I'IRSO,\/\LI'II\ L PSIC,()LO(;IA CLINICA A partire dall'osserr,azione di questi fenomeni apparentemente inesplicabili, Freud giunse a postulare 1'esistenza della mente inconscia, ne1la quale i processi di pensiero si dispiegano senza soluzione di continuità, lontani dalla consapevc,lezza cli chr penszr. L'inconscio influenza alla rrrdice i pensieri. i sentimenti e il comportamenro clell'indivi<1uo: cla esso derivano molte delle forze che governano i1 comportamcnto clella gente. Dopo essersi brevemente affidato all'ipnosi come metoclo per far affiorare il materiale inconscio, Freucl elaborò il metodo psicoanalitico dell'a-iso('iilztoìtt' llbetit, F,gh chiec'leva ai pazienti di dire semplicemente quel che r,eni\,a loro in mente, senza censurare itlcun materiale, né tentare di impome alcun ordine ai propri pensieri. (Se ci provate per qlralche minuto, scoprirete che non è afiatto facile tare un resoconto perfettamente accurato cli ogni pensiero che si presenta alla coscienza.) Per comprendere i distulbi c1el paziente, Freud ricorreva anche alf interpretazione dei sogni. Secondo Freud, i sogni sono formulati in simboli che, una volta interpretati, rivelano i processi di soddisfa cimento dei desideri, i meccanismi cli auto-punizione, o 1e ballicle contro l'affiorare di pericolosi conflitti intrapsichici. hell'lnh'rpretd ztone dei sogni 11.900/5ll Freud elenco molti dei piu comuni simboli presenti nei sogni e 1e loro interpreiazioni ad esempio, i i>"rsrc,nl. i ftrcili, icoitelli, 91i ombrelli e iserpenti-rappresentano igenitaii maschili; gli armadi, le caverne, le stanze e le bottiglie quelli femnrinili; 1a decapitazione e 1a perdittr clei denti rappresentanrr 12 p-,3ur'2 della castrazione. Ltna ragion d'essere soggiacente. - L2. La struttttra della personahttì secctndo Frcud Come sì è detto, uno der contributi principali della teoria psicoanalitica è la nozione di una componente inconscia delia mente, per\raszì da pensieri, desideri, emozioni e ricordi che influenzano 11 pensiero e il comportamento conscio. Possiamo ottellere un quadto piu chiaro del concetto freucliano di inconscio e di come questo eserciti la sua influenza guardando piu da vicino la struttura tripartita della personalita delineata dir Freud, che comprende I'es, f io e il super-io. (Si noti che questi concetti si ritèriscono a funzioni mentali, non rì strutture fisiche del cervello.) Ciascuno di questi tre processi ha i sLrcii mecctrnismi d'azione e le sue funzioni. La personalità e il con'ìportamento sono il pr,.ldotto delf interazione clei tre processi. Es. L'es coincide cor-r i'inte rezzt clxlla psiche rlla nascittr, conriene gli istinti e l'energia psichica, ec{ è interamenre inconscio. L'io e il suprer-io si sviiuppano dall'es e durante tutta la vita ricorrono acl esso come fonte d'enereia psichica per 1e lolo attivira. Lr r-rn certo senso, quindi, la clipendenza del1a psiche dall'es non cessa mai. Freud divise g1i istinti dell'es in dr-re grandi categorie: gli istinti di vita c)J Eros) e di morte (Tbanatoi. Sotto 1a specie di pulsioni, questi due :stinti si esprimono nella forma de1 sesso e del1'aggressione. Freud :'ireneva che l'organismo umano voglia a1 tempo stesso creare e di- .rruggere. vivere e morire. Da allora, molti psicologi hannno desrderato che Freud non dato 1'etichetta <(sessuale» alla prima classe di istinti, poiché 1'affetto, 1'attacnolti dei bisogni che assegnò a questa categoria -r\-esse - da11a maggior non sarebbero considerati :arte della gente di tipo <<sessua1e,r. NIa, come vedremo tra breve, -'iìmento, 1a nutrizione Fleucl stava tentando di chiarire l'unità sottostante di questi bisognr t il loro legame con 1a pulsione sessuale. Quester classe generale di :stinti sessuali o di vita permette ai singoli organismi dr una specie Ji soprar.vivere, e alla specie come totalità di perpetllare se stessa. Freud chiamò libtdol'energia che alimenta gli istinti vitali. Secondo Freud, 1a psiche umana funziona come un sistema con;inuamente alle prese con la tensione provocata da pressioni interne ;d esterne. 11 fine dell'es è la riduzione de11a tensione, ovvero la grariticazione. Ad esempio, quando una persona ha un bisogno biologi.o, come la fame, questo viene avr,ertito come uno spiacevole stato .li tensione psicologica. L'es si sforza unicamente di ridurre questa :ensione, e il piacere prodotto da questa ric'luzione di tensione è 1'unica sua motivazione. E questo quei che Freud chiamò principio del 'I cere. Lbs cerca immediatamente la gratiftcazione senza ricorrere ttt a una realtà oggettiva. Quando 'u'iene motivato dagli impulsi dell'es, l'individuo s'impegna ne1l'attività chiamata da Freud processo psichicr, prumario. Ad esempio, se f individuo è affamato, 1'es produrrà un'immagine mentale del ocibo, o de1 seno materno. La creazione di un'immagine dell'oggetto desiderato è detta gratifìcaztone del desiderlo. Crò ovviamente non permette all'organismo di soprarrvivere sicché l'organil'immagine del cibo non puo soddisfare la fame sr-ro deve elaborare una modalità di pensiero che possa collegare i suoi bisogni a1 mondo esterno o oggettivo, in cui il cibo reale e mirteriale esiste. Tale modalità di pensiero, che è basata su1la logica e sul r.agionamento, è.cio che Freud chiamò pro9esso pstcbtco secondarlo, in contrapposizione con il processo psichico primario dell'es. Questo processo secondario, che si è sviluppato dall'es e che da esso deriva la sua energia, è f io. lo. L'io, a differenza dell'es, s'interessa della realtà oggettiva e ne io che il bambino cerca di procuha coscienza. E per l'azioie'delf .§ua immagine. Quando I'es formula unf rarsi il cibo reale e non solo gelato, ptzza, un o di un coq du uin, I'io elabora di l^immagine di una un piano per andare in pizzeria, in gelateria o al ristorante francese. In generale, f io tenta di far corrispondere gli oggetti del mondo esterno quanto più è possibile alle immagini create da1l'es. In ta1 modo f io, diversamente dall'es, abbraccia la mente conscia e quella inconscia. L'io può elaborare dei piani realistici per soddislàre sia le ITERSONAL]]'i\ E PSrcOLOGII\ CLINICA richieste inconscie dell'es. alle quali ha, in certa misura, accesso. sia le richieste della realtà. Esso è principalmente deputato-a proteggere l'organismo e ad affrontare il mondo reale. L'io. dal momento che cerca di soddisfare nella realtà i desideri dell'es, obbedisce secondo Freud a quel che egli chiama princlplo della realt,ì, piuttosto che al principio del piacere. Se necessario, f io frenerà i tentiltivi dell'organismo di ottenere immediatarnente gratilicazione e piacere, o perché è probabile che questi tentativi non abbiano successo o sitrno pericolosi, o perché ritardare la gratificazione può accrescerla. Freud riteneva che 1'attivita dell'io nel mediare le richieste dell'es ci permetta di sviluppare molte delle nostre funzioni cognitive superiori: prendere decisioni, risolvere problemi, e fare piani. E così che il bambir-ro piccolo finisce con f imparare che la richiesta di uno spuntino ha maggiori probabilità di successo in certi momenti della gior.rut, e se è-accompagnata da un ,,per favorer>. L'io è dunque interessato a cio che è buono o cattivo per l'organismo in relazione a criteri oggettivi. L'io non è il «nemico» dell'es. In effetti, esso esiste per servire i bisogni dell'es, per operare a suo beneficio. L'io e l'es entrano in conflitto solo circa il modo migliore di perseguire 1o stesso tine. L'io rimanda la gratificazione finché non trova ne1 mondo esterno un oggetto reale capace di soddisfare un bisogno istintivo. L'es, d'altra palte, richiede una gratifìcazione immediata e non ha alcuna consapevolezza de1la realtà esterna, della quale si disinteressa - esso è non socializzato e inconscio. Super-rc. L'ultimo sistema della personalità è il super-to. Spesso indicato come <<coscienzar>, ii super-io ha a che fare con gli ideali morali. Tali ideali vengono dapprincipio trasmessi al bambino dai genitori; in seguito, altre fisure d'autorità, nonché le ricompense e pur"rizioni della società, svolgono un ruolo nel foggiare lo sviluppo de11'autocontroilo del bambino. I1 super-io si basa su regole assolute. A differenza delf io, che ricerca i1 compromesso, il super-io mira alla perfezione. Esso non opera semplicemente per rimandare gli impulsi dell'es, come fa f io. ma cerca di bloccarli definitivamente. In ciò è tanto inflessibile e tenace quanto I'io. Freud descrisse molti dei suoi pazienti come in ba1ìa di un conflitto insostenibile tra le forti richieste dell'es e l'assoluta proibizione del super-io di appagare taii richieste. Il loro io era così indebolito dal tentzrtirro di lronteggiare questo conflitto psichico da non essere più in grado di soddisiare le esigenze della vita quotidiana. 1.3. I nteccanisrui tli difesa I meccttnismi di dl/esa sono risposte automatiche e inconscie dell'io a conflitti rra-le: e il super-io-Essi sono usati per difendersi dal e servono a realizzarc un compromesso tra le richieste dell'es quelle del super-io. Un meccanismo di difesa funziona in uno dei = seguenti modi: (1) esso blocca un impulso sessuale o aggressivo, -iue ritigando perciò l'ansia e i1 senso di colpa provocati da quèsto imrulsol gppure (2) modifica la natura stessa delf impulso, é mitiga il .enso di colpa e l'ansia permettendo una qualche gratificazione del rruovo impulso. Freud e i suoi seguaci hanno individuato una serie di strategie -:sate normalmente per fronteggiare 1o stress o l'ansia che hanno &i:ine dai conflitti intrapsichici. . rrnsia Rimozione. La rimozione è il più importanre meccanismo di dife :.r postulato dalla teoria psicoanalitica. Essa serve a escludere dalla :lostra coscienza pulsioni, pensieri e sentimenti inaccettabili. Ad :sempio, una donna può essere arrabbiata per dorrer pagare le tasse, :ra allontana dal1a coscienza questo sentimento spiacèvòle. In segui:o pero la sua rabbia affiora in modo indiretto ad esempio, non .rccludendo l'assegno nella sua dichiarazione dei- redditi o àimenticando di firmarlo. Spostameruto. La rimozione conduce naturalmente allo spostamen perché il tipo più comune di difesa consisre ne1 concènrare ia :ropria attenzione su un sostituto nello spostare l'attenzio- cioè :.re. Se vi è capitato di arrabbiarvi con un superiorè o ,r, professore e di non essere riusciti a esprimere direttamente ad esso la vostra rabbia, è possibile che vi siate trovati a maltrattare un amico o un Dassante. Poiché non avete potuto esprimere la vostra rabbia alla p.elsonl _che 1'ar,eva provocata, l'avete spostata su un bersaglio più ebbordabile. .'o, Proieztone. Un modo di bloccare pensieri e sentimenti inaccettabili consiste ne11'attribuirli a un'altra persona. Questo meccanismo è noto come proiezione. Un individuo che si sente colpevole di usare pratiche commerciali aggressive può attribuirle ai suòi concorrenti e affermare che i loro comportamenti rendono inevitabile una ritorsione. La proiezione.localizza la responsabilità del proprio comporramento all'esterno di se stessi, e cancella il senso di còlpa e il òonf-litto che il comportamento avrebbe altrimenti provocato. Formaztone reattiua. Nella formauone reattiua si ha un rovesciamento dei nostri sentimenti inaccettabili, che vengono rtmpiazzati dai comportamenti opposti. Ad esempio, un uomò pro odiare la madre perché 1o sgrida e gli fa richieste eccessive, I1 conflitto tra i suoi impulsi di rabbia e f imperativo del super-io di onorare e amare i genitori, provoca in lui ansia e senso di colpa. Per avere sollievo da questi sentimenti, l'uomo converte inconsciamente la propria avr,ersione in un'esagerata devozione, e si comporta come un figlio 100 pERSoNAI-rr'\ E psICOt.ocllA (.LINrc,\ modello. Accade spesso di avere arteggiamenti profondamente sentiti che sono però esattamente 1'opposto degli atteggiamenti repressi. Negazione. Un altro modo di rifiutare di riconoscere in sé dei sentimenti inaccettabili consiste nell'usare il meccanismo di difesa della negaztone. In questo caso, il sentimento viene espresso, ma è accompagnato da un ..segno negativo>>. Si consideri di nuovo l'esempio dell'uomo che odia Ia madre. Se il suo metodo di fronteggiare 1'odio è la formazione reatti\ra, egli dirà: <<Amo mia madre>>. Se ricorre alla negazione, asserirà enfaticamente: <<Io non odio mia madrer. E spesso fara questa asserzione ex abrupto, quando nessuno sta mettendo in dubbio i suoi sentimenti nei confronti de1la madre. Dichiarando i1 suo amore in questa forma negativa, egli può liberarsi del1a rabbia che prorra senza riconoscerne 1'origine inaccettabile. il lntellettualtzzazlone. Non è altro che un'esagerata preferenza per pensiero di contro ai sentimenti. Una persona che usa f intellettua- hzzdztone parlerà di argomenti che hanno a che fare con il sesso o I'aggressività con estrema freddezza e distacco. Questa esagerata predilezione per il pensiero impedisce che f individuo provi i sentimenti che ciascuno di noi prova quando tratta questo tipo di argomenti. un meccaniimo di- difesa usato ipesso dagli adòlescenti quando discorrono di faccende sessuali. L'intellettualizzazione permette cli risolr,ere molti dei conflitti che sorgono inevitabilmenre .lurante la crescita. E, questo Annullamenlo. E, questo l'unico meccanismo di difesa che costituisca una risposta a postet'|orl, piuttosto che una risposta preventiva mediante la quale manrenere i pensieri e i senrimenti inaccettabili lontano dalla superlicie. Ne11'aanullantcrrtc.,, un atto inaccettabile è §eguito da un secondo atto che 1o nega; ciò dà sollievo al senso di colpa e all'ansia che risultano dal primo atto. Un marito che litiga abitualmente con 1a moglie al mattino e poi quando torna a casa dal lavoro le porta dei fiori sta ricorrendo a questo tipo di difesa. Egli sarebbe alquanto sorpreso se 1o metteste di fronte al suo modello di comportamento e negherebbe di averr,i fatto ricorso, Quando una persona luga l'ansia assumendo degli di uno stadio di sviluppo anreriore e apparentemente piu sicuro si parla di regressione. Un bambino che è sortopo sto a1lo stress di dover andare a scuola per 1a prima volta può cominciare ad agire in modo molto infantile: potrà succhiarsi i1 po11ice, bagnare il letto, e insistere con i genitori per essere preso in braccio, invece di camminare. Regrassione. atteggiamenti tipici da Sublintaziotze. Freud interpretò le Madonne dipinte da Leonardo Vinci come un esempio della sublimazione dei sentimenti edipici in alui termini, egli riteneva che Leonardo affrontasse un conllit- O\r\LlTÀ io edipico irrisolto traducendo in arte i sentimenti nei confronti de1.a madre. La subltmaziorue è f incanalamento di impulsi e sentimenti rnaccettabiii in attività accettabili. La sublimazione puo anche per:rertere che un individuo esprima bisogni sadici repressi nella forma .ii attività positive, quali la chirurgia. Freud riteneva che la curiosirà :ntellettuale degli adulti fosse una sublimazione de1la curiosità ses.uale infantile. Analogamente, f inibizione de1la creatività rilevata da Freud in certi adulti dipendeva a suo avr,iso da11a forte repressione Jella curiosità sessuale infantile. I meccanismi di difesa fanno parte integrante del comportamen.Lr normale. E grazie a essi che facciamo fronte agli impulsi conflit.ua1i de1 super-io e dell'es. Tuttavia, secondo Freud, i1 loro uso ec.-essivo è un sintomo di dilficoltà di adattamento' Per <,uso eccessi'..o,, si intencle il portare all'esffemo un meccanismo difensit'o (come :.1 caso di una marcata regressionc a uno stato inlantilel o il ricor:ere abitualmente alla stessa difesa (come ne1 caso di una repressio:e dei sentimenti sessuali che si protragga per tutta la vita). '-.4. Lo suiluppo della personalità Secondo il modelio freudiano della personalita, gli individui si sr-iluppano attraversando stati discreti e osservabili. I1 successo del '-.assaggio da uno stadio all'altro è un fattore critico de1la salute ,r",-,tàfe dell'adulto. Come medico, Freud studiò questi stadi di svi.uppo osserr.ando il comportamento dei suoi pazienti. Egli riteneva -'hJ1a regolarità con cui si susseguivano gli stadi de1lo sviluppo del.r personalità potesse essere meglio compresa esaminando quegli inrividui nei quaii la progressione normale aveva subìto un'interruzio:re o un'alteiazione. Una del1e scoperte piu importanti di Freud fu :he le difficoltà dei suoi pazienti adulti pote\rano essere ricondotte -rlle loro esperienze infantili. Secondo Freud, g1i schemi di base del romportamento si formano precocemente, e 1o srriluppo successivo : coèrente con questi schemi, o vincolato da essi. Uno dei processi principali da cui traggono origine questi scheri di compoitamento è l'adattamento delf individuo ai quattro stadi Jel1o sviluppo psicosessuale (per una succinta descrizione dei quali .i veda il tiedicesimo capitolo). Freud riteneva che a volte gli indivi-iui non riescano a risolr,ere 1e sfide e i problemi di sviluppo che ca:xterizzano uno dei vari stadi; iI loro sr,iluppo s'arresta allora in quello qt4-dio e da adulti avranno dei problemi che riflettono 1o sta;.io nel quale si è arruta la Jissazione. Può ìccadere che una fissazione diventi manifesta solo quando 'indir.iduo incontra nella vita una situazione di conflitto. In questo :aso, l'individuo regredira allo stadio ne1 quale si è verificata la fissazione. Ad esempio, un bambirto che t,it e un conflitto non risolto lovuto a un abbandono precoce o al malrattamento da parte di un lenitore, può ritornare a uno stadio orale, manifestando comporta- 101 102 pERSoN,ìLrrr\ t pstcc)i-uaìrr\ clrNtc,\ menti infàntili come succhiarsi il pollicel da adulto, se avrà dei problemi, potrà cercare rifugio nel bere, un'altro tipo di attività orale. Se la fissazione influenza fortemente il comportamento qLlotidiano delf individuo, a questi plro essere rrttribuita una «personalttà oraler. Un problema nel1o stadio orale, nel quale 1a bocca è la fonte principale del piacere. puo p()rtare a pr-oblemi di dipcntlenza o aggressività nell'adulto. Aggrapparsi a una figura autorevole e tentar€ di trarre forzada essa puo essere ull tentativo di tipo orale di risolvere un problema. A11o stesso modo, un umorismo .,mordace» può rappresentare uu ritorno agli aspetti aggressir,i dello stadio orale avanzato. E importante rendersi conto che, secondo Freud, questi stadi vanno intesi in modo molto generale e metaforico. Ad esempio, secondo Freud, lo stadio orale comporta impulsi di dipendenza c'l'ordine molto generrle. La fissazione a1lo stadio anale è contraddistinta da ostinazione, eccessivo interesse per 1'ordine, e parsimonia. Le persone avalre e, piu in generale, coloro che sorro incapaci di «lasciarsi andarerr, possono aver subìto una fissazione allo stadio anale. Gli atteggiamenti verso l'autorità e l'attività sessuale sono determinati dal modo in cui ver-ìgono risolti i conf'litti dello stadio fallico (nel quale i genitali diventano il cenro de1 piacere). Durante il periodo di latenza si verifica uno scarso sviluppo della personalità, ma è cruciale il suo ruolo di passaggio verso 1o stadio genitale, nel quale hanno spazio motivi piu altruistici e meno centrati su di sé. La risoluzione finaie delio stadio genitale permerte ali'individuo di essere un membro maturo e ben aggiustato delia società. 1.5. La teorua psicoanalitica dopo Freud Freud fondò la famosa Societa psicoanalitica di Vienna, che etttirò da tutto il mondo persone ciesiderose di studiare 1a teoria psicoanalitica. Graduahnente, i membri dei grr-rppo cominciarono a manifestare dissensi, a sottolineare quelle che essi giudicavano imperfezioni, debolezze, o pecche della teoria cli Freud e a modificarla. Nel seguito descriveremo le teorie di alcuni di questi dissidenti, tra cui Carl Jur-rg, i neo-treudiani Alfred Adler e Karen }lorney e gli psicologi delf io Erik Erikson e Heinz Hartmann. Dovrebbe essere tenuto presente che, sebbene questi studiosi abbiano modificato considerevolmente alcuni dei princìpi fondamentali stabiliti da Freud, Ie loro teorie si collocano alf interno del modello psicoanalitico della personaLtà. Tutti, ad esempio, concordano sulf importanza delf inconscio nel determinare il comportelmellto. I.6. L'trnaltst iunghiantr; l'rruportanza degli archettpi CarlJung 1Bl5-1961.) era un amico e collega di Freud convertito alla teoria psicoanalitica. Freud, inizialmente, fu lortemente im- I 12 r,Erìs()\.tr.Il'.\L pst( ()L(x;t\a.t t^-lLA dubbia validità dei suoi riferin enti alle donne. E stato sostenuto che Freud aveva una cclncezione sessista della natura umana; come conseguenza, la psicologia delle donne è trattata quale appendice inessenziale. Benché alcuni neo-freucliani, in particolare Karen Horney, abbiano chiarito da lungo ternpo la loro insoddisfazione per il modo in cui la teoria affronta qlresto zìrgomento e molti studiosi stiano cercando di elaborare un modello psicoanalitico de11o svilup po femminile, questo aspetro della teoria è a tutt'oggi considerato piuttosto debole. 2. ll modello uman/strcct es/stenziale delld personalità Le teorie umanistiche ed esistenziali mettono entrambe l'accento sulla personalità globale in contrapposizione ai distinti comportan-renti che formano 1a personalità. Nel tentativo di staccarsi dal1a concezione psicoanalitica, tacciata cli determinismo, queste teorie sottolineano f importanza della r,olontà e dell'esperienza delf individuo. Questa concezione radicalmente antideterminisrica non solo ninimizza gli eftètti dell'ambiente, ma eviclenzia anche f importanzrr della scelta e 1a responsabilità personale da essa implicata. Il mctdello uruanistico-esrctenzrule pone l'esperienza personale e quel che l'esperienza significa per f individuo alla base della personalità e del comportamento dell'uomo. Per comprendere i1 compor'tzìmento di un altro inclividuo occorre prima comprendere il modtr in cui csso costruisce il proprio mondo. Gli psicologi umanistico-esistenziali tolgono importanza alla nozione di conflrtto intrapsichico, a far,ore di un rnodello che sottolinei I'irupegnc-, a essere consaper.oli delle proprie azioni, a comprendere e accettare le conseguenze cli queste e ad abbracciare coraggiosamente 1e scelte future. Questa conclizione di impegno è detta autenticità. Secondo i due propugnatori americani delia psicologirr ugrnistico-esistenziale, Nlaslos, e Rogers, la forza fondamentale chc motivr il comportamento umano è il bisogno di crescita e di rutononria. Cli indiviJui veugono visri comc continuemcntc impegrrati aJ ac- crescere la propria consapevole zza, la propria autorcalizz'azione l'attuazione del proprio potenziale Lrmrno. e 2.1, La teorttt diA,Iaslou, Abraham Nlaslou. (1908-1970) elaborò il suo approccio alla personalità a partire dallo studio di persone sane e creative. Egli si oppose a1la consueta enlasi posta dalle teorie de1la personalità sulla nevrosi e sul comportamento disadattato, che egli attribuiva al làtto che la maggioranza degli studiosi cìella personalità erano terapeuti che lavoravano con persolle disturbate (come s'è visto nell'undicesimo capito1o, primo volume, sulla motivazione). Nlaslorv riteneva che in ogni L,\ I)LR5( )À'.\LIT^ sia un'attiva r,olontà che rnira rilla salute, ur-r impulso trl-:escita c all'attuazione clelle potenzialità umane)> U961, p 15i1. ,r':r)na <<rri .isra concezione si pone ir.r netto contrasto con le teorie di :' :,rcl e di alri studiosi secondo i quiali vi sono impulsi, istinti, ne-..rrà o tratti che contrastAn(l con la società e che der,ono essere ' :!rsAlrente adattati alla societiì At[ra\rerso I'addestramento e I'e-.rziorre. \leslou' riteneva che alla base di ogni nosro bisogno r-i sia una ., reale pulsione, un sokr \rero motivo: I'autorealiT-zazione, la rea.rzicne clel nostro potenziale con qualunque mezzo possilrile. La ,. .ione alla ttrtu.irertIt::azionr'tornisce unità e organicità aila perso.:ì. Benché 1a pulsione di autorealizzazione sia comune a tutti. i - : rzi che r.rsiamo e i fini che perseguiamo possono r,ariare. Cio avj rc percrhé abbiamo difièrcnti predisposizioni e proterrzialita, le ìr non solo contribr-riscono a definire mezzi e lini, ma influenza' -rirche i1 nostro sviluppo individr-rale e 1a nostra personalità. La gerarchia clei bisogni di Nlaslos'. che abbiamo descrirto ne1:clicesimo capitolo (primo volumc), pruò serr,ire a chiarire le con,rri nelle qu,rli ar r icnc que sto l)l occsso di aut..,rc,rliz'.ttionc. , .lou' articola ìa sua gerarchia dei bisogni in due grul-rpi, uno fon,.-' sr-rlla mzìncrìnzA li btsttgni di httst'l e 1'altro sul1a crescita fi rnctct,.r77). Entro cirrscnno di questi gruppi i bisogni sono organizzati :.ii,do che non sia possibtle socldisfare certi bisogni prima di sod- :Ìt'ne certi aitri. Ad esernpio, entro il gruppo dellrr mancanza, de-.,.r cssere socldisfatti bisogni fisiologici come quelli di cibo, ossige. sonno, prima che i bisogni clello strato slrccessir,o, quelli relati.rila sicurezza, possano motivare l'inclirriduo. Una volta che sirrno ,.i soddisfatti tutti ibisogni di base, entrano in gioco i bisogni di ,':cita, Tra .luesti rneta-bisogni sono comlrresi il desiderio d'amore, .,:.rstinra, giustizia, bontà e autorealizzrtztone. Di nuovo, prima che -r:ogno cli crescita sovraordinato (quel1o di autorealizzazione) pos:norivare f indir,iduo, devono essere socldisfattr i meta-bisogni inj:.tLrri, come l,amore e l,autostima. per À,laslou., l'autorealizzazic)ne e ..teLr^ ulttnLt delf ir-rdividuo. Se l'ambiente fisico e sociale nou socl.-.r i bisogni di base c'li utr indir.iclr-ro, questi cercherà di soddisfarli :r ogni rnezzo possibile. L'ambiente può così bloccare od ostacola'-. in modo temporaneo o permanente, la pulsione naturale di auto:;.'-;z,z'azione. Una persona che si trovi in un ambiente minaccioso o ricvedibilc irr-rrì ple occuparsi dei suoi bisogni di sicurezz,ì e pro, :trne e ralasciare quello di autorealizzazione. Nlaslou, però creder.rolondamente nelle possibilità di crescita personale e pensava -: iosse giusto far,orire l-'autorealizz azione di tutti. Egli descrisse rn :.irrglio ie caratteristiche delia persolla rlutorealizzata (si rrecla la ta-.ìe i).1). tl T.rn .+ Pr.RSoN.\LI fÀ L pslcol.octi\ (:LlNIC,\ i.1. Lt crtrottc rt:titfu tlcgli uttli l. tr,i ui ti t.tt,tar bzz.i t t 2. Sono capaci di acccttarc prontamentc la realtà 1 ì Sono cafaci cli percepire 1a realtà Son(ì lJt-r':tlj s.1rnnr,1nql -{. Possono nrettcre a fuoc.r i problemi e non fissarsi su sÉ sressi 5. Hanno bisogno dr prtuact (r. Soro autrrsuificicnti e inclipenJenti 7. lì.iescono a fare apprezz.rmenti s1ìorìtrnci, gcnuìni, non stereotipati di oggetti e persone chr incontlirno 8. Possono avere espcrienze molto intense e raggiungere la rasccnclenzir c). Si identiiicano con l'umanità e condividono con rìltre personc dci r,incoli sociali 10. Possono rr erc pochi o molti iìmici, ma alnrcno c()n àlcuni c1i questi iì\,ranno espelicnze protìrnde I 1. Hrrnno u1r iìtreggiamento Lìen.ìocratic!) cc1 .'gualit,rrio 12. llanno princìpi solidi e non confondono i mezzi con i fìni 1 1. Son,r invenrivi e creetivi e crp116i di r,etlere le ccrse strtto nuovi punti rli vistu l-1. Hanno un senso dell'umorismo ampjo e tollerantc 1j. Rcsistono rrlle pressioni sociali a1 conttrrmisrno I 6. Riescono a evitar-e le contrapp.rsizioni e integrare gli upp,,sti Iorilc,: §laslorv Il !)67 ]. 2.2. La teond delsé diRogers Al pari di Nlaslou', Carl Rogers (1902 1987), nel1a soa tcorh tlella personalitrì centratd sulla persc-tna, concepiva l'individuo come capace di autorealizzazione. Così conle Jung e Adler, Rogers sottolineava il ruo1o del .ry'e dell'autoconsapevolezza nel1a rrita delf individuo. In linea con la tradizione LÌmanistico-esistenziaie, Rogers ha fortemente sottolineato l'esperienza totale dell'individuo in un rnomento clato. Questa esperienza personale unica, i\ carnpo;t'enonrenico clelf indi r,iduo, non può essere direttamente accessibile agli altri. Rogers riteneva che scoprire in che modo le persone interpretano le proprie esperienze sia il primo passo per comprendere la loro personalità e il Ioro comportamento. Egli rilevo anche cl-re parte deÌl'esperienzo del1e pL-rsone puo essere da queste rappresentata scoffettamente o non essere rappresentata atfatto. Secondo Rogers, si ha una condizione di aclattamento saniÌ e matura quanclo si interpreta fedelmente il proprio càmpo fenomenico. Il disadattamento ha luogo qur.ndo rri è uno scarto tra 1'esperienza effettiva dell'individuo e la sua consrpey(\lezza irr altli termini, quando esso ne§la o distorce parte della propria esperienza, come accade !ì un indii,iduo che crede di amare la solitr-rdine mentre in realtà sofli'e d'esser solo e, semplicemente, non vuoie ammetrerl0. Nell'orientamento umzìnisrico, I'immagine di sé ha un'importanza particolare per 10 sviluppo della personalita. Ognuno ha un'immagine del proprio sé reale e del proprio sé ideale (il sé come si vorrebbe che fosse). Ii concetto di sé si sviluppa dalf interazione con gli altri, in particolare con i genitori, i quali ricompensano le azioni e i sentimenti .,buoni>> e puniscono le azioni e i sentimenti «cattivi>>. Noi tutti ab- 1a vita, di considerazione positiva da parte I bambini costretti a respingere o rifiutare 1e azionr o i sen- -r.ìmo bisogno, per tutta .:g1i altri. :ìenti <<cattivi» che impediscono di godere di considerazione positi- ., sono, di fatto, obbligati a rinunciare a una parte del1a loro esisten.-,. Ne segue che la loro immagine di sé diventa incoerente con l'espe'-nza reàle. Dal momento che i1 comportamento di tali bambini è rema anche - -,lato non solo dal1e loro percezioni e clai loro sentimenti, -.,i valori che hanno assimilato dai genitori e da altre persone, la loro -::sonalità è scissa. Secondo Rogers, assicurare ai bambini una consi...i:lone posittua nctn condizionata può promuovere in loro 1o sviluppo . ,,ru p"ironalita sana. Una considerazione positrva non condiziona, comporta disciplina e critica senza che ciò minacci nel bambino la -;rsaziòne di essére amato, né infirmi o neghi i suoi sentimenti. Sfor'--:.rfìtamente , moiti bambini sono educati nel segno di una considera' ,,te*ositiua condiziondta r,ale a dire che, a meno che i1 comporta---,-,to e i sentimenti dei bambino non si conformir-ro ai desideri de1 a qLrello amore e affetto. di negare questo minaccia -::litore, Seconào Rogers, la condizione necessaria per l'autorea\izzaztone . .,itidare la valutazione di se stessi alla propria esperienza, piuttosto ,e fare dferimento ai bisogni e agli interessi altrui. La considerazio: positirra da parte dei genitori e di altre persone aiuta a raggiunge': .luesto obiettivo. I]6 PERSONALI'IA E IJSICOLOG]A CLINl(,i\ 1'alta1ena dalla quale è caduto una volta porebbe non scoprire ch. con un po' di pratica l'altalena è facile da ,ra.e. La reoria àell,ansr., condizionata serve a spiegare come mai molte persone continuano r, impegnarsi in aziont che appaiono inutili o fersino autolesionisti. che. Esse, comportandosi còiì, si allontanano da un artirratore d'an, sia; ma la conseguenza è che in tal modo non possono scoprire chcla fonte originaria de1la paura è svanita. 5.2. Il condizionamento op€rante; skinner I princìpi d'apprendimento di Skinner (si veda ancora il sesti capitolo)-si sono dimostrati utili a spiegare in che modo il comples so di rinforzi che accompagna la'ita dì una persona ne determini ii comportamento. Skinner era interessato al rintorzo ne| coudizic.,namento ctperantt. In questo tipo di- condizionamento, 1a probabilitzì che una ,irport, sia emessa dipende dall'eventualitzì che iale risposta sia srara seguita in passato da un rinforzo. La teoria dell'apprendimento e de1 còndi zionamento considera il rinforzo come il modo principale in cui la gente_ a.pprende le proprie risposte e controlla 1e rispostè altrui. Nel corso dello sviluppo, un bambino upp."nà" a rispondere a certi stimoli con certe risposte e a fornire rìrport. molto differenti ad altri stimoli. Tale apprendimento ha luogo p", della gene ^"rro accarezzLl ruIizzazione e discrimin aztone de11o stimolò ùn bambino un giocattolo peloso e rice'e un rinforzo dalla piacevolezza del contatto e dai sorrisi dei genitori. A causa della gèner alizzazione dello stimolo, il bambino dapprima risponderà a un -gatto in carne ed ossa accarezzandone la pelliccia. 11 gatto rassomiglià al giocattolo peloso e perciò suscira la risposta data al giocattolo. I graffi del gattò inse gnano al bambino il concetto di discriminazione de1lo itimolo: il bambino apprende a discriminare rra due stimoli fisici simili perché 1'ambiente ricompensa una cerra risposta a uno stimolo e punisce la stessa risposta all'altro. E possibile usare questo modello per spiegare l'acquisizione di un comportamento disadattirio, pericoloso, o anormale? Skinner e altri studiosi .lell'apprendimenro hanno ipotizzaro vari meccanismi per spiegare.quesro tipo di comportamento. I1 prirlg è stato già menzionato: l'ansia condizionata può far si che .,Àu pé.ronu .".àhi di sfuggire a una siruazione di stimolo in passato minàcciosa ma che non contiene più alcuna reale ragione di paura. skinner ipotizza, tre altri meccanismi che possono pròdrrr" un comportr-"r-rio disadattivo. I1 primo è ii rinforzo <,casuale,> o saltuario. A volte, l'ambiente da..una ricompensa agli individui in modo del tutto indipendente dal1e loro azioni. ciò nonostante, il rinforzo aumenta la piobabilità che una persona ripeta qualunque azione stesse eseguerrdo al momento in cui è stata data \a ricompensa. Questo tipo di rinforzo, nel ,:rle non esiste aicuna relazione di causa-effetto tra azione e ricom-'rsa. puo condurre a comportamenti ..supersriziosi,. Ad esempio. -.ì persona che, indossando una particolare camicia, abbia superailicemente una prova molto difficile, potrà indossare nuo\/amen..r camicia perché <(porta lortuna». Benché questo comportamento ., senz'altro innocuo, un rinlorzo accidentale e casuale può provo:'- comportamenti sistematici di tipo autolesionistico, come quanr sintomi della depressione vengono accidenralmenre premiari .-e vincit<. in una lotteria. La probabilità di un futuro comporta-:ito depressivo viene aumentata dal mero accoppiamento casuale -:n rinforzo (r,incere 1a lotteria) con ia depr.ssione. -\ r,olte, haturalnrente, i1 rinforzo non r,iene prodotto a caso. Ad i:Ìrpio, una persona depressa può ricerrere cure e attenzione da :':e di urr amico. Sebbene ciò possa temporaneamente aiutare la ::'.L)na, secon.lo 1a teoria del condizionanlento ciò rinforza anche -icp1e9qi-o!e, e così aumenta 1a probabilità che quella persona ab- in luturo disturbi depressivi. \ri è qui un inreressante parallelo il_ concetto psicoanalitico di beneficto secondario. La teoria psi,:-ralitica sottolinea che le persone che soflrono di iobie, depres:: e altri disturbi della personalità, si tro\rano, ai tempo stesso, a :':'e bcneficio dai propri sintomi: altre persone 1i aiutàno, li con- ,, :: -,.ìno, e così r,ia. Questi «benefici secondari'> mettono in moto una ..r che alimenta i sintonri. Ne11a teona de1 condizionamento, que,orza viene spiegata dalle proprietà di rinforzo che 1e risposté di -rtrlto hanno in relazione ai disturbi. il secondo meccanismo che, secondo Skinncr, può produrre rì:rortamenti indesiderati, si basa srrll'ambiguirà circa quel che si :'inforzando. Un genitore stanco o distratto puo non prestare at--rone al figlio linché questi non g1i sfugge cii mano. L'attenzione : {enirore può prendere a11ora la forma del rimprovero, ma può -::e avere degli elementi di ricompensa. Purtroppo alcune perso: ::cevono così poche attenzioni da considerare praticamentè ogni ::'..r di attenzione come una ricompe nsa .IJna pazrente di un ospe. psichiatrico, ad esempio, drveniò sempre À..ro .upr.e di iare .. irnenti coordinati, finché per mangiare dorrette essere aiutata da rfermiere. Le poche pàrole che f infermiere, infasticiito rna genti..' rivolgeva quando la nutrir,a, erano l'unica interazion" ,-uro ,tvole che la paziente avesse per rutto i1 giorno; ciò fèce sì che si 'ììirortasse in modo da avere sempre piu bisogno delf infermiere. L terzo meccanismo di condizionamento che, secondo Skinner, -trnto del comportamento disadattirro, segue dalla sua scoperta :.rogrammi di rinforzo. Per una qualunque delle ragioni esposte, ,-r)mportàmento indesiderabile puo essere stato, almeno ociasio:re r-ìte, premiato. Il problema è capire perché esso non venga me,:ual-rdo, piu tardi, si dimostra chiaramente disadattivo. La rispo:ìL-r 1a teoria de11'apprendimento, sta negli effetti dei programmi ..:rtorzo intermittente sulla risposta. Come si ricorderà, 1e risposte -:'cse in condizioni di rinforzo intermittente non solo sono molto I l8 pERSo\AL|rA E psICoLOCr,\ C1_I\IC.\ piu resistenti all'estinzione de1le risposte che vengono sempre rin. iorzate, ma sono anche emesse con una maggior frequenza. Ciò h,r chiare implicazioni per i comportamenti disadattivi. Si consideri i. caso dei comportamenti di dipendenza. Durante f infanzia questr comportamenti possono essere appropriati e di conseguenza rinfor zati (ricompensati con lodi, coccole e doni) da parte dei genitori Nell'età adulta, essi sono inappropriati e in genere pror,ocano difficoltà nelf interazione con gli altri. Nondimeno a volte possono produrre dei risultati positirri, o, accidentalmente, coincidere temporalmente con dei risultati positivi. In queste condizioni la persona continuerà a dare risposte infantili, a rrolte con una frequenza elevata. 5.3. La teorta deIl'apprenc/tmento sociale; Banclura Bandura e gli altri sostenitori della teorto dell'apprendl.rucntct sctctaconcordano con la prospettiva del1'apprendimento e del condizio namento sui fatto che la personalità consista di contigurazioni di risposte apprese e riconoscono la validità dei meccanismi di appren dimento così come vengono definiti da Dollard e N{iller e da Skin ner in condizioni di rinforzo diretto. I1 loro principale contributo è consistito nel sottolineare che esiste un secondo tipo di apprendr mento molto importante per 1o sviiuppo del1a personalità,:l'apprencll ruento per osseruazione, nel quale si apprende osservando le risposte /e alrui. Lbpprendmento ltt,t osserudzlol1€. E probabile che 1a maggior parte del nosro apprendimento sia di questo tipo indiretto e basato sull'osservazione. I bambini, ad esempio, possono apprendere una nuova risposta solo guardando gli altri, senza mai aver dato quella rispo sta, e senza essere stati mai rinforzati per essa. In uno studio [Ban dura, Ross e Ross 19611 alcuni bambini d'asilo guardavano degli adulti comportarsi aggressivamente nei confronti di una bambola gi gante, mentre altri bambini guardrrr,ano degli aclulti che, tranquillamente seduti, ignoravano 1a bambola. Entrambi i gruppi di bambinj venivano poi messi in una stanza insieme alla bambola e i1 loro comportamento rrenirua osservato. I bambini che avevano osservato g1i adulti che agivano in modo aggressivo erano piu aggressivi nei confronti della bambola cli quelli cui erano stati proposti dei model li non aggressivi. L'aggressir,ità, che in genere cìnsidà.iamo un tratto o un attributo di personalità, apparir,a, nei bambini, come un risuitato de11'apprendimento per osserr,azione. L'apprendimento per osservazione non richiede necessariaments mocielli in carne e ossa. Esso è stato osservato anche quando i modelli vengono presentati al cinema o in TV. I modelli così presentati sono molto influenti: i bambini che hanno osservato un modello comportarsi in modo aggressivo in TV o al cinema, hanno la stessa probabilita di imitare quel comportamento dei bambini che hanno I,,\PERSO\,\I-I'IA I)9 -r.rvato un modello fisicamente presente fBandura, Ross e Ross : lbl. L'apprendimento per osservazione ha tuttavia dei limiti. L'imita:e può dipendere dalla capacita de1l'gsservatore di riconoscere la - rrietà di rinforzo di una situazione. E molto più probabile che 1a -i:-:c imiti un model1o.h.ìia stato ricompensato per i1 suo com' .Llmento che non un modello che sia stato punito o che non ab- ' . :'icerruto alcuna ricompensa [Bandura, Ross e Ross 1963a]. Tut- .r. ernche se un modello ha ricevuto una punizione, le persone ,rLrlro ancora imitare i1 comportamento del modello qualora suc- --:rvamente il pericolo della punizione venga meno [Bandura - )1. I bambini vengono anche influenzati dal1a personalità o da altre --,:ieristiche clel modello (ad esempio, se il modello viene giudica,ne o debole). I bambini imiteranno un modelio che sembra 1o--rne più facilmente di uno che sembra loro debole [fakubczak e :crs 19591. Nel caso di un bambino piccolo, il modello più fre - -:rren-ìerte imitato è probabilmente i1 genitore dello stesso sesso, , -:r.ne l'efficacia dei modelli presenlati dai mass media, in partico-, .la11a televisione, non vzrda sottovalutata [Liebert, Neale e Da.,-,n 1973]. )r'condo Bandura, le persone non si limitano a imitare dei com.-,menti specifici; sono anche in grado di generalizzarc da una si.rrre all'altra, benché la portata di tali generaltzzazioni non sia .: ancora completamente chiarita da1la ricerca empirica. Vi è -:'e un notevole disaccordo intorno alle condizioni in cui ha luo- - .:nitazione. Ad esempio, le ricerche intorno agli effetti della vio. .r vista in televisione sul comportamento aggressivo clei bambini '-., dato risultati conirastanti. Assistere a comportamenti aggres.embra portare in alcuni casi a una maggiore aggressività [Lie'--. e Baron 1972; Parke et al. 1911), in altri, a una diminuzione . : .isgressività [Feshback e Singer I91l]. Studi ulteriori indicano ' . .. grado di imitazione del comportamento aggressivo può essere ' iunzione del1e caratteristiche di ' : rì e Friedrich l9l2l. personalità del1'osservatore >.'bbene la maggior parte del1e ricerche su1l'apprendimento soriguardino f imitazione del1'aggressione, è importante rilevare : ;uello aggressivo non è 1'unico tipo di comportamento che pos::sere appreso. La ricerca ha mostrato anche che g1i individui -' : -:-ìlo apprendere a imitare comportamenti altruistici, come la --:rr-isione fN{idlarsk1,, Brvan e Brickman - l9l3l e 1'aiuto [Bry2n s -: i967]. La conclusione è che il r,erificarsi o meno delf imitazio- ipprendimento utcamante delle risposte emotlue. Bandura e Rosen\9661 hanno studiato un altro tipo di apprendimento, l'ap.lirnento vicariante delle risposte emotive condizionate secondo ",: dipende da1 tipo di comportttmezlo osservato, ma dal1e cttr(ltte: tlei modelli e dal1a situazione in cui questi vengono presentati. .r'r : I.+O I,FRSONI\LITA E PSICOLoLìI \ CI.IN.1(]A il paradigma del condizionamento classico. Una persona che osser., un modello che reagisce con paura e ripugnrrnza 3 uno stimolo pr,: reagire allo stesso modo la volta successiva in cui lo stimolo si pr. senta. Ad esempio, i bambini piccoli, prima cli essere eclucati all'r-r. dei servizi igienici, giocano spesso con le loro lèci senza dar pro,., di disgusto. I loro genitori pero reagiscono a queste attività del bar: bino con espressioni di ripugnanza.Ben presto, anche in assenza cl. genitori, il bambino mosta disgusto per le sue feci. Per mezzo d. condizionamento vicariante il bambino ha appreso 1a rispostir soci.r . mente adeguata. Le paure vengono facilmente apprese in questo modo. Bandur, ha mostrato che 1a sequenza ansia condizionata-evitamento descrit:. da Dollard e Miller può nascere non da un'esperienza d'ansia del persona stesscl, ma da una paura acquisita osservando un altro. L'altr,puo ancl-re essere i1 persoìaggio di un film. E interessante rif'letter'.' su quante delle nosre ansie derivino dalla televisione e dal cinema, I teorici dell'apprendimento sociale hanno dato un important. . contributo a una teoria della personalità basata sull'apprendiment. mostranclo che è possibile apprendere indirettamente osservando lazioni delle altre persone e le conseguenze di queste aziont. Inoltre questo apprendimento può portare a1la creazione clel proprio repcr torio individuale di atteggiamenti, risposte emotive, tendenze c:. comportamento e preferenze: in breve, de1la propria personalità. MODUTO 4 Sviluppo, ciclo vitole e ombiente sociole ffi Oltre lo psicoqnolisi: lo teorio dell'qftoccomento di John Bowlby Freud è convinto che la relazione precoce tra madre e bambino sia basata sulla . disfazione e la gratificazione degli istinti, poiché la madre nutre il neonato e gli : cura piacere con il contatto fisico e la suzione del capezzolo. Lo psicologo in: John Bowlby elabora un nuovo modello della natura di tale legame, awalendos: contributo dell'etologia e della cibernetica. , Le ricercne di Lorenz e di Horlow Tia gli studi che esercitano un'influenza sulla teoria di Bowlby citiamo quelli di K ' rad Lorenz e dello psicologo americano Frederick Harry Harlow (1905-1981). Lorenz scopre la natura dei processi che regolano la formazione del legame tra i coli delle oche selvatiche e la loro madre.I piccoli, usciti dal guscio dopo la cora- " guono qualsiasi cosa vedono muoversi vicino a loro. Tale "oggetto" rimane impr:-, nella memoria e i piccoli animali, nei suoi confronti, si comportano come se foss= loro madre. Una volta adulte, le oche manifestano attrazione sessuale per i sog:." che presentano le caratteristiche dell"'oggetto" conosciuto subito dopo la na-i"' .Questo fenomeno è chiamato daLorenz imprinting e, in condizioni naturali, ess" guarda la madre biologica. LJimprinting è l'opprendimento dello figuro moterno. Esso owiene tromite contotto che si stobilisce con modolità diverse in ogni specie onimole. Rispetto alle altre forme di apprendimento, l'imprinting presenta delle caratterist-" alquanto diverse: non ha nessun ruolo la ricompensa; gli stimoli che vengono ap: -' si e memorizzati sono geneticamente predeterminati. Tàli stimoli, nelle oche, s ; costituiti da ciò che viene visto muoversi nelle ore dopo la nascita. L'importonzq di siimoli specifici perché ovvengo l'imprinting è qvvolorqto le ricerche di Horlow. :: Lo studioso realizza degli esperimenti con scimmie femmine neonate. Ognuna di l è separata d'alla madre e messa in una gabbia con un p\pazzo di filo di ferro pror. -,' di un poppatoio con il latte e con un altro pupazzo senza poppatoio, ma ricopenc -un tessuto spugnoso, simile al pelo materno, e riscaldato da uno speciale disposit Questa seconda madre artificiale, che permette alla piccola scimmia di aggrapparsi = avere un contatto co{poreo gratificante, è preferita rispetto alla finta madre pro\-\--::. di latte: essa viene cercata solo per il tempo necessario al nutrimento. Dopo qual:mese le scimmie riconoscono come "figura di attaccamento" la madre morbida pre.cui cercano rifugio tutte le volte che, spaventate, hanno bisogno di rassicurazione. , , Lo teorio dell'ottoccomento b John Bowlby offermo che il legome del bombino con lq modre è il risulrotc . un insieme di schemi comportcmentoli di noturo istintivo. ll bombino cercc contotto con lq modre perché solo così è qssicurqto lo proprio soprovviver:: e lo protezione doi predolori. Gli schemi comportamentali derivano da un processo di adattamento all'ambie:.:' (che in epoche preistoriche era assai diverso da quello odierno). In tale prospefi:' . 230 / Ciclo vitole e ombiente sociole UNITA DIDAIIICA 2 comportamenti come piangere, aggrapparsi, oppure sorridere per farsi prendere in braccio assicurano la vicitanza alla madre. La madre, a sua volta, possiede una sensibilità istintiva che la fa capace di interpretare i segnali con cui il piccolo esprime i propri bisogni e accorrere quando egli è in pericolo. Allo stesso modo si fa incanta:e dal sorriso del piccolo, lo prende in braccio e gli parla in base a tendenze istintive geneticamente predeterminate. 3owlby definisce ottoccqmento il forte legome offetiivo che si formo tro il pic;olo e lo figuro moterno che lo occudisce. Tole legome inizio o consolidorsi nel rrimo onno di vito ed ho uno nqturq più complesso rispetto oll'imprinting che ;i osservo nelle oltre specie. I tre principoli iipi di otfoccomento ]uanto più l'ambiente è percepito dal bambino come pericoloso, tanto più si fanno rsistenti i suoi segnali o "comportamenti di attaccamento". Si crea così un "sistema :i attaccamento" basato sul principio dell'omeostosi. omeostosi bombino do uno porte cerco lo vicinonzo dello modre, doll'oltro è porioto o :splorore l'ombiente circostonte e l"'equilibrio" tra questi due comportomenti ;'pende dol grodo di sicurezzo che ovverte ottorno q sé. equilibrio, rispetto olle voriozioni inter- 3owlby e i suoi collaboratori, come la psicologa americana Mary Ainsworth (1913- 999), notano che i comportamenti di attaccamento dei bambini verso Ia madre posrno essere notevolmente diversi. I bambini hanno paura dei pericoli esterni, ma te:-rono anche che la madre non ollra loro un'adeguataprotezione. Quindi provano an--rscia di fronte a un estraneo e so{frono di angoscia di separazione quando riman- rno soli. Si tratta di reazioni normali, tuttavia alcuni bambini maniÈstano una mag-.ore insicurezza rispetto agli altri. Bowlby e i suoi collaboratori sono riusciti a spie--rre i motivi di tali differenze individuando modalità di interazione che danno origi- -: iendenzo dell'orgonismo o montenere il proprio stoto di ne ed esterne che lo minocciono all'attaccamento sicuro e all'attaccamento insicuro. . tltaccamento sicuro si ho quondo lo modre sq riconoscere e soddisfore i biso- :.i del bombino. Lo modre è consideroto dol piccolo unq "bqse sicuro" :' tornore dopo l'esplorqzione dell'ombiente, cui po- :ambini che mostrano attaccamento sicuro si adattano abbastanza facilmente agli :":irafl€i, specialmente se conosciuti attraverso la madre. Inoltre, se si rattristano per -isenza materna, riescono a consolarsi facilmente al suo ritorno. Tàle tipo di legame -avorito da madri che si mostrano sensibili alle richieste del bambino. rltqccomento insicuro è determinqto do otteggiomenti inodeguoti delle mo- :' , Su toli otteggiomenti possono pesore condizioni ombientoli sfovorevoli. povertà, una casa inadatta alla crescita dei bambini, le tensioni tra i coniugi inter" ,iscono in modo negativo sull'atteggiamento materno e altrettanto può dirsi di un ::rperarrento dilficile del bambino o delle sue cattive condizioni di salute. :-.stono due diverse forme di attaccamento insicuro: quello ansioso-ambivalente e - :ilo ansioso-evitante. - :t,occomenro insicuro onsioso-ombivqlenle si ho quondo lo modre si mostro im- :':vedibile ol piccolo nelle sue risposte. ln certi cosi ho qttenzioni guosi ,:, in oltri non mostro olcunq sollecitudine verso il bombino. ecces- '-:sto tipo di madri, per esempio, stringono tra le braccia i loro piccoli in un momen'r cui sono tutti presi da qualche altra cosa, perché sono loro, le madri, che in quel 231 MODUTO Sviluppo, ciclo vitole e ombiente sociole momento sentono il bisogno di abbracciare il loro figlio. I bambini dall'attaccament ansioso-ambivalente hanno un comportamento esplorativo ridotto, per cui tendono . rimanere "attaccati alla sottana della mamma" e a non giocare da soli. Se la madre lascia per un po' di tempo in solitudine o con la presenza di un estraneo al suo rito:no mostrano un atteggiamento ambivalente: da una parte sembrano ricercare il cortatto fisico, dall'altra risentimento e rabbia li portano a evitare tale contatto. Ques: bambini sono insicuri perché non si fidano di una madre imprevedibile. L'oflqccqmento insicuro onsioso-evifonfe si ho quondo lo modre evito sistemoticc mente il contotlo fisico con il bqmbino. Anche questo tipo di attaccamento, come il precedente, si basa sull'insicurezza, s'.. pure con caratteristiche diverse. Esso è tipico di quei soggetti che appaiono fals;mente autonomi e maturi. Si tratta di bambini che, quando sono lasciati soli, contnuano a giocare senza dare apparenti segni di disagio. Il loro gioco è però più ripe titivo e meno creativo di quello dei bambini che hanno un attaccamento sicurc Quando il genitore ritorna non tendono ad awicinarsi, o si awicinano senza part;colare entusiasmo. I-atteggiamento generalmente evitante di questi bambini è un, difesa contro la frustrazione: in tal modo, infatti, diminuiscono il rischio di un rifiu- to materno. Bisogno specificore che le tre cotegorie di ottoccomento descritte sono model teorici. Molti bombini, osservoti nello loro relozione con lo modre, corrispondcno solo porziolmente o toli modelli. Lattaccamento, inoltre, non s'instaura solo con la madre ma anche con il padre. nonni e altre persone e può darsi che le caratteristiche di tale legame non siano sempre identiche, ma cambino a seconda delle figure che si occupano del piccolo. ', Attoccomento e potologio C'è un rapporto diretto tra lo sviluppo dell'attaccamento nel bambino e la comparsa nel bambino e nell'adulto, di comportamenti patologici. ll bombino, per lo suo solute mentole, deve essere ollevoto in un ombiente oc. cogliente e sviluppore un legome intimo e costonte con lo modre (o chi ne fo {e veci), fonte di gioio per entrombi. Vi sono varie situazioni in cui il bambino non gode, per un periodo più o meno lungo, di un legame a{Iettivo di questo tipo (per esempio a causa di una lunga malattia della madre o di un periodo di ospedalizzazione del bambino stesso). Lesito di queste privazioni si traduce nella difiìcoltà di stabilire rapporti stabili e significativi con le altre persone. Nei casi più gravi (per esempio bambini senza genitori che crescono in un istituto) la deprivazione delle cure può impedire lo sviluppo di un sentimento sociale e determìnare un'inclinazione al comportamento criminale. Esperienze traumatiche di separazione dalla madre o la sua perdita effettiva predispongono i soggetti allo sviluppo d: patologie depressive e ansiose. In questo paragrafo esaminiamo in particolare i modelli di interazione familiare che predispongono le persone a sviluppare disturbi ansiosi, sia da bambini sia da adulti. Una tipica manifestazione ansiosa è la cosiddetta "fobia della scuola" che comporta nel bambino non solo il rifiuto della scuola, ma anche I'insorgere di manifestazioni ansiose se gli adulti insistono perché il piccolo frequenti tale istituzione. Questo disturbo, per Bowlby non è un modo di evitare un ambiente ritenuto spiacevole, ma 232 Ciclo vitole e ombiente sociole UNITÀ DIDATTICA 2 una manifestazione di angoscia provocata da quattro modelli tipici di interazione familiare che in questa sede denomineremo con le lettere A, B, C e D. I primi tre si ri- scontrano anche nella storia familiare di pazienti agorafobici (cioè che soffrono di agorafobia: fobia per gli spazi aperti). Modello A. Lo modre, o più roromente il podre, soffre di ongoscio cronico verso le figure di ottoccomento e tiene il figlio o coso perché le foccio compognio. A vqlte il genitore è consapevole del proprio atteggiamento. Per esempio, in un caso riferito da Bowlby, una madre che ha trascorso la propria infanziain un istituto a{ferma di non voler lasciare andare la prima persona che riesce ad amare veramente: il figlio. Più spesso il genitore non è consapevole dei motivi del proprio agire e accampa varie scuse per nascondere il desiderio di tenere con sé il figlio. Nella maggior parte dei casi la madre (o il padre) del modello A, da bambini erano molto ansiosi perché non sicuri dell'amore materno. Più raramente l'insicurezza e l'ansia manifestata da tali genitori quando erano bambini dipendeva da un vero e proprio rifiuto manifestato dalla loro madre. Modello B. ll bombino teme che, mentre lui è o scuolo, posso occodere quolcoso di mole ollo modre, o eventuolmente ol podre, e rimone o coso per impedive che ciò occodo. Il modello B può manifestarsi anche insieme al modello A. Per gli psicoanalisti, è motivato da un'ostilità inconscia della madre verso il bambino. Bowlby è invece convinto che le paure del piccolo siano determinate da intenzioni realmente manifestate dalla madre, che può minacciare dar,rrero di "uscire di scena", per esempio ammalandosi, andando via di casa o dichiarando intenzioni suicide (vedi il caso 1, S^oò. Modello C. ll bombino teme che quolcoso di mole posso occodere o se stesso quondo è vio di coso/ e perciò rimone o coso per impedire che qccodo. Bowlby riesanima il caso di una terapia realizzata da Mary CoverJones (1896-19g7), attraverso la desensibilizzazione sistematica (vedi modulo 1, unità 2, paragrafo 2). Peter ha paura di un coniglio. La psicologa riesce a eliminare tale fobia facendolo giocare con altri bambini che non la presentano. Sono anche distribuiti dei dolciumi prima di fare entrare per un po' il coniglio. Tàle operazione è ripetuta per 45 volte. La òbia, però, secondo Bowlby potrebbe dipendere dal modello C. Bowlby infatti osserva che questo bambino, di circa tre anni, appartiene a una famiglia povera e, nel periodo della terapia, vive in un asilo residenziale o in ospedale. La madre è una persona molto emotiva che crea nel piccolo un attaccamento insicuro ricorrendo a minacce del tipo: "Entra in casa, Peter, sennò ti rapiranno". Ma l'aspetto più interessante è che la stessaJones osserva che il processo di decondizionamento risulta più efficace quando è presente un assistente a cui Peter è talmente affezionato da chiamarlo "papà". Modello D. [o modre, o più roromente il podre, teme che quolcoso di mole posso occodere ol bombino mentre è o scuolo, e perciò rimqne o cosq. Gli psicoanalisti ritengono che in simili casi il genitore tema che i propri desideri ostili verso il figlio possano awerarsi. Bowlby ammette che ciò in certi casi risulta vero; :n altri casi la spiegazione è nel modello di interazione D (che può anche agire uni:amente all'ostilità inconscia del genitore). Un esempio di tale modello è il caso di un :adre la cui angoscia circa la salute del figlio, risulta essere in stretta relazione con la norte improwisa di un proprio fratello di diciassette anni, morte della quale egli si era sentito responsabile. 233