine l’inverno, con le geometrie dei rami nudi e le fragranze sofisticate delle zagare e degli altri agrumi a fioritura invernale. Gli alberi da includere nel microfrutteto possono essere i più diversi: susini, ciliegi, meli, peri, cachi, albicocchi e altri alberi da frutto, inclusi kiwi e viti da allevare a spalliera sfruttando la ringhiera del terrazzo. E poi agrumi, corbezzoli, fragole, uva spina e altri frutti di bosco. Ognuna di queste piante ha naturalmente caratteristiche diverse e quindi necessita di condizioni e cu- re differenti. Per quanto riguarda la temperatura, alcune specie crescono con qualunque clima (kiwi, vite, caco, susino), mentre altre hanno bisogno di climi più freddi come il cotogno, il pero e il melo. Altre ancora prediligono un clima temperato (fico, mandorlo, albicocco), mentre per agrumi e ulivo ci vuole necessariamente il sole. Dal punto di vista delle dimensioni, le varie specie richiedono distanze diverse fra una pianta e l’altra, proprio perché alcune crescono più rigogliose, mentre altre hanno bisogno di meno spazio. Prima di sistemare sul balcone le specie prescelte è bene accertarsi che il luogo risponda a determinate caratteristiche: un’esposizione soleggiata, possibilmente ventilata (i luoghi chiusi e l’umidità favoriscono ristagni e insorgere di malattie) e con la possibilità di riparare l’albero durante la stagione fredda. Anche la scelta del vaso è importante: bisogna tenere conto che queste piante possono raggiungere 1 o 2 metri di altezza, dunque la misura migliore oscilla fra i 50 e i 60 centimetri di diametro. Un vaso più grande, infatti, potrebbe favorire lo sviluppo eccessivo delle radici, causando però danni a foglie, fiori e frutti, mentre un vaso più piccolo non nutrirebbe a dovere la pianta. Il vaso, inoltre, deve essere preferibilmente in terracotta, con l’aggiunta in superficie di uno strato di corteccia di pino, che favorisce l’evaporazione dell’acqua e previene i rischi di ristagno. Il terriccio ideale per le piante da frutto in vaso è composto da circa il 40% di torba e il 60% di terreno argilloso: la prima assicura un buon drenaggio alla pianta, mentre il secondo favorisce la sua stabilità. Come tutte le piante, anche gli alberi da frutto hanno bisogno di cure e condizioni specifiche, anche perché non devono produrre solo fiori, ma anche frutti, che oltre a essere belli devono essere buoni e gustosi. QUESTO SPECIALE Lo trovi anche su: www.ilcittadino.it nella sezione inserti/commerciali NUOVE ESSENZE TIRA ARIA DI NOVITÀ ANCHE IN GIARDINO: ARRIVA IL GOJI, PIANTA DEI MONTI TIBETANI n Tra gli alberi da frutto più adatti a essere coltivati in vaso c’è una pianta dalle note proprietà benefiche che arriva dalle montagne tibetane, ma grazie ai nuovi cultivar si adatta bene anche nei nostri climi: il Goji. Conosciuto anche come albero della giovinezza o diamante rosso, questo albero produce bacche di un bel rosso vivo, che oltre a dare colore al terrazzo, contengono quantità elevate di antiossidanti naturali una dose di vitamina C di ben 500 volte superiore alle arance, oltre a calcio, ferro e proteine. La comunità scientifica è concorde nell’attribuire alle bacche di Goji il potere di stimolare il metabolismo, il sistema immunitario e la produzione di energia, aiutare il sonno e la memoria. Grazie alla presenza di betacarotene, inoltre, si rivelano assai utili anche per la vista. Insomma, molti benefici racchiusi in un’unica, piccola e preziosa bacca, da utilizzare per la preparazione di tisane, frullati, marmellate e altre dolci delizie. In natura cresce fino a 2 o 3 metri in altezza, quindi, se viene piantata in vaso, deve essere abbastanza grande da poterle garantire vita e stabilità. Le foglie, strette e lunghe, cambiano di intensità di verde a seconda delle stagioni: più cariche d’inverno, più chiare d’estate. Predilige un terreno sabbioso e ben drenato: argilla e torba sono perfette, poiché assicurano il mantenimento dell’umidità nel terreno e la leggerezza necessaria alle radici. La luce aiuta la crescita, per cui è bene posizionarla dove ci sia esposizione solare. Resiste anche alle temperature rigide, anche se è sempre meglio durante l’inverno coprirla con del nylon o portarla in casa. I frutti completano la maturazione a fine estate.