Intervista a Dario Cecchini

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Intervista a Dario Cecchini
Scritto da Alessio Beatrice
Giovedì 03 Novembre 2011 19:22 - Ultimo aggiornamento Sabato 12 Novembre 2011 15:53
Nuova intervista di "Il saxofono" con i grandi saxofonisti contempornei. Vi presentiamo
l'intervista al fondatore e baritonista dei Funk Off, la più famosa marchin' band italiana che
molti di voi avranno visto anche per le strade di Perugia durante Umbria Jazz :
Dario Cecchini
. Lo ringraziamo per la disponibilità e simpatia e vi lasciamo alle sue parole. Buona lettura.
- Dario, com'é nata la tua passione per la musica? I tuoi studi? 1/4
Intervista a Dario Cecchini
Scritto da Alessio Beatrice
Giovedì 03 Novembre 2011 19:22 - Ultimo aggiornamento Sabato 12 Novembre 2011 15:53
Vengo da una famiglia di appassionati di musica e in casa si è sempre ascoltato jazz e musica
brasiliana. Mio padre suona diversi strumenti e mio zio la batteria, infatti ho cominciato proprio
suonando la batteria da piccolo. Poi a 14 anni iniziai a studiare anche il saxofono tenore per
suonare nella banda di Vicchio, il mio paese. Per diversi anni suonai un po' tutt'e due gli
strumenti senza decidere a quale dedicarmi veramente. Finito il liceo decisi per il saxofono e
successivamente iniziai a studiarlo seriamente. Feci diversi seminari a Siena Jazz, studiai al
Cam di Firenze con Mauro Grossi e Alessandro Di Puccio. Parallelamente frequentai anche il
Conservatorio di Firenze dove poi mi sono diplomato.
- Ed il progetto Funk Off? E' nato da una tua (devo dire geniale) idea, ne sei oltre che
musicista anche il direttore musicale.
Intanto grazie per il geniale! Non lo so quanto sia geniale… è un’idea che ho avuto mentre
dirigevo una prova della Ballroom Dance Band ed è in qualche maniera il frutto della mia
formazione e delle mie precedenti esperienze. Comunque è andata così: verso la metà degli
anni 90 dirigevo questa Big Band del CAM, la scuola di musica jazz fiorentina. Doveva essere
una formazione di Big Band classica ma che non suonasse brani del repertorio jazzistico ma
che piuttosto tentasse di fondere il jazz con gli altri rami della black music, soprattutto funk e
soul ,mirata al ballo e al ritmo. Fu così che cominciai a sperimentare un po’ di idee
nell’arrangiamento, nel ritmo e successivamente nella composizione, che poi ho portato nei
Funk Off. Inoltre in quegli anni suonavo in formazioni di altissimo livello, ma che spesso sentivo
non si concedessero completamente alla musica come partecipazione e emozione. Da qui
l’idea della Marchin’ Band che unisse alla musica il movimento, per enfatizzare la
partecipazione emotiva e quindi riempire quel vuoto che sentivo. Ovvio che per fare una cosa
del genere avevo bisogno di fare tante prove e per questo pensai a tutti ragazzi di Vicchio, il
mio paese, con i quali già collaboravo in vari contesti e nei quali vedevo grosse potenzialità sia
musicali che umane, essendo tutti noi molto amici.
- Ai vostri concerti i fan possono comprare una chiavetta USB per accedere a contenuti
speciali sul vostro sito. Un' idea carina ed innovativa, specialmente per un gruppo che
non usa strumenti elettronici. Che cosa ne pensi della musica nell'era digitale?
Sì, questa idea della chiavetta non è mia, è di Paolo e Luca rispettivamente trombettista e
piattista dei Funk Off. Per me è una bellissima idea! Chi ha la chiavetta può, attraverso un
codice, entrare in un’area riservata del sito Funk Off. Fra l’altro trovo che ci si debba adeguare
ed essere attivi nei confronti della musica, come dici tu, nell’era digitale. La cosa che più salta
agli occhi, lo vedo anche con i miei figli, è che le giovani generazioni non hanno quel rapporto
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Intervista a Dario Cecchini
Scritto da Alessio Beatrice
Giovedì 03 Novembre 2011 19:22 - Ultimo aggiornamento Sabato 12 Novembre 2011 15:53
che noi avevamo con il vinile e poi anche con il CD, cioè il gusto dell'oggetto, il gusto di leggere
tutte le note di copertina, i musicisti, i ringraziamenti ecc ecc….. Oggi comprano su internet,
hanno gli Mp3… è tutto diverso. Questo ovviamente ha portato ad una diminuzione delle
vendite dei CDs in tutti i tipi di musica, non solo nel jazz. Però su i portali digitali la musica si
vende ancora e va bene. E per me anche i dischi si possono vendere, basta fare concerti! Di
questo si sono accorti tutti, compresi i discografici. Il problema al momento, dovuto a questa
crisi che attanagli tutto il mercato e non solo discografico, è che anche le possibilità di fare i
concerti sono diminuite.
- Tre album che non possono mancare nella discoteca di un saxofonista? (a parte i
vostri! )
Ahaha!! Mah… i nostri potranno anche mancare no? :D
Comunque… domanda difficilissima… te ne dico 3 che piacciono molto a me… ovvio che ne
potrei dire molti altri. E comunque non considero mai solo il saxofono, considero il sound del
disco, lo spessore della musica, la compattezza della band, l’idea. Ecco qua, in ordine casuale:
John Coltrane – Giant Steps, Sonny Rollins – Way Out West, Joe Henderson – Lush Life.
Lo so che sei stupito! Tre albums di tenoristi e nemmeno uno di baritonisti! Ok, ne aggiungo
uno… posso? ;) Pepper Adams – The Master.
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Intervista a Dario Cecchini
Scritto da Alessio Beatrice
Giovedì 03 Novembre 2011 19:22 - Ultimo aggiornamento Sabato 12 Novembre 2011 15:53
-Datta
Funk
Off
sono
attenti
anche
alla
solidarietà
tramite
il
“Solidalfunk".
Di
cosa
si
tratta?
Sì,
ha
collaborazioni
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Teatro
Firenze,
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25
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Tamburini
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12
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1964
Funk
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Super
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2
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Funk
uno
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aggressivo
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una
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negli
sax
d'anni
baritono,
usato
ultimi
(le
quando
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sei
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Berg
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IlLarsen
più
“facili”
flauto
da
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suonare
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ma
poi
Philipp
torno
Hammig
sempre
d’argento.
lì.
Ho
provato
più
volte
a
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per
flauti
contralto
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Pearl
di
recente
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la
testata
diritta.
- Vicchio
rapporto
con
édi
il
paese
la
pittura
in
provincia
e
le
altre
di
arti?
Firenze
che
ha
dato
iSuper
natali
a
Giotto,
qual'é
ilmodello
tuo
Amo
sia
cultura
sicuro
molto
molto
un
in
sottovalutato
generale.
buon
l'arte.
esempio.
La
Iuno
pittura,
modelli
ilun
ruolo
televisivi
dell'arte
scultura,
contemporanei
nella
l’architettura
nostra
società.
ma
(a
parte
anche
E
non
poche
la
letteratura.
solo
eccezioni)
dell'arte,
Penso
non
anche
danno
che
della
oggi
di
Mi
romani.
piace
molto
anche
la
storia,
specie
quella
delle
civiltà
antiche
e
in
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dei
greci
emolti
dei
festival
altri
poco
Se
non
comuni
prima
al
sbaglio,
quale
della
del
Mugello.
spesso
sua
correggimi
scomparsa.
faccio
Ricordo,
pure
visita:
Ci
in
tra
tal
parli
il
gli
Giotto
caso,
altri,
di
questa
sei
uno
Jazz
anche
splendido
Festival
esperienza?
Direttore
che
concerto
si
svolge
di
Joe
ami
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Vicchio
un
Zawinul
ed
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Io
Fra
Comunque
chiamarono
vecchio
non
sono
jazz
ilFunk
festival
faccio
negli
realmente
club
del
anni
parte
è
entrato
quale
50
ildel
direttore
“Jazz
faceva
gruppo
da
club
qualche
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parte
OF
Vicchio”,
anno
mio
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padre
a
che
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noi
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e
parte
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abbiamo
C'è
del
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un
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Jazz
Non
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ripreso
Jazz
sapendo
Club
Club
Toscana
ildopo
che
loro
sulle
l'inglese
prende
nome
Music
ceneri
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Pool.
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lo
Molti
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Teatro
sono
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una
che
generazione
iOff
concerti
stranieri.
una
musica
Quello
che
Vicchio
meravigliosa,
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di
edi
c'è
Zawinul
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più
tutto
e
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che
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Mugello
consapevolezza
uno
purtroppo
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rimasti
Giotto
di
mesi
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Jazz
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memoria
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lasciò.
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tutti.
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Progetti
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di
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aggiungere
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questo
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Parma
po’
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mio
di
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e
gruppo
illogo.
provata,
più.
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Michele
mi
nome
di
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un
quest'anno.
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aveva
Poi
un
batterista
disco
(D.C.
po’.
qualche
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Papadia,
che
Achille
commissionato
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dei
Experimental
mi
di
Fabio
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piacciono,
Succi,
Funk
pezzo
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andare
Paolo
dalla
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sarà
un
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Mauro
lo
musica
Ghetti
po'
in
riprendere
che
l’anno
suoniamo
in
Trio)
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di
Italia
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Ottolini,
concerti
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scritta,
scorso.
di
Walter
da
registrazione.
di
Gabriele
ilfestival.
già
però
Novembre
mio
4Winds
registrare
con
non
nei
Si
Paoli
estrema
progetto
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nostri
“Jazzasonic”,
solo
Evangelista
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di
mie
Inoltre
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concerti,
Febbraio
Marzo/Aprile.
libertà
una
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quale
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Stefano
creatività
c’è
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per
in
soltanto
quintetto
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per
La
però
quartetto
Festival
ma
musica
data
Tamborrino.
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periodo
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anche
musicisti.
da
Favorite
fissata
piacerebbe
con
di
assimilarla
fiati
Fabio
già
sarebbe
con
ilCon
(io,
CD
Video
dei
al
concerto
del
1°
maggio
2010
di
Roma
http://www.youtube.com/watch?v=ScjKKY1ORkY
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Funk
Off
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Club
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